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Spumanti & Champagne

ALASSIO IN BOLLA PRIMA EDIZIONE

Una grande prima edizione

 

 

 

La prima edizione di Alassio in Bolla, tenutasi al Diana Grand Hotel lunedì 5 novembre è stata senza dubbio un grande successo.

 

Sono stati 69 i produttori di spumanti Metodo Classico, 12 i banchi delle specialità gastronomiche che, da tutte le regioni d’Italia, sono arrivati ad Alassio per far conoscere e degustare agli operatori del settore, ai giornalisti e ai  tanti appassionati le loro migliori bottiglie.

 

170 etichette e 500 presenze: sono questi i numeri della prima edizione di Alassio in Bolla.

 

Tuttavia, i numeri da soli non rendono giustizia a quello che l’evento ha significato per il territorio: a una sola settimana dalla mareggiata che così duramente ha colpito Alassio e l’intera Liguria, lo svolgersi di un evento di questa portata è stato un segnale di come la città sappia reagire e rialzarsi immediatamente, guardando al futuro. 

 

Abbiamo avuto una partecipazione straordinaria, segno che i produttori, il territorio e le istituzioni hanno creduto in noi e hanno voluto essere al nostro fianco in questa avventura” Racconta Barbara Porzio, responsabile della segreteria organizzativa di Alassio in Bolla. “La vicinanza di tutta la città, a partire dal Comune di Alassio, al Diana Grand Hotel, fino ad arrivare all’Istituto Alberghiero Giancardi – Galilei – Aicardi e ai suoi ragazzi, che per tutta la giornata hanno prestato un servizio impeccabile, è la dimostrazione di come il miglior modo per reagire alle avversità sia fare rete, cooperare.”

 

 

 

Sono nate nuove sinergie e nuovi incontri tra i produttori di Spumanti e le aziende che hanno portato in degustazione le loro eccellenze italiane della gastronomia, che hanno avuto un’area dedicata nella quale mostrare e fare assaggiare le loro specialità: segno che Alassio in Bolla non è stata solo una vetrina ma un’opportunità per chi vi ha preso parte di fare rete per crescere insieme.

 

Unanime è stato l’apprezzamento per la determinazione e l’organizzazione impeccabile rivolto al Consorzio Macramé – Dire Fare Mangiare e al pool di  ristoratori alassini – Il Gabbiano, Caffè Roma, La Prua, Viola, Scola, Lamberti e lo Chef Viglietti, da qualche tempo trasferitosi a Roma – che lo compongono, e che hanno creduto fermamente in Alassio in Bolla: un evento che, come Un Mare di Champagne, porta Alassio nel mondo e il mondo ad Alassio attraverso la classe, l’eccellenza e i sapori.

 

Non ci resta che aspettare il prossimo anno per la nuova edizione, la seconda, di Alassio in Bolla.

 

 Antonella Beggiato 

ALTA LANGA DOCG OFFICIAL SPARKLING WINE  DELL’ 88ª FIERA INTERNAZIONALE DEL TARTUFO BIANCO D’ALBA

 

 

Dalle “Ultimate truffle dinner” ai “Foodies Moments” le alte bollicine piemontesi dimostrano la loro forte vocazione gastronomica in abbinamenti a tutto pasto

 

Bollicine di Alta Langa e tartufo bianco: anche in questa edizione della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d'Alba l’Alta Langa Docg sarà Official Sparkling Wine della manifestazione.

 

Dal 6 ottobre al 25 novembre saranno moltissimi e di diversa natura gli appuntamenti in cui si potranno esplorare tutte le sfumature dell'affascinante abbinamento tra Alta Langa Docg e tartufo bianco: un accostamento che celebra un forte legame di sapori e tradizioni tra eccellenze dei frutti di Langa.

 

L’Alta Langa Docg sarà presente al taglio del nastro dell’edizione numero 88 della Fiera, con i sindaci delle nove città creative italiane, venerdì 5 ottobre, oltre che nella Cena di Gala che si terrà presso la Fondazione Ferrero.

Nelle settimane della Fiera, uno spazio sarà dedicato ad Alta Langa Docg per le degustazioni all’interno della Grande Enoteca e un punto Alta Langa verrà allestito nella Sala Beppe Fenoglio, nel Cortile della Maddalena.

