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Barbera d’Asti Superiore DOCG La Luna e i Falò di Vite Colte: le prime 30 vendemmie di un’etichetta che ha segnato la storia del vino piemonteseÈ l’etichetta più nota di Vite Colte, distribuita in tutto il mondo, nata nel 1987 da un progetto che ha coniugato il rigore delle sperimentazioni in vigneto al legame stretto, viscerale con la terra piemontese così come viene descritta dal grande scrittore Cesare Pavese: si tratta de La Luna e i Falò Barbera d’Asti Superiore DOCG, che dell’ultima opera letteraria di Cesare Pavese porta il nome.
Il Barbera d’Asti Superiore La Luna e i Falò nasce con l’obiettivo di valorizzare al meglio un vitigno, il barbera, che ancora oggi è il più diffuso in Piemonte, creando e attuando un protocollo vitivinicolo che permettesse solo alle uve migliori di entrare a far parte della selezione destinata a questo vino.
Prende vita così nel 1997 il progetto Superbarbera, con un disciplinare interno che definisce con grande precisione le pratiche agronomiche ed enologiche alla base della produzione. Un sunto di regole molto precise, dalla potatura alla raccolta, al fine di gestire, in modo compatibile, le avversità di varia natura.
LA CONDIVISIONE
Il secondo fattore vitale per la nascita e il successo de La Luna e i Falò Vite Colte è la condivisione, con i soci conferenti, degli obiettivi aziendali e delle forze messe a disposizione per raggiungerli, a partire dal team di agronomi. L’intento di Vite Colte è quello di condividere un progetto e una visione, incoraggiando gli agricoltori a modificare le loro scelte produttive a favore di metodi di coltivazione più compatibili che permettano di ottenere frutti migliori.
Inoltre, in alcune aziende definite “pilota”, vengono raccolte informazioni ancora più dettagliate con l’obiettivo di realizzare una vera e propria banca dati che permetta di affinare le correlazioni tra tecniche colturali e qualità finale del prodotto.
Dopo 30 anni, l’unica certezza è che per produrre vino di grandissima qualità, oltre all’esposizione, alla selezione dei viticoltori, all’affinamento progressivo e costante delle tecniche di vinificazione, alla scelta dei legni migliori, ciò che veramente conta è la capacità di saper interpretare l’annata: la trentesima vendemmia ha donato a Vite Colte una materia prima di eccellente qualità, il millesimo è il 2017 e l’uscita sul mercato è prevista per l'inizio del 2020.
Il Barbera d’Asti Superiore DOCG La Luna e i Falò è il frutto di una selezione di uve barbera provenienti da vigneti con terreni e microclimi leggermente diversi, che opportunamente assemblate consentono di ottenere un vino con un bilanciamento straordinario tra struttura e profumi.
La vinificazione mira alla conservazione della qualità e dei caratteri originari del frutto. Dopo una pigiatura soffice inizia la fermentazione a temperatura controllata in vasche di acciaio inox, la cui durata è variabile a seconda del millesimo. Per l’annata 2017, che ha portato uve qualitativamente eccezionali, la macerazione si è protratta per 10 giorni ad una temperatura di 28-30 °C.
L’affinamento in barriques ha durata di circa di 12 mesi, seguiti da un minimo di affinamento di 6 mesi in bottiglia. Al fine di mantenere l’identità del frutto e ottenere morbidezza e piacevolezza,
la maturazione prevede l’utilizzo di 1/3 barriques nuove, 1/3 barriques di secondo passaggio e 1/3 di barriques di terzo passaggio, con piccole variazioni in funzione dell’annata.
Dal colore rosso rubino intenso, al naso presenta intensi profumi di viola, frutta scura, liquirizia e spezie. Al palato ritornano gli aromi di frutti di bosco, spezie e vaniglia. Persistente e morbido, fa di eleganza ed equilibrio i suoi elementi caratterizzanti.
“Un paese ci vuole. Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra c’è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei, resta ad aspettarti”. (Cesare Pavese, La Luna e i Falò)
Annalisa Chiavazza
Cantine Oddero: Langhe Riesling 2016
Oddero Poderi e Cantine presenta la sua nuova etichetta:
il Langhe DOC Riesling 2016
In una terra votata ai grandi vini rossi del Piemonte, un bianco fiorito e minerale che nasce sulle colline di La Morra.
