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Itinerari enogastronomici

FESTIVAL CULINARI IN CARINZIA PER CELEBRARE LA CULTURA DEL BUON CIBO

©Johannes Puch_KW

Prodotti regionali protagonisti in cucina Situata nel sud dell'Austria, la Carinzia non colpisce solo per i suoi laghi pittoreschi e le dolci Alpi, ma soprattutto per la sua particolare affinità con la buona cucina. Le influenze austriache, italiane e slovene hanno caratterizzato i piatti per secoli. Questo ha dato origine alla tipica cucina carinziana alpino-adriatica, creativa e stagionale, che esprime leggerezza e gioia di vivere, attraverso l’utilizzo degli ingredienti regionali. In Carinzia c'è sempre un festival o un mercato culinario. I queste occasioni i produttori invitano i visitatori ad assaggiare i loro prodotti e molti chef di alto livello servono prelibatezze; gli ospiti vivono così esperienze di gusto indimenticabili.

Festival culinari, momenti per socializzare con piacere Festival culinari e mercati hanno luogo in ogni stagione dell’anno in Carinzia. Diversi chef di alto livello partecipano ai festival proponendo i loro piatti, come accade ad esempio nelle Giornate della Cucina Alpe Adria che si tengono a Klagenfurt all’inizio di settembre.  Le See.Ess.Spiele sono l’evento culinario per eccellenza sul Lago Wörthersee, che unisce la migliore cucina ad esperienze speciali. Per l’edizione di maggio 2025 il motto sarà “Tutto circo”: in un tendone da circo, appunto, appositamente allestito, gli ospiti potranno sperimentare una combinazione unica di cucina pluripremiata, acrobazie affascinanti e momenti musicali.  A Villach, invece, tra maggio e giugno, ogni anno i cuochi mostrano il loro meglio al Küchenkult.

Quello che è iniziato nel 2015 come un piccolo festival gastronomico, è diventato negli anni un momento molto atteso dagli chef più creativi della regione di Villach – Faaker See – Ossiacher See, che metteranno al centro dell’attenzione, come sempre, i migliori ingredienti locali per le loro creazioni culinarie. ©Johannes Puch Il festival del pesce a Feld am See, nel pieno dell’estate carinziana, per gustare il pesce appena pescato nei laghi incontaminati della Carinzia e preparato in diverse ricette, o le notti culinarie a Bad Kleinkirchheim all’inizio dell’autunno sono ulteriori appuntamenti fissi nel calendario del piacere del palato.  KunstSinn a Neuhaus unisce nel mese di settembre la cucina regionale con l'arte. Ogni morso è un omaggio al legame con la natura e le tradizioni, ma sempre reinterpretato e ispirato da luoghi magici e da una varietà avvincente.  

Di seguito un elenco dei principali festival culinari carinziani, con le date in ordine progressivo:

•See.Ess.Spiele al lago Wörthersee, 1-12 maggio 2025, https://www.see-ess-spiele.com/en/ •Küchenkult nella regione di Villach – Faaker See – Ossiacher See,

maggio/giugno 2025, www.kuechenkult.at •Festival dello Speck della valle Gailtal a Hermagor,

giugno 2025, https://gailtalerspeck.at/speck-events/ •Festival delle Erbe a Irschen

5 luglio 2025, https://www.kraeuterdorf-irschen.com/irschen/veranstaltungen •Festival del pesce a Feld am See,

12 luglio 2025, https://www.feldamsee.at/it/gastronomia/la-festa-del-pesce/943- la-festa-del-pesce  •Kirchtag di Villach,

27 luglio - 3 agosto 2025, https://www.villacherkirchtag.at/la-festa-folcloristica-piu-grande-daustria/ •Festival del miele a Hermagor,

15-17 agosto, https://www.honigfest.at/de •Gackern a St. Andrä,

agosto 2025, www.gackern.net •Festival del pane nella valle Lesachtal, inizio

settembre 2025, https://www.lesachtal.com/it •KunstSinn a Neuhaus, settembre 2025, https://www.suedkaernten.at/event/kunstsinnneuhaus/ •Cucina Alpino-Adriatica a Klagenfurt,

