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ENOTECA DIFFUSA: L’ECCELLENZA VITIVINICOLA TORINESE PROTAGONISTA DI COCKTAIL E RICETTE INEDITE
Da venerdì 8 a sabato 16 giugno, nell’ambito del calendario di eventi Bocuse d’or Europe Off 2018, torna a Torino Enoteca Diffusa. Il progetto, ideato dall’Associazione Via Baretti, sostenuto dalla Camera di commercio di Torino con il patrocinio del Comune di Torino e da Slow Food Torino, è nato con l’obiettivo di far conoscere e promuovere il meglio della produzione vitivinicola DOCG e DOC del territorio torinese attraverso l’arte della mixologiae la creazione di originali e artistici cocktail, ma anche di piatti inediti e saporiti.
30 locali della movida torinesema anche osterie e ristoranti, tra San Salvario, Vanchiglia, Regio Parco, Quadrilatero, Gran Madre e Piazza Vittorio Veneto, apriranno quindi le loro drink liste i loro menù alle etichette delle sette denominazioni di origine del torinese (Erbaluce di Caluso, Canavese, Carema, Freisa di Chieri, Collina Torinese, Pinerolese e Valsusa) selezionate dalla Camera di commercio di Torino nell’ambito del progetto Torino DOC (http://www.torinodoc.com), in collaborazione con l’Enoteca Regionale dei vini della Provincia di Torino.
Sarà quindi possibile assaporare cocktail e piatti creati ad hoc (con i vini della Provincia come ingredienti principali), che i bartender e gli chef dei singoli locali proporranno in base alla loro creatività, in un itinerario culturale che copre l’intera giornata fino a tarda ora, grazie al coinvolgimento di alcuni dei locali notturni più in voga del capoluogo piemontese.
In allegato la lista dei locali aderenti all’iniziativa
Per maggiori informazioni sul progetto Enoteca Diffusa si può visitare la pagina www.facebook.com/EnotecaDiffusa/o le pagine web/facebook dei singoli locali.
Sempre nell’ambito di Enoteca Diffusa, martedì 12 giugno il locale Affini, in collaborazione con QC Terme Torino, propone l’evento Welness Mixology. Il consueto aperitivo di QC Terme sarà impreziosito dai cocktail preparati da Livio Buscaglia. Il giovane bartender torinese miscelerà la tradizione TIKIcaraibica con i vini della provincia di Torino e le mele delle antiche varietà delle Valli di Lanzo, all’interno un progetto volto alla valorizzazione e alla promozione di uno dei prodotti tipici di questo affascinante angolo del Piemonte.
Ufficio Stampa Enoteca Diffusa - Stefano Bosco - Tel.338.9321089 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
“IL CALORE DELLA TERRA”: A ARCIDOSSO (GR) L'ESTATE INIZIA A TEMPO DI MUSICA FOLK
Dal 6 all’8 luglio Arcidosso (GR) ospita la rassegna che porta nel cuore della montagna toscana musiche e danze del sud Italia
Per tre giorni il borgo amiatino diventa un palcoscenico a cielo aperto per laboratori, spettacoli e concerti ad ingresso libero
Ad Arcidosso (GR) l’estate inizia a tempo di musica folk: dal 6 all’8 luglio torna l’Amiata Folk Festival con “Il calore della terra”, calendario all’insegna delle contaminazioni che porta nel cuore della montagna toscana musiche e danze del sud Italia.
Organizzata da Tarantarte, Comune e Pro Loco di Arcidosso e CoSviG - Consorzio per lo Sviluppo delle Aree Geotermiche, la rassegna trasforma il borgo amiatino in un palcoscenico a cielo aperto dove luoghi ricchi di storia come il Castello Aldobrandesco o il bellissimo Parco del Pero ospitano laboratori, spettacoli e concerti (ad ingresso libero) che vedono protagonisti alcuni dei massimi esponenti della musica popolare.
Ricco il programma dell’edizione 2018
Dal tacco alla punta dello stivale, venerdì 6 luglio, si viaggia tra voci del Salento e i suoni della Calabria.
