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I VINI DI PELLEGRINO SI SPOSANO CON I PIATTI DEL SAN GIORGIO
di Virgilio Pronzati
Sebastiano Renda Area Manager Ho.Re.Ca mentre illustra la storia dell’Azienda Carlo Pellegrino
Pochi vini italiani possono vantare un bagaglio storico quanto il Marsala. Un vino dalle tradizioni bicentenarie, “punta di diamante” della produzione vitivinicola siciliana, che ancor oggi, a dispetto delle mode e dei tempi, rappresenta degnamente nel mondo l’enologia nazionale. Quasi sinonimo della solare e pittoresca Sicilia, il Marsala ha origini certamente inconsuete, essendo per nascita, legato alla lontana Inghilterra; un Paese che sin dal 1700 era già al vertice del consumo dei vini liquorosi, fra cui il celebrato Madera. Essendo allora l’isola di Madera sotto il controllo dei Francesi, i commercianti inglesi, nell’impossibilità di approvvigionarsi dell’omonimo vino, cercarono altrove un vino dalle caratteristiche simili.
Sebastiano Renda con alcuni clienti ospiti
L’idea di crearlo (qualora non fosse stato già reperibile) venne ovviamente ad un inglese: il commerciante John Woodhouse di Liverpool. Se non del tutto casuale, l’incontro di Woodhouse con quel vino che diverrà Marsala, ebbe origine da scopi diversi. Sbarcato a Marsala (dall’arabo Mars a Allah: Porto di Allah) nel 1770 per commerciare ceneri di soda, Woodhouse si accorse che il vino prodotto in loco con una miscela di uve dei vitigni Grillo, Catarratto, Inzolia e Damaschino, aveva caratteristiche simili al Madera.
Altri clienti ospiti
Unico problema, il trasporto. Infatti per impedire al vino di alterarsi durante il lungo viaggio verso l’Inghilterra, vi aggiunse dell’acquavite di vino; da qui la nascita del Marsala. Pochi anni dopo, nel 1773, John Woodhouse sbarcando in Inghilterra col primo carico di 70 “pippe” (tradizionali botti siciliane della capienza di circa 455 litri, pari ognuna a 100 galloni imperiali), ottenne fama e denaro, grazie anche alle particolari caratteristiche di pregio che distinguevano il Marsala dai già affermati vini iberici.
Daniela La Porta Area manager nord-est con clienti ospiti
Nel 1806, un altro inglese, Benjamin Ingham, spinto dal successo di Woodhouse, impiantando anch’egli a Marsala un grande stabilimento enologico, applicò per primo il metodo “soleras” al Marsala, esportandolo in America latina ed in Australia. Ma il merito di far diventare grande ed importante il Marsala nel mondo, spetta a Vincenzo Florio, già importante uomo d’affari (proprietario di ben otto tonnare e creatore della Compagnia di navigazione omonima), acquistando l’incolto terreno situato tra i due stabilimenti degli inglesi, nel 1832 costruì un grande complesso per la produzione del Marsala. Passati vent’anni ed avendovi profuso ingenti investimenti (200.000 ducati, pari ad oltre 6 miliardi di oggi), aumentò la qualità del suo già valido Marsala, portandolo in breve tempo a superare, sia nella qualità che nella commercializzazione, il prodotto delle aziende concorrenti inglesi.
Altri sodisfatti clienti ospiti
Un necessario prologo per arrivare a Carlo Pellegrino, l’ultimo in ordine di tempo dei grandi personaggi del Marsala e dei vini siciliani. Fondata a Marsala dal notaio e viticoltore Paolo Pellegrino con l’aiuto del figlio Carlo nel lontano 1880, esattamente 20 anni dopo lo storico sbarco di Giuseppe Garibaldi a Marsala, l’azienda Carlo Pellegrino & C. Spa, nel giro di pochi anni passò da azienda a conduzione familiare ad una delle più importanti industrie enologiche di Marsala e dell’intera Sicilia.
