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AL VIA LA 6° EDIZIONE DEL CONCORSO DEDICATO AI PROGETTI PIÙ INNOVATIVI DEL MONDO DELLA MONTAGNA LAGAZUOI WINNING IDEAS MOUNTAIN AWARDS - WIMA

C’è tempo fino al 14 febbraio per inviare la propria candidatura e partecipare al concorso Regolamento e scheda di partecipazione su: www.lagazuoiwima.org Torna la sesta edizione del Lagazuoi Winning Ideas Mountain Awards (WIMA), progetto curatoriale del Lagazuoi EXPO Dolomiti, spazio museale espositivo situato a quota 2.732 metri sopra Cortina d’Ampezzo, focalizzato sulle idee innovative e sostenibili legate al mondo della montagna. 

Il concorso, giunto alla sesta edizione, premia soluzioni e prodotti originali che arrivano da aziende, start-up, associazioni e cooperative che si adoperano perché innovazione e sostenibilità in montagna si possano coniugare al meglio, laddove le sfide sono oggi ancora più urgenti.

Tre sono le categorie in concorso: attrezzature e abbigliamento da montagna - abbigliamento e accessori tecnici adatti a quote e condizioni climatiche particolari, servizi digitali e app - soluzioni innovative digitali per vivere ed esplorare la montagna, produzioni enogastronomiche di montagna - prodotti e processi innovativi provenienti da comuni montani situati sopra i 600 metri. C’è tempo fino alle ore 24.00 del 14 febbraio per partecipare al concorso. Sul sito  www.lagazuoiwima.org sono disponibili il Regolamento 2025 e la scheda di iscrizione.

I migliori progetti saranno protagonisti di una mostra che sarà inaugurata sabato 29 marzo 2025 negli spazi del Lagazuoi EXPO Dolomiti. Sarà un momento di incontro, approfondimento e promozione della montagna., l’esposizione sarà aperta al pubblico fino a febbraio 2026.  In un contesto unico, dominato dallo spettacolo delle Dolomiti patrimonio Unesco, si potrà così scoprire il potenziale innovativo delle aziende e delle realtà che credono e investono nella montagna.  “Con questo premio – spiega Stefano Illing, ideatore del Lagazuoi EXPO Dolomiti e promotore dei WIMA – abbiamo voluto valorizzare la capacità innovativa e progettuale di chi opera nel mondo della montagna.

In questi anni abbiamo dato visibilità a soluzioni e prodotti innovativi di aziende, start-up, associazioni e cooperative che diffondono un’idea di montagna come luogo di innovazione e di interazione virtuosa tra uomo e ambiente”. E aggiunge: “Il ruolo dei WIMA è quello di amplificare quanto di meglio si possa offrire a chi la montagna la vive tutto l’anno o la frequenta per passione”. La Giuria A presiedere la giuria, impegnata a scegliere le idee più innovative e virtuose delle tre categorie in gara, sarà l’Ingegnere Stefano Illing che porterà il punto di vista e l’esperienza di chi vive e lavora in montagna. Insieme a lui, tre giurie, una per ogni categoria, composta da giornalisti ed esperti.

Per la categoria Attrezzatura e Abbigliamento da montagna: Giampaolo Allocco (designer e punto di riferimento nell’industrial design legato allo sport), Marco Di Marco (direttore di Sciare Magazine), Gian Luca Gasca (scrittore e reporter di montagna, responsabile contenuti de Lo Scarpone), Antonello Marega (presidente “EPSI - European Platform for Sport Innovation”). Per la categoria Servizi digitali e App per il turismo montano: Max Cassani (giornalista de La Stampa), Claudio Lucchese (professore e coordinatore del corso di laurea in "Hospitality Innovation and e-Tourism" presso l'Università Ca’ Foscari di Venezia), Paola Pica (giornalista del Corriere della Sera, responsabile del mensile L’Innovazione), Salvatore Viola (direttoredi Start Up News).

