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CONCORSO ONAV: IL MIGLIORE ASSAGGIATORE ONAV 2018
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CASA DEI CARRARESI: "DA TIZIANO A VAN DYCK"
50 opere, 50 storie, 50 emozioni per rivivere il fascino del ‘500
“Da Tiziano a Van Dyck. Il volto del ‘500” è in programma a Casa dei Carraresi dal 26 settembre 2018 al 3 febbraio 2019. Ospitata da Fondazione Cassamarca, l’esposizione è organizzata da ARTIKA ed è curata da Ettore Merkel.
“Da Tiziano a Van Dyck. Il volto del ‘500” attinge integralmente a una delle maggiori collezioni private del Veneto, quella creata già a partire dal secondo dopoguerra da Giuseppe Alessandra.
I dipinti qui selezionati propongono un affascinante percorso che dal Rinascimento giunge al Manierismo fino a lambire i confini del Barocco.
La suddivisione delle opere mira a mettere in risalto l’evoluzione della pittura veneta a partire dalla tradizione belliniana e dalla rivoluzione giorgionesca, per illustrare la maniera delle grandi botteghe rinascimentali e manieriste, come quelle di Tiziano e dei Bassano, fino ad arrivare alle nuove espressioni seicentesche.
Per precisa scelta curatoriale, accanto alle opere dei grandi maestri vengono proposte selezionate opere della loro cerchia e bottega, con l’obiettivo di focalizzare il modello creativo dell’epoca e ripercorrere le complesse tangenze che hanno fatto del ‘500 il secolo della grande arte in terra veneta ma non solo.
La mostra è suddivisa in sei sezioni. La prima e la seconda, comprendono un nutrito corpus di opere finalizzato all’analisi della pittura veneta dalla fine del ‘400 alla fine del secolo successivo. Dalla bottega dei Bellini all’ultimo Tiziano, questa parte della mostra analizza alcune fra le maggiori personalità del Rinascimento veneto come Giorgione, Tiziano e Tintoretto, le cui opere sono presentate accanto ai dipinti realizzati da artisti usciti dalle loro botteghe (come Sebastiano del Piombo, Palma il Giovane e Lodovico Pozzoserrato). Di Tiziano è presente, fra gli altri, il “Ritratto di Ottavio Farnese” (1545-46). Nella terza e quarta sezione si affrontano le vicende artistiche contemporanee in area lombarda e in Centro Italia. La quinta sezione guarda agli artisti d’Oltralpe le cui vicende hanno influenzato le arti figurative nel Nord Italia. In questa sezione trovano spazio il “Ritratto di Gentiluomo” di Hans von Aachen e la “Testa di Carattere” di Van Dyck. L’ultima parte della mostra ci porta dentro le vicende del Barocco.
Tutte le opere provengono dalla Collezione di Giuseppe Alessandra, che, a partire dal 1956, inizia a creare il suo personalissimo fondo di meraviglie culturali in cui trovano spazio armoniosamente sculture, opere di pittura antica e contemporanea, grafica, mobilia di ogni genere, una fornita biblioteca ed oggetti legati alla sua seconda grande passione: i cani. Entrambe le passioni (l’arte e la cinofilia) sono un’eredità materna. Donna Margherita Ventimiglia Alessandra che, a conclusione del secondo conflitto mondiale, educa il figlio alla Grande Arte, portandolo con sé a visitare mostre e musei veneziani.
Tra il 1956 ed il 1959 Giuseppe Alessandra lavora al Comune di Venezia nella commissione per l’elaborazione del piano regolatore del centro storico e, in quella circostanza, conosce Pietro Zampetti, allora direttore alle Belle Arti del Comune di Venezia, con il quale instaura una lunga frequentazione.
Negli stessi anni Alessandra incontra ed approfondisce la conoscenza di alcune pietre miliari della storia dell’arte veneta come Fiocco, Pallucchini, Longhi, Valcanover, Pignatti e Carli. Grazie a queste frequentazioni accresce la propria passione per l’arte veneziana e veneta e sviluppa una vera e propria “mania” per il genere del ritratto (il più rappresentato nella sua raccolta).
