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UN ANGOLO DI BORDEAUX NELLE MARCHE
di Virgilio Pronzati
Tenuta Il Pollenza
Un’altro incontro col vino di qualità promosso dalla FIS (Fondazione Italiana Sommelier) Liguria, il dieci marzo scorso nell’Hotel Holliday Inn di Genova. Nella serata aperta e presentata dalla dinamica Roberta Bonasegale presidente FIS Liguria e condotta brillantemente da Raffaele Fischetti presidente FIS del Trentino-Alto Adige, scorgendo le immagini dell’azienda Il Polenza produttrice degli otto vini in degustazione, sembrava di essere nel Bordelais.
La presidente della FIS Liguria Roberta Bonasegale mentre presenta la serata
Una magnifica villa con vicino la cantina e interamente circondata da pettinati vigneti allevati a cordone speronato. Lo stesso per la cantina: oltre le attrezzature d’avanguardia per la vinificazione, la suggestiva barricaia dove affinano ed evolvono pregiati vini rossi di taglio bordolese, simile a quelle blasonate del Medoc e del Saint Emilion. Ma per meglio capirne l’essenza, eccone una breve storia.
Da sin. Roberta Bonasegale, Carlo Del Bianco, Mauro Giacomini e il relatore Raffaele Fischetti
Sul finire degli anni ‘70 il conte Aldo Brachetti decise di riallacciarsi alla tradizione familiare del nonno Tebaldo, proprietario terriero marchigiano, intraprendendo l’attività agricola e vitivinicola per creare qualcosa di unico: un’opera nobile. Discendente da un’antica casata marchigiana, originaria del Veneto, la famiglia Brachetti dopo una lunga esperienza in altri prestigiosi settori commerciali che gli hanno concesso di realizzare opere e infrastrutture tra le più importanti in Europa, il conte Aldo Brachetti Peretti ha deciso di riprendere le tradizioni vitivinicole della famiglia.
Da sin. Raffaele Fischetti, Roberta Bonasegale, Mauro Giacomini e Carlo Del Bianco
Un ritorno alla terra d’origine dove la famiglia ereditando dei terreni agricoli, da inizio alla creazione de Il Pollenza. La tenuta viene nel tempo ampliata con nuovi terreni e costruzione di ville per la famiglia, arricchendo una delle campagne più belle d’Italia. Il 2001 segna il primo anno di produzione del vino Il Pollenza. Un vino dal taglio bordolese, subito apprezzato tra i grandi vini dalla critica nazionale e internazionale. Grandi vini, grandi enologi.
Gli otto vini degustati
Dal 1997 al 2007 il famoso enologo Giacomo Tachis diventa consulente e collaboratore della cantina, succeduto poi dall’illustre enologo Carlo Ferrini.
Oltre a Fischetti, ad illustrare compiutamente ai numerosi presenti gli otto vini in degustazione, i valenti enologi dell’azienda Il Polenza Mauro Giacomini e Carlo Del Bianco.
Eccovi una sintesi dei vini degustati:
Il conte Aldo Brachetti Peretti
A. BP. Metodo Classico 2013: Ottimo. Ricco e persistente al naso ed in bocca. Profumo varietale e di ribes nero e lampone, fresco, sapido e di equilibrata struttura.
Angera Colli Maceratesi Ribona Doc 2021.
Un curioso e piacevole bianco ottenuto dall’autoctono e raro Ribona, dai sentori fruttati di prugna gialla, ribes e melone bianchi e, al sapore, limitatamente fresco e sapido.
Brianello Sauvignon blanc Marche IGT Bianco 2021: Sentori varietali, acacia, mandorla e salvia, fresco, sapido e minerale.
Il tavolo con i relatori
Porpora Marche IGT Rosso 2017: Interessante sia al naso che in bocca. Già di buon equilibrio. Emerge piacevolmente la nota fruttata del Merlot. Meglio di alcuni Pomerol.
Cosmino Cabernet Franc Marche IGT Rosso 2015: Di deciso carattere (varietale erbaceo), intenso al naso, pieno, molto fresco e persistente in bocca.
