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Eventi Go Wine

GO WINE: GRANDI TERROIR DEL BAROLO: A MONFORTE D'ALBA

Sabato 12 e domenica 13 aprile a Monforte d'Alba Tornano “I grandi terroir del Barolo”, iniziativa ideata da Go Wine, giunta alla sedicesima edizione e in programma sabato 12 e domenica 13 aprile a Monforte d'Alba, in uno dei centri più importanti della Langa del Barolo. Sede dell’evento le eleganti sale di Palazzo Martinengo - Moda Venue (Via Cavour, 10), nel centro storico del paese. L’evento è ulteriormente cresciuto nelle ultime edizioni, mantenendo intatto il carattere che ne ha ispirato la nascita: un’occasione straordinaria di approfondimento sul Barolo e sul suo territorio, con al centro le distinte menzioni geografiche che compongono l’area di produzione. Valorizzando con l’assaggio cantine che producono Barolo attraverso distinte etichette che raccontano siti e parti diverse del territorio. Esaltando anima e peculiarità del nebbiolo, interpretando le diversità come una ricchezza che invita a capire meglio la terra e la grandezza della denominazione.

Il programma, in corso di definizione, comprenderà banchi d'assaggio d’incontro con le cantine, esclusive masterclass e visite in cantina: una formula che invita fin da ora ad uno sfizioso week-end nella Langa del Barolo per approfondire "sul campo" la conoscenza della nuova annata di uno dei più grandi vini del mondo.  

ECCO UN PRIMO ELENCO DELLE CANTINE PROTAGONISTE DELL’EVENTO

ANNA MARIA ABBONA – Farigliano SILVANO BOLMIDA – Monforte d’Alba BRICCO MAIOLICA – Diano d’Alba CASCINA CHICCO - Canale DOSIO – La Morra L’’ASTEMIA – Barolo MANZONE GIAN PAOLO – Serralunga d’Alba MARCHESI DI BAROLO – Barolo MONCHIERO F.LLI – Castiglione Falletto PIAZZO COMM. ARMANDO – Alba SORDO GIOVANNI Azienda Agricola – Castiglione Falletto  

GLI EVENTI COLLATERALI DEGUSTAZIONI GUIDATE Durante le due giornate sono previste alcune degustazioni guidate. Si tratta di percorsi d'assaggio nel territorio del Disciplinare e momenti di confronto con il altre denominazioni. Le masterclass si svolgono su prenotazione: costo della degustazione euro 25 - riduzioni euro 20 per i soli soci Go Wine. Aggiornamenti sul calendario delle masterclass nelle prossime settimane.

  IL MASTER SUL BAROLO

Sabato 12 aprile Sabato 12 aprile è in programma il Master sul Barolo: una giornata in cui si potrà approfondire sul campo la conoscenza di questo vino fra lezioni, percorsi nel territorio di produzione e degustazioni. Il Master sul Barolo avrà un costo di € 70 per i soci e € 80 per i non soci. Nei prossimi giorni i dettagli e il percorso della giornata. Chi fosse interessato può confermare la preadesione scrivendo alla mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.   IL

PROGRAMMA DOVE SALA GRIFONI di Palazzo Martinengo - Moda Venue MONFORTE D'ALBA, Via Cavour, 10 QUANDO SABATO 12 aprile 2025 Banco d’assaggio dalle 11 alle 18, articolato su 2 turni Sono previste nel corso della giornata masterclass si approfondimento DOMENICA 12 aprile 2025 Banco d’assaggio dalle 11 alle 17, articolato su 2 turni Sono previste nel corso della giornata masterclass si approfondimento

COME PARTECIPARE BANCO D'ASSAGGIO La degustazione al banco d’assaggio si articolerà su turni, con prenotazione obbligatoria. Sabato 12 aprile: -primo turno: ore 11.00-14.30 -secondo turno: ore 13.30-18.00 Domenica 13 aprile: -primo turno: ore 11.00-14.30 -secondo turno: ore 13.30-18.00

BIGLIETTI E COSTI Il costo della degustazione è di euro 28 (riduzioni euro 25 per Soci Associazioni di settore e euro 21 per i soci Go Wine). Comprende la degustazione in forma libera dei Barolo al banco d’assaggio e un assaggio presso l’area della denominazione ospite che comunicheremo nei prossimi giorni. Da martedì 4 marzo aperta la prevendita online del biglietto! Chi prenota online avrà una riduzione sul costo a: € 25,00 per il pubblico, € 22,00 rid. soci associazioni di settore, € 18,00 rid. soci Go Wine. La degustazione al banco d'assaggio sarà omaggio per coloro che decideranno di associarsi a Go Wine (benefit non valido per i soci familiari). Maggiori dettagli sulla campagna associativa a fondo mail!   L'evento si svolge con il contributo di   Vuoi passare un week-end in Langa in occasione de "I Grandi Terrori del Barolo"? Contattaci per avere informazioni sulle strutture ricettive ed i ristoranti!  

CAMPAGNA ASSOCIATIVA GO WINE La degustazione al banco d'assaggio sarà gratuita per coloro che si assoceranno a Go Wine (benefit non valido per i soci familiari) Entra anche tu a far parte della Community di Go Wine! In omaggio: la Guida Cantine d'Italia 2025 e l'abbonamento al bimestrale Go Wine. Parteciperai poi a tutti i nostri eventi beneficiando dello sconto riservato ai soci e avrai accesso alle selezioni di "Buono... non lo conoscevo!", lo shop esclusivo dei soci Go Wine! Sfoglia il depliant a lato per maggiori informazioni Scarica qui la scheda per associarti! Info a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

TUTTI I COLORI, PROFUMI E SAPORI DEL BIANCO

 di Virgilio Pronzati 


 Il totem di Go Wine nella hall del President Hotel di Genova 

Umanizzandoli, i vini bianchi in generale si identificano nelle donne, mentre i rossi negli uomini. Una riflessione abbastanza calzante, essendo i primi, in gran parte floreali e fruttati, freschi e sapidi, leggeri e spesso effervescenti. Viceversa, caldi, pieni e più o meno tannici, i rossi. Negli anni 1970-1980 la produzione ed il consumo di vino in Italia era prevalentemente di vini rossi. Da circa quattro lustri la situazione si è capovolta.