Da six: Alessia Rivano, Daniela La Porta, Sebastiano Renda, Danilo Scala, Olga Donici, Giancarlo Moretto e Giovanni De Martino
Con la scomparsa di Paolo Pellegrino, le redini dell'azienda passarono al figlio Carlo e alla moglie Josephine Despagne, gentildonna francese, figlia dell'enotecnico Oscar Pierre Despagne, originario del Sauternais. Oggi al timone della storica azienda dando ulteriore dinamicità e profitti, ci sono i parenti Pietro Alagna, presidente e Benedetto Renda, amministratore delegato. Insomma una bella storia di famiglia che va avanti da ben centoquarantacinque anni che tiene conto delle tradizioni ma con chiare e concrete proiezioni verso il futuro, tutelando l’ambiente e salvaguardando la salute di chi ci lavora e del consumatore.
Sebastiano Renda con i dieci vini serviti a tavola
Cinque tenute a coltivazione biologica, di cui una leader a Pantelleria che danno origine a circa quaranta pregiati prodotti. Nell’ottica di valorizzare al meglio i suoi vini nell’ambito nazionale, in particolare nell’alta ristorazione, Sebastiano Renda col suo staff ha promosso lo scorso diciotto marzo un incontro enograstronomico di assoluto rilievo al ristorante stellato San Giorgio di Genova, il più prestigioso locale della città. Un locale di sobria eleganza e raffinatezza, gestito con innata passione, tenacia e molta professionalità dal patron e figlio d’arte Danilo Scala.
L’Executive chef Samuele Di Muro col suo team di cucina
Già nel 1985 i suoi genitori Teresa e Giorgio Scala conducevano con successo il ristorante U Fundegu di Albisola Superiore. Dopo diciassette anni di lavoro e soddisfazioni, la famiglia Scala ritorna a Genova dove da vita al San Giorgio, situato prima in via Rimassa e poi nell’attuale sede di Viale Brigata Bisagno, sempre nel signorile quartiere della Foce. Danilo Scala perseguendo il non facile obiettivo della qualità a tutti i costi, la ricerca maniacale di sceltissime basi alimentari stagionali, piatti d’autore coniugando tradizione e innovazione, squisita accoglienza e perfetta esecuzione del servizio di sala, la straordinaria carta dei vini con oltre millecinquecento prestigiose etichette premiata da Wine Spectator, ha meritatamente ottenuto l’ambita stella Michelin.
Sebastiano Renda con a fianco la sommelier Olga Donici
Un importante traguardo da condividere in parte con il giovane e geniale executive chef Samuele Di Muro e, per il perfetto abbinamento cibo-vino, dalla bravissima sommelier AIS Olga Donici. Un plauso doveroso, al personale di sala. Non solo. La famiglia Scala a Genova è sinonimo di ottima ristorazione. Oltre a Danilo col suo San Giorgio, ci sono Roberto, Andrea e Romina, rispettivamente, con il Ristorante San Giorgio Marina a Sestri Ponente e, nel centro storico, il Ristorante Santa Teresa e l’Osteria au Fundegu.
Deliziose Perle di Genova ripiene di pesto
Ecco il menù del conviviale incontro a cui oltre lo staff di Pellegrino, hanno partecipato come ospiti, noti operatori del settore. Montanara con burrata, pomodorino e basilico. Crocchetta di galletto al curry, Arancine bianche di carne mista, in abbinate a La Grande Famille Metodo Classico brut, Gibelè Zibibbo IGT 2024, Dianthà Terre Siciliane IGT 2024. Crudo di gambero di Santa Margherita, zucca e porcini abbinato a Il Salinaro Grillo Doc 2024.
Lattughine ripiene di carne in brodo di galletto
Perle di Genova abbinate a Isesi Bianco Pantelleria Doc 2022. Lattughine ripiene di carne in brodo di galletto abbinate a Senaria Grillo Superiore Doc 2023. Agnello, topinambur e ceci abbinato a Finimondo! Terre Siciliane IGT 2023 e Capoarso Perricone IGT 2022. Crème Caramel al NES abbinata a NES Passito Naturale di Pantelleria Doc 2023. Pasticceria secca abbinata a Old John Marsala Superiore Riserva Semisecco Doc 1998.
