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ANCHE PER IL MONTECUCCO SI CHIUDE LA VENDEMMIA 2017
Rese basse e ottimo livello qualitativo delle uve, ma per il Vermentino si parla di eccellenza
Cinigiano, 28 settembre 2017 – Giunti ormai alla fine della vendemmia 2017, iniziata con un notevole anticipo, il Consorzio Tutela Vini Montecucco tira le somme di un’annata molto difficile, che ha interessato la produzione vinicola a livello nazionale. Anche nella zona del Montecucco, quindi, si registrano rese per ettaro basse, soprattutto per il Sangiovese – da un -30% a, in alcuni casi, un -50% nelle zone maggiormente colpite dalle avverse condizioni metereologiche, in particolare dalla gelata di fine aprile, che ha messo subito i produttori in allarme. Non meno gravi sia la siccità, che ha asciugato l’acino – benché molto sano e di qualità – causando anche una resa in succo minore, sia le altissime temperature, molto rare in questa zona, che hanno superato i quaranta gradi.
È stato quindi fondamentale e provvidenziale l’intervento dei viticoltori in vigna, che hanno saputo affrontare l’emergenza riuscendo comunque ad ottenere uva di altissima qualità. “Gli addetti ai lavori sono stati messi a dura prova, adoperandosi in una gestione ‘non tradizionale’, estremamente scrupolosa e oculata delle vigne, in pre-vendemmia - evitando ad esempio una defogliazione prematura, per dare al grappolo una protezione maggiore - e durante la vendemmia stessa”, dichiara Claudio Carmelo Tipa, Presidente del Consorzio Tutela Vini Montecucco, e continua, “I nostri vignaioli si sono dovuti adattare a una nuova realtà, portando avanti spesso una raccolta faticosa e a “tappe successive”, entrando più volte in uno stesso vigneto”.
Eccellente, infine, il livello qualitativo del Vermentino: in quest’area, infatti, le uve a bacca bianca hanno sofferto molto meno il particolare andamento climatico primaverile ed estivo, riuscendo a completare la maturazione in maniera ottimale, con una resa soddisfacente.
Il Montecucco, la nuova promessa del vino toscano, nasce dalle uve coltivate con passione nei 7 comuni della denominazione di origine controllata e garantita, la DOCG in vigore da settembre 2011: Arcidosso, Campagnatico, Castel del Piano, Cinigiano, Civitella Paganico, Roccalbegna e Seggiano.
Nuova frontiera del vino toscano, la Denominazione, con le sue 66 aziende associate, punta a uno sviluppo che possa coniugare gli aspetti produttivi con quelli promozionali e turistici del territorio: la zona, altamente vocata alla produzione del Sangiovese, gode di condizioni climatiche estremamente favorevoli, vicino al Mar Tirreno – da cui dista solo pochi km in linea d’aria – e all’ormai spento vulcano Amiata, che con i suoi 1.738 metri di altezza domina tutto il territorio compreso tra la Maremma, la Val d’Orcia e la Val di Chiana. Qui si sono succeduti Etruschi, Romani, Longobardi, monaci benedettini, dominio senese e la famiglia dei Medici: una stratificazione storica che ha lasciato tracce indelebili e testimonianze che ancora oggi sono visibili nei borghi, negli stupendi agriturismi e nelle dimore d’epoca, nella produzione di olio e, soprattutto, di vino.
Valentina Fraccascia, Zed_Comm
Corso San Gottardo 19/B - 20136 Milano
Tel: +39.02.36550569, Cell: +39.348 3633000, Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
MILANO GOLOSA 2017: PANE, AMORE E TRATTORIA
Per la sesta edizione Milano Golosa racconta una cucina concreta con le "Premiate Trattorie Italiane". Dal 14 al 16 ottobre nove show cooking con le ricette della tradizione nella nuova area San Benedetto
Dal 14 al 16 ottobre 2017, a Palazzo del Ghiaccio, Milano si fa golosa di una cucina concreta, vera, legata alla tradizione grazie alla collaborazione con le Premiate Trattorie Italiane. Da sempre appassionato dei piatti sobri e popolari delle trattorie, il Gastronauta Davide Paolini ha voluto coinvolgere quest’associazione per rendere omaggio a questo suo amore. A Milano Golosa 2017, ogni giorno nella nuova area show cooking San Benedetto, i visitatori potranno assaggiare e conoscere i piatti della tradizione nelle ricette preparate e raccontate dagli osti delle trattorie. Dalla cassoeula di Paolo Reina al Pancotto con cime di rapa e olive dolci di Pietro Zito.