Per la categoria Produzioni enogastronomiche di montagna: Bruno Gambacorta (giornalista Rai, ideatore, autore e conduttore di Eat Parade il primo telegiornale italiano dedicato all’enogastronomia) , Alberto Lupini (direttore del network Italia a Tavola), Filippo Polidori(“food guru” e AD Polidori & Partners) e Ludovica Rubbini (chef del SanBrite, stella rossa e verde Michelin, tra le 20 donne del cibo per Cook). In giuria, per tutte le categorie, anche Matteo Stoppa (Executive Manager BPER Banca Private Cesare Ponti). I partner tecnici Per candidarsi ci si potrà iscrivere spontaneamente sul sito www.lagazuoiwima.org – dove sono disponibili il regolamento e la scheda di iscrizione, ma da quest’anno importanti partner tecnici supporteranno la diffusione del bando per stimolare nuove realtà a candidarsi.

Per la categoria Attrezzatura e Abbigliamento da montagna:  Assosport - l’Associazione nazionale fra i produttori di articoli sportivi che rappresenta, tutela e valorizza, sia in ambito nazionale che internazionale, le aziende che producono e/o distribuiscono in Italia abbigliamento, calzatura e attrezzatura sportiva. Confindustria Belluno Dolomiti - l’Associazione che sostiene lo sviluppo e la valorizzazione delle realtà produttive del territorio fortemente identificato con il patrimonio unico e irripetibile delle Dolomiti. GIS – lo sci club dei giornalisti italiani che aderisce alla Federazione Italiana Sport Invernali ed è costituito come associazione sportiva dilettantistica, riconosciuta dal Coni. Per la categoria Servizi digitali e App per il turismo montano: ANEF - la prima ed unica Associazione degli imprenditori funiviari riconosciuta e aderente a Confindustria.  Azzurro Digitale – inserita nel 2020 nelle migliori 100 startup d’Italia è il partner di riferimento per accompagnare le aziende manifatturiere nella Transizione 5.0.  UNIMONT - polo alpino dell'Università degli Studi di Milano, innovativo centro di formazione e di ricerca, specializzato nello studio e nell’analisi delle complessità del territorio montano.

Trentino School of Management - società in house della Provincia autonoma di Trento che attraverso le attività di formazione, studio e ricerca supporta lo sviluppo integrato del Trentino. Per la categoria Produzioni enogastronomiche di montagna: Coldiretti Veneto con Coldiretti Belluno - l’organizzazione di rappresentanza delle persone e delle imprese agricole che operano in agricoltura e nelle attività connesse e nell’agroalimentare. Argav - l’Associazione Regionale dei Giornalisti Agroalimentari e Ambientali del Veneto e Trentino-Alto Adige. GIST - il Gruppo Italiano Stampa Turistica, l’associazione dei giornalisti che si occupano con regolarità e continuità di turismo nei vari media per i quali lavorano: stampa quotidiana e periodica, web, radio e tv. Libera Università di Bolzano - al crocevia tra il mondo economico e culturale tedesco e italiano, l’ateneo si distingue per il trilinguismo nella didattica e nella ricerca, l'alto grado di internazionalizzazione e l'eccellente dotazione delle strutture. I media partner: Categoria Attrezzatura e Abbigliamento da montagna: Sciare Magazine Categoria Servizi digitali e App per il turismo montano: Start up News Categoria Produzioni enogastronomiche di montagna: Italia a Tavola

SEC and Partners

SAVONA TRA I COMUNI OSPITI DELL’INAUGURAZIONE DI AGRIGENTO CAPITALE ITALIANA DELLA CULTURA 2025

Una collaborazione sulla rotta della ceramica

C’era anche Savona tra i Comuni ospiti all’inaugurazione di Agrigento Capitale italiana della cultura 2025 che si è tenuta oggi sabato 18 gennaio alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e del Ministero della cultura Alessandro Giuli.

A rappresentare il Comune ligure, fresco finalista alla corsa per il titolo di Capitale 2027, è stata l’assessora alle politiche della cultura Nicoletta Negro, che sta coordinando il progetto di collaborazione tra il territorio agrigentino e quello savonese sulle rotte della ceramica.  

Una collaborazione nata la scorsa primavera, in occasione del Festival della Maiolica 2024, quando il Sindaco di Agrigento Francesco Micciché si è recato a Savona per inaugurare la mostra dedicata a Pirandello Novelle in ceramica a Villa Cambiasio, con l’esposizione di 38 formelle realizzate da altrettanti artisti ceramisti liguri e siciliani selezionati dall’Associazione Quiarte.

