Home
Bruciamo tutti. A che riga è (se c'è) la salvezza?
Bruciamo tutti. A che riga è (se c'è) la salvezza?
A Tempo di Libri il 23 aprile un confronto tra Walter Siti e Michela Marzano
Milano, 19 aprile 2017. In Alexis o il trattato della lotta vana, Marguerite Yourcenar osservava che è più difficile cedere una sola volta che non cedere mai. Era il 1929 e Alexis, musicista, dichiarava la propria omosessualità alla moglie. Don Leo, il prete protagonista di Bruciare tutto, il nuovo romanzo di Walter Siti, ha ceduto una volta, con un bambino, e poi i suoi gesti sono diventati pensieri. Le sue tentazioni durano anni, ma non cede nemmeno al bambino che gli si offre. Nella sua recensione di Bruciare tutto, Michela Marzano ha sottolineato "il vanto dell'esplicito" e la possibilità, forse inaccettabile, di assoluzione che una storia dichiarata di immaginazione e di pura creazione regala all'autore. La letteratura ha le spalle forti: ma chi la letteratura la scrive, le ha forti allo stesso modo? E qual è il compito della critica (se ne ha ancora uno)?
Tempo di Libri segue le discussioni del mondo culturale italiano e aggiorna il suo programma per portare questo dibattito, nato tra pagine dei giornali, in fiera: l'incontro Autostroncatura. È tempo di TuttoLibri con Michela Murgia, Marcello Fois e Walter Siti diventa così Bruciamo tutti. A che riga è la salvezza? Oggetti della letteratura e oggetti della critica (domenica 23, ore 12.30, Sala Bodoni, Pad 2), un confronto tra Walter Siti e Michela Marzano coordinato da Bruno Ventavoli di “TuttoLibri La Stampa” (alla lettera X di approfondimenti), cui partecipano anche altri scrittori, critici e giornalisti tra cui Marcello Fois, Lorenzo Pavolini, Chiara Valerio e Alessandro Zaccuri.
Tempo di Libri è su Internet all’indirizzo www.tempodilibri.it, su Facebook (@TempodiLibriMilano), Twitter (@TempodiLibri) e Instagram (@tempodilibri). Per ricevere via e-mail tutti gli aggiornamenti, le novità, le informazioni e le iniziative speciali legate alla Fiera e al mondo dell’editoria, della lettura e dei libri è possibile iscriversi alla newsletter Tempo di Librisu www.tempodilibri.it.
UFFICIO STAMPA
Daniela Poli – Ufficio Stampa Associazione Italiana Editori
Tel. 02 89280823 – cell. 335 1242614
Ex Libris Comunicazione
Tel. 02 45475230, Carmen Novella 335 6792295; Elisa Carlone 334 6533015; Marta Santopolo 331 3213168
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Varazze: parte la promozione turistica per il 2017
Questo il pensiero dell’Amministrazione comunale di Varazze, che sulla pagina facebook della città rivierasca https://www.faceboo
“Partendo dal presupposto che Varazze è una località multi-target – si legge sul post di facebook – dedicata in primo luogo alle famiglie, il logo ha disegno che riporta alle girandole usate dai bambini, molto colorate ed espressione dell’aria aperta e del gioco. Il centro della girandola è il nome di Varazze e sui “petali” tutte le attività sportive che si possono fare a Varazze (surf, bicicletta, nordic walking, barca a vela, pesca, corsa, arrampicata) e le principali aree di interesse: il mare, l’entroterra, le tradizioni, il centro storico e l’enogastronomia”
Oltre a evidenziare i diversi target presenti sul nostro territorio, la comunicazione turistica di quest’anno vuole sottolineare i “punti esperienziali” di maggior rilievo, ovvero “gli elementi con cui il turista entra in contatto per fruire dell’esperienza. Ecco così che si insegnerà, ad esempio, al turista che viene a Varazze come si fanno i ravioli di Alpicella o il nostro piatto tipico per eccellenza “I Mandilli de Vaze”, pasta a forma quadrata, marchiata su un lato dallo stemma di Varazze e prodotta dal Pastificio Artigianale Fiorini.