Tra gli show cooking di grandi chef e gli incontri con gli ospiti, gli appuntamenti dell’Alba Truffle Show vedranno protagonista l’Alta Langa Docg: un sommelier darà il benvenuto agli ospiti della Sala Beppe Fenoglio con un calice di Alta Langa e le alte bollicine piemontesi, presentate dai rispettivi produttori, accompagneranno le proposte degli chef nei Foodies Moments.

 

Ecco il calendario dei Foodies Moments:

Sabato 6 ottobre alle 11 Chef Elio Keci
Sabato 6 ottobre alle 18 Chef Massimo Carleo 
Domenica 7 ottobre alle 11 Chef Sergio Vineis
Domenica 7 ottobre alle 18 Chef Nicola Portinari
Sabato 13 ottobre alle 11 Chef Leandro Luppi
Sabato 13 ottobre alle 18 Chef Andrea Costantini
Domenica 14 ottobre alle 11 Chef Flavio Costa
Domenica 14 ottobre alle 18 Chef Davide Cannavino
Sabato 20 ottobre alle 11 Chef Pasquale Laera
Sabato 20 ottobre alle 18 Chef Andrea Larossa
Domenica 21 ottobre alle 11 Chef Massimiliano Prete 
Domenica 21 ottobre alle 18 Chef Andrea Ribaldone
Sabato 27 ottobre alle 11 Chef Gabriele Boffa
Sabato 27 ottobre alle 18 Chef Martino Ruggieri
Domenica 28 ottobre alle 11 Chef Marco Viganò
Venerdì 2 novembre alle 11 Chef Bernard Fournier
Venerdì 2 novembre alle 18 Chef Luca Zecchin
Sabato 3 novembre alle 11 Chef Damiano Nigro
Sabato 3 novembre alle 18 Chef Andrea Ferrucci
Domenica 4 novembre alle 11 Chef Davide Oldani
Domenica 4 novembre alle 18 Chef Serena D’Alesio
Sabato 10 novembre alle 11 Chef Luigi Taglienti
Sabato 10 novembre alle 18 Chef Filippo Sinisgalli
Domenica 11 novembre alle 11 Chef Ugo Alciati
Domenica 11 novembre alle 18 Chef Michelangelo Mammoliti
Sabato 17 novembre alle 11 Chef Mariuccia Roggero
Domenica 18 novembre alle 11 Chef Matteo Baronetto

 

Il metodo classico piemontese sarà proposto anche in abbinamento al menu delle Ultimate Truffle Dinner, a sottolineare ancora una volta la forte vocazione gastronomica di questo spumante in grado di accompagnare tutto il pasto.

Dalla fine del mese di ottobre banco di degustazione interamente dedicato all'Alta Langa Docg infine sarà presente in piazza Risorgimento: qui si potranno assaggiare, servite da un sommelier dedicato, tutte le cuvée del Consorzio Alta Langa.

Errore. Il nome file non è specificato.

“Un'alleanza forte – commenta il presidente del Consorzio Giulio Bava - quella tra il nostro Consorzio e l'Ente Fiera, che si è stretta nel tempo e si rinsalda sempre di più in una comune visione di sviluppo del territorio”.

 

IL CONSORZIO ALTA LANGA - Quello dell’Alta Langa Docg è oggi un piccolo Consorzio molto attivo: conta 100 soci di cui 25 case spumantiere attive e coinvolte nello sviluppo di un vino, di una denominazione e di un territorio. Tutti legati da una grande scommessa: quella di un vino che non sarà pronto prima di sei anni dall’impianto e che per questo deve necessariamente essere un vino importante. Innamorati delle loro terre, i soci del Consorzio hanno avviato e difendono una viticoltura sostenibile e armonica al delicato, biodiverso tessuto dell’Alta Langa e dei suoi valori, rispettandone i ritmi naturali.

 

LE ALTE BOLLICINE PIEMONTESI - L'Alta Langa Docg è lo spumante brut di qualità del Piemonte. Una denominazione ancora piccola, ma con una storia molto lunga: fu il primo metodo classico a essere prodotto in Italia, nelle “cattedrali del vino” del Canellese, fin dalla metà dell’Ottocento.

