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PRIAMART 2014 - 3° Edizione di ARTE AL PRIAMAR

 

SABATO 19 LUGLIO 2014 ALLA FORTEZZA DEL PRIAMÀR DI SAVONA SI INAUGURA LA MOSTRA “PRIAMART duemila14”.

IN ESPOSIZIONE LE OPERE DEGLI ARTISTI GIANNETTO FIESCHI, GIORGIO ANGELINI, FRANCO BUFFARELLO, GIANNI CARREA, LUCIANO CAVIGLIA, MARIAGIOVANNA FIGOLI, ENRICO MERLI E PAOLA PASTURA

 

Sabato 19 luglio 2014, alle ore 16.00, presso la Fortezza del Priamàr di Savona, Salone della Sibilla, in corso Mazzini 1, si inaugura la mostra “PriamArt duemila14”. In visione individualmente, in otto suggestive cellette dell’antica roccaforte, le opere degli artisti Giannetto Fieschi, Giorgio Angelini, Franco Buffarello, Gianni Carrea, Luciano Caviglia, Mariagiovanna Figoli, Enrico Merli e Paola Pastura.

Singole note di apprezzamento per l’alto valore artistico rappresentato dalla manifestazione sono giunte da Gerardina Basilicata, prefetto di Savona; Federico Berruti ed Elisa Di Padova rispettivamente sindaco ed assessore alla Cultura del Comune di Savona; Angelo Vaccarezza, presidente della Provincia di Savona e dal relativo assessore alla Cultura Sara Foscolo. Al vernissage presenzieranno gli assessori Sara Foscolo ed Elisa Di Padova.

L’esposizione è organizzata da Pietro Bellantone dell’associazione culturale EventidAmare di Genova e gode del patrocinio di Regione Liguria, Provincia di Savona, Città di Savona e Camera di Commercio Savona.

La mostra è stata curata dal critico d’arte, nonché scrittore e giornalista, Stefano Bigazzi che recensisce: «Sono pittori e incisori, non vi è traccia di “arte digitale”, usano carte e tela, matite, pennelli, plasmano la materia senza lasciare che sia un programma informatico a sostituirsi al gesto creativo. Notevole, nella mostra, la novità: accanto a lavori conosciuti del rispettivo repertorio, gli artisti hanno portato al Priamàr opere molto recenti e in alcuni casi per così dire fresche sulla tela, a conferma della necessità di dibattere idee sempre in svolgimento, non accontentandosi di una produzione apprezzata ma storicizzata.» L’introduzione in sede d’inaugurazione sarà a cura dello stesso Bigazzi.

Nella coinvolgente e storica location a picco sul mare, un tempo cattedrale, poi fortezza ed infine reclusorio militare e prigione di Giuseppe Mazzini, si potranno dunque ammirare le personali di artisti prestigiosi del nostro territorio. E non solo, come spiega Pietro Bellantone, responsabile di EventidAmare: «Sarà questa l’occasione anche per celebrare due personaggi di grande spicco quali il critico e storico d’arte Germano Beringheli, recentemente scomparso, che ha dato il suo importante contributo alle precedenti manifestazioni ed il pittore ed incisore Giannetto Fieschi, deceduto nel 2010; una delle personalità artistiche di maggior rilievo del secondo dopoguerra.» Nel suo insieme l’esposizione d’arte offrirà «un variopinto caleidoscopio di colori, immagini, emozioni, - prosegue Bellantone - che siamo certi affascinerà e coinvolgerà i visitatori.»

La mostra sarà aperta al pubblico sino a lunedì 4 agosto 2014, tutti i giorni, con orario continuato dalle 10,30 alle 19,30 con possibili prolungamenti, a richiesta, sino alle 23.30. Ingresso libero e catalogo gratuito della mostra, per i visitatori, fino ad esaurimento delle scorte.

