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DAL MEDITERRANEO ALL’ATLANTICO, LA CROCIERA DEI GRANDI CRU CON I SOMMELIER DI ASPI
LE ROTTE DI SILVERSEA INCROCIANO QUELLE DEI SOMMELIER PROFESSIONISTI DI ASPI PER LA TERZA EDIZIONE DEL VIAGGIO TEMATICO DEDICATO ALLA SCOPERTA DEL VINO, DALLA TOSCANA ALLA NAPA VALLEY, CON FERMATA NEI VIGNETI DI FUNCHAl
Gli avvolgenti profumi del Marocco e gli straordinari colori di Madeira. La seducente Lisbona e la vivace Fort Lauderdale. In mezzo, i vini del vecchio e del nuovo mondo. Ha attraccato al porto di Fort Lauderdale Silver Whisper, la crociera tematica dedicata al mondo del vino organizzata da Silversea, compagnia di navigazione specializzata in crociere di lusso, e ASPI – Associazione della Sommellerie Professionale Italiana. Una sinergia che si rinnova per il terzo anno consecutivo.
I viaggiatori, appassionati dell’arte enoica, hanno trascorso quattordici giorni in navigazione, dal 18 al 31 ottobre, durante i quali sono stati accompagnati da Giuseppe Vaccarini, presidente di ASPI e Miglior Sommelier del Mondo (1978), e da Gennaro Buono, Miglior Sommelier d’Italia (2012), alla scoperta di alcuni dei vigneti più affascinanti di sempre.
Con alternanza tra lezioni frontali e pratiche, il corso si è aperto con un focus sui vini spumanti, dall’Italia alla regione di Sonoma, negli Stati Uniti, per poi proseguire con un approfondimento sul Sauvignon Blanc e sullo Chardonnay. Una tappa specifica è stata dedicata alla Toscana e ai suoi straordinari vigneti con, a seguire, un interessante incontro tra il Piemonte di Nebbiolo e Barolo, e la Napa Valley, per comprendere come Merlot e Cabernet si adattino alle due terre.
Altrettanta attenzione è stata dedicata all’abbinamento cibo – vino, per imparare ad assaggiare, invecchiare e abbinare i grandi rossi corposi, per capire come l’uva reagisce in modo diverso a seconda del clima e delle temperature e, infine, come il suolo influisce nelle singole varietà di vino. Il tutto, con una visita in cantina nella verdeggiante Madeira, al Blandy's Wine Lodge di Funchal, dove i viaggiatori hanno assaggiato il celebre vino di Madeira, famoso in tutto il mondo per il suo sapore autentico e per suoi 200 anni di storia.
Una rotta tra Mediterraneo e Atlantico, dunque, durante la quale gli ospiti hanno avuto modo di degustare 33 diverse varietà di vini italiani di alta classe, forniti dal Comitato Grandi Cru d'Italia, celebre realtà che unisce le migliori cantine italiane, e 19 varietà dei migliori vini d'Americaproposti dall'American Fine Wine Competition.
«Quella appena conclusa è stata un’esperienza straordinaria che ha unito due delle più grandi passioni di tutti i tempi: la cultura enogastronomica e il viaggio. Gli ospiti hanno mostrato straordinario interesse soffermandosi, in un contesto professionale, ma rilassato, ad approfondire specifiche tematiche e ad assaporare vini pregiati, avvicinandosi a un mondo che a ogni sorso rivela infinite suggestioni. Per questo, un ringraziamento speciale va a Silversea e al Comitato Grandi Cru che hanno contribuito alla realizzazione di un evento tanto speciale» - dichiara Giuseppe Vaccarini, presidente ASPI.
«Anche quest’anno la crociera tematica realizzata con ASPI e con Comitato Grandi Cru è stata unica. La gastronomia è da sempre un fiore all’occhiello dell’universo Silversea che ha incluso a bordo di ognuna delle sue navi da crociera una delle più ampie e pregiate carte di vini, con circa 70 diverse etichette, rappresentando tutte le principali regioni vinicole. Offrire la possibilità ai nostri ospiti di scoprire di più su questo mondo con la guida di sommelier esperti e pluripremiati come Vaccarini e Buono è la naturale prosecuzione di questa nostra particolare sensibilità» - dichiara Birgit Vadlau, Food & Beverage Director di Silversea.
