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Turismo enogastronomico
LE 20 POESIE SELEZIONATE DELLA RASSEGNA POESIE D’AMORE DI SAN VALENTINO A CAMOGLI 2025 SAN VALENTINO … INNAMORATI A CAMOGLI - 38° EDIZIONE
La Rassegna Poesie d’amore è uno degli eventi più seguiti di San Valentino a Camogli. Ogni edizione riceve centinaia e centinaia di opere poetiche provenienti da tutta Italia e spesso anche dall’estero, un successo che si ripete e che porta il nome di Camogli con il suo San Valentino nel mondo dei poeti. SAN VALENTINO … INNAMORATI A CAMOGLI, iniziativa d’immagine e di promozione turistica, promossa dall’Associazione Commercianti ed Operatori Turistici con il Comune di Camogli, Camera di Commercio di Genova e la collaborazione della Pro Loco, è l’evento che annualmente la Città di Camogli dedica alla festa degli innamorati, coinvolgendo i vari comparti economici, commerciali e turistici della città, dando vita a molteplici iniziative d’intrattenimento.
Notevoli anche gli eventi culturali che attirano l’attenzione di migliaia di visitatori, artisti, poeti, letterati, scrittori, pittori, fotografi, appassionati del bello, dell’amore, innamorati di Camogli. Fra questi appunto la Rassegna Poesie d’amore che quest’anno, fra oltre 550 opere arrivate, dopo un lungo ed attento lavoro degli incaricati, Rossella Galeotti Presidente di giuria, Pinuccia Cavanna, Annalisa Vista e Federica Lamera supportate da Luciana Sirolla presidente ASCOT Camogli e Daniela Bernini organizzatrice dell’evento, ha selezionato le 20 che verranno riprodotte e pubblicate su artistici poster esposti ai pali delle reti lungo il molo. Si è provveduto inoltre all’assegnazione, fra le venti selezionate, del “Premio Speciale della critica” andato alla poesia “Ultimo Amore” di Rajna Nogarova di Rozzano. Presso l’info Point “San Valentino a Camogli”sul lungomare, il pubblico potrà esprimere le proprie preferenze sabato 15 e domenica 16 febbraio.
Per l’importanza che la Rassegna ha assunto negli ultimi anni si è creato un evento nell’evento: sabato 22 febbraio dalle ore 14,30, Ridotto del Teatro Sociale di Camogli, contestualmente alla cerimonia di consegna dei premi annuali di ASCOT e delle dodici rose alle coppie che si sono promesse amore per tutta la vita e di altre onorificenze in programma, saranno anche conferiti gli attestati agli autori delle venti poesie scelte, il Premio Critica ( un week end a Camogli) e i riconoscimenti alle poesie più votate dal pubblico. ASCOT inoltre omaggerà – solo ed esclusivamente in questa occasione in quanto non verrà spedito - il Piatto Collezione San Valentino a Camogli 2025 agli autori delle 20 poesie che saranno presenti alle premiazioni.
Le 20 poesie selezionate Rassegna Poesie d’amore di San Valentino a Camogli 2025 10 Agosto 1989 di Sanja Rotim – Vanzago (MI) A San Valentino di Diego Furlan – Valvasone Arzene (PN) Calzini di Alberto Marchet – Rivoli (TO) Come le squadre a fine campionato per rimanere in serie A di Michele D’Amore – Milano Fior di Festa di Matteo Biasuzzi – Villorba (TV) Fosforo ed Espero di Francesco Di Marco – Formia (LT) Il Nostro Amore di Demo Martelli – San Lorenzo al Mare (IM) Il Tempo di Edda Tosco – Torino Interamente Noi di Erika Giorgione – Pistoia L’Amore di Giovanni Pulci– Sommatino (CL) L’Appuntamento di Elena Peebes – Livorno Le Belle Cose di Miria Rinaldi – San Giovanni in Persiceto (BO) Mal d’Amore di Antonio Villa – Formia (LT) Mezza Mela di Stefania Gentile – Modena Pensarti di Marco Oreste Marelli – Nebbiuno (NO) Rien ne va plus di Fabio Granchi - Livorno Sogno di Raffaella Pagano – Perugia Ultimo Amore di Rajna Nogarova – Rozzano (MI)
PREMIO CRITICA
Una Carezza di Omer Calderoni - Ravenna Voglio scrivere per te di Bugli Pietro - Livorno.