Nel 1956 acquista l’opera che dà il via alla sua esaltante esperienza di collezionista: il “San Giuseppe con Bambino”, attribuito a Sante Peranda da Giuseppe Fiocco. La scelta è fin da subito precisa: scuola veneziana tra XVI e XVII secolo, soggetto sacro ma grande attenzione alla resa dei tratti fisiognomici del volto del Santo con conseguente apprezzamento da parte del collezionista stesso per il realismo della figura. È il primo passo di un interesse marcato per una scuola ed un periodo storico che si consoliderà nel corso degli anni fino a diventare il cardine della sua collezione, composta da più di duecento opere d’arte.
La decisione di collezionare arte antica è in realtà successiva. Una sorta di ritorno alla sensibilità materna dopo due decenni trascorsi a collezionare arte contemporanea. Tra i vari pezzi che transitano nella sua collezione tra gli anni ’50 e ’70 troviamo infatti opere di De Pisis, Sironi, de Chirico, Fontana, Tancredi e Gino Rossi.
Numerose opere di Alessandra vantano transiti o provenienze eccellenti, indice della qualità dei materiali raccolti. Nell’antica collezione del conte Algarotti-Corniani era registrato l’“Autoritratto” di Giulio Carpioni (autentico capolavoro in mostra ai Carraresi); nella collezione scozzese del IV duca di Sutherland si trovava la “Sacra Conversazione” di Giovanni e Bernardino da Asola; nella collezione Werner di Haarlem figurava il “Busto” di Carpaccio; mentre il “Sebastiano Venier” di Tintoretto (che prima era in casa Barbarigo a Venezia) proveniva dalla collezione di Italico Brass a Venezia. Dalla collezione Giovanni Testori proviene il “San Girolamo”, opera estrema di Tiziano Vecellio e così via.
E questa magnifica mostra, nel raccontare il Secolo d’Oro della pittura veneta, diventa anche il racconto di una vitale passione. Quella di Giuseppe Alessandra per la Grande Arte.
Per informazioni:
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., t. 0422.513150, www.artikaeventi.com
Ufficio Stampa:
Studio ESSECI, Sergio Campagnolo tel. 049.663499
Referente Roberta Barbaro: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.www.studioesseci.net
Informazioni pratiche
Orari
Dal martedì al venerdì: 09-18
Sabato, domenica, festivi: 10-20
24 e 31 dicembre: 09-18
01 gennaio: 14-20
Natale chiuso
Lunedì aperto solo con prenotazione gruppo
Biglietteria
intero: € 12,00
ridotto: € 10,00 (studenti under 26, enti convenzionati)
ridotto speciale: € 8,00 (dai 6 ai 18 anni)
ridotto gruppi: € 10,00 (min. 10 persone)
biglietto famiglia: € 8,00 cad. (min. 2 adulti e 1 minorenne)
gratuito: under 6, giornalisti (previo accredito presso ufficio stampa) e guide turistiche con tesserino, disabili non autosufficienti con accompagnatore
Visite guidate gruppi
(tariffa biglietto esclusa, prenotazione obbligatoria)
con guida interna: € 80,00 (max. 25 persone)
(lingua straniera: € 100,00)
con guida esterna: € 30,00 (noleggio microfonaggio)
Scuole
Opzione A: € 9,00 (con visita guidata e 2 gratuità per insegnanti)
Opzione B: € 12,00 (con visita guidata, laboratorio e 2 gratuità per insegnanti)
Offerta didattica
VISITA GUIDATA SCUOLE "L'ARTE RACCONTA"
Il percorso guidato analizza lo sviluppo della pittura tra XVI e XVII secolo, parlando di Rinascimento, Manierismo e Barocco. Uno dei generi più importanti è il ritratto, nato allo scopo di tramandare nel tempo l'aspetto fisico e psicologico di un individuo. La visita guidata si concentra su tre aspetti di osservazione: postura (comunicazione del corpo), espressione (linguaggio del volto), abbigliamento (moda e ruolo sociale). I contenuti vengono affrontati su livelli comunicativi diversi a seconda dell'età degli studenti.
LABORATORI
SCUOLA DELL'INFANZIA: "COMPLETA IL QUADRO"
I quadri sono scomposti in più parti. Come in un puzzle i bambini saranno chiamati a ricomporli attraverso la tecnica del collage. Le opere verranno ultimate con l'uso di colori.