Da sin. Il presidente di Go Wine Massimo Corrado e Arturo Gris delegato del Club Go Wine di Genova

I vini bianchi secchi che imperversavano d’estate, oggi si bevono tutto l’anno. Non solo, a questi si aggiungono diverse decine di milioni di bottiglie di vini spumanti. Infatti prendendo visione delle medie produttive degli anni 2020-2023, si può notare che in Italia si producono più vini bianchi che vini rossi e rosati. Sono circa 29,8 milioni di ettolitri i vini bianchi e poco più di 22 milioni di ettolitri i vini rossi e rosati. La maggiore produzione di vini bianchi nazionale riguarda le DOP (DOC e DOCG) con 13,6 milioni di ettolitri.

I titolari dell'Az. Sadivino con i vini aziendali in degustazione

Ben distanziati rossi e rosati con 8,7 milioni di ettolitri. Lo stesso tra i vini IGT e da Tavola: 6,843 milioni di ettolitri rispetto ai 5,874 milioni di ettolitri di rossi e rosati IGT, e 9,3 milioni di ettolitri per i bianchi e 7,4 per rossi e rosati da Tavola. La regione che produce più vini bianchi DOP è il Veneto con 6,3 milioni di ettolitri, seguito dalla Sicilia con 1,5 milioni di ettolitri e dal Friuli Venezia Giulia con 1,191 milioni di ettolitri. Al vertice della produzione nazionale il Veneto con circa 11 milioni di ettolitri,

 

La titolare dell'Az. Agr. Ricchi F.lli Stefanoni con i suoi vini in degustazione

seguito dalla Puglia con 9,7 milioni di ettolitri, dall’Emilia Romagna con 6,6 milioni di ettolitri)., la Sicilia con 5,8 circa milioni di ettolitri e l’Abruzzo con 3,1 milioni di ettolitri. Sempre al primo posto per la produzione di vini DOP, si conferma il Veneto con circa 7,3 milioni di ettolitri, seguito dal Piemonte con 2,4 (il 93%), Sicilia con circa 2,3, l’Emilia Romagna con 1,7), la Toscana con 1,6) e il Friuli Venezia Giulia con circa 1,4.*Dati del 2020.

 Una collaboratrice di Cantine Lunae di Paolo Bosoni mentre presenta i vini in degustazione

Un prologo -pistolotto per parlare del tema dell’evento promosso da circa dieci anni da Go Wine, associazione nata nel 2001 per promuovere non solo la cultura e qualità del vino ma far conoscere gente e territori dove il vino a profonde radici. Ossia un vero e proprio enoturismo che ogni anno in Italia, muove decine di migliaia di persone Non solo: in varie e grandi città del nostro Paese Go Wine organizza altri importanti eventi enologici con degustazioni e masterclass di grandi vini derivati dal Nebbiolo, da vitigni autoctoni, concorsi eno-culturali, cene e viaggi eno-didattici, e una completa guida sulle cantine d’Italia.

La titolare dell'Az Agr. Lis Neris con i suoi vini friulani Doc in degustazione

Da alcuni giorni, promotrice di una importante proposta per migliorare la legge del Codice della strada che penalizza ingiustamente non solo il consumatore, ma tutto il contesto vitivinicolo - commerciale nazionale. L’attuale e dodicesima edizione di Tutti i colori del bianco svoltasi lo scorso 13 gennaio a Genova nel prestigioso Starhotels President **** ha richiamato numerosi visitatori del settore come enotecari, ristoratori, sommelier, degustatori, enoappassionati e giornalisti.

 Il responsabile della Cantina di Tortona con i vini messi in degustazione

Un evento a favore dei grandi vini bianchi italiani, rappresentato dai numerosi vini di ventiquattro cantine di tredici diverse regioni., di cui sette con produttori (o agenti ) nei rispettivi banchi d’assaggio, dove i produttori trasmettono ai visitatori la loro passione e competenza nonchè i metodi di produzione e le caratteristiche dei propri vini. Un evento unico nel suo genere che evidenzia al meglio i pregi dei vini bianchi italiani.

 

La responsabile vendite dell'Az. Agr. Forteto della Luja con i vini in degustazione

Le cantine ai banchi d’assaggio CANTINA DI TORTONA – Tortona (Al)= FORTETO DELLA LUJA – Loazzolo (At) GORI – Nimis (Ud) LIS NERIS – San Lorenzo Isontino (Go) LUNAE BOSONI – Luni (Sp). RICCHI F.LLI STEFANONI – Monzambano (Lago di Garda) SADIVINO – Predappio (Fc) .I vini in assaggio nella sezione enoteca CA’ LOJERA – Peschiera del Garda (Vr) Lugana 2023 CANTINA FRENTANA – Rocca San Giovanni (Ch) Abruzzo Cococciola Costa del Mulino 2023 Abruzzo Passerina Costa del Mulino 2023

 La titolare dell'Az. Agr. Lis Neris con i suoi vini goriziani in degustazione

CANTINA SANTADI – Santadi (Su) Tel. 0781 950127 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. Nuragus di Cagliari Pedraia 2023 e 2022 Vermentino di Sardegna Cala Silente 2023 e 2022 CIECK – San Giorgio Canavese (To) Erbaluce di Caluso Vigna Misobolo 2022 e 2019 MARISA CUOMO – Furore (Sa) Costa d’Amalfi Furore Bianco Fiorduva 2021 e 2020 D’ARAPRI’ – San Severo (Fg) Spumante Pas Dosé d’Araprì (da uve bombino bianco e pinot nero).