PREMIO SPECIALE DELLA CRITICA ULTIMO AMORE
Non ci avevo più sperato, ma, come per incanto, d’improvviso sei arrivato e fissandoci negli occhi ho compreso, con stupore, per la vita che rimane, sarai tu l’ultimo amore. Rajna Nogarova Rozzano (MI)
Fb San Valentino a Camogli per San Valentino a Camogli Daniela Bernini Dimensione Riviera Promozioni Recco (GE) via XXV Aprile 14 Tel.: 0185730748 - 3357274514 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
I DIECI TREND DEL TURISMO ENOGASTRONOMICO PER IL 2025
Quali saranno le tendenze che plasmeranno il turismo enogastronomico nel 2025? A rispondere a questa domanda ci ha pensato il “Rapporto sul Turismo Enogastronomico Italiano”, documento di riferimento in Italia curato da Roberta Garibaldi, docente all’Università di Bergamo e presidente dell’Associazione Italiana Turismo Enogastronomico. “Il turismo enogastronomico è il cuore pulsante di un viaggio che non si limita più a un luogo, ma abbraccia storie, identità e innovazione. Il 2025 sarà l’anno in cui tradizione e tecnologia dialogheranno per creare esperienze sempre più immersive e sostenibili. Gli operatori non dovranno solo adattarsi, ma diventare protagonisti di un cambiamento che sta trasformando il modo in cui viviamo e raccontiamo il territorio”, afferma Roberta Garibaldi. Giunto alla settimana edizione, il Rapporto ha il supporto di Visit Emilia e Valdichiana Living, il patrocinio di Federturismo, Fondazione Qualivita, Iter Vitis Les Chemins de la vigne en Europe, e la collaborazione dell’Università degli studi di Bergamo – Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Straniere, Economics Living Lab e TheFork.
I 10 TREND DEL 2025
1. Esperienza da vivere in ogni viaggio Per i turisti europei, il cibo è ormai stabilmente fra le esperienze più desiderate insieme a natura e cultura. Nel breve periodo (ottobre 2024 – marzo 2025), queste proposte pesano rispettivamente per il 15,3%, 16,6% e 14,7% nelle intenzioni dei cittadini europei. L’enogastronomia è ormai una commodity che arricchisce ogni tipologia di viaggio.
2. Crescita delle mete minori e delle destinazioni rurali La nuova via del turismo passa attraverso le mete meno conosciute: la survey globale condotta da Expedia indica che il 63% dei rispondenti ha intenzione di visitare queste destinazioni nel corso dei viaggi del 2025, l’indagine annuale della piattaforma Booking.com conferma l’alto interesse verso queste località e il 44% degli intervistati di Booking dichiara di non voler taggare questi luoghi sui social media per evitare fenomeni di overtourism. La bellezza e la ricchezza culturale di queste località sono i principali driver di scelta (indicati dall’11,2% e dal 10,3% degli italiani); a queste si aggiunge il patrimonio enogastronomico (8,8%). Per il settore turistico italiano si tratta di una grande opportunità di sviluppo sostenibile, considerando le conseguenze negative dell’overtourism che pesa sulle mete più gettonate: nel 2023, il 48,1% degli arrivi turistici stranieri si è concentrato in sole sei province – nell’ordine: Venezia, Roma, Bolzano, Milano, Firenze e Verona.
