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VERTICALE DI CERVARO DELLA SALA Al CIRCOLO ARTISTICO TUNNEL
Relatori e sommelier nello splendido Salone del Circolo Culturale Tunnel di Via Garibaldi
Di Virgilio Pronzati
Foto di Federico Di Maggio
Un altro evento enoico a Genova. La Fondazione Italiana Sommelier Liguria presieduta da Giovanni Valentini e il Circolo Artistico Tunnel di Genova, hanno promosso una verticale di cinque annate di Umbria IGT Cervaro della Sala, uno dei grandi vini bianchi dell’enologia mondiale. A crearlo negli anni’80, la storica l’azienda Antinori. Nobile Famiglia che produce vini sin dal 1385, ossia da quando Giovanni di Piero Antinori entrò a far parte dell'Arte Fiorentina dei Vinattieri. In tutta la sua lunga storia, attraverso ventisei generazioni, la famiglia Antinori ha sempre gestito direttamente quest’attività con scelte innovative e talvolta coraggiose ma sempre mantenendo inalterato il rispetto per le tradizioni e per il territorio.
Il nome Cervaro deriva dalla nobile famiglia proprietaria del Castello della Sala nel corso del XIV secolo: I Monaldeschi della Cervara. La famiglia Antinori ha acquistato la tenuta nel 1940. La prima annata di Cervaro della Sala prodotta è stata il 1985, introdotta sul mercato nel 1987. Questo vino ha vinto numerosi premi ed ha ottenuto diversi importanti riconoscimenti per la costante qualità dimostrata.
Da sinistra: Daniela Scrobogna, Giuseppe Soini e Giovanni Valentini
La sede del tasting non poteva essere migliore: il cinquecentesco Palazzo Spinola realizzato dalla famiglia Grimaldi, passato prima ai Pallavicino, poi ai Doria e infine agli Spinola, dove dai primi mesi del 1930, ospita il Circolo Artistico Tunnel. Tra i suoi soci, Giuseppe Verdi, Giulio Monteverde e Alfredo D’Andrade. Proprio nel fastoso salone Giulio Cesare ornato dagli affreschi di Bernardo Castello, si è tenuta l’importante degustazione a cui hanno partecipato circa un centinaio di sommelier FIS. A guidarla, per la parte produttiva Giuseppe Soini Direttore commerciale di Antinori, e per la parte degustativa da Daniela Scrobogna, responsabile della Didattica Nazionale di Fondazione Italiana Sommelier, di cui è anche Docente e Redattore della Guida BIBENDA.
Giuseppe Soini nel suo chiaro e completo intervento, ha tracciato la storia del vino, dei vitigni da cui a origine, della loro percentuale (90% per il Chardonnay e 10% Grechetto, passata poi rispettivamente al 75% e al 25%) e, ultimamente, all’85% e 15%; le diverse vendemmie e vinificazioni. Mentre Daniela Scrobogna con la consueta professionalità e bravura, ha raccontato sin nei minimi particolari, le peculiari caratteristiche di ogni vino che componeva la verticale, serviti dai bravi sommelier FIS genovesi Moreno Babbini, Alessandro Iula e Riccardo Melegari.
Umbria IGT Cervaro delle Sala delle annate 2015, 2011, 2910, 2009, 2005
I miei (molto) personali giudizi sui vini delle rispettive annate 2015-2011-2010-2009 e 2005.
Cervaro della Sala Umbria IGT 2015
Alla vista è limpido, di colore paglierino con lievi riflessi verdolini. Al naso si presenta intenso e persistente, ampio e composito con sentori di fiori acacia e tiglio, di agrumi quasi maturi (arancia e cedro), alloro e nocciole tostate. In bocca è secco, sapido, fresco e un po’ minerale, caldo, di buon corpo e persistenza. Giovane ma già di buon equilibrio. Molto buono.
Cervaro della Sala Umbria IGT 2011
Alla vista è limpido, di colore giallo tendente al dorato. Al naso si presenta abbastanza intenso e persistente, ampio e composito, con sentori fruttati, lieve di burro, tostato, menta e di agrumi quasi maturi (arancia e cedro), alloro e nocciole tostate, mandorla secca e vegetale-balsamico. In bocca è ricco e concentrato, secco, molto sapido, fresco e minerale, caldo, di buon corpo e persistenza. Ancora in evoluzione. Molto buono.