Una professionale sommelier mentre illustra i vini di varie aziende in degustazione

FATTORIA SAN FRANCESCO – Cirò Marina (Kr) Calabria Igt Pecorello Bianco di Sale 2023 FONTANAVECCHIA – Torrecuso (Bn) Taburno Falanghina del Sannio BjondoRe 2023 LA QUINTA TERRA – Fosdinovo (Ms) Costa Toscana Igt Bianco 2022 e 2021 (da uve vermentino, bosco e albarola) Colli di Luni Vermentino 2022 e 2020 LEONE DE CASTRIS – Salice Salentino (Le) Salento Igt Verdeca Messapia 2023 Salento Igt Malvasia Donna Lisa 2020 MARSAGLIA - Castellinaldo (Cn) Roero Arneis Serradiana 2022.


Una esperta sommelier mentre presenta e fa degustare i vini di varie aziende

MONTECAPPONE – Jesi (An) Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore Ergo 2022 e 2021 Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Riserva Utopia 2019 e 2015 SCUBLA – Premariacco (Ud) Colli Orientali del Friuli Bianco Pomèdes 2022 e 2019 STANIG – Prepotto (Ud) Colli Orientali del Friuli Malvasia 2022 Colli Orientali del Friuli Ribolla Gialla 2022 TENUTA CAVALIER PEPE – Sant’Angelo all’Esca (Av) Fiano di Avellino Refiano 2023 Fiano di Avellino Riserva Brancato 2022 TENUTA IUZZOLINI – Cirò Marina (Kr) Calabria Bianco Igt Prima Fila 2023 (da uve pecorello) TRE MONTI – Imola (Bo) Romagna Albana Secco Vitalba 2023 e 2020.

Un'abile sommelier di lungo corso mentre presenta e mesce i vini di varie aziende 

 

 

CANTINE D'ITALIA 2025

 


874 cantine selezionate, 10 Premi Speciali, 268 Impronte Go Wine

CANTINE D'ITALIA 2025
per coloro che ritengono che il vino valga un viaggio

La nuova edizione della Guida per l’Enoturista di Go Wine
Un invito a camminare l’Italia del vino


È uscita la nuova edizione 2025 di Cantine d’Italia, la Guida per l’Enoturista a cura di Go Wine.
L’evento di presentazione e premiazione si è tenuto martedì 3 dicembre a Milano presso l’Hotel Melià, alla presenza di un folto pubblico di giornalisti, rappresentanti di cantine selezionate nel volume, enoappassionati.
Cantine d’Italia 2025 si presenta con 874 cantine selezionate, 268 “Impronte d’eccellenza” per l’Enoturismo, oltre 4.980 vini segnalati, circa 1.600 indirizzi utili per mangiare e dormire.

Sviluppando la sua connotazione al racconto attraverso anche 9 interviste a uomini e donne del vino, con la NOVITA’ di una sezione dedicata ai “Musei del Vino”, raccontando luoghi di cultura all’interno di 15 cantine italiane.

Si tratta di una Guida alle Cantine, con una sua identità specifica, che ha la cantina come riferimento.
Come luogo anche simbolico, oggi sempre più meta di tanti enoappassionati e anche come luogo fisico dove uomini e donne del vino operano e progettano il loro lavoro, dove sono portatori di storie e tradizioni familiari, oppure di più recenti investimenti.
Una Guida pensata per i turisti del vino e invita a camminare l’Italia del vino. E’ una bella visione d’Italia fatta di tanti luoghi, radici e tradizioni, ma è anche espressione della capacità di tanti viticoltori: fanno “viaggiare” in tutto il mondo le loro bottiglie e promuovono l’attenzione e il piacere di andare a conoscere i luoghi dove quelle bottiglie nascono.

La Cantina, nel corso degli anni, è infatti diventata a pieno titolo un luogo di promozione del territorio, perché comunica con la sua realtà un’identità territoriale fatta di tutto quanto ruota attorno: il paesaggio, i vigneti, la tradizione del luogo, i borghi.
Quindi non è una Guida tradizionale ai vini, come recensione e punteggi di singole etichette ma un volume che sviluppa il tema della narrazione a fianco della selezione dei vini e consente di approfondire conoscenze con tantissimi dati e notizie.

Raccontando la cantina, si raccontano le vicende che stanno attorno al vino e aiutano meglio a comprendere il profilo di ogni realtà e ovviamente i vini che ciascuna cantina esprime.
Una Guida che pertanto non vuole rivolgersi soltanto ai “super appassionati”, ma che intende essere un’occasione per generare cultura a favore del vino e dei suoi territori. E per far riflettere sull’importante ruolo che la viticoltura italiana sta svolgendo a favore della bellezza e della valorizzazione di tanti territori.
Una Guida edita da Go Wine e che mantiene inalterata la sua mission: promuovere la grande accoglienza italiana in cantina e comunicare anche attraverso un volume l’identità dell’associazione.

«La Guida ogni anno si arricchisce di spunti e di temi; sempre uniti dall’obbiettivo di fondo – dichiara Massimo Corrado, presidente di Go Wine e direttore editoriale –: raccontare attraverso l’Italia del vino una bella idea d’Italia, uno dei volti più belli del nostro Paese. Il tema del racconto, delle persone che animano la cantina, dei vini spesso espressione di una bella progettualità, stanno alla base della Guida. Il vino è così la chiave per ascoltare il racconto di un luogo, di una terra, respirandone le atmosfere».

