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Eventi culturali
L FESTIVAL DELLA COMUNICAZIONE CHIUDE CON NUMERI RECORD E GUARDA GIÀ ALLA DECIMA EDIZIONE DEL 2023
160 ospiti, più di 100 incontri e una fortissima partecipazione di pubblico, con più di 40 mila presenze: numeri eccezionali che confermano l’importanza di un appuntamento unico nel panorama culturale italiano. Il Festival ritorna dal 7 al 10 settembre 2023 per la sua decima edizione dedicata al tema della Memoria, nel segno e nel ricordo del padre nobile Umberto Eco.
Nuovo record di partecipazione per il Festival della Comunicazione, che è tornato ad animare il borgo di Camogli per la sua nona edizione dall’8 all’11 settembre, con più di 100 eventi tra incontri, dibattiti, concerti, laboratori, escursioni e mostre, e 160 ospiti protagonisti del panorama letterario, scientifico, artistico, economico, musicale e dello spettacolo.
Un Festival sempre più grande sia dal vivo, con 40mila presenze tra terrazze, piazze e maxischermi, sia online, con 400mila visualizzazioni via streaming e arrivando a superare i 16.400 iscritti al canale YouTube. Sono 365mila le views delle pagine del sito, e anche la partecipazione via social è in crescita con una copertura che segna il record di 200mila persone raggiunte.
Ideato con Umberto Eco, diretto da Rosangela Bonsignorio e Danco Singer, organizzato da Frame in collaborazione con il Comune di Camogli e la Regione Liguria, il Festival quest’anno è stato dedicato alla Libertà, intesa come forza istintiva e viscerale, imprescindibile per il mondo della cultura e della comunicazione. Dopo la calorosa e commossa commemorazione a Piero Angela, ospite fisso delle passate edizioni del Festival ricordato per la sua grande capacità di divulgare la scienza a intere generazioni, Alessandro Barbero ha introdotto il tema della kermesse con la brillante lectio magistralis che ha preso le mosse dal verso dantesco “Libertà va cercando”.
Scrittori, giornalisti, divulgatori scientifici, artisti e musicisti hanno appassionato il pubblico con efficacia e creatività in tutti gli appuntamenti della rassegna. In esclusiva sono stati presentati a Camogli gli ultimi sondaggi politici prima del silenzio elettorale e i nuovi dati nazionali sull’ascolto dei podcast, e non sono mancate le anteprime delle nuove uscite editoriali di Francesco Costa, Paolo Crepet, Aldo Cazzullo e Miguel Gotor.
A Luciana Littizzetto è andato il Premio Comunicazione 2022, ‘perché con la sua contagiosa simpatia e il suo modo provocatorio e irriverente di comunicare è capace di fare ironia sul lato umano che ci accomuna tutti, di cogliere le contraddizioni del nostro vivere e di raccontare l’attualità con lucido umorismo’. Nel giorno della premiazione ha raccontato: “La comicità ha dovuto adattarsi ai nuovi linguaggi e ai nuovi modelli della comunicazione, anche se il comico ha già di per sé come punto centrale il ritmo e la velocità”. E a proposito di comunicazione e libertà: “La rete oggi richiede il politically correct a tutti i costi, ma i comici non possono essere sempre politicamente corretti”.
Un grazie speciale ai partner che hanno contribuito a rendere possibile il festival – tra cui citiamo Ferrovie dello Stato, Banca Passadore, Basko, BMW, Generali, Lavazza, Enel, Audible (Amazon), Eni, Weber Shandwick e Iren, così come Snam, MSC, Fondazione Compagnia di San Paolo e MyEdu.