3. Enoturismo multiprodotto e multisensoriale L’enoturismo è in una fase di transizione e trasformazione. Sta emergendo un nuovo modo di fare enoturismo. A degustazioni e visite – che rimangono le proposte più popolari – si affiancano attività che associano la scoperta del vino con l’opportunità di vivere i luoghi in modo coinvolgente, con un alto gradimento anche per tour, itinerari ed eventi tematici. Tra i più giovani, l’interesse per le proposte tradizionali è basso: c’è maggiore voglia di esperienze attive (trekking, vendemmia attiva, ...) e tour / itinerari a tema vino. La Generazione Z diventa un target verso cui sperimentare proposte creative, immersive, sostenibili e multisensoriali che reinterpretano la cultura del vino. Allargando la sfera e includendo gli altri prodotti che fanno emergere la percezione di un patrimonio enogastronomico unico (olio evo, pizza, pasta, formaggi…) emerge chiaramente come i format tradizionali dell’offerta turistica enogastronomica dovranno essere ripensati, valorizzando le eccellenze enogastronomiche in modo sinergico e puntando su modalità innovative, coinvolgenti e ingaggianti, capaci di raccontare la cultura ed i territori oltre i luoghi comuni.
4. Iperpersonalizzazione L’iper-personalizzazione rappresenta una delle tendenze più significative per il futuro del turismo. I viaggiatori di oggi non si identificano più con le classiche motivazioni di viaggio, ma cercano esperienze multifunzionali che uniscano diversi stimoli. Questa evoluzione rende indispensabile un ripensamento delle strategie di segmentazione, spostandosi da criteri anagrafici tradizionali verso cluster comportamentali basati su esigenze, desideri e abitudini. Attraverso l’iper-personalizzazione si va a customizzare le proposte e le interazioni con il cliente / turista in base a valori ed azioni in tempo reale, creando esperienze tailor-made.
5. Vivere gli eventi Gli eventi stagionali o culturali legati al territorio, i fenomeni naturali spettacolari come l’aurora boreale, stanno diventando catalizzatori di flussi turistici. La ricerca di esperienze autentiche e irripetibili spinge i viaggiatori a pianificare itinerari in funzione di questi appuntamenti, che si trasformano in vere e proprie leve di attrattività per le destinazioni enogastronomiche. Il turismo enogastronomico può integrare e reinterpretare questo approccio, offrendo esperienze uniche che abbinano la scoperta della natura con la valorizzazione del cibo locale. Dalla ricerca del tartufo alla fioritura dei ciliegi, dalla raccolta delle olive alla vendemmia, gli eventi stagionali motivano il viaggio, cosi come festival e sagre.
6. Scelta grazie a social e serie Tv I social network hanno profondamente modificato le dinamiche del processo di acquisto e consumo, in particolare della GenZ che predilige Instagram (70,2%), TikTok (48,9%) e YouTube (38,3%); i Millenials, invece, preferiscono Facebook, per le generazioni precedenti i social pesano meno, affiancandosi a riviste e guide specializzate. I social media contengono una pluralità di consigli e recensioni ed in questo mare magnum gli influencer vengono percepiti come fonti affidabili. Inoltre, serie televisive e produzioni cinematografiche si confermano fonti ispirazionali di viaggio innescando il set-jetting con i turisti / fan che hanno la possibilità di immedesimarsi nei propri personaggi preferiti ed esplorare le località che hanno fatto da sfondo alle serie da loro amate, e hanno concorso ad accrescere (spesso in modo esponenziale) la popolarità di località ed attrazioni meno note.
7. IA per costruire il viaggio L’Intelligenza Artificiale sta trasformando la capacità di personalizzare le esperienze turistiche, utilizzando algoritmi per analizzare le preferenze individuali dei viaggiatori. Questo permette alle piattaforme turistiche di suggerire itinerari enogastronomici su misura, adattando le proposte ai gusti personali, alle restrizioni dietetiche e ai budget. In futuro, sarà possibile integrare ulteriormente questi strumenti nei sistemi di prenotazione, offrendo esperienze altamente specifiche: più il sistema conosce i tuoi gusti, più elabora recensioni sui prodotti servizi, più riesce ad elaborare soluzioni su misura. I benefici si misurano su: a) ottimizzazione delle prenotazioni e dell’assistenza; b) edutainment e storytelling immersivo; c) gestione sostenibile dei flussi turistici; d) inclusività e accessibilità; e) formazione e sviluppo professionale.