“La collaborazione con le Premiate Trattorie Italiane – spiega Davide Paolini - è un omaggio alla tradizione e al territorio. Durante Milano Golosa verranno proposte ricette che sono state tramandate di generazione in generazione e che rappresentano qualcosa in più del semplice mangiare bene. Sono piatti che comunicano una zona, vendono un territorio e realizzano un progetto di salvaguardia di antiche tradizioni e prodotti della terra. Sullo sfondo c’è sempre la cucina italiana, ma con tutte le sue sfaccettature e campanilismi. La varietà delle ricette presentate darà un assaggio del complesso panorama gastronomico italiano, ricco di cibi e di storia. Un panorama variegato di cucine unite dalla voglia di perseguire un fine comune: salvare la tradizione, innovandola e proiettandola nel futuro”.
Foto di Stefano Borghesi
Premiate Trattorie Italiane dal 2012 riunisce dieci trattorie storiche italiane legate tra loro dalla stessa idea di cucina legata all’ospitalità e alle cose buone. A Milano Golosa 2017 saranno presenti: Boivin di Levico Terme – TN (patron: Riccardo Bosco); Trattoria Visconti di Ambivere – BG (patron: Daniele, Roberto e Fiorella Visconti); Antica Trattoria del Gallo di Gaggiano – MI (patron: Paolo Reina); Caffè La Crepa di Isola Dovarese – CR (patron: Franco, Fausto e Federico Malinverno); La Brinca di Ne’ – GE (patron: Sergio Circella); Da Amerigo 1934 di Savigno – BO (patron: Alberto Bettini); Antichi Sapori di Andria – BT (patron: Pietro Zito); La Locandiera di Bernalda – MT (patron: Francesco Russo); Hostaria Nangalarruni di Castelbuono – PA (patron: Giuseppe Carollo).
Durante i tre giorni di manifestazione le trattorie presenteranno una loro ricetta apprezzata e premiata da guide del settore e dai clienti. Tutti gli show cooking si terranno nella nuova area della manifestazione San Benedetto. Si comincia sabato 14 ottobre alle 13 con i casoncelli della nonna Ida a cura dello Chef Fiorella Visconti della Trattoria Visconti; alle 14 si prosegue con la cassoeula di Chef Paolo Reina della Antica Trattoria del Gallo; infine alle 17 tocca allo strudel di mele di Boivin. Domenica 15 ottobre alle 14 si presenta la sagn ca’ m’ddic: lasagnetta con mollica e peperone crusco con La Locandiera; alle 16 il pancotto con cime di rapa e olive dolci di Pietro Zito di Antichi Sapori e alle 18 i marubini asciutti con ragù di verdure e fonduta di provolone DOP del Caffè La Crepa. Lunedì 16 ottobre, ultimo giorno della manifestazione alle 11 Da Amerigo 1934 presenta la zuppa imperiale in doppio brodo reale; alle 13 i funghi di bosco gratinati, con verdure di campo, ricotta fresca e caciocavallo affumicato dello Chef Giuseppe Carollo dell’Hostaria Nangalarruni; infine alle 15 gli gnocchetti di castagna al pesto di mortaio, prescinseua e verdure de La Brinca.