“La nona edizione del Festival della Comunicazione è stata un intenso viaggio attraverso le più svariate dimensioni della libertà, l’esplorazione a tutto tondo di un principio fondante e irrinunciabile della nostra esistenza, come individui, come società e come umanità intera”, ha detto in chiusura del Festival il direttore Danco Singer. “Stiamo vivendo mesi e giorni straordinari, con avvenimenti di portata epocale in cui la comunicazione gioca un ruolo determinante, che si tratti di conflitti, crisi sanitarie, elezioni politiche, progresso scientifico, sviluppo tecnologico, innovazione sociale o intrattenimento. Lo abbiamo visto dall’apertura di Alessandro Barbero, proprio nelle ore in cui la corona britannica passava da Elisabetta II a Carlo III, fino al Premio Comunicazione, per un modo di comunicare anche irriverente ma sempre libero da ogni costrizione. Ospiti straordinari, vecchi e nuovi amici del Festival, ci hanno fatto scoprire e approfondire in modo originale la storia, la filosofia, l’economia e la musica, attraverso la chiave della contaminazione tra aree del sapere e insoliti mix che sul palco hanno stupito, appassionato, divertito e coinvolto. Come ci piace ricordare anno dopo anno, gli elementi che rendono forte una manifestazione come il Festival della Comunicazione sono almeno un paio: non solo il contributo culturale e affettivo che ciascuno dei nostri ospiti offre, ma anche quella sinergia sempre più salda tra l'organizzazione, l'amministrazione, le forze dell’ordine, i cittadini di Camogli, lo staff e il pubblico, rendendo il Festival una festa della cultura e dello stare assieme”.
La direttrice Rosangela Bonsignorio ha aggiunto: “Dopo due anni di limitazioni, quest’anno per le vie, le piazze e le terrazze di Camogli abbiamo finalmente riassaporato appieno il calore umano, la vicinanza del nostro affezionato pubblico, la gioia dello stare assieme e quella parte più passionale, viva, emozionante e festosa del nostro Festival. I grandi eventi andati esauriti pochi minuti dopo l’apertura delle prenotazioni, le platee sempre pienissime e le lunghissime – e altrettanto ordinate – code ai firmacopie ci hanno dimostrato ancora una volta quanta voglia c’è di incontrarsi, di conoscere e di fare cultura. Abbiamo vissuto quattro giornate tanto piene quanto emozionanti, dalle colazioni insieme agli autori fino agli spettacoli serali, con un fitto palinsesto di incontri arricchito da laboratori, escursioni e mostre. Impagabile è soprattutto il calore che riceviamo da chi partecipa al Festival, dai sempre più numerosi volontari e attraverso i canali social”.
Ma gli eventi targati Festival della Comunicazione non sono finiti. Dal 23 al 25 settembre 2022 sempre a Camogli si svolgerà la seconda edizione di Cucina d’epoca, il festival dedicato alla cucina italiana ed europea nei diversi periodi storici, organizzato dal Comune di Camogli - Assessorato alla Cultura, dall’ASCOT-CIV e da Frame - Festival della Comunicazione. Un viaggio nella storia passando per la tavola: protagonisti dell’evento sono storici e cuochi, attori e scrittori, musicisti, giornalisti, divulgatori, produttori, sotto la sapiente regia e l’estro creativo di uno storico dell’alimentazione tra i più amati e stimati: Massimo Montanari.
Il Festival della Comunicazione guarda già anche alla sua decima edizione: l’appuntamento è da giovedì 7 a domenica 10 settembre 2023, quando il Festival tornerà a Camogli per affrontare il tema della Memoria, fondamentale per una comunicazione che si rivolge al futuro guardando agli insegnamenti della storia, nel segno e nel ricordo di Umberto Eco.
