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Eventi culturali

FESTEGGIAMENTI PER I 50 ANNI DEL MUSEO DEL VINO DI TORGIANO

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23 aprile 1974 – 23 aprile 2024

 

BUON COMPLEANNO MUVIT!

Al via i festeggiamenti per i 50 anni del Museo del Vino di Torgiano

 

Torgiano, 23 aprile 2024 - Era il 23 aprile del 1974 quando Giorgio Lungarottie sua moglie Maria Grazia Marchetti inaugurarono il Museo del Vino di Torgiano. Sono trascorsi 50 anni da quel taglio del nastro e oggi la famiglia Lungarotti festeggia questo compleanno speciale con la Mostra fotografica “Cinquanta anni del Museo del Vino a Torgiano MUVIT” che avvia una nutrita serie di eventi celebrativi che si susseguiranno durante l’anno.

23 aprile 1974 - Maria Grazia Marchetti Lungarotti e il ministro della Pubblica Istruzione Franco Maria Malfatti inaugurano il Museo del Vino di Torgiano

La rassegna fotografica, che resterà aperta fino al 31 ottobre 2024, ripercorre i momenti più significativi di questo mezzo secolo di storia attraverso l’evoluzione delle collezioni, visite di personaggi illustri, mostre in sede e presenze nel mondo, convegni a tema, pubblicazioni: dieci lustri di divulgazione della cultura della vite e del vino, di ininterrotto impegno, aggiornamenti ed arricchimenti continui. Una storia a tappe raccontata attraverso fotografie, dislocate nelle sale museali, che testimoniano il processo di costante evoluzione del MUVIT attraverso ampliamenti, acquisizioni, allestimenti. 

Nato da un’idea di Giorgio e Maria Grazia Lungarotti, lui fondatore dell’omonima azienda vitivinicola che ha reso l’Umbria del vino famosa nel mondo, lei storica dell’Arte e archivista, il MUVIT di Torgiano è stato definito dal New York Times “il migliore museo del vino in Italia” per la qualità delle collezioni esposte: oltre 3 mila manufatti, tra reperti archeologici, contenitori vinari in ceramica di età medievale, rinascimentale, barocca e contemporanea, incisioni e disegni dal XV al XX secolo e altre testimonianze che documentano l’importanza del vino nell’immaginario collettivo dei popoli che hanno abitato il bacino del Mediterraneo e l’Europa continentale.

“Avevamo scelto il 23 aprile, giorno di San Giorgio, – ricorda Maria Grazia Marchetti Lungarotti, Direttrice della Fondazione Lungarotti – come data significativa per un ulteriore legame con il territorio, tra comunità e viticoltura, sacro e profano: la sera dei fuochi propiziatori accesi tra i vigneti, cristianizzazione di antica pratica pagana. Venne ad inaugurarlo l’allora Ministro Franco Maria Malfatti e il museo prese vita ufficialmente. Oggi per me sono “care memorie”, ma quanto tormentato, immane lavoro di anni tra messa a fuoco e realizzazione di un tema allora insolito: Vino e Cultura. Un lavoro ininterrotto di ricerca, archivio, studio, confronto che quel giorno aveva raggiunto il suo compimento, ma che non si sarebbe arrestato. Il Museo ha superato barriere, affrontato realtà mai focalizzate, sempre affiancate da opere, immagini, piante, corredi tecnici oltre che da una lineare musealizzazione in suggestivi ambienti, continuamente accresciuto nelle collezioni ed ampliato, sempre aggiornato. Sotto la mia “materna” direzione  ha vissuto in questi cinquanta anni una vita culturale intensamente attiva, senza cedimenti. Il tutto vale bene un brindisi!”

23 aprile 1974 - Giorgio Lungarotti e il Ministro Malfatti all'inaugurazione del Museo del Vino di Torgiano

Anche quest’anno, nella notte di San Giorgio, il rito dei falò tra le vigne si ripete e per l’occasione la Compagnia dei Tavernieri e Vignaioli di Torgiano rievocherà la sera del 23 aprile 1974 raccontando il ruolo del MUVIT e della Fondazione Lungarotti nella riscoperta e rivitalizzazione di storia e tradizioni del territorio.