5-21 settembre 2025, https://www.visitklagenfurt.at/it/alpen-adria-kulinarik/ •Notti culinarie a Bad Kleinkirchheim, da metà settembre a metà ottobre 2025, https://www.lagoemontagna.at/

 

Tiziano Pandolfi

LOUIS VUITTON AFFIDA L’OFFERTA GASTRONOMICA DEL SUO STORICO INDIRIZZO LOUIS VUITTON VIA MONTENAPOLEONE ALLA FAMIGLIA CEREA DI “DA VITTORIO”

Il nuovo negozio della Maison Louis Vuitton di via Montenapoleone rende omaggio alla città di Milano, alla tradizione milanese e all’architettura lombarda. Nel corso degli anni di presenza in città, la Maison ha saputo fondere l’eleganza del savoir-fairefrancese con la qualità dell’artigianato italiano, oltre al gusto e allo stile locali. Ne scaturisce un’energia che continua a ispirare il mondo del lusso. Ogni dettaglio dei rinnovati spazi in Via Montenapoleone esprime i legami tra Louis Vuitton e l’Italia, legami che hanno guidato anche la collaborazione tra la Maison francese e la famiglia Cerea, che si appresta ad affrontare una nuova sfida nel quadrilatero della moda. Il building, riprogettato dall’architetto Peter Marino, accoglie armonicamente e in maniera integrata le collezioni moda, accessori e “Art de la Table”, un caffè e un ristorante.

Il Caffè Da Vittorio Café Louis Vuitton

Un avamposto della gastronomia italiana di alta gamma. Da Vittorio Café Louis Vuitton si trova dove un tempo sorgeva il cortile centrale di Palazzo Taverna. Una balaustra e un colonnato segnano l’ingresso da Via Montenapoleone, ma vi si può accedere anche dall’atrio principale del negozio. È un cortile insolito per il centro di Milano: potrebbe appartenere a una villa nella Brianza circostante, piuttosto che a un edificio cittadino. Un soffitto in vetro lo copre, creando un jardin d’hiver – liberamente ispirato a una vecchia fotografia di Cecil Beaton. Il pavimento è un’opera d’arte, realizzata con pietre in gradazioni di colore dal bianco al nero, per riprodurre un disegno di Martin Kline.

Il restauro delle pareti ha consentito di recuperare gli archi originali, che sono stati valorizzati aggiungendo elementi prospettici così da aumentarne la profondità. Tutti i mobili sono stati prodotti in laboratori della Lombardia, mentre i tessuti sono dipinti a mano. Fra i tavoli, predominano l’atmosfera naturale e le piante. Foglie grafiche e vaporose: un mix di asparagi ornamentali (Asparagus sprengeri) e felci (Cyathea cooperi), i cui rami leggeri oscillano al minimo passaggio d’aria. I lauri, coltivati a cespuglio in vasi posti ai lati dell’ingresso sotto il portico, proteggeranno la privacy degli ospiti; sopra, sul portico di Palazzo Taverna, le palme Alexander (Archontophoenix alexandrae, note anche come palme reali) saranno una novità per Via Montenapoleone. Tutti i vasi sono di un design esclusivo, realizzati in terracotta verde. Tutto il verde – arbusti, fiori e piante a foglia – qui come in tutto il negozio, è curato dal paesaggista milanese Marco Bay.

La proposta gastronomica è curata dagli chef Chicco e Bobo Cera del ristorante Da Vittorio, tre stelle Michelin. Gli chef di Da Vittorio fanno oggi parte della LV Culinary Community: hanno condiviso esperienze e tradizioni con gli chef francesi Arnaud Donckele and Maxime Frederic, amici di lunga data della Maison. Il dialogo costante tra gli chef, il confronto tra il savoir-fiare francese e l’energia milanese, è ancora espressione della contaminazione culturale che Louis Vuitton riconosce come proprio valore. Il menu del caffè è incentrato su un concetto di “luxury snacking”: piatti semplici e generosi, per sentirsi come a casa, con un tocco di leggerezza. Proseguono le contaminazioni tra il locale e l’internazionale: il menu propone piatti inediti sempre con ingredienti stagionali.