Gli ospiti che hanno partecipato alla nona edizione del Festival della Comunicazione sono Elisabetta Abamo, Gianumberto Accinelli, Barbara Alberti, Stefano Allievi, Gian Piero Alloisio, Pietro Ameri, Franco e Andrea Antonello, Fazio Armellini, Franco Arminio, Stefania Auci, Marco Bagli, Lorenzo Baglioni, Antonio Baravalle, Stefano Barberis, Alessandro Barbero, Guido Barbujani, Marco Battaglieri, Fabrizio Benente, Luca Bizzarri, Andrea Bonfiglio, Francesco Bono, Rosangela Bonsignorio, Bianca Bottino, Luca Bottura, Arturo Brachetti, Antonio Caggiano, Franco Cardini, Cristiana Castellotti, Guido Catalano, Aldo Cazzullo, Gianluca Cerruti, Mariachiara Chiantore, Evelina Christillin, Gherardo Colombo, Furio Colombo, Francesco Costa, Roberto Cotroneo, Carlo Cottarelli, Paolo Crepet, Giulia Cuter, Luca Dal Fabbro, Giovanni D'Alessandro, Silvia De Angeli, Luca De Biase, Ferruccio de Bortoli, Andrea Federica de Cesco, Maurizio Decollanz, Federico Delfino, Jacopo Della Torre, Silvia Di Pietro, Alberto Diaspro, Giovanna Famulari, Oscar Farinetti, Carlo Fava, Carlotta Ferrando, Cecilia Ferranti, Silvia Ferrara, Francesco Ferrari, Luigi Ferraris, Federico Ferrazza, Francesco Paolo Figliuolo, Marcello Flores, Max Frignani, Gabriele Galateri di Genola, Furio Garbagnati, Alessia Gazzola, Gianluca Gemme, Irene Geneselli, Fabio Genovesi, Mara Gergolet, Ruben Gianeri, Maria Caterina Giordano, Alberto Girani, Miguel Gotor, Giovanni Gozzini, Irene Grandi, Aldo Grasso, Gilles Gressani, Pippo Guarnera, Nate Hill, Francesco Iorio, Sherine Jharni, Nereo Kalebic, Andrea Lazzarini, Cinzia Leone, Luciana Littizzetto, Daniel Lumera, Monica Maggioni, Neri Marcorè, Domenico Mariorenzi, Gianni Martini, Stefano Massini, Fulvio Mastrogiovanni, Matteo Mauro, Enrico Mentana, Luigi Merlo, Giada Messetti, Daniele Mestriner, Giorgio Metta, Soheil Mohammadi, Andrea Montanari, Giacomo Montanari, Fabrizio Morganti, Murubutu, Piergiorgio Odifreddi, Marco Di Gregorio, Moni Ovadi, Nando Pagnoncelli, Matteo Pardini, Pierluigi Pardo, David Parenzo, Giada Parisi, Fabio Patrone, Ilaria Pavan, Giorgio Pedrazzini, Enrico Peira, Francesco Pellicini, Giulia Perona, Max Peroni, Silvia Pesce, Massimo Picozzi, Salvatore Polverino, Francesco Profumo, Saverio Raimondo, Federico Rampini, Jacopo Rampini, Marco Raveri, Elisabetta Ripa, Walter Riva, Carlo Rognoni, Eliana Ruffoni, Severino Salvemini, Marta Santagata, Elena Santopinto, Irene Sardellitti, Veronica Scazzosi, Stefano Schiaparelli, Silvia Sciorilli Borrelli, Guido Scorza, Beppe Severgnini, Piero Spitilli, Mauro Taiuti, Elena Taverna, Giuseppe Testa, Matteo Timo, Guido Tonelli, toomuchlag, Silvano Tosi, Emiliano Toso, Mario Tozzi, Tredici Pietro, Francesca Trivellato, Luca Ubaldeschi, Antonella Viola, Andrea Vitali, Clara Vite, Lucia Votano, Chiara Zumbo, Rodolfo Zunino.
