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LE FAMIGLIE STORICHE A COLLISIONI
Per la terza volta l'Associazione è stata invitata a Barolo per promuovere e raccontare l'Amarone, il simbolo della Valpolicella nel mondo, in un seminario tecnico sul valore del terroir
Barolo chiama Amarone. Per la terza volta consecutiva le Famiglie Storiche dell'Amarone sono state invitate a partecipare a Collisioni, il grande festival AgriRock che trasforma le splendide colline vitate di Barolo in un palcoscenico a cielo aperto in cui si incrociano la musica d'autore, la letteratura e il meglio delle eccellenze eno-gastronomiche italiane.
Domenica 1° luglio, alle 11.30, all'Enoteca del Barolo l'Amarone, il vino simbolo della Valpolicella nel mondo, per l’occasione rappresentato dalle otto aziende Allegrini, Brigaldara, Masi, Speri, Tedeschi, Tenuta Sant'Antonio, Tommasi, e Zenato, sarà protagonista di una degustazione che avrà come tema “Vino di terroir e tecniche produttive”. L'obiettivo è esaltare i cru della Valpolicella, una terra che rivela anime diverse a seconda dei versanti delle colline e delle vallate, e far conoscere alla critica internazionale il potenziale di questo importante territorio.
I vini in ordine di degustazione saranno:
- Tenuta Sant'Antonio Campo dei Gigli Amarone della Valpolicella Docg 2011
- Zenato Amarone della Valpolicella Docg Classico 2011
- Tedeschi Capitel Monte Olmi Amarone della Valpolicella Docg Classico Riserva 2011
- Allegrini Amarone della Valpolicella Docg Classico 2010
- Tommasi Ca' Florian Amarone della Valpolicella Docg Classico Riserva 2010
- Brigaldara Case Vecie Amarone della Valpolicella Docg 2009
- Speri Amarone della Valpolicella Docg Classico Vigneto Monte San'Urbano 2009
- Masi Serego Alighieri Vaio Armaron Amarone della Valpolicella Docg Classico 2009
L’evento si inserisce nel Progetto Vino, format di successo ideato da Ian D'Agata, direttore creativo di Vino&Food di Collisioni, senior editor di Vinous, consulente scientifico di Vinitaly International, con l'obiettivo di dar voce allo straordinario tesoro che è il patrimonio enologico italiano in una terra naturalmente vocata come Barolo. Accanto alle presentazioni di libri, agli incontri con i premi Nobel della letteratura, ai concerti dei grandi interpreti della musica italiana e internazionale, gli appassionati di vino e di alta cucina potranno così partecipare a degustazioni, walk around tasting, masterclass, seminari, oltre che pranzare e cenare fianco a fianco con i produttori.
Il Progetto Vino ha anche un forte apparato critico; nella scorsa edizione agli eventi del vino hanno partecipato oltre 70 tra opinion leader, giornalisti ed esperti provenienti da 11 Paesi del mondo.
«Essere a Barolo, terra di famosissimi cru e avere l’occasione di presentare i nostri cru di Amarone è per noi un grande onore», spiega Maria Sabrina Tedeschi, presidente delle Famiglie Storiche. «Le Famiglie Storiche hanno un obiettivo preciso: contribuire a diffondere la cultura dell’Amarone e della Valpolicella, in tutte le sue peculiarità, con il racconto di uno dei territori più blasonati d'Italia, partendo dalla storia e dalla tradizione, ma con un’attenzione verso il futuro, verso la ricerca e l'innovazione. A Collisioni presenteremo vini di terroir, selezionati da singoli vigneti, in un viaggio che va dall'annata 2011 alla 2009».
Sempre domenica 1° luglio, ma alle 14, le Famiglie Storiche saranno protagoniste anche al Palco Wine&Food, un momento di dibattito sul
tema “L'arte di invecchiare. Il re dei formaggi piemontesi incontra il Barolo, l'Amarone e la grappa Berta”. Alle grandi annate di Barolo e di
Amarone, due vini che esprimono il meglio di sé nell'attesa, nel riposo e nel lungo affinamento, si accompagnerà il Castelmagno 12-24 e 36 mesi.