Cervaro della Sala Umbria IGT 2010
Alla vista è limpido, di colore paglierino con nuances dorate. Al naso si presenta molto intenso e persistente, ampio. e complesso, fine, con sentori di buccia di limone e arancia, pesca di vigna un po’ avvizzita, nocciola secca, tostato, sottobosco e piacevole boisè. In bocca è ricco e complesso, secco, molto sapido, fresco, caldo, di gran corpo e di molta persistenza. Ancora in evoluzione. Ottimo.
Cervaro della Sala Umbria IGT 2009
Alla vista è limpido, di colore dorato. Al naso si presenta molto intenso e persistente, ampio, composito e complesso, con sentori di limone maturo, buccia d’arancia burro, zafferano, tostato, sottobosco, pepe bianco, alloro secco e piacevole boisè. In bocca è secco, molto sapido, fresco, caldo, di grande struttura e persistenza. Quasi pronto. Buono.
Cervaro della Sala Umbria IGT 2005
Alla vista è limpido, di colore dorato intenso. Al naso si presenta abbastanza intenso e persistente, composito e complesso, con sentori di agrumi un po’ essiccati, zafferano, sottobosco e fungo, un po’ terroso, alloro secco e piacevole boisè. In bocca è secco, molto sapido, ancora fresco, caldo, pieno, discretamente persistente. Pronto tendente al maturo. Di livello medio-buono.
Casse e bottiglie di Umbria IGT Cervaro della Sala Antinori
MASTER OIV MARKETING DEL VINO. CERVIM PROTAGONISTA: STUDENTI DI TUTTO IL MONDO ALLA SCOPERTA DELLA VITICOLTURA EROICA
Nel programma incontro all’Institut Agricole Régional della Valle d’Aosta e visita alle aziende
Il presidente Gaudio: «Master molto importante, lieti di collaborare con OIV»
Cervim protagonista in occasione del Master in marketing del vino organizzato da OIV, Organizzazione internazionale della vite del vino. Un master che si svolge da trenta anni e che da dieci vede la collaborazione del Cervim, ente istituito già con gli auspici dello stesso OIV. La durata del master è di diciotto mesi, ed è riservato a partecipanti, quest’anno diciassette, provenienti da tutta Europa, ma anche da Cina e Usa, che hanno l’opportunità di conoscere tutto il mondo enologico e vitivinicolo. Mondo enologico che vede in primo piano anche la viticoltura eroica tutelata e promossa da Cervim.
«Si tratta di un master di specializzazione molto importante - sottolinea il presidente Cervim, Roberto Gaudio – dove i partecipanti, per lo più giovani, hanno la possibilità di visitare ben venticinque paesi produttori e di formarsi come professionisti altamente specializzati. Siamo lieti di poter collaborare con OIV e di poter far conoscere la realtà della viticoltura eroica in cui opera il Cervim, una tipologia di produzione enologica particolare e di grande interesse».
Nella prima delle due giornate valdostane il gruppo è stato ricevuto all’Institut Agricole Régional della Val d’Aosta dove si sono susseguiti gli interventi di Roberto Gaudio, quindi di Odoardo Zecca, responsabile ricerca settore viticolo dello IAR e di Daniele Domenichetti, settore enologia dello stesso istituto; di Stefano Celi, presidente Associazione Viticoltori della Valle d’Aosta e François Murisier, nel recente passato Presidente del Comitato Tecnico-Scientifico del Cervim, ma anche vice presidente anziano OIV. A seguire, e nella seconda giornata, i partecipanti del master hanno visitato cinque aziende ‘eroiche’ valdostane. La Valle d’Aosta è stata una tappa della parentesi ‘eroica’ del master fra la Svizzera, Laveaux e Canton Vallese, e poi la Savoia in Francia.
CERVIM
Centro di Ricerca, Studi, Salvaguardia,
Coordinamento e Valorizzazione per la Viticoltura Montana
DOMENICA 12 NOVEMBRE 18ª ASTA MONDIALE DEL TATUFO BIANCO D'ALBA
Domenica 12 Novembre 18ª Asta Mondiale Del Tartufo Bianco d’Alba
L’evento benefico in diretta satellitare tra Grinzane Cavour, Hong Kong e Dubai
C'è grande attesa per l'Asta Mondiale del Tartufo Bianco d'Alba, giunta quest'anno alla 18ª edizione, che si terrà a Castello di Grinzane Cavour, inserito tra i Siti riconosciuti Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco.