Per ulteriori informazioni contattare l’associazione EventidAmare mobile +39.348.156.39.66, e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure il Servizio Cultura e Turismo Comune di Savona, telefoni 019.83.10.50.05-019.83.10.50.23, e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

 

Daniela Cassinelli
Addetta stampa e Comunicazione

Blogger

Collaboratrice di testate giornalistiche

Tel. 349.340.52.87

e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

 

Testi del Catalogo

 

L’Associazione Culturale EventidAmare, dopo le fortunate edizioni del 2012 e 2013, ritorna anche quest’anno, grazie alla consueta disponibilità del Comune di Savona, nel magnifico scenario delle “cellette” della Fortezza del Priamàr a Savona, proponendo una esposizione di pittori di altissimo valore: PriamArt 2014, che si svolgerà nel periodo 19 luglio - 4 agosto 2014.

Sarà questa l’occasione anche per celebrare due personaggi di grande spicco quali il critico e storico d’arte Germano Beringheli, recentemente scomparso, che ha dato il suo importante contributo alle precedenti manifestazioni ed il pittore ed incisore Giannetto Fieschi, deceduto nel 2010; una delle personalità artistiche di maggior rilievo del secondo dopoguerra.

Otto pittori dalle indiscutibili qualità, ognuno con il proprio stile e le proprie tecniche pittoriche, che avranno a disposizione una celletta ciascuno per poter proporre una selezione di loro opere.

Un variopinto caleidoscopio di colori, immagini, emozioni che siamo certi affascinerà e coinvolgerà il pubblico che visiterà l’esposizione. Quest’anno la critica delle opere e degli artisti è stata affidata, quale graditissima novità, a Stefano Bigazzi, noto e valente critico d’arte e giornalista del quotidiano “La Repubblica”. Vogliamo ringraziare caldamente la moglie Rosina e la figlia Limbania del grande Giannetto Fieschi, che, con estrema cortesia, ci hanno concesso alcune opere dell’Artista, che indubbiamente costituiranno la punta di diamante dell’esposizione.

Esprimiamo gratitudine altresì agli altri sette artisti, che con la qualità delle loro opere contribuiranno a rendere indimenticabile l’esposizione di quest’anno ed ancora alla Erga Edizioni che compie cinquanta anni di attività e da sempre ha elaborato e realizzato virtuosamente tutti i nostri cataloghi e materiali pubblicitari.

 

Pietro Bellantone

Responsabile di EventidAmare

Priamàrt 2014 visto da Stefano Bigazzi – critico d’Arte e giornalista – Recensione alle opere

Un percorso composito, questo prodotto da Pietro Bellantone, quale importante testimonianza dello stato dell’arte, nella fattispecie la pittura, attraverso le opere di sette autori contemporanei cui si aggiunge l’omaggio a Giannetto Fieschi (1921-2010). Sono pittori e incisori, non vi è traccia di “arte digitale”, usano carte e tela, matite, pennelli, plasmano la materia senza lasciare che sia un programma informatico a sostituirsi al gesto creativo. Notevole, nella mostra, la novità: accanto a lavori conosciuti del rispettivo repertorio, gli artisti hanno portato al Priamàr opere molto recenti e in alcuni casi per così dire fresche sulla tela, a conferma della necessità di dibattere idee sempre in svolgimento, non accontentandosi di una produzione apprezzata ma storicizzata.

 

Giannetto Fieschi

Una storia complessa di pittura che tende alla rappresentazione plastica, senza volerla riprodurre, anzi mostrando una originale autonomia nell’espressione tridimensionale sulla superficie piatta. I dipinti di Fieschi sono composti come personaggi di un teatro mentale nella ricchezza di riferimenti simbolici, legati da una conversazione per immagini e colori, una letteratura per citazioni, che risalgono alla pittura rinascimentale, da cui trae idee, coglie spunti tragici (che sono già evidenti nella produzione negli anni della guerra, senza alcuna retorica anzi nella piena consapevolezza del contesto e della necessità di superarlo con la potenza espressiva della pittura come strumento particolare di un più generale impianto culturale). Nella mostra savonese sono stati scelte in accezione antologica alcune calcografie che arrivano dalla fine degli anni quaranta all’ultimo periodo del pittore. Nello scorrere della linea Fieschi ne ripudia ogni ingentilimento: figure deformi, tragiche, evocative, di straordinaria leggerezza esecutiva e profondità nei contenuti.

