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A COMPAGNA - FEBBRAIO 2023
Mercoledì 8 febbraio 2023 alle ore 17:00 nell’Aula San Salvatore in piazza Sarzano, (all’uscita della metropolitana) A Compagna, nell’ambito del ciclo di conferenze che l’antico sodalizio cura da oltre quarant’anni, promuove il XVI appuntamento del ciclo 2022-2023: Paolo Giacomini: «I cristezanti».
INGRESSO LIBERO
Non occorre prenotare.
La conferenza riguarderà il cristezante, le sue caratteristiche e specificità che ne fanno una figura, esclusivamente ligure, unica al mondo nel panorama della devozione popolare. Si parlerà del contesto in cui il cristezante è inserito: Crocifissi processionali, Confraternite, processioni e pellegrinaggi. Si spazierà tra note storiche, artistiche, religiose e, più semplicemente, curiosità che è bello facciano parte del patrimonio di “un zeneize”. Il relatore Paolo Giacomini, (pensionato dopo 40 anni di vita lavorativa in AMT), da sempre vicino al mondo Confraternale e cristezante da quasi 50 anni, attualmente è responsabile della Squadra cristezanti Bisagno, storica realtà della nostra città.
Franco Bampi, Presidente de A Compagna
Info: Per programmi segui il link:
http://www.acompagna.org/rf/mar/index.htm
Per le rassegne fotografiche segui il link:
http://www.acompagna.org/rf/index.htm
La conferenza si tiene nell’Aula San Salvatore della Scuola Politecnica dell’Università di Genova in Sarzano (350 posti a sedere). Si tratta della chiesa sconsacrata che è sulla piazza ed è raggiungibile, oltre che con la metropolitana, da piazza Carignano percorrendo il ponte di Carignano (via Ravasco) oppure lungo la direttrice piazza Dante, Porta Soprana, via Ravecca, Sarzano.
Clicca qui per la cartina di Google Maps
Cristezanti: che pascion!
Anno sociale 2022-2023
secondo trimestre de LE CONFERENZE DE A COMPAGNA
a cura de A Compagna
Si tengono di mercoledì alle ore 17.00 nell’Aula San Salvatore della Scuola Politecnica dell’Università in piazza Sarzano dall'uscita della metropolitana.
L’Aula San Salvatore è la chiesa sconsacrata presente in piazza Sarzano e raggiungibile, oltre che con la metropolitana, anche con il 35 attraversando il Ponte di Carignano o seguendo la direttrice, tutta in piano, piazza Dante, Porta Soprana, Ravecca.
Febbraio 2023
Mercoledì 1) I miei sindaci, visti da vicino e anche un po’ da lontano… – Da Pertusio a Bucci. Dalla lobbia al cappellino; a cura di Franco Manzitti
Mercoledì 8) I cristezanti; a cura di Paolo Giacomini
Mercoledì 15) La Repubblica dei tradimenti; a cura di Gabriella Airaldi
Mercoledì 22) Il Parco Naturale Regionale del monte Antola, un presidio a tutela della biodiversità e della natura: com’era, com’è e come sarà; a cura di Giulio Oliveri
Marzo 2023
Mercoledì 1) Anni Settanta, agli esordi della Terza Rete RAI in Liguria, sede di Genova; a cura di Mauro Balma e Paolo Giardelli con la partecipazione di Marisa Gazzo
Mercoledì 8) La Robba trasporti: un’eccellenza a San Pier d’Arena; a cura di Gino Dellachà e Luigi Robba
Mercoledì 15) Il cappello che cambia la vita: 9/10 del mondo raccontati da un genovese; a cura di Filippo Aragone
Mercoledì 22) Il tango: da De Amicis a Piazzolla; a cura di Raffaele Cecconi (compositore) e Josè Scanu (musicista) con interventi di Cristiana Emoli, voce; Marco Battelli, contrabbasso; Simona Vaccari, sax alto; Scuola di Tango Argentino E.B. Alma Latina asd di Ermanno Cavo; Alessandro Damiani, attore; scelta letture di Patrizia Detti
Mercoledì 29) Ampelio, Doctor Antonio, Monet, la Regina Margherita e altre storie di Bordighera; a cura di Lorenzo Moretto
MALVASIA, UN DIARIO MEDITERRANEO
il
Viaggio di Paolo Tegoni alla scoperta di un vino mitico racchiuso in un libro, con le immagini di Francesco Zoppi e le mappe illustrate di Lucia Catellani.