E’ nostra intenzione infatti – afferma l’assessore al turismo Filippo Piacentini – durante la promozione del Cundigiun, il grande evento della Città di Varazze in programma il 10-11 Giugno prossimi, in cui le frazioni scenderanno in Città per presentare tutti i loro piatti tipici, pubblicare sulla pagina facebook dei video in diretta che ne spiegano le varie fasi di preparazione . Durante la manifestazione, visto che molte specialità vengono cucinate al momento sarà possibile per il turista seguirne i procedimenti di lavorazione, come davanti ad un grande libro di cucina ligure, animato dalle persone del posto.
Il turista così, andando a scavare nelle tradizioni, negli usi e nei costumi di una località potrà godere di un’esperienza autentica, unica e personale; dall’altro potrà influire direttamente sulla vitalità della destinazione e sulla riscoperta delle proprie radici da parte della popolazione locale, intesa come tassello determinante dello sviluppo turistico dei luoghi.
La comunicazione turistica non sarà solo su facebook, ma seguirà anche i canali twitter, instagram e you tube.
"Abbiamo inoltre avviato – conclude l’assessore – nei giorni scorsi la distribuzione di un’anteprima degli eventi, diviso per aree di interesse, dall’enogastronomia allo sport, dalla cultura alle tradizioni. Un porta a porta negli hotel di Varazze, negli stabilimenti balneari ed in alcuni esercizi commerciali dalla Marina di Varazze al Lungomare Europa per informare sull’ampia offerta del Comune di Varazze in tema di eventi".
Festa del torrone di Cremona 2017
Festa del Torrone di Cremona
“La gola”: il tema dell’edizione 2017
Torna la Festa del Torrone a Cremona 9 giorni, da sabato 18 a domenica 26 novembre a Cremona, per innamorarsi follemente di una città attraverso mille iniziative, spettacoli, eventi ed incontri
L’edizione del 2017 della Festa del Torrone di Cremona si prepara ad essere letteralmente la più dolce che mai!
Da sabato 18 a domenica 26 novembre, ben 9 giorni di festa che trasformeranno Cremona nella capitale nazionale dell’intrattenimento e del dolce star bene!
Il tema della prossima edizione sarà “La gola”, e non potrebbe essere più azzeccato di così vista la città della Festa, famosa in tutto il mondo sicuramente per il torrone ma che annovera tra le sue eccellenze una cucina ricca e saporitissima. Si dice spesso che chi mangia bene è anche ricco di buonumore, e infatti a Cremona è difficile trovare qualcuno che non sia sorridente e gioviale. Molti saranno quindi gli appuntamenti speciali che esalteranno l’anima golosa e ghiottona di Cremona, che dal dolce al salato non teme confronti con nessun’altra città del mondo. Un vero e proprio girone dantesco, ma nella sua versione paradisiaca!
Obiettivo della SGP Eventi, la società che organizza l’evento, è di superare se stessa e il grande successo degli ultimi anni. Nel 2016 sono state 300mila le presenze in 9 giorni, 70 tonnellate di torrone venduto, oltre 300 pullman arrivati in città, 400 camper da tutta Italia, ristoranti e locali della città assediati dai visitatori.
E per farlo punterà su molte conferme ma altrettante novità. Non mancheranno infatti le costruzioni giganti di torrone, la rievocazione del matrimonio tra Francesco Sforza e Bianca Maria Visconti e il Torrone d'oro, ad esempio, ma entreranno anche iniziative di carattere storico, di animazione e intrattenimento.
Dal 18 al 26 Novembre, quindi, non perdete l’occasione di venire a Cremona. Le soprese saranno molte, per scoprirle in anteprima basterà seguire La Festa del Torrone su tutti i suoi canali social, in continuo aggiornamento.