200 circa gli espositori artigiani presenti a Milano Golosa 2017 per proporre un tour enogastronomico della penisola alla ricerca di materie prime di qualità. Il pubblico sarà accompagnato in una ricerca gastronomica attraverso gli stand di panettieri, casari, pasticceri. L’evento sarà aperto al pubblico sabato 14 ottobre (dalle 12 alle 20:30), domenica 15 ottobre (dalle 10 alle 20:30) e lunedì 16 ottobre (dalle 9 alle 17). Tanti gli eventi che coinvolgeranno anche altri luoghi – ristoranti ed enoteche del centro – con il programma di Fuori Milano Golosa. Il biglietto d’ingresso, come nelle passate edizioni sarà di 10 euro a persona, 5 euro per i bambini dai 6 ai 12, bambini minori di 6 anni gratuito. Il programma è disponibile sul sito della manifestazione (www.milanogolosa.it).
PREMIATE TRATTORIE ITALIANE
Le Premiate Trattorie Italiane sono un’associazione nata nel 2012 con lo scopo di riunire 10 trattori storici, provenienti da tutta Italia e accomunati dalla stessa visione della cucina. Una sapiente gestione familiare, la tutela dell’Italia culinaria dei campanili, la reinterpretazione riuscita della tradizione che guarda al futuro, evitando strascichi nostalgici e ostentati manierismi, sono i capisaldi della cucina regionale delle Premiate Trattorie Italiane, il cui nome fa riferimento ai riconoscimenti conquistati nel corso del tempo da parte delle guide e dei clienti. Attualmente l’associazione raggruppa le seguenti 10 trattorie: Boivin di Levico Terme – TN (patron: Riccardo Bosco); Lokanda Devetak di Savogna di Isonzo – GO (Avgustin e Gabriella Devetak); Trattoria Visconti di Ambivere – BG (patron: Daniele, Roberto e Fiorella Visconti); Antica Trattoria del Gallo di Gaggiano – MI (patron: Paolo Reina); Caffè La Crepa di Isola Dovarese – CR (patron: Franco, Fausto e Federico Malinverno); La Brinca di Ne’ – GE (patron: Sergio Circella); Amerigo 1934 di Savigno – BO (patron: Alberto Bettini); Antichi Sapori di Andria – BT (patron: Pietro Zito); La Locandiera di Bernalda – MT (patron: Francesco Russo); Hostaria Nangalarruni di Castelbuono – PA (patron: Giuseppe Carollo).
MILANO GOLOSA IN BREVE
14-15-16 OTTOBRE 2017
Palazzo del Ghiaccio | Via G. B. Piranesi 14, Milano
0286462555/1919
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Lunedì: 09:00 – 17:00
Ufficio stampa MILANO GOLOSA:
Michele Bertuzzo
MEDAGLIA D’ORO CARPENE’: PRESENTATO IL NUOVO STATUTO PER L’ASSEGNAZIONE DEL RICONOSCIMENTO AL MIGLIOR ALLIEVO DELL’ISTITUTO CERLETTI
Un nuovo Statuto per l’assegnazione della Medaglia d’Oro Antonio Carpenè: la stesura del documento aggiornato è stata presentata al Teatro Toniolo di Conegliano. La revisione si è resa necessaria per adeguare la preesistente impostazione all’applicazione della legge di riforma 13/2008, che ha di fatto trasformato in facoltativo il sesto anno del percorso di studi per il raggiungimento della qualifica di Enotecnico. Gli aspiranti partecipanti, in ragione al nuovo Statuto, dovranno aver frequentato l’indirizzo Viticolo-Enologico presso la Scuola Enologica e dovranno avvalersi dei seguenti requisiti: voto di diploma di 100/100; a parità di voto, la media dei voti del triennio nelle discipline di indirizzo; a parità di media del punto precedente, miglior media di ammissione all’esame di stato; a parità di miglior media, minore età.
“Il continuo e fattivo rapporto di collaborazione che unisce da sempre la Famiglia Carpenè con la Scuola Enologica è il miglior esempio di come pubblico e privato possano essere in sintonia per valorizzare il Territorio e le sue risorse, naturali ed umane – ha affermato la Preside del Cerletti Damiana Tervilli – nonché la manifesta volontà di proseguire sul percorso tracciato dalle generazioni precedenti, premiando coloro che si saranno distinti per merito tra tutti gli studenti dell’Istituto. È foriero altresi di una consolidata e reciproca stima, che si traduce nell’invito a dare sempre il meglio per raggiungere gli obiettivi di eccellenza”.