Giorgio Angelini

I suoi dipinti – ne scrive Germano Beringheli nel “Dizionario degli artisti liguri” (De Ferrari) – , connotati da una figurazione di tipo simbolico espressionista, maturano in una visione interiore, sorretta da un esercizio consapevole del linguaggio pittorico. Soggetto privilegiato della sua ricerca è lo spazio urbano riletto come luogo della memoria”. Qui presenta alcuni lavori della più recente produzione 2002-2014, nei quali è più marcato e dagli esiti interessanti l’impianto di stampo teatrale, dove i soggetti (“Notte d’estate”) sembrano abbandonare ogni attribuzione geografica per disunirsi su più piani scenici e ricomporsi in una narrazione coerente; così in “Atropo” dalla ponderata classicità e nello stratificato “Disegno”, nell’esecuzione a carboncino su carte per un effetto compositivo efficace.

Franco Buffarello

È una dimensione apparentemente fantastica (la lunga frequentazione con l’illustrazione satirica e la vignetta – anche umoristica – ha lasciato nell’opera dell’autore genovese, docente al liceo artistico Klee-Barabino di Genova, una visione della cultura ampia e frastagliata). Ritratti surreali che tuttavia rimandano a una lettura sociologica e antropologica della realtà medesima. In mostra una galleria di personaggi composta con sensibilità attenta al particolare (questi suoi occhi che si moltiplicano come in una visione senza più fuoco, sia dalla parte di chi osserva la figura ma anche nell’immaginario della figura stessa in un approccio di lettura grottesco e di leggera ironia. Se l’immediato riferimento è George Grosz dietro questo cui si rivelano i mondi dell’arte, dal Rinascimento

a Magritte.

 

Gianni Carrea

Naturalista, fotografo e cineasta, recupera al Priamàr l’intera esperienza africana, articolata nelle progressioni dalla metà degli anni ottanta a oggi, con una sempre più convinta notazione pittorica. Nelle tele del primo periodo “Il peso della sete” o “Occhi di giraffa” si legge l’attenzione del viaggiatore per il contesto davanti al quale si trova di fronte, ricavandone un diario, un quaderno di appunti per immagini. La successiva frequenza del paesaggio africano apre nuove porte all’osservazione e determina nuovi interessi, non solo descrittivi ma anche interpretativi, come documenta, tra gli altri, “Anche i leoni pensano” (2012), passando per ritratti – un contributo antropologico – e utilizzando supporti (la tela grezza) su cui estrapolare la figura, sino agli ultimi riusciti innesti tecnici (solarizzazione, uso del negativo) per efficaci e godibili teorie di luce e di colore, sempre ingannando l’occhio di chi osserva, utilizzando nella pittura linguaggi prossimi alla fotografia in una produzione realisticamente amanuense.

Luciano Caviglia

Del pittore genovese è presente in mostra una esauriente galleria di “Personaggi disumanizzati”, dalla serie “Robot” risalente al 1979. è il terzo capitolo di un percorso di studio sulla società contemporanea di forte valenza sociale, avviato dapprima indagando l’involuzione della città come contesto di spaesamento, quindi più esplicitamente, dalla metà degli anni settanta, raffigurando in senso simbolico con le Sedie del Potere la disgregazione della società civile. I Robot ne sono dunque la compiuta evoluzione: dal paesaggio urbano, spersonalizzante all’esercizio dell’autorità sino al Robot (appunto “Personaggio disumanizzato”) ritratto dell’uomo che non c’è, mutuato nell’animale-macchina la cui scomposizione della figura (vi si possono riscontrare anche ascendenze futuriste) descrive la disgregazione del singolo, prigioniero della realtà.