SCUOLA PRIMARIA: "UN'OPERA DI CLASSE"
Il laboratorio è finalizzato alla realizzazione di un catalogo artigianale della mostra. Gli studenti disegneranno e coloreranno una delle opere esposte e saranno invitati ad esprimere la loro impressione. Il risultato sarà un catalogo cartaceo con alcune opere e le descrizioni prodotte dagli studenti.
SCUOLA SECONDARIA I° GRADO: "GUARDIAMOCI NEGLI OCCHI"
Gli studenti sono invitati a realizzare il ritratto di un compagno ispirandosi (nell'abbigliamento) ad uno dei soggetti in mostra.
Il personale del laboratorio spingerà gli studenti a soffermarsi sulla postura e sull'espressione del volto del compagno da ritrarre. A conclusione gli studenti saranno invitati a descrivere le loro opere d'arte.
SCUOLA SECONDARIA II° GRADO:
"CACCIA AL TESORO"
Un’avvincente sfida per divertirsi imparando.
VACANZA IN APPARTAMENTO, MALGA O CHALET CON SERVIZI ALBERGHIERI TOP
Comfort e libertà per tutta la famiglia nei Familienhotels Südtirol
La vacanza nei Familienhotels Südtirol in appartamento, malga o chalet garantisce comfort e libertà per grandi e piccini. Le strutture numero uno per le vacanze formato famiglia in Alto Adige offrono la possibilità di usufruire di ampi spazi, vivere le giornate secondo i propri ritmi, senza rinunciare a comodità e servizi specializzati.
In vacanza le famiglie hanno bisogno di spazio e di vivere le giornate seguendo i propri ritmi. Abergo o appartamento? I Familienhotels Südtirol offrono la soluzione in una vacanza che coniuga comfort e libertà con servizi alberghieri top. Uno chalet ai margini del bosco, un appartamento in un wellness resort o una casa vacanze accanto a un parco divertimenti: tutto questo con le comodità di un vero hotel per famiglie.
CASA-VACANZE DI LUSSO
A Naturno nella zona di Merano e dintorni, il Baby e Familienwellness Residence Tyrol offre la massima libertà per grandi e piccini in una casa-vacanza di lusso. Il residence comprende 25 moderni appartamenti per famiglie con un piccolo angolo cottura e servizio di pulizia giornaliera. Su richiesta è disponibile un servizio panini freschi e ristorante à la carte a mezzogiorno. Con un’area giochi di 1.000 m² indoor e 3.000 m² outdoor, piscina esterna riscaldata con attrazioni, cinema 3D e teatro, baby club e Miniclub con animazione, il Residence Tyrol regala un’esperienza indimenticabile. Con l’offerta Settimane "Risparmio estate”, il divertimento si vive su due ruote nella natura del Parco Naturale Gruppo del Tessa.
APPARTAMENTI SPAZIOSI IMMERSI NEL VERDE
A pochi minuti dalla città di Merano, immerso nel meraviglioso Parco Naturale del Tessa, il Familienapparthotel Heidi è dotato di appartamenti spaziosi e confortevoli con eccellenti servizi per la famiglia. Oltre al giardino mediterraneo con piscina outdoor e parco giochi con casetta sull’albero, la struttura propone un ricco programma di intrattenimento creativo per i bambini oltre alla possibilità di intraprendere una gamma infinita di escursioni. Per una vacanza in appartamento con tuffo nella natura, l’offerta perfetta è la Settimana-Famiglia-Attiva con escursione e passeggiata con i lama.
SUITE MODERNE E POSIZIONE UNICA
Nel cuore di vigneti e frutteti, tra le palme e le montagne di Cermes, GRAFENSTEIN - Familienresidence & Suiten è un residence con 18 appartamenti e suite dal design alpino-moderno. Il divertimento, garantito dal Parco avventura di 3.500 m² e dalla pista di go-kart, si unisce al relax di una nuotata nella piscina panoramica e il benessere delle colazioni Vital e wellness. Con l’offerta Settimane dei nanetti con bebè e bimbo piccolo (0 -3 anni), le famiglie con neonati e bambini fino ai 3 anni avranno la possibilità di essere coccolati e assistiti per tutta la vacanza.