Le alte bollicine piemontesi sono bianche o rosé, brut o pas dosé e hanno lunghissimi tempi di affinamento sui lieviti, come prevede il severo disciplinare: 30 mesi. Anche in questo, nell’attesa paziente, i grandi produttori di Alta Langa come i piccoli assecondano le scansioni del calendario contadino e della tradizione. È un vino che si produce solo nelle annate migliori ed è esclusivamente millesimato, riporta sempre in etichetta l’anno della vendemmia. L'Alta Langa bianco ha sfumature da giallo paglierino a oro intenso e aromi che ricordano la vaniglia, il miele, la crosta del pane. Al palato è armonico, lievemente salato. L'Alta Langa rosé ha un colore rosa cipria, un profumo speziato, un gusto equilibrato, intenso con note di agrumi. 
È un vino gastronomico per abbinamenti eleganti con piatti della tradizione piemontese – dai tajarin al tartufo bianco alla fonduta, dai flan di verdure al fritto misto – e per accostamenti riusciti e inaspettati come quelli con il Parmigiano o le grigliate di verdura e di pesce.

 

 

Marianna Natale 

 

RUINART, LA PIU’ ANTICA MAISON DE CHAMPAGNE, PARTNER DI COOKIN’MED

 

 

 

Ruinart, Maison caratterizzata dall’eleganza senza tempo, un perfetto equilibrio tra tradizione profonda e modernità creativa, è lieta di essere partner di Cookin’Med, il nuovo appuntamento sul cibo, la sostenibilità e il mare ideato dallo Chef pluristellato Pino Cuttaia. Ed è proprio il tema della sostenibilità, la cura e il rispetto dell’ambiente che lega la Maison Ruinart al progetto Cookin’Med, valori promossi e messi in pratica concretamente da Ruinart attraverso una certificata viticultura sostenibile in Champagne, processi produttivi green, packaging eco-sostenibili e la conservazione di patrimoni storici come la Maison stessa e le cantine che sono registrate Patrimonio dell’ Unesco dal 2015.

 

Ruinart è il simbolo di un savoir-fairee di un'art de vivre famosi in tutto il mondo. Ognuna delle sue Cuvée reca la caratteristica impronta dello Chardonnay, l'emblematico vitigno della Maison. 

Delicate bollicine la cui vivacità forma un alone leggero e persistente, una purezza unica e una freschezza ineguagliabile, pur conservando ognuna, in sé, la ricchezza aromatica di una personalità ben distinta.  Complesso e singolare, il gusto Ruinart nasce da una vocazione per l'originalità, il piacere gustativo, l'intensità delle sensazioni, in uno stile inconfondibile. 

 

RUINART BLANC DE BLANCS

L’emblema del Gusto Ruinart

E’ l’archetipo della filosofia produttiva della Maison Ruinart. Uno Chardonnay in purezza (100%), luminoso e limpido che viene creato con le uve dei vigneti Premier Cru della Côte de Blancs e della Montagne de Reims, a cui si aggiungono vini dello Sézannais (per ottenere rotondità) e della Valle della Vesle (per la finezza e la leggerezza).

Il Blanc de Blancs si giova dell’assemblaggio del 20/25% di vini di riserva delle due annate precedenti a quella prodotta. Il dosaggio è 9 grammi per litro (Brut). Colpisce subito la sua raffinata struttura, equilibrata e piacevole. Gli aromi sono di estrema piacevolezza e variano dalla frutta bianca al floreale, con punte di vivacità come il limone e lo zenzero, ma anche sensazioni morbide date dai sentori di miele e pasticceria.

Il palato è caratterizzato da una trama setosa, avvolgente, genuina, acida e fresca, è la luce dello Chardonnay secondo Ruinart.

 

RUINART ROSÉ

L’ espressione golosa del Gusto Ruinart

Ruinart Rosé è l’espressione golosa del gusto Ruinart. Il matrimonio tra gli Chardonnay Premier Cru della Côte de Blancs (45%) e il Pinot Noir Premier Cru della Montagne de Reims e della Valle della Marne (55%).

Anche nel caso del Rosé, il 20/25% di vini di riserva delle due annate precedenti concorrono al blend ideale.

Il colore corallo brillante è donato anche da una tecnica di produzione che solo qui in Champagne può essere utilizzata, ovvero aggiungere all’assemblaggio un 18-19% di vino Pinot Noir vinificato in rosso.