Da questo progetto è nata l’idea di costruire un ponte tra le due città a partire dalla donazione delle formelle al Comune di Agrigento. Le opere saranno installate in maniera permanente entrando a far parte del patrimonio culturale della città.

L’inaugurazione è prevista in primavera, all’interno del programma della Capitale italiana della cultura 2025. La collaborazione apre una prospettiva di lavoro di lungo periodo che riguarda non solo le città ma i territori connessi: Savona è al centro della Baia della ceramica (con Albissola Marina, Albisola Superiore e Celle Ligure) e Agrigento è il cuore di un distretto diffuso di lavorazione delle terrecotte.  

“La cultura è fondamentale per la costruzione del nostro futuro – dichiara l’assessore Negro. – Come ha sottolineato il Presidente Mattarella nel suo discorso, il tema decisivo che investe la cultura è come farne perno di comunità cioè come farla diventare un patrimonio davvero condiviso.

La cultura è dialogo, è conoscenza, è scambio, è sempre a favore e mai contro. Oggi ad Agrigento siamo contenti di far parte dell’Italia che mette al centro la cultura come strumento di dialogo, di progettazione, di futuro”.

 

laWhite

WINE SPECTATOR ASSEGNA AL DON CAMILLO IL PREMIO “BEST OF AWARD OF EXCELLENCE”

 

Arrivano i due calici di Wine Spectator a Siracusa, la bibbia internazionale dell'enologia premia il lavoro di Giovanni Guarneri e del sommelier Enzo Amoruso per la ricercatezza della carta vini e l'eccellenza del servizio 

 
Giovanni Guarneri e il sommelier Enzo Amoruso all'interno del ristorante, in una parte della cantina
È il ristorante Don Camillo di Siracusa il nuovo ingresso tra i premiati con il “Best of Award of Excellence”, il prestigioso premio conferito annualmente dal 1981 da Wine Spectator, la rivista autorità mondiale nel settore enologico che, attraverso i suoi riconoscimenti, racconta i migliori ristoranti al mondo che fanno della cantina il proprio fiore all’occhiello, premiando le migliori carte dei vini sulla base di diversità di aree vinicole, produttori e formati di bottiglie, profondità di annate e ampiezza regionale.

Il ristorante Don Camillo è stato premiato con l'ambito riconoscimento di due calici da Wine Spectator per l'eccellenza e la varietà della sua carta vini.

Sono tre le tipologie di premio assegnate dalla prestigiosa rivista e precisamente, in ordine crescente di prestigio: gli Award di eccellenza, rappresentati da un calice, che indicano i ristoranti la cui cantina offre almeno 90 etichette di diversi produttori di alta qualità che ben si sposano con la propria proposta gastronomica;  i “Best Awards of Excellence”, contrassegnati da due calici, assegnati ai ristoranti che offrono una proposta di almeno 350 etichette rappresentative di territori diversi; i “Grand Awards”, segnalati con tre calici, che vengono assegnati ai ristoranti che abbiano in carta almeno mille etichette di differenti terroir e produttori, caratterizzate anche da un’ampia gamma di formati e annate diverse.

In Italia sono solo sei i locali che hanno ottenuto quest’ultimo riconoscimento:  l’Enoteca Pinchiorri  a Firenze, La Pergola all’interno del Rome Cavalieri Waldorf Astoria di Roma, entrambi ristoranti insigniti delle tre Stelle Michelin, il Ristorante Cracco di Milano, Il Poeta Contadino ad Alberobello, La Ciau del Tornavento a Treiso, in provincia di Cuneo, l’Antica Bottega del Vino di Verona.

Sebbene i premi riguardino esclusivamente le cantine dei ristoranti, Wine Spectator li assegna tenendo conto anche del servizio di sala e della proposta della cucina che devono rappresentare un’esperienza impeccabile e di alta qualità.

È grazie alla soddisfazione di queste caratteristiche che il Don Camillo di Siracusa è stato inserito nella prestigiosa lista che conta quaranta indirizzi in Italia e appena quattro in Sicilia. La sua raffinata carta dei vini, ideata e creata dal sommelier Enzo Amoruso in sala dal febbraio 2003, colloca l’insegna tra le prime 1.000 al mondo sia in termini di qualità della selezione offerta, sia in termini di rappresentatività del territorio.