Le Famiglie Storiche Le Famiglie Storiche è un’Associazione nata nel giugno 2009 tra dieci storiche aziende della Valpolicella. Oggi vanta 13 soci, prestigiose aziende vitivinicole che da generazioni sostengono e promuovono il territorio: Allegrini, Begali, Brigaldara, Guerrieri Rizzardi, Masi, Musella, Speri, Tedeschi, Tenuta Sant’Antonio, Tommasi, Torre D’Orti, Venturini e Zenato. Le Famiglie Storiche fonda le proprie radici nei valori di storicità e artigianalità, espresse in ogni accezione e volte a far conoscere e preservare non solo i vini, ma anche una delle più strategiche zone di produzione vitivinicole italiane: la Valpolicella. Tutte le famiglie mettono a frutto un patrimonio di saperi consolidato nel tempo e un impegno costante alla qualità, alla tradizione e all’innovazione per testimoniare questo grande vino. L’ingresso di nuovi Soci ha rafforzato l’interesse e il prestigio dell’Associazione, rendendola oggi un’istituzione riconosciuta e autorevole e sempre più parte attiva nelle scelte a favore dell’Amarone di qualità. www.famigliestoriche.it
Presidenti
2009-2013 Sandro Boscaini (Masi)
2003-2016 Marilisa Allegrini (Allegrini)
Oggi Maria Sabrina Tedeschi (Agricola Fratelli Tedeschi)
SIMONE LOGUERCIO E’ IL MIGLIOR SOMMELIER DELLA TOSCANA 2018
Sul podio anche Simone Vergamini secondo classificato, Clizia Zuin e Valentino Tesi, terzi a parimerito
Simone Loguercio, sommelier della delegazione di Firenze è il Miglior Sommelier della Toscana 2018. L’elezione è avvenuta ieri sera 25 giugno al termine della finalissima che si è tenuta a Firenze all’Hotel The St.Regis Florence di Piazza Ognissanti, disputata su prove di riconoscimento alla cieca, servizio e comunicazione.
“Il concorso di Miglior Sommelier della Toscana lo sento un po’ come un figlio – ha premesso il neo Presidente di AIS Toscana Cristiano Cini – anche perché la nascita e lo sviluppo della Scuola Concorsi è stata uno dei pilastri fondativi della mia attività in Associazione, territoriale prima e nazionale poi. Tuttavia questa è la prima edizione da Presidente regionale e la soddisfazione per aver fatto un buon lavoro fino ad oggi è palpabile. Ho calcato anche io questo palcoscenico e a me come a tutti gli altri che si sono susseguiti negli anni ha portato fortuna: molti infatti, dopo aver conquistato questo titolo hanno ottenuto ottimi riconoscimenti nei concorsi nazionali e internazionali. Un augurio di cuore di buona fortuna a tutti coloro che in questo progetto investono tempo e risorse, sottraendolo spesso alla propria attività e alla propria famiglia: è ammirevole come essi riescano a portare avanti studio e lavoro con la massima professionalità, L’unico consiglio che mi sento di dar loro per continuare a trarre soddisfazione da queste esperienze è quello di non sentirsi mai arrivati e mettersi in gioco per migliorare sempre più la propria professionalità, misurandosi prima che con gli altri, con se stessi”.
L'occasione del concorso Miglior Sommelier della Toscana AIS 2018 ha altresì sancito ufficialmente il passaggio di testimone a Cristiano Cini da parte del Presidente uscente Osvaldo Baroncelli: "Al termine del mio terzo ed ultimo mandato ci sono tante persone che sento la necessità di ringraziare. A partire dalla squadra dei delegati con cui ho sempre lavorato proficuamente all'insegna della passione, competenza e professionalità; insieme abbiamo percorso molta strada e contribuito a far crescere l'AIS Toscana. Il merito se in ogni territorio si sono create le condizioni per uno sviluppo della nostra realtà associativo è soprattutto loro. Grazie al team di lavoro, ai consorzi e produttori che ci hanno guidato a scoprire i loro terroir, agli enti e alle istituzioni con le quali si sono potuti realizzare progetti ed eventi di alto spessore. Per me sono stati dodici anni di crescita professionale ma anche umana, dove l'amicizia e l'aggregazione sono state basi fondamentali di un viaggio che ha coinvolto me e gli altri nel desiderio comune di comunicare il vino".
Simone Loguercio, che lavora come sommelier al ristorante Konnubio di Firenze ha ottenuto il gradino più alto del podio precedendo Simone Vergamini della delegazione di Lucca e - al terzo posto a pari merito - Clizia Zuin della delegazione di Firenze e Valentino Tesi della delegazione di Pistoia.
“Sono davvero molto emozionato – sono state le parole di Simone Loguercio subito dopo la proclamazione - perché vincere a Firenze, a casa, ha per me un sapore ancora più piacevole. Ho iniziato giusto l'anno scorso con i concorsi partecipando al Miglior Sommelier della Toscana e da allora è stato un crescendo di soddisfazioni fino a quella, apicale, di oggi. Grazie alla Scuola Concorsi, a Simona Bizzarri e a tutto quello che mi ha dato l’AIS per poter arrivare fin qui, in particolare la mia delegazione ed i relatori che hanno accompagnato me e gli altri concorrenti in questo percorso”.
