Home
“ETOILE DES ETOILE DU CHOCOLAT”: SERATA EVENTO NEL CUORE DI ROMA
Venerdì sera la performance onirica e multisensoriale di Valentina Ghetti e Luca Gaeta presso i Ragazzi dell’Étoile, la nuova avventura capitolina di Rossano Boscolo
Quello che solo pochi mesi fa era un grande sogno, ora è realtà. I Ragazzi dell'Etoile dello chef e maestro pasticcere Rossano Boscolo, hanno festeggiato il primo mese di attività.
Per l’occasione venerdì sera è stata organizzata una serata evento fuori dal comune dove arte e cucina si sono fusi grazie alla performance artistica “ETOILE DES ETOILE DU CHOCOLAT” scritta e diretta da Valentina Ghetti e Luca Gaeta.
Valentina Ghetti - attrice di numerose fiction italiane di successo come Gente di Mare 2 e Provaci Ancora Prof! - ha vestito i panni di una ballerina onirica che, tra fili di caramello, meringhe e polvere di zucchero e cacao ha danzato sulle note di Bach coinvolgendo il pubblico tra cui il conduttore televisivo Michele Mirabella, Augusto Minzolini e Laura Chimenti “battezzati” con il cacao, in un’esperienza immersiva fuori dal comune. Una stella danzante che volteggia in una galassia di ricordi felici, quelli per i quali, come il profumo dei dolci, vale sempre la pena vivere.
Vista, tatto, gusto, tutti i sensi sono stati stuzzicati e gli ospiti presenti hanno partecipato attivamente all’esibizione diventando parte integrante dello show.
E quando si parla di show non può mancare la “Gabbia del gusto”, elemento cardine del ristorante dove i ragazzi dell’Etoile si esibiscono ogni sera con i loro cooking show. Ogni portata passa dalla cucina alla gabbia dorata dove avviene l’impiattamento finale e soprattutto dove ogni ospite presente in sala può ammirare e perché no “rubare” qualche segreto da poter riportare sulle proprie tavole.
Al termine della performance il dj set di Rita Gherz ha animato la serata organizzata da Riccardo de Martino per la MM Productions.
Tantissimi i vip che hanno partecipato alle numerose serate evento dei Ragazzi dell’Etoile: Eleonora Daniele e il compagno Giulio Tassoni, Vanessa Gravina, Emma D’Aquino, Fabrizio Maffei Ninetto Davoli, Antonio Giuliani, Daniela Fazzolari, Marcelo Fuentes e Andrea Preti; il volto del Tg1 Laura Chimenti. Inoltre Mariagrazia Cucinotta e il Giulio Violati hanno scelto di festeggiare qui i 52 anni dell’imprenditore e produttore cinematografico.
I Ragazzi dell’Étoile
Via Velletri 4, Roma
Tel: 06 9957 0170
MODENANTIQUARIA
Per Modenantiquaria (ModenaFiere dal 9 al 19 febbraio) è l’anno dei record.
La XXXIII edizione è espressione del progetto ambizioso e ricercato che il Direttore di ModenaFiere Paolo Fantuzzi ha delineato ancora 4 anni fa.
“Forte di uno staff d’eccellenza, della preziosa consulenza di Pietro Cantore, Presidente Associazione Antiquari Modenesi e di un comitato scientifico di alto valore che vede coinvolti tra gli altri Marco Riccomini, Andrea Bacchi e Anna Orlando siamo riusciti pienamente nell’intento” - afferma il Direttore di ModenaFiere.
Modenantiquaria è oggi il “grande Salotto dell’Antiquariato”, incontro di Collezionisti d’arte, appassionati, arredatori, designer ed esperti alla ricerca di pezzi per le grandi collezioni internazionali e per i più famosi Musei del mondo.
Con nostra grande soddisfazione - continua il Direttore Paolo Fantuzzi- Modenantiquaria è diventata la manifestazione di riferimento per chi cerca e ama l’Eccellenza, per chi desidera ardentemente acquistare o anche semplicemente ammirare un Guercino o un Carracci dalla sacralità profonda e toccante o per chi vuole immergersi nel fascino e nella raffinatezza di Giovanni Boldini e le sue signore di charme, per chi cerca il colore e la vivacità di Andy Wharol e via dicendo in un articolarsi di grandi nomi e grandi opere d’arte che sapranno soddisfare ogni singola esigenza.
Tante le Gallerie di prestigio presenti; da Altomani a Fondantico, da Bottegantica a Cesare Lampronti, da Art studio 800 a Argo Fine Art, da Longari Arte alla Galleria Quadrifoglio e ancora la Galleria Arte Cesaro, Cantore Galleria Antiquaria e Galleria Romigioli, Maurizio Nobile, Robilant Voena e Robertaebasta, Mirco Cattai, Studiolo Fine Art e Verdini C. Antichita’.