Con le sue 600 etichette, infatti, la cantina del Don Camillo racconta la storia del vino nel tempo e nello spazio, travalicando i confini regionali e nazionali per esplorare le più prestigiose cantine mondiali attraverso un’offerta che fa delle verticali il proprio cavallo di battaglia con annate difficilmente reperibili, come quella del La Tache, monopole del Domaine de la Romanée-Conti, che parte dall’annata 2009 e arriva ai giorni nostri, o Tenuta San Guido Bolgheri Sassicaia dal 1998 con qualche chicca risalente agli anni Ottanta, o ancora quella del Brunello di Montalcino di Biondi Santi di cui ha tutte le etichette dal 2000 ad oggi e perfino la Riserva del 1985, un’annata dal valore inestimabile per il ristorante perché è anche l’anno di apertura del Don Camillo. Un’offerta che si distingue, quindi, sia per l’ampiezza territoriale che per quella temporale.

“Siamo onorati e lusingati di ricevere questo premio che rappresenta il massimo dei riconoscimenti enologici per un ristorante - commenta felice lo chef patron Giovanni Guarneri - Quella dei vini è per me una passione che va di pari passo con quella della cucina da sempre. La collaborazione con il nostro sommelier Enzo Amoruso ci consente di studiare una carta adatta ai nostri piatti e questo, che finora è stato molto apprezzato dalla nostra clientela, oggi ci viene riconosciuto anche da Wine Spectator: una grande soddisfazione che ci spinge a fare sempre meglio”.

Giunto alla sua trentottesima  stagione, il ristorante Don Camillo è da sempre un riferimento per la ristorazione, non solo siracusana, ma siciliana tutta, un indirizzo di ricercata raffinatezza dove rispetto per la materia prima e sapiente tecnica si sposano con l’eleganza della presentazione dei piatti e di quella del luogo. Presente in tutte le più prestigiose guide di settore, con questo riconoscimento il Don Camillo entra dunque oggi nel gotha dei ristoranti con le migliori cantine al mondo.

Tutti i vincitori del premio saranno presenti nella guida di Wine Spectator il prossimo 31 agosto.

 
Il ristorante

Posizionato nel cuore di Ortigia, Don Camillo, con i suoi tavoli sotto le secolari volte in pietra, è un luogo di semplice eleganza dove gustare piatti ricercati e godere di una cantina tra le più interessanti e premiate dell’isola, con una selezione di circa 600 etichette su cui spiccano verticali di gran prestigio. 

Un ristorante che da trentotto anni rappresenta l’eccellenza della cucina siciliana, una vera e propria istituzione gastronomica sul territorio siciliano.

 

     
 
www.ristorantedoncamillo.it
Via delle Maestranze, 96 - 96100 Siracusa

UIV: ELEZIONE LUIGI MOIO A PRESIDENZA OIV È GRANDE RICONOSCIMENTO PER VINO ITALIANO

Unione italiana vini (Uiv) esprime grande soddisfazione per l’elezione di Luigi Moio alla presidenza dell’Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino avvenuta oggi a Parigi. Per il presidente di Uiv, Ernesto Abbona: “Con la grande esperienza del Prof. Moio, il vino italiano assume la guida di questa importante organizzazione intergovernativa e tecnico-scientifica.

 

Si tratta di un riconoscimento rilevante per il nostro settore soprattutto in questa fase declinata contemporaneamente al rilancio del prodotto tricolore sui mercati, da quello nazionale a quelli esteri, e al cambiamento con le nuove sfide da affrontare, a partire da quella della sostenibilità.

 

Nel felicitarci del traguardo raggiunto, i nostri complimenti vanno anche al governo italiano – Mipaaf e Maeci – per l'impegno profuso e per questo risultato. Siamo certi che il presidente Moio saprà interpretare al meglio il suo nuovo incarico e gli  un buon lavoro”. 

 

 

 

Benny Lonardi (393.4555590 – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

L'OTTO MARZO RIAPRE LA LANTERNA

 
A' Lanterna di Don Gallo riapre LOTTO MARZO
 
 
© 2021 Comunità San Benedetto al Porto
 
 
 

LOTTO MARZO "A' Lanterna di Don Andrea Gallo!" Riapre!

