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FASE 2: LOMBARDIA PRIMA A PAGARE BOLLI, TRIBUTI E MULTE DOPO IL LOCKDOWN
Per pagamenti digitali verso il nodo PagoPA. Bene anche Lazio, Campania e Piemonte
Con la fine parziale del lockdown e lo spostamento a maggio di diverse scadenze amministrative, pur in un contesto economico colpito duramente dalla crisi, gli italiani e per primi i lombardi, tornano ad affrontare il discorso dei pagamenti, ricorrendo sempre più spesso a metodi innovativi e alternativi di versamento, rispetto a lunghe code allo sportello e bollettini postali.
Complice le necessarie precauzioni imposte dal buon senso e le rigide restrizioni in vigore per contrastare la diffusione del Covid-19, cittadini e aziende prediligono i pagamenti digitali come confermano i dati forniti da EasyPol, startup romana che tramite applicazione su smartphone e web-app permette il pagamento di avvisi PagoPA, bolli auto e diversi tributi amministrativi, oltre a fornire trend di andamento e analisi dei dati di mercato.
I dati a livello nazionale parlano chiaro. Tra il primo trimestre del 2019 e quello del 2020, le transazioni digitali totali verso il nodo PagoPA sono aumentate del 85,2%, passando da 13.264.959 a 24.565.651. Una crescita che conferma anche la maggiore propensione degli italiani a utilizzare valuta digitale come sottolineato anche dall’Osservatorio E-Payment del Politecnico di Milano che riassume i numeri del 2019 evidenziando un +11% nell’utilizzo di denaro elettronico, +55% per le transazioni contactless ed un + 109% di incremento nei mobile payments.
Oggi, pur dopo una lieve inflessione del 15,7% nelle transazioni digitali registrate tra aprile 2020 (2.774.049) e lo stesso periodo del 2019 (3.289.363), causata prevalentemente dall’instabilità economica che ha colpito il Paese durante il lockdown, sono ripresi i flussi dei pagamenti digitali che consentono transazioni in assoluta sicurezza, non solo informatica.
Milano, ad esempio, nella prima settimana di maggio ha fatto registrare un incremento del numero di pagamenti su EasyPol pari al 44,5% di tutto il mese di aprile. Pagamenti per lo più riferiti a bolli auto, moto e rimorchi nella misura del 151,2% e multe del 29,6%. A livello nazionale, dove la Lombardia si conferma capofila nei pagamenti digitali verso il nodo PagoPA, crescono anche Lazio, Campania e Piemonte a dimostrazione di quanto, in questa “fase 2”, gli italiani stiano scegliendo un approccio queue-less, ovvero privo di code, per operare i propri pagamenti.
"I dati raccolti confermano l'efficacia del nostro progetto che ha risposto perfettamente alle necessità dei cittadini Italiani offrendo uno strumento per i pagamenti digitali già di per se utile nella vita normale, ma fondamentale nel periodo del lockdown", commenta Matteo Preziotti CEO e Founder di EasyPol, che aggiunge: “In controtendenza rispetto all'andamento dei pagamenti del nodo PagoPA di aprile 2020, abbiamo registrato un incremento del nostro market share pari al 23,5%, grazie ad un aumento sensibile dei pagamenti su base mensile.
Note per l’Editore
EasyPol è una mobile-app e web-app di digital payment che consente il pagamento online di norme, tributi e avvisi PagoPA attraverso due semplici gesti e senza registrazione preventiva: “scatta e paga” nel caso della mobile-app e l’upload automatico del documento nel caso della web-app. EasyPol è stata accompagnata e supportata da Ancitel in fase di startup ed è autorizzata ad operare nel settore dei pagamenti verso la Pubblica Amministrazione. Tra i partner di EasyPol, PSP (Payment Service Provider) e Nexiche garantisce tra i più alti standard di sicurezza in Europa e permette di effettuare le transazioni su PagoPA a norma di legge. https://easypol.io/
Per ulteriori informazioni:
Ufficio stampa EasyPol - Spencer & Lewis | Matteo Tivegna -393.1874105 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. | Aurelio Calamuneri – 389.5206965 – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Toscana: “Siamo pronti per ripartire”
Dal cibo all'accoglienza, dal vino all'arte. I protagonisti del territorio raccontati in una veste inedita fra le mura di casa
L'eccellenza toscana non si ferma, neanche a casa. il video di Destination Florence CVB: Siamo pronti per ripartire
Sulle note di We'll meet again, la canzone del 1939 citata anche nel discorso della Regina Elisabetta sul Coronavirus, scorrono le immagini del video “Excellence never stops”, l'eccellenza non si ferma, un progetto di Destination Florence CVB, l'ente ufficiale per la promozione turistica di alta qualità e di Studio Riprese Firenze.