Gianluca Dotti | cell. +39 333 4425539 | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
UN SETTEMBRE D'ARTE
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FESTA DI FINISSAGE IN ONORE DI GIORGIO MUSINU E GIACOMO COSTA
FESTA DI FINISSAGE SOTTO LE STELLE
Gran successo di pubblico e di critica per la mostra NOWHEN NOWHERE Giorgio Musinu + Giacomo Costa “La sospensione del tempo e dello spazio” curata da Linda Kaiser. Aperta il 21 maggio 2022 e conclusasi Domenica 28 agosto 2022 al Museo di Villa Croce a Genova, la mostra libera a tutti, ha dato vita venerdì 26 agosto (dalle ore 20:00 alle ore 23:00) alla Festa di Finissage in onore dei due artisti, Giorgio Musinu (Genova, 1990) e Giacomo Costa (Firenze, 1970).
C’è stata la visita guidata alla mostra interloquendo con i protagonisti sui temi della stessa, come la sospensione di fronte alla mancanza di riferimenti spazio-temporali (il “non tempo” e il “non luogo”) o lo spaesamento nei confronti degli accadimenti distruttivi attuali, sia della società che dell’ambiente, dove il Il pubblico ha fatto numerose domande.
Nella bellissima cornice del giardino della Villa, era allestito un dj set a cura di Van Dyuk, dj professionista e producer, che ha unito alla mostra Tech-House, Dream e Urban music.
Altro motivo d’interesse, l’attesa partecipazione di Alessia Ramusino, musicista, compositrice, autrice e interprete di diverse raccolte musicali e colonne sonore, che ha incantato la platea cantando alcuni suoi brani suonando la chitarra. Alessia ha fondato nel 2017 il movimento di sensibilizzazione “100donnevestitedirosso” con la mission di diffondere la cultura del rispetto, e il suo impegno sociale le è valso la nomina ad Ambasciatrice UNICEF nel 2020.
Poi Milo Prunotto, attrice diplomata alla Scuola di recitazione Mariangela Melato del Teatro Nazionale di Genova, ed Elisa Porzio, attrice della Compagnia Temps Clar di Genova, hanno effettuato una lettura teatrale di alcuni brani degli autori citati in mostra e che hanno ispirato i due artisti protagonisti.
Durante la serata sono stati serviti ottimi vini gentilmente offerti da Enoteche Squillari di Genova, abbinati a sfiziosi stuzzichini; il tutto sotto le stelle e con vista mare.
Linda Kaiser
Book Pride
Book Pride
Genova, Palazzo Ducale
30 settembre - 2 ottobre 2022
Amélie Nothomb, Mikhail Shishkin, Joshua Cohen, Clementine Hanael e più di 200 autori, 80 editori, 2 aree tematiche per ragazzi e saggistica e gli eventi Pop-Up
Con il tema “Moltitudini”, Book Pride - in programma dal 30 settembre al 2 ottobre a Genova, a Palazzo Ducale - vuole rappresentare la pluralità di voci e di sguardi dell’editoria indipendente con più di 200 autori, 80 editori e 2 aree tematiche. Book Young è dedicata alla letteratura per bambini e ragazzi, da sempre fiore all’occhiello della manifestazione e organizzata in collaborazione con la libreria genovese Le Formica, con ben 17 editori di settore presenti e un ricco programma di incontri nella sala Kids in the City pensata per i giovani lettori. Book Thinkers è invece la nuova area dedicata alla saggistica, genere in forte espansione negli ultimi mesi, con i libri delle case editrici che a Genova hanno deciso di puntare sulla loro produzione di saggi dal taglio scientifico o divulgativo per indagare il presente e le sue problematiche. Pop-Up è infine il nuovo format ideato dai curatori di Book Pride Federica Antonacci, Anastasia Martino e Raffaele Riba che, proprio come i libri Pop Up, vuole fare esplodere i libri di realtà attraverso una serie di incontri pensati per la città di Genova e i suoi abitanti, assecondando la predilezione, emersa negli ultimi anni, per i libri in grado di uscire dalla pagina, che generano o raccontano storie mischiandosi con il dato reale.