Riapriamo nella giornata internazionale delle Donne affinché ogni giorno sia l’8 Marzo!
Dedicato a Clara Ceccarelli e a tutte le donne vittime di violenza e uccise dai Femminicidi, perche' nessuna donna debba soffrire o peggio morire per mano di un uomo che possa pensare che una donna sia di sua proprietà!




 
 
 
 

Come saprete lo scorso 15 febbraio alle ore 19 siamo stati colpiti da una “alluvione artificiale”: un tubo della rete idrica dal diametro di mezzo metro e che serve buona parte della città si è rotto durante dei lavori di cantiere in via di Francia allagando il nostro ristorante!

Tre settimane per ripristinare il locale, quando abbiamo iniziato non sapevamo quando saremmo riusciti a finire!
Per l’8 Marzo saremo pronti , grazie alla cooperazione e il sostegno che abbiamo ricevuto nel ripristino e pulizia dei locali da parte di Villa Perla Service e il Il Rastrello Cooperativa Sociale !
Un ringraziamento speciale va anche a loro!

Info e prenotazioni:
 
Osteria Marinara A' Lanterna di Don Gallo : 010256425
Francesco : 3394605727
Maura : 3450756979


GRAZIE a tutti voi che ci siete stati vicino!
GRAZIE ai diversi artisti che ci hanno dato la loro disponibilità e si stanno preparando per uno spettacolo in streaming di solidarietà
GRAZIE a tutti quelli che ci hanno chiesto come aiutare, a chi ha già donato e a chi donerà!
GRAZIE a tutti coloro che torneranno a pranzare e in futuro cenare da noi da quando riapriremo
La vostra presenza sara’ il sostegno più importante !

La pandemia con le conseguenti chiusure e questo allagamentorappresentano il più duro colpo che mette davvero in crisi il ristorante fondato da Don Andrea Gallo 40 anni fa, come prima impresa sociale della Comunità San Benedetto al Porto

Per quanto riguarda i danni, che le infiltrazioni d’acqua hanno provocato non sappiamo in quali tempi ed entità saranno risarciti.

Per questo facciamo una APPELLO a tutti quelli che sono in grado di donare con la causale “danni Lanterna di Don Gallo” dando così un aiuto al ristorante da lui
fondato

Donazione Libera con causale -DANNI LANTERNA DI DON GALLO-

Tramite bonifico su conto corrente bancario:

Banca Etica – IBAN: IT78I0501801400000011382892
 
oppure cliccando il pulsante qui sotto saprai in quali altri modi aiutarci
 
 

INDAGINE: IN CINA L’ESPRESSIONE ‘MADE IN ITALY’ NON SIGNIFICA QUASI NULLA ARREDO, DESIGN E TURISMO IN CIMA ALLE QUERY SUL WEB CINESE ASSOCIATE A ITALIA. VINO ALL’1%

‘Made in Italy’? In Cina la parola simbolo del lifestyle perde tutto il suo senso evocativo e vale nulla più del suo significato letterale. Lo dimostra il traffico su Baidu, il principale motore di ricerca del Paese, dove la query ‘made in Italy’ è comparsa in lingua cinese nell’ultimo mese solo 20 volte al giorno. Una goccia in mezzo al mare, se si tiene conto dei 772 milioni di internet user nel Dragone dei record, che in 10 anni ha registrato un’escalation digitale pari al 268%. Lo rivela l’estratto relativo al monitoraggio dell’online della più ampia indagine dell’Osservatorio Paesi terzi di Business Strategies sul posizionamento del made in Italy in Cina, condotta in collaborazione con Nomisma Wine Monitor.

 

Sempre su Baidu (75% delle investigazioni online in Cina) è invece di 9.200 ricerche la media giornaliera per la parola chiave ‘Italia’, una frequenza superiore ad esempio rispetto a quella francese ma che – nelle ricerche correlate – dimostra tutta la non conoscenza, e relativa curiosità, per il Belpaese con domande del tipo: ‘L’Italia è l’Europa?’, ‘Quale Paese è l’Italia?’. In generale, le query associate sono legate a info generali (34%) seguite dai simboli del made in Italy: ‘arredo e design’ (26%) e turismo (23%), con quote minori opportunità di studio (8%), ‘cibo’ (4%) e il vino, che chiude con l’1%. Un dato quello legato al prodotto enologico che cresce fino al 6% nelle ricerche correlate alla Francia, che ci supera anche per turismo (34%) e moda/shopping (13%). Analizzando la verticale sul vino, la parola chiave ‘vino francese’ (circa 800 ricerche al mese nell’ultimo anno) registra il doppio di quelle sul ‘vino italiano’. Quest’ultimo interessa maggiormente i giovani, con il 63% dei curiosi che è under 40, in maggioranza (63%) maschi. Tra le province, per entrambe le keyword, è Guangdong quella in cui si registrano il maggior numero di ricerche, mentre Pechino e Shanghai sembrano riscuotere maggior interesse verso il vino italiano rispetto a quello francese. Infine, il monitoraggio sul principale social cinese, WeChat, rivela come il ‘vino rosso italiano’ risulti essere in ascesa ma ancora lontanissimo dal competitor francese il cui indice – registrato a metà giugno - è di 10 volte più alto (33,360 contro 3,182).