La sala d'assaggio mezz'ora prima dell'inizio, poi il tutto esaurito
La mini verticale de Il Pollenza
Il Polenza Marche IGT Rosso 2015: Molto buono. Al naso è intenso, ampio e persistente con netti sentori varietali, piccoli frutti rossi boschivi, prugna nera matura e note speziate (pepe nero e cacao) e balsamiche. In bocca e sapido, sensibilmente caldo, ancora un pò tannico per gioventù. pieno e persistente
Il Polenza Marche IGT Rosso 2009: Ottimo; quasi pronto. Le componenti dure (acidi fissi e polifenoli) e morbide (alcol e lieve glicerina) si sono fuse dando un vino di grande armonia. Complesso al naso: lampone, ciliegia e prugna nera giustamente maturi, cannella, cioccolato fondente e lieve nota balsamica.
L'imponente e suggestiva barricaia della cantina Il Pollenza
Il Polenza Marche IGT Rosso 2006: Eccellente ma quasi maturo. Al naso si presenta abbastanza intenso, persistente e molto complesso, con sentori di piccoli frutti rossi un pò essiccati, bacche di ginepro, cacao amaro, fieno di montagna, erbe secche aromatiche e cuoio nuovo. In bocca è fresco e sapido, con netta ma piacevole trama tannica, caldo, pieno ma snello, persistente.
Graditissimo da tutti, il piattino con pane, formaggio e salumi marchigiani scelti come di consueto da Roberta Bonasegale. Un plauso ai sommelier che hanno effettuato il servizio dei vini, e un arrivederci dalla FIS Liguria ai presenti per la prossima ed irrinunciabile serata enoica.
“RADDA NEL BICCHIERE”: 26 ANNI E NON SENTIRLI
Si rinnova il tradizionale evento promosso e organizzato dalla Proloco che vedrà banchi di assaggio alla presenza dei produttori per le vie del centro, un seminario guidato dal giornalista Ernesto Gentili, degustazioni guidate a numero chiuso e tanto altro ancora.a
Grande attesa per la prossima edizione di “Radda nel Bicchiere”, la manifestazione dedicata al vino del territorio del Chianti Classico che quest’anno torna in grande spolvero con numeri da record e tante novità.
Il tradizionale evento promosso e organizzato dalla Proloco di Radda in Chianti, giunto al 26° anno, si rinnova in cifre e contenuti per dare sempre più qualità e occasioni di confronto ai visitatori. Per la prima volta saranno ben trentaquattro infatti le aziende partecipanti con più di cento etichette a disposizione di enoturisti e appassionati, mai si era registrata un’adesione così alta dalla prima edizione.
L’appuntamento è per sabato 20 e domenica 21 maggio 2023 con banchi di assaggio alla presenza dei produttori, il seminario a numero chiuso guidato dal giornalista e scrittore Ernesto Gentili dal tema “Radda Nord Sud Ovest Est - Esploriamo le sfumature del territorio raddese attraverso i vini delle annate meno celebrate”, la degustazione di vecchie annate ‟Radda vintage”, sempre a numero limitato, guidata da sommelier professionisti e l’immancabile concorso giunto alla 14° edizione “Degustazione alla cieca”.
Il costo del bicchiere griffato è di € 25 e dà diritto a degustare tutte le etichette ai banchi dei produttori.
Durante la manifestazione i ristoranti e i wine-bar di Radda in Chianti offriranno per l’occasione menù speciali, che saranno consultabili nel libretto consegnato al momento dell'acquisto del calice.
Per info e prenotazioni alle degustazioni a numero chiuso è possibile telefonare alla ProLoco allo 0577/738494 oppure scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. un po’ di giorni in anticipo.
Sponsor ufficiale dell’evento Knight Frank Tuscany. La
manifestazione vede anche la collaborazione del Consorzio Chianti Classico e il patrocinio di Comune di Radda in Chianti, Associazione Raddattiva, Racchetta, Misericordia, Pro Loco delle Terre di Siena, Vignaioli di Radda.
www.raddanelbicchiere.net www.facebook.it/raddanelbicchiere
Nicoletta Calonaci
TI PORTO ALLA LANTERNA: IL TOUR GUIDATO PER SCOPRIRE LA LANTERNA DI GENOVA
Ti porto alla Lanterna® - classic si svolgerà domenica 26 marzo, ore 14:30. Torna l’evento mensile alla scoperta del monumento più iconico di Genova. Partendo dal Porto Antico, dalle memorie di moli, magazzini, facchini e mercanti, fino alla Lanterna, alla sua passeggiata sulle banchine del porto commerciale, al suo suggestivo museo, per finire alla terrazza panoramica ed ammirare tutta la città dall’alto.