8. Enogastronomia, valore aggiunto per la ricettività L’evoluzione del food & beverage nell’ospitalità è testimoniata dai numeri. Se nei primi anni 2000 questo servizio era visto come mero costo operativo, oggi il 40% degli alberghi nel Belpaese dispone di un ristorante interno. Questa voce mediamente genera circa il 28% del fatturato totale dell'albergo, generando un valore economico complessivo stimato di 3,5 miliardi di euro. Per quanto riguarda il fine dining, 158 ristoranti stellati Michelin (il 40% del totale) sono ospitati all’interno di strutture alberghiere. Puntare sul food & beverage offre opportunità di branding, permette di diversificare le entrate attraverso eventi e catering e migliora la percezione dell’hotel. Questa crescente attenzione per il mondo del food & beverage sta trasformando i ristoranti ospitati negli alberghi in veri e propri ambasciatori del territorio, con una crescente attenzione verso l’utilizzo di ingredienti locali e approcci eco-friendly, ma anche nel connubio tra cibo e benessere con la nascita dei longevity restaurant.
9. Il paesaggio ritrovato Sempre più spesso, il paesaggio si configura come un elemento chiave nella scelta di una destinazione turistica, soprattutto per il turismo enogastronomico. Il 59,3% dei turisti coinvolti nella nostra indagine ha indicato il “godimento del paesaggi rurali” come una primaria motivazione dei viaggi realizzati negli ultimi 3 anni, e il 55,3% ha indicato il paesaggio come un forte elemento di interesse nella realizzazione di viaggi futuri. E questo mentre in Italia l’abbandono rurale e delle attività agricole rappresenta una delle principali minacce, compromettendo equilibri costruiti nel tempo grazie al lavoro e alla presenza di agricoltori, allevatori e pastori. È fondamentale intervenire con azioni mirate per preservare il paesaggio rurale italiano.
10. Gastrodiplomacy, il cibo per unire La gastrodiplomazia si fonda sull’idea che il cibo sia una lingua universale, capace di superare le barriere linguistiche, culturali e politiche. Nei momenti di crisi, il cibo può essere utilizzato per ricordare che, nonostante le divisioni, esistono elementi comuni che uniscono i popoli.
Il “Rapporto sul Turismo Enogastronomico Italiano” è disponibile al seguente indirizzo: https://academy.robertagaribaldi.it/lp-download-rapporto-turismo-enogastronomico-2024
Roberta Garibaldi
IL VALORE DEL TURISMO ENOGASTRONOMICO
LA CRESCITA CONTINUA, A DOPPIA CIFRA. IL RAPPORTO SUL TURISMO ENOGASTRONOMICO FA EMERGERE UN +12% SUL 2023 E UN +49% SUL 2016 TRA COLORO CHE SONO ANDATI IN VACANZA PER CIBO, VINO, OLIO E ALTRI PRODOTTI TIPICI.
IL VALORE ECONOMICO IN ITALIA: 40,1 MILIARDI DI EURO TOSCANA AI VERTICI TRA GLI ITALIANI. LA RISTORAZIONE DI NAPOLI CONQUISTA GLI STRANIERI.
ROBERTA GARIBALDI: “POTENZIALITÀ ANCORA NON DEL TUTTO ESPRESSE. QUESTO TIPO DI TURISMO È LA RISPOSTA NATURALE ALL’OVERTOURISM."
Presentata oggi a Parma la settima edizione dello studio annuale ideato da Roberta Garibaldi e realizzato da Aite-Associazione Italiana Turismo Enogastronomico. Il Rapporto 2024 ha posto l’accento sulle azioni necessarie per trasformare un business già consolidato in uno strumento strategico nazionale per lo sviluppo armonico del territorio, rivitalizzando i borghi e le aree rurali. “Urgono modifiche normative, investimenti pubblici per infrastrutture e centri museali, formazione e comunicazione dedicate, innovazione tecnologica, un nuovo modello di governance”, ha affermato Garibaldi.