Un nuovo bianco di Langa, nato da un’intuizione nel vigneto e poi da una sperimentazione in cantina: questa è l’origine del Langhe DOC Riesling di Oddero Poderi e Cantine, che va a prendere il posto dello storico Collaretto, blend di uve chardonnay e riesling in proporzioni variabili.
“Ho sempre apprezzato il riesling, considerandolo il migliore dei vitigni bianchi – dichiara Maria Cristina Oddero titolare insieme alla sorella Mariavittoria, alla nipote Isabella e al figlio Pietro dell’azienda vitivinicola Oddero Poderi e Cantine. “Nel 2006 decisi di provare a coltivarlo a La Morra, sulle pendici nord ovest della collina di San Biagio, vicino ad un vigneto di chardonnay impiantato nel 1990.
Non ebbi il coraggio di espiantare le viti di chardonnay, perché mi sembrava un atto di smisurato orgoglio nei confronti di viti in buone condizioni colturali, che stavano facendo il loro dovere; e poi non mi piaceva l’idea di iniziare il mio percorso alla guida dell’azienda di famiglia con un espianto. Per alcuni anni il vino prodotto fu un Langhe bianco, Il Collaretto, blend di chardonnay e riesling. Anno dopo anno, però, il nostro Langhe bianco perdeva qualche grappolo di chardonnay a favore del riesling, fino a diventare, a partire dall’annata 2016, un riesling in purezza.
Con una nuova etichetta e con una nuova chiusura – per la prima volta abbiamo scelto di utilizzare il tappo a vite per un vino Oddero Poderi e Cantine - il nostro
bianco diventa un Langhe Riesling doc, prodotto per ora in sole 4000 bottiglie”
Le uve vendemmiate durante la prima settimana di settembre provengono da una piccola parcella di poco più di un ettaro all’interno della località San Biagio, a Santa Maria di La Morra.
Le uve intere sono state raffreddate per 12 ore a temperatura controllata prima di procedere a diraspatura e pressatura. Dopo la fermentazione alcolica il vino ha risposato per 6 mesi sulle proprie fecce per poi essere imbottigliato tra aprile e maggio e riposare 2 anni in bottiglia prima dell’immissione sul mercato.
Il Langhe Riesling DOC 2016 presenta un piacevole naso fiorito, con lievi accenni minerali e di idrocarburi, in bocca è rotondo, di buon corpo, sapido, e con una gentile acidità.
Si accompagna assai bene ad antipasti e primi piatti; il migliore abbinamento è con i risotti leggeri, oppure anche con formaggi di media o bassa stagionatura.
WELL COM srl
Annalisa Chiavazza
FATTORIA DEI BARBI: LA NASCITA DEL BRUNELLO
Sabato 5 e Domenica 6 Ottobre, la Fattoria dei Barbi vi invita ad un evento straordinario: la nascita del Brunello. Entrerete in cantina durante la svinatura, quando la fermentazione finisce e il vino esce caldo, profumato e denso. Gruppi guidati di visitatori verranno accompagnati alle ore 11:00 e alle ore 16:30 dal proprietario, Stefano Cinelli Colombini, nella Cantina di produzione e potranno assaggiare il vino del nuovo anno: un'anteprima unica!
I gruppi poi verranno accompagnati nelle Cantine storiche di affinamento (orario visite guidate ore 12:00 – 15:30 – 17:30, ogni visita dura circa 30/40 minuti), dove e' allestita anche la mostra delle foto d'archivio della Collezione privata della Famiglia Colombini e dell'anteprima del nuovo libro di Stefano Cinelli Colombini con i "Ritratti a memoria" dei tanti che hanno reso grandi il Brunello e la storia di Montalcino.
Visite guidate anche al Museo del Brunello (ore 14:30 e alle 18:30) dove immergersi nel percorso che ha portato Montalcino dalla prosperita' medievale a essere negli anni '60 il comune piu' povero d'Italia fino alla rinascita come capitale mondiale del mito enologico italiano per eccellenza.
E, ancora, per tutti, wine tasting, assaggi di mosto, dei prodotti di Fattoria e di una superlativa Schiacciata con l'uva Sangiovese dei Barbi.
In Taverna dei Barbi - per chi lo desideri - a pranzo e a cena Speciale Menu à la carte dedicato alla Svinatura (scaricabile al link >> http://bit.ly/2mVvgFm)- consigliata la prenotazione a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. | tel. 0577 847143 - e merenda pomeridiana con panini appena sfornati, porchetta e Brusco dei Barbi.
