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Viticoltura
LA VENDEMMIA NEL COLLIO PREANNUNCIA VINI DI GRANDE EQUILIBRIO
LA DOC COLLIO ENTRA NEL VIVO DELLA VENDEMMIA 2020: MOLTE LE ASPETTATIVE PER UN’ANNATA CHE SI DISTINGUE PER IL GRANDE EQUILIBRIO
Il Presidente del Consorzio Tutela Vini Collio David Buzzinelli esprime la sua soddisfazione per la qualità delle uve e augura a tutti i colleghi viticoltori una buona vendemmia
Anche tra le colline del Collio è giunto il momento più atteso dell’anno, quello della raccolta delle uve che daranno vita ai longevi e minerali vini bianchi fiore all’occhiello di quest’area vinicola.
Per il Presidente del Consorzio Tutela Vini Collio, David Buzzinelli, si preannuncia una raccolta molto positiva: “Ci attendiamo un’annata 2020 molto buona sotto il profilo della qualità, la stagione è stata ottima dal punto di vista climatico e della salute delle viti. Troviamo delle uve in grande equilibrio e, complice la poca quantità, possiamo dire di trovarci dinnanzi ad una vendemmia di qualità superiore”, conclude Buzzinelli.
La vendemmia dei vini della Doc Collio, già iniziata con la raccolta di qualche partita di varietà precoci e particolarmente esposte, entrerà nel vivo la prima settimana di settembre partendo dalle zone più calde come Cormons e Capriva del Friuli per poi allargarsi alle altre aree disciplinate dalla Doc Collio.
Marta Guiotto
GROTTAGLIE (TARANTO), REGINA DELL’UVA DA TAVOLA
A breve il Centro Servizi per l'agricoltura per fornire un servizio a tutti gli agricoltori
Grottaglie (Taranto), regina dell'uva da tavola. La città delle ceramiche è uno dei centri pugliesi più importanti per la produzione e commercializzazione dell'uva da tavola, dove l'attività viene sviluppata su un terreno coltivato di circa 2mila ettari con una produzione di 500mila quintali per un fatturato di quasi 38 milioni di euro. L’uva da tavola grottagliese, da luglio fino a settembre, veste la corona regale sulle mense di tutta Europa. La fa da padrona la varietà Vittoria e a seguire in minor superficie la varietà di uva apirene (acini senza semi) a bacca bianca. Infine, una nicchia di produttori continua a coltivare la varietà Regina. L’uva Vittoria si distingue per i suoi grappoli a forma di piramide, per i suoi chicchi grandi e la lieve dolcezza. Interessante è anche apprendere che l’uva Vittoria è molto digeribile, nutriente, energetica, ricca di virtù terapeutiche come la capacità antiossidante, disintossicante, diuretica e di tante altre note nel campo della medicina.
Grottaglie è insignita del titolo di Città delle uve e la coltivazione dell'uva rappresenta uno dei principali settori economici della città.
Proprio per questo a breve sarà attivo il Centro Servizi per l'agricoltura.
“Il completamento del Centro Servizi per l'agricoltura è in agenda. – dichiara Mario Bonfrate, assessore con delega al bilancio, turismo, attività produttive e agricoltura del Comune di Grottaglie - Il complesso, nato nel lontano 1994 per volere della Regione, in accordo con le precedenti amministrazioni, nasce con l'idea di fornire un servizio a tutti gli agricoltori. La nostra amministrazione è riuscita a portare a termine il progetto attraverso un finanziamento regionale. Prossimamente inaugureremo il Centro direzionale”.
“Nel 2016 il Centro Servizi per l’agricoltura risultava nell'elenco delle opere incompiute delle Regione Puglia con lavori bloccati dal lontano 2011. –afferma Ciro d’Alò sindaco del Comune di Grottaglie - Appena ci siamo insediati abbiamo preso in mano la situazione e avviato tutte le procedure utili alla ripresa dei lavori e alla loro ultimazione nel mese di marzo 2020”. “Abbiamo candidato Grottaglie per ricevere un importante finanziamento che sarà utile per mettere a disposizione della piattaforma logistica il nostro centro servizi per agricoltura, facendolo diventare così un'importante hub per la filiera agroalimentare. – conclude Ciro d’Alò sindaco del Comune di Grottaglie -Agromed, società benefit interamente partecipata dalla camera di commercio di Taranto, si occuperà di ricezione, lavorazione e stoccaggio dei prodotti agricoli; offrendo alla provincia di Taranto, una piattaforma logistica interamente dedicata alla produzione della filiera agroalimentare.
