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Lo Spumante emerso dal Mare
Di Virgilio Pronzati
Alcuni anni fa, la notizia che Pierluigi Lugano realizzò il primo spumante affinato in mare a oltre 50 metri di profondità, fece velocemente il giro del mondo. Ne scrissero centinaia di testate, tra cui il famoso New York Times. Un fatto mediatico di straordinaria diffusione, che a parte la meritata notorietà, non tolse a Lugano l’innata modestia e obiettività. Infatti, fu un exploit maturato dopo studi e molteplici considerazioni, cioè derivato da un progetto. Da quattro anni, dal 2011 a oggi, il suo Spumante Abissi prodotto con la stessa tecnica di “spumantizzazione subacquea”, è oggetto di lodi e critiche. Qualche critica, non essendo come tutti profeta in patria, viene proprio dal Tigullio. Prezzo elevato ma non lo stesso sulla qualità, sono i giudizi più ricorrenti. Fortunatamente, sia nel resto d’Italia che all’estero, raccoglie positivi consensi. Valutando i giudizi di casa nel modo più oggettivo possibile, mi viene da pensare che siano frutto di una mentalità “condominiale”.
E’ ormai noto che chi ottiene il successo è spesso visto con invidia e antipatia. La realtà, come per altri emeriti produttori, è ben diversa. Pierluigi Lugano oltre il reddito che trae dal suo lavoro, utilizza al meglio i vitigni locali, valorizzando concretamente sia l’aspetto viticolo sia tutto il territorio di produzione. Facile fare gli spumanti con il Chardonnay, difficile farli con Bianchetta Genovese e Vermentino. Poi, quella che sembra la nota dolente, il prezzo. Il costo delle operazioni d’immersione e riemersione è di circa 60.000 euro. Solo il pontone è costato 500 euro all’ora, da assommare al battello d’appoggio, ai sommozzatori, ai marinai e quant’altro. Una cifra cospicua che non lascia indifferenti, visto quanto ci vuole oggigiorno a guadagnarli. Ci sarebbero da aggiungere altre migliaia di euro per cambiare via via, gabbie e cinghie usurate. Non parlo a difesa di Lugano – tanto non ne ha bisogno – ma perche sono stato testimone di queste suggestive ma costose operazioni.
Per più di sei ore in piedi su un pontone, ho assistito all’operazione di recupero di 30 delle 43 gabbie (di cui sette lasciate per la Riserva) depositate sul fondo del mare di Sestri Levante, a circa 500 metri dalla costa. Le operazioni di recupero delle gabbie metalliche, sono state interamente filmate da due appassionati operatori cileni, e concluse dall’immancabile intervista a Pierluigi Lugano. In precedenza, il momento piacevole della calda giornata con un brindisi dello spumante appena emerso. A goderne, oltre a Pierluigi, il suo amico marinaio e me, tre affascinanti signore di cui una russa, una brasiliana e Alessia Cotta Ramusino, cantante e sommelier. A finire piacevolmente la giornata, una cena alla Trattoria Pergola Paggi di Sestri Levante, con golosità liguri abbinate ai vini della Cantina Enoteca Bisson, serviti impeccabilmente e illustrati ai numerosi clienti dalla sommelier Patrizia Agresti, Delegata Ais per Tigullio promontorio di Portofino.
Due parole sul produttore e il vino
Pierluigi Lugano è sicuramente un personaggio nel mondo del vino. Senza squilli di tromba e grancassa, ma con tenacia e professionalità, si è ritagliato una solida immagine nel contesto vinicolo ligure e non solo. Nei primi anni 70, Pier Luigi Lugano allora insegnante d’arte (pregevoli i suoi disegni e bassorilievi), s’innamora del vino. Rapidamente acquisisce informazioni sulla tecnica di produzione dei vini e della degustazione, frequentando i tre Corsi specifici organizzati dall’Associazione Italiana Sommelier Delegazione della Liguria. Non solo, dopo avere ricevuto meritatamente il Diploma di Sommelier, partecipa al Concorso del miglior Sommelier d’Italia. Dalla prima e piccola rivendita di vino situata in un vicolo del centro di Chiavari, compie il gran passo, affittando l’attuale cantina con l’annessa enoteca. Infaticabile e con le idee chiare, seleziona e vende anche ottimi vini sfusi con un più che buon rapporto qualità-prezzo.
