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LA MASTERCLASS DEL LEGGENDARIO BARTENDER GIAPPONESE
TORNA IN ITALIA HIDETSUGU UENO:
AL ROMEO HOTEL LA MASTERCLASS
DEL LEGGENDARIO BARTENDER GIAPPONESE
VENERDÌ 1 GIUGNO
Romeo hotel
Via Cristoforo Colombo 45, Napoli
Per partecipare: http://www.wineforbusiness.it/
Sculture di ghiaccio, equilibrio e precisione: questi gli ingredienti dello spettacolo che il maestro del bartending giapponese Hidetsugu Ueno metterà in scena venerdì 1 giugno al Romeo hotel, il cinque stelle affacciato sul golfo di Napoli. Una masterclass di 5 ore organizzata da Wine for Business e dedicata ai bartender che intendono affinare l’arte della miscelazione, ma anche agli appassionati che desiderano scoprire ricette e segreti dei cocktail d’autore per sorprendere i propri amici in occasioni speciali.
Nascosto nel basement di un anonimo edificio di Ginza, il "covo" di Hidetsugu Ueno - l'High Five Bar (25 coperti) - è un must be place della capitale del Sol Levante dove ogni sera fanno la fila, davanti a implacabili e cortesissimi frontmen, centinaia tra turisti ed edochiani per provare i drink che "il maestro" prepara per i suoi ospiti sulla base dell'ispirazione del momento.
A Napoli, il guru di Tokyo svelerà l'eccezionale cultura nipponica del cocktail, con particolare focus sulla tecnica dell'Ice Carving, tramite il quale realizza diamanti di ghiaccio con il semplice utilizzo di un coltello.
L'evento sarà tradotto in maniera simultanea dall’inglese all’italiano e al termine della masterclass verrà rilasciato un attestato di partecipazione nominativo firmato dal maestro Hidetsugu Ueno.
HIDETSUGU UENO MASTERCLASS
JAPANESE MIXING TECHNIQUES AND ICE CARVING
Venerdì 1 giugno, ore 11
Romeo hotel
Via Cristoforo Colombo 45, Napoli
Evento su prenotazione, per partecipare:
http://www.wineforbusiness.it/
La masterclass è organizzata da Wine for business in collaborazione con Diamond in a glass.
Romeo hotel è il cinque stelle lusso più innovativo di Napoli, in cui convivono in perfetta armonia arte e architettura contemporanea, design e preziosi oggetti di antiquariato. L’hotel, nato dal recupero e restauro del celebre Palazzo Lauro, su progetto dello Studio Kenzo Tange e Associati di Tokyo, si affaccia sul suggestivo golfo di Napoli e ospita spazi esclusivi, quali il centro benessere “Romeo Wellness – Dogana del Sale”, il Beluga Lounge Bar & Terrace, il Bistrot 9850, il ristorante gourmet “Il Comandante” (1 Stella Michelin) e tre sale meeting.
CANTINA BOLZANO PRESENTA TRENT'ANNI DI PROGETTO QUALITA'
I 220 soci viticoltori sono i protagonisti della produzione vinicola che ha reso Cantina Bolzano un riferimento per l’Alto Adige. Nel 1988 la cantina ha dato vita al Progetto Qualità, un programma di valorizzazione dei vigneti che permette di produrre vini di eccellenza, premiati ogni anno con riconoscimenti nazionali ed internazionali.
Cantina Bolzano: piccoli viticoltori di qualità
I 220 soci viticoltori sono i protagonisti della produzione vinicola che ha reso Cantina Bolzano un riferimento per l’Alto Adige. Con l’obiettivo di produrre vini di eccellenza, nel 1988 è nato il Progetto Qualità, un programma di valorizzazione dei vigneti che ogni anno permette alla cantina di ricevere riconoscimenti nazionali ed internazionali.
“Ogni vitigno, ha le proprie peculiarità ma soprattutto delle esigenze che dobbiamo rispettare se vogliamo ottenere delle uve di qualità superiore”. Le parole dell’enologo Stephan Filippi, che durante l’ultima edizione di Vinitaly ha ricevuto il “Premio Cangrande ai Benemeriti della Vitivinicoltura”, esprimono la filosofia produttiva di Cantina Bolzano: rispetto e valorizzazione dei vitigni per ottenere uve eccellenti e produrre vini esemplari. Con questo obiettivo 30 anni fa si è dato vita al Progetto Qualità, un programma che segue tutte le fasi di produzione, con uno speciale riguardo al lavoro in vigna. Nato per la realizzazione del Lagrein Riserva Taber, che negli anni ha ottenuto per 18 volte i “Tre Bicchieri” del Gambero Rosso, il progetto è stato ampliato fino ad includere la produzione di tutta la linea delle Riserve e della linea dei Cru.