MALGA CON MARCHIO EUROPEO ECOLABEL
A 1.450 m di altitudine a Scena, circondato dal verde di prati e boschi, la Malga per famiglie & Chalet Alpini Taser è il primo hotel per famiglie dell’Alto Adige ad essere stato premiato con il marchio europeo Ecolabel (il marchio che, secondo il regolamento CE n. 1980/2000, certifica il ridotto impatto ambientale di prodotti o servizi offerti). La struttura offre confortevoli suite per famiglie, suddivise in quattro chalet, e accoglienti camere. La Spa con piscina coperta panoramica e la sauna garantiscono un dolce benessere in armonia con la natura e il ristorante tipico propone prelibatezze della cucina altoatesina e mediterranea. I più piccoli possono usufruire di un Mini Club con assistenza, partecipando ad attività ludiche indoor e outdoor, e sbizzarrirsi presso il parco giochi, il villaggio indiano, lo zoo alpino, il percorso corde alte, il tiro con l’arco e molto altro ancora. L’offerta L’estate del Taser è l’ideale per scoprire questo paradiso nella bella stagione per le famiglie con 2 bambini fino a 3 anni di età.
CHALET CARATTERISTICI NEL PRIMO VILLAGGIO ALPINO
A San Candido nel primo villaggio alpino dell’Alto Adige, è situato il Family Mountain Chalets Post Alpina. Dotato di meravigliose suite familiari con trattamento alberghiero e caratteristici chalet allestiti con stile e cura nei dettagli, le famiglie possono trascorrere una vacanza all’insegna delle attività all’aria aperta e del wellness, grazie alla vicinanza del comprensorio escursionistico 3 Cime e l’area benessere con saune e piscine. Per i più piccoli a disposizione un Fun Park, il Miniclub & Tenn’s club. L’offerta Dolce Vita Alpina Time | Chalet dà la possibilità di vivere una vacanza benessere di 5 giorni con una notte offerta dalla struttura.
Baby e Familienwellness Residence Tyrol - Settimane "Risparmio estate", dal 07.07.2018 al 01.09.2018 (da 7 notti) da €1.260,00
Familienapparthotel Heidi - Settimana Famiglia Attiva, dal 30.06.2018 al 06.07.2018, da €934,00
DAS GRAFENSTEIN - Familienresidence & Suiten - Settimane dei nanetti con bebè e bimbo piccolo (0 -3 anni), dal 23.03.2018 al 27.10.2018, 7 notti, da €642,00
Malga per famiglie & Chalet Alpini Taser - “L’estate del Taser”, dal 30.06.2018 all’08.09.2018, 7 notti, da € 1.470 a famiglia
Family Mountain Chalets Post Alpina - I bambini fortunati di Pino, dal 03.06.2018 al 13.10.2018, da 4 notti, €381,00
Martina Tormen
Mobil +39 388 8705163
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VINO. EXPORT PRIMO TRIMESTRE 2018: CRESCITA FRENATA DALL’AUMENTO DEI PREZZI E DAL RITARDO SU FONDI OCM. BOLLICINE TRAINANO, MA NON BASTANO
Esportazioni: valore in crescita del 4,5% ma volumi in calo del -9%
Ernesto Abbona (UIV): “Perdiamo volumi per forti rialzi dei prezzi dovuti alla scarsa vendemmia e impasse sui fondi OCM. Ministro Centinaio acceleri su promozione e Unione Europea”
Roma, 19 giugno 2018 – “Grazie alla tenacia e al coraggio dei nostri imprenditori chiudiamo il primo trimestre 2018 con un valore dell’export che segna ancora un rialzo del +4,5%. Una crescita, però, in calo sul 2017 perchè frenata dai forti rialzi dei prezzi legati alla scarsa vendemmia e dal ritardo accumulato dal Ministero nell’erogazione dei fondi OCM promozione. Registriamo, infatti, un crollo nei volumi che ‘indebolisce’ in maniera preoccupante il nostro posizionamento sui mercati internazionali, rallentando anche il traino delle bollicine che segnano una crescita modesta rispetto alle performance degli anni scorsi e non riescono più a sostenere la prolungata stasi dei vini fermi. Un quadro complessivo molto difficile che si trova a dover affrontare una instabilità costante legata ai riflessi di dinamiche geopolitiche, che non aiutano la crescita del commercio. È urgente che il neoministro Centinaio acceleri sul bando Ocm per sbloccare quei fondi, indispensabili per supportare i finanziamenti degli imprenditori italiani sul mercato internazionale, e faccia pressione su Bruxelles per imprimere nuovo sprint ai negoziati di libero scambio non ancora conclusi”.