 

Per Silvana Ballotta Ceo di Business Strategies: “Oltre al monitoraggio sul digitale, il nostro studio comprende l’analisi del mercato e una survey su awareness, percezione e reputazione del made in Italy realizzata sull’upper-class delle metropoli cinesi. I risultati che emergono, seppur sorprendenti, confermano le impressioni di chi come noi presidia il mercato da diverso tempo. Abbiamo perciò voluto dimostrare con i numeri ciò che è il loro sentiment nei nostri confronti, per capire come meglio direzionare il lavoro dell’impresa Italia”.

L’analisi è stata effettuata nel mese di giugno 2018. Tuttavia molti dei risultati rappresentati sui social prendono in considerazione anche gli ultimi 90 giorni antecedenti la ricerca. Le analisi dei profili degli utenti su Baidu sono invece relative agli ultimi 12 mesi (giugno 2017 - giugno 2018). Le ricerche sono state eseguite con keyword in lingua originale e in lingua inglese.

 

Business Strategies è una società fiorentina impegnata in percorsi di sviluppo delle piccole e medie imprese dei settori dell’agroalimentare e del lusso made in Italy sui mercati esteri. Le 500 aziende enologiche assistite da Business Strategies, che rappresentano tutte le regioni italiane, producono complessivamente oltre 100 milioni di bottiglie all’anno e esportano il 70% nei principali mercati stranieri.

 

Ufficio stampa Business Strategies: Ispropress

Simone Velasco (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; 327.9131676)

Marta De Carli (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; 393.4554270)

 

 

NUOVO TOUR DI PROMOZIONE DEL VINO ITALIANO ALL'ESTERO TARGATO IRON3

Otto tappe all’insegna del wine business che permetteranno alle aziende vinicole di venire in contatto con operatori esteri di diversi mercati 

Il 2017 è stato l’anno del record storico assoluto per le esportazioni di vino italiano che sono aumentate del 7% raggiungendo i 6 miliardi di euro. 

Rispetto all’anno precedente le vendite all’estero hanno avuto un incremento in valore del 6% negli Usa, del 3% in Germania al secondo posto e dell’8% nel Regno Unito che nonostante i negoziati sulla Brexit resta tra i primi mercati. La Russia registra la migliore performance con un +47% viene e la Cina un + 25%.

A spingere la crescita del vino italiano sono soprattutto gli spumanti che hanno fatto registrare un aumento delle vendite all’estero del 15% in valore nel 2017 con il record storico dell’esportazioni all’estero vicino a 1,2 miliardi.

 

 

Il vino italiano è cresciuto scommettendo sulla sua identità e lavorando moltissimo sulla qualità che ha permesso di conquistare primati nel mondo. Obbiettivo del 2018 sarà quindi consolidare quote di mercato mantenendo la capacità di promuovere e tutelare le distintività che è stata la chiave del successo nel settore del vino.

Per potenziare e consolidare le relazioni di business all’estero, Iron3 (iron3.it), azienda specializzata in internazionalizzazione ed organizzazione di eventi B2B e B2C, da alcuni anni organizza il tour “International Wine Traders”, eventi B2B che si svolgono sia in Italia che all’estero (internationalwinetraders.com).

Il format degli incontri all’estero, prevede, oltre al walk around tasting, momenti di formazione sia per le cantine aderenti che per gli operatori locali direttamente nei loro mercati di competenza; per gli operatori seminari e master class dedicati a vini e vitigni italiani, che hanno l’obiettivo di valorizzazione le specificità territoriali; per le aziende seminari formativi per conoscere meglio il mercato locale.

