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Notizie

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AL VIA L'ASTA PER AGGIUDICARSI LA SPINA

Storica barca a vela d’epoca del 1929

 

A dieci anni dall’importante restauro che le ha permesso di tornare a navigare, è partita l’asta pubblica online per aggiudicarsi il 21 metri La Spina, storica imbarcazione a vela d’epoca costruita in legno nel 1929 dai famosi cantieri navali Baglietto di Varazze, in Liguria. Chiunque potrà entrare in possesso di un pezzo di storia della nautica italiana. La barca, che ha già partecipato a diversi raduni di vele d’epoca, è visitabile presso il suo ormeggio a Genova. L’asta scadrà il 17 ottobre 2018.

 

 

LO YACHT LA SPINAALL’ASTA

 

Un pezzo di storia della nautica italiana va all’asta. La Spina, costruzione n° 123 varata nel 1929 dal cantiere Baglietto di Varazzesu progetto di Vincenzo Vittorio Baglietto, è infatti una di quelle imbarcazioni a vela d’epoca molto conosciuta nel mondo della nautica. Elegante e slanciata è il primo yacht della classe 12 Metri S.I. (Stazza Internazionale), numero velico I-1, con il quale alla fine degli anni Venti il marchese Franco Spinoladi Genova, esperto yachtman nonché ammiraglio della Regia Marina, avrebbe desiderato favorire anche in Italia le regate per questa categoria di imbarcazioni. A dispetto del nome della classe (il numero 12 non identifica la dimensione bensì il risultato di una formula di stazza), questi scafi hanno una lunghezza superiore, nel caso di La Spina21,47 metri. Tra il 1958 e il 1987, proprio con i 12 Metri S.I., si sarebbero disputate le sfide di Coppa America, il trofeo velico e sportivo più antico del mondo. Si può dire che La Spinasia stata dunque antesignana della famosa Azzurra, l’imbarcazione che nel 1983 negli USA, al comando dello skipper Cino Ricci e con Mauro Pelaschier al timone, fece sognare tutti gli italiani perché arrivò a un passo dal conquistare la Coppa America. La Spinaè ora in vendita sul portale Industrial Discount del network IT Auction, casa d'aste on line di Faenza (Ravenna), che raccoglie offerte d'acquisto. 

 

 

 

Scopri le modalità d’asta e l’interessantissimo prezzo di partenza 
(l’asta scadrà il 17 ottobre 2018 alle ore 15:00) 

https://www.industrialdiscount.it/lotti/la-spina-costruita-dai-cantieri-baglietto-nel-1929-36972/?utm_source=barchedepocaeclassiche&utm_medium=articolo&utm_campaign=laspina

 

 

LA STORIA E IL RESTAURO

 

Purtroppo le velleità di regata di La Spinasi scontrarono con la crisi mondiale e un anno dopo il varo lo yacht venne modificato nell’armo velico, diventò un due alberi con attrezzatura a ketch e fu adibito a uso crocieristico. Dopo un lungo periodo di abbandono nei pressi di Barcellona, nel 2004 l’imbarcazione venne rilevata da un armatore campano e affidata alle cure del maestro d’ascia Nino Apreadel cantiere Aprea Peninsula Navisdi Sorrento. Qui fu avviato un restauro completo, sotto la supervisione dello Studio Faggioni Yacht Designdi La Spezia, già autore di importanti refitting di scafi d’epoca come Oriondel 1910, Black Swandel 1899, Croce del SudCandidaDeva(l’ex Te Vega) e Lulworth. La barca è costruita in fasciame di mogano su struttura in rovere, con il ponte di coperta e l’albero in Sitka Spruce, gli interni in legno chiaro d’acero filettato in mogano e la zavorra in piombo. Nella frase “purosangue da corsa fuori e dimora di lusso al suo interno” lo yacht designer Stefano Faggioni ha riassunto il completamento dell’opera di restauro. 