Ernesto Abbona, Presidente di Unione Italiana Vini, commenta così i dati Istat elaborati da Ismea, partner dell’Osservatorio, relativamente all’export del vino italiano nel periodo gennaio-marzo 2018 che riporta una crescita del +4,5% in valore (superando gli 1,38 miliardi di euro) e una flessione pari al -9% in volume, passando dai circa 4,9 milioni di ettolitri di vini e mosti esportati nel primo trimestre del 2017 ai 4,5 circa milioni di ettolitri nello stesso intervallo di tempo di quest’anno. In particolare, a soffrire e a causare il crollo dei volumi esportati è quel -32,6% evidenziato nelle vendite dei vini comuni, i quali nel corso del 2017 sono stati soggetti ad un calo della produzione e ad un conseguente aumento dei prezzi. Risultati preoccupanti, moderati però dai numeri degli spumanti, vero traino del settore, che nel complesso salgono del +2,8% a volume e del +14,6% in valore. In particolare, questo segmento si conferma particolarmente apprezzato negli Stati Uniti (+14,3% e +18,6%) e registra un netto aumento tanto in Belgio (64,4% e 69,9%) quanto in Germania (+34,3% e +10,8%). Si fa sentire invece l’effetto Brexit, con una diminuzione del -6,1% in volume e un +2% in valore nel Regno Unito.
“L’impennata dei prezzi, legata alle dinamiche dell’ultima vendemmia, ha reso più fragile la capacità del nostro sistema produttivo di gestire le incertezze dovute alla situazione geopolitica pesantemente influenzata dalla Brexit e dal rischio di escalation protezionistica da parte degli Stati Uniti, rendendo ancor più preoccupanti gli effetti della disastrosa gestione dei fondi OCM promozione da parte del Ministero. Una situazione congiunturale – continua Ernesto Abbona – che pone, però, anche la necessità di una riflessione seria all’interno della filiera sulla gestione dei prezzi e del valore. I nostri imprenditori continuano a fare miracoli riuscendo a macinare nuovi record commerciali, costretti a gestire rialzi di prezzi all’origine che stanno mettendo in difficoltà il vino italiano, perché erodono le marginalità delle imprese che sono sul mercato e costringono ad aumenti dei listini che rischiano di comprometterne le posizioni conquistate. Dobbiamo lavorare ad un diverso – e più moderno – spirito di filiera: la catena del valore va redistribuita equamente tra i diversi anelli produttivi. Ma deve essere altrettanto chiaro che chi va sul mercato si carica dell’onere di remunerare l’intera filiera e in questo sforzo non va lasciato da solo”.
Sul tema della instabilità internazionale, conclude il presidente di Unione Italiana Vini “diventa ancora più urgente procedere con gli accordi di libero scambio, che puntino all’abbattimento dei dazi, all’eliminazione delle barriere non tariffarie e al riconoscimento delle indicazioni geografiche. Non solo l’Italia ha patito gli effetti negativi di questo quadro, ma se n’è accorta anche una Francia che ha registrato un incremento del 3% in valore e nessuna crescita in termini di volume. Preso atto di questi risultati poco incoraggianti, dovremmo replicare quanto fatto con gli accordi Ue–Mercosur, esempio virtuoso di ciò che i negoziati in materia di eliminazione di dazi e protezione delle indicazioni geografiche italiane possono fare per rilanciare il settore”.
Inverse le dinamiche dei vini DOP e IGP: i primi segnano una crescita del +12,2% in volume e del +10,4% in valore, mentre i secondi fanno registrare un calo del -12,8% in volume e del -6,5% in valore.
Questo fenomeno è frutto di due dinamiche congiunturali che si sono andate a sovrapporre: da una parte il passaggio del Pinot Grigio delle Venezie da IGP a DOP, dall’altra le scelte vendemmiali degli operatori che, causa scarsità di prodotto, hanno sfruttato al massimo il potenziale dei vigneti consentito dai disciplinari per ottenere vini DOP, rinunciando in molti casi alle IGP di ricaduta.
I vini sfusi, infine, hanno subito un crollo del -30,6% in volume e un lieve aumento del 1,4% in valore, dovuto proprio a quell’aumento dei prezzi che sta caratterizzando l’annata 2017/2018: in media stiamo parlando del +47%, con punte del 70% per i vini comuni rossi, balzati sopra quota 80 centesimi al litro.