Irrinunciabile Creme caramel al NES
Capita raramente di trovare abbinamenti così centrati. La sapidità dei bianchi secchi riequilibrava la paciosa morbidezza di alcuni piatti, mentre in altri esaltava gli umori salsi e silvestri. I due rossi sapidi, appena tannici ma speziati, conferivano al piatto una totale armonia. Lo stesso per i vini dolci: non per contrasto ma per concordanza.
Il Patron Danilo Scala tra Olga Donici e Samuele Di Muro
Famiglia Scala
LA WINE NIGHT DI EATALY MILANO SMERALDO:
venerdì 11 aprile si brinda con i grandi vini delle migliori Cantine d’Italia Venerdì 11 aprile, dalle 18:00 alle 23:00, Eataly Milano apre le porte a tutti gli amanti del vino per un’esperienza unica di degustazione: arriva la Wine Night! Un’occasione da non perdere per scoprire e assaporare una ricca selezione di etichette italiane, raccontate direttamente dai produttori, in un tragitto attraverso le eccellenze enologiche del nostro Paese. Durante l’evento, i partecipanti potranno degustare i vini di alcune delle migliori cantine italiane, ognuna con la propria storia, il proprio territorio e la propria filosofia produttiva. Dai vigneti della Franciacorta, ci si sposta in Toscana con le etichette della Maremma e poi ancora oltre nelle Marche tra Verdicchio, Lacrima di Morro e molto altro, per passare in Sardegna, con i grandi classici quali Vermentino, Cannonau, Monica. E poi tanto Piemonte: in degustazione Barbera, Nebbiolo, Dolcetto ma anche Alta Langa e Timorasso.
Non mancheranno eccellenti etichette dall’Oltrepo e dalla Valtellina, quelle dal Trentino Alto Adige e dal Veneto. A completare l’esperienza, le tapas firmate Eataly: "finto macaron" di cereali con hummus di fagioli borlotti e barbabietola, la pala farcita, il sandwich di cruda di fassona, Presidio Slow Food, con stracciatella e battuto mediterraneo e poi ancora il tramezzino tonnato, la polpetta vegan con maionese di soia, il pane bruscato con burro affumicato, alici e limone. Tante proposte per accontentare tutti i palati. La Wine Night di Eataly Milano è a ingresso gratuito. Sono in vendita carnet speciali a € 25 per permettere di degustare tutti i vini presenti e una scheda per poter appuntare i vini assaggiati e acquistare una o più bottiglie a un prezzo speciale nella Grande Enoteca di Eataly. Tutte le proposte gastronomiche potranno essere acquistate tramite gettoni, presso le casse dedicate. Per maggiori informazioni: www.eataly.it
LE CANTINE PRESENTI:
Braida di Giacomo Bologna - LA MONELLA Barbera del Monferrato frizzante DOC - MONTEBRUNA Barbera d'Asti DOCG - BRICCO DELLA BIGOTTA Barbera d'Asti DOCG Bruno Verdi - Riesling Vigna Costa DOC - Buttafuoco DOC - Metodo Classico Pinot Nero Vergomberra DOCG Castellare di Castellina - GOVERNO di Castellare IGT - Rocca di Frassinello ORNELLO DOC - Rocca di Frassinello VERMENTINO IGT Cavit - ALTEMASI ROSE brut millesimato Trento DOC - ALTEMASI brut millesimato Trento DOC - RULENDIS PINOT GRIGIO Trentino Superiore DOC - BRUSAFER PINOT NERO Trentino Superiore DOC Contadi Castaldi - Franciacorta SATEN brut millesimato DOCG - Franciacorta BLANC extra brut millesimato DOCG - Franciacorta ROSE brut DOCG Dama del Rovere - BIANCODAMA bianco Veneto IGT - BORTOLO Soave classico DOC - DURLI' Durello metodo classico IGT - VIRTU' Durello brut metodo classico - FORTEZZA Durello extra brut metodo classico Tenute Dettori -