Il video racconta le eccellenze toscane con un linguaggio di grande effetto: dal buon cibo all'accoglienza, dai grandi vini all'arte, dalla tutela del passato alla valorizzazione delle culture contemporanee. Piaceri e bellezza raccontati e “rappresentati” con tanta ironia dai diretti protagonisti che, per l'occasione, aprono le porte delle loro abitazioni.
Si parte con Naomi Berril, la violoncellista irlandese, toscana d'adozione, che dal salotto di casa sua, invaso dai giochi dei suoi bimbi, intona proprio We'll meet again. Si prosegue con il wine educator Filippo Bartolotta che degusta un Chianti Classico mentre si appresta a fare la doccia e con Giancarlo Carniani, direttore di Villa Olmi, che posiziona la sua consolle sopra l'asse da stiro e anima la serata del suo salotto con openbar. Tommaso Corsini, director & Founder di Corsini Events Groups, gusta un bicchiere di gin insieme al suo cane; la direttrice del Museo Salvatore Ferragamo Stefania Ricci allestisce una mostra nella sua camera da letto; Gerardo Gondi di Tenuta Bossi assaggia un suo vino nel giardino di casa, mentre Vanessa Giovannelli, direttrice di Villa Cora, porta la colazione a letto al cane Balù. Enrico Colle, direttore del Museo Stibbert, mette in ordine le reliquie che custodisce in casa; Lucia Montuschi, CEO di Exclusive Connection, porta la figlia Irene a fare una visita guidata in salotto; lo chef di Augustus Hotel Franco Manfredi prepara un piatto gourmet e poi se lo mangia in piedi nella sua piccola cucina. E ancora, Claudio Meli, general Manager del JK Place Firenze, accoglie la figlia Sophie e le prende il bagaglio; Fabio Picchi, patron del Cibrèo, si prepara una scamerita con carciofi sulla terrazza di casa; Silvia Baracchi, chef del Relais Il Falconiere, si gode un ricco picnic con i suoi cani davanti al caminetto acceso; Annabella Pascale, CEO della Tenuta Artimino, prepara la tavola per gli ospiti nel suo salotto; Federico Barraco, CCO di Toscana Aeroporti, controlla i figli dopo un check-in casalingo con tanto di tapis-roulant trasformato in rullo per il controllo bagagli; Riccardo Ventrella del Teatro della Pergola allieta i pomeriggi della figlia con un teatro giocattolo; infine, Francesco Miari Fulcis e la nipote Lucrezia si godono la colazione mentre le oche della Fattoria di Maiano scorrazzano libere sul prato.
«Il Coronavirus ci ha costretti a fermarci per tutelare la salute di tutti, ma adesso siamo pronti a ripartire per dare nuova vitalità a un segmento molto importante e in forte crescita del tessuto economico locale, quello del turismo del lusso. Basti pensare che solo a Firenze esistono 20 hotel a cinque stelle su un totale di 393 strutture ricettive, e che parallelamente è aumentata l'offerta di esperienze esclusive, private tour e attività dedicate a un pubblico alto-spendente su tutto il territorio toscano» commenta Carlotta Ferrari, direttrice del Destination Florence Convention & Visitors bureau. «Con questo video abbiamo voluto mandare un messaggio forte e chiaro: Firenze è orgogliosa del proprio patrimonio artistico, culturale ed enogastronomico, e ha voglia di continuare a farlo conoscere attraverso proposte e iniziative che incentivino un turismo di qualità, rispettoso dei luoghi e delle persone».