 

 

 

IL RITORNO IN MARE

 

Nel 2008 la barca è tornata ufficialmente in mare con una cerimonia presso il Reale Yacht Club Canottieri Savoia di Napoli, all’epoca presieduto da Pippo Dalla Vecchia, sodalizio del quale ha cominciato a battere il guidone in occasione delle regate di vele d’epoca alle quali ha partecipato, da Le Grazie a Porto Santo Stefano a Napoli, dove ogni anno si tiene un evento dedicato alle Signore del mare. Sempre in quell’anno si è aggiudicata il prestigioso “Premio Italia per la Vela per il miglior restauro di barca d’epoca” in occasione del 25° Trofeo Accademia Navale e Città di Livorno.

 

 

LA SCHEDA TECNICA

Anno:                                     1929

Cantiere:                                 Baglietto (Varazze – Italy)

Progetto:                                 Vincenzo Vittorio Baglietto (Varazze – Italy)

Lunghezza f.t.:                        21,47 mt.

Lunghezza al galleggiamento:13,87 mt.

Larghezza:                              3,90 mt.

Pescaggio:                               2,71 mt.

Dislocamento:                         27 tonn.

Classe:                                     12 Metri S.I. (Stazza Internazionale)

Armo velico:                                         Sloop Marconi

Superficie velica:                    178 mq

Numero velico:                        I-1

Motorizzazione:                      Steyr Motors mod. MO 166 K28 – 163 hp

Interni:                                               dinette, 3 cabine + n. 2 bagni             

 

 

L’ASTA E IL PREZZO DI PARTENZA PER AGGIUDICARSI LA SPINA

 

Per il funzionamento dell’asta si rimanda alle condizioni specifiche di vendita presenti sul sito:

https://www.industrialdiscount.it/lotti/la-spina-costruita-dai-cantieri-baglietto-nel-1929-36972/?utm_source=barchedepocaeclassiche&utm_medium=articolo&utm_campaign=laspina

La data di fine astaè fissata per mercoledì 17 ottobre 2018, alle ore 15:00.

 

ALLEGATI

Testo in formato .doc + Fotografie di libero utilizzo

 

 

 

 

BENETEAU SWIFT TRAWLER 47: IL MIGLIOR MODO PER VIAGGIARE E GODERSI IL PIACERE DEL MARE

 

Il nuovo Beneteau Swift Trawler 47 è perfetto per andare in barca con la propria famiglia e con gli amici. Grazie a maggiore spazio, autonomia e potenza, l'ultimo membro di questa leggendaria gamma Beneteau ha l’ambizione di navigare velocemente, offrendo al tempo stesso una libertà unica e un'incredibile sensazione di spazio. Elegante e dal prezzo accessibile, debutta sulla scena internazionale al prossimo Salone Nautico di Cannes.

Swift Trawler 47 è la barca ideale per viaggiare in famiglia o comodamente in coppia: ha tutte le caratteristiche delle barche che percorrono lunghe distanze ed è semplice da utilizzare. Nata dalla collaborazione tra Beneteau Power e Andreani Design, è l’ultima arrivata di una gamma d’imbarcazioni che da oltre 15 anni naviga instancabilmente fiumi e mari. Ogni cosa è disegnata per semplificare la vita a bordo e per star bene in ogni momento, sia in navigazione sia quando si è ancorati.

 

COME A CASA

Con tre cabine e un divano letto, può offrire fino a 8 confortevoli posti letto. L’ampia cabina armatoriale è pensata come una suite, con doccia all’interno e testata indipendente. A sinistra, la cabina ospiti dispone di due letti singoli che possono essere uniti, nonché di un bagno con doccia. Infine, una terza cabina modulare a dritta è perfetta per i bambini o può essere utilizzata come ripostiglio.