Il castello appartenuto allo statista piemontese Camillo Benso Conte di Cavour ospiterà ancora una volta l'originale manifestazione, divenuta un must tra gli eventi autunnali, in grado di concentrare l'attenzione mediatica mondiale sulle Langhe e sul Roero, sulla loro spettacolare tradizione enoica e sugli ingredienti eccellenti della nostra cucina.
I gourmet e gli appassionati del gusto e i filantropi di varie latitudini potranno ancora una volta cimentarsi nei serrati rilanci per aggiudicarsi i lotti del pregiato fungo ipogeo in abbinamento ai grandi formati di Barolo e Barbaresco, grazie alla preziosa collaborazione con il Consorzio Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani.
Non mancheranno gli ospiti di primo piano dell'arte culinaria internazionale, che conferiscono all'Asta un ulteriore blasone. Ogni lotto sarà mandato all'incanto in contemporanea su più piazze, ove sarà presente una platea di ospiti selezionati e motivati alla conquista delle migliori pezzature di Tartufo Bianco d'Alba e delle più importanti bottiglie.
Conduttori e ospiti a Grinzane
In sala a Grinzane, a condurre l'Asta 2017 sarà la nota presentatrice televisiva Elisa Isoardi, volto di Raiuno nel programma mattutino “Buono a sapersi – A tavola in salute” e già in passato ospite dell'evento. Non poteva mancare un grande amico dell'Asta, l'istrionico Enzo Iacchetti, attore comico e presentatore, attualmente impegnato nell'edizione 2017 di “Striscia la Notizia”, il tg satirico di Canale 5. Un altro comico contribuirà all'animazione, Roberto Ciufoli, già componente della celebre Premiata Ditta televisiva.
È prevista inoltre la presenza di noti personaggi del jet set nazionale conosciuti al grande pubblico, come la show girl Elena Santarelli e il marito ex calciatore Bernardo Corradi, la modella e showgirl Federica Nargi con il marito Alessandro Matri, attaccante del Sassuolo Calcio, il difensore del Sassuolo Calcio Federico Peluso con la moglie Sara Piccinini, habitué della trasmissione “Quelli che il calcio”, il campione del mondo con la Nazionale italiana di calcio nel 2006 Simone Barone, lo storico difensore della Juventus Ciro Ferrara, e i giocatori del Torino Calcio Cristian Molinaro, Lorenzo De Silvestri e Salvatore Sirigu.
Le somme risultanti dall'Asta a Grinzane verranno principalmente destinate alla Fondazione Nuovo Ospedale Alba Bra Onlus.
Amicizia consolidata con Hong Kong
Oltre alla sala di Grinzane Cavour, a competere quest'anno in diretta satellitare sarà nuovamente Hong Kong, dove l'Asta può contare sulla collaudata collaborazione dello chef stellato Umberto Bombana. È infatti all'interno del suo ristorante “8 1/2 Otto e Mezzo Bombana” che la metropoli orientale esprimerà il proprio apprezzamento per i lotti battuti, con l'obiettivo di portare sostegno, attraverso i fondi raccolti in sinergia con Arete Food&Wine di Maria Pranzo, all'Istituto Mother's Choice. Dopo la parentesi americana dello scorso anno, che ha visto il collegamento con la Union League a Philadelphia (U.S.A.), l'orario dell'Asta torna pertanto quello tradizionale, con l'inizio del collegamento nella tarda mattinata.
Prima volta per Dubai
Una grande novità riguarda la terza location dell'Asta 2017, grazie ad un secondo collegamento con un'area del mondo estremamente importante sotto il profilo commerciale e turistico ed una platea interessata alle eccellenze italiane: Dubai, uno dei sette Emirati Arabi.
La manifestazione sarà organizzata per la prima volta negli Emirati Arabi Uniti dalla Camera di Commercio Italiana ivi operante dal 1999, in collaborazione con IRC - International Restaurant Consulting. L’evento avrà luogo presso uno degli storici hotel di Dubai, il Méridien Dubai Hotel & Conference Centre ed i proventi saranno devoluti all'ente benefico Al Jalila Foundation, un'organizzazione filantropica completamente finanziata attraverso le donazioni, impegnata ad aiutare le persone bisognose e a sostenere le cure e la ricerca in campo medico.
L’Asta Mondiale del Tartufo Bianco d’Alba a Dubai sarà il momento di apertura della Italian Festival Weeks–Food, la settimana dedicata alla Cucina Italiana inserita nell'undicesima edizione dell'Italian Festival Weeks, il festival dedicato alla comunità italiana residente negli EAU, declinato nelle varie eccellenze tricolori - business, arte e cultura, food and beverage, sport.