“Il corpo che canta” è il laboratorio di canto a cura di Enza Pagliara che lavorando con l’ascolto e la memoria, permetterà di sperimentare attraverso il proprio corpo i suoni della cultura tradizionale salentina (inizio ore 15).
Racconta invece la festa “Il sonu a ballo nell’Aspromonte meridionale”, il laboratorio con musica dal vivo a cura di Agata Scopelliti che trasporta in quella Calabria dove si conserva una tradizione viva di musica e ballo (inizio ore 16.30).
Un doppio concerto prenderà il via alle ore 21.00: la prima parte è affidata a “Terragnula” ovvero Enza Pagliara e Dario Muci, due tra le voci più intense del Tacco d’Italia che propongono canti dimenticati, raccolti dalla voce viva dei cantori del Salento.
Nella seconda parte invece saliranno sul palco “I Suonatori Valle del Sant'Agata” ovvero (Piero Crucitti, Davide Ambroggio, Mario D’Amico, Agata Scopelliti), un gruppo che arriva da Cataforio, piccolo villaggio alle pendici dell'Aspromonte, roccaforte della musica di tradizione orale e da ballo.
I canti e balli dell'entroterra toscano saranno invece il tema della seconda giornata del festival. Il pomeriggio di sabato 7 luglio sarà dedicato al “ballo all'antica” della Val di Sieve con un laboratorio condotto da Marco Magistrali e Filippo Marranci e curato dall’Associazione La Leggera.
In uno spettacolo tutto da ballare, alle ore 21.00, i “Suonatori della leggera” (Marco Magistrali, Filippo Marranci, Ilaria Danti, Fabio Soldati, Valentino Receputi, Silvia Falugiani, Pietro Gheri, Cecilia Valentini, Mattia Ceccarelli), si esibiranno con canti e sonate di tradizione orale della Val di Sieve raccontando la cultura contadina di quella terra.
Domenica 8 luglio, la danza e la musica salentina divengono racconto coreografico, musicale e contemporaneo.
Nel pomeriggio (alle ore 16.30) “Viaggio tra le Tarantelle del Sud Italia”, un Iaboratorio a cura delle insegnanti della scuola Tarantarte.
Alle ore 21.00 prenderà inizio una serata divisa in due parti: si comincia con “Premesse a Kore” il nuovo spettacolo della compagnia Tarantarte - Nuova Danza Popolare diretta da Maristella Martella. E’ proprio Kore, la “fanciulla indicibile”, il nume ispiratore di questo lavoro della che scava nel mito e nel rito delle danze popolari del Mediterraneo legandone il presente alle origini più antiche. In scena le danzatrici della Compagnia Tarantarte – Nuova Danza Popolare: Maristella Martella, Silvia de Ronzo, Manuela Rorro, Laura de Ronzo, Alessandra Ardito.
A seguire sul palco saliranno gli Officina Zoè (Cinzia Marzo, Lamberto Probo, Donatello Pisanello, Giorgio Doveri, Silvia Gallone, Luigi Panico) una band trascinante, dal sound inconfondibile, vera ambasciatrice della pizzica nel mondo che vanta innumerevoli collaborazioni artistiche e partecipazioni ai più importanti appuntamenti internazionali di musica.
Pro Loco Arcidosso 0564 968084 - 388 8656971; locoarcidosso@yahoo.i
PRENDE IL VIA DOMANI LA SECONDA EDIZIONE DEL MEMORIA FESTIVAL: A MIRANDOLA DAL 7AL 10 GIUGNO
Ci siamo: la seconda edizione del Memoria Festival è pronta a partire. Inizia domani, infatti, la manifestazione organizzata dal Consorzio per il Festival della Memoria in collaborazione con Giulio Einaudi editore e sotto gli auspici del Centro per il libro e la lettura, che dal 7 al 10 giugno animerà le piazze, le vie, i portici, i giardini e i palazzi di Mirandola, invitando il pubblico a lasciarsi coinvolgere nelle tante diverse attività proposte. Fra incontri, tavole rotonde, concerti, spettacoli, proiezioni, laboratori, mostre e giochi, il viaggio prende il via domani alle 16, nella Tenda della Memoria, con l’Inaugurazione del Memoria Festival: intervengono il Sindaco di Mirandola Maino Benatti e il Presidente del Consorzio per il Festival della Memoria Giuliano Albarani, seguiti dal saluto del Presidente del Centro per il libro e la lettura Romano Montroni.