Ora alcune notizie che riguardano contenuti nel volume:
Le “Finestre sul vino” dell’edizione 2025 sono firmate da Andrea Terraneo (presidente di Vinarius, associazione delle Enoteche Pubbliche Italiane) e Arturo Rota, per ricordare figura e pensiero di Luigi Veronelli, nei giorni in cui ricorrono i 20 anni della scomparsa.
Le interviste che aprono la Guida e rafforzano il tema del racconto che caratterizza il profilo del volume, riguardano nove uomini e donne del vino di altrettante regioni italiane.
Si tratta di: Enrico Nada, Nada Giuseppe (Piemonte), Giovannella Fugazza, Castello di Luzzano (Lombardia), Lucio Gomiero, Vignalta (Veneto), Martina Moreale, Il Roncal (Friuli Venezia Giulia), Emilia Nardi, Tenute Silvio Nardi (Toscana), Enzo Barbi, Decugnano dei Barbi (Umbria), Rocco Pasetti, Contesa (Abruzzo), Gianfelice d’Alfonso del Sordo, titolare della omonima cantina (Puglia), Ferruccio Deiana, Deiana (Sardegna).

La visita in cantina, il costo
Per il secondo anno la Guida promuove il tema del costo della visita in cantina, con un contenuto che arricchisce i dati della Guida. E’ un elemento di forte novità, che si introduce per il secondo anno e che segna anche un necessario adeguamento sul piano della comunicazione.
Da fattore un tempo basato sullo spontaneismo, da elemento di novità della vita del viticoltore, la visita in cantina si è sempre più affermata come un tema importante caro a tanti enoappassionati e strategico per molte cantine.
Il tema del prezzo si è così inserito, come fattore da conoscere e comunque da monitorare.
Cantine d’Italia 2025 ha così chiesto alle cantine di indicare il costo di un’esperienza base in cantina ed il costo di un’esperienza più completa.
Lasciando piena libertà nel rispondere, ipotizzando anche la gratuità per un’esperienza base e comunque ponendosi in attenzione per analizzare i dati e il comportamento delle cantine.
Nasce uno screening importante e per certi aspetti unico che rinnova anche nei contenuti il volume e apre un nuovo fronte di analisi e di informazione.
Con un comunicato stampa a parte alleghiamo i risultati dell’indagine che è scaturita.

I Musei del Vino
E’ un altro elemento di novità inserito nel contesto ponendo in evidenza operazioni di valenza culturale promosse da 15 cantine che sono selezionate nella parte introduttiva del volume. Da nord a sud si promuove così uno speciale itinerario percorrendo i Musei del Vino in cantina, altra pagine significativa legata al tema dell’accoglienza.
Musei e cantine selezionati sono: Castello di Razzano e Luca Ferraris (Piemonte), Ricci Curbastro (Lombardia), Cà Rugate e Zeni F.lli (Veneto), La Tosa (Emilia Romagna), Fattoria dei Barbi (Toscana), Lungarotti (Umbria), D’Ambra e Mastroberardino (Campania), Leone de Castris e Produttori di Manduria (Puglia), Librandi e Iuzzolini (Calabria), Quartomoro (Sardegna),

Sono in totale 268 le “Impronte Go Wine” nell’edizione 2025: esse rappresentano un segno di “eccellenza” nel campo dell’Enoturismo nazionale e costituiscono una sorta di segno ideale che Go Wine attribuisce alle cantine che hanno conseguito un alto punteggio nella valutazione complessiva su sito, accoglienza e profilo produttivo.
Si tratta dei tre fattori su cui si compone la presentazione delle singole cantine e su cui si definisce una loro valutazione.
Sito: il luogo ove si trova la cantina, guardando anche alla cantina medesima dal punto di vista architettonico; ma anche sito da intendersi come il patrimonio complessivo di vigneti di cui dispone la cantina.
Accoglienza: la vocazione della cantina ad “aprirsi” all’esterno al pubblico con una parallela attività, sia in ambito recettivo: agriturismo, B&B o ristorazione, sia svolgendo iniziative culturali che si rivolgono al mondo esterno.
Vino: il profilo produttivo dell’azienda valutato nel tempo, al di là dell’esito di una singola vendemmia; tenendo conto del carattere della produzione, della eccellenza di alcune etichette, della particolare cura verso specifiche tipologie di vini.

Nella speciale classifica per regioni che ogni anno si aggiorna, si conferma ai vertici la Toscana con 53 impronte, seguita da Piemonte (50) e Veneto (31).
Sono 24 le cantine che raggiungono il vertice delle “Tre Impronte Go Wine”:
le nuove Tre impronte sono quelle di Cà Rugate e Masi (Veneto) e La Raia (Piemonte); si aggiungono a:
Badia a Coltibuono (Toscana); Bellavista (Lombardia); Ca’ del Bosco (Lombardia); Capezzana (Toscana); Castello di Gabiano (Piemonte); Castello di Fonterutoli-Marchesi Mazzei (Toscana); Castello Vicchiomaggio (Toscana); Roberto Ceraudo (Calabria); Ceretto (Piemonte); Donnafugata (Sicilia); Feudi di San Gregorio (Campania); Ferrari (Trentino); Florio (Sicilia); Fontanafredda (Piemonte); Lungarotti (Umbria); Malvirà (Piemonte); Mamete Prevostini con Convento San Lorenzo (Lombardia); Masciarelli (Abruzzo); Mastroberardino (Campania); Planeta (Sicilia); San Felice (Toscana).

I Premi Speciali
A Gavino Sanna, pubblicitario, scrittore e critico d’arte, il nuovo Premio speciale “la cantina realizzando un sogno”.
La Guida assegna infine 10 “Premi Speciali”: intendono porre in evidenza alcuni temi della Guida e attribuire riconoscimenti a cantine che hanno raggiunto particolari livelli di eccellenza in determinati ambiti.
Ecco la sequenza dei premi speciali di Cantine d’Italia 2025:


Premio “Alto Confort”
per l’ospitalità aziendale dell’anno
Tenuta Montemagno Relais & Wines
TENUTA MONTEMAGNO (Montemagno, Piemonte)
Il riconoscimento intende valorizzare l’importante opera svolta dalla cantina a favore dell’enoturismo, in un contesto particolarmente esclusivo. Evidenziando investimenti e visioni nelle terre del Monferrato per sviluppare nel segno dell’accoglienza il progetto della cantina.