Alla luce dei nuovi adeguamenti, rimane comunque ferma la modalità di attribuzione di siffatto riconoscimento, che continuerà ad essere assegnato, su proposta della Commissione valutatrice del “G.B. Cerletti” di Conegliano nominata dal Dirigente Scolastico, al migliore degli Allievi che abbia completato il percorso viticolo enologico, dando priorità agli Studenti iscritti all’anno di specializzazione e che abbiano conseguito la lode.
“E’ un onore ed una emozione fortissima dopo 150 anni di attività d’Impresa, di cui 142 vissuti al fianco della Scuola Enologica, essere ancora qui a celebrare la memoria e le grandi imprese del mio trisavolo - ha commentato Rosanna Carpenè, Quinta Generazione della Famiglia più longeva della Spumantistica Italiana – che si è prodigato tanto ed a lungo affinché questo Territorio potesse mettere a frutto una vocazione che lo caratterizzava da circa 2000 anni ma che solo negli ultimi due secoli ha saputo valorizzare. La fondazione di una Casa Spumantistica come la Carpenè Malvolti prima e l’istituzione della Scuola Enologica poi sono stati i primi gesti di riconoscenza, che il capostipite della mia Famiglia ha voluto tributare alla sua Conegliano, rendendola un punto di riferimento a livello internazionale sia per la produzione del Prosecco sia per gli studi sull’enologia e l’enotecnica.
Ha creduto nelle potenzialità del Territorio e delle Persone, ha cercato di creare opportunità di crescita socio-economica e l’essere qui oggi a parlarne dimostra che l’intento è andato a buon fine. Sono pertanto fiera di poter affermare che la mia Famiglia continuerà ancora a sostenere la Scuola ed gli Studenti più meritevoli, attraverso borse di studio e riconoscimenti meritocratici”. Rispetto al passato i criteri di attribuzione sono cambiati in virtù altresì dei mutamenti intervenuti nel sistema scolastico: già nel 1963 c’era stata una prima revisione rispetto al testo originale, risalente al 1903. Pur essendo stata introdotta 114 anni fa, la Medaglia d’Oro Carpenè è stata assegnata “soltanto” 57 volte, sia per la severità della selezione che per la non assegnazione per ben 25 anni dovuta al cambiamento delle norme per l’effettuazione dell’esame.
A tracciarne un excursus storico, prendendo a prestito la descrizione che ha dato della Medaglia d’Oro Carpenè Carlo Miconi - ex Allievo e insegnante di chimica alla Scuola Enologica, chimico di riconosciuta fama, autore di pubblicazioni di chimica e tecnologia enologica scomparso nel 2015 – è stata la Presidente dell’Unione Ex Allievi Severina Cancellier, di cui Miconi è stato altresì predecessore alla guida dell’Associazione dal 1991 al 1999 e successivamente Presidente Onorario: “gli scopi della Associazione – ha spiegato la Cancellier – sono essenzialmente di mantenere i rapporti ed i vincoli di amicizia e di colleganza tra gli ex Allievi nonché mantenere i sentimenti di riconoscenza ed affetto verso la Scuola.
Il legame tra l’Istituto, i suoi Allievi e la Famiglia Carpenè è il collante che ha reso possibile l’istituzione di questo riconoscimento, una medaglia d’oro con un diametro di 32 mm, che pesa circa 23 grammi di oro 750/1000, appositamente coniata da assegnare al miglior Alunno della Scuola. Anche quando gli stampi sono andati distrutti nel periodo bellico o si è avuta la sospensione del conferimento dal 1969 al 1994, è sempre stata la Famiglia Carpenè a contribuire per prima affinché la tradizione potesse andare avanti”.