Aromi di amarena, fragola, agrumi, spezie orientali, zenzero, note fumé: una complessità piacevolissima che introduce un palato ricco e polposo, ma anche finemente acido e leggero.

Elegante e raffinato, leggermente tannico, il Rosé di Ruinart ha un’espressione unica, splendente, con un finale di ciliegia che rimane in mente per molto tempo.

 

La storia della Maison Ruinart è innanzitutto la saga di una dinastia segnata da un destino fuori dal comune. Per più di due secoli, i Ruinart hanno avuto lo stesso sogno, quello di far diventare il loro Champagne un riferimento assoluto nel mondo. Custodi, gli uni dopo gli altri, del know-how familiare, si sono instancabilmente tramandati di generazione in generazione l'eredità e la sfida dello Champagne. Quasi tre secoli dopo, la “plus ancienne Maison de Champagne” rimane fedele ai suoi valori, quelli racchiusi per sempre nel mistero delle sue delicate bollicine d'oro, divenendo oggi una realtà di riferimento per una clientela internazionale di intenditori, oltre ad essere uno dei fiori all'occhiello del gruppo LVMH. Nelle loro bottiglie uniche, riconoscibili fra tutte, le Cuvée Ruinart sono la dimostrazione dell'eccezionale know-how della Maison nella difficile arte dell'assemblaggio. Si declinano in «R» de Ruinart, Ruinart Blanc de Blancs e Ruinart Rosé. A completare la gamma, le Cuvée de Prestigemillesimate Dom Ruinart. Pregiate e ricercate, queste Cuvée coronano le migliori annate di raccolto, elette fra tutti per le loro qualità. 

 

Gli appassionati e amanti delle Cuvée Ruinart e dei millesimati della più antica Maison de Champagne possono facilmente individuare sul Ruinart Network (www.ruinartnetwork.com) le migliori location italiane dove poter degustare e vivere lo “Spirit della Maison”. Iscrivendosi sul sito è possibile inoltre ricevere la newsletter ed essere aggiornati sulle iniziative della Maison e divenire dei “Ruinarters”. Il Network intende rafforzare il legame tra il mondo dell’arte contemporanea e la Maison Ruinart, che da sempre è profondamente impegnata in questo ambito. Presente in tutte le fiere internazionali più prestigiose, come Art Basel Miami, Art Basel, Fiac, miart e molte altre. Ogni anno Ruinart collabora con un artista diverso il quale, ispirandosi alla Maison, crea un coffret in edizione limitata e masterpiece unici e accattivanti, che restano nel patrimonio storico della Maison. Da Patricia Urquiola a Maarten Baas, da Hubert Le Gall a Jaume Plensa, fino all’artista cinese Liu Bolin. Tutti hanno celebrato in modo del tutto innovativo e personale la storicità e l’unicità della più antica Maison de Champagne (www.ruinart.com)

 

 Verdiana Radaelli

 

 

 

PREMIATI I VINI DE LA MONTINA

Arrivano conferme per i Franciacorta de La Montina, premiati in alcuni tra i più importanti Concorsi di degustazione mondiali con medaglie d’oro, d’argento e di bronzo

 

L’attesa ansiosa dei risultati, mitigata però dalla profonda convinzione di aver dato il massimo e di aver spedito ai panel di degustatori solo la migliore espressione del prodotto Franciacorta, che si è lasciato riposare per lungo tempo in cantina. Giugno e luglio i mesi dei responsi: medaglia d’argento e bronzo rispettivamente per Franciacorta Extra Brut Rosè Millesimato Extra Brut 2010 a Decanter 2018; argento al concorso IWSC per Franciacorta Extra Brut e Satèn. In ultimo, non certo per importanza, le medaglie a CSWWCargento a Franciacorta Brut e podio più alto, medaglia d’oro per Franciacorta Satèn!

 

 

 

 

Non siamo stupiti dai feedback di queste degustazioni, ma ne siamo estremamente orgogliosi -commenta Michele Bozza, Marketing & export manager dell’azienda - Sappiamo di fare del nostro meglio in vigneto e in cantina, lavorando sempre nel rispetto delle regole e della nostra tradizione, ma fare vino è un’arte e ci sono davvero innumerevoli fattori che si devono concatenare perfettamente affinché tutto funzioni. Quando è così, i risultati sono eccezionali e i riconoscimenti di addetti ai lavori e clienti arrivano.” 

