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CANTINE D'ITALIA 2025
874 cantine selezionate, 10 Premi Speciali, 268 Impronte Go Wine
CANTINE D'ITALIA 2025
per coloro che ritengono che il vino valga un viaggio
La nuova edizione della Guida per l’Enoturista di Go Wine
Un invito a camminare l’Italia del vino
È uscita la nuova edizione 2025 di Cantine d’Italia, la Guida per l’Enoturista a cura di Go Wine.
L’evento di presentazione e premiazione si è tenuto martedì 3 dicembre a Milano presso l’Hotel Melià, alla presenza di un folto pubblico di giornalisti, rappresentanti di cantine selezionate nel volume, enoappassionati.
Cantine d’Italia 2025 si presenta con 874 cantine selezionate, 268 “Impronte d’eccellenza” per l’Enoturismo, oltre 4.980 vini segnalati, circa 1.600 indirizzi utili per mangiare e dormire.
Sviluppando la sua connotazione al racconto attraverso anche 9 interviste a uomini e donne del vino, con la NOVITA’ di una sezione dedicata ai “Musei del Vino”, raccontando luoghi di cultura all’interno di 15 cantine italiane.
Si tratta di una Guida alle Cantine, con una sua identità specifica, che ha la cantina come riferimento.
Come luogo anche simbolico, oggi sempre più meta di tanti enoappassionati e anche come luogo fisico dove uomini e donne del vino operano e progettano il loro lavoro, dove sono portatori di storie e tradizioni familiari, oppure di più recenti investimenti.
Una Guida pensata per i turisti del vino e invita a camminare l’Italia del vino. E’ una bella visione d’Italia fatta di tanti luoghi, radici e tradizioni, ma è anche espressione della capacità di tanti viticoltori: fanno “viaggiare” in tutto il mondo le loro bottiglie e promuovono l’attenzione e il piacere di andare a conoscere i luoghi dove quelle bottiglie nascono.
La Cantina, nel corso degli anni, è infatti diventata a pieno titolo un luogo di promozione del territorio, perché comunica con la sua realtà un’identità territoriale fatta di tutto quanto ruota attorno: il paesaggio, i vigneti, la tradizione del luogo, i borghi.
Quindi non è una Guida tradizionale ai vini, come recensione e punteggi di singole etichette ma un volume che sviluppa il tema della narrazione a fianco della selezione dei vini e consente di approfondire conoscenze con tantissimi dati e notizie.
Raccontando la cantina, si raccontano le vicende che stanno attorno al vino e aiutano meglio a comprendere il profilo di ogni realtà e ovviamente i vini che ciascuna cantina esprime.
Una Guida che pertanto non vuole rivolgersi soltanto ai “super appassionati”, ma che intende essere un’occasione per generare cultura a favore del vino e dei suoi territori. E per far riflettere sull’importante ruolo che la viticoltura italiana sta svolgendo a favore della bellezza e della valorizzazione di tanti territori.
Una Guida edita da Go Wine e che mantiene inalterata la sua mission: promuovere la grande accoglienza italiana in cantina e comunicare anche attraverso un volume l’identità dell’associazione.
«La Guida ogni anno si arricchisce di spunti e di temi; sempre uniti dall’obbiettivo di fondo – dichiara Massimo Corrado, presidente di Go Wine e direttore editoriale –: raccontare attraverso l’Italia del vino una bella idea d’Italia, uno dei volti più belli del nostro Paese. Il tema del racconto, delle persone che animano la cantina, dei vini spesso espressione di una bella progettualità, stanno alla base della Guida. Il vino è così la chiave per ascoltare il racconto di un luogo, di una terra, respirandone le atmosfere».
Ora alcune notizie che riguardano contenuti nel volume:
Le “Finestre sul vino” dell’edizione 2025 sono firmate da Andrea Terraneo (presidente di Vinarius, associazione delle Enoteche Pubbliche Italiane) e Arturo Rota, per ricordare figura e pensiero di Luigi Veronelli, nei giorni in cui ricorrono i 20 anni della scomparsa.
Le interviste che aprono la Guida e rafforzano il tema del racconto che caratterizza il profilo del volume, riguardano nove uomini e donne del vino di altrettante regioni italiane.
