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IL CONSORZIO GARDA DOC A ZURIGO
APPUNTAMENTO DEDICATO AGLI OPERATORI DI SETTORE
IN UNO DEI MERCATI DI RIFERIMENTO
DELL’ENOTURISMO GARDESANO
Il Consorzio Garda DOC, il prossimo 9 ottobre, a Zurigo, presenterà le eccellenze della denominazione durante l’evento La genesi della Doc Garda. Un appuntamento pensato per l’Association Suisse des Sommeliers Professionnels volto a conoscere da vicino la storia del Consorzio e i suoi vini.
Nel corso degli anni, il Consorzio Garda DOC, ha svolto molteplici azioni di promozione in Svizzera, e il prossimo appuntamento autunnale di Zurigo, rivolto a sommelier e Food and beverage manager, a cura di Rocco Lettieri, rientra all’interno di una strategia di promozione ben delineata.
“Molti consumatori svizzeri sono appassionati visitatori del territorio e premiano i vini DOC Garda sia per la qualità sia per il turismo esperienziale connesso – sottolinea il Presidente del Consorzio Garda DOC Paolo Fiorini - dunque forniamo con continuità occasioni utili di divulgazione data l’importanza di un’informazione appropriata, al fianco di coloro che soprattutto nel periodo estivo amano scoprire la denominazione, le cantine e il nostro variegato territorio”.
La Svizzera, infatti, riveste un ruolo strategico per il Consorzio Garda DOC: oltre a essere uno dei mercati che hanno maggiormente premiato il lago di Garda come meta turistica estiva, il Paese è anche uno dei luoghi target per quanto riguarda l’export dei vini della denominazione, secondo soltanto al mercato tedesco.
L’evento di Zurigo sarà occasione per i partecipanti, di degustare una selezione di vini di produttori del territorio. Ai banchi saranno presenti i produttori in persona, i quali potranno presentare la propria azienda e successivamente avere un confronto diretto con i sommelier. Durante l’evento inoltre sarà proiettato un video-documentario dedicato all’eterogeneità del suolo della DOC Garda.
La Svizzera non è solamente un importantissimo mercato di sbocco per la denominazione Garda DOC ma è anche uno mercati di riferimento per il vino italiano, con un andamento stabilmente in crescita negli ultimi anni.
Silvia Comarella
TRANSUMANZA: A BRESSANVIDO (VI) UNA FESTA CORALE PER L’ARRIVO DI 600 BOVINI DALL’ALTA MONTAGNA
Un’opportunità, secondo la cooperazione lattiero casearia, per sostenere il territorio montano e le eccellenze casearie locali
È tempo per le mandrie di fare ritorno a casa dopo tre mesi negli alpeggi di alta quota: feste e manifestazioni celebrano la fine di un lavoro significativo a salvaguardia del territorio e della vita degli allevatori. È quanto avviene, domenica 24 settembre, alla Festa della Transumanza di Bressanvido in provincia di Vicenza, dove, nell’ambito di un evento più corale “Transumando: vieni, scopri e gusta”, nato dalla collaborazione tra l’Amministrazione Comunale, la Pro Loco di Bressanvido e Latterie Vicentine, si festeggia il rientro nelle stalle della Transumanza verticale più lunga d’Italia, giunta, quest’anno, alla sua 25^ edizione. L’arrivo di 600 capi di bestiame, dopo un percorso di circa 80 chilometri e 3 giorni di cammino si tramuta in un momento di aggregazione che coinvolge tutta la comunità e che ogni anno richiama nel Comune di Bressanvido oltre 20.000 persone. In programma anche il taglio della forma di formaggio Asiago DOP più grande d’Italia, risultato del lavoro di ben 11 casari e dell’utilizzo di 11.000 litri di latte delle malghe di montagna dell’Altopiano dei Sette Comuni.