In continuità con la prima edizione, torna la struttura dei cerchi tematici, ognuno dedicato a un aspetto, un’interpretazione, una suggestione scaturita dalla memoria. Per raccontare ed estendere progressivamente il raggio d’azione delle conversazioni, il programma è articolato in 8 cerchi: I. Pico e oltre; II. Storia e memoria; III. Mnemosyne; IV. Memoria, scienza e medicina; V. Dialoghi; VI. Viva voce; VII. Una lezione; VIII. Territori. A questi si affiancano 4 sezioni del programma dedicate a Cinema, televisione e memoria, La memoria in musica e teatro, Mostre, Giochi, laboratori e divertimenti di memoria. Fra i numerosi ospiti attesi: Ramin Bahrami, Stefano Bartezzaghi, Federico Buffa, Massimo Cacciari, Gian Carlo Caselli, Mauro Corona, Ferruccio de Bortoli, Diego De Silva, Donatella Di Pietrantonio, Oscar Farinetti, Piero Fassino, Giovanni Maria Flick, Anna Galiena, Dori Ghezzi, Paolo Giordano, Luciana Littizzetto, Carlo Lucarelli, Sergio Luzzatto, Andrea Marcolongo, Alberto Melloni, Nicola Piovani, Giorgio Vallortigara, Milena Vukotic, Gustavo Zagrebelsky…
Gli appuntamenti del primo giorno: incontri, spettacoli e proiezioni
Si comincia con due momenti di riflessione che uniscono attualità e storia: Gustavo Zagrebelsky illustra quali sono e come sono cambiate Le immagini della giustizia (17, Tenda della Memoria) e, alle 17.30 nel Cortile della Memoria, si discute di economia e ricerca della felicità con Bruno Cartosio che commenta il celebre discorso pronunciato da Robert Kennedy il 18 marzo 1968, “Il PIL non tiene conto della salute delle nostre famiglie”, letto da Fabrizio Falco. Alla stessa ora, nel Parco della Memoria, lo storico Alberto Melloni fa rivivere per il pubblico la figura complessa e affascinante di un prete fuori dagli schemi, In santità ostinata e contraria. Don Zeno e i “matti di Dio”, mentre alle 18.30 nella Tenda della Memoria l’appuntamento è con Carlo Lucarelli per un itinerario sul filo della suspense tra Memoria e noir e, ancora alle 18.30 ma nel Giardino di Pico, Walter Barberisguida alla riflessione su cosa sia e come affrontare La falsa testimonianza della Shoah. Si torna alla giurisprudenza insieme al magistrato Gian Carlo Caselli che, in dialogo con Gian Paolo Maini, si interroga sul delicato e necessario rapporto tra Memoria e verità.
La prima serata del Festival è ricca di suggestioni: subito la tradizione artistica, con Franco Bacchelli, Marco Bertozzi, Maurizio Bonora e Giovanni Sassu che descrivono e commentano Lo studiolo di Giovan Francesco I Pico nel Castello di Mirandola e le perdute tavole di Cosmè Tura (21.30, Cortile della Memoria), per poi proseguire con un focus sull’attualità, veloce e sfuggente, che sembra non avere il tempo di ricordare nulla: ne discute il giornalista Francesco Merlo, a proposito della Memoria dell’informazione (21.30, Gazebo degli Archi). La memoria del gusto è invece al centro del dialogo tra Oscar Farinetti e Marino Niola (21.30, Tenda della Memoria), che ripercorrono la storia di alcuni sapori e il loro rapporto con la società e il costume, mentre il monologo dell’attore e formatore Enzo Valeri Peruta Paradiso buio. Cent’anni di passione dello spettatore cinematografico (21.30, Parco della Memoria) evoca altri ricordi, quelli della magia tipica dell’oscurità nelle sale dei cinema, fondamentale per immergersi nelle storie. L’intreccio di passione e destino è il cuore delle Memorie musicali. Come Bach mi ha salvato la vita (22, Arena della Musica; con il sostegno di Bbraun): Ramin Bahrami, uno dei più talentuosi pianisti internazionali, dialoga al suo strumento insieme al critico Sandro Cappelletto, raccontando come l’amore per Bach lo abbia guidato lontano dalla guerra. Infine, per calare il sipario sulla prima giornata di Memoria Festival, appuntamento alle 23 al Parco della Memoria per la prima delle proiezioni in calendario: il film L’atalante di Jean Vigo (in collaborazione con la Cineteca di Bologna), una storia d’amore, fuga e ritorno, che scivola silenziosa su un battello, risalendo il fiume.