Premio “Cantine Golose”
per la Tavola aziendale dell’anno
Agriturismo La Source
LA SOURCE (Saint Pierre, Valle d’Aosta)
A pochi chilometri da Aosta. Il riconoscimento va all’opera di Stefano Celi, valorizzando con la cantina La Source
l’enoturismo in Valle d’Aosta. Sviluppando con l’agriturismo la ristorazione e promuovendo l’assaggio di piatti tipici in cantina.

Premio “Cantine Meravigliose”
per l’EnoArchitettura dell’anno
ANTONELLI (Montefalco, Umbria)
Un Premio per mettere in evidenza visioni e progetto della cantina ampliata nei nuovi ambienti. Nel segno della bellezza e dell’armonia con la storia del luogo e del territorio. Nel contesto di un’attività sempre improntata all’accoglienza con molte iniziative.

Premio “Enocultura”
Museo del Contadino di D’AMBRA (Forio d’Ischia, Campania)
Nell’isola di Ischia, il Museo accompagna da tempo la visita della cantina. Un riconoscimento all’intuizione della cantina per aver saputo associare alla produzione e promozione del vino un messaggio di cultura e di attenzione alla civiltà rurale del territorio.

Premio “Autoctono si nasce”
Aglianico del Vùlture Caselle
D’ANGELO (Rionero in Vùlture, Basilicata)
Omaggio all’opera svolta dalla cantina a favore dell’Aglianico nell’areale del Vùlture. Con un’etichetta che richiama da sempre il rapporto fra vino e terra, con una storia di famiglia alle spalle.

Premio “Buono…non lo conoscevo!”
Tre Venezie Igp Piculit Neri
I VINI DI EMILIO BULFON (Valeriano, Friuli Venezia Giulia)
Il premio è dedicato a vini autoctoni con particolare attenzione a quelli rari o meno conosciuti dai consumatori. Va in Friuli per l’originale lavoro della cantina Bulfon a favore delle varietà rare. Rafforzando con una selezione di vini il valore di una viticoltura di territorio che non si compone solo di vini più noti e affermati ma porta nel calice tante espressioni meno conosciute che appartengono al patrimonio viticolo italiano.

Premio “Vini Storici d’Italia”
San Leonardo
TENUTA SAN LEONARDO (Avio, Trentino)
Il riconoscimento va in Trentino e alle visioni della famiglia dei Marchesi Guerrieri Gonzaga. L’anno di riferimento è il 1982, l’incontro con il Marchese Incisa e con Tachis, l’idea di un vino di taglio bordolese in luoghi di natura e paesaggio, ricchi di pagine di storia.

Premio “Gioacchino La Franca”
riconoscimento della Community dei soci Go Wine per l’esperienza in cantina dell’anno
MORIS FARMS (Massa Marittima, Toscana)
Un premio speciale legato ad un socio speciale come Gioacchino La Franca, scomparso nel 2020, con un percorso di 15 anni in Go Wine, guidando i soci di Savona in mille itinerari nei territori del vino italiano. Un premio che valorizza l’ospitalità come esperienza vissuta, associando valor umani e sociali.

Premio “La cantina realizzando un sogno”
A GAVINO SANNA, per la cantina
MESA (Sant’Anna Arresi, Sardegna)
Un nuovo premio speciale della Guida con una dedica particolare: ovvero a chi, realizzando opere eccellenti in altri ambiti, ha deciso ad un certo punto della vita di diventare vignaiolo, avviando una cantina. Per Gavino Sanna la scelta è stata anche un atto d’amore verso la sua terra d’origine, la Sardegna, da cui era partito; realizzando un progetto di valore nelle terre del Carignano.

Premio “La vigna da camminare”
Tenuta Feudo a Cirò Marina
IPPOLITO (Cirò Marina, Calabria)
Un premio speciale della Guida che esalta il rapporto fra il viticoltore e la sua terra. Dove la vigna da camminare è il segno del lavoro e della fatica, ma è anche al contempo il luogo della bellezza, della emozione che il vigneto sa trasmettere osservando la natura.

La Guida Cantine d’Italia 2025 è edita dall’associazione Go Wine e nasce da un’idea di Massimo Corrado che ne cura il coordinamento e la direzione editoriale. Conferma l’impegno dell’associazione volto ad affermare, anche attraverso la Guida, i principi ispiratori dell’attività associativa. La redazione Go Wine cura la redazione di tutto il volume e del repertorio delle cantine selezionate, con i contributi e le segnalazioni di giornalisti e delegati e soci Go Wine in Italia.

Le 874 cantine presenti nel volume sono state scelte in base all'esperienza diretta.
Per ogni cantina una pagina ricca di notizie: dall’anagrafica aziendale ai dati sulla produzione, ai referenti interni da contattare; dai giorni e gli orari di visita alle informazioni stradali; novità di questa edizione l’indicazione del costo della visita in cantina (là ove segnalato dalle cantine medesime), indicando la cifra per un’esperienza base e la cifra per un’esperienza più completa. La parte più importante è legata al racconto delle suggestioni che la cantina e il suo contesto offrono al visitatore, oltre ad una serie di utili appunti sui vini aziendali con indicazione del vino top e degli altri vini da conoscere.
Ogni cantina è presentata attraverso una valutazione in stelle (su scala 5), suddivisa nei tre aspetti che sono ritenuti rilevanti dalla Guida: il sito, l'accoglienza e i vini.
Resto confermato lo spirito dell'opera: spingere l'appassionato a viaggiare per conoscere il fascino del territorio del vino italiano attraverso il racconto di molti suoi interpreti d'elezione.