«I brand eccellenti sono fatti di personaggi eccellenti - spiega Niccolò Di Vito, direttore creativo di Riprese Firenze - da qui l'idea di raccontare come questi personaggi riuscissero a esprimere questa eccellenza anche a casa. Dal punto di vista produttivo la cosa più divertente sono state le chiamate via 'zoom' in cui abbiamo gestito inquadrature, luci, le posizioni e l'allestimento di veri e propri 'set' con i partecipanti (e proprietari di casa) guidandoli da remoto nella realizzazione delle scene».
link download materiale
link download video: https://we.tl/t-cYi90xxqBE
link facebook al post: https://bit.ly/ExcellenceNeverStops_FB
link foto: https://we.tl/t-kXbABmNvVY
Destination Florence Convention & Visitors Bureau
Destination Florence Convention & Visitors Bureau, dal 1995 opera per la promozione della destinazione verso tre principali aree di mercato: il MICE, il destination wedding e il leisure. Destination Florence CVB è dal 2015 il partner ufficiale del Comune di Firenze, riconosciuto come soggetto unico per la promozione della destinazione, mantenendo la propria natura di società consortile privata con oltre 300 soci e partner. Il rinnovo della partnership con il Comune di Firenze, avvenuto ad aprile 2019, ha rafforzato il ruolo di Destination Florence CVB affidando la promozione di tutto l’ambito turistico fiorentino, con la mission realizzare iniziative in grado di valorizzare il turismo congressuale e mettere in campo interventi per destagionalizzare e delocalizzare i flussi e ampliare il turismo di qualità. Destination Florence CVB ha un forte supporto istituzionale, riconosciuto attraverso un protocollo di Intesa firmato dal Comune, CCIAA di Firenze, Città Metropolitana ed Università di Firenze e un forte sostegno delle associazioni di categoria locali. Destination Florence CVB vanta in oltre un Incarico ufficiale da Toscana Promozione Turistica per la promozione di tutto il territorio toscano in ambito MICE e Wedding.
Barbara Gabbrielli
Cel. +39 335-7748727
Mail. Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Auguri del Consorzio della Focaccia di Recco a Eraldo Pizzo, un grande amico
Bernini Daniela
Consorzio della Focaccia di Recco col formaggio
Ufficio Stampa e Relazioni Esterne
Recco (GE) via XXV Aprile 14
Tel.: 0185730748 - 3357274514
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FESTIVAL DEL GIORNALISMO ALIMENTARE, LA CAMPAGNA CONTRO LO SPRECO
Nella giornata nazionale contro gli sprechi, il Festival del Giornalismo Alimentare lancia una petizione su Change.org per rendere obbligatoria la food bag nei ristoranti.
Ma perché un festival giornalistico promuove una campagna per rendere obbligatoria una scatola per portare a casa gli avanzi di cibo pagati?
Perché in Italia meno del 20% dei frequentatori dei ristoranti, delle fiere e delle mense richiede un contenitore per portare a casa gli avanzi di cibo che ha pagato, che, così, vanno sprecati.
E perché molte ricerche di mercato dicono che i consumi di cibo fuori casa aumenteranno nel prossimo decennio.
In Francia da 4 anni è in vigore una legge che obbliga i ristoranti a consegnare il cibo avanzato dai clienti se questi lo richiedono.
In Italia noi ci vergogniamo a chiederlo e il ristoratore non ce lo propone: così buttiamo via soldi e alimentiamo la piaga degli sprechi alimentari.
La petizione vuole spingere una vera proposta di legge del Parlamento per introdurre in tutta la ristorazione l’obbligo di consegnare al cliente una food bag con materiali adeguati al contatto con gli alimenti e al trasporto che mostri, stampato, un decalogo per la corretta conservazione del cibo. Il decalogo è un forte richiamo all’educazione antispreco e all’educazione alla sicurezza alimentare
L’oggetto fisico food bag – nella foto allegata quella che sarà distribuita a tutti i partecipanti al Festival del Giornalismo Alimentare, il 20 – 21 – 22 febbraio al Centro Congressi Lingotto di Torino - rappresenta di per sé un formidabile strumento di comunicazione di una buona pratica: quella di mettere da parte per un altro pranzo il cibo avanzato nel piatto. Ma anche perché la scatola della food bag si presta ad essere veicolo di informazione, in particolare per la corretta conservazione dei cibi (in questo caso dei cibi avanzati).