La Festa della Transumanza di Bressanvido è un esempio di come questa antica usanza contadina assuma oggi un carattere di spettacolarità, attirando a sé anche un turismo gastronomico. Secondo la cooperazione lattiero casearia, oltre a essere un’occasione di promozione del territorio, è un’opportunità per preservare le aree montane e valorizzare le produzioni che risultano essere sempre più in sofferenza.
“Il sistema cooperativo è da sempre garante delle produzioni lattiero casearie montane che, come già emerso lo scorso anno durante il primo Summit sulla zootecnia di montagna, stanno attraversando un periodo di estrema difficoltà. Le piccole realtà produttive, seppur sussistono grazie al modello cooperativo, continuano a essere alle prese con gli aumenti dei costi di produzione, con la riduzione del numero di animali allevati e con la conseguente chiusura delle stalle – spiega Giovanni Guarneri, Coordinatore del settore lattiero caseario di Alleanza delle Cooperative. - Ecco perché, in questo scenario instabile e che ha poco di promettente, crediamo che la transumanza, anche con le sue sagre fatte di degustazioni, laboratori didattici, showcooking possa rappresentare un volano per l’economia agroalimentare, avvicinando e sensibilizzando sempre più persone alle tradizioni casearie e alle eccellenze locali. Nella stessa direzione si muove il progetto “Think Milk, Taste Europe, Be Smart”, promosso dal Settore Lattiero Caseario dell’Alleanza delle Cooperative, realizzato da Confcooperative e cofinanziato dalla Commissione Europea, volto a favorire un maggior grado di consapevolezza nei confronti del latte e dei suoi derivati e a favorirne una ripresa dei consumi”.
Enrico Benzoni
ÉCOLE DUCASSE - ÉCOLE NATIONALE SUPÉRIEURE DE PÂTISSERIE (ENSP) DIVENTA IL PIÙ GRANDE CAMPUS AL MONDO DEDICATO ALL'ARTE PASTICCERA
L'École Nationale Supérieure de Pâtisserie (ENSP), punto di riferimento mondiale nelle arti della pasticceria e della gelateria, situata a Yssingeaux nel dipartimento dell'Alta Loira in Francia, annuncia l'apertura del suo nuovo ampliamento, i cui lavori sono iniziati nel giugno 2022.
L'École Nationale Supérieure de Pâtisserie beneficia ora di ulteriori 2.300 m2, tra cui nuovi laboratori e alloggi per gli studenti, che si aggiungono a quelli dello storico Château che ospita la prestigiosa scuola. Questi nuovi locali consentono all'ENSP di offrire ai suoi studenti uno spazio di apprendimento unico di 7.000 m2.
Fondata nel 1984 e acquisita nel 2007 da Alain Ducasse e Yves Thuriès, negli ultimi 40 anni l'ENSP si è affermata come scuola di eccellenza nel mondo delle arti dolciarie per la formazione in pasticceria, cioccolateria, confetteria, gelateria e panificazione.
Con i suoi 17 maestri pasticceri e 25 professori accademici, la scuola forma ogni anno oltre 1.500 studenti di più di 60 nazionalità diverse.
L'ampia gamma di programmi soddisfa tutte le esigenze di formazione nel settore: dai corsi post-diploma come il corso triennale Diplôme Supérieur des Arts Pâtissiers, ai programmi di riqualificazione professionale come il CAP Pâtissier di otto mesi, il programma French pastry Arts Essentials di due mesi, e il corso French pastry Arts Diploma di un anno.
A questi programmi si aggiungono 68 corsi di formazione professionale della durata di due o tre giorni, tenuti da Meilleurs Ouvriers de France (migliori artigiani), campioni del mondo e noti esperti. I grandi nomi della pasticceria francese e internazionale si sono formati qui e tornano per perfezionare le loro tecniche. È stata questa crescente domanda di formazione in pasticceria a favorire il progetto di ampliamento.
Con tre nuove aule e quattro nuovi laboratori, oltre alla creazione di 36 appartamenti per gli studenti, l’ampliamento dell'ENSP consentirà all'École Ducasse di accogliere un maggior numero di studenti francesi e internazionali e di soddisfare la crescente domanda di formazione nei settori della pasticceria, della panificazione, del cioccolato, della pasticceria e della gelateria.
