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IL GATTI MASSOBRIO FOTOGRAFA UNA RISTORAZIONE IN EVOLUZIONE
Sempre più ricco di indicazioni (e simboli), il Taccuino dei Ristoranti d’Italia racconta una cucina che cambia con gli stimoli e le esigenze della società
Saliranno sul palco di Golosaria (www.golosaria.it) lunedì 13 novembre i titolari della “Corona Radiosa” il massimo dei riconoscimenti del GattiMassobrio, attribuito alle migliori tavole del nostro Paese. Una guida che giunge alla terza edizione con 3.000 segnalazioni giudicate con i faccini più o meno sorridenti, con l’apice del “Faccino radioso” e la sublimazione della “Corona”.
Ma questa guida in crescita, che interagisce col web (IlGolosario.it) e l’app, per gli aggiornamenti continui di Marco Gatti e Paolo Massobrio con 95 collaboratori, avrà anche una guida nella guida, dedicata alle pizzerie d’eccellenza che fanno la “pizza contemporanea”, rifacendosi al manifesto di Vighizzolo d’Este del 2012.
Dei 3.000 locali recensiti, 2.700 hanno una recensione con un giudizio di valore; 300 vengono citati solo con una riga. Le corone sono in tutto 296 con 56 nuovi ingressi; i faccini radiosi 514 con 143 ingressi, a segnalare che un terzo dei ristoranti citati ha un valore alto di offerta dal punto di vista qualitativo. Seguono a ruota i locali con il faccino contento + +, ovvero sulla soglia del radioso, e infine quelli col solo faccino contento e il faccino normale.
I due autori col Papillon dichiarano così la loro filosofia: “L’idea è di raccontare sia le migliori trattorie sia i migliori ristoranti, che hanno tipologia di offerta diversa. Detto questo annotiamo un’altra sostanziale differenza, che è la rinuncia a inseguire sempre le stesse tavole gourmet, piuttosto costose e talvolta curiosamente omologate sui medesimi piatti”. E proseguono: “Nel comporre il giudizio, non vi nascondiamo infine che due elementi discriminanti ci hanno guidati: l’offerta del vino a bicchiere che è un plus fondamentale oggi, così come quella di frutta e verdura di stagione. Se manca questa capacità di offerta, manca qualcosa. Sarebbe opportuno adeguarsi, tornando a fare il mestiere di osti”.
E sono tante le tipologie di locali raccontate: 248 pizzerie, 69 locali polifunzionali (ovvero con un'offerta che si declina in modi differenti durante tutto l'arco della giornata), 153 agriturismi oltre a ristoranti (suddivisi come trattorie, trattorie di lusso e ristoranti in base a servizio e prezzi), negozi con cucina, cantine con ristorazione, enoteche con cucina.
Novità di quest’anno è poi un nuovo pittogramma che indica i locali che offrono il servizio di doggy bag. E a sorpresa si scopre che sono 1623, ovvero oltre la metà dei locali citati.
La Miglior tavola dell’anno è ancora una volta siciliana: Accursio a Modica, mentre Milano si rivela la piazza più dinamica in fatto di novità. E qui la tavola dell’anno 2017, dopo Tano Passami l’Olio nel 2015 e Andrea Berton nel 2016 (entrambi confermati ai massimi livelli) è il ristorante Alice.
Ufficio Stampa Golosaria & ilGolosario
Federica Borasio
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GRANDI RICONOSCIMENTI PER IL BAROLO VIGNA RIONDA DOCG 2010 DI FIGLI LUIGI ODDERO. NELLE PIÙ IMPORTANTI GUIDE ITALIANE DEL VINO 2018
“I vini d’Italia 2018” del Gambero Rosso conferisce i TRE BICCHIERI, “I vini d’Italia 2018”, Le Guide de L’Espresso assegna il 39° posto nella categoria “I 100 VINI DA CONSERVARE”. “I Vini Buoni d’Italia 2018” del Touring Club Italiano conferisce la CORONA.