Il toast diventa una firma, cogliendo l’identità italiana: tre tipi di pomodori – confit, essiccati e freschi – la mozzarella e il pesto, per un pane abbrustolito chiuso come una conchiglia. La gaufrette di granchio reale, il carpaccio con scaglie di grano. La varietà di uova vale la citazione: se ne contano quattro tipi – scrambled di gallina, poached di quaglia, uova di salmone e caviale, serviti con spuma di patate, panna acida e una composta di mela saltata in padella. Fanno parte dei punti forti anche i dessert ormai iconici di Louis Vuitton: un trittico di vaniglia (vaniglia blu, del Madagascar e del Messico); un entremets alla nocciola (disponibile anche al cioccolato fondente), o una charlotte di frutta di stagione aromatizzata alla fava tonka e vaniglia. Una selezione di tisane fresche, servite sfuse, è disponibile in qualunque momento della giornata.

Il Ristorante DaV by Da Vittorio Louis Vuitton

Via Bagutta 1 è un indirizzo storico, caro a tutti i milanesi. In uno spazio che ha sempre ospitato cucine e ristoranti, è nato un tempio della cultura culinaria e gastronomica italiana. L’ingresso su Via Bagutta è un vano progettato dal Portaluppi. L’identità architettonica del ristorante è contemporanea, vivace e sicura di sé. Accoglie clienti di ogni età e i suoi colori forti, gioiosi, rappresentano una risposta all’immagine formale e urbana della strada. Sulla parete principale campeggia un’opera di Katherine Bernhardt: la Pantera Rosa che regge una pizza e indossa un paio di Nike. È un tocco ironico in un contesto dove la raffinatezza emerge in ogni particolare: dalle sedie firmate Carlo de Carli ai pannelli in legno di iroko che riproducono la grana della pelle iconica di Louis Vuitton. A un esame più attento, la venatura del legno si rivela un insieme di lunghi trafori da cui filtrano i raggi di luce di pannelli luminosi retrostanti. Il parquet a disegno stellato è stato realizzato con legno recuperato da antiche abitazioni lombarde. Piatti, bicchieri e posate appartengono all’Art de la Table di Louis Vuitton, parte della nuova linea Constellation in arancione e rosa.

Prodotti stagionali e qualità assoluta: una destinazione culinaria

Con 44 coperti disposti su due livelli, il ristorante esalta un concetto di Casual Fine Dining che invita gli ospiti ad assaggiare i piatti degli altri commensali. Gli antipasti vengono posti al centro, come nei tradizionali bacari veneziani. Si servono solo piatti italiani e non manca mai un riferimento giocoso all’immaginario Louis Vuitton. Uno dei piatti tipici della tradizione milanese, l’ossobuco accompagnato dal risotto allo zafferano, presenta il riso giallo sagomato a forma di fiore del Monogram di Louis Vuitton. Lo stesso approccio viene riservato ad alcune verdure e a certi frutti. L’utilizzo di ingredienti stagionali e l’approvvigionamento locale sono al contempo segno e conferma della qualità Da Vittorio. Le uova bianche provengono da galline selvatiche, che razzolano libere all’aperto. Il sugo del celebre pacchero è composto da diverse varietà di pomodoro, che cambiano secondo la stagione: dal pomodoro in vaso coltivato in Puglia, al cuore di bue, fino al pomodoro giallo del Vesuvio. Il burro proviene da malghe situate sulle montagne bergamasche. L’attenzione alla qualità delle materie prime distingue ogni aspetto del lavoro della famiglia Cerea e riflette l’inizio di un percorso, come tante storie italiane, nato da un nucleo familiare.