Ufficio stampa:
Studio ESSECI, di Sergio Campagnolo - tel. 049.663499 Referente Simone Raddi Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
TUTTE LE NOVITA’ IN PROGRAMMA A MARE&MOSTO 2017
E' ONLINE IL CALENDARIO DELLE GIORNATE CON APPUNTAMENTI E DEGUSTAZIONI
Data evento: 14/05/2017 12:00 - 15/05/2017 19:00 Esporta evento

CONVENTO DELL’ANNUNZIATA – SESTRI LEVANTE
14 e 15 MAGGIO 2017
PROGRAMMA
DOMENICA 14 MAGGIO
Ore 09,30: Registrazione produttori e giornalisti.
Ore 10,00: QUALITA' E RINNOVAMENTO NELLA COMUNICAZIONE DEL VINO – tavola rotonda.
Un’analisi del cambiamento del ruolo delle guide nel panorama della divulgazione del vino.
Un percorso/confronto con curatori e giornalisti moderato da Paolo Angelini, Ufficio Stampa
AIS Liguria.
(SALA OLEANDRO)
Ore 12,00: Apertura banchi di assaggio vino e olio.
(ingresso, calice, tasca e carnet € 15,00 – Soci AIS € 10,00)
Mare&Mosto dedica al pubblico dei gourmet i piatti più tipici del territorio,
proposti negli spazi food curati da “U Bagnun”, il Tapullo e
La Sciamadda dei Vinacceri.
Una parentesi sorprendente e golosa,
affacciati sul mare cristallino della Baia del Silenzio,
per scoprire le eccellenze enogastronomiche di Liguria.
Ore 14,00: “La Liguria e la vendemmia 2016” - degustazione.
Degustazione/presentazione dei nuovi vini liguri contestualizzati all’annata 2016,
un Tasting da Levante a Ponente, che permetterà di mettere in luce
le peculiarità di un’annata di grande potenzialità.
Relatori: Marco Rezzano e Augusto Manfredi (SALA GINESTRA).
(Gratuita, su prenotazione, posti limitati)
Ore 15,30: “Saggi assaggi di oli Dop Riviera Ligure:
tre sottozone a confronto: Riviera dei Fiori,
Riviera del Ponente Savonese e Riviera di Levante”.
Il direttore di Olio Officina, Luigi Caricato, e il capo panel della Camera di Commercio di Genova,
Francesco Bruzzo, si confrontano con le produzioni dell’olivagione 2016,
annata complessa e con molte problematiche.
Relatori: Luigi Caricato e Francesco Bruzzo (SALA GINEPRO).
(Gratuita, previa prenotazione
Durante la giornata all’interno dei padiglioni, sarà possibile partecipare ai Percorsi Degustativi Guidati,
degustazioni itineranti tra vini e produttori liguri presenti a Mare&Mosto,
accompagnati da un Sommelier Degustatore A.I.S.
L’iniziativa è riservata ad un massimo di quattro partecipanti per gruppo;
punto di incontro e inizio percorso presso l’area di registrazione all’ingresso.
Prenotazione obbligatoria secondo le indicazioni allegate.
.
Programma di domenica 14 maggio:
ORE 13,00 La magia dei Colli di Luni
ORE 13,00 Il magnetismo di Dolceacqua
ORE 15,00 I segreti delle Cinque Terre
ORE 15,00 Alla scoperta di Pornassio
ORE 17,00 La Riviera Ligure di Ponente
ORE 17,00 Il Golfo del Tigullio - Portofino
Ore 19,00: Chiusura stand.
I RISTORANTI DI MARE&MOSTO
I ristoranti di Sestri Levante propongono cene con piatti, vini e oli del territorio.
L’elenco aggiornato dei locali aderenti è disponibile in calce.
L’iniziativa sarà preceduta dai “Menù di Mare&Mosto” che dall’8 al 15 maggio saranno disponibili
nei principali ristoranti della regione, concepiti sulla base delle ricette liguri tradizionali,
in abbinamento ai vini e agli oli liguri.
Le iniziative sono state realizzate in collaborazione con ASCOM – FEPAG e FIPE.
LUNEDI’ 15 MAGGIO
Ore 10,00: “Clayver botti in ceramica: l’evoluzione della specie” – incontro con partner tecnico.
Approfondimento a cura di Luca Risso e Maurizio Gasco, tecnici dell’AziendaClayver,
sui nuovi materiali ceramici per l’affinamento del vino, dalle forme tradizionali ai sistemi modulari per la cantina.