L’hashtag è #foodbagobbligatoria. Si può aderire su change.org/foodbag
Per iscriversi al Festival: www.festivalgiornalismoalimentare.it
Scaricabile da questo link il press kit completo.
Alleghiamo il comunicato stampa generale del Festival, presentato questa mattina a Torino.
Nella speranza che possiate aiutarci a divulgare queste informazioni, restiamo a completa disposizione per qualsiasi eventuale approfondimento.
Marianna Carlini
PIACENZA WILDLIFE RESCUE CENTER: STORIA E VITA DEL CENTRO DI RECUPERO PER ANIMALI SELVATICI
Incontro culturale organizzato da SOS Animali Selvatici ed Esotici
CSTCS Consultorio – Via Ippolito D’Aste 7 - Venerdì 24 gennaio 2020, ore 18-19.30
Dato il successo della precedente serie, l’Associazione genovese no profit SOS Animali Selvatici ed Esotici ripropone incontri con i cittadini a ingresso libero presso la sede del Consultorio CSTCS (Centro Studi Terapia della Coppia e del Singolo), in via Ippolito d’Aste 7. Il prossimo evento si terrà venerdì 24 gennaio 2020, alle ore 18.
Secondo un format ormai consolidato, la dott.ssa Maddalena Iannaccone, medico veterinario – specialista in Allevamento, Igiene e Patologia Specie Acquatiche, consulente per Animali Esotici, direttore sanitario del “Centro Veterinario Il Mondo degli Animali Esotici” – che presiede l’Associazione SOS, introdurrà l’ospite della serata, il collega Riccardo Rossi, medico veterinario fondatore nel 2013 del Centro Recupero Animali Selvatici (CRAS) “Piacenza Wildlife Rescue Center”.
I due esperti si confronteranno, instaurando un dialogo per cercare di raccontare il “lato umano” di situazioni che si possono presentare a qualsiasi cittadino trovi un animale in difficoltà. Verrà evidenziato, dunque, cosa accade agli animali dopo che sono stati trovati per strada e dopo che le richieste di aiuto delle persone sono state accolte da istituzioni del genere.
Il Centro Recupero no profit fondato dal dottor Riccardo Rossi a Piacenza (in Località Trebbiola, 29029 Niviano di Rivergaro) è un caso esemplare, nato dal sogno di un cittadino: dal giorno che ha investito un tasso, soccorrere gli animali selvatici in difficoltà è diventata la sua missione. Il metodo che segue, insieme al suo team, composto da veterinari, biologi, naturalisti e amanti degli animali, ma aperto a tutti, è “unire passione e conoscenza scientifica”.
Alla fine della stimolante conversazione, si aprirà il dibattito con il pubblico, che può rivolgere domande al relatore ospite, per meglio comprendere le tematiche affrontate.
Come sempre, la serata si chiuderà con un brindisi, gentilmente offerto dall’Associazione SOS, di ringraziamento a tutti i partecipanti.
È possibile, in tale occasione, se fa piacere, elargire un contributo libero alle attività dell’Associazione SOS, organizzatrice degli eventi.
SOS Animali Selvatici ed Esotici
È un’associazione culturale genovese no profit, nata nel dicembre 2018 con i seguenti obiettivi:
1) effettuare interventi e servizi finalizzati alla salvaguardia e al miglioramento delle condizioni dell’ambiente, con particolare riguardo alla salvaguardia, protezione, conservazione e soccorso delle specie esotiche e selvatiche, eventualmente anche in collaborazione con altri organismi;
2) organizzare attività culturali di interesse sociale, incluse attività, anche editoriali, di informazione, sensibilizzazione, divulgazione e diffusione della cultura e della pratica del volontariato per la cura di specie animali esotiche e selvatiche, nonché di organizzazione di eventi finalizzati all’insegnamento dei primi interventi da eseguire in occasione dell’incontro con animali appartenenti a specie esotiche e selvatiche;
3) informare, sensibilizzare e studiare i rapporti “sociali” che si possono stabilire tra animali esotici e persone.