Gli chef, guidati in loco da Edoardo Tizzanini con il supporto di Davide Galbiati (responsabile dello sviluppo cucina dei DaV) sono chiamati a esprimersi e sperimentare, anche se ogni variazione del menù è valutata con attenzione da Chicco e Bobo Cerea. L’ospitalità calorosa dello staff di Da Vittorio, guidato in sala da Luigi Valentini, è la prima firma della famiglia Cerea, che qui incontra inconfondibile raffinatezza di Louis Vuitton. Dichiara la Famiglia Cerea: “È per noi motivo di orgoglio che un brand così iconico come Louis Vuitton ci abbia scelto per gestire l'offerta food all'interno del suo negozio di via Montenapoleone; oggi la sincerità e la semplicità della cucina italiana rappresentano uno dei massimi esempi di lusso nel mondo, perché sono un concentrato di storia, cultura e passione. Con questa idea, Louis Vuitton ha aperto le porte della sua nuova casa in Via Montenapoleone a Milano, condividendo con noi la voglia di celebrare il meglio del Made in Italy. Il lusso, in fondo, è la genuinità di un’esperienza che resta nel cuore”.  

 

   Adele Bandera

 

FARMFOOD FESTIVAL DI GALLO ROSSO 2025

Terza edizione della kermesse con i migliori prodotti dei masi altoatesini Gallo Rosso

I migliori prodotti dei masi dell’Alto Adige a marchio Gallo Rosso tornano al FarmFood Festival, che per il 2025 ha in serbo una grande novità. Come nelle edizioni precedenti, anche la terza di quest’anno si terrà nella bellissima location dell’edificio liberty simbolo di Merano, il Kurhaus, che ospiterà nella giornata di sabato 29 marzo, dalle 10.00 alle 17.00, ben 90 produttori selezionati da Gallo Rosso. Ognuno di loro avrà il proprio banco su cui saranno esposti i prodotti da degustare e acquistare, ma soprattutto sarà a disposizione del pubblico per raccontare la passione che sta dietro al lavoro di agricoltore e di allevatore. Come sempre, obiettivo di Gallo Rosso è avvicinare le persone allo stile di vita dei contadini dell’Alto Adige, per conoscerlo in profondità e apprezzare ancora di più i frutti di questa terra, sani, gustosi e genuini. ©Gallo Rosso_Pentagon Studios

La partecipazione al FarmFood Festival è gratuita; è richiesta solo la registrazione attraverso il sito farmfoodfestival.it che consentirà di scaricare sul telefono o di stampare il biglietto da consegnare all’ingresso. Saranno 913 i prodotti di altissima qualità Gallo Rosso presenti al FarmFood Festival, tra freschi e lavorati, tutti selezionati in base a rigidissimi criteri imposti dal marchio: materie prime proprie, lavorazioni artigianali e approvazione da parte di esperti del settore alimentare dopo una degustazione alla cieca.

©Gallo Rosso_Pentagon Studios Nel corso della giornata di sabato 29 marzo, 9 rinomati cuochi altoatesini, che si contraddistinguono per l’utilizzo, all’interno delle loro cucine, di prodotti regionali, soprattutto provenienti dai masi, si esibiranno in cooking show; il pubblico avrà poi la possibilità di gustare, a pagamento, i piatti cucinati dagli chef. In programma anche degustazioni guidate di prodotti contadini, a cui è necessario iscriversi per partecipare, in quanto i posti sono limitati a un numero di 20 persone per ogni degustazione. ©Gallo Rosso_Pentagon Studios Grande novità di quest’anno sarà il Gala Dinner nello splendido Pavillon des Fleurs del Kurhaus: una cena a 6 portate con accompagnamento di vini, cucinata esclusivamente con prodotti dei masi dagli chef “ambasciatori” di Gallo Rosso: Chris Oberhammer, Tina Marcelli, Manuel Ebner, Andrea Irsara, Andreas Bachmann, Thomas Ortler, Juliane Niederstätter, Robert Pernthaler e Markus Holzer. Costo del Gala Dinner: 145 € a persona.

Per ulteriori dettagli: farmfoodfestival.it Per informazioni su Gallo Rosso: gallorosso.it Gallo Rosso è il nome del marchio che dal 1998 promuove e favorisce l’attività di ormai 1.600 agriturismi in Alto Adige e che appartiene all’Unione Agricoltori e Coltivatori Diretti Sudtirolesi (Südtiroler Bauernbund). Sin dalle origini lo scopo principale di Gallo Rosso è sostenere i contadini dei masi nello sviluppo di attività da affiancare all’agricoltura.