 

I responsi delle degustazioni 2018 mostrano un miglioramento nel trend qualitativo del prodotto, con un incremento di medaglie di valore. Soprattutto gli argenti al Franciacorta Extra Brut e la medaglia d’oro al Satèn, tornato ad aprile sul mercato dopo qualche mese di out of stock.

 

 

 

 

concorsi a cui La Montina ha scelto di partecipare sono tutti di respiro internazionale, come lo è ormai l’ottica della cantina, che esporta nel mondo quote sempre crescenti di prodotto. 
Non possiamo limitare il confronto con il solo pubblico domestico, il mercato è vasto e c’è ancora tanto da fare ovunque, soprattutto all’estero, dove il  Franciacorta è ancora poco conosciuto-  continua Bozza – Mi auguro che altri interessanti giudizi  arriveranno nell’arco dell’anno, in particolare dalle guide di settore. “

 

In attesa di questi La Montina non si ferma e promette di stupire con una bella novità verso fine anno. Non resta che aspettare, stay tuned…

 

 

 

 

Le Tenute La Montina di Monticelli Brusati sono fra le aziende storiche della Franciacorta. Le vigne aziendali sviluppano su di una superficie vitata di circa 72 ettari, dislocati in 7 Comuni della Franciacorta. Vigneti, con giacitura preminentemente collinare, impiantati su terreni calcarei e limo-argillosi con una resa circa di 100 quintali per ettaro con densità di 5.400/7.000 ceppi per ettaro. La cantina si estende per 7.450 m² sotterranei, il che garantisce tutto l’anno la minore escursione termica possibile (attorno ai 13°- 16°) e condizione ottimale per la giusta maturazione dei Franciacorta. La produzione media è di 380.000 bottiglie annue.

 

 

Jessica Giovanessi

Marketing & Communication

 

CÉPAGE ROSÉ: LE PRIME BOLLICINE ROSA FIRMATE LE MORETTE

L'azienda agricola di Valerio Zenato lancia un nuovo spumante che conferma il successo internazionale del Chiaretto di Bardolino

Il Chiaretto Le Morette raddoppia. Arriva sul mercato Cépage Rosé, Bardolino Chiaretto Spumante Brut, prodotto dalle uve selezionate nei vigneti di Lazise: una seconda versione rosé che affianca il Bardolino Chiaretto Classico DOC, vino che fa parte della collezione da diversi anni e sta incontrando sempre più interesse in tutto il mondo, in particolare negli Stati Uniti. 

L'azienda di Fabio e Paolo Zenato, nota soprattutto per i suoi Lugana e l'attività vivaistica, punta così ancora una volta sulle bollicine. Il nuovo spumante rosé affianca due bollicine a base di uve Turbiana, lo charmat Cépage Bianco e il Metodo Classico Brut presentato all'ultimo Vinitaly.

"C'è grande richiesta di bollicine rosa nel mondo - afferma Fabio Zenato - e questo vino è il risultato di una lunga ricerca che mira ad esprimere le potenzialità del nostro territorio, un'interazione di vite, terroir e microclima del lago. Abbiamo evitato le scorciatoie a cui molti sono tentati. Cépage Rosé è un vino in linea con la nostra filosofia, profondamente legato alla nostra identità e che valorizza le qualità dei vitigni autoctoni Corvina, Rondinella e Molinara".

La vendemmia si esegue nella prima decade di settembre, a seguito di una raccolta effettuata rigorosamente a mano, dopodichè le uve vengono vinificate insieme, con brevissima macerazione sulle bucce. Dopo la fermentazione segue un periodo di affinamento sui lieviti e la presa di spuma secondo il Metodo Charmat. 

Alla vista si presenta di colore rosa tenue con riflessi brillanti ed accennate sfumature violette. Al naso è delicato, fresco e fruttato, mentre in bocca conferma le sensazioni di anguria e pesca gialla, sostenute da sapidità e freschezza. Le Morette Cépage Rosé, Bardolino Chiaretto Spumante Brut è stato prodotto in edizione limitata di 7000 bottiglie e sarà venduto ad un prezzo di 10 euro circa in enoteca.

Michele Bertuzzo
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