ASPI - Associazione della Sommellerie Professionale Italiana. Si propone come punto di riferimento per la Sommellerie professionale, con l'obiettivo di offrire opportunità di crescita ed affermazione ai Sommelier. Dal 2007, anno della sua nascita, è il solo membro per l'Italia dell'Association de la Sommellerie Internationale, A.S.I. I principali obiettivi di ASPI sono la formazione, a livello professionale, e la diffusione della cultura sul mondo del cibo e delle bevande. ASPI è presente, sul territorio nazionale, con corsi ed attività.
Alessandra Perrucchini. Cell. 340 4212323
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“MERAVIGLIA ITALIANA DEL GUSTO”
Le eccellenze enogastronomiche italiane premiate
alla Fiera di Cremona “Il BonTà”.
Momento di particolare significato la consegna delle sculture di M’horò a Stefano Bottega, Otello Fabris, Alfonso Rombolà, Gianfranco Santero,
“Il settore agroalimentare in Italia costituisce l’essenza dell’economia che fa leva sul brand made in Italy, tra i più temuti competitor del mercato mondiale perché portatore di primati legati alla qualità dei prodotti, all’innovazione tecnologica all’avanguardia, al rispetto della tradizione, alla sicurezza alimentare e alla sostenibilità”. Roberto Zanchi, presidente di CremonaFiere, commenta così i dati diffusi dal Centro di Ricerca per lo Sviluppo imprenditoriale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore (CERSI) che dimostrano che la punta di produzione più alta dell’agroalimentare italiano, in questo momento, si trova a Cremona, che detiene una quota dell’11,3% dell’export alimentare regionale e del 2,21% italiano.
E a Cremona si è svolto in questi giorni il “BonTà”, il Salone delle Eccellenze Enogastronomiche dei Territori, negli spazi di CremonaFiere, richiamando oltre 100 produttori alimentari e 2000 prodotti da tutto lo Stivale, e un pubblico numeroso e interessato proveniente anche dall’estero. Una manifestazione ricchissima di appuntamenti all’insegna del gusto, tra cui, vera novità, “BonTà tra le righe”,il ciclo di presentazioni di libri e incontri culturali sul tema della buona cucina, ideato, coordinato e diretto dal giornalista Roberto Messina, assieme a Emanuele Zarcone, che ha animato la fiera con stimolanti incontri.
Momento clou, di particolare significato, la prima consegna del Premio Meraviglia italiana del gusto, a cura dell’Associazione “Meraviglia Italiana” (www.meravigliaitaliana.it con 500 “Meraviglie” già selezionate dal web a partire dal 2011) con Carmelo Lentino e Roberto Messina titolari del progetto che da Cremona si sposterà in giro per l’Italia e il Mondo per omaggiare, far conoscere e raccontare i protagonisti dell’enogastronomia italiana.
I riconoscimenti(una preziosa opera scultorea di M’horò, originale e geniale artista contemporaneo promosso dalla Minotauro Fine Art Gallery di Palazzolo sull’Oglio, che con le sue creazioni su materiali di scarto industriale, radiatori di auto soprattutto, sta conoscendo gran successo e forte apprezzamento di mercato e critica: Vittorio Sgarbi in primis, che ha firmato il catalogo della sua opera) sono stati consegnati a Stefano Bottega, titolare dell’omonima e storica azienda di distillati e vini di Sant’Urbano, Treviso; Otello Fabris, docente e saggista; Alfonso Rombolà, titolare dell’omonima Cantina a Tropea; Gianfranco Santero, grande viticultore di Santo Stefano Belbo, Cuneo.
Il “BonTà tra le righe” ha riservato vere sorprese comeEat Parade, venti anni di eccellenze in tv, conversazione con Bruno Gambacorta, ideatore di Eat Parade, celebre e tra i più autorevoli programmi televisivi dedicati al cibo, in onda sul Tg2. Poi presentazioni di libri per tutti i tre giorni di salone, con Francesco Lochiatto e il suo ’Ndujario. 100 ricette piccanti con la ‘nduja (Pontari editore); Domenico Monteforte e Alberto Sacchetti con L’arte in cucina. Gli artisti incontrano gli chef (Mondadori); Roberto Messina con Enzo Pettè. Una cucina dell’anima (Rubbettino), Otello Fabris con “Introduzione all’arte dello spiedo”(Zel). Quindi la tavola rotonda su La via italiana dello stoccafisso. Viaggio tra accademie, confraternite, associazioni dello stoccafisso e baccalà, con un cooking show dello chef Enzo Cannatà, affiancato da Otello Fabris, Gilberto Graziosi e Nino Cannatà. E per finire: Mangiare con gli occhi. Cibo e fumetti, incontro con Luigi Bona, direttore di “Wow, Spazio Fumetto” a Milano.