Gli ampi spazi interni del ponte superiore sono realizzati con materiali di alta qualità e favoriscono i momenti di convivialità. Il teak o rovere opaco e un sapiente mix di materiali pregiati conferiscono inoltre un aspetto molto contemporaneo. Il salone si può trasformare in una cabina supplementare per gli amici che desiderano fermarsi a bordo: basta aprire il divano letto, spazioso ma sapientemente integrato. Inoltre, il salone è abbastanza ampio da permettere di non incontrare alcun ostacolo quando ci si muove tra gli elementi.

Anche la cucina, con layout a L e un piano di lavoro molto grande, gioca il proprio ruolo nell'interazione a bordo: si può ad esempio cucinare mentre si parla con il resto dell’equipaggio dei momenti più memorabili della giornata. Il pozzetto, invece, è altamente modulare e può essere attrezzato con un tavolo e un'ampia panca, prolungamento ideale dello spazio abitativo interno. Lo specchio di poppa si apre su una spaziosa piattaforma, ideale per tuffarsi, per il tender e per le soste quando si è ancorati: non c'è modo migliore per godersi il piacere del mare!

Infine, dal flybridge, molto ben attrezzato, si può godere il panorama del mare in ogni momento della giornata. Con il conducente possono sedersi fino a tre persone: lo spazio è accogliente e così sicuro da rendere le lunghe distanze un vero piacere.

 

AUTONOMIA E SICUREZZA

Una barca a motore da crociera deve essere veramente efficiente dal punto di vista energetico. Lo Swift Trawler 47 ha già superato le eccezionali prestazioni dei modelli precedenti e il suo consumo di carburante è molto ragionevole: il suo serbatoio, infatti, ha ora una capacità di 1920 litri e il serbatoio dell'acqua contiene fino a 680 litri.

Oltre che efficiente, è anche una barca sicura: Swift Trawler 47, grazie al suo aspetto robusto, ispira una sensazione d’incredibile protezione, confermata a bordo da un piano di coperta aperto, con ampie passerelle, diversi corrimano e un più facile accesso alla barca. Il risultato è che i passeggeri si sentono a proprio agio sia durante le manovre in corso che all'ancora.

 

FACILE E DIVERTENTE DA GUIDARE

Nella timoneria del nuovo Swift Trawler 47 il conducente ha un'eccezionale visibilità dal sedile centrale, che può comodamente ospitare due persone. La console è fornita di due display di navigazione insieme a una telecamera a poppa, per facilitare le manovre. Disponibile dagli schermi o da un tablet collegato, Ship Control consente di accedere in modo semplice e centralizzatoa molte delle operazioni dell'imbarcazione. Già facilmente manovrabile con i suoi due motori, può essere equipaggiato anche con un joystick - sul flydeck, nella timoneria o nel pozzetto - che rende le manovre un gioco da ragazzi.

Da quando è stato lanciato da Beneteau nel 2004, Swift Trawler 47 ha ispirato molte crociere a lunga distanza. Il nuovo arrivato non solo è un modello geniale, elegante e incredibilmente sicuro, ma continua anche la serie di yacht destinati all'avventura marittima e alla socializzazione a bordo. Siamo sicuri che alla vista del nuovo Swift Trawler 47, gli amanti della barca e i nuovi viaggiatori in cerca del loro modello ideale saranno tentati dall’idea fuggire da tutto per andare alla scoperta con questo yacht dall'eleganza unica.

 

SPECIFICHE GENERALI PROVVISORIE

Lunghezza totale (con piattaforma da bagno a poppa + ancora di prua)

14,74 m

48’4’’

Lunghezza scafo

12,77 m

41’11’’

ALBERGO

4,5 m

14’9’’

Fascio di scafo

4,42 m

14’6’’

Spostamento luce (EC)

19 617 kg

43 236 libbre

Tiraggio aria

5,79 m

18’12’’

Pescaggio (elica inclusa)

1,15 m

3’10’’

Serbatoio carburante

1 930 L

510 US Gal

Serbatoio acqua

640 L

169 US Gal

Serbatoio acqua nera

175 L

46 US Gal

Serbatoio acque grigie opzionale

320 L

320 L

Potenza massima del motore

2 x 425 CV

2 x 425 CV

 