Si tratta di: Enrico Nada, Nada Giuseppe (Piemonte), Giovannella Fugazza, Castello di Luzzano (Lombardia), Lucio Gomiero, Vignalta (Veneto), Martina Moreale, Il Roncal (Friuli Venezia Giulia), Emilia Nardi, Tenute Silvio Nardi (Toscana), Enzo Barbi, Decugnano dei Barbi (Umbria), Rocco Pasetti, Contesa (Abruzzo), Gianfelice d’Alfonso del Sordo, titolare della omonima cantina (Puglia), Ferruccio Deiana, Deiana (Sardegna).
La visita in cantina, il costo
Per il secondo anno la Guida promuove il tema del costo della visita in cantina, con un contenuto che arricchisce i dati della Guida. E’ un elemento di forte novità, che si introduce per il secondo anno e che segna anche un necessario adeguamento sul piano della comunicazione.
Da fattore un tempo basato sullo spontaneismo, da elemento di novità della vita del viticoltore, la visita in cantina si è sempre più affermata come un tema importante caro a tanti enoappassionati e strategico per molte cantine.
Il tema del prezzo si è così inserito, come fattore da conoscere e comunque da monitorare.
Cantine d’Italia 2025 ha così chiesto alle cantine di indicare il costo di un’esperienza base in cantina ed il costo di un’esperienza più completa.
Lasciando piena libertà nel rispondere, ipotizzando anche la gratuità per un’esperienza base e comunque ponendosi in attenzione per analizzare i dati e il comportamento delle cantine.
Nasce uno screening importante e per certi aspetti unico che rinnova anche nei contenuti il volume e apre un nuovo fronte di analisi e di informazione.
Con un comunicato stampa a parte alleghiamo i risultati dell’indagine che è scaturita.
I Musei del Vino
E’ un altro elemento di novità inserito nel contesto ponendo in evidenza operazioni di valenza culturale promosse da 15 cantine che sono selezionate nella parte introduttiva del volume. Da nord a sud si promuove così uno speciale itinerario percorrendo i Musei del Vino in cantina, altra pagine significativa legata al tema dell’accoglienza.
Musei e cantine selezionati sono: Castello di Razzano e Luca Ferraris (Piemonte), Ricci Curbastro (Lombardia), Cà Rugate e Zeni F.lli (Veneto), La Tosa (Emilia Romagna), Fattoria dei Barbi (Toscana), Lungarotti (Umbria), D’Ambra e Mastroberardino (Campania), Leone de Castris e Produttori di Manduria (Puglia), Librandi e Iuzzolini (Calabria), Quartomoro (Sardegna),
Sono in totale 268 le “Impronte Go Wine” nell’edizione 2025: esse rappresentano un segno di “eccellenza” nel campo dell’Enoturismo nazionale e costituiscono una sorta di segno ideale che Go Wine attribuisce alle cantine che hanno conseguito un alto punteggio nella valutazione complessiva su sito, accoglienza e profilo produttivo.
Si tratta dei tre fattori su cui si compone la presentazione delle singole cantine e su cui si definisce una loro valutazione.
Sito: il luogo ove si trova la cantina, guardando anche alla cantina medesima dal punto di vista architettonico; ma anche sito da intendersi come il patrimonio complessivo di vigneti di cui dispone la cantina.
Accoglienza: la vocazione della cantina ad “aprirsi” all’esterno al pubblico con una parallela attività, sia in ambito recettivo: agriturismo, B&B o ristorazione, sia svolgendo iniziative culturali che si rivolgono al mondo esterno.
Vino: il profilo produttivo dell’azienda valutato nel tempo, al di là dell’esito di una singola vendemmia; tenendo conto del carattere della produzione, della eccellenza di alcune etichette, della particolare cura verso specifiche tipologie di vini.
Nella speciale classifica per regioni che ogni anno si aggiorna, si conferma ai vertici la Toscana con 53 impronte, seguita da Piemonte (50) e Veneto (31).
Sono 24 le cantine che raggiungono il vertice delle “Tre Impronte Go Wine”:
le nuove Tre impronte sono quelle di Cà Rugate e Masi (Veneto) e La Raia (Piemonte); si aggiungono a:
Badia a Coltibuono (Toscana); Bellavista (Lombardia); Ca’ del Bosco (Lombardia); Capezzana (Toscana); Castello di Gabiano (Piemonte); Castello di Fonterutoli-Marchesi Mazzei (Toscana); Castello Vicchiomaggio (Toscana); Roberto Ceraudo (Calabria); Ceretto (Piemonte); Donnafugata (Sicilia); Feudi di San Gregorio (Campania); Ferrari (Trentino); Florio (Sicilia); Fontanafredda (Piemonte); Lungarotti (Umbria); Malvirà (Piemonte); Mamete Prevostini con Convento San Lorenzo (Lombardia); Masciarelli (Abruzzo); Mastroberardino (Campania); Planeta (Sicilia); San Felice (Toscana).