 

“Un anniversario significativo, mezzo secolo di storia - dice Teresa Severini, che affianca la madre Maria Grazia nella direzione della Fondazione Lungarotti – che però non è un traguardo ma una tappa: un museo che attesta un così profondo legame tra vino, storia, arte, mito e leggenda non può arrestarsi. Valido impulso alla diffusione di una cultura della vite e del vino e della consapevolezza ad un bere responsabile, non a caso è stato scelto dal Ministro Lollobrigida per rappresentare, insieme a capolavori di altri importanti musei, il binomio vino-cultura nell’area del MASAF a Vinitaly. Ringraziamo il ministro per questa magnifica anteprima dei 50 anni del MUVIT, per il messaggio portato a livello nazionale, e per l’eccezionale risonanza che ha avuto il nostro museo”.

La mostra fotografica inaugurata è soltanto la prima di una serie di iniziative che si svolgeranno durante tutto il 2024 per celebrare l’arte, la cultura del vino e del buon bere che il MUVIT racconta da mezzo secolo.

Fino al 28 aprile, il Museo ospiterà la mostra Convivial vessels attualmente in corso, che propone le opere in ceramica, ispirate al convivio, realizzate degli studenti della Franklin University Switzerland durante la settimana di simposio in residenza in Umbria organizzata in collaborazione con La Fratta Art House di Marsciano.

A maggio, alla vigilia di Cantine Aperte e fino al 7 luglio, il museo accoglierà una insolita mostra grafica dedicata all’artista polacco Andrzej Kot (Lublino 1946-2015), presente con suoi ex libris nella raccolta del MUVIT e famoso in patria per i suoi gatti declinati in centinaia di fantasiose raffigurazioni sul filo dell’ironia. Proprio da una sua opera è tratta la nuova etichetta di una linea di vini monovarietali di Lungarotti battezzata Il Pometo.

Dall’11 luglio al 1 settembre i grandi acquerelli dell’artista inglese Richard di San Marzano faranno eco alle colorate ceramiche da vino dal XIII al XIX secolo, nella suggestiva cornice del MUVIT. Vinum inundas sarà un tributo alla bellezza e al mistero del nettare di Bacco.

Nel mese di ottobre, si svolgerà presso l'albergo Le Tre Vaselle di Torgiano un convegno di studi sul ruolo del MUVIT e sull’importanza strategica del turismo museale nella promozione di un territorio, e nella tutela e difesa dell’ambiente. L’argomento sarà trattato da relatori di fama internazionale che costruiranno un ponte tra passato e futuro, tra privato e pubblico, tra i diversi linguaggi della comunicazione.

Il calendario delle attività proseguirà con l’ampliamento della sezione dedicata agli Etruschi grazie a prestiti e depositi realizzati nell’ambito del progetto TraMusei, marchio della Fondazione Lungarotti che identifica una rete di sinergie tra diversi istituti museali.

Concluderà l’anno la mostra di pittura contemporanea dell’Artista irlandese Anne Donnelly in programma per novembre.

Inoltre, costelleranno il cartellone le abituali iniziative dedicate ai più piccoli,tra cui un percorso sul mito di Dioniso per insegnare a riconoscere, nel gioco, il valore della storia, della mitologia e dell’interazione tra uomo e natura.

A sugellare cinquanta anni di impegno nel promuovere la cultura del vino attraverso l’arte sarà la pubblicazione, entro l’anno, di un volume sulla storia del museo. Curato da Maria Grazia Marchetti Lungarotti, con autorevoli contributi, il libro andrà ad arricchire l’attività editoriale della Fondazione Lungarotti.

All’inaugurazione della mostra è seguito un brindisi con l’edizione limitata del Brut Millesimato di Lungarotti che celebra i 50 anni, impreziosita daun’etichetta ispirata all’Infantia de Bacho di Mastro Giorgio Andreoli (Gubbio, 1528), tra le opere più rappresentative del Museo. Tanti auguri MUVIT!