Guardando ai singoli paesi d’esportazione, i volumi venduti negli Stati Uniti sono in crescita del 5,9% e del 4,1% in valore, mentre in Germania e in Inghilterra i mercati perdono rispettivamente -15,3% e -11,7% in volume. Più moderato il calo in Canada, con una decrescita del -4,2% in volume e un trascurabile aumento in valore dello 0,4%. In Francia, invece, pur con un calo di volume pari al -28,9%, cresce del 19,1% il valore dell’export.
NB. L’analisi in dettaglio sarà pubblicata sul Corriere Vinicolo il prossimo 2 luglio 2018.
Press Office
Federico Fusca
Gruppo WISE
I VIAGGI “FOODIE” CONQUISTANO SEMPRE PIU’ I MILLENIAL
Le mete dei “viaggi intorno al gusto” nel mondo svelate da Hotels.com®
“Tasty Travels” il nuovo studio di Hotels.com® ci svela che le 3 “Super-Top Foodie Destination” al mondo sono Parigi, Tokio e Roma
L’offerta gastronomica diventa sempre più il fattore di scelta della meta di viaggio: oltre tre quarti dei viaggiatori Millenial (70%)
selezionano la loro meta di viaggio non sulla base di paesaggi, monumenti o attività da fare in loco, ma sulla base dei propri gusti in fatti al viaggio legato al cibo sono le più memorabili.
Il racconto a immagini dedicato alle 3 top destination “foodie”: Hotels.com® ha stretto una collaborazione con un famoso “food artist”, Carl Warner, per creare dei capolavori in immagini da far venire “l’acquolina in bocca”.
I Millenial italiani - più attratti da paesaggi, monumenti, spiagge e acque cristalline - celebrano l’Italia nei viaggi intorno al gusto.
Le immagini sono scaricabili a questo link: https://pressroom.cohnwolfe.it/TastyTravels?preview
Parigi (27%), Tokio (23%) e Roma (22%): ecco le mete “foodie” più ambite al mondo secondo la classifica stilata da Hotels.com® con la ricerca “Tasty Travels*”. Hotels.com® ha voluto dedicare a queste città un tributo “gustoso” ingaggiando il food artist Carl Warner per rappresentarle usando gli ingredienti o i loro cibi più iconici – dai palazzi di Parigi di formaggio, al Pantheon di Roma fatto di pasta al Monte Fuji, nei pressi di Tokio, fatto di alghe marine, ognuna delle 3 mete fa venire voglia di essere mangiata … e non solo con gli occhi… [i] Consultate la nota di chiusura dedicata per maggiori informazioni
La cucina locale è il fattore determinante per due terzi dei Millenial al momento di organizzare un viaggio e selezionare la meta (70%), mentre la bellezza delle spiagge (41%), le promozioni e offerte di viaggio (15%), e le opportunità di shopping (18%) risultano meno appetibili.
Le generazioni più giovani sono ora ancora più focalizzate sui cibi che sperimenteranno in viaggio (64%) più che sulla visita a monumenti o luoghi di importanza storica (58%) o all’esplorazione di paesaggi e natura (27%). Per i Millenial il cibo viene prima degli amici: il 76% ammette di preferire immortalare su Instagram le pietanze, mentre il 56% ammette di preferirlo al posto di scattare foto agli amici (56%) hashtag #sorrynotsorry.
Lo studio di Hotels.com® rileva una tendenza netta: la forte crescita, dei post con immagini in cui il cibo è protagonista. Gli scatti dedicati al cibo sono in fase di escalation sui social: in una vacanza di 7 giorni, i viaggiatori Millennial scattano in media 142 foto, di cui almeno un quarto dedicate unicamente al cibo. Le pietanze più social in viaggio: lo studio di Hotels.com® incorona la pizza (33%) come pietanza più postata sui social dai Millenial, seguita da dolci come donut e freak-shake (22%) e da hamburger e birra (19%). I giovani viaggiatori sono inoltre più curiosi e più coraggiosi nelle loro scelte di approccio al cibo: un Millenial su cinque proverebbe le zampe di pollo (19%) e il gelato al gusto d’aglio (17%).