Alla premiazione del vincitore, ha fatto seguito la presentazione del numero speciale del Sommelier Toscana editato dal Gruppo Editoriale dedicato ai dieci anni della rivista e una degustazione di vini di produttori rigorosamente toscani.
Marte Comunicazione snc di Morganti e Tempestini Tel 335 6130800 Email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Tel. 3398655400 Em
GOPPION CAFFÈ FA SCUOLA IN CAFFETTERIA
La torrefazione trevigiana va in caffetteria per fare formazione agli appassionati di caffè: dalla botanica alle differenze tra Robusta ed Arabica, dalla moka perfetta a V60 e French Press. Le prime tre date a luglio
Goppion Caffè fa scuola in caffetteria e presenta i primi incontri per appassionati di caffè. I consumatori più curiosi potranno quindi fare esperienza di un piccolo percorso formativo che parte dalla botanica per arrivare al caffè con la moka perfetta, con approfondimenti e degustazioni per capire la differenza tra Robusta ed Arabica fino alle estrazioni alternative con i sistemi a filtro V60 e French Press. Le prime tre datesono in programma a luglio nelle Caffetterie Goppion di Padova (venerdì 20 luglio 2018) e Castelfranco (martedì 17 luglio 2018) e alla storica Pasticceria Dalla Torre di Treviso (mercoledì 18 luglio 2018). Per l’autunno arriveranno nuove date. Gli incontri della “Scuola di Caffè” Goppion in caffetteria sono gratuiti e aperti al pubblico previa iscrizione.
Con i corsi in caffetteria l’azienda trevigiana che, quest’anno, festeggia i 70 anni, sceglie oggi di rivolgersi a tutti coloro che amano il caffè senza viverlo come professione. Goppion Caffè infatti da oltre quindici anni propone già momenti di formazione a baristi e professionisti del settore. Ora è il momento di un pubblico di appassionati. “In Italia il caffè è tradizione – spiega Paola Goppion - ma non sono diffuse una cultura e una conoscenza del caffè di qualità. Riconoscere un buon caffè, saperlo fare a casa, intendere le differenze tra le miscele aiutano il consumatore a capire che una tazzina non è una semplice tazzina, è una storia che arriva da lontano e che non è sempre uguale. Imparare a conoscere il caffè aiuta a capire il piacere di un prodotto fatto bene, quello che lascia un retrogusto piacevole”. Ad accompagnare gli iscritti al corso in questo percorso formativo Goppion Caffè mette in campo Denis Dzekulic, trainer certificato del mondo del caffè, che si occupa di formazione e qualità per i baristi, sia in caso di nuove aperture che di clienti già acquisiti. Sia in Italia che all’estero.
Per il mondo dei professionisti invece nel 2017 l’azienda ha dato vita a Goppion Scuola di caffè, una serie di corsi per specializzare il barista a diversi livelli, anche certificati. Il programma offre 14 incontri in azienda e in sedi distaccate ad Udine e Padova, pensati per professionisti suddivisi tra livello teorico e pratico, tra base e avanzato. Dalle regole semplici per fare un buon caffè al Cup Tasting, esperienza nel mondo del gusto per formare il palato da intenditore.
Per maggiori informazioni contattare direttamente le Caffetterie oppure l’Azienda (allo 0422 490921).
Goppion Caffè | Oggi l’azienda occupa 35 dipendenti. Il fatturato 2017 è di 11,5 milioni di euro, la quantità di caffè lavorato circa 1 milione e 200mila kg. L’ 81% delle vendite è sviluppato dal mercato Italia e di questo il 60% è rappresentato dal canale Ho.Re.Ca., il rimanente 40% nella Gdo. Le esportazioni rappresentano il restante 19% del fatturato totale aziendale, in rapida ascesa.
Esportano nei seguenti paesi: Iran, Dubai, Taiwan, Singapore, Polonia, Germania, Austria, Repubblica Ceca, Ungheria, Romania, Slovacchia, Russia, Bulgaria, Bielorussia, Lituania, Lettonia, Paesi Bassi, Ucraina, Belgio, Lussemburgo, Francia, Slovenia, Croazia, Bosnia, Grecia, Turchia, Egitto, Georgia.
Dal 2016 Goppion è certificata FSSC 22000, uno schema di certificazione rivolto ad organizzazioni produttrici di alimenti con l’obiettivo di armonizzare i requisiti di certificazione ed i metodi e i sistemi di sicurezza alimentare nella filiera, a garanzia del consumatore finale.