Giocare con la memoria
Fra i numerosi incontri del Festival, diverse attività sono dedicate ai più giovani: domani alle 17 nello Spazio giochi di memoria in Piazza della Costituente, bambini e ragazzi possono dedicarsi alle Attività a tavolino, giochi da tavolo, narrazioni e ai Laboratori: Costruiamo i giochi di una volta (in collaborazione con Gulliver) oppure cimentarsi con i Giochi di giovani nel tempo: qui si allena la memoria! (in collaborazione con Asdam). E in serata alle 20.30 nella galleria La Fenice si lancia la sfida di Un esercizio di memoria: Galà degli scacchi (a cura dell’associazione dilettantistica scacchistica Giambattista Lolli di Cavezzo), mentre alle 21 nello Spazio giochi, racconti e laboratori, ecco il Memory Food. Il grande gioco della memoria sulla nostra tradizione alimentare (in collaborazione con Cir Food).
L’organizzazione del Memoria Festival si avvale della collaborazione di un comitato scientifico, presieduto dal direttore editoriale di Einaudi Ernesto Franco (letteratura) e composto da Lina Bolzoni (filosofia, arte della memoria), Gian Piero Brunetta (cinema), Sandro Cappelletto (musica, teatro e spettacolo), Francesco Dal Co (architettura, urbanistica), Alberto Melloni (storia, religione), Marino Niola (antropologia, tradizione enogastronomica) e Alberto Oliverio (medicina, biologia).
Promosso e organizzato dal Consorzio del Festival della Memoria (composto da Comune di Mirandola, Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola, Coldiretti Modena, San Felice 1893 Banca Popolare, Cpl Concordia Soc. Coop, Egicon srl, Autocarozzeria Imperiale srl, Lions Club Mirandola, Rotary Club Mirandola, Anna Maria Gambuzzi, Giovanna Recchi), in collaborazione con Giulio Einaudi editore, sotto gli auspici del Centro per il libro e la lettura e con il patrocinio di Regione Emilia Romagna, Istituto Beni Culturali, Artistici e Naturali Regione Emilia Romagna, Energie diffuse. Emilia-Romagna un patrimonio di culture e umanità, la Provincia di Modena, l’Unione Comuni Modenesi Area Nord, AUSL Emilia Romagna, Confindustria Emilia Area Centro, Assolombarda, Assobiomedica, Aster, Alisei, Cluster Lombardo Scienze della Vita, Manageritalia Emilia Romagna, Alma Mater Studiorum Università di Bologna.
Il Memoria Festival è realizzato con il sostegno di Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola, CPL Concordia Group e Intesa Sanpaolo.
Inoltre è supportato da: Coop Alleanza 3.0, Baxter, Cima spa, Bellco is now part of Medtronic, B.Braun Avitum Italy, Sidam, LivaNova, Haemotronic, Fresenius Hemocare Italia Srl, Tecna, Aimag spa, Redax, Encaplast, Sterigenics, AeC costruzioni Srl, Assicoop Modena e Ferrara Spa UnipolSai, Alkimia, Menù srl, Franco Grazi, Lean srl, Teco, Associazione Enea Grilli, Mec Palmieri, Acetificio Mengazzoli. Cui si aggiunge una rete di sponsor tecnici: Centro Internazionale di Cultura “Giovanni Pico della Mirandola”, Consulta del Volontariato, Trasporto Passeggeri Emilia Romagna Spa, Consorzio della Bonifica Burana, Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori, Franzini, Garden Vivai Morselli, Kina, Gulliver Cooperativa Sociale, Cir Food, Amemì, Asdam, Beboservice, La Fenice Libreria, La Fenice, Martina per L’Infanzia, Pederzoli Studio Associato, Zanussi Professional. Sono media partner Radio Pico e Trc tv.