Il volume supportato nel crowdfunding anche dall’Unione Ristoranti Del Buon Ricordo.
Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Bosa in Sardegna e le isole Eolie in Sicilia. Cosa hanno in comune queste, come altre, zone dell’Italia e dell’Europa? La coltivazione e l’allevamento di un’uva e la creazione di un vino leggendario e immaginifico che da secoli è prodotto e scorre nel cuore del Mar Mediterraneo e che prende il nome dalla penisola greca di Monemvasia, in Laconia, dove i mari Ionio ed Egeo si incontrano: la Malvasia.
Tipologie diverse che popolano in particolare la zona mediterranea e che danno vita a vini molto eterogenei; territori e persone, destinazioni a ridosso del mare o nell'entroterra e vignaioli che ogni giorno lavorano per portare avanti una produzione identitaria e di qualitàà. Questo è il presupposto da cui è partito Paolo Tegoni, gastronomo, viaggiatore e docente in materie enogastronomiche all’Università di Parma e presso altri Atenei, per indagare, nel corso di un intero anno, le Malvasie prodotte in Italia e non solo che oggi sono le protagoniste di Malvasia, un diario mediterraneo, edito da Terrae Opificio Culturale Enogastronomico.
Il volume è stato supportato nel crowdfunding anche dall’Unione Ristoranti del Buon Ricordo, che ha avuto il piacere di contribuire alla sua realizzazione nell’ottica della valorizzazione dell’enogastronomia italiana in cui i ristoratori aderenti sono impegnati fin dalla sua nascita, avvenuta nel 1964.
Un vero e proprio reportage di viaggio ricco non solo di interviste e di approfondimenti sulle uve e i loro ambienti produttivi, ma anche di spunti culturali e turistici, poiché scrivere di vino equivale a raccontare e descrivere un’intera società. Largo quindi a geopoetica, storia e gastronomia dei luoghi che di volta in volta l’autore tratta nel corso della narrazione, considerati parte del vino stesso e di quel terroir che con esso finisce nel calice del curioso ricercatore e di tutti coloro che desiderano conoscere tutte queste realtà e intraprendere il viaggio.
«Questo libro - racconta Tegoni – vi condurrà in luoghi fondamentali per la nascita e la diffusione dei vini Malvasia e vi racconterà, pagina dopo pagina, storie, memorie, leggende e tradizioni sconosciute ai più. A partire dal nome stesso del vino, che ha origine da una piccola penisola del Peloponneso, o meglio un monolite roccioso ancora semisconosciuto di una bellezza mozzafiato poggiato sul Mar Myrto, di nome Monemvasia, in greco “luogo con un solo ingresso”, da cui questo vino dal Medioevo partì per essere commercializzato e fatto conoscere al mondo dalla Serenissima Repubblica di Venezia».
Il volume, nato da un intenso lavoro di ricerca che Tegoni porta avanti da anni sui metodi e le tradizioni di diverse zone del Mediterraneo, è arricchito dagli scatti di Francesco Zoppi, fotografo genovese che sviluppa progetti fotografici passando dalla fotografia documentaristica a quella per fini commerciali ed in particolare quelli legati alla valorizzazione del territorio e dei suoi abitanti, e dalle mappe dell’illustratrice reggiana Lucia Catellani, che ha dipinto su carta le tante realtà territoriali e le persone che di volta in volta si avvicendano.