Queste solo alcune delle Gallerie più importanti presenti a Modenantiquaria.
Da non dimenticare per la grande importanza le new entry di questo anno: Romano Fine Art di Firenze specializzata in disegni antichi, Salamon di Milano, Miriam Di Penta Fine Arts e Paolo Antonacci di Roma e Callisto Fine Art di Londra.
L’Associazione Antiquari sarà presente in un raffinato stand collettivo all’inizio del percorso.
Undici le Gallerie presenti: Alessandra Di Castro, Riccardo Bacarelli, Donatella Balzaretti, Bruno Botticelli, Enrico Frascione, Carlo Orsi, Fabrizio Moretti, Piva & C, Roberto Caiati, Walter Padovani, Maurizio Brandi.
Ognuno di loro selezionerà un preziosissimo capolavoro a icona dell’alto valore delle loro
rispettive Gallerie.
Proprio Fabrizio Moretti e Carlo Orsi saranno protagonisti di due simposi culturali coordinati da Leonardo Piccinini e Marco Carminati del Sole 24 ore.
Modenantiquaria il salotto dell’Eccellenza dal 9 al 17 febbraio a ModenaFiere.
MODENANTIQUARIA. Modena, Quartiere Fieristico ModenaFiere (via Virgilio 70). Orario: lunedì, martedì e mercoledì, dalle 15 alle 20; giovedì, venerdì, sabato e domenica, dalle 10:30 alle 20. Biglietti: intero euro 15, ridotto euro 12 (il biglietto è unico con Petra)
Informazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. tel +39 059 848380
Ufficio Stampa:
Studio ESSECI, Sergio Campagnolo tel. 049.663499
Referente Stefania Bertelli
IL MARRONETO
Il Marroneto: con la 2013 nasce la prima Riserva Madonna delle Grazie
«È stato amore al primo assaggio. In quel momento ho capito che quella botte aveva qualcosa di unico». Alessandro Mori, titolare e vigneron de Il Marroneto, descrive così la genesi della prima Riserva di Madonna delle Grazie (prima in assoluto per l’azienda), il Brunello di Montalcino Selezione, vanto di questa realtà di sei ettari a pochi passi dalle mura del paese, proveniente da una botte selezionata.
«Nella mia concezione di vignaiolo – dice Alessandro Mori - la riserva è una botte che per natura ed in particolari annate assume delle caratteristiche insolite che lo fanno essere diverso, superiore in tante cose, per esempio nella capacità di invecchiamento, agli altri vini. Questo avviene, non so né perché né come, credo per benedizione naturale. Ed è per questo che la riserva è un vino del tutto eccezionale, non ripetibile anno dopo anno. Solo la natura te lo regala quando decide lei».
L’annata 2013 (uscita già nelle versioni Brunello e Selezione) si è presentata di grande interesse fin dalla vendemmia e ha fatto intravedere ottime prospettive fin dai primi assaggi durante la permanenza in botte.
«Quella particolare botte - ripete Mori - aveva qualcosa di unico, speciale. Ho avuto, infatti, fin da subito la sensazione che potesse esprimere qualcosa di particolare. Per questo mi sono messo ad “ascoltarla” quotidianamente, confrontando le mie sensazioni con i collaboratori ed alcuni amici del settore oltre ai nostri distributori ed importatori. Volevo capire se la mia “sensazione” fosse corretta».
La decisione è stata ponderata ed alla fine Mori ha deciso che avrebbe prodotto la Riserva da questa 2013.
Millesettecento magnum (di cui 200 che saranno conservate in azienda come memoria storica) che usciranno sul mercato a gennaio del 2019, con un’etichetta semplice, che riporta la scritta Riserva in rosso sotto quella consueta che si trova sul Madonna delle Grazie.
«La mia idea - spiega Mori – non è quella di avviare una produzione annuale di Riserva, ma verificare, anno per anno, se sento le medesime emozioni che ho avuto per questa 2013».
Ed il futuro, quindi? «Stiamo vinificando la 2018, annata che può riservare buone prospettive. Può darsi che tra le ultime potrebbe nascere un’altra Riserva, ma non voglio correre», conclude Alessandro Mori.
Il Marroneto in breve
Giuseppe Mori, padre di Alessandro, acquista l’azienda nel 1974. La famiglia Mori pianta i primi 3000 metri di vigna nel1975, quindi una buona parte nel 1979 e gli ultimi 9000 metri nel 1984. Oggi l’estensione è di 6 ettari. Il primo imbottigliamento risale al 1980.
Fin da subito l’incontro con un duo quasi leggendario per il mondo dell’enologia italiana ed in particolar modo toscana come Mario Cortevesio e Giulio Gambelli innescano una passione unica nella famiglia Mori ed in particolare in Alessandro che dal 1990 decide di dedicarsi a tempo pieno a Il Marroneto, cosa che prosegue fino ai giorni nostri.