Durante le tappe italiane per gli operatori vengono organizzati educational tour che permettono di approfondire la conoscenza dei territori vinicoli e dei loro prodotti.

Negli ultimi cinque anni il tour di “International Wine Traders” ha contato oltre cinquanta tappe, che hanno permesso alle aziende di aprire e consolidare nuovi mercati in tutto il mondo: Europa, Cina, Giappone, Stati Uniti, Canada e Sud Est Asiatico. Migliaia gli incontri che sono stati organizzati e che hanno coinvolto buyers ed aziende produttrici, tutti gestiti sulla base delle reali esigenze dei partecipanti.

Il tour di quest’anno vede in programma otto tappe (alle quali se ne potranno aggiungere altre) che permetteranno alle aziende vinicole di venire in contatto con operatori esteri di diversi mercati.

I Paesi con i quali interagire, sia come location per le tappe che come provenienza dei buyers per gli incoming, sono scelti in base alla concreta possibilità di offrire alle aziende italiane nuove opportunità di business.

Le prime due tappe del tour si svolgeranno in Italia, a marzo in Veneto e ad Aprile in Emilia Romagna, e pretendo una serie di incontri B2B programmati sulla scorta del reale interesse sia delle aziende che dei buyers. Un’agenda programmata di incontri garantisce infatti l’efficacia dell’azione di presentazione e promozione dei vini, ottimizzando i tempi della trattativa commerciale, permettendo alle aziende un notevole risparmio sia di tempo che di denaro.

Il tour si sposterà poi all’estero: a Maggio in Germania con il Workshop Walk Around B2B di Francoforte; a seguire, a Giugno, la Cina.

A luglio il tour fa tappa in Toscana, per la due giorni di Workshop B2B con agende programmate e ad ottobre Ottobre nuovamente in Veneto.

Le ultime due tappe si svolgeranno ancora all’estero con due Workshop Walk Around B2B: ad Ottobre in Germania e a novembre in Svizzera.

Per ogni tappa saranno una cinquantina le realtà vitivinicole italiane che potranno presentare la propria produzione incontrandosi con distributori, buyer, stampa, opinion leader e importatori. 

 

Iron3, nasce nel 2005, dalla volontà di mettere a frutto l'esperienza e il know-how maturati a livello internazionale nei campi della comunicazione, del marketing e dell’organizzazione fieristica. Da dieci anni Iron3 è protagonista sui mercati nazionali ed internazionali nella pro- mozione del vino italiano. Con sede ad Arezzo, dal 2011 Iron3 ha costituito la sua filiale negli USA, con base a San Anselmo (California). 

Pamela Guerra

MOSTRA PERSONALE DI LEONARDO COSTANTINI

Appuntamento con la pittura, giovedì 11 gennaio 2018
Con la speranza di fare cosa gradita, Vi presentiamo l'appuntamento
di giovedì 11 gennaio 2018 al Bistrot de Venise.
Per consultare il programma completo CLICCA QUI >>
MOSTRA PERSONALE di 
LEONARDO COSTANTINI
Ore 17.30 – ingresso libero
Il paesaggio lagunare, i suoi colori, le sue movenze, il piatto orizzonte delle barene, dei bassi fondali e degli specchi d’acqua, “raccontati” con il liquido mobile ritmo dell’acquarello. Leonardo Costantini è nato a Burano, isola nel cuore della laguna. Artista autodidatta, apprende l’abc della pittura non a Venezia, ma tra le montagne trentine. A Fiera di Primiero, dove si reca tutti gli anni, ha la fortuna di incontrare due importanti artisti, Silvia De Bastiani, dal cui apprende le tecniche dell’acquarello e Stefano Zeni, maestro della scultura in legno. Affascinato da questo materiale si dedica in prevalenza alla realizzazione di volti, maschere, animali a tutto tondo e a rilievo, lasciando però spazio, in questa sua “immersione” nel legno, anche alla leggerezza dell’acquarello. Con questa tecnica raccoglie le emozioni dei suoi percorsi in barca nel cuore della laguna nord e delle sue escursioni tra le montagne. Leonardo Costantini vive ed opera a Burano.
Rassegna a cura di Emanuele Horodniceanu
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