Inoltre, l’azienda Figli Luigi Oddero viene inserita nelle seguenti guide: “Slow Wine 2018”, “Vitae 2018” dell’AIS (Associazione Italiana Sommelier) e “I vini di Veronelli 2018”
Il Barolo Vigna Rionda è un nebbiolo in purezza, dal colore rosso rubino con leggeri riflessi aranciati dopo un lungo invecchiamento. Profumo intenso, etereo, molto persistente con note speziate, di sottobosco, liquirizia, e ori appassiti. Sapore asciutto, pieno e di grande struttura. Il lungo affinamento nel chiuso della bottiglia gli conferisce straordinarie qualità organolettiche. Ideale servito ad una temperatura intorno ai 18°C, in calice “ballon” grande, accompagna magnificamente carni arrosto, selvaggina varia e grandi formaggi stagionati.
La vigna di provenienza si trova nel comune di Serralunga d’Alba. Storico vigneto, che prende il suo nome dalla sua forma: vigna rionda o rotonda. Anfiteatro di filari completamente esposti a pieno sole. Altitudine 350 mt. s.l.m. con una superficie pari a ha. 0,8. Il microclima presente è eccellente per la coltivazione del nebbiolo. Le uve raccolte a mano con rigorosa selezione sia in vigna che in cantina. La fermentazione con macerazione per un periodo di 16 – 20 giorni, avviene ad opera di lieviti indigeni. L’affinamento avviene in botti di rovere francese di media capacità per un periodo di 36 mesi. Seguono 24 mesi in bottiglia prima della commercializzazione.
La Morra (CN), ottobre 2017. L’azienda vitivinicola Figli Luigi Oddero, nata nel 2006 grazie a Luigi Oddero, enologo e uomo di grande curiosità e cultura, e guidata oggi, dopo la sua scomparsa, dalla moglie Lena e dai figli Maria Milena e Giovanni, ha ottenuto grandi riconoscimenti per il BAROLO VIGNA RIONDA DOCG 2010, dalle più importanti guide italiane del vino.
FIGLI LUIGI ODDERO
L’azienda è stata costituita nell’agosto del 2006 dopo la scelta dei fratelli Giacomo e Luigi di dividersi equamente le proprietà per intraprendere ognuno il proprio percorso professionale.
Figli Luigi Oddero nasce grazie a Luigi Oddero, enologo e uomo di grande curiosità e cultura, profondamente e visceralmente innamorato della propria terra, la Langa. Una figura carismatica sempre tesa tra progresso e conservazione, attenta alle innovazioni tecniche ma senza dimenticare la propria storia familiare iniziata nell’800 dai nonni, già produttori e commercianti di vino. Luigi, in vigna, pur sperimentando ed inserendo vitigni internazionali, diede sempre la preferenza al vitigno principe della Langa, il Nebbiolo, e mantenne tutti gli altri vitigni tradizionali della zona, come Barbera, Dolcetto e Freisa. Oggi, dopo la sua scomparsa, avvenuta il 7 aprile 2010, l’azienda è gestita dalla moglie Lena e dai figli, Maria Milena e Giovanni.
L’Azienda conta 35 ettari di vigneti, 18 dei quali dedicati al Nebbiolo, che si estendono in tre comuni delle Langhe (Santa Maria di La Morra, Castiglione Falletto e Serralunga d’Alba). L’approccio agronomico utilizzato alla conduzione dei vigneti è naturale. La vinificazione è tradizionale: vasche di cemento, botti medio–grandi e grandi (25 Hl. – 40 Hl. – 60 Hl. – 90 Hl.) di rovere francese utilizzate per il Barbaresco, il Barolo classico e il Cru di Barolo.
La gestione della cantina è affidata ai giovani enologi interni Francesco Versio, Alberto Gatto e Gregorio Tura che insieme alla consulenza esterna di Dante Scaglione mantengono vivi gli insegnamenti di Luigi Oddero.