Per ogni capitolo dedicato ai territori italiani è stata segnalata e consigliata la presenza dei ristoranti del Buon Ricordo di riferimento portabandiera dell’eccellenza e della straordinarietà di ciascuna cucina regionale italiana, in cui le Malvasie hanno un posto di assoluto riguardo nella carta dei vini.
Un’opera nelle cui pagine scorrono innumerevoli geografie, da Venezia all’isola di Salina, da Parma e Piacenza al Chianti, dalla Slovenia, passando per l’Istria e la Dalmazia, alla Grecia, che sarà sicuramente un invito all’approfondimento e al viaggio e che stimolerà la voglia di conoscere meglio il caleidoscopio dei distretti viticoli e degli argomenti trattati con un calice di Malvasia nella mano.
Informazioni: Unione Ristoranti del Buon Ricordo
Tel. 0521 706514 - www.buonricordo.com -
Agorà di Marina Tagliaferri
LA LIGURIA INCONTRA IL FRIULI IN UN’IMPERDIBILE CENA A QUATTRO MANI TRA DANIELE REBOSIO E TERRY GIACOMELLO
Hostaria Ducale apre la propria cucina al celebre chef Terry Giacomello che lavorerà fianco a fianco con lo chef Daniele Rebosio, realizzando un menu che presenterà i piatti iconici di entrambi.
Quello del 9 febbraio è un appuntamento unico ed esclusivo che porterà tra i tavoli di Hostaria Ducale l’estro, la tecnica e il gusto dei due chef. Accomunati da molte esperienze professionali all’estero, Terry Giacomello e Daniele Rebosio hanno creato un menu dove la saggezza e la fantasia del primo si coniugano con l’eleganza e il talento del secondo.
Un altro importante tassello per Hostaria Ducale che prosegue con la scelta di offrire la migliore esperienza ai propri ospiti, dedicando loro attenzione e premura. Il ristorante propone una filosofia di cucina dove l’approvvigionamento delle materie prime a supporto di una filiera etica e giustamente ligure, scaturisce dalla consapevolezza che questo è il primo, ma fondamentale passo per l’eccellenza. È con questo modus operandi che Hostaria Ducale ha concretizzato l’evento dove Liguria e Friuli si intrecciano offrendo i piatti iconici dei due chef protagonisti.
Per chi ama pregustare la cena, ecco il menu in otto portate:
Piccolo benvenuto
Omaggio al Friuli
Terry Giacomello
Sgombro in carpione, olive verdi e acciuga
Daniele Rebosio
Tagliolino al bianco d’uovo con caviale di tartufo nero, fonduta di parmigiano… il suo tuorlo
Terry Giacomello
Risotto Riserva San Massimo, anguilla affumicata e cavolo viola
Daniele Rebosio
Tonno in “capponadda”
Daniele Rebosio
Castagnole di maiale, spuma di cocco e salsa di fagioli neri alle radici piccanti
Terry Giacomello
Porcini e tartufo bianco
Daniele Rebosio
Il limone dimenticato…
Terry Giacomello
Piccola Pasticceria
Costo: 150€/persona, 220€/persona con abbinamento vino
Info e prenotazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., + 39 010 455 2857
https://www.hostariaducale.it/prenotazione/
Daniele Rebosio. Classe ‘95, Daniele Rebosio come tanti genovesi prima di lui, si è avventurato in terre straniere per poi tornare e valorizzare la sua città. Dopo l’istituto alberghiero compie i primi passi ai fornelli presso il Macellaio RC Londra e prosegue poi in contesti di lusso come il Belmond Hotel Splendid di Portofino e l’Aman di Venezia, dove si avvicina alla scuola di pensiero di Davide Oldani. Nel 2017 intraprende un approccio più intellettuale alla gastronomia nelle cucine creative del ElBulli di Ferran Adrià a Barcellona: qui porta avanti una ricerca concettuale sugli ingredienti e sulla loro lavorazione, a partire dalla loro storia ed evoluzione.