Ufficio Stampa Carpenè Malvolti
Marte Comunicazione snc.
via Grocco 5, 59110 Prato
LE “FOOD & WINE EXPERIENCE” NEL NUOVO “PROGETTO PERMANENTE” DI COLLISIONI
Tutti i week-end dal 7 ottobre al 26 novembre 2017, al Castello di Barolo, degustazioni dei vini di prestigiose cantine delle Langhe in abbinamento a prodotti agroalimentari di eccellenza
La Strada del Barolo e grandi vini di Langa e Collisioni hanno siglato un accordo per includere le Food & Wine Experience nel nuovo progetto permanente inaugurato lo scorso maggio presso il cortile del Castello Comunale Falletti di Barolo e interamente rivolto alla didattica e alla divulgazione dei territori di eccellenza del Piemonte in chiave turistica.
L’obiettivo del nuovo progetto permanente di Collisioni è quello di far innamorare del Piemonte i milioni di turisti che ogni anno giungono nella nostra regione da ogni parte del mondo, raccontando loro al meglio i posti meravigliosi che possono visitare, i grandi vini e i prodotti gastronomici di eccellenza.
Il progetto Wine Tasting Experience® condivide a pieno lo spirito di questa iniziativa: ecco il motivo di questa partnership, che prevede innanzitutto un primo calendario di 16 appuntamenti con le Food & Wine Experience, speciali Wine Tasting Experience® abbinate a prodotti agroalimentari d’eccellenza del Piemonte. Esclusive degustazioni rivolte a un pubblico di wine-lover internazionali, nel corso delle quali i grandi vini di Langhe e Roero incontrano formaggi e salumi D.O.P. ed altre specialità gastronomiche della regione in un eccezionale connubio di gusto.
Gli incontri si terranno dal 7 ottobre al 26 novembre 2017 tutti i sabati (in inglese) e tutte le domeniche (in italiano) alle 11.30 presso il cortile del Castello Comunale Falletti di Barolo.
Gli argomenti che si alterneranno saranno “Il gusto del territorio” e “I Cru del Barolo”: il primo è un percorso introduttivo tra le produzioni più caratteristiche del Piemonte, con la degustazione di quattro differenti vini fra Arneis, Dolcetto, Barbera, Nebbiolo, Barolo e Moscato, il secondo è una sorta di viaggio scandito dalla degustazione di tre diverse etichette di Barolo. La durata delle degustazioni è di circa un’ora e mezza e comprende la degustazione di 3 o 4 vini (a seconda dell’argomento) e 3 o 4 assaggi di prodotti agroalimentari.
I biglietti potranno essere acquistati online su www.winetastingexperience.it o direttamente sul posto al costo di 30 euro persona.
Oltre a questi appuntamenti, l’accordo con Collisioni prevede l’utilizzo degli spazi presso il cortile del Castello anche per le Wine Tasting Experience® on demand, inoltre sarà allestito un corner promozionale con i vini dei soci della Strada del Barolo all’interno del Wine Bar, situato anch’esso nel cortile del Castello di Barolo.
La formula della Wine Tasting Experience®
Sull’esempio delle Ecole Du Vin francesi, gli appuntamenti vanno oltre la tradizionale degustazione in cantina, classica tappa di ogni enoturista, soprattutto per la possibilità di confrontare etichette di produttori diversi in un unico appuntamento, guidati da esperti del territorio in grado di illustrare ogni segreto dei vini e pronti a soddisfare tutte le curiosità. I docenti sono infatti produttori, enologi o sommelier di esperienza, ciascuno con il suo personale punto di vista, dal valore dei profumi in un calice di vino agli abbinamenti fra vino e cibo, fino alle caratteristiche dei vini in rapporto al terroir.
Domande dal pubblico, approfondimenti, consigli sulla degustazione, vini di produttori sempre diversi: tutti questi elementi rendono le Wine Tasting Experience® un modo nuovo per avvicinarsi alla conoscenza dei vini, oltre a rappresentare un’occasione unica per approfondire i dettagli della produzione del territorio di Langhe e Roero. Per rendere sempre più esperienziali le Wine Tasting Experience® e coinvolgere direttamente i partecipanti, i docenti utilizzeranno video di supporto, ricchi di infografiche e mappe interattive.