La produzione annua di bottiglie è di circa 110.000. La gamma dei vini dell’azienda è composta da: Barolo Vignarionda Docg, Barolo Rocche Rivera Docg, Barolo Specola Docg, Barolo Docg, Barbaresco Rombone Docg, Barbaresco Docg, Langhe Nebbiolo Doc, Langhe Freisa Doc, Barbera d’Alba Doc, Dolcetto d’Alba Doc, Langhe Bianco Doc, Moscato d’Asti Docg.
Laura Marangon Cell. +39 3473754169 E-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. Sonia Gambino Cell: +39 342 0686448 – E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
15 SETTEMBRE – 15 OTTOBRE 2017: UN MESE DI GRANDI EVENTI PER IL CONSORZIO DELLA FOCACCIA DI RECCO COL FORMAGGIO
15 settembre – 15 ottobre, un mese in cui la promozione del Consorzio della Focaccia di Recco col formaggio è stata superlativa con 3 eventi di livello internazionale.
La serie di promozioni internazionali è iniziata con “Cheese” a Brà, il più importante evento europeo dedicato ai formaggi – manifestazione a cui il Consorzio è particolarmente legato – quindi il Salone Internazionale della Nautica di Genova – sempre più bello e maestoso – ed infine l’ “Open d’Italia Golf” a Villa Reale di Monza – organizzazione perfetta, location stupenda, pubblico fantastico.
Migliaia di porzioni sfornate e servite, complimenti a non finire, quasi esauriti gli opuscoli che invitano i clienti a venire in Liguria, a Recco, Camogli, Sori ed Avegno per gustarsi la focaccia certificata IGP nella giusta zona d’origine: un grande successo.
Tra Nautico e Open di Golf hanno trovato spazio anche Cucinaliguria.com in Porto Antico – organizzato dal CNA – una vetrina di produzioni liguri di qualità - ed un educational organizzato grazie all’Agenzia “in” Liguria per “Saveur” il più importante magazine di gastronomia francese approdato nella riviera di levante per conoscere le caratteristiche uniche della Focaccia di Recco col formaggio IGP.
Bernini Daniela
Consorzio della Focaccia di Recco col formaggio
Ufficio Stampa e Relazioni Esterne
Recco (GE) via XXV Aprile 14
Tel.: 0185730748 - 3357274514
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LA DIETA MEDITERRANEA DI ANCEL E MARGARET KEYS
Pubblicato per la prima volta in italiano un best seller mondiale: La Dieta Mediterranea di Ancel e Margaret Keys
Era il 1975 quando i ricercatori americani Ancel e Margaret Keys pubblicarono Oltreoceano il libro How To Eat Well and Stay Well. The Mediterranean Way, destinato a passare alla storia facendo conoscere la Dieta Mediterranea in tutto il mondo.
In questo testo, diventato una pietra miliare della cultura gastronomica, per la prima volta viene usata l’espressione “dieta mediterranea”.
Va a Slow Food Editore e all’associazione Dieta Mediterranea Ancel Keys Pioppi: alimentazione e stile di vita il merito di aver tradotto e pubblicato, per la prima volta in Italia, questo best seller mondiale con il titolo La dieta mediterranea. Come mangiare bene e stare bene. Un lavoro attualissimo che fonda le sue radici nel 1952 quando i coniugi Key appresero di come nelle corsie del Policlinico napoletano non ci fossero pazienti con malattie cardiovascolari. Nacque così la ricerca che portò i due ricercatori, fisiologo lui e chimico lei, a stabilirsi nel Cilento: i Keys si resero presto conto di come la Dieta Mediterranea non fosse solamente un fatto di nutrizione ma anche uno stile di vita.