Meraviglia Italiana
Viale G. Mazzini, 88
00195 Roma
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tel 06 56569098 - cell. 393 9430866
“FATTORE COMUNE” 2018
Il Comune di Recco e il Consorzio della Focaccia di Recco col formaggio
con il Patrocinio di: Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari, Forestali e del Turismo,
Regione Liguria e Comuni di Recco, Camogli, Sori e Avegno.
presentano
“FATTORE COMUNE” Incontri fra DOP e IGP
Venerdì 16 novembre 2018
Il Consorzio della Focaccia di Recco col formaggio, che ha ottenuto nel 2015 il marchio di tutela comunitario I.G.P., ha promosso nel 2017 la prima edizione di “Fattore Comune”, un evento che mira a creare contatti tra eccellenze eno-gastronomiche, un costruttivo dialogo tra i Consorzi e le Amministrazioni Locali coinvolte che hanno in comune una DOP e IGP che porta il nome del Comune da cui prendono origine.
Dopo la partecipazione dello scorso anno di prodotti della Valle d’Aosta, Piemonte, Marche, Umbria e Lazio, in arrivo quest’anno le esperienze di prodotti DOP e IGP provenienti dal Trentino, Emilia Romagna, Toscana e Piemonte, oltre la Liguria.
Il Talk show è condotto da Federico Quaranta, giornalista RAI conduttore di Linea Verde di Rai1 e di Decanter trasmissione cult di Radio Rai 2, profondo conoscitore dell’enogastronomia italiana.
Programma TALK SHOW pomeridiano FATTORE COMUNE DOP IGP a Sori
Bernini Daniela
Consorzio della Focaccia di Recco col formaggio
Ufficio Stampa e Relazioni Esterne
Recco (GE) via XXV Aprile 14
Tel.: 0185730748 - 3357274514
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PREMIO ETICORK A CECCHETTO GIORGIO
Al Merano Wine Festival Amorim Cork Italia consegna il riconoscimento al progetto
solidal-Enologico all’azienda agricola Cecchetto Giorgio della cantina trevigiana: la Vendemmia solidale del Raboso Piave
Uno scroscio di applausi ha accolto l’assegnazione del premio Eticork di Amorim Cork Italia al Merano Wine Festival 2018. A riceverlo con emozione sul palco alcuni ragazzi dell’Associazione Italiana Persone Down (AIPD) - Sezione Marca Trevigiana - assieme a Giorgio Cecchetto, titolare dell’omonima azienda agricola di Tezze di Piave che ogni anno, dal 2005, organizza la “Vendemmia solidale del Raboso Piave”.
Un’iniziativa che vede questi ragazzi trasformarsi in vignaioli ed enologi, producendo circa 1000 bottiglie di Raboso del Piave, che con orgoglio presentano in primavera presso lo stand della Regione Veneto al Vinitaly a Verona. L’iniziativa è realizzata nell’ambito del Progetto Autonomia Sociale, che li vede coinvolti in tutte le fasi della produzione del vino: dalla vendemmia alla torchiatura e pigiatura, fino alla sigillatura. Una produzione da 1500 bottiglie all’anno numerate, ognuna con la propria etichetta disegnata a mano e firmata dal ragazzo che l’ha creata.
Il Raboso del Piave oltre a rappresentare il territorio e la sua storia, diventa così anche veicolo solidale, contribuendo a progetti a supporto della collettività, con l’obbiettivo di rafforzare il valore che può nascere dalla sincera volontà di fare impresa in maniera condivisa e inclusiva. Date queste premesse non poteva non entrare nella rosa delle aziende valutate da Amorim Cork Italia per il riconoscimento ETICORK, una forma di analisi e valorizzazione dei progetti solidal-enologici che si sono maggiormente distinti sul territorio nazionale per costanza, profondità di intervento e rilevanza sul territorio.
Un’opera anche comunicativa di sensibilizzazione, che permette all’azienda leader nelle chiusure in sughero di favorire la cultura della sostenibilità. Un impegno sempre più compreso anche dai media nazionali: il prossimo appuntamento che vedrà Amorim protagonista di un servizio televisivo, sarà nella rubrica "Parola di pollice verde", di e con Luca Sardella, il prossimo 1 dicembre alle ore 13.00 su Rete4.
Il Gruppo Amorim è la prima azienda al mondo nella produzione di tappi in sughero, in grado di coprire da sola il 40% del mercato mondiale di questo comparto, e il 26% del mercato globale di chiusure per vino; conta 22 filiali distribuite nei principali paesi produttori di vino dei cinque continenti.