ARCHITETTI / DESIGNER

Architetto navale: Progettazione delle POTENZE BENETEAU: ANDREANI DESIGN 

CERTIFICATO CE (PROVVISORIO)

Categoria B - 14 persone 

Categoria C - 16 persone

www.beneteau.fr

 

Ufficio Stampa Beneteau

Manuela Caminada

 

 

CINA, INDAGINE: LIFESTYLE ITALIANO, ILLUSTRE SCONOSCIUTO 7 SU 10 NELLA CLASSE MEDIO-ALTA DELLE METROPOLI CINESI NON CONOSCONO

 

 

È la Ferrari (18%) il prodotto/brand di gran lunga più conosciuto dall’upper-class cinese, seguito da pasta (10%), Gucci (9%), Barolo e Fiat al 5% e Armani al 4%. Ma quasi 7 intervistati delle metropoli cinesi non sono in grado di citare alcun simbolo del made in Italy tra cibo, vino, moda, arredo e auto. Lo rivela un estratto dell’indagine dell’Osservatorio Paesi terzi di Business Strategies sul posizionamento del made in Italy in Cina condotta lo scorso giugno da Nomisma Wine Monitor su un campione di 2.000 cittadini dal reddito medio-alto residenti a Pechino, Shanghai, Canton e Hong Kong. 

 

Un gap di conoscenza – secondo l’indagine Percezione e posizionamento del made in Italy in Cina– cui fanno da contraltare le intenzioni di acquisto dichiarate dai consumatori, che prevedono un aumento della spesa nei prossimi 2-3 anni di prodotti italiani in particolare per cibo, vino e moda. In generale la curiosità verso ‘nuovi prodotti italiani a oggi non disponibili’ è alta, soprattutto per il cibo (51%) e la moda (45%), seguiti da vino e arredo (29%) e l’auto (17%). Tra i brand più ambiti, l’unico marchio che si distingue in doppia cifra è ancora quello del cavallino di Maranello (24%) in un panel di risposte in cui emerge tutta la non conoscenza dei merchi del Belpaese.

 

“La missione in Cina del ministro Di Maio di questi giorni – ha detto la Ceo di Business Strategies, Silvana Ballotta – riporta l’attenzione sulla necessità di ancorare la promozione e la conoscenza del made in Italy su fatti concreti e non su annunci fine a se stessi. Il peso dell’Italia sul totale delle importazioni cinesi è ancora minimo: con un valore di 18 miliardi di euro, il made in Italy vale infatti solo l’1% del totale delle importazioni cinesi e occupa il 22° posto nella classifica dei Paesi fornitori. Una quota di mercato che si abbassa ancora di più se si considera il solo import agroalimentare, allo 0,5%, che riesce a far sembrare gigantesca pure la nanoshare del nostro mercato vinicolo, attorno al 6%. C’è spazio e c’è voglia di made in Italy – ha concluso –, i consumatori sono curiosi, ma per tradurre questo gap in potenziale dobbiamo imparare a raccontarci a partire dal prodotto”. 

 

Nell’analisi sulla perception tra Italia, Giappone, Usa e Francia, l’aggettivo/immagine riservato al Belpaese è quello della passione, mentre il Giappone si distingue per cultura/tradizione, qualità, salute/benessere e risparmio. In generale l’affermazione dell’unicità dello charme francese è evidente e si evidenzia nell’estetica/bellezza, stile/eleganza e status symbol/lusso. Agli Stati Uniti viene associata l’immagine di creatività e dell’innovazione. 

 

 

Somministrazione Questionario: metodo CAWI (Computer Assisted Web Interviewing). Numerosità campionaria: 2000 consumatori. Popolazione di riferimento: 18-55 anni residente nelle principali città (Pechino, Shanghai, Canton e Hong Kong) con redditi medio-alti (personal monthly income before tax almeno 6000 RMB). Disegno campionario: campione proporzionale per genere e classe di età in ciascuna città considerata.