Relatori: tecnici aziendali (SALA OLEANDRO)
(Evento gratuito previa prenotazione obbligatoria)
Ore 12,00:Apertura banchi di assaggio vino e olio.
(ingresso, calice, tasca e carnet € 15,00 – Soci AIS € 10,00).
Mare&Mosto dedica al pubblico dei gourmet i piatti più tipici del territorio,
proposti negli spazi food curati da “U Bagnun”, il Tapullo e
La Sciamadda dei Vinacceri.
Una parentesi sorprendente e golosa,
affacciati sul mare cristallino della Baia del Silenzio,
per scoprire le eccellenze enogastronomiche di Liguria.
Ore 13,00: “L’Oltrepò e il Pinot Nero” – degustazione.
Degustazione di Pinot Nero dalle bollicine metodo classico al rosso.
Ci guideranno in questa degustazione Valeria Radice dell’azienda Frecciarossa, Fabiano Giorgi,
Presidente del Distretto vini di qualità Oltrepò Pavese e Marco Rezzano, responsabile della didattica di A.I.S. Liguria.
(SALA OLEANDRO – gratuita previa prenotazione)
Ore 15,00: “La difesa della cultivar Taggiasca” – tavola rotonda coordinata da Luigi Caricato.
(SALA GINEPRO)
L’ipotesi di ottenere una attestazione di origine che tuteli e valorizzi la cultura Taggiasca
si rende sempre più necessaria. Il rischio che la varietà divenuta ormai icona della Liguria
possa essere “scippata” da imprenditori esterni alla regione si
fa sempre più concreta. La Liguria non può perdere la sua oliva simbolo.
Non è per puro protezionismo che si sta facendo richiesta di una Dop specifica,
ma per preservare un territorio e difenderlo.
Coltivare la Taggiasca altrove può comportare il rischio di abbandono degli oliveti liguri,
in quanto poco competitivi a fronte di un territorio orograficamente complesso.
Ore 16,00: Concorso Miglior Sommelier di Liguria 2017.
Finale pubblica (SALA OLEANDRO)
Ore 18,30: Proclamazione vincitore Miglior Sommelier di Liguria.
Durante la giornata all’interno dei padiglioni, sarà possibile partecipare ai Percorsi Degustativi Guidati,
degustazioni itineranti tra vini e produttori liguri presenti a Mare&Mosto,
accompagnati da un Sommelier Degustatore A.I.S.
L’iniziativa è riservata ad un massimo di quattro partecipanti per gruppo;
punto di incontro e inizio percorso presso l’area di registrazione all’ingresso.
Prenotazione obbligatoria secondo le indicazioni allegate.
Programma di lunedì 15 maggio:
ORE 13,00 La magia dei Colli di Luni
ORE 13,00 Il magnetismo di Dolceacqua
ORE 15,00 I segreti delle Cinque Terre
ORE 15,00 Alla scoperta di Pornassio
ORE 17,00 La Riviera Ligure di Ponente
ORE 17,00 Il Golfo del Tigullio - Portofino
Ore 19,30: Chiusura evento – arrivederci al 2018.
INIZIATIVE COLLATERALI
Per le famiglie con bambini che volessero partecipare all’evento,
l’organizzazione di Mare&Mosto ha previsto un servizio di Baby Parking
gestito da operatori qualificati del Laboratorio Territoriale Tigullio
che si prenderà cura dei piccoli ospiti intrattenendoli con laboratori ludico-didattici dedicati alla vite,
all’olivo e al mare, in linea con i temi della manifestazione.
OSPITE ISTITUZIONALE
Quest’anno la realtà produttiva extra regionale che varrà ospitata all’evento sarà il
Distretto del Vino di Qualità Oltrepò Pavese che presenzierà durante i due giorni
con all’incirca venti produttori e che sarà protagonista di una degustazione dedicata al Pinot Nero.
Sarà anche presente una delegazione di produttori svizzeri, nel contesto di un educational tour
dedicato ai vini liguri promosso AYT Lugano in collaborazione con AIS Liguria.