Il Museo del Vino di Torgiano - MUVIT

Nato a sostegno dell’economia vitivinicola umbra e nazionale nell’intento di preservare e promuovere il patrimonio storico, artistico e paesaggistico della civiltà del vino, il MUVIT viene aperto al pubblico il 23 aprile del 1974, nella suggestiva notte di San Giorgio, tradizionalmente caratterizzata dall’accensione di falò propiziatori tra le vigne. Polo museale multidisciplinare creato da Maria Grazia e Giorgio Lungarotti, fu tra i primi del settore in Europa e ben presto è divenuto “motore” di un sistema di promozione territoriale e turistica incentrato su vino, cultura, ospitalità, sostenibilità.

Un racconto trasversale sul vino, analizzato nelle sue diverse angolazioni e valenze simboliche per un Museo che oggi come allora, continua a svolgere quell’importante funzione di congiunzione tra passato e presente, tra antico e contemporaneo, a tutela di un indispensabile legame con il territorio e la tradizione, ma con sapiente apertura al futuro, alle giovani generazioni.

Lungarotti ha contribuito a scrivere la storia del vino italiano nel mondo. Una storia cominciata con Giorgio Lungarotti, pioniere della moderna viticoltura italiana che, nel secondo dopoguerra, ha trasformato l’azienda agricola di famiglia, a Torgiano, in una cantina di successo. Una storia che continua grazie all’impegno, la passione e la competenza delle 3 generazioni della famiglia Lungarotti che insieme oggi portano avanti le attività innovando, senza rinunciare al carattere inconfondibile di vini iconici come il Rubesco Riserva Vigna Monticchio - Torgiano Rosso Riserva DOCG, considerato tra i migliori rossi italiani, e il Rubesco – Rosso di Torgiano DOC. Lungarotti conta in tutto 250 ettari di vigneti dislocati tra la Tenuta di Torgiano (230 ha, certificata VIVA) e quella di Montefalco (20 ha, certificata biologica), dove si pratica una viticoltura attenta alla sostenibilità e alla biodiversità. Tra i pilastri dell’azienda, anche la valorizzazione dell’enoturismo e la promozione della cultura del vino, dell’olio e del patrimonio artistico attraverso il Museo del Vino (MUVIT) e il Museo dell’Olivo e dell’Olio (MOO) di Torgiano. www.lungarotti.it

 

 

Delia Demma

FESTIVAL DELLA TV

 

24, 25 e 26 maggio 2024 |Dogliani (Cuneo)

Piazza Umberto I | Piazza Belvedere | Piazza Carlo Alberto

tredicesima edizione

 

Tre giorni di incontri e appuntamenti dedicati ai “tempi esponenziali” nell’anno che celebra i 70 anni della Rai e della televisione in Italia.

 

Fra i quasi 100 ospiti i primi nomi: Fabio ed Eleonora Caressa, I Santi Francesi, Eleonora Riso, Luca Zingaretti, Dario Vergassola, Giovanni Floris, Corrado Formigli e i direttori dei principali quotidiani

 

 

Tra le vigne e le colline delle Langhe si prepara la tredicesima edizione del Festival della TV.

L’appuntamento – sempre più centrale e amato dal pubblico e dagli addetti ai lavori, unica manifestazione italiana dedicata alla televisione – si terrà a Dogliani (CN) dal 24 al 26 maggio fra le piazze Umberto I, Belvedere e Carlo Alberto con un centinaio di ospiti fra incontri e approfondimenti sui temi della comunicazione televisiva e le tante contaminazioni con i media digitali in un ricchissimo alternarsi di protagonisti affermati e autori, editori tradizionali e professionisti dell’universo multimediale, produttori sconosciuti al grande pubblico e star del piccolo schermo, ma anche veri e proprio spettacoli e concerti con i protagonisti del mondo culturale di oggi. Un’occasione per incontri unici e privilegiati, per riflettere con leggerezza sui temi più urgenti della contemporaneità nel clima ideale di un piccolo paese come Dogliani che diventa il centro del nuovo universo dei media, un paese-antenna animato da incontri e dibattiti che mettono a confronto diverse generazioni.