Per tutti un dolce omaggio beneaugurante da portare a casa, in ricordo di queste giornate cosi' speciali.
Ticket di ingresso: 20 euro e comprende tutte le attivita' (esclusi i pasti alla Taverna dei Barbi). E' gradita la prenotazione >> Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o tel. +39 0577 841111 - 0577 841205 (sabato e domenica)
La Svinatura. Come nasce il Brunello prosegue la stagione degli eventi 2019 alla Fattoria dei Barbi programmati con cadenza annuale: qui il calendario completo >> http://bit.ly/2GoHVI6
Fattoria dei Barbi
Loc. Podernovi 170 | Strada Consorziale dei Barbi | Montalcino SI
Info e prenotazioni: t. 0577 841111 - sab e dom t. 0577 841205
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. |
The Grand Wine Tour
L’anima country di The Grand Wine Tour
Il fascino di un vigneto che arrossisce ai primi freddi autunnali, l’accoglienza e lo charme di una tenuta di campagna, l’occhio che si perde in una distesa di colline, il brusio delle cantine in vendemmia, il profumo del mosto. Un viaggio tra i colori e i profumi dell’autunno in alcuni dei vigneti più affascinanti d’Italia.
FATTORIA LE PUPILLE (TOSCANA)
Un’azienda a conduzione femminile nella terra di Maremma, un luogo che conquista tanto per la sua natura incontaminata e selvaggia quanto per i piccoli borghi medioevali che sorgono incastonati nelle lussureggianti colline toscane.
Qui, nelle due case coloniche che voltano le spalle al borgo medievale di Pereta, Elisa Geppetti, la Signora del Morellino, ha creato uno dei punti di riferimento dell’enologia toscana dando vita a un vino leggendario, il Saffredi Maremma Toscana IGT.
Un'etichetta che ha portato il nome della Maremma al di fuori dei confini toscani fino all’acclamazione internazionale.
BORTOLOMIOL (VENETO)
Era il 1949 quando Giuliano Bortolomiol fondò l’azienda vinicola che porta il suo nome nel comune di Valdobbiadene, dove la produzione del Prosecco raggiunge i più alti vertici qualitativi.
Un paesaggio mozzafiato fatto di ripidi terrazzamenti dedicati alla vite che ancora oggi la famiglia Bortolomiol, fedele agli obbiettivi e ai valori del fondatore, si impegna a valorizzare e tutelare. Un'impegno che si fonda sulla consapevolezza nell’utilizzo delle risorse naturali volta a un’ agricoltura sempre più sostenibile, sul rispetto delle tradizioni del territorio e sui progetti umanitari.
UMBERTO CESARI (EMILIA ROMAGNA)
Situata a Castel San Pietro Terme, lungo le colline che dominano il paesaggio dell’antica Via Emilia, al confine tra Emilia e Romagna, l’azienda è stata fondata agli inizi degli anni ’60 da Umberto Cesari e da sua moglie Giuliana.
Uno dei primi produttori di vino a credere nel potenziale dell’uva sangiovese in Emilia Romagna, Umberto è rimasto fedele al suo impegno e oggi è conosciuto come un Maestro del sangiovese. Oggi l’azienda vinicola si estende per oltre 175 ettari e include 8 vigneti (Casetta, Parolino, Ca’ Grande, Laurento, Llano, Tauleto, Miravalle e Claterna) protetti dai Calanchi Azzurri, così chiamati per il loro colore nei giorni di sole.
TRAVAGLINI (PIEMONTE)
La cantina Travaglini fu fondata nel 1920 da Clemente Travaglini ed è ora una delle aziende vinicole più rappresentative dell’Alto Piemonte. L’azienda si trova nel cuore di Gattinara un borgo che riporta indietro nel tempo, abbracciato dall’arco alpino e sormontato dal Monte Rosa che conferisce ai vigneti circostanti caratteristiche pedoclimatiche uniche al mondo.
Negli anni, Travaglini, con la forma unica delle bottiglie che funge nel contempo da decanter e i suoi vini dallo stile tradizionale ed elegante si è affermato come il più stimato produttore limitata della denominazione Gattinara DOCG.