Se in generale nel comparto turistico post Covid si evidenziano, in particolare tra i turisti italiani, i primi segnali di flessione, c’è una specifica categoria che continua a crescere e lo fa a doppia cifra: si tratta del turismo enogastronomico. A evidenziarlo è il “Rapporto sul Turismo Enogastronomico Italiano”, presentato stamane a Parma. Questa nuova edizione, la settima nella storia del Rapporto, è stata curata come di consueto da Roberta Garibaldi, docente all’Università di Bergamo e presidente dell’Associazione Italiana Turismo Enogastronomico, con il supporto di Visit Emilia e Valdichiana Living, il patrocinio di Federturismo, Fondazione Qualivita, Iter Vitis Les Chemins de la vigne en Europe, e la collaborazione dell’Università degli studi di Bergamo, Economics Living Lab e TheFork. Hanno introdotto i lavori Dario Nardella, membro della Commissione per l’agricoltura e lo sviluppo rurale dell’Unione Europea ed Alessandra Gallone, Consigliere del Ministro dell’Università e della Ricerca e del Ministro dell’Ambiente.
I dati del Rapporto certificano che si è ulteriormente consolidato il legame tra gli italiani e il viaggio alla ricerca di cibo, vino, olio e tutte le altre tipicità agroalimentari del territorio italiano. Il 70% degli intervistati dichiara infatti di aver svolto almeno una vacanza negli ultimi tre anni con questa motivazione primaria: le risposte evidenziano un +12% sul 2023 e +49% sul 2016. E mentre il turismo domestico generalista ha segnato un calo nel corso dell’ultima stagione estiva, quello enogastronomico non ha deluso, anzi: c’è un ampio bacino di domanda, stimato in 14,5 milioni di potenziali turisti del gusto, che opta prevalentemente per mete domestiche (64%). La destinazione preferita tra gli italiani, sia per i viaggi passati (39,3%) che per quelli futuri (33,9%), è la Toscana; a seguire troviamo Emilia-Romagna e Puglia, che s’invertono nell’ordine se consideriamo le intenzioni di viaggio.
Come nei semestri passati, l’enogastronomia si conferma fra le esperienze più desiderate anche per i turisti europei: il 15,3% della popolazione del Vecchio Continente (circa 20,6 milioni di potenziali turisti) ha intenzione di affrontarle nei viaggi in programma per questa stagione invernale, a prescindere dalla tipologia di viaggio (mare, city break, culturali e outdoor). Ed è alto anche l’interesse per le mete e le attrazioni a tema cibo dei mercati long-haul: in particolare svettano le destinazioni del Far East (Giappone, Corea del Sud, Cina) e il Brasile.
I NUOVI PROFILI
Oggi i turisti ricercano nell’enogastronomia in viaggio una molteplicità di aspetti, sono accomunati da motivazioni ed interessi che trascendono i tradizionali profili. Dal Rapporto emergono cinque nuove tribù enogastronomiche:
- I Ricercatori (42,1%), che viaggiano per provare nuove esperienze enogastronomiche, entrare in contatto con la comunità locale ed immergersi nella cultura della meta visitata.
- I Festaioli (23%), turisti che si avvicinano con una certa “leggerezza” all’enogastronomia, vista come una “scusa” per stare in compagnia e divertirsi.
- Gli Intellettuali (19%), il cui motto è “viaggiare per arricchire il proprio bagaglio culturale”.
- I Figli dei Fiori (11,5%), che vedono nel viaggio enogastronomico un’occasione per pensare al proprio benessere psico-fisico e volersi bene.
- Gli Edonisti (4,3%), che decidono di compiere un viaggio enogastronomico per concedersi un lusso.
LE PAROLE CHIAVE
Il vino (con il 38,1% delle preferenze) è considerato il prodotto più rappresentativo dell’Italia in ambito agroalimentare. Seguono nell’immaginario collettivo nazionale delle icone enogastronomiche del Belpaese l’olio extravergine di oliva (24%), la pizza (22%), la pasta (15%) e i formaggi (11%). A questa ricchezza si unisce la percezione diffusa di un patrimonio unico, genuino, diffuso sull’intero territorio e di qualità.
LE CUCINE DEL CUORE
Grazie alla collaborazione con The Fork, il Rapporto 2024 ha mappato le cucine regionali più diffuse. In Italia spicca quella toscana (17,3% dei ristoranti della piattaforma), seguita dalla cucina piemontese e da quella siciliana. All’estero emerge la forza della cucina campana/napoletana.