Il vino buono fatto in vigna dalle persone
Il progetto coinvolge 83 viticoltori, proprietari di 118 ettari di vigneti che rispondono a rigidi standard di qualità in termini di posizione, terreni, densità d’impianto ed età delle vigne. Anche le rese devono essere molto basse per garantire una maggiore qualità: si parte da una resa massima di 70 ettolitri/ettaro per arrivare ai 49 ettolitri/ettaro richiesti per la produzione di Cabernet e Pinot nero. I viticoltori si riuniscono periodicamente in focus group guidati dall’enologo Filippi e da una commissione di tecnici. Durante gli incontri si discute l’avanzamento del progetto, si tirano le fila e si valutano i risultati degli anni precedenti delineando anche gli obiettivi per il futuro. “Assieme ai soci, degustiamo i vini dei diversi produttori dell’Alto Adige e di altre zone di produzione per capire dove siamo posizionati e come possiamo migliorare. Sono momenti di grande formazione e crescita”, continua Filippi.
Lo staff tecnico della cantina supporta in modo continuativo i soci, con sopralluoghi in vigneto per verificare l’andamento della produzione e monitorare il raggiungimento degli obiettivi. Il vino buono si fa in vigna ma anche vendemmia e vinificazione seguono delle regole ben precise: le uve vengono selezionate, raccolte e vinificate delicatamente per rispettare le caratteristiche di ciascun vitigno. Il Progetto Qualità verrà perfezionato anche grazie all’aumento dello spazio di lavoro previsto nel nuovo edificio produttivo che consentirà di valorizzare maggiormente le caratteristiche delle selezioni e di lavorare i vari Cru in serbatoi separati.
Il mestiere del vignaiolo
Un elemento distintivo della Cantina Produttori di Bolzano e un grande punto di forza per il Progetto Qualità, risiede nel fatto che l’80% dei soci si dedica in modo esclusivo alla cura dei vigneti e alla produzione di uva. Sono agricoltori dediti alla viticultura da generazioni e questo profondo legame con la terra si riflette sicuramente nella qualità dei vini. I soci coltivano 350 ettari di vigneto tra i 200 e i 900 metri di altitudine e con mani esperte e grande passione, producono anno dopo anno eccellenze vinicole premiate e riconosciute.
Cantina Bolzano Cantina Bolzano è la cantina urbana della città di Bolzano, realtà storica del territorio altoatesino che riunisce in sé le produzioni proveniente da tutti gli appezzamenti cittadini. L’impegno quotidiano è quello di produrre vini di alta qualità e dal carattere regionale rispettando la tradizione ma utilizzando allo stesso tempo procedure moderne e know-how tecnico all’avanguardia, mirando a soddisfare i più alti standard di qualità. Dai vitigni autoctoni della zona di Bolzano nascono i due vini immagine della cantina: Santa Maddalena e Lagrein. Il nuovo sito produttivo della Cantina Bolzano sorgerà alle porte della città, nella zona di San Maurizio, sarà la più innovativa costruzione interrata dell’intero arco alpino e la prima cantina produttori certificata CasaClimaWine®. |
Il team daviso
(Ufficio stampa Cantina Bolzano)
IL GRANDE SLAM DEL FRANTOIO FRANCI
Australian Open, Open di Francia, Torneo di Wimbledon e U.S. Open: questi sono i tornei internazionali del tennis che compongono il Grande Slam. Un tennista conquista il Grande Slam quando li vince tutti e quattro nello stesso anno
Non troppo diversamente ha fatto il Frantoio Franci, che nei primi cinque mesi dell’anno si è aggiudicato tutti i principali concorsi internazionali: il Leone d’Oro, il Sol d’Oro, il Sirena d’Oro e il Joop, oltre all’Ercole Olivario, al New York International Olive Oil Competition e allo Iooc. (International Olive Oil Contest). Per la famiglia Franci è il quarto Leone d’Oro vinto, a partire dal primo arrivato nel 1999 con Villa Magra, la selezione che era comparsa per la prima volta sul mercato appena tre anni prima, nel 1996.
