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Enogastronomia e solidarietà

“GRANDI CHEF, GRANDI CUORI”: PIENONE AL RISTORANTE LE TORRI E 6.000 EURO RACCOLTI PER LA MENSA CHE VIAGGIA

Sette cuochi hanno firmato il menu della cena benefica a favore del progetto di Fondazione Solidarietà Caritas che promuove il servizio di recupero e distribuzione delle eccedenze alimentari trasformandole in pasti per i più bisognosi Firenze, 14 maggio 2025 - Successo per la cena benefica della Fondazione Solidarietà Caritas di Firenze. In primo piano la qualità degli chef, la forza della solidarietà e le borse d’autore firmate Polimoda.

Un grande successo per la cena benefica “Grandi Chef, Grandi Cuori”, promossa dalla Fondazione Solidarietà Caritas di Firenze a sostegno del progetto “La mensa che viaggia”. L’evento, ospitato lunedì 12 maggio al ristorante Le Torri, ha registrato il tutto esaurito, con una partecipazione entusiasta e generosa da parte del pubblico. Grazie alle donazioni raccolte durante la serata, è stato possibile raggiungere circa 6.000 euro: fondi che serviranno a garantire il funzionamento quotidiano del servizio di recupero e distribuzione delle eccedenze alimentari, trasformate ogni giorno in oltre 900 pasti caldi per persone in difficoltà.

Protagonisti della serata sono stati i sette chef che hanno firmato un menù raffinato e solidale, e i giovani dell’associazione Il Faro, che hanno collaborato con entusiasmo al servizio. Un ruolo fondamentale nel risultato raggiunto lo hanno avuto anche le borse d’autore realizzate dagli studenti del Polimoda. Le cinque creazioni uniche, messe in palio tramite un concorso a premi durante la cena, hanno suscitato grande interesse tra i partecipanti, contribuendo in modo straordinario alla raccolta fondi.

Uno dei momenti più significativi è stato l’assegnazione dell’ultima borsa, donata a fronte di un contributo particolarmente generoso da parte di uno dei presenti, che ha scelto di sostenere il progetto in maniera rilevante, rafforzando ulteriormente l’impatto dell’iniziativa. “È stata una serata emozionante, di quelle che raccontano cosa si può costruire quando passione, bellezza e solidarietà si incontrano – commenta Vincenzo Lucchetti, presidente della Fondazione – Ringraziamo di cuore gli chef, i volontari, Polimoda e tutti coloro che hanno partecipato e contribuito. La mensa che viaggia vive grazie a queste reti di sostegno e di comunità”.

 

Ivana Zuliani

IL BORRO E CHEFS FOR LIFE INSIEME PER LA FONDAZIONE OSPEDALE MEYER

Giovedì 29 maggio la Tenuta ospiterà “SOTTO DELLE BUONE STELLE”una cena di beneficenza con grandi nomi della cucina italiana per sostenere l’eccellenza pediatrica del Meyer.

Il Borro Relais & Châteaux, albergo diffuso nel cuore del Valdarno Superiore e azienda agricola e vitivinicola interamente biologica di proprietà della famiglia di Ferruccio Ferragamo dal 1993, ospiterà l’evento benefico “Sotto delle buone stelle”, organizzato in collaborazione con Chefs for Life a sostegno della Fondazione Ospedale Meyer di Firenze. Il prossimo 29 maggio, 17 noti chef del panorama italiano – tra cui Chicco e Bobo Cerea, Vito Mollica, Loretta Fanella, Alberto Quadrio, Philippe Léveillé e Andrea Campani, Executive Chef de Il Borro – si troveranno insieme nella splendida tenuta toscana nel cuore del Valdarno, tra vigne, botteghe artigiane e un’atmosfera senza tempo per una cena a più mani all’insegna della solidarietà.