LINGUA INGLESE – Con un occhio di riguardo per i sempre più numerosi enoturisti stranieri, le Wine Tasting Experience® sono condotte anche in lingua inglese.
WINE TASTING EXPERIENCE® ON DEMAND – Oltre agli appuntamenti “a calendario”, è sempre possibile organizzare una Wine Tasting Experience® personalizzata in esclusiva per gruppi di almeno sei persone, che possono definire insieme agli organizzatori date, orari, location, lingue (oltre all’italiano: inglese, francese e tedesco) e naturalmente l’offerta di vini in degustazione.
Date e orari delle Wine & Food Experience nel cortile del Castello di Barolo:
- Sabato 7 ottobre – ore 11.30: The taste of the hills (ENG), Degustazione di quattro differenti vini di Langhe e Roero in abbinamento a una selezione di prodotti agroalimentari piemontesi
- Domenica 8 ottobre – ore 11.30: Il gusto del territorio (IT), Degustazione di quattro differenti vini di Langhe e Roero in abbinamento a una selezione di prodotti agroalimentari piemontesi
- Sabato 14 ottobre – ore 11.30: The crus of Barolo (ENG), Degustazione di tre differenti cru di Barolo in abbinamento a una selezione di prodotti agroalimentari piemontesi
- Domenica 15 ottobre – ore 11.30: I cru del Barolo (IT), Degustazione di tre differenti cru di Barolo in abbinamento a una selezione di prodotti agroalimentari piemontesi
- Sabato 21 ottobre – ore 11.30: The taste of the hills (ENG), Degustazione di quattro differenti vini di Langhe e Roero in abbinamento a una selezione di prodotti agroalimentari piemontesi
- Domenica 22 ottobre – ore 11.30: Il gusto del territorio (IT), Degustazione di quattro differenti vini di Langhe e Roero in abbinamento a una selezione di prodotti agroalimentari piemontesi
- Sabato 28 ottobre – ore 11.30: The taste of the hills (ENG), Degustazione di quattro differenti vini di Langhe e Roero in abbinamento a una selezione di prodotti agroalimentari piemontesi
- Domenica 29 ottobre – ore 11.30: Il gusto del territorio (IT), Degustazione di quattro differenti vini di Langhe e Roero in abbinamento a una selezione di prodotti agroalimentari piemontesi
- Sabato 4 novembre – ore 11.30: The crus of Barolo (ENG), Degustazione di tre differenti cru di Barolo in abbinamento a una selezione di prodotti agroalimentari piemontesi
- Domenica 5 novembre – ore 11.30: I cru del Barolo (IT), Degustazione di tre differenti cru di Barolo in abbinamento a una selezione di prodotti agroalimentari piemontesi
- Sabato 11 novembre – ore 11.30: The taste of the hills (ENG), Degustazione di quattro differenti vini di Langhe e Roero in abbinamento a una selezione di prodotti agroalimentari piemontesi
- Domenica 12 novembre – ore 11.30: Il gusto del territorio (IT), Degustazione di quattro differenti vini di Langhe e Roero in abbinamento a una selezione di prodotti agroalimentari piemontesi
- Sabato 18 novembre – ore 11.30: The taste of the hills (ENG), Degustazione di quattro differenti vini di Langhe e Roero in abbinamento a una selezione di prodotti agroalimentari piemontesi
- Domenica 19 novembre – ore 11.30: Il gusto del territorio (IT), Degustazione di quattro differenti vini di Langhe e Roero in abbinamento a una selezione di prodotti agroalimentari piemontesi
- Sabato 25 novembre – ore 11.30: The crus of Barolo (ENG), Degustazione di tre differenti cru di Barolo in abbinamento a una selezione di prodotti agroalimentari piemontesi
- Domenica 26 novembre – ore 11.30: I cru del Barolo (IT), Degustazione di tre differenti cru di Barolo in abbinamento a una selezione di prodotti agroalimentari piemontesi
Per info e prenotazioni: Tel.: +39 329 2566787
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www.winetastingexperience.it