Tanti gli autori presenti, grazie alle collaborazioni consolidate nel tempo o di nuova formazione. A partire dalla nuova collaborazione con la Fondazione Bellonci e con il Premio Strega e Premio Strega Europeo che porterà a Book Pride la scrittrice di culto Amélie Nothomb, pubblicata da Voland, che torna a Genova dopo moltissimi anni di assenza per raccontare, nel suo unico appuntamento italiano dell’autunno, il suo trentesimo romanzo “Primo sangue” che si è aggiudicato il Prix Renaudot 2021 e il Premio Strega Europeo 2022 (1 ottobre). Mikhail Shishkin, l’autore russo dissidente, cresciuto nel centro di Mosca ma residente oggi in Svizzera, per la prima volta a Genova (2 ottobre). Shishkin è considerato uno dei maggiori autori russi contemporanei e i suoi romanzi, tradotti in molti paesi hanno ottenuto il favore della critica e del pubblico, ma anche numerosi premi, tra cui lo Strega Europeo 2022 (ex aequo con Nothomb) per “Punto di fuga” pubblicato dall’editore indipendente 21lettere. Fabio Bacà, al suo secondo romanzo “Nova”, uscito con Adelphi, tra i sette finalisti del Premio Strega 2022 e finalista al Premio Campiello 2022. Veronica Galletta, la sorpresa del Premio Strega 2022 con “Nina sull’argine” (Minimum Fax). La partecipazione dei protagonisti di quello che è riconosciuto come il premio letterario più prestigioso d’Italia, che gode di una consolidata fama anche in Europa e nel mondo, è legata alla produzione degli editori indipendenti e all’attenzione sempre crescente che il premio dedica a queste case editrici e ai loro autori e autrici che insieme rappresentano quasi il 50% del valore del mercato nazionale del libro.
Accanto alle star del Premio Strega, il vincitore di uno dei premi più importanti per la letteratura a livello mondiale: Joshua Cohen, lo scrittore americano che ha vinto il Premio Pulitzer per la narrativa con il romanzo “I Netanyahu” pubblicato da Codice Edizioni (1 ottobre). Nel romanzo, Cohen racconta l’incontro tra Harold Bloom e la famiglia di Benzion Netanyahu, tra cui anche il figlio Benjamin, avvenuto in una Università dello stato di New York verso la fine degli anni Cinquanta e prende spunto da un aneddoto raccontato dallo stesso Bloom. Il felice intreccio tra storia, fiction e un incredibile senso dell’umorismo è valso a Joshua Cohen non soltanto la vittoria al Pulitzer ma anche il plauso unanime di critici e colleghi che lo definiscono come il miglior scrittore americano di narrativa.
Cospicua la presenza di autori francesi. Oltre ad Amélie Nothomb, Clementine Hanael, la giovane scrittrice francese che presenta in anteprima nazionale il suo esordio “Vuoto d’Aria” (Alter Ego Editore), inserito da Le Figaro, nell’anno di pubblicazione per Gallimard, tra i 10 libri preferiti dell’anno (30 settembre). Sylvain Prudhomme, lo scrittore nato in Francia ma che ha vissuto e lavorato a lungo all’estero, per la prima volta a Genova con “Leggenda”, il nuovo romanzo che descrive la vita cruenta e veloce di due ragazzi nell’area di Arles negli anni Ottanta, afflitti da droga e Aids. I suoi romanzi hanno ricevuto numerosi premi e sono tradotti in diverse lingue: “Vite di passaggio” (66thand2nd) ha vinto il Prix Femina e il Prix Landerneau des lecteurs (2 ottobre). Di Irène Némirowsky e “Tempesta in giugno” (Adelphi) parla Olivier Philipponnat, biografo e curatore dell’intera opera dell’autrice. “Tempesta in giugno” è la seconda versione di “Suite francese”, dattiloscritta dal marito, corretta a mano da lei e contenente quattro capitoli nuovi e molti altri profondamente rimaneggiati, del primo dei cinque movimenti di quella grande sinfonia, rimasta incompiuta, a cui stava lavorando nel 1942, quando fu arrestata per poi essere deportata ad Auschwitz (2 ottobre). La presenza degli autori francesi è resa possibile dalla collaborazione con l’Institut Francais d’Italie. Il Goethe Institut di Genova, in collaborazione con la casa editrice L’Orma realizzerà un evento dedicato a Bertold Brecht.