Mariagiovanna Figoli

Raccoglie nella presente mostra una selezione da alcune serie che negli ultimi anni ha composto seguendo un filo narrativo che parte dalla visione del paesaggio urbano. Architetto, Figoli ha dunque documentato la città secondo differenti percorsi: il Ponente – l’altra città, eccentrica, sommatoria di agglomerati individuali compressi nella Grande Genova e da questa ideologicamente separati – i teatri, le ville. È un resoconto di progettazioni fantastiche, nelle quali l’autrice intende riconoscere i luoghi della quotidianità trasfigurati secondo la memoria storica e quella personale. È una città consueta e nello stesso tempo diversa, tra citazioni del passato (frammenti di geografia non più esistenti e recuperati così dalla pittrice) e trasformazioni nel presente, come una metamorfosi di luoghi che si sovrappongono e lasciano intravedere – senza che compaiano – chi li abiti.

Enrico Merli

Garbata ma evidente nella sua produzione passata l’adesione a un certo simbolismo, qui l’artista presenta opere recenti (2011-2014) dalla profonda maturazione formale. È una pittura di meditazione – fa eccezione in qualche modo “La fuga” – attuata con una costante ricerca degli effetti della luce sulla figura e sul paesaggio in cui questa è completamente integrata. Cose, luoghi e persone si mostrano distesi, solari: ne fa fede la scelta dei colori, che abbondano delle declinazioni di base del contesto più interessante – il Mediterraneo è il mappamondo dell’artista – nel contrasto apparente con i freddi attenuati del mare e del cielo o della pietra, alla quale riesce a dare insospettato calore.

Paola Pastura

La pittura del movimento, con personale attenzione alle dinamiche del colore e della luce. Il lavoro di Pastura si svolge lasciando tracce di spessa materia a espandersi nel vuoto, riempiendolo di immagini. È una pittura di emozioni, di potenti gesti evocativi, libera. Di lei Germano Beringheli scrive nel dizionario: “Lo sviluppo del suo lavoro ha vissuto e vive infatti del ritmo, del gesto e della variazione luminosa giocata sulle evidenze delle paste cromatiche, in particolare la serie di bianchi, gialli, azzurri e rossi intonati al verde dominante e continuo”. Nelle opere (recenti) presentate al Priamàr è un paesaggismo informale (“Eruzione”, “Nubi nella vallata”, “Sentiero”) luminoso e denso, nell’immediatezza della visione, così unica, così universale.

Curriculum degli artisti

 

Giannetto FIESCHI

Zogno, 1921 – Genova, 2010) Pittore e incisore tra i più noti del secondo dopoguerra. Nato a Zogno, Fieschi ha poi vissuto sempre a Genova dove ha fatto gli studi classici, poi quelli universitari, iscrivendosi a medicina per poi proseguire con gli studi artistici all’Accademia ligustica di Belle Arti. Capofila della «Nuova figurazione», Fieschi è tra gli artisti più conosciuti del secondo dopoguerra. È stato descritto dai critici come visionario apocalittico, surrealista, dada, informale materico. Negli anni Cinquanta si è anche dedicato ai collage con «Cats are hungry» realizzati a Parigi e poi «Il leviatano» successivo a un suo soggiorno e insegnamento nel Tennessee. Ha partecipato a due Biennali a Venezia nel 1948 e nel 1964 e alle Quadriennali di Roma del `65 e del ´72. Tra le sue opere più conosciute ci sono quelle conservate al

Museo di San Gimignano e la serie della Via Crucis alla Fondazione Stauros di San Gabriele dell’Addolorata, presso Teramo.

Bibliografia

Giubilei, Ragazzi, Sborgi Presenze liguri alla Biennale di Venezia 1895-1995, Genova 1995; Gianpaolo Boetti, Epistemologia per il tramite dello stile in Giannetto Fieschi, Silva editore, Roma 1970; Enrico Crispolti, Giannetto Fieschi pittore, Fondazione della Cassa di Risparmio di Genova e Imperia, Grafiche Amilcare Pizzi, Genova 1999.