I Premi Speciali
A Gavino Sanna, pubblicitario, scrittore e critico d’arte, il nuovo Premio speciale “la cantina realizzando un sogno”.
La Guida assegna infine 10 “Premi Speciali”: intendono porre in evidenza alcuni temi della Guida e attribuire riconoscimenti a cantine che hanno raggiunto particolari livelli di eccellenza in determinati ambiti.
Ecco la sequenza dei premi speciali di Cantine d’Italia 2025:
Premio “Alto Confort”
per l’ospitalità aziendale dell’anno
Tenuta Montemagno Relais & Wines
TENUTA MONTEMAGNO (Montemagno, Piemonte)
Il riconoscimento intende valorizzare l’importante opera svolta dalla cantina a favore dell’enoturismo, in un contesto particolarmente esclusivo. Evidenziando investimenti e visioni nelle terre del Monferrato per sviluppare nel segno dell’accoglienza il progetto della cantina.
Premio “Cantine Golose”
per la Tavola aziendale dell’anno
Agriturismo La Source
LA SOURCE (Saint Pierre, Valle d’Aosta)
A pochi chilometri da Aosta. Il riconoscimento va all’opera di Stefano Celi, valorizzando con la cantina La Source
l’enoturismo in Valle d’Aosta. Sviluppando con l’agriturismo la ristorazione e promuovendo l’assaggio di piatti tipici in cantina.
Premio “Cantine Meravigliose”
per l’EnoArchitettura dell’anno
ANTONELLI (Montefalco, Umbria)
Un Premio per mettere in evidenza visioni e progetto della cantina ampliata nei nuovi ambienti. Nel segno della bellezza e dell’armonia con la storia del luogo e del territorio. Nel contesto di un’attività sempre improntata all’accoglienza con molte iniziative.
Premio “Enocultura”
Museo del Contadino di D’AMBRA (Forio d’Ischia, Campania)
Nell’isola di Ischia, il Museo accompagna da tempo la visita della cantina. Un riconoscimento all’intuizione della cantina per aver saputo associare alla produzione e promozione del vino un messaggio di cultura e di attenzione alla civiltà rurale del territorio.
Premio “Autoctono si nasce”
Aglianico del Vùlture Caselle
D’ANGELO (Rionero in Vùlture, Basilicata)
Omaggio all’opera svolta dalla cantina a favore dell’Aglianico nell’areale del Vùlture. Con un’etichetta che richiama da sempre il rapporto fra vino e terra, con una storia di famiglia alle spalle.
Premio “Buono…non lo conoscevo!”
Tre Venezie Igp Piculit Neri
I VINI DI EMILIO BULFON (Valeriano, Friuli Venezia Giulia)
Il premio è dedicato a vini autoctoni con particolare attenzione a quelli rari o meno conosciuti dai consumatori. Va in Friuli per l’originale lavoro della cantina Bulfon a favore delle varietà rare. Rafforzando con una selezione di vini il valore di una viticoltura di territorio che non si compone solo di vini più noti e affermati ma porta nel calice tante espressioni meno conosciute che appartengono al patrimonio viticolo italiano.
Premio “Vini Storici d’Italia”
San Leonardo
TENUTA SAN LEONARDO (Avio, Trentino)
Il riconoscimento va in Trentino e alle visioni della famiglia dei Marchesi Guerrieri Gonzaga. L’anno di riferimento è il 1982, l’incontro con il Marchese Incisa e con Tachis, l’idea di un vino di taglio bordolese in luoghi di natura e paesaggio, ricchi di pagine di storia.
Premio “Gioacchino La Franca”
riconoscimento della Community dei soci Go Wine per l’esperienza in cantina dell’anno
MORIS FARMS (Massa Marittima, Toscana)
Un premio speciale legato ad un socio speciale come Gioacchino La Franca, scomparso nel 2020, con un percorso di 15 anni in Go Wine, guidando i soci di Savona in mille itinerari nei territori del vino italiano. Un premio che valorizza l’ospitalità come esperienza vissuta, associando valor umani e sociali.