Ufficio Stampa SOS Animali Selvatici ed Esotici
Linda Kaiser
+39.347.2684946
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CASTELLO PARODI DI SAN CIPRIANO: CONVEGNO “MADE IN POLCEVERA”
Di Virgilio Pronzati
Foto Roberto Frassinetti
Castello Parodi di San Cipriano - Serra Riccò “Made in Polcevera” Industria e produzione testimonianze e prospettive
Sabato 26 ottobre 2019 - Ore 9-13
Incontro pubblico - ingresso libero
La Valpolcevera s’interroga: Il 26 ottobre di quest’anno al Castello di San Cipriano di Serra Riccò c’è stata un’iniziativa promossa da Alberto Podestà e dal Circolo Culturale "La Via del Sale" con la finalità di fare un quadro della Cultura in Valpolcevera. Una cultura però pratica e produttiva come intitolata Made in Polcevera.
In un recente passato, la Valpolcevera non era solo il polmone verde di Genova, ma un importante e florido tessuto economico, costituito da un pool di varie aziende spazianti dal settore industriale al terziario. Basti pensare a Gardella, Controlli e, oggi, da Preti 1851 e Olio Santagata 1907.
Il Maestro Eliano Calamaro mentre esegue alcuni Capricci
E’ stato toccato anche l’aspetto agricolo della vallata. In particolare la viticoltura: in questa zona ancora con spazi verdi, si produce una limitata quantità di vini Doc Valpolcevera, di cui il cru è il Coronata, l’antico vino dei genovesi. Qui la viticoltura risale ad almeno duemila anni.
A Isosecco, località del comune di Serra Riccò, nel 1506 fu trovata la famosa Tavola Bronzea della Valpolcevera. Un documento che riporta alla sentenza dei magistrati romani i fratelli Minuci Rufi per far finire le ostilità tra i Genuates (Genova) e Viturii langenses (Langasco), redatta nel 117 a.C.
Attualmente le aziende agricole della Valpolcevera sono 250. In maggioranza produttrice di ortaggi, frutta, prodotti caseari, vino. Storici salumifici come Parodi s Cabella di Sant’Olcese.
Parlando d’Arte in valpolcevera, non poteva mancare l’insuperato violinista Niccolò Paganini. Per l’occasione, il Maestro Eliano Calamaro, oltre a spiegare una tecnica ideata dal Paganini proprio sull’ispirazione dei suoni uditi a San Biagio, ha estasiato i presenti con l’esecuzione dei Capricci di Paganini.
Il Maestro Eliano Calamaro mentre Esegue alcuni brani dei Capricci all'esterno del Castello
Dulcis in fundo.. Durante il convegno c’è stato il gradito assaggio degli speciali cioccolatini di Massimo Migliaro. Non semplici cioccolatini! Una linea con diversi gusti e ripieni che, scansionando un QR-code sulla confezione, diverso per ogni tipo di cioccolatino, permette di ascoltare i brani che si ispirano proprio ai Capricci del Maestro Paganini.
Massimo Migliaro ed Eliano Calamaro
Massimo Migliaro ed Eliano All’incontro moderato da Alberto Podestà, sono intervenuti Angela Negri di Sindaco di Serra Riccò, Giancarlo Vinacci Manager, Elisa Serafini Presidente FEI, Maria Francesca Silva Responsabile Progetto Great Campus, Cristina Santagata Imprenditrice e delegata Confindustria, Gianni Ratto A.D., Ilaria Mussini Responsabile Confcommercio. Angela Gargani Presidente Preti Dolciaria, Andrea Pedemonte Cabella Imprenditore, Irene Fava Ricercatrice Storia dell’Arte.
SCAMBI DI AUGURI TRA ISTITUZIONI E AGRICOLTORI LIGURI AL DUCALE
di Virgilio Pronzati
Foto di Claudia Paracchini
Da sempre il salotto buono di Genova è il Palazzo Ducale. Location prestigiosa che unisce il centro commerciale cittadino a quello storico. Fu eretto alla fine del 13° secolo per siglare le vittorie contro Pisa nel 1284 alla Memoria e contro Venezia nel 1298 a Curzola, avvallando la propria potenza militare e commerciale nel Mediterraneo. Il nome di “ducale” fu assunto con la nomina nel 1339 del primo doge genovese Simone Boccanegra.