 

Il Festival della TV sarà ancora una volta l’occasione per ascoltare le storie e i retroscena della carriera di personaggi notissimi e giornalisti iconici, ma non solo. Al centro dell’attenzione anche il meccanismo della produzione della trasmissioni più interessanti, dal percorso che porta un’idea a diventare un format e poi una trasmissione.

 

Come ogni anno il gruppo degli organizzatori ha individuato il tema: al centro dell’attenzione saranno dunque i “tempi esponenziali”, ovvero il tempo dilatato e apparentemente inafferrabile che viviamo proprio nell’anno in cui si celebrano i 70 anni della Rai e della televisione italiana.

«In questo straordinario mondo di opportunità, che per lo più generano incertezze, vorremmo fermarci un attimo a riflettere insieme, non certo per trovarne un qualche antidoto, ma per provare almeno a guardare le cose da prospettive differenti e cercare lo spunto per una qualche direzione che ci aiuti ad essere un po' più protagonisti consapevoli del nostro tempo e capaci di affrontare con meno timore il futuro». Il Festival, nato da una idea di Federica Mariani, è organizzato da IL IDEE AL LAVORO in collaborazione con Dogliani Eventi, associazione culturale che raccoglie le forze civili e imprenditoriali del territorio per la direzione artistica di Federica Mariani, la direzione organizzativa di Simona Arpellino e la direzione tecnica di Mauro Tunis.

 

Sfida del Festival della TV di Dogliani è proporre al pubblico, negli appuntamenti tutti gratuiti e ad accesso libero, un attentissimo mix fra gli interventi più tecnici e legati ai temi scottanti dell’informazione e dell’attualità e occasioni di divertimento e leggerezza. Musica, sport, cinema, e arte insieme a politica, ambiente e i grandi temi dell’inclusione in un palinsesto ricchissimo e tutto da scoprire, per una immersione di tre giorni al centro del contemporaneo.

 

Anche in questa edizione sono tantissimi i nomi coinvolti. Fra gli oltre cinquanta panel, incontri, interviste, monologhi venerdì 24 maggio Roberto Pavanello incontrerà “i Caressa”, papà Fabio ed Eleonora, e Luca De Gennaro incontrerà i Santi Francesi per un racconto della loro esperienza dalla musica dei club a X Factor per arrivare al Festival di Sanremo. Ma non mancano le star delle trasmissioni televisive come la neovincitrice di Masterchef Eleonora Riso insieme alla “Cooker girl” Aurora Cavallo in un panel con Vincenzo Viscopo Chief Commercial & Digital Officer di Banijay Italia Holding moderato da Roberto Pavanello.

Sabato 25 maggio in Piazza Belvedere l’incontro tradizionale sullo stato del giornalismo italiano con Mario Sechi, Stefania Aloia, Andrea Malaguti, Emiliano Fittipaldi, Francesco Cancellato, Giuseppe De Bellis con Annalisa Bruchi e il dialogo di Giovanni Floris con Andrea Malaguti.

Domenica 26 maggio spazio anche alla grande fiction come Luca Zingaretti intervistato da Corrado Formigli e alla comicità surreale di Dario Vergassola con Pietro Galeotti.

 

Ad arricchire questo scenario un gran numero di eventi collaterali: mostre, musica, stand enogastronomici e tanto altro!

 

 

 

I LUOGHI

Il Festival, come già negli scorsi anni, avrà tre palcoscenici diversi per tipologia, allestimenti e capienza:

Piazza Umberto I: incontri rivolti al grande pubblico, con una capienza di 380 posti a sedere per ciascun incontro. *In caso di maltempo gli incontri si terranno nella Sala Grande del Cinema Multilanghe.

Piazza Belvedere: nel suggestivo e scenografico Borgo Antico Castello, si svolgeranno incontri dedicati a temi più specifici. *In caso di maltempo gli incontri si terranno nel teatro Sacra Famiglia

Piazza Carlo Alberto: la piazza ospiterà incontri, oltre agli spazi dell’offerta gastronomica con street food, birra Baladin, cocktail easy to drink, extra bibite e il vino di Dogliani. *In caso di maltempo gli incontri si terranno nella Sala Blu del Cinema Multilanghe.