Ex Libris Comunicazione
Tel. +39 02 45475230
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Carmen Novella: 335 6792295
Elena Gazzin: 349 0964890
OTTELLA E RIPA DELLA VOLTA FIRMANO UN ACCORDO QUADRIENNALE CON LA CINESE HAI LUEN TRADING CO.
PER PORTARE LA CULTURA DEL VINO ITALIANO DI ALTA QUALITÀ NEL PAESE DEL DRAGONE
La qualità del vino italiano, quello dei vigneron autentici, ambasciatori del saper fare del nostro Paese, sbarcherà presto in Cina. A realizzare l’impresa ci penseranno due player di riferimento del comparto vitivinicolo nazionale: Ottella di Francesco e Michele Montresor e Ripa della Volta nata dall’incontro tra i Montresor, Andrea Pernigo e Tommaso Zanini.
Il Gruppo cinese Hai Luen Trading Co., Società con sede a Hong Kong facente parte della China Merchant Group, che si occupa della distribuzione di liquori e vini in tutto il territorio cinese, ha firmato il giorno 4 Giugno 2018 un accordo quadriennale con Ottella e Ripa della Volta per la distribuzione dei vini Lugana, Amarone, Ripasso, i Gemei e Campo Sireso. Un accordo storico e strategico in quanto per la prima volta sancisce la collaborazione tra una Società pubblica Cinese e aziende italiane del comparto con lo scopo di iniziare una distribuzione e una campagna di comunicazione in Cina in grado di valorizzare al massimo l’unicità e la qualità della produzione Italiana e i suoi valori di identità e cultura. Entrambe le aziende coinvolte ne sono un fulgido esempio.
L' impegno di Ottella è da sempre quello di testimoniare la qualità di una Wine Boutique tipicamente italiana per valori etici ed estetici, per impegno nella cura sostenibile della vigna e del paesaggio, per la produzione di vini di eccellenza e per l' amore per l'arte che si realizza concretamente in iniziative di pubblico mecenatismo come il premio Ottella for GAM in collaborazione con la Galleria d’Arte Moderna Achille Forti Verona.
Gli stessi valori di eccellenza sono condivisi e portati avanti da Ripa della Volta nata con l'intento di unire la passione per il mondo del vino e i grandi investimenti in Valpantena, la parte più a Est della Valpolicella, da parte di Andrea Pernigo e Tommaso Zanini, con l'esperienza e la reputazione di Ottella per creare una realtà esclusiva. Diciotto ettari impiantati in un ambiente unico, coltivati seguendo i dettami dell’agricoltura biologica e della sostenibilità ambientale, i vigneti Ripa della Volta sono distribuiti tra i 400 e i 600
metri, su terre incontaminate che sono state recuperate e lavorate con passione e rispetto, per dare origine a dei prodotti di altissimo livello.
La partnership tra Il Gruppo cinese Hai Luen Trading Co e le due aziende italiane è destinata a cambiare la percezione del nostro paese in Cina. Nel paese del Dragone infatti, la gran parte del mercato del comparto vinicolo parla francese, relegando i vini italiani ad un livello più basso, fatta eccezione per i brand più rinomati. Attraverso questo nuovo progetto fatto di canali distributivi selezionati e campagne di comunicazione ad hoc, sarà possibile far conoscere prodotti che rispecchiano una lunga tradizione di lavorazioni e qualità, attestando così l’Italia come patria del vino e culla della civiltà del bere a livello internazionale.
