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A TAVOLA CON IL RUCHE’
Genova, Milano e Montemagno le sedi di importanti eventi per l’anteprima della decima edizione della
Festa del Ruchè
Tre appuntamenti per valorizzare il Ruchè di Castagnole Monferrato con la cucina di grandi chef. Mancano pochi giorni alla decima edizione della Festa del Ruchè, in programma a Castagnole Monferrato sabato 13 e domenica 14 maggio, presso gli accoglienti ambientali della Tenuta La Mercantile.
In questa edizione l’evento ha un’importante anteprima con un calendario di appuntamenti conviviali in alcune città italiane. “A tavola con il Ruchè” è il titolo di un percorso enogastronomico che intende promuovere il Ruchè con piatti di importanti chef e avvicinare sempre di più il pubblico alle terre di questo vino inimitabile.
Si inizia giovedì 4 maggio a Genova presso la Locanda PEsciolino, a due passi dalla centralissima De Ferrari, Da Genova a Milano dove il Ruchè sarà di scena martedì 9 maggio al Ristorante “Al Pont de Ferr” in zona Navigli. Nelle due città, alla presenza di giornalisti, operatori del settore ed enoappassionati, sarà presentata l’edizione 2017 della Festa del Ruchè.
Ai piatti dei menu il pubblico potrà liberamente abbinare gli oltre 18 vini Ruchè di Castagnole Monferrato dei produttori partecipanti alla rassegna. Il terzo appuntamento è in programma venerdì 12 maggio sul territorio e rappresenta l’evento inaugurale della Festa del Ruchè.
Nelle sale del ristorante di Tenuta Montemagno andrà in scena un inedito menu a quattro mani, con la presenza degli chef stellati Massimiliano Musso (Ristorante Cà Vittoria di Tigliole) e Vittorio Fusari (Al Pont de Ferr di Milano). La Festa del Ruchè è promossa dall’Associazione Produttori del Ruchè di Castagnole Monferrato, con il sostegno del Consorzio di Tutela Barbera e Vini del Monferrato, con la collaborazione di Go Wine che cura l’organizzazione e d’intesa con il Comune di Castagnole Monferrato.
La Festa del Ruchè si svolgerà sabato 13 e domenica 14 maggio nel suo paese d’origine, Castagnole Monferrato, ma con produttori di tutti e sette i Comuni della sua delimitazione zonale: Castagnole Monferrato, Grana, Montemagno, Portacomaro, Refrancore, Scurzolengo e Viarigi.
Le aziende presenti al banco d'assaggio:
AMELIO LIVIO, Grana,
BAVA, Cocconato
BERSANO, Nizza Monferrato
BOSCO TOMMASO, Castagnole Monferrato
CALDERA, Portacomaro
CANTINE SANT’AGATA, Scurzolengo
CANTINA SOCIALE DI CASTAGNOLE MONFERRATO,
CAPUZZO RENATO, Castagnole Monferrato
CASCINA TERRA FELICE, Castagnole Monferrato
CRIVELLI, Castagnole Monferrato
FERRARIS LUCA, Castagnole Monferrato
GARRONE EVASIO & FIGLIO, Grana
GATTO PIERFRANCESCO, Castagnole Monferrato
GOGGIANO, Refrancore
LA FIAMMENGA, Penango
LA MIRAJA, Castagnole Monferrato
MARENGO MASSIMO, Castagnole Monferrato
POGGIO RIDENTE, Cocconato
TENUTA DEI RE, Castagnole Monferrato
TENUTA DELLA CASCINETTA, Viarigi
TENUTA MONTEMAGNO, Montemagno
PROGRAMMA E COME PARTECIPARE
Venerdì 12 maggio 2017 Ore 20.30: “A tavola con il Ruchè”: cena di gala.
L’evento si svolgerà presso la Tenuta Montemagno a Montemagno. E’ obbligatoria la prenotazione, per informazioni: Go Wine tel. 0173 364631.
Sabato 13 maggio 2017
Ore 16.30: convegno inaugurale.