Elise Masurel, direttore generale dell'École Ducasse afferma: "Siamo molto orgogliosi del risultato di questo progetto, che ci permette di radicare ancora di più l'eccellenza delle nostre scuole in Francia, parallelamente al nostro sviluppo internazionale".
Luc Debove, Direttore ed Executive Chef dell'ENSP, Campione del Mondo di Gelateria e Meilleur Ouvrier de France Glacier, vincitore dell'Ordre National du Mérite Agricole, e leader dell'attuale progetto, commenta: "Questo ampliamento è il culmine di un grande progetto collettivo sostenuto da Laurent Wauquiez, Presidente della Regione Auvergne-Rhône-Alpes, Isabelle Valentin, Deputata per la Prima Circoscrizione dell'Alta-Loira e Pierre Liogier, sindaco di Yssingeaux. Non è solo l'ENSP che sta diventando la più grande scuola al mondo dedicata alle arti dolciarie, ma Yssingeaux e l'intera regione che stanno diventando un polo strategico per la pasticceria a livello mondiale".
Marialuisa Scatena
L’ORO DELLE CITTÀ DEL VINO
il corner dedicato alle aziende vitivinicole premiate al Concorso enologico 2023 a “Saranno Famosi nel Vino”
L’appuntamento con la kermesse enologica sarà il 3 e 4 dicembre alla Leopolda a Firenze
L’Oro delle Città del Vino nei calici dei winelover. Alla kermesse enologica Saranno Famosi nel vino, nella prestigiosa location della Stazione Leopolda a Firenze - in programma domenica 3 e lunedì 4 dicembre -, Città del Vino organizza la prima edizione de “L’Oro delle Città del Vino”, la Mostra-Mercato dei Vini e delle Grappe vincitori al Concorso Enologico Città del Vino e al Grappa Award 2023.
L’obiettivo – spiega Città del Vino – è quello di valorizzare e promuovere le eccellenze vitivinicole che hanno ottenuto un riconoscimento al Concorso Enologico Internazionale Città del Vino e Grappa Award, organizzati da Città del Vino, così da far conoscere ulteriormente questi grandi vini ad un pubblico di appassionati, ma soprattutto agli addetti ai lavori. Infatti, oltre alla presenza del pubblico, l’evento è rivolto a buyer, ristoratori, giornalisti e influencer.
I banchi delle aziende partecipanti che hanno vinto al Concorso Enologico Internazionale Città del Vino saranno inseriti nello speciale corner riservato a Città del Vino. Le aziende presenti potranno far conoscere i vini e le grappe medagliati al Concorso, in degustazione e in vendita, ma anche gli altri vini prodotti dall’azienda stessa.
Valore aggiunto della partecipazione sarà anche, il rapporto di collaborazione fra ristorazione fiorentina e cantine partecipanti: le aziende presenti a Saranno Famosi nel vino potranno infatti omaggiare (con sei bottiglie del loro vino premiato o due di grappa) un ristorante fiorentino la settimana antecedente l’evento, che a sua volta promuoverà il vino premiato inserendolo nella carta dei vini, oltre ad esporre le bottiglie in vetrina ed organizzare per sabato 2 dicembre una cena alla presenza dei produttori. In totale sono 100 i ristoranti aderenti all’iniziativa promossa dall’Associazione Italiana dei pubblici esercizi (Fipe) di Firenze, invitati a partecipare a Saranno Famosi nel Vino nella giornata di lunedì 4 dicembre.
Info per le aziende interessate a partecipare: tel. 0577.353144 – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
NEL CONEGLIANO VALDOBBIADENE SI TORNA TRA I FILARI PER LA RACCOLTA 2023
I viticoltori sono pronti alla vendemmia. In questi giorni è iniziata nella zona orientale mentre si dovrà aspettare ancora una settimana circa per i versanti del valdobbiadenese.