OSPITE TECNICO
Dopo aver avuto quali partner tecnici nelle scorse edizioni aziende come Nomacorc e Garbellotto,
accogliamo quest’anno l’Azienda Clayver produttrice di vasi vinari in ceramica.
Una presenza interessante che vuole rappresentare un’occasione di approfondimento e conoscenza
per i nostri produttori in un ambito sempre in evoluzione.
COME RAGGIUNGERCI
In auto, autostrada A12 uscita Sestri Levante, direzione centro/passeggiata mare.
In treno stazione ferroviaria di Sestri Levante.
Ex Convento Annunziata – Via Portobello, 1 – 16039 Sestri Levante (Ge)
DOVE PARCHEGGIARE
PER OPERATORI: presso la stazione ferroviaria di Sestri Levante con servizio navetta
continuato e gratuito da e per la manifestazione
dalle 9,00 alle 12,00 e dalle 17,00 alle 20,00
PER VISITATORI: presso Via Baden Powell e passeggiata mare.
Accrediti alle degustazioni e stampa su:
RISTORANTI MARE&MOSTO A SESTRI LEVANTE
ANGIOLINA
CANTINA DEL POLPO
LA SCIAMADDA DEI VINACCERI
OLIMPO
OSTERIA CÓNBO
POLPO MARIO
PORTOBELLo
REZZANO
DA NATALE IDEA AROMI & SAPORI SENZA TEMPO
Di Virgilio Pronzati
La fine del 2016 coincide con Natale Idea. Iniziativa gradita ai genovesi e non, di tutte le età. Migliaia di giochi, abbigliamento, elettronica, specialità gastronomiche, casalinghi, arredamento, ecc. Un po’ tardiva la mia cronaca, per ripetuti attacchi alla mia salute (non è ancora finita). Frequentando da molti anni “i giardini” del cibo, del vino, nonchè dell’extravergine, non potevo non scrivere di alcune golosità, di cui un’ungherese e due di casa. Infine, rari a vedersi decine di varietà di tuberi, alcuni di rape e di aglio. Come si fa per gli ospiti, il primo è il kürtőskalács. Conosciuto in casa, sconosciuto o quasi, negli altri Paesi.
Recentemente conobbe ampia notorietà, essendo il dolce più gradito e consumato dai visitatori dell’Expo di Milano. Il kürtőskalács (dall’ungherese "kürtő": camino per la sua forma) è il dolce più antico di questa nazione. Originario della Terra dei Siculi regione dell’antica Transilvania, questo dolce è presente ovunque: in pasticcerie, panifici, botteghe artigiane e sui banchi di piccole e grandi sagre, dove è fatto al momento. Dalla pasta simile ai Croissant è ideale per la colazione mattiniera. E’composto da una sottile sfoglia lievitata e zuccherata, tagliata a striscie e arrotolate attorno ad un cilindro di legno, come un grosso cannolo e cotto su uno spiedo cilindrico che ruota lentamente.
Maria Kaszoni e la figlia Tunde Hejia Makai con in mano rispettivamente, il Kurtoskalacs crudo e cotto
Prima della cottura il kürtőskalács va fatto rotolare schiacciandolo leggermente per renderne uniforme l’esterno, spennellato con burro fuso (o margarina e strutto) e zuccherato. Tolto caldissimo dallo spiedo, secondo i vostri gusti, si può spolverarlo di cacao e cannella in polvere, passarlo su semi di cumino e papavero, scagliette di cioccolato, noci e nocciole macinate minutamente. Il risultato ? E’ un dolce morbido all’interno, con sottile crosta croccante, dai diversi aromi e sapori speziati. In italia piacerebbe sia dolce che salato. Per esempio, essendo cilindrico e vuoto, la farcia per il salato potrebbe essere una mousse di prosciutto, di fegatini di pollo e fonduta. Per il dolce ancor più semplice: riempito con crema chantilly, montebianco e gianduia.