Per ulteriori informazioni: 
Redazione Go Wine Editore, rif. Elisa Nota, tel. 0173 364631 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

TUTTI I COLORI DEL BIANCO: TOUR TRA I GRANDI VINI BIANCHI ITALIANI

Lunedì 13 gennaio Go Wine promuove a Genova la terza e ultima tappa del tour in Italia TUTTI I COLORI DEL BIANCO

Un evento a favore dei grandi vini bianchi italiani, della loro cultura e della loro longevità 25 cantine da tutta Italia raccontano oltre 30 vitigni a bacca bianca Appuntamento lunedì prossimo 13 gennaio a Genova presso le sale dello StarHotel President per “Tutti i colori del bianco”, dodicesima edizione dell’evento che Go Wine promuove ogni anno in gennaio in città per valorizzare ricchezza e diversità “bianchista” del patrimonio viticolo italiano. L'iniziativa rappresenta una sorta di accorata perorazione a favore del bianco italiano: in degustazione complessivamente oltre 60 vini bianchi, alcune cantine metteranno in assaggio lo stesso vino prodotto in due annate differenti, con una parata di eccellenze dell’annata in commercio, accompagnata dallo stesso vino in annata anteriore.

L’evento di Genova rappresenta anche l’ultima tappa del tour 2024/2025 apertosi in maggio a Milano e proseguito a Bologna nello scorso settembre. Si tratta di un’originale degustazione in verticale che spazierà dalle Alpi alla Sicilia e che coinvolgerà alcuni nomi prestigiosi dell’enologia italiana in una sorta di viaggio intra-generazionale tra vini bianchi di razza. Un impegno che intende valorizzare alcuni temi: ricchezza e diversità del vino bianco italiano, espressione di tanti differenti vitigni, fra varietà autoctone e internazionali; valorizzazione di tanti territori del vino a vocazione bianchista, riuniti insieme in un unico evento; capacità dei vini a reggere il tempo, come i grandi rossi; quindi il tema della longevità e la evoluzione dei bianchi nel calice attraverso il gli anni.

Longevità come fattore che attribuisce ulteriore rilievo al vino e che offre un ulteriore spunto per comunicare vini che hanno un’identità precisa ed un riferimento territoriale. Il tour viene promosso da Go Wine da molti anni nell’intento di generare cultura del vino e attenzione verso la degustazione per apprezzare un patrimonio vinicolo unico nel suo genere. L’evento di Genova vede il coinvolgimento complessivamente di circa 25 cantine, con differenti profili, fra aziende storiche e realtà emergenti, valorizzando spesso piccole realtà che si propongono all’attenzione per una viticoltura di territorio. Un modo per celebrare la cultura del vino italiano e il rapporto tra vino e territorio, tema caro alla community di Go Wine.

Ai banchi d'assaggio:

CANTINA DI TORTONA – Tortona (Al

FORTETO DELLA LUJA – Loazzolo (A

GORI – Nimis (Ud)

LIS NERIS – San Lorenzo Isontino (Go

LUNAE BOSONI – Luni (Sp)

RICCHI F.LLI STEFANONI – Monzambano (Lago di Garda)

SADIVINO – Predappio (Fc)

I vini in assaggio nella sezione enoteca

CA’ LOJERA – Peschiera del Garda (Vr)

Lugana 2023

CANTINA FRENTANA – Rocca San Giovanni (Ch)

Abruzzo Cococciola Costa del Mulino 2023

Abruzzo Passerina Costa del Mulino 2023

CANTINA SANTADI – Santadi (Su)

Tel. 0781 950127 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Nuragus di Cagliari Pedraia 2023 e 2022

Vermentino di Sardegna Cala Silente 2023 e 2022

CIECK – San Giorgio Canavese (To)

Erbaluce di Caluso Vigna Misobolo 2022 e 2019

MARISA CUOMO – Furore (Sa)

Costa d’Amalfi Furore Bianco Fiorduva 2021 e 2020

D’ARAPRI’ – San Severo (Fg)

Spumante Pas Dosé d’Araprì (da uve bombino bianco e pinot nero)

FATTORIA SAN FRANCESCO – Cirò Marina (Kr)

Calabria Igt Pecorello Bianco di Sale 2023

FONTANAVECCHIA – Torrecuso (Bn)

Taburno Falanghina del Sannio BjondoRe 2023

LA QUINTA TERRA – Fosdinovo (Ms)

Costa Toscana Igt Bianco 2022 e 2021 (da uve vermentino, bosco e albarola)

Colli di Luni Vermentino 2022 e 2020

LEONE DE CASTRIS – Salice Salentino (Le)

Salento Igt Verdeca Messapia 2023

Salento Igt Malvasia Donna Lisa 2020

MARSAGLIA  - Castellinaldo (Cn)  Roero Arneis Serradiana 2022

MONTECAPPONE – Jesi (An)

Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore Ergo 2022 e 2021

Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Riserva Utopia 2019 e 2015

SCUBLA – Premariacco (Ud)

Colli Orientali del Friuli Bianco Pomèdes 2022 e 2019

STANIG – Prepotto (Ud)

Colli Orientali del Friuli Malvasia 2022

Colli Orientali del Friuli Ribolla Gialla 2022

TENUTA CAVALIER PEPE – Sant’Angelo all’Esca (Av)

Fiano di Avellino Refiano 2023

Fiano di Avellino Riserva Brancato 2022

TENUTA IUZZOLINI – Cirò Marina (Kr)

Calabria Bianco Igt Prima Fila 2023 (da uve pecorello)

TRE MONTI – Imola (Bo)

Romagna Albana Secco Vitalba 2023 e 2020

 

Si allega l’invito che contiene l’elenco di tutte le cantine partecipanti. Si ringrazia per l’attenzione che vorrete riservare a questa iniziativa. Per ulteriori informazioni: Ufficio Stampa & Comunicazione Go Wine, Elisa Nota tel. 0173 364631 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. TCB Fb Genova.jpgGrafiche IG varie_20241213_172218_0000.jpg

QUANTO MI COSTI…? LA VISITA IN CANTINA

Un’indagine in occasione della redazione della

Guida Cantine d’Italia 2025

Quanto mi costi…?