Premio “La cantina realizzando un sogno”
A GAVINO SANNA, per la cantina
MESA (Sant’Anna Arresi, Sardegna)
Un nuovo premio speciale della Guida con una dedica particolare: ovvero a chi, realizzando opere eccellenti in altri ambiti, ha deciso ad un certo punto della vita di diventare vignaiolo, avviando una cantina. Per Gavino Sanna la scelta è stata anche un atto d’amore verso la sua terra d’origine, la Sardegna, da cui era partito; realizzando un progetto di valore nelle terre del Carignano.
Premio “La vigna da camminare”
Tenuta Feudo a Cirò Marina
IPPOLITO (Cirò Marina, Calabria)
Un premio speciale della Guida che esalta il rapporto fra il viticoltore e la sua terra. Dove la vigna da camminare è il segno del lavoro e della fatica, ma è anche al contempo il luogo della bellezza, della emozione che il vigneto sa trasmettere osservando la natura.
La Guida Cantine d’Italia 2025 è edita dall’associazione Go Wine e nasce da un’idea di Massimo Corrado che ne cura il coordinamento e la direzione editoriale. Conferma l’impegno dell’associazione volto ad affermare, anche attraverso la Guida, i principi ispiratori dell’attività associativa. La redazione Go Wine cura la redazione di tutto il volume e del repertorio delle cantine selezionate, con i contributi e le segnalazioni di giornalisti e delegati e soci Go Wine in Italia.
Le 874 cantine presenti nel volume sono state scelte in base all'esperienza diretta.
Per ogni cantina una pagina ricca di notizie: dall’anagrafica aziendale ai dati sulla produzione, ai referenti interni da contattare; dai giorni e gli orari di visita alle informazioni stradali; novità di questa edizione l’indicazione del costo della visita in cantina (là ove segnalato dalle cantine medesime), indicando la cifra per un’esperienza base e la cifra per un’esperienza più completa. La parte più importante è legata al racconto delle suggestioni che la cantina e il suo contesto offrono al visitatore, oltre ad una serie di utili appunti sui vini aziendali con indicazione del vino top e degli altri vini da conoscere.
Ogni cantina è presentata attraverso una valutazione in stelle (su scala 5), suddivisa nei tre aspetti che sono ritenuti rilevanti dalla Guida: il sito, l'accoglienza e i vini.
Resto confermato lo spirito dell'opera: spingere l'appassionato a viaggiare per conoscere il fascino del territorio del vino italiano attraverso il racconto di molti suoi interpreti d'elezione.
Per ulteriori informazioni: Redazione Go Wine Editore, rif. Elisa Nota, tel. 0173 364631 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
RASSEGNA POESIE D’AMORE 2024
“San Valentino .. innamorati a Camogli” edizione 2025
Nell’ambito della 38a edizione di “San Valentino …. Innamorati a Camogli”, organizzato da Associazione Commercianti ed Operatori Turistici di Camogli con la partecipazione del Comune di Camogli, Camera di Commercio di Genova e Ascom Confcommercio Genova, CIV Consorzio Centro Storico Camogli e Pro Loco Camogli, si ripropone la Rassegna “Poesie d’amore” che tanto successo ha avuto nei primi suoi dieci anni, 2013 – 2023.Un evento culturale che, iniziato quasi in sordina, fin dalla sua prima edizione ha riscosso un successo andato al di là delle aspettative, ogni anno con centinaia e centinaia di opere poetiche in concorso provenienti da tutta Italia e spesso anche dall’estero.
REGOLAMENTO DI PARTECIPAZIONE Una giuria selezionerà le venti poesie che saranno pubblicate in artistici poster esposti sul molo del porticciolo di Camogli: fra queste il pubblico potrà esprimere le sue preferenze presso l’info Point “San Valentino” sul lungomare sabato 15 e domenica 16 febbraio fino alle ore 17,00 con riconoscimenti alle tre più votate.
PREMI Premio Speciale assegnato dalla giuria ad una delle 20 poesie selezionate: un week end a Camogli con cena e pernottamento per due persone. Attestati alle 20 Poesie selezionate e alle tre più votate dal pubblico.
Poeti ed appassionati sono invitati a partecipare inviando tramite posta o via mail ai recapiti sotto riportati:
E.MAIL: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Indirizzo : ASCOT Camogli – via Repubblica 89 – 16032 Camogli
entro lunedì 20 gennaio 2025, una poesia inedita della lunghezza non oltre di 12 (dodici) righe (escluso il titolo ed eventuale dedica contenuta in una sola riga, che sarà riportata in calce in carattere più piccolo) in lingua italiana con versi composti al massimo da endecassilabi. L’opera in concorso dovrà essere allegata in un file in formato DOCX oppure attaccata direttamente sul corpo della mail indicando i dati dell’autore: nome e cognome, indirizzo e luogo di residenza, recapito telefonico.