ZENATO (VENETO)
La cantina Zenato si trova a San Benedetto di Lugana, venticinque chilometri ad ovest di Verona sulla costa dell’affascinante Lago di Garda. Un luogo onirico dove nel 1960 Sergio Zenato e sua moglie Carla decisero di fondare l’azienda vitivinicola che oggi conta 75 ettari di vigneti e una reputazione solida per l’alta qualità dei vini prodotti. Il cavallo di battaglia dell’azienda è il Ripassa, un Valpolicella Superiore DOC creato con un metodo unico nel suo genere: la migliore selezione di vino Valpolicella viene fatta “passare sopra” le vinacce ancora calde delle uve usate per produrre l’Amarone.
Questo metodo antico è stato riscoperto negli anni ’90 da Sergio Zenato e dà vita ad un vino ricco di corpo, intenso nel colore e nell’aroma.
Annalisa Chiavazza
DIARIO DI UNA SOMMELIER - METTI UNA GITA IN CHAMPAGNE TERZA TAPPA
Fotoservizio di Claudia Paracchini
La Maison Phillipponat
Riprendono le fila delle bollicine! Sempre quelle vere. Effervescenti, come il piacere di scriverne. Siete rimasti in buona compagnia, la mia, una Sommelier che prende i suoi sogni seriamente, e quella dello Champagne. Uno di quei sogni era di entrare nel maestoso mondo di Phillipponat.
Sua Maestà il Carattere !
Il prestigioso vigneto Clos des Goisses
In Champagne non è un segreto che ci sono delle famiglie, dei terroirs che hanno fatto la storia. Questo é uno di quelli, uno speciale. Tutto inizio' quando Apvril le Phillipponat era già proprietario nel 1522 delle vigne soprannominate "Le Léon" il Leone tra Ay e Dizy. Da lì, da quasi cinque secoli, dal XVI secolo gli antenati della famiglia erano vignaioli, negozianti, fornitori delle tavole reali di Louis XIV, magistrati, Sindaci Reali di Ay. Oggi é Charles Phillipponat a rappresentare la sedicesima generazione che conduce la maison, e lo fa estremamente bene.
La Maison Phillipponat con il Clos des Goisses
Poter visitare la loro cantina é stata un'esperienza elettrizzante! Aggirarsi come una bambina tra i corridoi a pettine delle fondamenta del castello e respirare la storia immaginando di quando le bottiglie uscivano da lì per affacciarsi sul fiume e navigare verso le tavole aristocratiche di Parigi... così come oggi per i locali più trendy e più chic, non ha prezzo.
La scala che porta alla cave
Tutto é cura del dettaglio, ordine, rigore delle regole della Maison, nel pieno rispetto ambientale, una filosofia di stile che si riflette sulla cantina e che abbraccia tutta la loro produzione. Niente é lasciato al caso infatti non é uno champagne per palati rilassati. Lo scopo finale degli assemblaggi é di rendere ogni bottiglia unica, tanto che utilizzano il metodo solera nella tradizione dei Capi cantinieri del passato.
Il famoso Champagne Clos des Goisses
Mentre si esprime il cuore con la passione e l'attenzione dello stile, gli occhi guardano al futuro controetichettando le bottiglie con l'annata di base dominante, il dosaggio, la sboccatura. Cosi che il cliente finale possa aiutarsi al massimo ed apprezzare al meglio ogni sfumatura.
Le antiche caves con le pieces
Degustare i millesimati, fare il gioco delle coppie con le due Cuvée 1522 ed arrivare al protagonista il Clos des Goisses é stata un'esperienza unica. Dopo questa intensa esperienza, quasi mistica, in abbinamento niente di meglio che poter visitare la Cattedrale di Reims!
Il caveau de la Chapelle
Tappa obbligata per chi fosse per la prima volta nello Champagne, ma esperienza sempre piacevole anche in seconda, terza battuta....si respira il gotico da ogni colonna ! Nonostante le sue vicissitudini storiche, di incendi e tentativi di devastazioni, la Cattedrale troneggia sul panorama della città, punto di riferimento storico e culturale.
La nostra inviata Claudia tra le pupitres
Per quanto riguarda le esplorazioni a tavola invece i protagonisti di queste giornate sono stati il Ristorante La Banque e La Cave à Champagne, entrambi ad Epernay. Meritano una menzione per il fortunato destino di una ex banca, ottima scelta dei piatti il primo, la cura e selezione della carta dei vini/champagnes per entrambi, e per il menù tipique e rapporto qualità prezzo oltre che all'atmosfera per il secondo.