Ufficio stampa
PR Comunicare il vino
Riccardo Gabriele
338.731.763.7
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
MERCATO CONTADINO: LA POLENTA VA AL CINEMA
LA POLENTA VA AL CINEMA
EVENTO - DOMENICA 20 GENNAIO
MERCATO CONTADINO EUR TORRINO - A grande richiesta, continua il TOUR della POLENTA! Dopo il successo al Mercato Contadino Roma Capannelle e al Mercato Contadino di Ariccia, domenica 20 gennaio la Polenta Contadina farà tappa a Roma Eur Torrino allo Stardust Village sarà possibile seguire in diretta la preparazione della polenta a km0, girata con lo spino (un robusto ramo d’albero), come si faceva una volta, in un paiolo di rame...
MERCATO CONTADINO DI MARINO
EVENTO - SABATO 19 GENNAIO
MERCATO CONTADINO MARINO - A Marino, il Mercato Contadino da poco inaugurato si svolgerà, come ogni sabato, dalle 8,30 alle 13,30, nel piazzale esterno al Palaghiaccio, al km 19,900 della via Appia. Vin brulè offerto gratuitamente a tutti gli appassionati del buon cibo.
What's wrong with what we eat?
VIDEO
In questo discorso fiammeggiante e divertente, lo scrittore di cibo del New York Times Mark Bittman si sofferma su cosa c'è di sbagliato nel modo in cui mangiamo (troppa carne, troppe poche piante, troppo "fast food", troppo poca cucina a base di prodotti giusti e di cui conosciamo l'origine), e perché sta mettendo l'intero pianeta a rischio..
IL VIDEO E' IN INGLESE MA PUOI METTERE I SOTTOTIOLI IN ITALIANO
Tutti invitati a portare sempre con sé la sporta per ridurre i rifiuti!
Visita il nostro sito: www.mercatocontadino.org
CORRIERE VINICOLO PRESENTA 9a EDIZIONE DI VINO IN CIFRE
I numeri che illustrano l’evoluzione del settore a livello mondiale, europeo e italiano
Il Corriere Vinicolo presenta la nona edizione dell’annuario Vino in Cifre, edito da Unione Italiana Vini in partnership con l’Osservatorio del Vino e in collaborazione con l’Associazione Italiana Sommelier. In 72 pagine di tabelle, grafici ed elaborazioni esclusive, viene illustrata l’evoluzione del settore vitivinicolo a livello mondiale, europeo e italiano: dal potenziale produttivo ai consumi, dal commercio ai prezzi e la riconferma della sezione “Vino in Cifre Bio”, dedicata al segmento dei vini biologici.
In estrema sintesi, tali elaborazioni consentono di affermare che l’anno appena trascorso ci lascia in eredità numeri che permettono solo una moderata soddisfazione. Infatti, a una ripresa dei consumi sul mercato interno, confermata dalla positiva chiusura natalizia, fa da contraltare un trend del mercato internazionale dove il nostro Paese non sempre gioca da primattore, ma in qualche caso da comprimario, in particolar modo sui vini fermi.
Inoltre, le incertezze legate alla Brexit, al rallentamento dell’economia cinese e alle dispute commerciali in atto tra Pechino e Washington, non sono sicuramente presupposti rassicuranti con cui cominciare questo 2019. Negli USA, poi, lo shutdown sta iniziando a creare i primi problemi amministrativi, avendo bloccato le attività del TTB (Alcohol and Tobacco Tax and Trade Bureau), con ripercussioni che, probabilmente, non tarderanno a riverberarsi sul nostro settore. Un settore che, dopo le altalenanti vicissitudini della vendemmia 2018, con sensibili riduzioni dei prezzi all’origine e tentativi speculativi messi in atto da più parti, necessita di ritrovare coesione e unità d’intenti.
Negli ultimi 10 anni, la geografia mondiale del vino è profondamente cambiata: l’Unione Europea oggi ha ridotto il suo peso sul totale commercio dal 70% al 57%, mentre il continente asiatico ha guadagnato 13 punti percentuali, attestandosi oggi al 20%. La Cina da sola conta oggi per il 10% sul totale degli scambi mondiali di vino confezionato, a 3 punti dagli Usa, ed è un mercato sui cui si è accesa una fortissima competizione: basti pensare che tra i primi 11 Paesi produttori di vino, ben 7 hanno Pechino tra le prime 5 destinazioni, mentre solo 10 anni fa erano solo un paio. Per l’Italia purtroppo la Cina è, e resta, una destinazione marginale, anche se il grande lavoro fatto dal tavolo congiunto MISE-ICE-UIV sta cominciando a dare i primi frutti.
Vino in Cifre 2019 è liberamente scaricabile in formato PDF a questo link.
Federico Fusca