L’Italian Festival Weeks–Food è stata inoltre riconosciuta dall’Ambasciata Italiana negli EAU come parte della Seconda Settimana della Cucina Italiana nel Mondo, promossa dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.
La regione italiana ospite d'onore dell'edizione 2017 sarà la Regione Piemonte.
All'incanto per finalità benefiche
In linea con la stagione altamente qualitativa per il Tartufo Bianco d'Alba ma avara in quantità, si è deciso di ridurre a tre i lotti che andranno all'incanto su ciascuna piazza. L'ultimo e più importante lotto sarà conteso in diretta fra Grinzane Cavour, Hong Kong e Dubai.
Lo scorso anno l'Asta ha battuto il record storico di raccolta fondi: 450 mila euro complessivi, devoluti negli Stati Uniti alle attività filantropiche del N.I.A.F. (National Italian American Foundation), a Hong Kong all'Istituto Mother's Choice per i bimbi orfani e le giovani mamme in difficoltà, mentre quanto raccolto a Grinzane è stato destinato in parte alla Fondazione Nuovo Ospedale Alba Bra Onlus, all'Emporio Solidale della Caritas albese e alle popolazioni terremotate del centro Italia, in particolare alla città di Norcia.
Cannavacciuolo Ambasciatore del Tartufo Bianco d'Alba
Ogni edizione dell'Asta Mondiale del Tartufo Bianco d'Alba celebra i migliori chef del mondo e la loro maestria nell'impiego del pregiato fungo. Quest'anno il riconoscimento di Ambasciatore del Tartufo Bianco d'Alba nel Mondo andrà a Antonino Cannavacciuolo, amatissimo mentore e giudice televisivo, artista della cucina giunto dal Sud d'Italia alle sponde del Lago d'Orta, dove incanta gli avventori nella sua bistellata Michelin Villa Crespi.
La diretta in streaming
La XVIII Asta Mondiale del Tartufo Bianco d'Alba sarà trasmessa in diretta streaming sul sito web dell'Enoteca Piemontese Cavour, www.castellogrinzane.com
Dicono dell'Asta
Tomaso Zanoletti, presidente dell'Enoteca Regionale Piemontese Cavour: «Dopo il record assoluto stabilito lo scorso anno, con una raccolta fondi di 450 mila euro destinati alla beneficenza, stiamo preparando una nuova edizione altrettanto accattivante, che speriamo possa replicarne il successo. Torniamo quest'anno a collegarci con Hong Kong, città che ha sempre manifestato grande interesse per i nostri prodotti e soddisfatto i nostri produttori di vino, ma – in collaborazione con la Regione Piemonte - andremo anche a Dubai, un'altra area internazionale che può rivelarsi interessante per alimentare il nostro turismo di qualità.
L'Asta Mondiale del Tartufo Bianco d'Alba è servita negli anni a far conoscere nel mondo, attraverso il tartufo, i nostri prodotti e il nostro territorio, coniugando la promozione con lo spirito solidale i cui concreti frutti sono indirizzati all'aiuto e al sostegno di realtà benefiche e di persone bisognose».
Orlando Pecchenino, presidente del Consorzio di Tutela Barolo, Barbaresco, Alba, Langhe e Dogliani: «Ormai da cinque anni sosteniamo l’Asta Mondiale, che è il momento in cui si sancisce l’alleanza dei nostri grandi prodotti del territorio: Barolo, Barbaresco e Tartufo Bianco d’Alba, ambasciatori nel mondo del Piemonte enogastronomico. Evento importante che dà un'eco internazionale ai nostri vigneti Patrimonio dell'Unesco, dove sempre più vediamo arrivare anche dai Paesi asiatici un turismo di qualità, attento e preparato».
Liliana Allena, presidente dell'Ente Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d'Alba: «L'Asta rappresenta il culmine della promozione internazionale del Tartufo Bianco d'Alba, un momento di elevatissima visibilità che coincide con il periodo nel quale migliore è la qualità del prodotto. Dunque, è un evento ormai fondamentale per Langhe Roero e Monferrato, che veicola nel mondo l'idea di un territorio concentrato sulla valorizzazione delle proprie eccellenze enogastronomiche, in settimane ricche di appuntamenti racchiusi nel fittissimo e variegato calendario della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d'Alba, che prosegue fino alla fine di novembre accompagnandosi al mistero della ricerca del nostro frutto più pregiato e alla gioia della sua degustazione. L'Asta Mondiale è preziosa perché rafforza il brand del Tartufo Bianco d'Alba, consentendogli di varcare nuovi confini e dimostrandone, ancora una volta, la straordinaria capacità diplomatica».