Ore 19.00-24.00: apertura dei banchi d’assaggio, festa con i produttori, punto gastronomico, enoteca del Ruchè (vendita delle bottiglie), intrattenimento musicale, parco giochi per bambini.
Domenica 14 maggio 2017 Ore 10.30: convegno.
Ore 11.00: passeggiata sulla strada del Ruchè.
Ore 10.30-18.30: apertura dei banchi d’assaggio, festa con i produttori, enoteca del Ruchè (vendita delle bottiglie), intrattenimento musicale, parco giochi per bambini.
Ore 12 e ore 15.30: wine tasting riservato agli operatori professionali ed agli enoappassionati (gratuito, su prenotazione).
Ore 12.30: apertura punto gastronomico
Ore 15.00: esibizione di caccia con i rapaci (Aquile, Astori, Gufi Reali, Falchi) presso l’area del campo sportivo.
Per info e prenotazioni: Associazione Go Wine Via Vida, 6 Alba CN tel. 0173 364631 fax. 0173 361147 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. www.gowinet.it
Alle Famiglie dell’Amarone d'Arte il “Wine Awards for Friends” dalla rivista Feinschmecker
Per la prima volta in quindici anni un'associazione italiana
è premiata dall'autorevole magazine tedesco Feinschmecker, leader di settore
Sabato 29 aprile, nella raffinata cornice del Grandhotel Schloss Bensberg, a Bergisch Gladbach, vicino a Colonia, e Famiglie dell'Amarone d'Arte (Allegrini, Begali, Brigaldara, Guerrieri Rizzardi, Masi, Musella, Speri, Tedeschi, Tenuta Sant’Antonio, Tommasi, Torre D’Orti, Venturini e Zenato) sono state premiate con il “Wine Award for Friends” da Feinschmecker, autorevole rivista tedesca di enogastronomia, leader di settore. Per la prima volta un'associazione italiana è stata scelta dal prestigioso mensile. Si tratta di un caso esemplare, che farà storia dato che riconosce merito e impegno a un gruppo composto da 13 produttori storici di Amarone che ribadiscono il valore di una denominazione nei ristoranti e nelle enoteche di tutto il mondo oltre che sulle pagine delle più blasonate riviste e guide enologiche. Le Famiglie dell'Amarone d'Arte sono state scelte dal magazine perché sono un gruppo forte e coeso, riconosciuto dai mercati e dalla critica internazionali per l'importante impegno a favore della Valpolicella.
Premiazione della Famiglie Storiche
«Siamo onorati di ricevere il premio Awards for Friends, che aggiunge e conferma autorevolezza e prestigio alla nostra Associazione e ai suoi 13 membri, ma che va anche a vantaggio dell'Amarone e di tutto il territorio, la Valpolicella», ha dichiarato la Presidente, Maria Sabrina Tedeschi. «Lavoriamo tutti per il progresso e la valorizzazione della nostra terra e questi riconoscimenti internazionali evidenziano la bontà del nostro agire. Ci stiamo impegnando molto su questo fronte e i successi che raccogliamo ci motivano a perseverare nonostante si fatichi a trovare una sinergia con alcune istituzioni che pur avendo come finalità la promozione dell'Amarone, rifiutano di cooperare con la nostra Associazione. Feinschmecker ci riconosce sul piano internazionale la capacità di imporci sui mercati e di promuovere in maniera sinergica il vino di alta qualità nel mondo e valorizza i punti fermi del nostro agire: il rigore e la grande professionalità».
Il premio evidenzia ulteriormente la leadership dell'Associazione visti anche i recenti successi ottenuti dai due past president: Sandro Boscaini, patron di Masi, insignito del Premio Leonardo Qualità Italia, il riconoscimento che il Quirinale assegna ogni anno alle aziende più rappresentative del made in Italy, e Marilisa Allegrini prima produttrice italiana apparsa sulla copertina dell'autorevole rivista americana Wine Spectator.
“Wine Awards for friends” è quindi nuova linfa per le Famiglie dell’Amarone d’Arte che si confermano essere prestigiosi e riconosciuti ambasciatori dell’eccellenza vitienologica della Valpolicella in Italia e nel mondo.