Business Strategies è una società fiorentina impegnata in percorsi di sviluppo delle piccole e medie imprese dei settori dell’agroalimentare e del lusso made in Italy sui mercati esteri. Le 500 aziende enologiche assistite da Business Strategies, che rappresentano tutte le regioni italiane, producono complessivamente oltre 100 milioni di bottiglie all’anno e esportano il 70% nei principali mercati stranieri.

 

Marta De Carli (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; 393.4554270)

 

CINA, E-COMMERCE: AL VIA LA COLLABORAZIONE BUSINESS STRATEGIES – INALCA FOOD & BEVERAGE PER ESPORTARE IL MADE IN ITALY

DAL 13 SETTEMBRE ANCHE LE ECCELLENZE FOOD IN VETRINA SU WECHAT CON “ABSOLUTE ITALY LIFESTYLE”

 

Si allungano gli scaffali della bottega digitale Absolute Italy Lifestyle, la piattaforma e-commerce di agroalimentare Made in Italy per consumatori cinesi promossa su WeChat da Business Strategies e Shanghai Morning Post che oltre al vino completa la propria offerta con le eccellenze della tavola italiana targate Inalca Food & Beverage (IF&B - Gruppo Cremonini), disponibili sulla piattaforma dal 13 settembre. Pasta, sughi, olive, formaggi, succhi e latte sono solo alcuni dei nuovi prodotti inseriti grazie alla collaborazione con l’azienda specializzata nella distribuzione internazionale delle eccellenze agroalimentari italiane. 

 

“Si tratta di una selezione che si aggiunge alla proposta di vini attivata sul negozio online – spiega Silvana Ballotta, ceo di Business Strategies –, da noi curata dopo un attento studio dei consumi per garantire anche prodotti non sempre reperibili sul mercato cinese. Uno strumento di promozione per il nostro Paese con cui si vuole contribuire a colmare il gap di posizionamento del nostro food & wine: l’agroalimentare targato Italia – conclude – si posiziona solo al 28° posto tra i competitor”.

 

Il progetto di e-commerce integrato coprirà inizialmente le città di Shanghai, Hangzhou, Suzhou e Wuxi, per poi allargare la sua distribuzione a livello nazionale, e sarà presentato a Shanghai giovedì 13 settembre alla vigilia del Wine&Dine Festival (14-16 settembre, Shanghai Expo Park), un evento dedicato al cibo e aperto ai consumatori cinesi che potranno per la prima volta assaggiare e acquistare i prodotti in vendita sulla piattaforma. Realizzato nell’ambito della più ampia iniziativa di promozione e valorizzazione Business Strategies-Shanghai Morning Post “Absolute Italy Lifestyle”, il programma di e-commerce concretizza e completa un lavoro di promozione e posizionamento del prodotto made in Italy in Cina iniziato con la Taste Italy! Wine Academy, la prima wine school del vino italiano interamente dedicata ai consumatori cinesi, e poi sbarcato con contenuti e rubriche dedicate sulle pagine e i social dello Shanghai Morning post, il primo media della metropoli cinese.

 

QR code per accedere alla piattaforma Absolute Italy Lifestyle su WeChat: https://goo.gl/eXLBmj

Business Strategies è una società fiorentina impegnata in percorsi di sviluppo delle piccole e medie imprese dei settori dell’agroalimentare e del lusso made in Italy sui mercati esteri. Le 500 aziende enologiche assistite da Business Strategies, che rappresentano tutte le regioni italiane, producono complessivamente oltre 100 milioni di bottiglie all’anno e esportano il 70% nei principali mercati stranieri.

 

Lo Shanghai Morning Post fa parte dello Shanghai United Media Group, un gruppo editoriale fondato nel 2013 attraverso la fusione dei due maggiori gruppi di giornali della città, ovvero il Jiefang Daily Press Group e Wenhui-Xinmin United Press Group, al fine di accelerare la riforma dei media e capitalizzare sulla rapida crescita di Media di Internet. La fusione ha dato vita alla più grande società di media in Cina, di matrice governativa.