LA VISITA IN CANTINA

costi e statistiche

Il costo delle visite indicato a fianco della cantina

rafforza i contenuti della Guida per l’Enoturista

 

Sono numeri e dati per indagare scelte e orientamenti

delle cantine da nord a sud d’Italia,

un tema sempre più di attualità per i consumatori

Dopo la positiva esperienza della edizione 2024, la nuova edizione 2025 della Guida Cantine d’Italia, in presentazione a Milano il 3 dicembre, rilancia e rafforza lo studio su una materia sempre più interessante e meritevole di indagine.

Scriviamo del costo della visita in cantina. Rappresenta un dato importante di conoscenza: tutte le cantine, salvo poche eccezioni, indicano oggi i costi per esperienze da svolgere nel corso di una visita, dando per acquisito il dato che si accede in cantina pagando un servizio e non più seguendo forme spontanee basate sull’improvvisazione o sulla gratuità.

Vi è stata una lunga fase, per certi aspetti anche pioneristica, in cui, a partire dalla metà degli anni ’90, si è progressivamente affermato il concetto di enoturismo; la pratica della visita in cantina in quel periodo era legata a comportamenti occasionali, basati sullo spontaneismo. Con le cantine poco organizzate in merito e con gli enoappassionati che poco per volta crescevano in numero e qualità di comportamento. Cercando la cantina non solo come occasione di approvvigionamento di vino ma come 

luogo a cui guardare per un incontro con il viticoltore, per ricevere elementi di conoscenza, per comprendere meglio dove nasceva quel vino che si era degustato magari in città, al di fuori del contesto ambientale e sociale in cui la singola cantina opera.

Go Wine, oltre 20 anni fa, nella prima fase della sua attività, evidenziava la necessità che questo fenomeno venisse poco per volta reso sempre più professionale e strutturato; in questo contesto il pagamento di un servizio era una condizione in qualche modo necessaria.

Ovvero visitare la cantina, come si visita (pagando) un Museo o un edificio storico in un territorio del vino; sapendo prima orari e condizioni e in modo da poter compiere un’esperienza turistica organizzata.

I dati che esponiamo dimostrano una situazione complessa che merita più elementi di riflessione.

Il prezzo della visita in cantina ha superato quella che era una sorta di “soglia di ingresso”; ovvero un modo per rendere ordinati gli accessi in cantina, inserendo il costo come riconoscimento alla disponibilità del produttore all’accoglienza e come forma di selezione per persone interessate. 

Il prezzo della visita sta ora diventando una sorta di “secondo costo” – sempre in crescita tra l’altro – che si affianca all’aumento abbastanza generalizzato del costo delle singole bottiglie di vino.

I dati della nuova indagine vanno in questa direzione e si prestano a qualche comparazione con i dati raccolti appena un anno fa.

Alcuni dati

Hanno risposto oltre 540 cantine; un campione indicativo perché riguarda cantine di tutte le regioni italiane e con differente profilo: ovvero sia cantine di maggiori dimensioni (e più strutturate anche per l’organizzazione del personale), sia molte cantine di impronta familiare, dove il viticoltore spesso recita più ruoli, compreso quello dell’accoglienza e del personale racconto agli enoturisti.

Si sono richieste due indicazioni:

il costo dell’esperienza base; ovvero il costo minimo per “entrare in una cantina” e poter fare un’esperienza minima, magari assaggiando 2-3 vini;

il costo di un’esperienza più completa, che la cantina propone inserendo elementi di particolare suggestione e/o qualità.

I due costi vengono riportati nella Guida Cantine d’Italia 2025 utilizzando due distinti simboli: ovvero

con un calice il costo dell’esperienza base,

con il “doppio calice” il costo dell’esperienza più completa.

Una simbologia che richiama quello che spesso avviene nella ristorazione di qualità, quando si indica il prezzo di un menu base oppure di un menu più curato o di particolare profilo.

Nel comunicare i dati, precisiamo che si presta a maggiori approfondimenti il costo per l’esperienza base; è il dato di maggiore tendenza e più indicativo per comprendere i comportamenti delle cantine.

Il costo per l’esperienza più completa contiene infatti maggiori variabili. E’ interpretato da alcune cantine come una sorta di approfondimento dell’esperienza base; per altre è una sorta di evento in cantina che può raggiungere cifre anche a superiori al costo – per fare un esempio – di una cena in un ristorante di qualità.

Il campione di oltre 540 cantine in Italia indica in euro 21,70 il costo per l’esperienza base; era 20,17 un anno fa e segna in un anno un aumento del 8% sul dato generale.

Di fatto tutte le cantine interpellate indicano un costo per un’esperienza base, ad eccezione di una ridotta percentuale che quest’anno si fissa nel 4,5% per cui la visita è gratuita; un anno fa era del 4%.

E, a proposito di costi più accessibili, solo il 12,5% delle cantine prevede un costo di ingresso di euro 10 o inferiore ad euro 10, un dato che è in riduzione rispetto all’indagine del 2023 (15%).

Andando ad approfondire il dato risulta la seguente situazione fra Nord, Centro e Sud Italia,

euro 21,09 Nord Italia; euro 23,35 Centro Italia; euro 21,23 Sud Italia.

con una curiosità: il costo medio è più alto al sud che al nord, anche se di poco; il dato relativo al centro Italia è influenzato dalla regione Toscana.

Ancora volendo approfondire, se consideriamo almeno euro 30 come indicatore di un costo elevato (o comunque non basso) per una visita in cantina, risultano ben 131 cantine che applicano tale cifra, per un dato pari al 24%.