Per informazioni:
PAMBIANCO Communication
tel +39.02.76.38.86.00 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
12 GIUGNO 2018: BAIA BENIAMIN A VENTIMIGLIA RINASCE CON LA CENA FIRMATA EMANUELE DONALISIO E DANIEL CANZIAN
Daniel Canzian ed Emanuele Donalisio, entrambi giovani chef membri JRE dal 2017, celebrano l’arrivo della bella stagione con una cena a quattro mani e un menu con i loro migliori piatti, martedì 12 giugno 2018 presso la storica e suggestiva Baia Beniamin di Ventimiglia (IM), una delle location più belle della Riviera di Ponente.
Il mare azzurro e cristallino della Liguria farà da sfondo a una serata pensata per essere una festa d’estate. Non a caso, il titolo scelto per l’evento è “Baia, mare e bollicine”, per raccontare in poche parole i punti forti dell’evento, cui fa da contrappunto il menu creato dai due chef, fatto di abbinamenti e contrasti che si alternano con eleganza durante le sei portate che comporranno la degustazione.
IL MENU
Canapè di benvenuto
Crudo di surallo, rossa di tropea in saòr, croccante al carbone vegetale
Ombrina fumè al legno di ulivo, nuvola di riso, cipria di barbabietola e finocchio
Risotto al limone, sugo d'arrosto e liquirizia
Midollo alla brace, branzino, trombetta e olandese al cipollotto
Geometria di ricotta, frutti rossi mandorle e timo
Emanuele Donalisio, piemontese con un bagaglio di emozioni e passioni culinarie raccolte durante le esperienze condotte nelle grandi cucine nel mondo, è uno chef eclettico, con uno stile nato dal connubio tra il punto fermo della tradizione e le realtà internazionali. Il punto di forza della sua cucina, che esprime a pieno nel suo ristorante “Il Giardino del Gusto” di Ventimiglia, è la diffusione dei saperi e dei sapori del territorio, specialmente i meno noti, per preservarne la biodiversità, a cui accosta volentieri profumi e suggestioni del mondo, per intrigare e trasmettere originali emozioni gustative.
Daniel Canzian, veneto di origine ma milanese di adozione, in cucina non prescinde mai da semplicità, stagionalità e italianità, pilastri della sua filosofia: ai fornelli lo chef non reinventa ma alleggerisce, fedele alle stagioni, per esaltare la parte più nobile di ogni piatto e creare un menù in costante evoluzione, mediterraneo e sincero. Per otto anni accanto al suo maestro Gualtiero Marchesi, con esperienze fondamentali in Italia e in Francia, riceve nel 2010 il premio “Pellegrino Artusi” come migliore giovane Chef dell’anno. Dal 2013 dirige a Milano il suo “Ristorante Daniel”, con una passione e una creatività che si rinnovano ogni giorno.
Insieme i due chef, che già condividono l’esperienza nella delegazione italiana dei Jeunes Restaurateurs d’Europe, hanno deciso di dare vita a una serata speciale e per farlo hanno scelto la bellissima Baia Beniamin, per mezzo secolo sede di uno dei ristoranti più rinomati della Riviera. In una simile atmosfera l’accostamento con le “bollicine” era d’obbligo: quelle dell’ottimo Berlucchi ’61, selezione di Franciacorta spigliati ed eleganti, animeranno la serata grazie alla partnership con la storica casa vinicola.
Prezioso e imprescindibile anche il supporto dei partner Coffeel di Ventimiglia, fornitrice di gustose miscele di caffè, di AIS delegazione di Imperia e dell’l’Istituto Alberghiero E.Ruffini, i cui studenti avranno l’opportunità di toccare con mano tutti gli aspetti professionali di una serata tanto impegnativa quanto bella.
A Sergio Portioli, musicista di Bordighera, è affidato l’accompagnamento musicale di una serata per cui sono attese circa 150 persone.
Il costo della cena, che comprende una bottiglia della selezione Berlucchi ogni due persone, è di 110 euro a testa.
Le prenotazioni possono essere effettuate chiamando “Il Giardino del Gusto” al numero 0184/355244.
Alessandra Gasparini +39 3939713009 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.