All’epoca, il Leone d’Oro era l’unico concorso internazionale per gli oli extra vergine di oliva, e divenne il punto di riferimento per tutte le competizioni a venire. Il simbolo del leone rampante con il ramo di olivo in bocca di ispirava a quello della medievale Arte degli Oliandoli, e i Mastri Oleari che lo idearono trassero spunto proprio dalle ferree regole che garantivano i prodotti artigiani dell’epoca per redigere quelle del concorso. Concorso, per altro, che fin da subito decise di decretare un solo vincitore per ogni categoria di fruttato. Il risultato di questa scelta portò come conseguenza il fatto che vincere un Leone d’Oro significava entrare nella storia; rappresentava una consacrazione, l’affermazione concreta e definitiva del valore qualitativo del prodotto.
Ricevere il quarto Leone d’Oro ha risvegliato in tutti i membri della famiglia Franci il ricordo per quella fortissima emozione provata nel 1999 quando arrivò la telefonata che annunciava la vittoria, e Giorgio ha ancora ben viva negli occhi l’immagine della premiazione alla quale presero parte ben tre ministri della Repubblica, a sottolineare l’ufficialità dell’evento e il meritato riconoscimento all’olivicoltura di qualità italiana e internazionale.
Oggi il Frantoio Franci è l’unico al mondo ad aver conseguito il Leone d’Oro per ben quattro volte. Ad aggiudicarselo quest’anno, nella categoria “blend”, è stato ancora una volta il Villa Magra, che sempre nel 2018 aveva poco prima vinto anche il Sol d’Oro. Un’annata davvero prolifica e generosa, in cui il frantoio di Montenero d’Orcia ha dimostrato in maniera inequivocabile l’eccellenza della propria produzione, conquistando tutti i titoli più prestigiosi sul panorama nazionale ed internazionale. E non sono state solo le Selezioni a salire sui podi, perché anche i prodotti della linea Base hanno conseguito risultati eccellenti in ognuno dei concorsi a cui hanno partecipato: il Toscano Igp è uno dei migliori extravergini a denominazione geografica dell’anno, vincitore dell’Ercole Olivario, del Sirena d’Oro e del titolo di “Best of Italy” per il Joop - Japan Olive Oil Prize. I Biologici invece hanno conquistato il Sol d’Argento, il “Best in Class” alla New York International Olive Oil Competition e, ultimo in ordine cronologico, il “Best International” allo Iooc di Paestum, al quale hanno partecipato più di 500 oli.
Tutto questo a riprova della continuità qualitativa che accompagna da sempre il Frantoio Franci, un’azienda che ha saputo crescere e trasformarsi negli anni senza mai venir meno ai principi della propria filosofia produttiva, costruendosi così un ruolo determinante e di spessore nel proprio settore. A distanza di venti anni dalla prima bottiglia confezionata, Giorgio Franci ed il suo team riescono ancora a stupire e conquistare le platee di tutto il mondo e ad emergere fra centinaia di produttori e migliaia di oli. Una garanzia nel tempo, nonostante le annate siano spesso molto diverse l’una dall’altra e non sempre sia facile interpretarle al meglio. Ma un olio extravergine di elevata qualità non nasce per caso, bensì è il frutto del lavoro di tutto l’anno negli oliveti, della perfetta gestione delle piante, del saper affrontare in maniera professionale ogni piccola o grande avversità che l’annata presenta e, infine, del saper interpretare al meglio ogni singola partita di olive.
Patrizia Cantini
In occasione del quarto Leone d’Oro il Frantoio Franci regala la propria ricetta per un gustoso pesce spada alla griglia
Ingredienti per 4 persone:
- 800 g di pesce spada fresco, tagliato in 4 tranci
- sale
- un limone
- un ciuffo di prezzemolo
- olio Villa Magra
- 3 pomodori (facoltativo)
Il pesce spada è molto buono e comodo, perché è facile da pulire e non ha tante spine. Basta togliere la pelle e mettere i tranci in una terrina, spruzzandoli con il succo filtrato del limone, un cucchiaio di Villa Magra e sale. Lasciar marinare il pesce nel condimento per un’ora circa.
Scaldare bene la griglia e cuocere i tranci di spada per circa 3 minuti per lato, o fin quando il pesce non sarà bianco con delle belle righe dorate. Servire il pesce in piatti individuali condito con olio Villa Magra a crudo e accompagnato, a piacere, con pomodori tagliati a cubetti.