Da sin. Andrea Benveduti, Paola Bordilli, Marco Rezzano e Giovanni Toti
Per secoli fu strumento di potere politico. Dopo le riunioni del vertice del G8 di Genova nel 2001, il Ducale è stato aperto al pubblico e adibito a museo e palazzo della cultura. Dall'8 febbraio 2008 il palazzo è gestito dalla "Genova Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura”. Oltre ad alcune attività commerciali ospita periodicamente manifestazioni, conferenze e importanti mostre d’arte.
Da sin. Simona Venni, Marco Rezzano e Claudia Paracchini
Da qui, l’incontro del 10 dicembre scorso alla Sala del Munizioniere di Palazzo Ducale, uno dei tanti fiori all’occhiello della Superba, organizzato e voluto dall’Enoteca Regionale della Liguria in collaborazione con l’Assessorato all’Agricoltura di Regione Liguria, l’Assessorato al Commercio del Comune di Genova e la Camera di Commercio genovese, ha invitato i produttori di vino, di olio e di pesto dell’intera Liguria, per scambiare progetti per il futuro e confrontarsi su quanto fatto nell’anno corrente.
Lo schermo dove sono state proiettate le foto del prodotti liguri di eccellenza
A fare gli onori di casa, il presidente di Enoteca Regionale della Liguria Marco Rezzano, ribadendo l’importanza di fare rete e “sistema” tra produttori ed enti per trasmettere con più decisione il brand Liguria. Anche per Paola Bordilli, Assessore a Turismo, Commercio e Artigianato del Comune di Genova, le aziende agricole liguri produttrici di eccellenze danno un valore aggiunto alla ristorazione di qualità incrementando il turismo enogastronomico.
Parte del numeroso pubblico
Alla serata era presente anche l’Assessore regionale allo Sviluppo economico Andrea Benveduti, che sottolineava l’importanza economica derivata alle aziende agricole, fonte di salvaguardia e mantenimento del territorio. Ha chiuso l’affollato incontro, il Presidente di Regione Giovanni Toti: «Siamo molto contenti del lavoro fatto da Enoteca Regionale in questi ultimi mesi.
Altro pubblico tra archi e colonne della sala del Munizioniere
Credo abbia preso uno sprint, una capacità di coordinamento e coinvolgimento dei produttori, dei consorzi e delle altre associazioni che l’ha fatta diventare un organismo efficiente. Complimenti alle aziende vitivinicole e in generale al mondo delle produzioni agricole in Liguria che hanno saputo elevare le produzioni di qualità, facendole affermando in tutta Italia e nel mondo. I nostri nostri vini oltre che premiati dalle guide nazionali di settore, sono presenti nelle liste dei migliori ristoranti del nostro Paese”. Degna conclusione con vari banchi colmi di vini pregiati e golosità salate e dolci, che hanno deliziato i numerosi ospiti.
RECORD DEL POLITECNICO DI TORINO: UN COLLEGAMENTO WI-FI TRA DUE SENSORI CHE SUPERA I 700 KM DI DISTANZA
L’esperimento per dimostrare efficienza e sostenibilità dei dispositivi che saranno utilizzati dall’Internet del futuro
Durante il convegno di agrometeorologia XWC19 di questa mattina (5 12 2019), il Politecnico di Torino ha presentato il suo nuovo record, la realizzazione di un collegamento Wi-Fi tra un sensore e un ricevitore distanti più di 700 km.
La sperimentazione ha avuto inizio nel 2017 ed è stata condotta dagli iXem Labs dell’Ateneo, da sempre impegnati nella ricerca per il superamento del divario digitale, con l’obiettivo di costruire un sistema autonomo e alternativo alla telefonia mobile per la raccolta di dati (l’internet delle Cose), applicabile in qualsiasi luogo, anche quello più remoto, indipendentemente dalla disponibilità di energia e dalle condizioni di copertura.
Perché il sistema sia sostenibile e replicabile sono necessarie due caratteristiche essenziali: consumi energetici ridottissimi e collegamenti a lunga distanza. Per disporre di un campo di prova reale, le nuove tecniche di trasmissione sono quindi state implementate su alcuni dei sensori di iXemWine, il progetto del Politecnico finalizzato alla condivisione dei dati agrometeorologici raccolti nelle vigne e utilizzati per migliorare l’efficacia dei trattamenti fitosanitari.