Nel momento in cui il governo stanzierà le risorse necessarie, Agromed e il Centro Servizi andranno di pari passo e Grottaglie potrebbe svolgere un ruolo importante avendo a disposizione l'aeroporto che, nella sua funzionalità cargo, permetterebbe la spedizione delle produzioni ortofrutticole verso mercati esteri. L'occasione è importante: si pensi solo al fatto che grazie alla costruzione della rete Agromed si potranno iniziare a movimentare merci per diversi milioni di euro. Questo significa sviluppo e occupazione ma anche riconversione. È un punto di partenza necessario per avviare quella riconversione economica che tutti attendono, puntando così alle produzioni locali, alla logistica e ai fattori di intermodalità che favorirebbero l'apertura verso nuovi mercati”.
Daniela Fabietti
PUNTO BIOLOGICO IN DIRETTA STREAMING CON LE SPERIMENTAZIONI FEM, COMPARTO VITICOLO CRESCIUTO DI 67 ETTARI
Comparto biologico protagonista oggi del consueto incontro tecnico organizzato quest’anno in modalità streaming, con due approfondimenti dedicati rispettivamente alla viticoltura e alla frutticoltura curati dalla Fondazione Edmund Mach e dal Centro di Sperimentazione Laimburg.
La giornata di presentazione delle prove sperimentali condotte nel 2020 nel settore della viticoltura biologica, seguita da 190 viticoltori sul canale youtube FEM, rappresenta un appuntamento fisso per viticoltori e tecnici che si occupano di biologico. Nell’incontro, introdotto dal dirigente del Centro Trasferimento Tecnologico, Claudio Ioriatti, sono stati presentati i dati relativi al comparto viticolo provinciale, cresciuto del 6% rispetto all’anno precedente (i dati forniti dall’Ufficio per le Produzioni Biologiche della PAT sono riferiti al 31 dicembre 2019). Positiva la crescita ma contratta rispetto al 2018 che aveva visto un incremento del 20%. Secondo i dati la superficie del vigneto biologico trentino a fine 2019 ammonta a 1229 ettari, 67 in più rispetto al 2018.
Durante l’incontro moderato da Roberto Zanzotti sono state presentate le attività svolte dall’Unità Agricoltura Biologica della FEM in diversi ambiti della viticoltura. Quest’anno hanno interessato in particolare la gestione della peronospora in quanto l’andamento climatico di maggio e giugno è stato particolarmente impegnativo per i viticoltori anche alla luce delle limitazioni di utilizzo del rame introdotte nel 2019. Forniti anche i dati della situazione fitosanitaria delle aziende del territorio provinciale, i risultati delle prove di campo dove si sono confrontati dosaggi ridotti di rame e le nuove prospettive di mezzi tecnici, alternativi al rame, che provengono dal mondo della ricerca.
“Gli scopi fondamentali delle attività -spiega Zanzotti- rimangono la riduzione dei dosaggi di rame, la possibilità di un loro potenziamento e l’eventuale alternativa. I risultati ottenuti con le sperimentazioni di quest’anno sono interessanti riferendoli ad un’annata particolarmente predisponente all’aggressività della peronospora”. Nell’incontro si è parlato della problematica dei residui di acido fosforoso nelle uve. Sulla tematica la dott.ssa Alessandra Trinchera del CREA di Roma ha illustrato i risultati del progetto BIOFOSF-WINE (finanziato dall’Ufficio PQAI I - Agricoltura biologica - del Mipaaf), nel quale è coinvolta FEM. I risultati tecnico-scientifici fin qui ottenuti dal progetto sono stati consistentemente utilizzati quale base per la revisione del DM n.309, che di fatto amplia i limiti di ammissibilità di fosfonato nei prodotti bio in funzione dei metodi analitici disponibili, tutelando non solo i produttori biologici da contaminazioni involontarie da mezzi tecnici, ma anche i consumatori, che potranno acquisire una maggiore fiducia verso gli operatori del settore.
L’appuntamento per gli agricoltori biologici è continuato il pomeriggio, sempre in streaming, con la parte di frutticoltura a cura del Centro di Sperimentazione di Laimburg (BZ).
Per rivedere l’incontro www.youtube.com/fondazionemach
Silvia Ceschini
AL VIA IL SONDAGGIO INTERNAZIONALE SU CAMBIAMENTO CLIMATICO E VITICOLTURA nell’ambito di Medcliv
Clima e viticoltura, FEM coordina un progetto che coinvolge sei paesi europei. Al via il sondaggio in migliaia di cantine
Studiare l’impatto del clima sulla viticoltura in Europa per favorire lo sviluppo di una comunità innovativa dove ricerca e industria mettano in comune i propri sforzi a favore di un'economia resiliente al cambiamento climatico. Muove i primi passi con un sondaggio rivolto alle cantine di sei paesi europei -Italia, Francia, Cipro, Portogallo, Slovenia e Spagna- il progetto MEDCLIV “MEDiterranean CLimate Vine and Wine Ecosystem” coordinato dalla Fondazione Edmund Mach che coinvolge otto partner del Mediterraneo europeo e per l’Italia il CNR-IBE. Il progetto è co-finanziato da EIT Climate-KIC, l’agenzia europea fondata nel 2010 dall’Istituto Europeo per l’Innovazione e la Tecnologia (EIT).