Antonio Degiacomi, presidente Centro Nazionale Studi Tartufo: «Con l’Asta Mondiale del Tartufo il profumo del tartufo diventa fragranza di solidarietà. Una lunga stagione di incontri gastronomici e di eventi culturali tra la fine di settembre e Natale vive con l’Asta momenti emozionanti su una ribalta internazionale. Il Centro Studi collabora per garantire e descrivere la qualità dei tartufi».
Alberto Valmaggia, assessore allo Sviluppo della Montagna, Foreste e Tartufi Regione Piemonte: «L’Asta Mondiale del Tartufo Bianco d’Alba è tra i più autorevoli eventi di promozione gastronomica d’Italia, dove il prodotto stesso riesce a identificarsi quale elemento per eccellenza del patrimonio culturale delle sue terre.
L’Asta ha pertanto il merito di essere il palcoscenico di un sistema territoriale complesso, dove cultura e paesaggio sono lo strumento cardine per la promozione del territorio.
Consapevole di quale ricchezza porta con sé il Tartufo Bianco d’Alba, la Regione Piemonte continua nel suo impegno per la valorizzazione del territorio del Tuber magnatum Pico. La recente approvazione del Piano Paesaggistico Territoriale, ci regala oggi uno strumento capace di censire e di tutelare zone che hanno la necessità di essere conservate e valorizzate nelle proprie prerogative per poter continuare a essere patrimonio di tutti. Rivolgo il mio augurio perché anche questa edizione dell’Asta Mondiale del Tartufo Bianco d’Alba dia il suo contributo per la promozione del nostro territorio».
Antonella Parigi, assessore alla Cultura e al Turismo, Regione Piemonte: «L’Asta Mondiale conferma, attraverso questo importante appuntamento annuale, quanto il Tartufo Bianco d’Alba si sia ormai affermato quale ambasciatore privilegiato di questo territorio in tutto il mondo. Una caratteristica che fa del tartufo molto più di un prodotto, bensì un bene frutto di tradizioni, saperi e paesaggi tramandati nei secoli: un portato culturale forte e importante, che è infatti anche oggetto di una candidatura Unesco nazionale, e che sancisce il forte legame tra il Tartufo Bianco d’Alba e il territorio e le comunità locali. L’Asta Mondiale, che si tiene presso il Castello di Grinzane Cavour celebra tutto questo in una splendida cornice a sua volta patrimonio Unesco: un’iniziativa cruciale e di comprovato successo per la promozione del territorio capace di mettere il Tartufo Bianco d’Alba al centro di un evento di portata mondiale».
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“UN MERCOLEDÌ DA VIGNAIOLI”
Di Giovanni De Vecchis
“Un mercoledì da vignaioliI”: mercoledì 25 ottobre 2017
E’ già buio d’autunno, quando imbocchiamo la strada che dal fondo della Val Graveglia sale verso Campo di Ne. Nell’aria umida l’odore della prima legna bruciata nei camini. La via s’inerpica per qualche chilometro di curve e tornanti fino ad arrivare ad una strettoia appena sopra la chiesa di santa Maria. Sulla sinistra, sul muro di una casa, una lanterna ci illumina una scritta: La Brinca, trattoria e caneva con fùndego da vin. Siamo arrivati.
All’interno delle due ampie sale, ancora pochi ospiti, ma dal numero dei tavoli apparecchiati si intuisce che il locale è tutto esaurito. La serata, intitolata “Un mercoledì da vignaioli”, è stata organizzata da F.I.V.I. (Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti) in contemporanea in diversi ristoranti e trattorie, situati entro 100 km da Piacenza dove, nei giorni 25/26 novembre 2017, si terrà la settima edizione del Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti.