Di seguito il riepilogo delle informazioni utili:
- Appuntamento presso Palazzo San Giorgio - ingresso lato mare – Porto Antico - Presentarsi 10 minuti prima dell'inizio della visita. (prenotazione obbligatoria)
- Durata: circa 2,30 ore.
- Prezzo: 15 € a persona. Tasse incluse. Include visita guidata e biglietto d’ ingresso al complesso museale della Lanterna.
- Visita di gruppo a cura di guida professionista
- La visita non è adatta a persone con ridotta capacità motoria
- La visita sarà cancellata in caso di condizioni meteo avverse
Prenotazione obbligatoria sul sito: www.gogenova.com/it/ti-porto-alla-lanterna-classic/
*MODALITÀ DI ACCESSO
Il Complesso Monumentale della Lanterna di Genova è visitabile tenendo conto di tutte le misure di sicurezza definite dalle autorità competenti.
Tutte le informazioni utili sul sito: https://www.lanternadigenova.it/informazioni/
LANTERNA - faro di Genova dal 1128
Simbolo della città di Genova, sita sul promontorio di Capo di Faro la Lanterna, con i suoi 77 metri di altezza è il faro più alto del Mediterraneo. Nel 1626 alla Lanterna fu posta la prima pietra di ciò che sarebbe stata una cinta muraria lunga circa 20 km. Le mura furono concluse nel 1639, divenendo così la cinta muraria più lunga d’Europa e seconda nel Mondo, per lunghezza, solo alla Muraglia Cinese. La visita al complesso monumentale della Lanterna inizia dalla passeggiata che conduce all’antico faro, affacciata sul Porto di Genova. Si prosegue nell’Open Air Museum del parco, che si snoda adiacente alle fortificazioni secentesche e la Porta Nuova della Lanterna, l’antico portale occidentale di accesso a Genova. Alla base del faro, all’interno delle antiche fortificazioni si trova il Museo della Lanterna: nelle prime sale, si racconta la storia della Lanterna; le ultime sale, dette dei “Cannoni”, ospitano il museo dei fari e fanali. All’uscita del museo si prosegue verso il faro, all’interno del quale il visitatore ha la possibilità di salire 172 gradini fino alla prima terrazza panoramica per ammirare una vista affascinante e inedita sulla città e il suo porto.
Gianluca Dotti
L’AGRICUOCO OSPITA I CERRI
“Fare rete”: se pensate che sia uno slogan privo di senso perchè non si è in grado di dargli un senso, siete sulla strada giusta. A invertire questa tendenza ci prova, in modo concreto, l'Agricuoco che, sotto l'egida di Emanuele Revello, non è solo il nome di un ristorante dell'entroterra di Levante, a San Bartolomeo della Ginestra, ma un progetto legato alla realizzazione di piatti semplici in grado di esaltare il gusto e l'olfatto con attenzione ai valori nutrizionali. Primizie stagionali e filiera corta: se non vogliono essere solo parole alla moda è necessario che, a sostegno, ci sia uno sforzo a supporto del pensiero.
Per arrivare a questo c'è bisogno di impegno costante sottolineato dalle parole del “Agricuoco” stesso <<Collaboro con piccoli e piccolissimi produttori locali dell'entroterra, per dare loro visibilità, nel mio piccolo, provo a sostenerli fisicamente comprando da loro quello che posso al prezzo migliore per il contadino\allevatore>>.
Ma ci sono delle regole ben precise da rispettare << Devo poter entrare in azienda e vedere come lavorano, devono essere aziende di nicchia, devono valorizzare il territorio, magari perchè stanno in zona impervia o che altrimenti sarebbe abbandonata. Inoltre devono favorire il ripopolamento degli entroterra a sostegno dell' economia rurale. Ovviamente devono lavorare in qualità , nei limiti delle possibilità economiche. Infine, ultimo ma non meno importante, il fatto che il prodotto debba essere buono>>.
Per questo motivo l'Agricuoco organizza una serie di appuntamenti il venerdì a partire dal 24 marzo, promuovendo incontri di alto livello proprio secondo queste imprescindibili linee di comportamento. Si parte venerdì 24 marzo con un grande evento dove “L'Agricuoco incontra il Vignaiolo”.
Ospite della serata I Cerri della Val di Vara, siaMo nello spezzino, con le loro proposte.