La presenza a Genova dello stand ungherese non è un caso. Il dr Pietro Bellantone Presidente delle Associazioni Culturali EventidAmare e Liguria-Ungheria, assieme a Maria Csontos addetta consolare al Consolato Ungherese a Genova e Segretaria dell’Associazione Culturale Liguria-Ungheria, da almeno un decennio progettano e realizzano importanti manifestazioni in entrambi i Paesi. Da questo connubio, nacque alcuni anni fa, la pasta tricolore: un prodotto di qualità che, oltre ad avere gli stessi colori, suggella l’amicizia e la collaborazione tra liguri e ungheresi.
Riccardo Nobile U Camugin mentre prepara panissette e pesce fritto
Passando a quelli di casa, da qualche secolo hanno fatto la storia della cucina genovese e ligure. La Farinata e la Panissa. Entrambe fatte con la farina di ceci, per lungo tempo sono statti i “mangiari” della gente più povera. Già nel Medioevo scaricatori di porto e manovali, erano i maggiori consumatori, per il basso costo e l’alto potere calorico - nutrizionale. Le teglie di Farinata sono ancora adesso nelle tipiche botteghe e, in parte la Panissa. Quest’ultima è una polentina di farina di ceci cotta a lungo, versata in teglia, lasciate raffreddare e tagliata a piccole losanghe, condita poi con sottili rondelle di cipollotto, pepe nero macinato, sale e olio extravergine di oliva.
Un piatto antico che sembra attuale, da cui un antipasto sia estivo che di tutto l’anno. Dalla Panissa alle Panissette il passo è breve. A fette, bastoncino grande e piccolo, tonde, quasi quadrate e fritte. Ancor calde e con un pizzico di sale fino, sono irrinunciabili. La seconda golosità nostrana è il merluzzo che, secondo com’è trattato, prende il nome di Stoccafisso (in genovese stokkefiscie: pesce bastone) quando è eviscerato e fatto essiccare all’aperto per 3-4 mesi. Baccalà quando e privato di tutto, tagliato a grossi pezzi e conservato sotto sale. Se il Baccalà ha un posto importante nella cucina ligure, ancor di più lo Stoccafisso. Stocche e bacilli (stoccafisso e piccole fave secche) ha origini medioevali. Accomodato, cioè conciato (aggiunto con atri ingredienti) è gradito oltre i confini nostrani.
La sfida Tunde Hejia Makai col Kurtoskalacs e Fabio Ventriglia con lo stoccafisso
Nella versione Brandacujun è simile a una specialità provenzale. Delizioso nelle frittelle: I mitici Frisceu de stucchefisce. Uno dei più antichi cosi detti Strit food. In ultimo, ma non meno importante, l’introduzione di un tubero che cambiò in meglio la nostra e tutte le altre cucine: la Patata. Dalla patata si ottengono centinaia di piatti, per la maggioranza salati, spazianti dagli antipasti ai dolci. Non solo: oltre che straordinariamente versatile è ricca di preziosi elementi minerali utilissimi per la nostra salute. L’utilizzo della patata (nelle sue varietà) nella gastronomia, prima in quella di casa, poi in quella dei locali pubblici, fu merito dell’agronomo francese Antoine Auguste Parmentier.
Prigioniero in Germania nel periodo della guerra dei Sette anni (1756-1763), Parmentier, costretto a cibarsi di patate, si convinse profondamente del loro valore nutritivo che, tornato in libertà, promosse con successo una capillare campagna a favore della patata in tutta la Francia, affinché se ne diffondesse la coltivazione e il suo consumo. Ancora oggi in Francia, le preparazioni culinarie che hanno come base o contorno le patate, sono chiamate Parmentier (o alla Parmentier). Versatile in cucina – dall’antipasto al dolce – la patata è consigliata nell’alimentazione per l’apporto moderato di calorie, la quasi assoluta mancanza di grassi, la ricchezza di sali minerali e di glucidi, nonché la presenza di vitamine, in particolare la vitamina C o acido ascorbico che, notoriamente, inibisce lo scorbuto. 100 gr forniscono 85 kcal. Doveroso, citare gli stand dove hanno presentato e fatto degustare alcuni prodotti: Ungheria, Camugin, Norge e Muscarà.
Marina Muscarà nel suo stand colmo di biodiversità