Un viaggio tra i piatti straordinari di talenti della cucina italiana che credono nella forza della loro unione per costruire insieme un mondo migliore attraverso piccoli gesti di amore. Il programma dell’evento prevede un aperitivo di benvenuto, la cena con le portate create in sinergia dagli chef, un’asta benefica e un momento conclusivo di festa. Sarà proprio in questo “terzo tempo” che gli chef scenderanno in sala per condividere con gli ospiti la celebrazione del loro gesto collettivo. Chefs for Life è un progetto ideato da Diego Toscani e Ljubica Komlenic, con l’intento di trasformare la cultura gastronomica in strumento di sostegno concreto a realtà impegnate in ambito sociale e sanitario.

La partecipazione de Il Borro a questa iniziativa si inserisce in una visione integrata di sostenibilità, da sempre principio guida della Tenuta. Oltre al rispetto ambientale e alla valorizzazione del territorio, Il Borro è impegnato nel promuovere una sostenibilità intesa anche in termini sociali: ha infatti sottoscritto nel 2024 il Manifesto “Imprese per le Persone e la Società”, redatto dall’UN Global Compact Network Italia, rinnovando il proprio impegno verso un modello d’impresa responsabile e generativo. “Sotto delle buone stelle” nasce da questo stesso spirito: unire eccellenze per costruire valore.

 

Luisa Chiari Cell: +39 392 9904981; Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

FIRENZE, SETTE CHEF IN CUCINA PER SOLIDARIETÀ

L'iniziativa “Grandi Chef, Grandi Cuori” si svolgerà il 12 maggio al ristorante Le Torri: una cena d’autore per sostenere il progetto della Fondazione Solidarietà Caritas La mensa che viaggia. In palio anche cinque borse d’autore firmate dagli studenti del Polimoda Firenze, 10 maggio 2025 – Una cena d'autore per chi ha più bisogno: “Grandi Chef, Grandi Cuori” è l'iniziativa di beneficenza promossa dalla Fondazione Solidarietà Caritas di Firenze, in programma lunedì 12 maggio alle 20 al ristorante Le Torri(via delle Torri 7, Firenze). La serata, presentata dal critico enogastronomico Leonardo Romanelli, chiude simbolicamente la raccolta fondi 2025 a sostegno del progetto “La mensa che viaggia” che invita i cittadini e le aziende a contribuire con una donazione al servizio di recupero alimentare in mense, imprese, associazioni, punti vendita, e distribuzione pasti nelle strutture di accoglienza e nelle mense per i poveri.

La cena del 12 maggio vedrà protagonisti sette chef d’eccezione, autori di un menù a cinque portate: Françoise Authom, Niccolò Palumbo, Simone Caponnetto, Alberto Sparacino, Mirko Margheri, Gabriele Andreoni e Carlo Mazzola. Al loro fianco, un gruppo di ragazzi e ragazze del Centro diurno “Il Faro”, centro di osservazione e orientamento al lavoro: saranno coinvolti nel servizio della cena, a sottolineare lo spirito comunitario e inclusivo dell’iniziativa. Il menu prevede carpaccio di pecora, aioli, basilico e aceto di fiori di sambuco o in alternativa carpaccio di sedano rapa, gnudi di ricotta, ramen, crudo di seppia o gambero rosa, gnocchi fritti di pappa al pomodoro e nduya lucana, schiuma di scampi e polvere di cipolla arrostita, rombo al pepe verde e cime di rapa e per finire semifreddo al caffè e cioccolato bianco. I fondi raccolti (offerta minima consigliata per partecipare è di 90 euro a persona, offerta libera per i bambini fino a 10 anni) andranno a sostenere direttamente le attività di “La mensa che viaggia”, che ogni giorno trasforma lo spreco alimentare in pasti caldi per chi è in difficoltà.