Le Famiglie dell’Amarone d’Arte è un’Associazione nata nel giugno 2009 tra dieci storiche aziende della Valpolicella. Oggi vanta 13 soci, prestigiose aziende vitivinicole che da generazioni sostengono e promuovono il territorio: Allegrini, Begali, Brigaldara, Guerrieri Rizzardi, Masi, Musella, Speri, Tedeschi, Tenuta Sant’Antonio, Tommasi, Torre D’Orti, Venturini e Zenato. Le Famiglie dell’Amarone D’Arte fonda le proprie radici nei valori di storicità e artigianalità, espresse in ogni accezione e volte a far conoscere e preservare non solo i vini, ma anche una delle più strategiche zone di produzione vitivinicole italiane: la Valpolicella. Tutte le famiglie mettono a frutto un patrimonio di saperi consolidato nel tempo e un impegno costante alla qualità, alla tradizione e all’innovazione per testimoniare questo grande vino. Per garantire elevati standard qualitativi, dal 2009 si sono date precise regole produttive, con l’obiettivo di onorare la lunga storia della Valpolicella. Quale segno distintivo e identificativo, Le Famiglie dell’Amarone d’Arte appongono un ologramma esclusivo sulle loro bottiglie di Amarone, per renderle riconoscibili e dare un visibile senso di appartenenza all’Associazione. L’ingresso di nuovi Soci ha rafforzato l’interesse e il prestigio dell’Associazione, rendendola oggi un’istituzione riconosciuta e autorevole e sempre più parte attiva nelle scelte a favore dell’Amarone di qualità. amaronefamilies.it
LA FESTA DELLA FOCACCIA DI RECCO 2017
Domenica 28 maggio 2017
Organizzatori, promotori, patrocini e collaborazioni
riconosciuti a questo evento dedicato ad un prodotto unico al mondo.
La manifestazione è promossa dal CONSORZIO FOCACCIA di Recco e dal COMUNE di Recco.
Vede il patrocinio di REGIONE LIGURIA, CITTA’ METROPOLITANA di Genova e CAMERA di COMMERCIO di Genova,
con la collaborazione COMUNE di Avegno, PRO LOCO Recco, ASCOM delegazione di Recco
CIV Recco on line, COMITATO Piazza Gastaldi,
CONSORZIO RECCO Gastronomica e QUARTIERI 8 Settembre.
Una Festa che vede coinvolta tutta la Città e le principali Istituzioni regionali
in onore di questo prodotto che ne porta il nome.
LA FOCACCIA DI RECCO COL FORMAGGIO
La lunga storia dalle origini ad oggi di un prodotto unico al mondo.
Si narra che questo prodotto esisteva già all’epoca della terza crociata. “Era la Pentecoste di rose dell’anno 1189… la cappella dell’Abbazia di San Fruttuoso accoglieva i crociati liguri per un solenne Te Deum prima della partenza della flotta per la Terra Santa… Sulle bianche tovaglie di lino ricamate facevano bella vista i piatti di peltro e di rame, zuppiere di ceramica e di coccio colme di ogni bendidio: pagnotte di farro ed orzo impastate con miele, fichi secchi e zibibbo, carpione di pesce, agliata, olive e una focaccia di semola e di giuncata appena rappresa (la focaccia col formaggio)…”.
In tempi lontanissimi la popolazione recchese si rifugiava nell’immediato entroterra per sfuggire alle incursioni dei saraceni. Si narra che grazie alla possibilità di disporre di olio, formaggetta e farina, cuocendo la pasta ripiena di formaggio su una pietra d’ardesia coperta, venne “inventato” quel prodotto gastronomico che oggi conosciamo come “Focaccia di Recco col Formaggio”.
Sul finire del 1800, quando Recco contava circa 3.000 abitanti, ritroviamo la “Focaccia col Formaggio” nei cinque forni cittadini che campavano alla meglio vendendo esclusivamente le focacce liguri, uno di essi esiste ancor oggi. Alla fine dell’800 aprono a Recco le prime trattorie con cucina, ed a quei tempi la “Focaccia col Formaggio” veniva proposta unicamente nel periodo di celebrazione dei morti.