La filosofia dell’Associazione Gallo Rosso è “Avvicinare le persone allo stile di vita degli agricoltori altoatesini”. L’obiettivo di questo progetto è da un lato aprire agli agricoltori altoatesini nuove fonti di reddito e dall’altro dare ai consumatori la possibilità di conoscere il mondo contadino dell’Alto Adige. La classificazione dei masi che offrono alloggio (Agriturismo in Alto Adige) è organizzata in fiori, da 2 a 5; più alto è il numero dei fiori, più numerosi sono i criteri soddisfatti dalla struttura. Inoltre, attraverso standard qualitativi elevati e criteri severissimi, l’Associazione sostiene il lavoro di oltre 120 masi che si dedicano alla produzione di prodotti gastronomici genuini (Sapori del maso), alla ristorazione contadina, o all’artigianato autentico (Artigianato contadino). Ultimo pilastro nato nel 2023 è la Scuola di cucina di Gallo Rosso. Per ulteriori informazioni Gallo Rosso Tel.: (0039) 0471 999 371 Gabriele Hafner Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. www.gallorosso.it Press Way -

 

Nadia Scioni

IL 29 MARZO AL KURHAUS DI MERANO VA IN SCENA IL FARMFOOD FESTIVAL DI GALLO ROSSO

Terza edizione della kermesse con i migliori prodotti dei masi altoatesiniSono pochi i giorni che mancano alla terza edizione del FarmFood Festival di Gallo Rosso. Sabato 29 marzo, infatti, il Kurhaus di Merano, uno degli edifici simbolo della città, ospiterà dalle 10.00 alle 17.00 ben 90 produttori selezionati da Gallo Rosso e 913 prodotti.Per accedere al FarmFood Festival l’ingresso è gratuito, tuttavia è necessaria la registrazione da effettuarsi sul sito dedicato alla kermesse dei migliori prodotti dei masi dell’Alto Adige a marchio Gallo Rosso. Dopo la registrazione, ogni partecipante riceverà un QR code, che dovrà esibire sabato 29 marzo al desk degli accrediti, dove, chi lo desidera, potrà acquistare, al costo di 10,00€, una bellissima borsa in cotone grezzo, molto resistente e capiente, utile per riporre gli acquisti dei prodotti contadini presenti al festival.Il procedimento per prendere parte all’evento novità di quest’anno, il Gala Dinner, è il medesimo della registrazione, selezionando però l’opzione “cena di gala”: aggiungere al carrello della spesa 1 o più adesioni e procedere, in seguito, al pagamento tramite carta di credito. Il costo è di 145,00€ a persona. Il Gala Dinner è stato pensato come un’esperienza in cui i prodotti agricoli d’eccellenza di Gallo Rosso vengono trasformati dalle mani di noti chef dell’Alto Adige, davanti agli occhi dei commensali, in capolavori culinari distribuiti in 6 portate. La cena di Gala, per laquale è previsto un dress code smart casual, sarà un momento esclusivo, ma allo stesso tempo con un’atmosfera festosa, in cui saranno coinvolti ai fornelli gli chef altoatesini, ambasciatori dei prodotti a marchio Gallo Rosso: Andreas Bachmann, Robert Pernthaler, Tina Marcelli, Thomas Ortler, Chris Oberhammer, Andrea Irsara, Markus Holzer e Manuel Ebner. Il FarmFood Festival di Gallo Rosso offre anche la possibilità di partecipare a degustazioni guidate di formaggi, di vino e di confetture di frutta al costo di 10,00€, sempre previa iscrizione (per i diversi orari consultare il sito farmfoodfestival.it); attenzione: i posti per ogni turno di degustazione sono solo 20.Inoltre, i rinomati cuochi altoatesini che prepareranno la cena del Gala Dinner, si esibiranno dalle 11.00 alle 15.30 in cooking show; il pubblico avrà poi la possibilità di gustare i piatti cucinati dagli chef, acquistando al desk all’ingresso un coupon del valore di 10,00€. Per ulteriori dettagli: farmfoodfestival.it Per ulteriori informazioni su Gallo Rosso: www.gallorosso.it Gallo Rosso è il nome del marchio che dal 1998 promuove e favorisce l’attività di ormai 1.600 agriturismi in Alto Adige e che appartiene all’Unione Agricoltori e Coltivatori Diretti Sudtirolesi (Südtiroler Bauernbund). Sin dalle origini lo scopo principale di Gallo Rosso è sostenere i contadini dei masi nello sviluppo di attività da affiancare all’agricoltura. La filosofia dell’Associazione Gallo Rosso è “Avvicinare le persone allo stile di vita degli agricoltori altoatesini”. L’obiettivo di questo progetto è da un lato aprire agli agricoltori altoatesini nuove fonti di reddito e dall’altro dare ai consumatori la possibilità di conoscere il mondo contadino dell’Alto Adige. La classificazione dei masi che offrono alloggio (Agriturismo in Alto Adige) è organizzata in fiori, da 1 a 5; più alto è il numero dei fiori, più numerosi sono i criteri soddisfatti dalla struttura. Inoltre, attraverso standard qualitativi elevati e criteri severissimi, l’Associazione sostiene il lavoro di oltre 100 masi che si dedicano alla ristorazione contadina (Masi con Gusto), all’artigianato autentico (Artigianato contadino) e alla produzione di prodotti gastronomici genuini (Sapori del maso).