 

Giorgio ANGELINI

Genova, 1928. Dopo un corso di disegno all’Accademia Ligustica (1950) inizia a dipingere in solitudine paesaggi della sua città, nel 1955 entra nel “Gruppo Artistico Acquasola”. La sua ricerca figurativa ed espressiva va definendosi attraverso varie esperienze finché: “I suoi dipinti, connotati da una figurazione di tipo espressionista, maturano una visione interiore, sorretta da un esercizio consapevole del linguaggio pittorico” (G. Beringheli). Ha fatto negli anni 22 personali (la prima nel 1960) e ha partecipato a numerose mostre di gruppo. Hanno scritto di lui: I. Balestreri, F. Ballero, F. Bissono, M. Bocci, G. Bruno, N. Mura, C. Molinari, S. Paglieri e molti altri. Dal 1984 fa parte dell’Associazione Culturale “Amici di Albaro”. Franco Buffa rello Genova, 1954. Docente di discipline pittoriche presso il Liceo Artistico Klee-Barabino di Genova dal 1974, istituto presso il quale ho conseguito il diploma, per poi concludere gli studi presso l’Accademia di belle Arti di Torino. Ha collaborato con Tuttosport, Guerin sportivo, il Buongiorno, il Porto, il Corriere Mercantile e la Redazione Sportiva di Rai 1. Ha esposto in varie collettive di grafica e pittura. Nel 1982 è stato inserito tra i primi 10 caricaturisti a livello mondiale dalla giuria del “XIX Salon international de la caricature” di Montreal, Canada. “Buffarello è uno che ha conservato la visione antica della concezione del mondo come dato da cui si parte per ribaltarlo e buffonescamente riderne assieme; ...Questa forma grottesca del

nostro mondo – il mondo in cui le facce della gente somigliano sempre più a delle protesi – è il dato del segno da cui egli si muove nella danza della caricatura: un ballo che tende anch’esso alla caduta per rialzarsi comunque tra fischi e applausi: il ridicolo.” (Silvio Ferrari)

 

Gianni CARREA

Nato il 21 febbraio 1942 a Serravalle Scrivia (AL ). Laureato in Lettere e filosofia, vive e lavora a Genova. Pittore figurativo iperrealista, è particolarmente interessato ad immagini di animali e personaggi della Savana africana, dove si reca da 35 anni, riportando con grande realismo emozionanti primi piani. Dal 1974 ha tenuto numerose mostre personali e collettive, tra le quali vanno ricordate soprattutto quelle svolte a Friburgo (1990) a Firenze (1977), Ferrara (1978), Napoli (1987), Alessandria (2010) e Museo Civico Andrea Doria di Genova (2010), Priamàr Savona (2011), Centro Civico Buranello di Sampierdarena (2012), Comune di Albisola Superiore (2014) e al Museo Navale di Genova Pegli (2014). Negli anni 1977, 1978, 1979, 1983 è stato segnalato dalla critica nel catalogo Bolaffi della Pittura Italiana. I suoi lavori sono esposti permanentemente nel suo show-room in Via E. Salgari 71 B- Genova Pegli. In 35 anni, consecutivi, si è recato 95 volte in Africa effettuando oltre 260 safari fotografici. www.giannicarrea.com - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Luciano CAVIGLIA

Nato a Genova nel 1926. È uno dei promotori del Gruppo dell’Acquasola, giovani pittori e scultori che espongono insieme e partecipano alle estemporanee nell’hinterland genovese e piemontese. Superando la difficoltà di dover conciliare lavoro e pittura, continua la sua ricerca studiando gli autori che più lo interessano per la denuncia del disagio sociale e del degrado urbano (specialmente Ben Shahn e poi Mario Sironi). Nel 1996 presenta una sua monografia al Museo di Villa Croce (con testo critico di Germano Beringheli). Nello stesso anno presenta – nuovamente a Villa Croce – il volume “Opere dal 1970 al 2009” a cura di Luciano Caprile. Sono oltre 600 le tele dipinte dal 1955, oltre alle terrecotte policrome e le sculture in legno d’ulivo, con una coerente continuazione del suo cammino umano e pittorico, senza mai venir meno alla profonda convinzione che l’uomo, pur nei dubbi e nelle debolezze, deve essere al centro del nostro mondo e la pittura è un mezzo straordinario per comunicare.