Lo studio “Tasty Travels” di Hotels.com® fa emergere quanto conti poco per i Millenial l’esperienza gastronomica a 5-stelle, il 20% riferisce di preferire lo street food e il 19% lo preferisce a un ristorante stellato Michelin. Le esperienze di gusto sono on top tra i ricordi di viaggio dei Millennial: il 76% dei viaggiatori dai 18 ai 35 anni afferma che le esperienze “foodie” sono quelle che emergono di più tra i loro ricordi di viaggio; surclassando il ricordo del bel tempo speso con i compagni di viaggio (22%), e persino quello delle attività ad alto tasso di adrenalina (11%) #TastyTravels.
Johan Svanstrom, President, Hotels.com Brand di Hotels.com®, commenta: “La passione per il gusto che sta dilagando tra i viaggiatori Millennial, e che emerge in maniera preponderante nel nostro studio ‘Tasty Travels’, rende il cibo tra le valute più di successo che ci siano relativamente alla social-connessione. Quando si è in viaggio c’è sempre qualcosa di nuovo per il palato da provare: non ci deve dunque sorprendere che le nuove generazioni di viaggiatori progettino la loro vacanza in base a ciò che potranno gustare, a come lo gusteranno, e a quanto sarà qualitativamente instagrammabile una volta in viaggio. Le esperienze sono il nuovo lusso, in particolare per i Millenial, e il cibo, indubbiamente, costituisce una delle esperienze di vita più piacevoli e ricercate”.
I Millenial italiani fotografati dallo studio Tasty Travel di Hotels.com®
Anche il 70% dei nostri Millenial in viaggio predilige fare scatti fotografici legati all’universo del cibo e delle bevande. Rispetto al resto del mondo, però, in media il 60% ama anche fare fotografie di paesaggi e habitat naturali oltre che a monumenti e siti di importanza storico-culturale. Il 60% posta sui social immagini che hanno a che fare con il cibo; in particolare, in media il 13% posta regolarmente foto relative ai cibi in offerta nei mercati locali, ai vini e a cocktail, alle colazioni servite presso le strutture alberghiere, alle preparazioni gastronomiche e alle portate a tavola quando al ristorante
n media, in una vacanza tipo di 7 giorni, i Millenial connazionali scattano 134 foto, di cui oltre la metà (56%) sono dedicate a scatti di paesaggi, habitat naturali e spiagge, il 20% hanno come focus il cibo, mentre i selfie o le foto agli amici/alla famiglia rappresentano in media il rimanente 24%. Una volta in vacanza il 43% del tempo è speso a visitare i luoghi di interesse turistico, a esplorare la natura e i paesaggi o è dedicato alla tintarella; mentre il 13% delle attività sono orientate al cibo, tra scoperta dei locali, visite alle bancarelle dei mercati e così via.
I ricordi più memorabili di una vacanza per i nostri 18-35enni sono, per oltre la metà, di tipo socio-culturale dove le relazioni con la gente del posto, la visita ai luoghi di interesse turistico e la scoperta della natura locale hanno molta rilevanza, subito seguiti da quelli connessi alla scoperta dei cibi e delle pietanze offerti presso la destinazione scelta. Inoltre, il 25% inoltre afferma che è il viaggio stesso a costituire il ricordo più memorabile.
Circa nove Millenial italiani su dieci serbano un ottimo ricordo della loro Italia per il cibo gustato in vacanza e il 64% sceglie proprio l’Italia in base all’offerta del cibo, mentre il 33% ama l’offerta culinaria spagnola. Roma è la destinazione preferita tra le città del gusto (37%), subito seguita da Barcellona (31%) e da Parigi (22%).
Pasta e pizza regnano indiscusse nei post sui social (37%), mentre l’emoji legata al food più utilizzata nei post quando in viaggio è quella del gelato (26%).
I nostri Millenial sono mediamente curiosi di esplorare cibi strani o peculiari quali burger di grossi pesci oceanici o le zampe fritte di anfibi come rane o animali simili (27%).mentre il 18% si cimenterebbe volentieri in una sfida legata al cibo come mangiare 1 kg di burrito o una pizza di 5 metri e così via.
In base alle esperienze vissute in precedenti viaggi, il Regno Unito viene indicato dai nostri Millenial come la nazione con la peggiore offerta gastronomica (23%) e parimenti Londra è la città regina del peggiore cibo citata dal 26% dei Millenial italiani partecipanti al sondaggio.
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