Sabato 22 febbraio 2025 Ore 15,30 SPECIAL EVENT Al Castello della Dragonara, imponente e suggestiva fortezza difensiva che dal centro di Camogli si arrampica sulle rocce a picco sul mare, cui si accede dalla maestosa scalinata in marmo bianco che dalla famosa Piazza Colombo porta alla Basilica di Santa Maria Assunta, un evento speciale per l’epilogo del mese dedicato agli innamorati, allietato da intermezzi musicali. Premiazioni RASSEGNA POESIE D’AMORE: fra i vari appuntamenti in programma, avverranno anche le premiazioni con la consegna degli attestati alle 20 Poesie selezionate, alle tre più votate dal pubblico e del Premio Speciale. ASCOT inoltre omaggerà – solo ed esclusivamente in questa occasione in quanto non verrà spedito - il Piatto Collezione San Valentino a Camogli 2025 agli autori presenti alle premiazioni.
Per ogni ulteriore informazione e/o chiarimenti: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.Per San Valentino a Camogli
Daniela Bernini
Dimensione Riviera Promozioni
Recco (GE) via XXV Aprile 14
Tel.: 0185730748 - 3357274514
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
GRANDE SUCCESSO PER IL PROGETTO LoST EU IN SVEZIA 26-30 NOVEMBRE 2024
Grande interesse e partecipazione hanno riscosso presso il pubblico svedese le giornate di degustazione, masterclass e promozione negli store organizzate nell’ambito del Progetto Lost Eu dal 26 al 30 novembre. Un’intera settimana di eventi dislocati in diverse città e location del Paese, che hanno rappresentato un’occasione più unica che rara per far conoscere al bacino di quei consumatori prodotti italiani di nicchia del tutto sconosciuti nei mercati nordici.
Grazie alla collaborazione con numerosi professionisti svedesi del settore, che hanno condiviso le istanze etiche di sostenibilità e tutela delle tradizioni territoriali insite nel progetto LoST, e grazie alla partnership con l’Ambasciata Italiana di Svezia che ha aiutato nel veicolarne la comunicazione, per un’intera settimana è stato possibile accendere i riflettori su realtà produttive sconosciute in Svezia, quali le piccole DOP dei formaggi di Lost, provenienti dai diversi contesti regionali italiani.
Le iniziative di promozione e valorizzazione dei formaggi DOP italiani hanno avuto inizio martedì 26 novembre a Stoccolma presso lo shop Ica Kvantum Vartan, dove grazie allo stand promozionale collocato all’interno dello store, il pubblico dei consumatori svedesi ha potuto assaggiare i diversi formaggi DOP del paniere, ricevendo informazioni sulle loro tecniche di produzione, la loro provenienza territoriale e l’importanza storica nei diversi contesti regionali di produzione. Nel corso delle due giornate, di martedì 26 e mercoledì 27 novembre presso l’Ica Store della capitale, i produttori hanno potuto incontrare anche numerosi professionisti, quali il buyer di Wijnjas Wholesale, importante distributore svedese di food, o esercenti di negozi che hanno chiesto i contatti dei produttori presenti per avviare collaborazioni.
Nella giornata di mercoledì 27 novembre ha avuto luogo l’evento principale della missione estera in Svezia, rappresentato da una masterclass dedicata ai professionisti business del settore (importatori, distributori ed esercenti di negozi di Delicatessen) e ai giornalisti Food della capitale. Ad ospitare la giornata è stato il prestigioso Wenner-Gren Center, torre panoramica della catena di Store Sabis da cui è possibile ammirare tutta la città vecchia di Stoccolma dall’alto.
Nella sala conferenze al piano terra, si è tenuta alle 14,00 la Masterclass dedicata ai giornalisti e ai professionisti svedesi, dove i produttori hanno potuto illustrare grazie ai supporti video presenti nella location le diverse DOP del paniere di LoST, raccontandone le caratteristiche e i territori di produzione.