L’IMPATTO ECONOMICO
Quanto vale il turismo enogastronomico? Per la prima volta il Rapporto fornisce una risposta grazie alla collaborazione con Economics Living Lab, spin-off dell’Università di Verona. L’impatto economico e sociale è significativo, contribuendo a oltre 40 miliardi di euro all’economia italiana nel 2023 – di cui 9,2 diretti, 17,2 indiretti e 13,7 di indotto –, con un rapporto benefici/costi pari a 6,9, confermandosi importante per l’economia italiana, con un forte potenziale di crescita e un ruolo non secondario nell’occupazione e nella distribuzione del reddito
TURISMO STRATEGICO, LE AZIONI PER COMPETERE
Per esplodere pienamente il potenziale del turismo enogastronomico, il Rapporto 2024 si conclude con una parte propositiva, la più corposa e completa nella storia ormai settennale dello studio ideato da Roberta Garibaldi.
Dieci sono le azioni proposte:
- 1.Consentire alle imprese agricole e produttive di esercitare le attività turistiche a 360 gradi senza vincoli normativi.
- 2.Agevolare le assunzioni nonché la possibilità di collaborazioni flessibili con figure professionali specializzate, disponibili a chiamata, per supportare le imprese nella gestione turistica e nella creazione di esperienze e i percorsi di rete.
- 3.Creare musei nazionali del cibo, dedicati a eccellenze italiane come il vino, l’olio e la pizza.
- 4.Migliorare l’accessibilità e i collegamenti verso le aree rurali e interne, con soluzioni innovative e sostenibili che prevedano formule ad hoc per le destinazioni interne e rurali con assenza di mezzi pubblici e taxi.
- 5.Introdurre l’educazione alimentare nei corsi scolastici, per diffondere cultura sul patrimonio enogastronomico, per dare indicazioni sui principi di sana alimentazione.
- 6.Sostenere percorsi per formare professionisti capaci di mettere in rete i produttori, creare e guidare percorsi turistici e supportare le aziende nella commercializzazione delle esperienze.
- 7.Favorire la digitalizzazione delle esperienze e l’adozione dell’intelligenza artificiale per la gestione turistica, garantendo supporto ai piccoli produttori per superare eventuali divari tecnologici.
- 8.Innovare la governance, oggi troppo frammentata: creare un soggetto inclusivo per definire congiuntamente strategie ed azioni di promozione tra i diversi attori coinvolti (assessorati, Camere di Commercio, DMO, strade del vino, consorzi di produttori, distretti del cibo).
- 9.Sviluppare un sito nazionale dedicato al turismo enogastronomico e creare un ufficio stampa internazionale dedicato alla gastronomia italiana.
- 10.Potenziare la presenza dell’Italia nei circuiti di eventi internazionali, come i 50 Best Restaurants, e promuovere l’organizzazione di fiere e saloni B2B dedicati al turismo enogastronomico.
“Queste azioni – conclude Roberta Garibaldi - rappresentano i pilastri per trasformare il turismo enogastronomico in un volano di crescita sostenibile, capace di esaltare le identità territoriali, promuovere l’innovazione e garantire benefici economici, sociali e ambientali. Il successo di queste iniziative richiederà una stretta collaborazione tra istituzioni, operatori e comunità locali, ponendo il turismo enogastronomico italiano come modello di eccellenza a livello internazionale”.
I COMMENTI
Simone Fornasari, Presidente di Visit Emilia: “L’Emilia è una destinazione ideale per il turismo enogastronomico e il territorio di Visit Emilia, la Food Valley italiana, tra Parma, Piacenza e Reggio Emilia è dal punto di vista dell’enogastronomia un vero patrimonio culturale. Grazie ai tanti prodotti tipici DOP e IGP, le eccellenze riconosciute in tutto il mondo, come il Parmigiano Reggiano, il Prosciutto di Parma, i Salumi Piacentini, l’Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia, i vini, e grazie alle esperienze legate al cibo, organizzate dai produttori della Rete Food&Wine di Visit Emilia, i viaggiatori trovano racchiusi in pochi chilometri il meglio dell’Italia in tavola”.