Al centro della sala grande, un gruppetto in piedi discorre placidamente in attesa degli ospiti, tra questi Stefano Pizzamiglio della Tosa di Vigolzone e Luigi De Sanctis dell’omonima azienda agricola di Frascati. A loro spetta il ruolo di presentare l’attività della Federazione e i cinque vini in degustazione. Il titolo della serata è un chiaro riferimento al film di John Milius “Un mercoledì da leoni” ripreso anche nella felice immagine che la pubblicizza sul menù dove, in un asciutto stile grafico, un vignaiolo su una tavola da surf affronta con una bigoncia sulle spalle, una grossa onda rossa di vino all’interno di un bicchiere.
La cena inizia con un breve preambolo del patron di casa, Sergio Circella, che introduce la serata ed esorta Pizzamiglio e de Sanctis all’arduo compito di presentare i vini in degustazione dei colleghi vignaioli, nonché ad esporre l’attività della F.I.V.I.
In apertura viene servito il Trento d.o.c. Brut Nature 2011 di Moser, in abbinamento con gli antipasti della campagna della Valgraveglia. Chardonnay in purezza, allevato a 350 metri di quota nei terreni argilloso-calcarei e porfirici della Val di Cembra. Affinato sui lieviti per cinque anni. Secco, sapido con una bella acidità, ideale abbinamento, tra gli altri, con la salvia pastellata e fritta, il raviolo anche lui fritto e ripieno di erbette, ricotta, pinoli e uvetta, la Baciocca e le Frisciulle condite con il pesto al mortaio.
Il secondo vino è il Colline Lucchesi d.o.c. - Palistorti 2015 della tenuta di Valgiano, servito con Picagge di farina bianca al sugo di cinghiale. Uve Sangiovese 70%, Merlot 20%, Syrah 10% . Maturazione in parte in cemento e in parte in legno e poi assemblato. Piacevolissimo berne un sorso tra un boccone e l’altro, gustandosi l’alternanza delle rustiche Picagge al ristretto sugo di cinghiale e il bouquet fruttato del vino, dai tannini maturi ed equilibrati.
Con una gustosa zuppetta di funghi selvatici, fagioli e patate quarantine è servito il terzo vino: Boca d.o.c. 2012 – Barbaglia, Cavallirio (No). Nebbiolo 80% e Vespolina 20%. Poche le bottiglie prodotte. Le uve crescono in terreni vulcanici dall’elevata acidità, elementi che conferiscono al vino una spiccata mineralità. Interessante la combinazione aromatica dei funghi con il profumo di mammola del vino supportato da sapidità, acidità e tannini fini ed eleganti.
L’ultima portata prima del dolce è la Punta di vitello alle bacche di ginepro, abbinata al Cirò Rosso Classico Superiore Riserva d.o.c. 2013 – Cataldo Calabretta, Cirò Marina (Crotone). Uve Gaglioppo 100% da vigne vecchie allevate ad alberello su terreni calcareo-argillosi. Ventiquattro mesi di affinamento sulle fecce fini in tini di cemento. La tenera e succulenta Punta di Vitello, cucinata lentamente a riverbero nel forno a legna, viene esaltata da questa Riserva di Cirò in cui le note dei frutti rossi, del rabarbaro, della liquirizia e del cacao si avvicendano in bocca alle lievi note aromatiche del ginepro e dell’affumicato della carne.
Infine il dolce: Sacripantina e Canestrello con Muffa Nobile Orvieto Classico Superiore d.o.c. 2015 - Palazzone, Orvieto (Terni). Uve Grechetto 50%, Sauvignon Blanc 40% e Procanico 10% attaccate dalla Botrytis Cinerea e raccolte a mano in più riprese, solo quando il grappolo viene attaccato dalla Muffa Nobilis. Profumi di frutta secca e candita, note di miele ed albicocca. Una bella acidità che sorregge il residuo zuccherino e che ci piace ritrovare nel sorso finale che segue l’ultimo boccone dei dolci, tutti buonissimi.
A conclusione della piacevole serata Stefano Pizzamiglio e Luigi De Sanctis raccontano qualche aneddoto su se stessi e sugli altri vignaioli autori dei vini degustati, non mancando di ricordare quali sono gli obiettivi che i Vignaioli Indipendenti della FIVI si sono proposti:
rimanere sul territorio per fare il vino, conservare i terroir, difendere il paesaggio e la grande gioia del consumatore. Bella serata.
VINO E'
LE ALTRE PROPOSTE DI VINOÈ
Non solo degustazioni di vino o cibo: Vinoè nei due giorni di evento offre spunti di riflessione attraverso incontri, talk show, dibattiti e anche degustazioni inusuali!
Domenica 5 Novembre 2017 Lunedì 6 Novembre 2017 |