Furono gli stessi studiosi a intuire la comunicabilità della scoperta, coniando quel termine che oggi tutti collegano alla longevità, nonostante la parola dieta rischiasse, allora come oggi, di allontanare gli interessati dalla tavola. Questo è anche uno dei motivi per cui la gastronomia mediterranea è stata spesso mal interpretata, guardata con sufficienza dall’alta cucina perché considerata troppo popolare, quasi sempliciotta.
Invece, scrivono i due ricercatori, mostrando tutto il loro entusiasmo nell’avventura che li aveva portati a visitare osterie e friggitorie, recensendo parmigiana di melanzane e alici fritte, pasta e fagioli e pizza: «La cucina mediterranea ci regala una tale ricchezza di delizie gustative, tante e felici sorprese a tavola, tanto piacere per la gola in piatti che sono per la maggior parte economici e facili da preparare, che meriterebbe di essere esaltata comunque, anche se non esistessero prove della sua straordinaria salubrità».
Collana: asSaggi Confezione: cartonato con sovracoperta Formato: 13x21 cm Pagine: 591 Prezzo di copertina: 18 Euro Nello shop on line di Slow Food Editore a 15,30 Euro anzichè 18 Ufficio stampa Slow Food Italia Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.335 7422962 - 345 2598615
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BRISTOT PASTIS
PASTIS, il bistrot al civico 90 di via Marcona a Milano, non smette di stupire e deliziare i palati dei suoi clienti con proposte gourmet. Dopo i taglieri di formaggi e salumi di altissima qualità, una carta dei vini con oltre 60 etichette e un’attenta selezione di birre artigianali, in occasione della stagione autunno inverno in arrivo, l’ormai noto bistrot a due passi da piazza Cinque Giornate, arricchisce il proprio menù con due stuzzicanti novità: le tartare e gli hamburgers di fassona.
Le tartare, di carne fassona cruda, spaziano da quelle più classiche, olio sale e pepe o capperi e acciughe, a quelle più particolari, come ad esempio la tartare Baccus con maionese alle acciughe, riduzione di morellino e tartufo nero oppure la tartare Regina con capperi, caprino fresco, cipolle caramellate ed erba cipollina. Non mancano le proposte più trendy, come ad esempio la tartare Tulum, con cipolla rossa, peperone, coriandolo, avogado e lime o Exotic con mango, cipolla rossa, peperoncino bio, lime e uova di capelin.
Gli hamburgers di fassona con pane al sesamo completano la novità della stagione autunno inverno. Si potrà scegliere tra il classico Bacon cheese Burger, il Lorina Cheese burger con crema di porcini, erbe fini, rucola, formaggella di Tremosine filante e il Blue cheese burger con gorgonzola, cipolla caramellata, pancetta nostrana croccante.
«Abbiamo sperimentato le tartare e gli hamburger di fassona con i nostri clienti abituali. Le nostre proposte sono piaciute e abbiamo quindi deciso di inserirle nel menù come idea sfiziosa e golosa, in alternativa al classico aperitivo o cena», affermano Roberto e Sabrina, gestori del Pastis.
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Numerose proposte: diversi tipi di taglieri, carpacci e insalate, piatti caldi e dessert, ma anche vintage cocktails e cocktails analcolici, birre artigianali, distillati e liquori, una ricercata selezione di Gin, un’ampia carta di vini e ovviamente il Pastis, l’aperitivo alcolico francese profumato all’anice.
A fare da sfondo ai piaceri del palato, l’ambientazione originale degli interni, dominati dal grande bancone in legno della metà del ‘900, dal pavimento a scacchi bianchi e testa di moro, dai grandi specchi vintage e dalle citazioni celebri trascritte a pennarello sulle piastrelle bianche delle pareti. Atmosfera calda e accogliente anche per il dehor, reso ancora più suggestivo dalla vista, all’orizzonte, del simbolo meneghino per eccellenza: la Madonnina.
PASTIS - Via Marcona, 90 - 20129 Milano - Tel. 333 6729072
Giorgia Assensi
Cell. 347/8951181
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