Amorim Cork Italia con sede a Conegliano (Treviso), filiale italiana del Gruppo Amorim, si è confermata nel 2017 azienda leader del mercato del Paese. Con i suoi 42 dipendenti e una forza commerciale composta da 35 agenti con oltre 561.000.000 di tappi venduti per un fatturato, in crescita, di 57,8 milioni di euro (+12,9% rispetto al 2016). La sua leadership è dovuta ad una solida rete tecnico-commerciale distribuita su tutto il territorio della penisola, ad un efficace servizio di assistenza pre e post vendita ma anche all’avanguardia dei suoi sistemi produttivi e gestionali e soprattutto del suo reparto Ricerca&Sviluppo, al quale si associa una spiccata sensibilità per la tutela dell’ambiente e in particolare per la salvaguardia delle foreste da sughero. Lo sguardo al futuro vede una sempre più solida alleanza tra Tecnologia e Natura, con importanti risultati anche in termini di sostenibilità sociale: con il progetto Etico, Amorim Cork Italia ha infatti portato a compimento il primo circolo virtuoso di tutta la nazione, realizzando una granina per la bioedilizia generata dai tappi usati e raccolti dalle onlus che aderiscono all’iniziativa e ricevono dall’azienda un contributo per i propri progetti. Con l’iniziativa Eticork, invece, ha introdotto un riconoscimento per le aziende vitivinicole che assumono atteggiamenti virtuosi nella loro attività quotidiana.
Lorella Casagrande
539MILA PERSONE NON POSSONO CURARSI E ACQUISTARE MEDICINALI
IN 5 ANNI (2013-2018) IL BISOGNO DI FARMACI CRESCE DEL 22%
BANCO FARMACEUTICO PRESENTA IL RAPPORTO 2018 DONARE PER CURARE: POVERTÀ SANITARIA E DONAZIONE FARMACI”
Le famiglie povere spendono in farmaci il 54% del proprio budget sanitario (contro il 40% delle altre famiglie) perché investono meno in prevenzione. Spendono per il dentista solo 2,35 euro mensili (24,83 euro le altre famiglie). 13,7 milioni di individui risparmiano su visite mediche e accertamenti. Ma il SSN copre solo il 59,4% della spesa farmaceutica
Nel 2018, 539.000 poveri non si sono potuti permettere le cure mediche e i farmaci di cui avevano bisogno. Si tratta mediamente del 10,7% dei poveri assoluti italiani. La richiesta di farmaci (993.000 nel 2018) è aumentata del 22% nel quinquennio 2013-2018. Servono soprattutto farmaci per il sistema nervoso (32%), l’apparato muscolo-scheletrico (16%), il tratto alimentare e metabolico (13,4%), l’apparato respiratorio (8,7%) e le patologie dermatologiche (6,3%).
Anche quest’anno, inoltre, più 13 milioni di persone hanno limitato le spese per visite e accertamenti.
È quanto è emerso dal Rapporto 2018 - Donare per curare: Povertà Sanitaria e Donazione Farmaci, promosso dalla Fondazione Banco Farmaceutico onlus e BFResearch e realizzato, con il contributo incondizionato di IBSA, dall’Osservatorio Donazione Farmaci (organo di ricerca di Banco Farmaceutico). Il Rapporto 2018, presentato presso la sede di AIFA il 13 novembre, si è avvalso del contributo del comitato tecnico scientifico composto da Giancarlo Rovati, Gian Carlo Blangiardo, Massimo Angelelli (CEI), Silvio Garattini (Istituto Mario Negri), Francesco Soddu (Caritas Italiana), Marco Bregni (Associazione Medicina e Persona) Roberto Rossini (ACLI), Francesco Rocca (Croce Rossa) e Antonello Zangrandi.
I POVERI SPENDONO PER LA SALUTE UN QUINTO DEGLI ALTRI…
A causa di spese più urgenti (perché non rinviabili), le famiglie povere destinano alla salute solo il 2,54% della propria spesa totale, contro il 4,49% delle famiglie non povere. In particolare, possono spendere solo 117 euro l’anno (con un aggravio di 11 euro in più rispetto all’anno precedente), mentre il resto delle persone può spendere 703 euro l’anno per curarsi (+8 euro rispetto all’anno precedente).