Dalla Spagna, grazie al sostegno dell’Istituto Cervantes, arrivano una triade di autori spagnoli: Jon Bilbao che presenta “Stromboli” (Giulio Perrone Editore), un romanzo composto da otto storie intrecciate che parlano dei limiti nelle relazioni umane, e del loro superamento; Brigitte Vasallo - scrittrice, attivista e femminista spagnola nota soprattutto per la sua critica all’islamofobia di genere - che presenta “Per una rivoluzione degli affetti” (effequ), saggio che mette in discussione il ruolo centrale che la monogamia ha avuto nella definizione del concetto di amore, e propone una riflessione anche critica sul poliamore come modello di opposizione utilizzato per contrastarla; e infine Itziar Ziga, che a Palazzo Ducale incontra anche gli studenti delle scuole superiori affrontando il volume appena ripubblicato da D Editore “Diventare cagna”, libro-manifesto del transfemminismo europeo, che ha ispirato la nascita di decine di collettivi.
Tra gli altri ospiti: Marco Aime, Ester Armanino, Stefano Ascheri, Tommaso Baldo, Fabrizio Benente, Davide Besana, Giada Biaggi, Matteo Caccia, Stefano Cascavilla, Andrea Cassini, Alessandro Ceccherini, Alessandra Chiappori, Mattia Corrente, Pietro Del Re, Francesco D’Isa, Alessia Dulbecco, Vins Gallico, Viola Lo Moro, Nicolas Lozito, Gabriele Musante, Giorgio Pratolongo, Francesco Pacifico, Stefano Petrocchi, Lorenza Pieri, Stefano Piri, Alberto Prunetti, La Ragion di Stato, Francesco Recami, Luca Romano, Umberto Sebastiano, Giulia Serughetti, Orso Tosco, Michele Vaccari, William Wall.
Oltre alla collaborazione con la Fondazione Bellonci, il Premio Strega e il Premio Strega europeo, Book Pride ha stretto partnership anche con il Premio John Fante Opera Prima e il John Fante Festival e riconfermato la collaborazione con il Premio Andersen, il Festival Suq e Bookdealer, la piattaforma dei librai indipendenti che dedica ai libri presenti a Book Pride una campagna di lettura nella settimana della fiera e in quella precedente, con il coinvolgimento delle librerie di Genova tradizionalmente partner di Book Pride: Amico Ritrovato, Book Morning e Falso Demetrio.
Tra gli appuntamenti Pop-Up, è in programma un viaggio in cremagliera in tre tappe (mare, collina e promontorio) che attraversa la Genova antropizzata raccontata da Silvia Benvenuti in “In viaggio con i numeri” (EDT) e il mondo (animale) che spunta dagli interstizi dell’opera umana analizzato da Marco Granata nel suo “Bestiario invisibile” (Il Saggiatore). La presentazione del progetto “Blues Legacy” che ha portato alla registrazione di un disco da parte del gruppo di musicisti genovesi Small Factory Ensemble a partire dal testo di Angela Davis “Blues e femminismo nero” (Alegre). La scoperta dei racconti delle piante, attraverso la voce umana di Fabio Marzano e la voce delle piante stesse, tradotte dal fisico e compositore Piergiorgio Ratti a partire dal libro “I racconti delle piante” di Marzano. La scoperta della stessa Genova, guidati dall’architetto, fotografo e documentarista Jacopo Baccani, ma anche dei suoni del mare con la presentazione di Wave, il disco della factory Stellare, composizioni inedite a partire da un database di suoni subacquei registrati ai piedi della ex piattaforma offshore Porto Petroli, al largo del porto di Genova. E infine, dialogo tra prosa e poesia alla Società di Letture e Conversazioni Scientifiche con Enrico Paroletti, Alessandro Ferrario e Ilaria Crotti che con Valentina Mancinelli ha contribuito al coinvolgimento delle realtà culturali di Genova.