La moda incontra la solidarietà: in palio cinque borse d’autore firmate Polimoda Durante la serata, tutti i partecipanti avranno l’opportunità di prendere parte a un concorso a premi che mette in palio cinque esclusive borse d’autore, realizzate da giovani talenti del Polimoda di Firenze. Si tratta di pezzi unici, ideati da cinque studenti del terzo anno del corso in Fashion Accessories Design, che hanno scelto di donare il proprio lavoro alla Fondazione Solidarietà Caritas di Firenze, trasformando creatività e talento in un gesto concreto di solidarietà. Le borse, ispirate a mondi diversi – dalla nautica all’equitazione, passando per geometrie e materiali ricercati – sono state realizzate da Chiara Cherici, Natalie Da Ros, Michele Ferretti, Gianni Emmanuel Gonzales e Arusyak Hovsepyan, provenienti da Italia, Stati Uniti e Armenia. “Questa iniziativa dimostra come la moda possa diventare strumento di consapevolezza e cambiamento – commenta Massimiliano Giornetti, direttore di Polimoda – Siamo orgogliosi di contribuire a un progetto che unisce bellezza, etica e impegno sociale”. “La mensa che viaggia”: 120 tonnellate di cibo salvato in un anno.

Ogni mattina tre furgoni della Fondazione attraversano Firenze e provincia per recuperare eccedenze alimentari da Mercafir, supermercati, mense aziendali e imprese private. Cibo ancora di qualità che viene portato nelle cucine della Fondazione e trasformato in oltre 900 pasti al giorno, distribuiti nelle mense e nelle strutture di accoglienza sul territorio. Solo nel 2024, “La mensa che viaggia” ha permesso di salvare 34.500 chili di pane, 79.000 chili di frutta e verdura, 8.800 uova, 6.126 chili di pasta e 1.200 litri di latte. “Con questo progetto – spiega Vincenzo Lucchetti, presidente della Fondazione Solidarietà Caritas di Firenze – vogliamo costruire ogni giorno un ponte tra la solidarietà e la sostenibilità. La nostra lotta allo spreco alimentare non è solo un modo per risparmiare risorse, ma un gesto tangibile di vicinanza a chi è più fragile”. Il servizio ha un costo annuo che supera i 200.000 euro, tra carburante, tasse, manutenzione e logistica. La cena del 12 maggio rappresenta quindi un’occasione per contribuire e far parte di un sistema virtuoso. Info e prenotazioni https://www.fondazionesolidarietacaritas.it/cena-grandi-chef/

 

Ivana Zuliani

LIVIGNO: MANCA POCO ALLA SETTIMA EDIZIONE DELLA SUNRISE MATTIAS  

 

Manca poco ad uno degli eventi gastronomici più attesi di tutta la stagione invernale a Livigno: la Sunrise Mattias, la colazione gourmand in quota organizzato dall’Associazione Mattias che, grazie all’impegno di tutti gli associati e dei cuochi di Livigno, vuole ricordare la figura dello chef Mattias Peri e divulgare la sua arte culinaria.

 

Alle prime luci del mattino del 9 aprile, si darà il via a un’emozionante sessione di yoga con il Saluto al Sole e a seguire 8 chef stellati delizieranno gli ospiti con una colazione gourmet a scopo benefico preparata con cura e avvolta dal silenzio della natura che si risveglia.

 

Dopo il successo dello scorso anno, anche nel 2024 il programma della Sunrise Mattias si articolerà su due giornate scandite da esperienze promosse dall’Associazione che mettono in primo piano l’anima gastronomica di Livigno: la scuola di formazione di cucina, la cena di beneficenza e la colazione gourmand.

 

Simona Schifano

PEAK OF TASTE, UN SUCCESSO LA SECONDA EDIZIONE

 

 

l’alta cucina e la solidarietà raggiungono nuove vette a Courmayeur che si candida per il G7 del 2024

 

A Courmayeur si chiude un mese ricco di eventi, cene in quota “sold out” e iniziative benefiche che hanno coinvolto i vertici della cucina internazionale e un pubblico di appassionati.  

La rassegna ha riunito stelle Michelin e talenti della cucina per rendere omaggio ai prodotti locali con ricette innovative, e ha dato slancio ai progetti virtuosi del territorio attraverso la partnership con 1 Caffè Onlus. 

Quest’anno è stato possibile sostenere ASperT, l’associazione valdostana che promuove il diritto allo sport per tutti, con il ricavato dell’asta di beneficienza organizzata con il contributo della campionessa Federica Brignone, ambassador della località. 