Il menù della serata prevede:
Gattafin
Flan di zucca e fonduta
Plin alla maniera dell'agricuoco
Rollatina di coniglio
Guanciale e bietolina
Crema di fagioli nostrani e i croccanti
Meringata all'uva fragola
RISTORANTE AGRICUOCO , VIA MONSIGNOR VATTUONE 105 –
S. LEVANTE - 3518556126 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
IL BACALÀ ALLA VICENTINA ALLA GUSTOSA CONQUISTA DELL’EUROPA
La Pro Loco di Sandrigo porta il piatto tradizionale vicentino a Bruxelles, mentre a Roma la Festa del bacalà ottiene il marchio Sagra di Qualità.
Mercoledì 29 marzo il Consiglio Regionale del Veneto presenterà ufficialmente la Via Querinissima al Parlamento Europeo di Bruxelles. L'evento si terrà nella sede distaccata della Regione, dove inoltre, durante la serata di martedì 28 marzo, la Pro Loco di Sandrigo, ente promotore della Festa del bacalà alla vicentina, servirà ai Parlamentari invitati il piatto secondo la ricetta originale codificata dalla Venerabile Confraternita del Bacalà alla Vicentina, realizzato con solo stoccafisso di Lofoten IGP. In degustazione anche altre eccellenze del territorio tra cui i vini di Breganze della Cantina IoMazzucato e i formaggi di Lattebusche.
L’Associazione Internazionale Via Querinissima unisce i nomi della Serenissima e di Pietro Querini, il nobile mercante veneziano che nel 1431, a seguito di un naufragio in Norvegia, scoprì e portò in Italia lo stoccafisso essiccato ai venti del nord. Il progetto dell’Associazione ha l’obiettivo di promuovere un percorso storico-culturale che traccia l’itinerario compiuto dal nobile veneto attraverso 14 paesi europei per rientrare a Venezia dalle Isole Lofoten e comprende una fitta rete di relazioni a livello continentale nell’ambito dell’enogastronomia e della valorizzazione turistica delle eccellenze territoriali.
“La Festa del bacalà è nata per raccontare la storia di un territorio – dichiara Antonio Chemello, Presidente della Pro Sandrigo – Attraverso essa ricordiamo le tradizioni popolari e la cultura di un piatto che ha segnato fortemente l’identità del paese di Sandrigo e che, con il progetto della Via Querinissima, ha aperto l’opportunità di avviare scambi e collaborazioni turistiche, gastronomiche e commerciali in tutta Europa. Nei prossimi giorni, per esempio, condurremo un gruppo di giornalisti italiani in Norvegia a Bodø, capitale Europea della Cultura 2024, e all’isola di Røst nell’arcipelago delle Lofoten, con la quale Sandrigo è gemellata, per scoprire come e dove viene lavorato lo Skrei, la materia prima utilizzata per realizzare il nostro piatto”.
Un altro importante premio all’attività svolta dalla Pro Sandrigo arriva da Roma, dove lunedì 20 marzo la Festa del bacalà alla vicentina ha ricevuto il marchio Sagra di Qualità a Palazzo Madama. Il riconoscimento, promosso da UNPLI (Unione Nazionale della Pro Loco d’Italia) – a cui la Pro Sandrigo è iscritta sin dalla fondazione nel 1962 –, certifica le manifestazioni che vantano uno storico legame con il territorio e hanno come obiettivo la creazione di sinergie tra diverse attività economiche.
“Quest’anno la Pro Loco compie 70 anni – sottolinea ancora Chemello – tutti votati alla promozione del patrimonio culturale e storico, del turismo e dell’economia locale. È quindi un grande orgoglio veder riconosciuto l’importante lavoro svolto dagli organizzatori e dai numerosissimi volontari che rendono possibile ogni anno lo svolgimento della Festa”.
Presente alla cerimonia di consegna a Palazzo Madama anche Marica Rigon, Sindaca di Sandrigo: “Oggi la Festa del Bacalà è stata riconosciuta con il marchio di qualità ed è senza dubbio un valore aggiunto, indice di attenzione e rispetto. Questi elementi permettono di vivere un'esperienza piacevole che stimola il desiderio di ritornare, favorendo ricadute positive sull'indotto commerciale del paese. Il riconoscimento è motivo di orgoglio per il Comune di Sandrigo che grazie alla collaborazione con la Pro Loco è diventato un centro attrattivo e conosciuto oltre i confini nazionali”.
Anna Sperotto