Nadia Scioni 

IL MERCATINO DEL BENESSERE

di Virgilio Pronzati

Guglielmina Costi Monaci da oltre un trentennio si batte per migliorare la qualità e la cultura alimentare dei consumatori italiani. Giornalista e geniale creatrice di marchi e slogan, promosse sin dagli anni ’80 un importante campagna alimentare a favore del consumo del pesce. Un’iniziativa di successo, denominata Piatto di Nettuno, che ha concretamente contribuito alla diffusione e consumo del pesce sia sulle tavole della Liguria sia nel resto d’Italia.

Lo scopo era ed è di migliorare le abitudini alimentari non solo delle famiglie, ma toccando anche la ristorazione. A supporto dell’indiscussa validità del progetto, la realizzazione di corsi sull’alimentazione, convegni e cene didattiche, che hanno visto la partecipazione costante di eminenti personalità del mondo dell’alimentazione, della medicina (dietologia e oncologia), della gastronomia e della stampa specializzata. Professori di levatura internazionale del calibro di Santi, Del Toma, Giacosa, Foppiani e Pellegrino per la scienza, e Belloni per la gastronomia.

Continuando nel suo percorso, Guglielmina Costi Monaci allarga il suo raggio d’azione, promuovendo anche i latticini e formaggi, in particolare la cagliata (prescinseua), con la preziosa collaborazione del prof. Sukkar. Ma non solo. Da oltre tre lustri organizza un particolare mercatino del benessere. Ossia prodotti agroalimentari di piccole aziende di qualità di varie regioni, che propongono un vasto assortimento di basi alimentari, che i molti e affezionati clienti possono acquistare a prezzi giusti. Un viaggio – afferma Guglielmina – per salutisti golosi.

Da parte di chi ha scritto un’utile comunicazione ai titolari delle aziende produttrici presenti I prodotti agroalimentari messi in vendita che hanno almeno venticinque anni di vita possono ottenere la De. Co. (Denominazione Comunale). Il migliore marketing territoriale a costo zero. La richiesta per ottenere la De. Co. di un prodotto, va fatta nei rispettivi comuni di produzione.

Ecco alcune aziende del Mercatino del Benessere con i loro prodotti:

 

Apicoltura Volpone Bice di Cornia di Moconesi (GE).

 

Azienda agricola Mannai di Recco (GE)


Apicoltura De Vincenzi di Zoagli GE).

Erboristeria Medicinale Snc di Accattino Attilio - Torre Beretti e Castellaro (PV)

 

Azienda Ezio Valsecchi Formaggi di S. Angelo Lodigiano (Lodi)

Dove sono i Mercatini del Benessere a Genova:

2° Sabato del mese - Via Cantore (Ge-Sampierdarena) 2° Domenica del mese - Piazza Rossetti (GE) 4° Sabato del mese - Piazza Duca D' Abruzzi (Ge-Nervi) Orario dalle 9 alle 19.

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