 

Marta De Carli (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; 393.4554270)

 

FESTA DEL TORRONE DI CREMONA

 

 

 

Il tema dell’edizione 2018 “Il Novecento e Mina”

 

 Martedì 18 Settembre 2018, ore 11.00

nella Sala della Consulta di Palazzo Comunale a Cremona
alla conferenza stampa di presentazione
della Festa del Torrone 2018
che si svolgerà a Cremona

Interverranno:

Gianluca GALIMBERTI, Sindaco di Cremona
Gian Domenico AURICCHIO,
 Presidente della Camera di Commercio di Cremona 
Stefano PELLICIARDI, 
Rappresentante SGP Events

Saranno inoltre presenti per illustrare le iniziative che li vedono protagonisti:

Barbara MANFREDINI, Assessore alla Città vivibile e alla Rigenerazione urbana del Comune di Cremona 
Enrico MANFREDINI, 
Responsabile marketing prodotti di ricorrenza Sperlari
Massimo RIVOLTINI, 
Amministratore Rivoltini Alimentare Dolciaria
Marina GRITTA, 
Responsabile Commerciale Estero della Secondo Vergani S.p.a.

9 giorni di manifestazione, quest’anno dal 17 al 25 novembre, centinaia di eventi tra degustazioni, spettacoli, showcooking, cortei storici, artisti di strada e laboratori aperti a tutti torneranno a colorare le vie di Cremona.


Ufficio stampa:
Studio ESSECI, di Sergio Campagnolo - tel. 049.663499 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

RECENSIONI ON LINE, TRIBUNALE CONDANNA AL CARCERE FALSO RECENSORE

FIPE: " SENTENZA IMPORTANTE PER LA TRASPARENZA DEL WEB"

"Da oggi in avanti scrivere recensioni false non sarà più solo un danno a svantaggio di tanti ristoratori bravi e onesti, ma, finalmente, anche un crimine riconosciuto dalla legge italiana. Tutto il lavoro che come Fipe abbiamo fatto in questi anni in rappresentanza di ristoratori e baristi è stato finalizzato proprio a questo, combattere l'uso distorto e fraudolento delle recensioni.

Siamo particolarmente soddisfatti della sentenza pronunciata oggi dal Tribunale Penale di Lecce che condanna in modo esemplare il proprietario di un'agenzia che vendeva pacchetti di recensioni false. Un risultato che non esitiamo a definire storico a garanzia delle imprese di ristorazione che nella maggior parte dei casi non passano il tempo a danneggiare il lavoro altrui ma che operano con professionalità e qualità al servizio dei clienti e a garanzia della qualità delle informazioni per i consumatori".

Così Aldo Mario Cursano, Vice Presidente Vicario di Fipe - Federazione Italiana Pubblici Esercizi plaude all'odierna sentenza promulgata dal Tribunale Penale di Lecce contro PromoSalento, in un procedimento che ha visto TripAdvisor costituirsi come parte civile e collaborare attivamente con la magistratura. "Un importante segnale, quello di oggi, a favore della trasparenza e della legalità - prosegue Cursano -, contro chi, sia come singolo che tramite agenzie ad hoc, ricorre a sotterfugi e scorciatoie per ingannare i consumatori e penalizzare i competitor.

Su questo fronte è nostro impegno proseguire e incrementare la collaborazione con TripAdvisor per monitorare in modo ancora più attento le recensioni sul web e potenziare i filtri di ricerca per un servizio al consumatore sempre più puntuale e, soprattutto, trasparente. A tal fine rinnoviamo l’invito alle nostre associazioni e ai nostri imprenditori a ricor rere allo sportello SOS recensioni per segnalare ogni distorsione". 