TRA PIAZZE E CORTILI
Calliano si prepara alla IX Edizione di
TRA PIAZZE E CORTILI
Tradizione, Enogastronomia, Turismo e scoperta del Territorio
Venerdì 1 e sabato 2 giugno torna a Calliano Monferrato “Tra piazze e cortili”, alla scoperta di piazze, vicoli e tradizioni del paese e del territorio.
La Pro Loco di Calliano e il Comune ripropongono il percorso gastronomico, tra agnolotti d’asino, sfiziosi antipasti e squisiti dolci, uniti al buon vino della rinomata zona.
Giunta alla nona edizione, la manifestazione incontra così tanto interesse da attirare ogni anno sempre più visitatori a spasso per le vie del paese. Come conferma soddisfatto il Presidente della Pro Loco, Claudio Coggiola: “Nata quasi per caso, con l’intento di far conoscere le specialità locali, la manifestazione è diventata un palcoscenico gastronomico apprezzato in tutta la provincia e non solo. Ci auguriamo di superare il tetto delle 4000 presenze raggiunto nella scorsa edizione; tra gli stand, oltre al gradito ritorno di Mazzetti d’Altavilla, spicca la new entry della Birra Artigianale Baladin, che porterà le sue birre particolari. Per noi è motivo di grande orgoglio”.
Aggiunge il Sindaco Paolo Belluardo: “L’idea di dislocare i punti gastronomici per le vie del paese dà la possibilità ai nostri ospiti di scoprire angoli e vicoli, incorniciati da panorami mozzafiato che il nostro bel Monferrato ci offre. L’iniziativa, che vedrà impegnati più di 100 volontari, avrà inizio venerdì 1 giugno alle ore 19. Dal pomeriggio arriveranno anche gli amici camperisti del Camper Club La Granda, che ci faranno una graditissima visita durante la manifestazione”.
Tra le proposte gastronomiche previste: Calliano Calcio propone la selezione di bruschette; la Pro Loco di Penango, il dolce della nonna e la crema fredda allo zabajone; Da Mich propone la farinata; il Ristorante Ciabôt, la porchetta gourmet e le frittelle vegetariane; la Salumeria Cossetta, i salumi misti e i friciulin verdi; la Pro Loco di Calliano propone il suo fiore all’occhiello: gli agnolotti d’asino; l’Asilo di Calliano, le friciule con pancetta normale o al Barolo; la Pro Loco di Odalengo, la torta e frittelle di mele; il Comitato Palio Moncalvo, gli arrosticini con patate fritte e le costine; la Pro Loco di Alfiano Natta, carne cruda di fassone battuta al coltello; il Rione Santa Caterina propone le polpette; i Poderi Girola, la degustazione vini in accompagnamento al panino con bollito della Agrimacelleria Micco di Moncalvo; Aleramica propone il Mojto, il Gin tonic e il Rhum cooler; la Birra Baladin, la degustazione di birre artigianali e la Mazzetti d’Altavilla, la degustazione di distillati e liquori.
Il percorso gastronomico e di degustazione riprenderà sabato 2 giugno riproponendo le stesse specialità fino a notte fonda. Entrambe le serate saranno accompagnate da gruppi musicali, band e animazione di ogni genere.
Grandi novità sono rappresentate dal Rione Viatosto di Asti, che in abiti medievali coinvolgerà i visitatori con giochi e combattimenti del tempo, dalle passeggiate sugli asini per grandi e piccini e da Monferrato bike con le sue mountain bike elettriche.
Sito www.prolococalliano.it
Pagina Facebook @prolococallianomonferrato
webapp https://vivicalliano.it – interagendo con Google Maps per potersi orientare tra gli stand, le attrazioni e gli eventi musicali (Novità: scaricare dal cellulare)
361Comunicazione – Mauro Caldera – 3476581216 – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
VINI DA…THRILLER
IL SALOTTO DI MILANO
NELLA SHOPPING HOUSE IN VIA DELLA SPIGA 2,
E LA DEGUSTAZIONE DI SCELTI DA STAPPO YOUR PERSONAL SOMMELIER
PER L’ANTEPRIMA DEL ROMANZO DI HELENE BLIGNAUT
In via della Spiga 2 a Milano, nel cuore del quadrilatero della moda, è nata la prima Shopping House del lusso. Più di una showroom, più di un concept store, Il Salotto di Milano è uno spazio innovativo ideato per valorizzare moda, accessori, gioielli, arte, design e cultura. In questa esclusiva cornice è recentemente stato presentato in anteprima il romanzo giallo di Hélène Blignaut e sono state degustate due etichette della Azienda agricola-Agriturismo Eucaliptus di Bolgheri selezionate da Personal Sommelier di Stappo, adatte alla lettura delle avventure dell’investigatore Malraux.