I viticoltori e produttori del Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG, dopo un anno ricco di sfide, sono pronti per la vendemmia che quest’anno è iniziata a metà settembre dalla zona di Conegliano per raggiungere i territori eroici verso Valdobbiadene nella seconda metà inoltrata del mese. In cantina si predispone tutto per ricevere i grappoli, mentre in vigneto si lavora alle ultime operazioni utili a garantire le migliori condizioni per l’inizio della vendemmia.
Per le caratteristiche del territorio, contraddistinto da pendii molto ripidi e da saliscendi difficilmente accessibili ai macchinari, nel Conegliano Valdobbiadene sono richieste 7/800 ore per ettaro l’anno di lavoro manuale. Anche per questo, la vendemmia eroica rappresenta il momento di massimo impegno coadiuvato da soluzioni ingegnose, come carrucole e monorotaie.
La Denominazione affronta il momento più importante dell’anno dopo mesi in cui il vigneto ha impegnato i viticoltori su diversi fronti: sia climatici sia fitopatologici.
“Con la vendemmia di quest’anno chiudiamo una stagione molto complessa in vigneto” afferma Elvira Bortolomiol Presidente del Consorzio di Tutela - “Le analisi in vigneto ci indicano che quest’anno il momento della raccolta si è posticipato di circa 10 giorni, dando così il tempo al grappolo di maturare e di raggiungere i corretti parametri qualitativi. Siamo molto orgogliosi del lavoro di tutti i viticoltori che ancora una volta hanno dimostrato di saper affrontare momenti sfidanti grazie alla loro passione e al forte senso di comunità che contraddistingue la nostra denominazione”.
Andamento meteorologico del 2023
Da un punto di vista metereologico il 2023 è stata un’annata che ha alternato periodi siccitosi, concentrati principalmente nei primi mesi dell’anno, a periodi molto piovosi da maggio per tutta l’estate. Inoltre, non sono mancati eventi grandigeni importanti che hanno interessato in particolare la parte più occidentale della denominazione. Infatti, nella seconda metà di luglio quando il vigneto si stava avviando all’inizio della maturazione, le grandinate del 24 e 25 del mese hanno interrotto il processo e ci sono volute due settimane, sia alla vite sia al viticoltore, per riorganizzarsi. Fortunatamente, a seguito della grandine, il clima è tornato adeguato alle necessità di sviluppo delle piante che hanno generato nuova vegetazione utile per riprendere i processi di maturazione. Nonostante tale processo sia stato più lento della norma ad oggi la maturazione è completata nella zona est della Denominazione, dove le uve si presentano con la giusta gradazione zuccherina ma soprattutto ricche in acidi e in composti aromatici. Nela zona di Valdobbiadene si dovrà attendere i prossimi giorni per iniziare la raccolta che si presenta altrettanto soddisfacente dal punto di vista qualitativo.
Annate come quella che stiamo per chiudere, che richiedono molti sforzi in vigna per compensare gli eventi metereologici avversi e il clima estremo, saranno sempre più frequenti. Dobbiamo prendere coscienza del fatto che sarà sempre più necessario interagire con un ambiente e un clima cambiato. Per questo il Consorzio si sta attivando, coadiuvato da alcuni istituti universitari, per proporre nuove soluzioni in vigneto. È importante però notare come in questi anni la pianta stia già dando segnali di adattamento, in particolare rispetto alla carenza d’acqua.
Grazie alla cultura agronomica ed enologica del territorio, che distingue tutti i viticoltori e produttori del Conegliano Valdobbiadene, si porteranno in cantina uve atte alla spumantizzazione da cui si ricaverà un’annata all’altezza della qualità a cui la denominazione ha ormai abituato i propri estimatori in Italia e in tutto il mondo.
LINK PER SCARICARE LE IMMAGINI DELLA VENDEMMIA EROICA: https://we.tl/t-2IBniJ3J8I
Alessandra Zaco