Dal 1997 fa parte di CSC®, Caffè speciali Certificati, un Consorzio nato dall’impegno di dieci Torrefattori italiani ricercatori della qualità all’origine, del caffè di piantagione con le quali ha un rapporto diretto.
Dal 1997 produce caffè biologico a proprio marchio un caffè speciale (NATIVO) certificato da Fairtrade e da CCPB. Goppion è tra i fondatori del Consorzio di Tutela del Caffè Espresso Italiano Tradizionale, candidato al riconoscimento da parte di Unesco come bene immateriale dell’Umanità.
Claudia Zigliotto
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371 3350217
FOOD&WINE MADE IN MARCHE A COLLISIONI BAROLO MAZZONI (IMT): TAPPA BAROLO E POI JESI, PROSEGUE COLLABORAZIONE CON COLLISIONI
Le Marche di nuovo protagoniste al festival Collisioni Barolo (29 giugno-28 luglio), la rassegna agrirock che ogni anno richiama esperti e appassionati di musica ed enogastronomia dall’Italia e dal mondo. Si parte con 20 aziende, 40 vini e tante specialità Dop e Igp regionali in una partecipazione coordinata dall’Istituto marchigiano di tutela vini (Imt). Ospite d’onore il Verdicchio, che apre le danze con una giornata (giovedì 28 giugno) interamente dedicata ai 50 anni della Doc Verdicchio dei Castelli di Jesi nell’ambito del Progetto vino, l’iniziativa del festival a cura di Ian D’Agata e rivolta a professionisti internazionali. Al mattino degustazioni e incontri B2B con i produttori, per poi passare ai focus pomeridiani con panel dedicati ai mercati esteri e in conclusione una cena con abbinamenti a piatti del territorio riservata alla stampa straniera, presso l’Agrishop nel cortile del Castello di Barolo. Si prosegue venerdì 29 giugno con gli appuntamenti destinati alle altre denominazioni che arricchiscono il panorama enologico regionale: dal Verdicchio di Matelica alla Lacrima di Morro d’Alba, fino al Rosso Conero e alle Docg Conero Riserva e Verdicchio di Matelica Riserva. Nei giorni successivi sarà il momento dei food lover con degustazioni di Olio extra vergine di oliva Marche Igp, Olive ascolane, Ciauscolo Igp, Casciotta d'Urbino Dop, e Prosciutto di Carpegna Dop (lunedì 2 luglio, Private Food Tasting), anche in abbinamento a Verdicchio dei Castelli di Jesi, Rosso Conero e Lacrima di Morro d'Alba (domenica 1° luglio, Palco Wine & Food). Al vino e allo street food made in
Marche sarà dedicato anche uno stand che da venerdì a lunedì animerà la piazza Gialla.
“La tappa di Barolo anticipa l’edizione business di Collisioni Jesi di fine agosto – ha detto Alberto Mazzoni, direttore dell’Istituto marchigiano di tutela vini -, dove attendiamo circa 40 tra i principali esperti e giornalisti mondiali del vino per festeggiare il 50° anniversario del Verdicchio dei Castelli di Jesi, che oggi rappresenta il vino bianco più esportato delle Marche, con circa 15 milioni di bottiglie prodotte l’anno e quasi 2.200 ettari coltivati. Vogliamo far capire il valore di questo vino che, nonostante il periodo di crisi attraversato dalla nostra regione, continua ad affermarsi e riscuote il plauso della critica nazionale e internazionale. Un bianco, il Verdicchio, che si fa portavoce delle altre Dop e che vuole essere un elemento trainante per la ripresa economica della nostra regione”. Nel decennio 2007-2017 l’agroalimentare marchigiano è cresciuto del 56% e il vino rappresenta il prodotto principale con un valore dell’export che lo scorso anno ha superato quota 52 milioni di euro (un quinto del valore dell’export agroalimentare).
Le aziende di Imt a Collisioni Barolo: Bucci, Cantine Belisario, Casalfarneto, Colonnara, Col di Corte, Filodivino, Garofoli, La Staffa, Mancinelli, Montecappone, Moroder, Piantate Lunghe, Pievalta, Santa Barbara, Sartarelli, Tenuta dell’Ugolino, Tenuta di Tavignano, Tenuta Musone – Cantina Colognola, Tenute Pieralisi – Monte Schiavo, Umani Ronchi.
Ufficio stampa Istituto marchigiano di tutela vini - Imt: Ispropress
Simone Velasco, 327.9131676 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Marta De Carli, 393.4554270 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Eugenia Torelli, 328.6617921 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.