La serata è stata l’occasione per raccontare agli ospiti un ambizioso progetto: la candidatura di Courmayeur a sede del Summit del G7 nel 2024.

Cala il sipario, tra gli applausi, sulla seconda edizione di Peak of Taste, la rassegna che porta l’alta cucina a Courmayeur.Le prenotazioni sono andate sold out, e il pubblico ha potuto gustare le specialità di montagna dei più importanti chef stellati. Grande successo per una manifestazione che ha fatto della beneficienza uno dei suoi focus principali. 

A partire dall’asta che si è tenuta venerdì scorso: in palio, una mattinata di sci con la campionessa del Mondo Federica Brignone, sulle piste che l’hanno vista crescere. 

“Sono orgogliosa di essere Ambassador di Courmayeur per tutto quello che rappresenta e anche per iniziative come questa, il cui ricavato andrà in beneficienza, grazie al lavoro di 1 Caffè Onlus e della onlus locale ASperT, che supporta le persone con disabilità nel loro diritto di godere dello sport e della montagna” ha raccontato Federica che ha dedicato tempo e attenzione alla causa sposata da Peak of Taste e da 1 Caffè Onlus: un lavoro di squadra che genererà un effetto positivo a lungo termine sul territorio.”

Peak of Taste ha esplorato tutti significati della parola bontà, naturalmente anche in senso gastronomico. È stata grande la partecipazione alle cene sulle piste da sci nel weekend dal 16 al 19 marzo, firmate Mountain Gourmet Ski Experience. L’appuntamento annuale ideato da Heston Blumenthal and Momentum Ski ha visto partecipare i migliori interpreti della cucina Made in UK, provenienti da due ristoranti “tri-stellati”: lo chef canadese Jonny Lake e la vincitrice del premio Michelin Sommelier Isa Bal, dal ristorante Trivet di Londra, e allo chef Jean Philippe Blondet, dell’Alain Ducasse Dorchester. 

Il clou della manifestazione è stato però la “Cena della creatività”, evento organizzato in collaborazione con Buonissima, la rassegna torinese di alta gastronomia organizzata da Produzioni Fuorivia, IL e Associazione Raggio Verde, con la Direzione artistica di Luca Iaccarino, Stefano Cavallito e Matteo Baronetto. A Punta Helbronner, nel ristorante in quota di Skyway Monte Bianco, Davide Scabin ha sorpreso gli ospiti con un pre-cena intitolato “Il futuro è ciò che ci siamo dimenticati”, dando vita ad un viaggio nelle ricette della tradizione eseguite ai massimi livelli apprezzatissimo dal pubblico. Molto innovativa è stata la cena che è seguita al ristorante Pavillon, affidata alle cure di Ana Roš, nelle prime posizioni del ranking mondiale degli chef, che ha proposto un menù di sei portate realizzato a partire dalle materie prime valdostane, rielaborate dalla sua creatività. 

Serate che hanno registrato il tutto esaurito e brindisi con i migliori chef della scena internazionale: si è conclusa così una seconda edizione ricca di sorprese. Peak of Taste ha aperto anche una finestra sul futuro. La serata dedicata all’asta di beneficienza è stata infatti l’occasione per raccontare, di fronte a un pubblico di enti, brand e partner di Courmayeur, l’ambizioso progetto di ospitare il Summit dei Capi di Stato e di Governo del G7. Nel 2024, l’anno in cui l’Italia assumerà la Presidenza, la vetta più alta dell’Europa occidentale potrebbe accogliere i leader del pianeta: un evento dalla grande carica simbolica che permetterebbe, da un parte, di mostrare al mondo l’inestimabile patrimonio culturale e paesaggistico di cui l’Italia dispone e, dall’altra, di incidere sulle prioritarie sfide globali, a cominciare dal cambiamento climatico, emblematicamente rappresentato dai più importanti ghiacciai dell'arco alpino, di cui Courmayeur e la Valle d'Aosta sono attenti e consapevoli custodi.

 

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