…MA SPENDONO PIÙ SOLDI IN FARMACI PERCHÉ FANNO MENO PREVENZIONE…
Per le famiglie indigenti, inoltre, la quota principale della spesa sanitaria è destinata ai medicinali: 12,30 euro mensili, pari al 54% del totale. Il resto delle famiglie destina ai farmaci solo il 40% della spesa sanitaria, perché investe maggiormente in prevenzione.
…E POSSONO SPENDERE SOLO 2,35 EURO AL MESE PER IL DENTISTA
In tal senso, è particolarmente sintomatica le spesa delle persone in stato di indigenza per i servizi odontoiatrici: 2,35 euro mensili, contro 24,83 euro del resto della popolazione. Non è un caso che la cattiva condizione del cavo orale sia diventato un indicatore dello stato di povertà (economica e culturale).
13,7 MILIONI DI PERSONE RISPARMIANO SULLE CURE…
La strategia del risparmio coinvolge 5,66 milioni di famiglie e 13,7 milioni di individui, configurandosi come un vero e proprio comportamento di massa. Nel triennio 2014-16 la percentuale di italiani, tra le famiglie non povere, che ha limitato il numero di visite e accertamenti è passato dal 24 al 20%. La quota, invece, è aumentata tra le famiglie povere, passando dal 43,4% al 44,6%.
...MA LA QUOTA DI SPESA SANITARIA A CARICO DELLE FAMIGLIE AUMENTA
Nonostante questa strategia di contenimento della spesa sanitaria a proprio carico, i dati ufficiali indicano una progressiva divaricazione tra la spesa pubblica (in riduzione) e quella privata (in aumento). In particolare, la quota di spesa per assistenza farmaceutica non sostenuta dal Servizio Sanitario Nazionale e a carico totale delle famiglie sfiora il record storico, passando al 40,6% rispetto al 37,3% dell’anno precedente.
NEL 2017 RECORD DI MORTALITÀ – C’È UN LEGAME CON LA CRISI?
“Dal più recente bilancio demografico diffuso dall’Istat, nel 2017 i morti, in Italia, sono stati 649mila, 34mila in più rispetto al 2016. Nel 2015, i morti sono stati 50mila in più rispetto al 2014. Nell’ultimo secolo, solo nel corso della seconda guerra mondiale (1941-1944) e nel 1929 si registrano picchi analoghi. Il richiamo al 1929 evoca un legame tra malessere economico e debolezza del sistema socio-sanitario che, pur con tutte le varianti e le riletture indotte dai tempi moderni, può aiutarci a capire l’altalena della mortalità su cui rischia di adagiarsi la popolazione italiana”, scrive Gian Carlo Blangiardo nel suo editoriale contenuto nel Rapporto sulla Povertà sanitaria 2018.
“Per l’Agenzia Italiana del Farmaco, il cui obiettivo primario è la tutela della salute attraverso i medicinali, è fondamentale realizzare sinergie tra le Istituzioni, gli enti no profit e l’intera filiera del farmaco con l’obiettivo di eliminare quelle barriere socio-economiche, culturali e geografiche che possono ostacolare l’accesso alle terapie. Il bisogno terapeutico è uguale per tutti i cittadini e non può conoscere limitazioni” - ha dichiarato il Direttore Generale dell’AIFA Luca Li Bassi - “Le analisi messe a disposizione da Banco Farmaceutico attraverso l’Osservatorio sulla povertà sanitaria rappresentano un importante contributo di conoscenza sia per analizzare la situazione socio-economica del nostro Paese e le sue ricadute sulla salute pubblica che per individuare strategie di politica sanitaria che tengano conto della correlazione esistente tra la povertà e lo stato di salu te dei cittadini”.
“Sono davvero troppe le persone che non hanno un reddito sufficiente a permettersi il minimo indispensabile per sopravvivere. I dati pubblicati quest’anno nel Rapporto sulla Povertà Sanitaria dimostrano che il fenomeno si è sostanzialmente consolidato nel tempo e che, prevedibilmente, non è destinato a diminuire sensibilmente nei prossimi anni. Siamo anche convinti che il nostro Paese è caratterizzato da una cultura del dono che si esprime in maniera particolarmente visibile durante la Giornata di Raccolta del Farmaco, quando centinaia di migliaia di cittadini donano un medicinale per chi è più sfortunato. La strada per cambiare le cose è che quella cultura si diffonda sempre più anche tra le istituzioni e le aziende farmaceutiche e che quest’ultime inizino a contemplare la donazione non più come un’eccezione, ma come parte del proprio modello di sviluppo imprenditoriale destinato al bene di tut ta la comunità”, ha affermato Sergio Daniotti, presidente della Fondazione Banco Farmaceutico onlus.
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