Anche per l’edizione 2024 della pubblicazione, la Valdichiana Senese (in Toscana) conferma il supporto al progetto attraverso la sua DMO Valdichiana Living. “Siamo orgogliosi di contribuire nuovamente alla pubblicazione del Rapporto – afferma Michele Angiolini, Sindaco di Montepulciano, comune capofila dell’ambito turistico Valdichiana Senese – Nella nostra destinazione, il turismo enogastronomico rappresenta non solo uno strumento di sviluppo socio-economico, ma anche un valido alleato nella tutela del territorio, una necessità che avvertiamo come sempre più prioritaria in un’area rurale come la Valdichiana Senese. La ricerca di Roberta Garibaldi ci fornisce ancora una volta spunti di riflessione importanti per rendere sempre più competitiva la proposta turistico-enogastronomica locale, senza perdere di vista la necessità di preservarne le specificità”.
Roberta Garibaldi, professore universitario, svolge attività di formazione e ricerca per la promozione dei territori, del turismo enogastronomico e culturale, ed è regista di progetti applicati a livello internazionale, ha lavorato per molteplici Ministeri del turismo ed enti internazionali (da UN Tourism-Organizzazione Mondiale del Turismo a FAO). È stata Amministratore Delegato di ENIT – Agenzia Nazionale del Turismo durante il governo Draghi e Vicepresidente della Commissione Turismo dell’OCSE – Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico. È keynote speaker ai principali eventi sul tema del turismo. Ricopre numerose cariche, tra cui Presidente dell’Associazione Italiana Turismo Enogastronomico. È autrice di 23 libri e di oltre 60 pubblicazioni scientifiche. Sono 14 i volumi del Rapporto sul turismo enogastronomico. È Cavaliere dell'Ordine “Al merito della Repubblica Italiana”
Antonella Iodice
LE TERRE DEL TARTUFO PER SCOPRIRE LA MARCA DI CAMERINO
Il 14 e 15 dicembre a Pieve Torina (MC), la Marca di Camerino ospita “Le Terre del Tartufo”, una manifestazione che esalta il prezioso fungo ipogeo e tutte le altre delizie che queste alte terre marchigiane sono in grado di offrire a turisti, gourmet e food lovers.
Non solo tartufo, ma miele, formaggi ed anche salumi, a partire dal rinomato “ciauscolo”, e ancora distillati d’autore, zafferano, legumi di montagna e tutti gli altri prodotti tipici che sarà anche possibile acquistare con il Paniere della Marca di Camerino in versione natalizia.
Sabato mattina alle 11:00 si apre l’expo del tartufo e delle tipicità di montagna, che sarà fruibile fino a domenica sera: il palasport di Pieve Torina accoglierà un fitto palinsesto di degustazioni guidate, lezioni-spettacolo ed inconsueti abbinamenti. La manifestazione sarà ufficialmente aperta dall’Agorà “The Blue Way”, con il significativo claim “il mare inizia dalla montagna!”
Nel pomeriggio, protagonisti i vini da tartufo con AIS Marche, il confronto con il tartufo di altri territori italiani e l’intrigante AperiTrota, nel quale il tartufo della Marca incontra la trota di montagna per un gustoso happy hour che proietta la tradizione nel futuro.
Domenica mattina, lungo il percorso delle acque di Pieve Torina, un suggestivo “forest bathing” promette un risveglio in connessione con la natura! Nel pomeriggio, il palasport ospita la lezione-spettacolo su biodiversità e territorio, con gli esperti di AMAP e con l’organizzazione della manifestazione Leguminaria di Appignano. A seguire è in programma la degustazione “Sai che pesci prendere?”, uno sfizioso abbinamento tra il tartufo della Marca e il pescato dell’Adriatico, in collaborazione con la cooperativa La Casa del Pescatore di Civitanova Marche.
A chiudere il programma di eventi, un aperitivo del tutto speciale, organizzato in collaborazione con la prestigiosa Distilleria Varnelli, che presenta: miele, tartufo e mixology, l’essenza della Marca in un cocktail.
Nei due giorni del Festival, il Museo della Nostra Terra di Pieve Torina si trasforma in un ristorante che propone sapori di montagna in versione gourmet. Il tartufo della Marca di Camerino si può inoltre degustare nei numerosi ristoranti del territorio che partecipano al circuito Terre del Tartufo.