 

Ufficio Stampa FIPE

Deborah Moleri, 3929020133 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

FALLIMENTO QUI! TICKET

FIPE: “GRANDE PREOCCUPAZIONE PER LA SITUAZIONE, DIFENDEREMO I DIRITTI DEGLI ESERCENTI TRUFFATI. AUSPiCHIAMO CHE LA GARA CONSIP 8 NON RIPERCORRA LE PERICOLOSE STRADE GIA’ PERCORSE”  

 

Alcuni organi di stampa hanno riportato la notizia che il giudice ha negato l’amministrazione controllata alla società distributrice di buoni pasto Qui! Ticket dichiarandone il fallimento. Aldo Cursano, vice Presidente di Fipe - Federazione Italiana Pubblici Esercizi, ha così commentato: “Se dovesse essere confermata tale notizia, il fallimento di Qui! Ticket non ci sorprende, ma ci preoccupa.

 

Il nostro impegno sarà quello di difendere gli interessi delle migliaia di esercenti di bar e ristoranti vittime di questo fallimento. Imprenditori seri che hanno continuato a fornire i loro servizi per mesi pur non percependo il compenso che la società di buoni pasto avrebbe dovuto riconoscere loro.  Le responsabilità sono certamente della Società oggi fallita, ma anche di un sistema di gara iniquo che Fipe ha da lungo tempo denunciato”.

 

“Per questo – continua Aldo Cursano – siamo preoccupati anche per la nuova gara denominata Consip 8: auspichiamo con forza che su questa gara vengano applicati i dovuti controlli in fase di aggiudicazione per evitare che si ripetano in futuro e a breve la stessa sciagurata situazione che hanno portato al dramma di oggi”.

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Massimo Tafi

ESCE IL MANIFESTO DELLA BOTTEGA ITALIANA

 

Sarà firmato il prossimo 28 ottobre a Golosaria Milano 

Solo a Roma, nel 2017 hanno abbassato le serrande 3.000 negozi di prossimità. Ma il dato negativo è diffuso in tutta Italia, da Genova a Milano, da Ivrea a Senigallia. Le botteghe storiche si stanno estinguendo, così come la tradizione artigiana che ha fatto del made in Italy un modello seguito e imitato in tutto il mondo. E i responsabili, al di là della crisi e delle istituzioni spesso assenti, sono l'e-commerce, un fenomeno in continua crescita, oltreché la grande distribuzione, la “bestia nera” che ha portato drogherie, torrefazioni, mercerie e piccole botteghe artigiane al collasso. 

 

Un grido di allarme rilanciato più volte dai media, ma anche un assunto da cui il Club di Papillon, il movimento di consumatori fondato dal giornalista Paolo Massobrio, ha deciso di ripartire stilando il Manifesto della Bottega Italiana, un decalogo che vuole essere prima di tutto un elemento di sensibilizzazione politica: verso le istituzioni e verso le associazioni di categoria. 

 

I soci o i negozi non sono tutti uguali - spiega Paolo Massobrio - non sono partite iva o numeri, ma storie di altissima professionalità che permettono ai territori di vivere”. Per questo i bottegai, che insieme al Club di Papillon hanno stilato il manifesto, si sentono portatori di un’economia diffusa, che a sua volta valorizza le microeconomie artigianali. “Esattamente il territorio di cui tanto ci si riempie la bocca - prosegue Massobrio - proclamando fantomatici Anni del cibo italiano che non lasciano traccia. Dietro a questi professionisti c’è un pezzo della filiera che parte dai contadini, magari non attrezzati a vendere le proprie eccellenze, c’è un’infinita creatività, c’è una presenza sempre più preziosa all’interno di un Comune che non può essere cancellata dal clic di un e-commerce"

 

Il lavoro, idealmente dedicato al grande scopritore di eccellenze Giorgio Onesti, sarà presentato domenica 28 ottobre a Golosaria Milano, quando saranno chiamati a raccolta i migliori professionisti per firmare dal vivo il decalogo al grido di “Chiudono le botteghe storiche. W le Botteghe!”. 

 

Per leggere il Manifesto clicca qui

 

Federica Borasio 

 

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