Abbiamo poi selezionato alcune regioni campione per verificare singole situazioni ed il quadro seguente riguarda Piemonte e Toscana, Veneto e Sicilia.

Piemonte        euro 22,18

Veneto            euro 21,03

Toscana     euro 26,70

Sicilia         euro 26,06

La scelta della Sicilia risponde alla regione del sud che sta forse più investendo nel settore: alcune grandi cantine hanno negli ultimi anni sviluppato azioni importanti nel campo dell’accoglienza, generando un principio di emulazione all’interno della regione.

Per quanto riguarda il costo per l’esperienza più completa la media del campione si attesta in euro 51,19.

Era di euro 49,79 un anno fa.

 

A proposito di situazioni top, sono ben 40 le cantine che formulano esperienze più complete ad un costo pari o superiore a 100 euro (erano 34 un anno fa).

Il dato comparativo fra regioni pone la Toscana come la regione “più cara” con costi medi per un’esperienza più completa che raggiungono euro 61,74 molto al di sopra della media nazionale; il Piemonte si assesta su euro 49,92.

Considerazioni finali

“Comunicazione e accessibilità sono due fattori strategici in questa materia – afferma Massimo Corrado, presidente di Go Wine e curatore della Guida. Comunicare da parte della cantina il costo della visita e indicare quale esperienza si pratica non può che contribuire a rendere sempre più professionale la visita e creare un legame fra il viticoltore e l’enoturista: egli è così in grado di informarsi allo stesso modo con cui legge dei vini della cantina e si informa sul loro profilo, vinificazione ecc… Tuttavia vi è da chiedersi se sia opportuno che tale prezzo sia soggetto a continui rialzi che possono in futuro scontrarsi con il potere d’acquisto di molte persone”.

Non va tralasciato un particolare; se pagare un prezzo significa riconoscere un servizio e una disponibilità, è altrettanto vero che la visita in cantina ha una peculiarità da non dimenticare: essa prevede un “secondo momento” che non si riscontra, per esempio, nella visita ad un Museo o ad un edificio storico.

Ci riferiamo all’acquisto di bottiglie di vino in cantina. Una pratica valorizzata dalle stesse cantine, nei primi anni di sviluppo dell’enoturismo, per richiamare le potenzialità del fenomeno.

Ma se è strategico per una cantina favorire presenze di persone che acquistano vino direttamente, favorendo incassi immediati ed eliminando oneri di intermediazione, allora occorrono maggiori attenzioni nell’indicare il prezzo della visita in cantina, evitando possibili eccessi.

Sono eccessi, e questo è un dato che Go Wine ha più volte rilevato nel corso del 2024, che impattano su una tendenza ad un “doppio” aumento: costo di visita in cantina e costo di bottiglie.

Una sorta di corsa verso l’alto che potrebbe generare scompensi in futuro.

La seconda riflessione riguarda una positiva evoluzione del fenomeno che nasce dal comportamento di molte cantine: le analisi maturate dalla redazione della Guida Cantine d’Italia 2025 attestano che esse stanno gestendo con sempre maggiore consapevolezza il tema delle esperienze in cantina. Il riscontro si rileva nei siti internet dove, a fianco di alcune voci ricorrenti di presentazione: “chi siamo, territorio, i vini, dicono di noi, gallery…” compare sempre di più la voce “esperienze”.

Si ottiene così una sorta di doppia carta che qualifica l’offerta: la carta dei vini che contiene il quadro della produzione della cantina e la “carta delle esperienze” ovvero la proposta di che cosa si può in cantina e a quale costo.

Una comunicazione di impatto, destinata a generare economia e sviluppo, se si sapranno gestire i numeri (alias gli euro…) con misura e saggezza.

L’obbiettivo della Guida non è solo quello di valorizzare la grande accoglienza in cantina, ma di comunicare una visione sociale attenta nel settore e che possa sempre tenere saldi quei fattori – terra, vigneto, vini, persone – che sono alla base dell’enoturismo e di un determinato modo di concepire la viticoltura.

 

Si ringrazia per l’attenzione che vorrete riservare a questo comunicato, si allega per completezza il comunicato stampa generale emesso sulla Guida Cantine d’Italia 2025 e si resta a disposizione per eventuali chiarimenti o ulteriori informazioni.

 

La Guida Cantine d’Italia 2025 è edita dall’associazione Go Wine e nasce da un’idea di Massimo Corrado che ne cura il coordinamento e la direzione editoriale. Conferma l’impegno dell’associazione volto ad affermare, anche attraverso la Guida, i principi ispiratori dell’attività associativa. La redazione Go Wine cura la redazione di tutto il volume e del repertorio delle cantine selezionate, con i contributi e le segnalazioni di giornalisti e delegati e soci Go Wine in Italia.

 

Le 874 cantine presenti nel volume sono state scelte in base all'esperienza diretta.

Per ogni cantina una pagina ricca di notizie: dall’anagrafica aziendale ai dati sulla produzione, ai referenti interni da contattare; dai giorni e gli orari di visita alle informazioni stradali; novità di questa edizione l’indicazione del costo della visita in cantina (là ove segnalato dalle cantine medesime), indicando la cifra per un’esperienza base e la cifra per un’esperienza più completa. La parte più importante è legata al racconto delle suggestioni che la cantina e il suo contesto offrono al visitatore, oltre ad una serie di utili appunti sui vini aziendali con indicazione del vino top e degli altri vini da conoscere.

Ogni cantina è presentata attraverso una valutazione in stelle (su scala 5), suddivisa nei tre aspetti che sono ritenuti rilevanti dalla Guida: il sito, l'accoglienza e i vini.

Resto confermato lo spirito dell'opera: spingere l'appassionato a viaggiare per conoscere il fascino del territorio del vino italiano attraverso il racconto di molti suoi interpreti d'elezione.

Per ulteriori informazioni:
Segreteria di Redazione, Elisa Nota - tel. 0173 364631
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Associazione Go Wine

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