Il piacere di vini da meditazione nell’emozione di un spazio lussuoso, arredato... ad arte.
Icona dell'eccellenza made in Italy, il Salotto di Milano è un luogo unico, studiato nel dettaglio per offrire un ambiente di design, originale e di altissimo profilo, che sappia esporre, proporre, valorizzare con garbo ogni evento in un’atmosfera ricca di emozione.
Martedì 22 maggio i Personal Sommelier di Stappo hanno scelto di incantare gli ospiti del Salotto di Milano “decantando” due etichette molto particolari, scelte con estrema cura per accompagnare la lettura del nuovo Thriller di Hélène Blignaut dal titolo “Sangue sulla Promenade”. Vini che assomigliano alla trama che coinvolge dalla prima all’ultima riga. Un vino che al primo impatto lascia una impressione di forza e potenza che lascia a chi lo beve sensazioni nette che però si modificano non appena lo si lascia qualche secondo in bocca diventando equilibrato e morbido. Un vino che va degustato fino in fondo come un “giallo”, dove la suspense termina con la parola fine.
Sono state infatti per l’occasione selezionate due etichette di Bolgheri, firmate EUCALIPTUS. Questa zona della Toscana è famosa per il suo terroir unico, dove per diversi fattori quali terreni, le temperature medie annuali, l’umidità mitigata dai venti e l’influenza del mare offre un microclima perfetto per produrre vini che esprimono potenza, carattere ed eleganza.
Nuovi mondi e nuovi modi di intendere, raccontare, spiegare i “sapori del vino” sono la sintesi del progetto firmato Stappo, Your personal sommelier.
Descrivere luoghi e cultura, illustrare tradizioni e innovazione in una proposta originale che sappia esprimere il fascino della viticoltura e della vinificazione in contesti esclusivi, il mantra di una start up che sta raccogliendo unanimi consensi.
In degustazione:
TOSCANA IGT VIOGNER: vitigno bianco originario della Francia ancora poco conosciuto da noi, dotato di una impronta olfattiva importante fatta di note floreali e fruttate; in bocca si presenta fresco, sapido con un lungo finale; una delle sue caratteristiche è quella di non perdere le sue “note” anche dopo molti minuti dalla mescita.
BOLGHERI DOC ROSSO: taglio bordolese di Merlot, Cabernet S, Syrah sapientemente combinati ed affinati in Barrique di rovere francese, dotato di potenza olfattiva importante fatta di frutti rossi, note erbacee, tabacco; in bocca dapprima caldo ed avvolgente, poi equilibrato con una nota tannica ed un finale lungo con aromaticità tipica dei vini passati in legno
Il libro:
In libreria dal 24 maggio, il thriller di Hélène Blignaut – scrittrice e saggista sudafricana da anni residente in Italia, antropologa della moda, esperta di trend e comunicazione – è una detective story ambientata nell’estate del 2016, nei giorni immediatamente precedenti e successivi al terribile attentato di Nizza del 14 luglio sulla Promenade des Anglais.
Il protagonista, l’affascinante ispettore Malraux, indaga, assieme a un anziano decrittatore di codici segreti, Michele Rossi, sulla morte di un anziano attore di teatro, annegato in circostanze poco chiare
nel Golfo del Tigullio.
Questo mistero privato si mescola a una tragedia collettiva e s’intreccia con la storia di una passione impossibile tra un giovane medio-orientale e una donna francese, matura e affascinante, sublimata nella suggestione dell’amore leggendario del poeta sufi
Rumi e il danzatore derviscio Shams.
Che cosa lega tutti questi eventi? Il romanzo di Hélène Blignaut si rivela un’elegante commedia che evolve in tragedia fino al parossismo dell’inaspettato finale.
Hélène Blignaut è docente in Master Universitari e ha al suo attivo numerosi saggi sull’evoluzione dei comportamenti sociali. Con “Sangue sulla Promenade” approda al genere thriller ma con una particolare attenzione alla storia contemporanea.
Manuela Caminada Ufficio Stampa Via Leopardi 2 20123 Milano Cell 3336217082