Tra gli editori presenti: ADD, Adelphi, Alessandro Polidoro Editore, Alter Ego, Babalibri, Caissa Italia, Codice, D Editore, EDT, effequ,
Eleuthera, Emons, E/O, Exòrma, Fazi, Genova University Press, Giulio Perrone editore, Il Canneto, Il Palindromo, il Saggiatore, Keller, La Nuova Frontiera, L’orma, Liberaria, Manni, Marcos y Marcos, Mimesis, Minimum Fax, Neri Pozza, Nottetempo, Nutrimenti, People, Quodlibet, Raffaello Cortina editore, Red Star Press, Safarà, Sellerio, Tlon, Uovonero, Voland, 21Lettere, 66thand2nd, e molti altri ancora.
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TRA DOLCEACQUA, SAN BIAGIO E SOLDANO NASCE ANTROPOSCENE, MUSEO ETNOGRAFICO A CIELO APERTO
Inaugurazione sabato 10 settembre, a seguire lo spettacolo a stazioni del Teatro della Tosse “Di Ulivi, Vigneti, Storie e Silenzio”
Sabato 10 settembre a Dolceacqua verrà inaugurato Antroposcene, il primo Museo Etnografico a cielo aperto che prende in considerazione il rapporto uomo-natura anche alla luce dei cambiamenti climatici. Raccontando il patrimonio rurale diffuso sui territori di Dolceacqua, San Biagio della Cima e Soldano, Antroposcene traccia un percorso etno-antropologico guidato da supporti digitali, dinamiche immersive e realtà aumentata, che valorizza e dà voce al bene prezioso che ci circonda: 34 km di sentieri, 21 punti di interesse, 6000 anni di dialogo tra uomo e natura, infinite storie di un costrutto rurale da proteggere, natura e comunità che tornano protagonisti, antiche “nomeranze” che hanno nella pietra di Flysch l’elemento comune che unisce luoghi e persone.
Antroposcene è un progetto nato dalla sinergia tra i Comuni di Dolceacqua, San Biagio della Cima e Soldano, ETT Solutions, il CAI di Bordighera e la Fondazione Luzzati-Teatro della Tosse, realizzato grazie al contributo della Fondazione Compagnia di San Paolo (Bando In Luce).
Tra questi borghi dell’estremo ponente della Liguria, nell’entroterra tra Bordighera e Ventimiglia, si delinea così un nuovo paesaggio culturale, rivolto a trekker, studiosi di etnografia e sostenibilità ambientale, e amanti della natura. Su queste colline di pietra di Flysch, dove nel tempo gli insediamenti umani hanno generato nomi di luoghi, le “nomeranze” (antica voce ligure da cui la classica “numerata” o soprannome, come luogo di rilievo), nasce Antroposcene, uno spettacolare percorso a ritroso nel tempo, fino ad arrivare ai cambiamenti climatici, passando dai castellari fino ai greci, ai romani e all’epoca medievale. Partendo dalla mappatura di 21 beni di grande interesse storico, culturale, ambientale, Antroposcene racconta l’identità culturale di un territorio, dando voce al patrimonio materiale e immateriale dei tre borghi.
Antroposcene è una nuova infrastruttura turistico-culturale, accessibile e gratuita, che verrà inserita nella ricca offerta del territorio per diventare un prodotto di marketing turistico.
“Abbiamo fatto un enorme lavoro in rete, tra piccoli Comuni, con San Biagio della Cima e Soldano. Raggiungere questo risultato non era una cosa scontata – spiega il Sindaco di Dolceacqua, Fulvio Gazzola -. Lo scopo è quello di valorizzare il territorio in maniera diversa, per vivere all’aria aperta e in luoghi incontaminati, scoprire in modo digitale e inconsueto le origini del nostro territorio. Voglio ringraziare la Fondazione Compagnia di San Paolo e tutti coloro che hanno prestato il proprio contributo e la propria opera per arrivare a questo risultato, che è solo un inizio. Antroposcene è da oggi e per sempre un Museo aperto e gratuito”.