Il progetto, tutto dedicato all’ecosistema vite-vino e clima, analizzerà nel dettaglio alcuni aspetti che risultano centrali nella viticoltura: l’anticipo fenologico, il problema della siccità, le ripercussioni sulle pratiche viticole e sulla qualità delle uve, la carenza di acqua e di sostanza organica nel suolo, le alterazioni chimiche dei mosti e quelle organolettiche dei vini. Fino al 2022 MEDCLIV lavorerà per favorire l'aggregazione degli “ecosistemi” nazionali della filiera vitivinicola intorno ai riflessi del cambiamento climatico.
Primo passo del progetto è la somministrazione di un sondaggio alle aziende viti-vinicole dei sei Paesi coinvolti dal progetto. L’indagine conoscitiva servirà per definire le priorità d'azione, definendo una mappa, regione per regione, delle urgenze percepite nel settore vitivinicolo nei confronti del cambiamento climatico. I risultati dell’indagine aiuteranno a identificare gli scenari probabili di evoluzione nella gestione del vigneto e nella pratica enologica, così come dell’attitudine ad intraprendere le possibili azioni di mitigazione delle emissioni.
Sono invitate a partecipare al sondaggio tutte le aziende viticole e le cantine. L’accesso si ottiene semplicemente dal seguente link https://medcliv.ibe.cnr.it/survey-medcliv/?country=IT
Silvia Ceschini
VINO: L’INNOVAZIONE NELLA POTATURA CON VITE IN CAMPO APPUNTAMENTO A RONCADE (TV) IL 14 FEBBRAIO
Appuntamento il 14 febbraio a Roncade (TV), nella tenuta Ca’ Tron di proprietà di Cattolica Assicurazioni, per la 1^ edizione di Vite in Campo-Potatura&Impianto, organizzata da Condifesa Treviso e Belluno in collaborazione con Edizioni L’Informatore Agrario, Vite&Vino e Mad-Macchine Agricole Domani. L’evento si aggiunge alla quarta edizione della rassegna green Vite in campo, in calendario il 17 e 18 luglio prossimi presso l’azienda agricola Conte Collalto (Susegana, TV), che lo scorso anno ha accolto più di 2.200 professionisti da tutto il Paese.
Sotto la lente, le sfide della potatura meccanica, le forme di allevamento e impianto del vigneto con una dimostrazione pratica di potatura dalle ore 10 alle 13, mentre dalle 14,30 convegno tecnico con focus su aspetti economici, fisiologici e pratici della potatura meccanica e manuale della vite.
"La potatura è un’operazione colturale decisiva per definire la qualità delle uve e assicurare la longevità del vigneto - afferma Antonio Boschetti, direttore de L’Informatore Agrario - pertanto, la scelta del metodo di potatura è fondamentale e va effettuata valutando una serie di parametri a partire dalle caratteristiche orografiche, strutturali e pedoclimatiche del vigneto, fino alla varietà e alla tipologia di prodotto finale che si vuole ottenere. Per questo abbiamo pensato a una manifestazione interamente dedicata a questa delicata operazione colturale". In programma anche un’esposizione statica con le ultime tecnologie sul mercato dedicate all’impianto e gestione del vigneto.
Tra i partecipanti del convegno Stefano Scaggiante dell’Università di Padova - Cirve (Centro interdipartimentale per la ricerca in viticoltura ed enologia) che farà il punto sull’inquadramento economico della potatura, mettendo a confronto la manuale con la meccanizzata; Cesare Intrieri, professore emerito dell’Università di Bologna, con un focus sulla fisiologia della vite e le modificazioni indotte dalla potatura manuale e da quella meccanica. Seguiranno l’analisi “Simonit&Sirch - Vine Master Pruners, Longevità e valorizzazione dei patrimoni viticoli” a cura del maestro potatore Marco Florian e la riflessione di Stefano Meglioraldi, agronomo specializzato in scienze viticole ed enologiche, su potatura meccanica, un sistema flessibile e dinamico.
La partecipazione all'evento riconosce i crediti formativi per l'ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali.
http://viteincampo.informatoreagrario.it/
VITE IN CAMPO - POTATURA E IMPIANTO è la manifestazione dedicata al settore viticolo organizzata da Condifesa Treviso, Vicenza e Belluno, con il patrocinio di Unacma e l'ospitalità di Cattolica Agricola sotto il coordinamento de L’Informatore Agrario, MAD- Macchine Agricole Domani e Vite&Vino.
Ufficio stampa Edizioni L’Informatore Agrario: Ispropress
Eugenia Torelli (328.6617921 – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.)
Alessia Bottone (349.0728865 – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.)