Da non perdere una puntata al “Mercatino e luci di Natale” ambientato proprio lungo il percorso delle acque, che nei pomeriggi di sabato e domenica si accende di colori per vivere l’atmosfera della festa in tutto il suo splendore.
Le Terre del Tartufo è anche l’occasione per scoprire le tante esperienze che la Marca di Camerino offre in ogni stagione dell’anno con la Truffle Experience, i Profumi del Lavandeto e Pedalando nella Marca tra colline e montagne.
Le Terre del Tartufo è un’iniziativa dell’Unione Montana Marca di Camerino, che comprende i sei comuni di Camerino, Fiastra, Muccia, Pieve Torina, Serravalle, Ussita. La manifestazione è sede di tappa del Grand Tour delle Marche, il circuito di eventi coordinato dall’organizzazione di Tipicità in collaborazione con ANCI Marche. Tutte le info utili su www.terredeltartufo.it.
Angelo Serri
SAN VALENTINO … INNAMORATI A CAMOGLI 2025
La Presidente ASCOT Associazione Commercianti Luciana Revello è particolarmente orgogliosa di presentare il piatto collezione SAN VALENTINO…innamorati a Camogli 2025 firmato da Alberto Perini, artista cui la comunità camoglina è molto affezionata.
SAN VALENTINO … INNAMORATI A CAMOGLI, organizzato da Associazione Commercianti ed Operatori Turistici di Camogli con Patrocinio e partecipazione del Comune di Camogli, Camera di Commercio di Genova e Ascom Confcommercio Genova, in collaborazione con CIV Consorzio Centro Storico Camogli e Pro Loco Camogli, giunge nel 2025 alla trentottesima edizione. È l’evento che annualmente la Città di Camogli dedica alla festa degli innamorati, coinvolgendo i vari comparti economici, commerciali e turistici della città, dando vita a molteplici iniziative d’intrattenimento che attirano l’attenzione di migliaia di visitatori, artisti, letterati, scrittori, fotografi, innamorati di Camogli.
Fra queste, il PIATTO RICORDO San Valentino … innamorati a Camogli. Ogni anno con un’immagine diversa, ha innescato nel corso del tempo un vero e proprio movimento di collezionisti che si ritrovano puntualmente nei ristoranti di Camogli per proseguirne la raccolta e all’INFO POINT San Valentino per completarla con quei pezzi mancanti, molti dei quali considerati quasi introvabili.
Piatto collezione SAN VALENTINO…innamorati a Camogli 2025
È Alberto Perini che lo firma.
I sassi, i sassi della spiaggia di Camogli. Vedendoli, chi non la riconosce?
E poi i natelli, quei due galleggianti, simboli del mare, che ci evocano le canne da pesca, le reti, i pescatori con le loro cerate colorate che tanto simboleggiano Camogli. E ancora quel cuoricino, messo lì, in basso, con delicatezza e quasi con timidezza, vicino alla sua artistica firma. Perché lui non è artista qualsiasi, è Perini, Perini Alberto, e Camogli la sua musa. La pittura è un arte che viene dal cuore per Alberto, e questo è un omaggio che fa a San Valentino a Camogli, come se volesse dirci di vivere leggeri, come quei due piccoli natelli, di affrontare la vita insieme perché in due è più bello, di ricordarsi che le cose semplici sono le più vere, e basta poco per essere felici.
Fermiamoci un attimo, osserviamo con attenzione il Piatto San Valentino … innamorati a Camogli 2025: due secondi di silenzio … non ci sentiamo già più felici?
Siamo a Camogli. Grazie Alberto, artista immenso.
Come da trentotto anni, il piatto collezione si potrà avere solo ed esclusivamente a febbraio con il menù dedicato alle coppie dai ristoranti aderenti a San Valentino di Camogli. Però attenzione: per non perdere il Piatto collezione 2025 sarà bene prenotare con tempo nei ristoranti aderenti. Venerdì 14, sabato 15 e domenica 16 febbraio p.v.
Daniela Bernini
Dimensione Riviera Promozioni
Recco (GE) via XXV Aprile 14
Tel.: 0185730748 - 3357274514
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