Profondendo ancora maggiore impegno e risorse economiche, rileva la cantina-enoteca, dandogli l’attuale carisma e producendo vini liguri di qualità, in particolare del levante genovese e, in parte, spezzino. Da alcuni anni il gran salto, passando dall’acquisto delle uve, all’impianto di propri vigneti. L’ultimo dei suoi tanti successi, Abissi: l’unico Spumante Doc della Liguria sino a qualche anno fa. Un vino dall’aspetto brillante, di colore giallo paglierino abbastanza intenso, con perlage molto fine, fitto e continuo. Al naso si presenta intenso, persistente, fine, con netti sentori di fiori ed erbe di campo appassiti, mela renetta e lieve d’agrumi (cedro) e brezza marina. In bocca è secco, fresco, molto sapido, delicatamente caldo, di buona ed equilibrata struttura, persistente, con piacevole fondo sapido-minerale. Quello assaggiato sul battello e non ancora sboccato, è ovviamente non perfettamente limpido, di colore paglierino scarico con netti riflessi verdolini, e con perlage fine e discretamente fitto e continuo. In bocca è secco, molto fresco e sapido, piacevolmente minerale e iodato, di buona struttura e persistenza.
Le bottiglie dell’annata 2013 (in totale circa 22.500) contenute nelle gabbie metalliche emerse recentemente, saranno sul mercato a ottobre-novembre di quest’anno. Circa 18.000 bottiglie da 75 cl di Spumante Doc Metodo classico Pas dosè, prodotto con uve Bianchetta Genovese, Vermentino e una piccola parte di Simixà da vigneti dell’età media di 15 anni situati a Verici e Trigoso. Della stessa tipologia: 780 Magnum e 50 Jeroboam. Del Rosè prodotto con Ciliegiolo e Granaccia della medesima età dei vitigni e provenienza, sono state ottenute 2.800 bottiglie da 75 cl e 255 Magnum.
Pasta & Pomodoro LAB
Stuzzicare la creatività con Pasta & Pomodoro LAB Domenica 30 agosto il laboratorio didattico-degustativo alla Corte di Giarola (PR) I carboidrati della pasta e le vitamine del pomodoro. Dietro al binomio principe della dieta mediterranea c’è una lunga storia che vede Parma protagonista. Per scoprirla, si potrà parteciparedomenica 30 agosto alle ore 16,00 a Pasta & Pomodoro LAB, un evento proposto al Museo della Pasta di Giarola (Parma) dall’Associazione “L’Osservatorio Gastronomico” con il patrocinio del Master COMET - Cultura, Organizzazione e Marketing dell’Enogastronomia Territoriale dell’Università di Parma.
I partecipanti – dopo la visita al Museo della Pasta e al Museo del Pomodoro, guidata da Alice Rossi, Guida turistica di Explora Emilia Travel and Taste e Docente del Master COMET dell’Università degli Studi di Parma – prenderanno parte al laboratorio polisensoriale che stimola la creatività in cucina attraverso la degustazione dei prodotti ai quali la Corte di Giarola ha dedicato due dei Musei del Cibo della provincia di Parma. Il percorso esperienziale, condotto da un gastronomo professionista, toccherà i principi della corretta alimentazione tra storia, coltivazione e trasformazione dei due frutti della terra che si sposano perfettamente nel piatto così come nella location espositiva. Dulcis in fundo si avranno la Degustazione e l’Aperitivo creativo, per un’esperienza stuzzicante che coinvolge i sensi.
Pasta & Pomodoro LAB è inserito del ciclo di laboratori Food LAB Valley, un progetto incluso nelle proposte culturali del Club di Prodotto Parma nel Cuore del Gusto e ogni laboratorio propone un’esperienza didattico-degustativa che permette di entrare in contatto direttamente e conoscere a tutto tondo i prodotti tipici della Food Valley. La prenotazione è obbligatoria entro il 27 agosto presso il Parma Point (Tel. 0521/931800). L’appuntamento con Pasta & Pomodoro LAB prevede la visita guidata all’interno dei Musei della Pasta e del Pomodoro (40 minuti circa), uno speciale laboratorio polisensoriale con Degustazione finale e Aperitivo creativo. La durata prevista è di circa due ore, dalle 16,00 alle 18,00 e il costo a persona, comprensivo di tutto, è di 15,00 euro.