 

INFO

Il programma completo di relatori e orari di ciascun incontro sarà disponibile dal 7 maggio sul sito www.festivaldellatv.it e sui canali social del Festival.

Il Festival è completamente GRATUITO e i posti saranno disponibili fino ad esaurimento. Non è necessaria alcuna prenotazione.

 

Ufficio stampa

Las Chicas

 

L’OPERA AL NERO, A CURA DI PIETRO MERCOGLIANO, UN OMAGGIO ALLA FIGURA DEL GRANDE EDITORE, GRAFICO E COLLEZIONISTA.

INVITO PRESS PREVIEW

MOSTRA

 

FRANCO MARIA RICCI

L’Opera al Nero

 

A cura di Pietro Mercogliano 

Allestimento di Maddalena Casalis

  

VENERDÌ 19 APRILE ORE 11:30

Palazzo Ducale, Genova

Loggia degli Abati

 

RSVP   Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

La Fondazione Franco Maria Ricci in collaborazione con Palazzo Ducale di Genova presenta la mostra Franco Maria Ricci. L’Opera al Nero, a cura di Pietro Mercogliano, un omaggio alla figura del grande editore, grafico e collezionista.

Maria Chiara Salvanelli | Press Office & Communication

Email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.  - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

cell + 39 3334580190

BUCCELLATI PRESENTA LA SUA MOSTRA RETROSPETTIVA A VENEZIA

VENEZIA, APRILE '24
 
'The Prince of Goldsmiths; Rediscovering the Classics'
Venezia, Fondamenta di S. Biagio 800
@ Oficine 800

18 Aprile –18 Giugno 2024
 
 
 
Contatta Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. per ricevere informazioni, press kit completo, richieste di interviste e shooting editoriali.

La storica Maison di alta gioielleria Buccellati, parte del gruppo Richemont, è lieta di presentare 'The Prince of Goldsmiths, Rediscovering the Classics', una grande mostra retrospettiva che riscopre la sua eredità, storia e artigianalità. Ospitata a Venezia negli spazi di Oficine 800 sul canale della Giudecca dal 18 aprile al 18 giugno 2024, firmata nel concept creativo e realizzata da Balich Wonder Studio e curata per gioielli e argenti da Alba Cappellieri, l'esposizione ripercorre le tematiche distintive delle creazioni Buccellati, mettendo in luce la maestria e la preziosità del ‘classico’.

 
 
 
Buccellati ha scelto di ambientare questo importante evento a Venezia, da sempre una dei più celebri simboli della tradizione orafa e del gioiello. Venezia, con la sua attitudine a celebrare la preziosità in molteplici forme, si rivela l'ambiente ideale per ospitare questa retrospettiva, inaugurata in concomitanza con l'apertura della Biennale Arte di Venezia, che ne condivide i valori di ricca tradizione artistica.
 
Preview image of the Installation set-up created and produced by Balich Wonder Studio
 

"I classici offrono il piacere della riscoperta, evocando mondi di bellezza, eleganza, arte e natura al di fuori
del tempo. Ripercorrerli significa reinterpretare tradizioni, materiali e forme millenarie con uno sguardo
sempre attuale. Questo l’obiettivo della mostra, che diventa per noi momento ancora più prezioso in quanto
ospitato nella suggestiva cornice di Venezia. I classici sono un ponte gettato tra passato e futuro e sono
anche testimonianza di uno stile originale da perpetuare nel tempo a venire." dichiara Andrea Buccellati.

 
Brooch with a Ramage openwork in silver and yellow gold set, designed by Mario Buccellati
Gianmaria Buccellati's first boutique in Paris
Opened in 1979 in Place Vendôme

buccellati.com | @buccellatimilan

Crediti:
Immagini: Courtesy of Buccellati
Worldwide Press Office Coordination: GC Agency

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