Dopo un saluto dell’Ambasciatore Italiano in Svezia, di grande interesse è stata la masterclass del giornalista enogastronomico svedese, membro dell’Accademia Gastronomica Reale, Karsten Thurfjell che nel suo intervento non solo ha sottolineato l’importanza che l’Europa protegga queste piccole produzioni e ne sostenga la promozione, ma ha anche introdotto sul palco alcuni membri di piccole DOP di formaggi svedesi, sollecitando i produttori delle due nazioni ad unirsi per una battaglia comune al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica europea alla salvaguardia delle produzioni artigianali, che sono l’anima di territori altrimenti marginali e a rischio di spopolamento quali le montagne e le colline alte.
Molto acceso il dibattito al termine della conferenza, con interventi da parte di numerosi giornalisti svedesi e professionisti del settore, che hanno sollevato interessanti interrogativi in merito alla sostenibilità, alla salute del consumatore in relazione a tali prodotti, e a possibili soluzioni per rendere questi formaggi importabili e presenti sul mercato svedese. Significativo il fatto che nessuno dei presenti avesse mai sentito parlare di questi formaggi DOP italiani, e tutti abbiano salutato l’iniziativa come un’occasione di enorme interesse, che ha saputo catturare la curiosità del mercato, abituato a reiterare nel corso dell’anno momenti dedicati alle sole grandi produzioni casearie italiane.
Al termine della Masterclass ha avuto inizio nella Sala Tasting in cima alla Torre il Walk Around Tasting con stand di degustazione dedicati ad ognuna delle otto DOP del paniere di LoST, dove alla presenza dei produttori oltre 100 professionisti hanno potuto assaggiare i prodotti e ricevere informazioni circa le loro caratteristiche, le tecniche e i contesti di produzione.
Grande la partecipazione del mondo del Business svedese, che ha visto presenti in sala una variegata platea di interessati, dagli esercenti dei negozi, come Androuet e VinOliv a importatori quali Fiordilatte Food e Italianfood Selection, a giornalisti di numerose testate specializzate.
Contemporaneamente alla masterclass e al Walk around tasting presso il Wenner-Gren Centre, sono proseguite nelle giornate di mercoledì 27, giovedì 28 e venerdì 29 novembre le promozioni in store dei formaggi dop di Lost, con uno stand promozionale e didattico presso la Cheese Room dello store Sabis Karlaplan, una vera boutique dell’enogastronomia, che oltre dieci anni detta i gusti e le tendenze dell’enogastronomia di qualità presso il pubblico alto-spendente svedese.
Ma non è finita qui. Il Progetto Lost Eu ha raggiunto anche il sud della Svezia dove ha organizzato il 29 e 30 novembre altre due giornate di promozione a Malmo, Lund e Lomma, ospite della catena di negozi del gruppo Italianissimo. Qui nella due giorni, anche grazie alla collaborazione dello staff dei negozi formato nelle settimane precedenti, hanno avuto luogo tasting didattici e promozionali dedicati ai consumatori svedesi, molto ricettivi ed entusiasti della proposta, vista la scarsità di iniziative di questo genere dedicate all’enogastronomia italiana di qualità che normalmente vengono concentrate nella sola capitale, trascurando altre città importanti nel panorama economico e commerciale svedese.
La settimana di promozione in Svezia del Progetto Lost Eu è stata quindi una grande occasione di promozione e conoscenza, e ha rappresentato un primo step importante per la creazione di nuovi legami e nuovi scambi culturali tra i Italia e Svezia, a partire dalle parole chiave della sostenibilità, della tutela delle piccole produzioni e dei territori.
LOST EU È UN PROGETTO DI
ASSOCIAZIONE ALTE TERRE DOP
In collaborazione con
Consorzio per la Tutela del Murazzano DOP
Consorzio per la Tutela del Roccaverano DOP
Consorzio per la Tutela dell’Ossolano DOP
Consorzio Tutela Puzzone di Moena DOP
Consorzio per la Tutela dello Strachitunt DOP
Consorzio di Tutela Vastedda della Valle del Belice DOP
Consorzio di Tutela del Pecorino Siciliano DOP
Consorzio di Tutela del Provolone del Monaco DOP
Veronica Sisinni
LA SCOLCA ALLE NAZIONI UNITE A NY: UN BRINDISI ALL'ARTE, ALLA SOSTENIBILITÀ E ALLA DIETA MEDITERRANEA
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La Scolca alle Nazioni Unite a NY:
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#LASCOLCATimeless Passion |
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Chiara Soldati CEO Azienda Agricola LA SCOLCA s.s.a. |
La Scolca Wines and Sparkling Wines |
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FORMAGGI AD ARTE SUL VASSOIO DI TASTE
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