Grazie all’intraprendenza di “rechelini doc” ed abili osti di allora, i cui eredi sono divenuti col tempo professionisti panificatori e ristoratori di oggi, la focaccia col formaggio vide il suo sviluppo commerciale e d’immagine. Con le loro abilità attirarono nelle osterie e nei forni recchesi il bel mondo d’inizio secolo diffondendo questo prodotto “principe” della gastronomia cittadina
Le compagnie teatrali divennero clienti fissi perchè dopo lo spettacolo in teatro, da Genova si trasferivano a Recco richiamati dal profumo ... e dall’ospitalità infinita di quegli “osti” recchesi che, sempre aperti con le loro locande, fin da allora fecero della loro arte naturale “del far da mangiare” una professione cresciuta poi nel tempo precorrendo i tempi e tenendo infatti aperto fino a tarda notte i locali, tutto grazie a lei, la focaccia col formaggio che solo quì si trovava.
Osterie e semplici forni di allora hanno seguito l’evolversi del mercato divenendo oggi ristoranti e panifici famosi in tutto il mondo, che testimoniano il passaggio di illustri personaggi venuti da loro per “lei”, la focaccia di Recco.
Negli anni ‘50 con l'arrivo dei primi turisti si capisce che il futuro di Recco avrebbe potuto essere basato su di loro, con particolare attenzione a quello che oggi viene ormai chiamato “Turismo di gola”. Ed è a quel periodo che risale la prima festa della Focaccia col Formaggio, in cui lavorarono insieme ristoratori e fornai dell’intera città.
Nel frattempo viene costruita, raggiungendo la Riviera di Levante, l’autostrada Genova-Livorno, e Recco, grazie all’apertura del casello autostradale, beneficiò di un incremento notevolissimo dell’afflusso turistico. Sono gli anni in cui il boom economico accompagna il successo sempre crescente della gastronomia e della ristorazione recchese che attirava, come ancor oggi attira, personaggi del mondo dello spettacolo, politico e giornalistico, decretando alla propria città l’indiscusso titolo di “Capitale Gastronomica della Liguria” dove la focaccia col formaggio ne fa sempre da padrona.
Nel corso degli anni la Focaccia di Recco è cresciuta in modo esponenziale di apprezzamento varcando i confini territoriali ma, tanti consensi sono stati accompagnati anche da tante imitazioni. Un prodotto semplice e sano, con pochi ingredienti, lontano da ogni tipo di sofisticazione, eppure così difficile da riprodurre!
I produttori locali si sono così sentiti defraudati delle loro tradizioni, sentendosi in dovere di chiedere, dopo essersi costituiti in Consorzio, ed ottenere l’intervento delle Istituzioni preposte (Regione Liguria, Camera di Commercio di Genova, Ministero delle Politiche Agricole) per difendere il nome del proprio prodotto bandiera, da qui le motivazioni della richiesta IGP.
Proprio per questo il riconoscimento IGP
definitivamente registrato nel gennaio 2015 dalla Commissione Europea
rende omaggio alla storia di questo grande prodotto,
e con la FESTA DELLA FOCACCIA di Recco, ogni anno la quarta domenica del mese di maggio,
la Città ne celebra la fama.
La Focaccia di Recco col formaggio IGP è solamente in Liguria, a Recco, Sori, Camogli e Avegno.
LA FESTA DELLA FOCACCIA DI RECCO
Domenica 28 maggio 2017
Molte le riprese TV alla Focaccia di Recco, questa RAI UNO a febbraio.
RIEDEL CRYSTAL PRESENTA IL DECANTER AMADEO DOUBLE MAGNUM RAINBOW
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Nasce “Sinergie” al ristorante Tre Cristi Milano: un incontro gustoso tra cucina e a cultura Il primo appuntamento il 4 maggio con Roberto Perrone
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Camilla Rocca