Per rendere l’esperimento reale, i sensori sono stati miniaturizzati, dotati di antenne molto piccole (inferiori a 2 cm) con l’energia fornita da due semplici batterie stilo, alcaline e non ricaricabili. Soprattutto, sono stati posizionati solo in contesti reali, nelle vigne, in mezzo ai filari. Fin dall’inizio, tutte le attività sono state autofinanziate e realizzate in economia: per ovviare alla mancata disponibilità di tralicci, le prime prove sono state effettuate appendendo i ricevitori a palloni meteostatici ancorati al suolo.
Nel 2017 questi dispositivi hanno permesso di raccogliere dati fino a 50 km, distanza comunque superiore a quelle raggiunte dai sistemi telefonici tradizionali. Nel corso dei due anni successivi i sensori sono stati più volte riprogettati e perfezionati, fino alla realizzazione di un collegamento tra una stazione meteo installata il 3 giugno nelle vigne “U Tabarka” di Carloforte, in Sardegna, e un ricevitore insediato successivamente in Catalogna, sulle alture di Tarragona. I due siti sono stati efficacemente e ripetutamente collegati durante tutto il periodo di prova. La stazione, i cui dati sono consultabili liberamente sul sito https://www.ixem.wine , ha trasmesso dati ogni 10 minuti, anche a distanze superiori ai 700 km. Nonostante la distanza raggiunta, la stazione oggi, a sei mesi di distanza, mantiene più del 90% di carica residua delle batterie. Il record, quindi, è stato ottenuto con emissioni bassissime (paragonabili al telecomando di un’automobile), ma straordinaria sensibilità in ricezione.
Gli iXem Labs sono un’eccellenza dell’Ateneo Piemontese. Fondati nel 2004, nel 2007 hanno realizzato il record mondiale di trasmissione Wi-Fi, con un collegamento di 300 km tra il Monte Rosa e il Monte Cimone. Sette anni più tardi hanno contribuitoo alla fondazione di Senza Fili Senza Confini, il primo provider Internet italiano non a scopo di lucro, analizzato e riconosciuto come caso di studio dalle più importanti testate giornalistiche internazionali e hanno all’attivo decine di progetti con un unico denominatore comune: la lotta al divario digitale.
Il progetto iXemWine invece è partito a fine marzo 2019. In pochi mesi ha permesso l’installazione di 180 stazioni meteo in 6 Regioni Italiane, che sono state utilizzate da più di 650 operatori del settore. Grazie a sensori di dimensioni molto ridotte ma con grande autonomia energetica, in grado di trasmettere dati a grandissima distanza, gli studi effettuati nel corso della stagione appena terminata hanno dimostrato una significativa riduzione del numero di trattamenti chimici necessari: ciò ha aumentato la qualità del prodotto e diminuito l’esposizione ambientale, a dimostrazione che la sperimentazione tecnologica può essere sostenibile.
“La rivoluzione digitale in corso impatta tutti i settori produttivi, soprattutto con il prossimo avvento delle piattaforme per l’Internet delle Cose. Da tempo il nostro Ateneo è attivo in questo campo, e questo record testimonia l’efficacia e l’applicabilità della nostra attività di ricerca”, ricorda il Direttore di iXem Labs Daniele Trinchero, che prosegue: “Questo esperimento ha carattere dimostrativo, con una forte connotazione radioamatoriale. Abbiamo scelto le condizioni di propagazione più favorevoli per raggiungere distanze sempre maggiori, con grande attenzione alla sostenibilità. Il record del 2007 fu ottenuto utilizzando solo materiali riciclati e obsoleti, dimostrando una via alternativa alla digitalizzazione a banda larga. Oggi sperimentiamo dispositivi compatti, di facile installazione, a bassissime emissioni, con fabbisogno energetico minimo, e quindi replicabili. Questa sarà l’Internet del futuro”.
Salvatore Puggioni, Sindaco di Carloforte, afferma: “Abbiamo accolto con entusiasmo l’iniziativa promossa dal Politecnico di Torino. Carloforte si sta affermando sul piano nazionale e internazionale come meta privilegiata non solo per la bellezza del suo paesaggio ma anche per la posizione strategica che occupa. L’esperimento condotto dagli studiosi dimostra ancora una volta come le potenzialità di sviluppo dell’Isola passino anche attraverso l’adesione a progetti posti sulla frontiera della ricerca”.
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