RENOSU ROSSO IGT - BIANCO 18 SETTEMBRE Costa Arente - RIPASSO VALPOLICELLA VALPANTENA Superiore DOC - VALPOLICELLA VALPANTENA Superiore DOC Fontanafredda - BAROLO DOCG del comune di Serralunga d'Alba - Colli Tortonesi DOC DERTHONA TIMORASSO - ALTA LANGA DOCG CONTESSA ROSA rosé brut riserva - ALTA LANGA DOCG Blanc de Blancs Mossio - BARBERA D'ALBA DOC - LANGHE NEBBIOLO DOC Luen - DOLCETTO D'ALBA DOC Piano delli Perdoni - DOLCETTO D'ALBA DOC Bricco Caramelli - DOLCETTO D'ALBA Superiore DOC Gamvs Nino Negri - ALPI RETICHE Bianco IGT - INFERNO Valtellina Superiore DOCG Nebbiolo Aldo Rainoldi - Sforzato di Valtellina DOCG - Sassella Valtellina superiore DOCG Silvio Carta - SERENATA Vermentino di Gallura DPCG superiore - SERENATA Cannonau di Sardegna DOC - PO TUI Cagnulari Isola dei Nauraghi IGT - PO TUI Monica di Sardegna DOC VIlla Sandi - Valdobbiadene siperiore di Cartizze DOCG LA RIVETTA - Valdobbiadene DOCG LA RIVETTA 120 - Valdobbiadene prosecco superiore DOCG MILLESIMATO brut -
IL FRESCO prosecco DOC rosé millesimato brut Franz Haas - PINOT BIANCO LEPUS DOC - MANNA IGT - GEWURZTRAMINER DOC - PINOT GRIGIO DOC Conti di Buscareto - Spumante ROSE' BRUT - Castelli di Jesi Verdicchio riserva DOCG AMMAZZACONTE - Lacrima di Morro d'Albra supeiore DOC COMPAGNIA DELLA ROSA - Marche IGT rosso BISACCIONE Derbusco Cives - Franciacorta DOCG brut LE MILLESIME' - Franciacorta DOCG brut rosé Sullali - Franciacorta DOCG extra brut BLANC DE BLANC - Franciacorta DOCG extra brut BLANC DE NOIR Giuseppe Vezzoli - Franciacorta DOCG BRUT S.A - Franciacorta DOCG brut SATEN Frecciarossa - CARILLO Pinot nero dell' Oltrepò Pavese DOC - GIORGIO ODERO Pinot nero dell' Oltrepò Pavese DOC - SILLERY Oltrepò Pavese DOC - Metodo classico extra brut rosé Ufficio Stampa Eataly Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Alessia Rizzetto
I VINI DI LEONE DE CASTRIS IN DEGUSTAZIONE ALLA FIS DI GENOVA
A Genova mercoledi 23 Aprile ore 20.00 hotel Holiday Inn Genoa via Milano 47
Vitivinicoltori dal 1665. La storia della Leone de Castris viaggia parallelamente a quella del vino in Puglia poiché, da oltre tre secoli, da ogni sorso del suo vino si sprigiona la forza e l’orgoglio della nobiltà della sua tradizione. Nel 1665 Oronzo Arcangelo dei Conti di Lemos, fonda la Cantina dove si trova ancora oggi, a Salice Salentino. È proprio intorno al piccolo borgo di Salice che si creano delle grandi tenute dove sono impiantati principalmente vigneti e alberi di olivo.
FIVE ROSES è stato il primo vino rosato italiano ad essere imbottigliato e commercializzato in Italia nel 1943. 90% Negroamaro 10% Malvasia Nera.
Degustazione guidata da un Docente di Fondazione Italiana Sommelier accompagnato dall'Enologo dell'azienda Sig.Tripaldi Antonio.
8 i vini in degustazione tra i più iconici della Cantina:
• Five Roses Metodo Classico 2021 ( Negroamaro Rosato )
• Messapia 2024 ( Verdesca )
• Angiò 2024 ( Fiano )
• Five Roses Anniversario 2024 ( Negroamaro Rosato )
• Marisa 2023 ( Primitivo Rosato )
• Colpo di Zappa 2021 ( Primitivo )
• Per Lui Riserva 2019 ( Negroamaro )
* • Negrino Passito 2022 ( Aleatico di Puglia )
* 5 Grappoli Bibenda Sara servito un piatto in abbinamento. Costi: Soci € 35.00 Non Soci € 40.00 La serata è aperta a tutti; Sommelier, Degustatori o semplici appassionati.