Collabora in prima persona alla stesura del libro Bebidas, volume dell’eclettica Bullipedia che concretizza una meticolosa indagine sul mondo delle bevande. Con il trasferimento a Parigi si apre una nuova pagina: in qualità di sous chef a La Grande Cascade e in seguito a Le Jules Verne, Daniele lavora a stretto contatto con due grandi nomi della cucina d’oltralpe, Frédéric Robert e Alain Ducasse, assorbendone la tecnica. Al ritorno a Genova diventa executive chef del ristorante all’interno del MOG, per poi nel 2021 approdare all’Hostaria Ducale dove mette a frutto le sue esperienze: ognuna ha lasciato un segno che si evince in ogni suo piatto.
Terry Giacomello. Friulano di Montereale Valcellina, cresce tra le pentole e i fornelli della locanda di famiglia dalla quale, dopo aver completato gli studi all’istituto alberghiero di Longarone, inizia ufficialmente la sua attività di cuoco che lo vedrà impegnato in varie importanti esperienze professionali di rango tra le quali quella presso El Bulli di Ferran Adrià, al Mugaritz di Andoni Luis Aduriz, al Noma di Rene Redzepi, al D.O.M. di Alex Atala, oltre ad aver fatto tappa oltralpe da Marc Vayrat, da Michel Bras e in altri templi dell’alta cucina. Un grande percorso a scuola dai mostri sacri prima di tornare in Italia, in Alta Badia, a Milano e a Parma dove ha ottenuto la stella al ristorante Inkiostro che ha lasciato nel 2021 per affrontare un nuovo progetto al quale sta lavorando da un anno.
Quella di Giacomello è una cucina che guarda al futuro, con piatti che paiono arrivare spesso da un mondo onirico fatto di tecnica e gusto, utilizzando prodotti tipici e preparazioni tradizionali riviste in chiave innovativa. I suoi piatti sono unici e strutturati, frutto di studi che spazio tra varie discipline e si distinguono per fantasia, colore e innovazione. Per Giacomello la cucina contemporanea è magnificamente tecnologica e artigianale allo stesso tempo.
Hostaria Ducale. Non solo un ristorante, ma un’esperienza indimenticabile: con questa vocazione Enrico Vinelli ha dato vita a Hostaria Ducale, un angolo raccolto ed elegante nel centro di Genova.
Il numero limitato di coperti si traduce in un’atmosfera intima che fa da sfondo a una proposta gastronomica delicatamente gourmet. La cucina è affidata alle giovani e talentuose mani dello chef Daniele Rebosio che sintetizza nei suoi piatti una raffinatezza di sostanza. Le rinomate realtà internazionali in cui ha lavorato hanno contribuito alla sua ricerca artistica: idee e ingredienti di diverse provenienze si intrecciano agli stimoli creativi che la ricca cultura ligure offre.
Petra Cucci
ITALIAN TASTE SUMMIT, SETTIMA EDIZIONE
Tre giorni di tasting, masterclass, workshop e serata di gala
riservati a operatori e stampa di settore
Dopo il successo delle passate edizioni che hanno visto la partecipazione complessivamente di oltre 200 aziende vitivinicole da tutta Italia, 180 buyer esteri e
50 giornalisti dal mondo intero
Torna il terzo evento internazionale in Italia per il settore Wine&Beverage
Unico format 100% improntato all'export
Tema 2023: la formazione come strumento per affrontare con successo un mondo sempre più accelerato e per costruire una strategia di internazionalizzazione efficace
Dal 2019 ad Italian Taste Summit, “wine is business”, un business che fa crescere l’intera filiera nazionale. Il format esclusivo e unico, ideato e messo in scena dall’imprenditrice Joanna Miro, è la tre giorni dei record che da 7 anni connette una selezione di aziende vitivinicole italiane con decine di buyers e operatori del settore provenienti da tutto il mondo, decisi a scommettere ed investire in Italia. Italian Taste Summit negli anni ha generato oltre circa 4 mln di fatturato, oltre 160 trattative in sede e 500 trattative in export dopo ciascuna edizione, posizionandosi come il terzo evento di internalizzazione in Italia per importanza nel settore Wine&Beverage e unico format improntato all’export con ingresso riservato ai soli operatori del settore. Cultura, tasting, formazione, affari, partnership, conoscenza reciproca, scambi, leisure & entertainment: questi sono gli imput che guidano Italian Taste Summit fin dalla sua nascita e ne fanno il successo, concreto, solido e in crescita costante, anno dopo anno.