 

Mariagiovanna FIGOLI

Mariagiovanna Figoli, genovese, architetto ex docente della facoltà di architettura di Genova e del Politecnico di Milano, ha posto, al centro del suo lavoro, la città e l’architettura. Non poteva ignorare tale universo neppure attraverso il linguaggio pittorico e quindi scavando nel rapporto tra l’assetto architettonico e l’organismo urbano. Ha partecipato a mostre collettive e ha prodotto per mostre personali di cui vale la pena di ricordare le ultime: 2012, nel Foyer del Teatro della Corte; 2013 a villa Cattaneo-Imperiale; 2013/14 nel Foyer del Carlo Felice; nel 2014 in villa Centurione-Doria. Suoi lavori sono esposti in villa Cattaneo-Imperiale, nel Foyer del Teatro della Corte e al Carlo Felice. Vive e lavora a Genova. Atelier in via Ciro Menotti 16/3. e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Enrico MERLI

Genovese, diplomato nel 1985 all’Accademia Ligustica di Belle Arti ha frequentato i corsi di Gianfranco Fasce, Vittorio Alfieri, Giovanni Battista Semino, Tranquillo Marangoni, Mario Chianese e Giannetto Fieschi, è grafico pubblicitario e art director presso la casa editrice Erga edizioni. Dal 1997 espone con regolarità in mostre d’arte a carattere personale e collettivo in Italia. Vive a Cicagna in Valfontanabuona. “Pittura di luce, così titola i propri lavori pittorici Enrico Merli per definire i modi del suo praticare le figure tradizionali, dal paesaggio alle sirene, dagli scorci di veduto ai notturni vissuti essenzialmente come stati d’animo. La realtà è rivissuta, dunque, dal pittore in maniera interiorizzata; la morbidezza stessa del disegno vuole corrispondere agli eventi, naturali o fantastici che siano e che, sottolineati dai colori, hanno del fiabesco; i suoi quadri sono, pertanto, momenti di un racconto, infatti c’è, pressoché in ciascuno, un prima e un dopo che inducono a pensare romanticamente gli accadimenti.” (Germano Beringheli) www.merlienrico.it - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Paola PASTURA

Genovese, manifesta fin dalla più tenera età una straordinaria passione per il disegno e soprattutto per il colore. Terminati gli studi all’Istituto Magistrale, intrapresi per volontà della famiglia, si iscrive all’Accademia Ligustica di Belle Arti e frequenta i corsi dei professori Sirotti, Carreri, Chianese, Ottria e della docente di storia dell’arte Carla Mazzarello. In seguito forma un gruppo con altri compagni di accademia per proseguire la ricerca artistica sotto la guida del professor Mario Schiaffino. Dalla metà degli anni ottanta comincia ad esporre in numerose mostre personali e collettive. Nel 1987 contribuisce alla nascita del gruppo di artisti Gruppo 10 e due anni dopo aderisce all’Associazione Culturale Amici di Albaro, un sodalizio tra pittori poeti e ceramisti prolifico di iniziative. In questo periodo sperimenta la pittura su ceramica realizzando alla fornace San Giorgio di Albissola numerosi pezzi insieme all’amico Maestro Giannetto Fieschi. Successivamente lo sviluppo della sua attività la porta ad esporre, oltre che a Genova anche in molte città italiane come Milano, Roma, Torino, Piacenza, Mantova e Ferrara ed europee, tra cui Madrid, Londra, Parigi, Barcellona. Nel 2014 il Museo di Sant’Agostino di Genova ospita un’importante mostra personale Sinfonia per colori e luce.

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