Per info e prenotazioni: Mauro 339 6936249 Roberta 349 4777080 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. Per prenotazioni dirette:
MIRCO ORIATI E ROSSANA RIZZUTO ORIATI: «L’IMPORTANZA DELLA CHIESETTA MEDIEVALE DI SANT’AGOSTINO DELLA CELLA: STORIA, ARCHITETTURA E PROGETTO DI RIQUALIFICAZIONE»
Martedì 8 aprile 2025 alle ore 17.00 nell’Aula San Salvatore in piazza Sarzano, (all’uscita della metropolitana) A Compagna nell’ambito del ciclo di conferenze che l’antico sodalizio cura da oltre cinquant’anni, promuove il XXV appuntamento del ciclo 2024-2025: Mirco Oriati e Rossana Rizzuto Oriati: «L’importanza della chiesetta medievale di Sant’Agostino della Cella: storia, architettura e progetto di riqualificazione».
INGRESSO LIBERO
Una tradizione popolare lega la chiesetta di Sant’Agostino della Cella, una delle chiese più antiche di Genova, alla storia dell’origine del nome San Pier d’Arena. Di qui nel 725 transitarono e sostarono per un tempo non definito le reliquie di Sant’Agostino. Nella conferenza verranno ripercorsi gli aspetti storici e architettonici e verrà fornita una breve descrizione del progetto di restauro e di riqualificazione ad oggi approvato dalla Sovrintendenza per la chiesetta di sant’Agostino della Cella, il chiostro e gli spazi esterni di pertinenza. Rossana Rizzuto e Mirco Oriati, soci de A Compagna e fondatori del Gruppo Culturale Amici della Cella, sono appassionati di architettura, arte e storia di Genova.
Hanno all’attivo svariate pubblicazioni. Operano attivamente all’interno del complesso ecclesiale di Santa Maria della Cella con lo scopo di promuovere la conoscenza del suo patrimonio storico e artistico. Franco Bampi, Presidente de A Compagna La conferenza si tiene nell’Aula San Salvatore della Scuola Politecnica dell’Università di Genova in Sarzano (350 posti a sedere). Si tratta della chiesa sconsacrata che è sulla piazza ed è raggiungibile, oltre che con la metropolitana, da piazza Carignano percorrendo il ponte di Carignano (via Ravasco) oppure lungo la direttrice piazza Dante, Porta Soprana, via Ravecca, Sarzano.
La chiesetta di Sant’Agostino della Cella.
Anno sociale 2024-2025 secondo trimestre de LE CONFERENZE IN COMPAGNA a cura de A Compagna Gli incontri si fanno di martedì alle ore 17:00 nell'Aula San Salvatore in Sarzano L’Aula San Salvatore è la chiesa sconsacrata presente in piazza Sarzano e raggiungibile, oltre che con la metropolitana, anche con il 35 attraversando il Ponte di Carignano o seguendo la direttrice, tutta in piano, piazza Dante, Porta Soprana, Ravecca.
Marzo 2025
25 1925-2025: un secolo di canzone genovese; a cura di Mauro Balma
Aprile 2025
1 Bonifacio, estremo baluardo di Genova in Corsica; a cura di Marco Bonetti
8 L’importanza della chiesetta medievale di Sant’Agostino della Cella nel protoromanico genovese: storia, architettura e progetto di riqualificazione; a cura di Mirco Oriati e Rossana Rizzuto Oriati
15 Dagli Appennini alle Ande: l’emigrazione italiana al tempo di Edmondo De Amicis; a cura di Giustina Olgiati
22 I simboli misteriosi della Cattedrale di San Lorenzo; a cura di Marina Bertini 29 Al mare coi mutandoni - Savona balneare ieri e oggi; a cura di Fabio Soffici e Simonetta Soldani
Maggio 2025
6 La Nobiltà Genovese – Dalle “Due Anime” al Ceto dei Magnifici (1528-1577); a cura di Angelo Terenzoni
13 La scuola ligure di fumetto: una lunga tradizione; a cura di Daniele Busnelli e Enrico Faccini 20 Genova e la stampa ecologica; a cura di Giacomo Chiarella
27 40 anni di Gruppo Spontaneo Trallalero; a cura di Laura Parodi