“Essere connessi con le esigenze dei consumatori e player e comprendere le tendenze dei mercati internazionali del vino, ha permesso di prevedere le direzioni possibili della costante evoluzione e di anticipare i tempi creando un format ad hoc, pragmatico e funzionale.”
-Joanna Miro-
Improve, Taste, Introduce yourself: per le aziende vitivinicole italiane, tre giorni esclusivi per fare crescere all’internazionale
Dal venerdì 24 a domenica 26 febbraio 2023, nelle sale dello splendido Grand Hotel Villa Torretta di Sesto San Giovanni, ogni momento è pensato per mettere in contatto buyers da tutto il mondo con una selezione di aziende vitivinicole italiane. Via ai banchi di assaggio per favorire il dialogo diretto tra gli operatori del settore, poi ecco i momenti di scambio commerciale, workshop di approfondimento e di confronto con la critica internazionale, masterclass dedicate. Fino al Party & Galà, indispensabile momento di svago elegante, pensato per distendere i protagonisti e consolidare i contatti tra stakeholders. Questo anno il party vedrà la partecipazione dell’attore e conduttore televisivo Beppe Convertini, atto a presentare i vini delle cantine protagoniste, abbinati a una selezione di brani Jazz a cura di Alceste Ayroldi, rinomato critico musicale, saggista, docente e veejay.
I Player
Grandi nomi del mondo del vino come Firriato, Badia a Coltibuono, Tenuta Trinoro e Cantina di Negrar prenderanno parte alla kermesse e anche piccole e medie cantine familiari di alto valore come La Collina dei Ciliegi, Ronco del Gelso, Pietro Cassina, Surrau e Stefania Pepe. Le cantine partecipanti si confronteranno con i più importanti operatori provenienti da USA, Canada, Russia, Giappone, Hong Kong, Emirati Arabi, Messico, Brasile, Germania, Belgio, Lussemburgo, Gran Bretagna, Irlanda, Danimarca, Francia, Polonia, Ungheria, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Svezia, Estonia, Kazakistan e Romania.
Andrea Lopez
TUTTO PRONTO PER IL CHIANTI LOVERS & ROSSO MORELLINO
Il 12 febbraio alla Fortezza da Basso l’Anteprima: 400 etichette presenti
Ultimi giorni per le richieste di accredito obbligatorio
Mancano solo dieci giorni alla nuova edizione dell’’Anteprima Chianti Lovers & Rosso Morellino’. Tutto pronto per l’evento che il 12 febbraio porterà alla Fortezza da Basso di Firenze oltre 120 aziende del territorio con più di 400 etichette di Chianti e Morellino in degustazione.
L’ottava edizione Anteprima Chianti Lovers & Rosso Morellino ripropone il tradizionale format di successo: un’unica giornata di degustazioni con più aree espositive e tecniche, come la grande sala stampa riservata ai giornalisti, oppure l’area produttori.
Per quanto riguarda l’accesso dei giornalisti, mercoledì 8 febbraio si chiudono i termini per la richiesta di accredito obbligatorio: https://www.consorziovinochianti.it/richiesta-accredito-stampa-2023/.
Orari giornalisti: dalle 9 alle 18 (sala stampa con servizio sommelier) – dalle 9 alle 21 (area espositiva Padiglione Cavaniglia). Non sarà possibile l’accredito in loco.
Orari pubblico: dalle 16 alle 21 con biglietto presto in prevendita su https://www.ticketone.it/event/chianti-lovers-anteprima-2023-fortezza-da-basso-16452574/
Marco Mannucci