Sabato 10 settembre, dopo l’inaugurazione (ore 17:00) il Teatro della Tosse proporrà lo spettacolo a stazioni “Di Ulivi, Vigneti, Storie e Silenzio” (Testo e Regia Amedeo Romeo), uno spettacolo itinerante per raccontare i luoghi, le storie, le tradizioni e i personaggi del territorio. Uno spettacolo teatrale che è anche un trekking, lungo un percorso di 1,6 km, completamente immersi nei profumi dell’entroterra.
Come nella tradizione degli spettacoli a stazioni del Teatro della Tosse, attori e musicisti daranno un nuovo volto al paesaggio. Gli spettatori incontreranno, tra vigneti, ulivi, corti e anfiteatri naturali, i personaggi che nella storia hanno abitato questi luoghi: un doganiere che sogna prima o poi di poter incontrare uno dei leggendari contrabbandieri che si aggiravano lungo il confine; un soldato francese innamorato dell’Italia che dirà addio in musica alla sua compagna; una nobildonna appassionata di rimedi naturali; un giovane pescatore di coralli; una vignaiola orgogliosa dell’unicità dell’allevamento della vite di Dolceacqua; un vecchio ritorto come gli ulivi di cui si prende cura.
Storie e canzoni che accompagneranno il pubblico fino ad affacciarsi sulle calanche delle Terre Bianche per un omaggio al silenzio con le voci del Ring Around Quartet.
Per scegliere e dare voce ai personaggi l’autore Amedeo Romeo ha incontrato uno dei maggiori conoscitori della storia e dell’arte del ponente ligure, Alessandro Giacobbe, cui si devono tutti i racconti cui sono ispirati i testi.
DI ULIVI, VIGNETI, STORIE E SILENZIO
Testo e Regia Amedeo Romeo.
Ideazione e collaborazione ai testi Emanuele Conte.
Assistente alla regia Alessio Aronne.
Consulenza storico - scientifica Alessandro Giacobbe.
Costumi Daniela De Blasio.
Elementi di scena Renza Tarantino.
Movimentazioni Kyriachos Christou.
Nel cammino incontrerete:
PROLOGO / Amedeo Romeo
LA CASTELLANA e LE STREGHE / Sarah Pesca
CIMA D’AURIN, LA PIEMONTAISE / Federico Sirianni
ALTAVIA, LA GUARDIA DI FRONTIERA / Marco Taddei
ARCAGNA E LA VITE SECOLARE / Susanna Gozzetti
LA PESCA DEL CORALLO / Alessio Zirulia
FORESTA DI OLIVI / Alessandro Bergallo
TERRE BIANCHE, IL SILENZIO / Ring Around Quartet (Vera Marenco, Umberto Bartolini, Manuela Litro, Alberto Longhi)
COME ARRIVARE: Mezzi propri, da Dolceacqua, seguire le indicazioni. Si raccomandano scarpe comode e abbigliamento adatto alla passeggiata.
BIGLIETTERIA: ingresso gratuito solo su prenotazione (Eventbrite), per gruppi di 40 persone. Durata dello spettacolo-trekking: 1h15. Partenze ore 17:30-17:50-18:10-18:30-18:50. Al termine, gli spettatori dovranno tornare a piedi al punto di partenza.
INAUGURAZIONE
Sabato 10 settembre 2022 ore 17:00
Località La Colla – DOLCEACQUA
SP 70 - km 4,4 incrocio con SP 69 e SP 92.
Informazioni per il pubblico: www.antroposcene.it
FEDERICO CRESPI & ASSOCIATI
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. +39 392 970 9124