5-7 settembre 2015,
torna a Verona Soave Versus
In occasione dell'evento enogastronomico che si tiene tra piazza Bra e il Palazzo della Gran Guardia, Strada del vino Soave propone una speciale offerta soggiorno che consente di partecipare alla manifestazione e, nel contempo, di visitare le terre del Soave.
Un weekend settembrino epicureo, perfetto per rintuzzare il malumore post ferie, è quello proposto da Strada del vino Soave. Che in occasione di Soave Versus, evento enogastronomico organizzato dal 5 al 7 settembre 2015 a Verona dal Consorzio Tutela Vini Soave in collaborazione con Strada del vino Soave e Associazione Soave Versus, ha ideato un'offerta che consente di partecipare alla manifestazione e, nel contempo, di visitare le terre del Soave, poco distanti dalla città scaligera.
La manifestazione. L'evento dedicato alle migliori interpretazioni del Soave si tiene a pochi metri dall'Arena di Verona, in piazza Bra e nel Palazzo della Gran Guardia (dalle ore 18 alle ore 23). Alla manifestazione saranno presenti 45 cantine selezionate che faranno degustare ai visitatori più di 200 vini. In un contesto di classe ed esclusività, saranno coinvolti artigiani del gusto e grandi chef - veronesi e non - che si confronteranno tra tradizione e innovazione in una serie di cooking show. E' previsto anche un confronto fra ristoratori e sommelier in compagnia di Fede&Tinto, della trasmissione Decanter di Rai Radio2. Saranno inoltre organizzati focus di approfondimento, forum e laboratori didattici che vedranno il coinvolgimento degli ospiti. Un assaggio di quello che potrà essere Soave Versus ci sarà già martedì 1 settembre al Teatro Romano a Verona, con un’anteprima di eccezione accompagnata dalle musiche del chitarrista blues Rudy Rotta e la sua band in uno show che vedrà coinvolta anche la grande firma deiDeep Purple, il batterista Ian Paice. A Rudy Rotta sarà affidato anche l’unplugged conclusivo del Versus 2015 nella serata di lunedì 7. Maggiori info: Consorzio Tutela Vini Soave, www.ilsoave.com
La proposta soggiorno di Strada del vino Soave comprende 1 ingresso a Soave Versus, 1 pernottamento in hotel/B&B con prima colazione nel territorio della Strada, che si snoda ad anello per una cinquantina di chilometri nella Pedemontana dell'Est Veronese, lungo le valli di Mezzane, d’Illasi, Tramigna e d’Alpone. L'offerta include anche la visita guidata al borgo medievale di Soave, Bandiera Arancione TCI, e la visita ad un'azienda vitivinicola socia della Strada, con degustazione di vini in abbinamento a prodotti tipici di qualità. Maggiori info: Strada del vino Soave, tel. 045-7681407www.stradadelvinosoave.com
Gaiares di Marina Meneguzzi
“Val d’Orcia Experience“ a Castiglione d’Orcia
la notte del 10 agosto
10 Agosto 2015 - Calici di Stelle interpretato in chiave valdorciana con i grandi vini Orcia Doc, i “Leggera Electric Folk Band” e i maggiaioli, i pici, le grigliate di maiale, la ciaccia dei morti, gli artigiani … persino favole della tradizione valdorciana per bambini nella campagna più bella del mondo. Castiglione d’Orcia sarà dunque un paese in festa per la “Val d’Orcia experience”: i visitatori potranno assaggiare, ballare, giocare in stile valdorciano e persino tirare la pasta sotto la guida di vere massaie castiglionesi o imparare a fare la ciaccia dal fornaio.
Altro protagonista della notte di Calici di Stelle - serata realizzata con il sostegno della Camera di Commercio di Siena - sarà la musica con i maggiaioli di Castiglione d’Orcia, eredi di un’antica tradizione gelosamente conservata, che percorreranno a piedi il centro storico toccando le zone dedicate alla degustazione dei vini con i produttori e alle “Pillole di vino” dedicate al vino Orcia Doc (a cura della delegazione Onav Siena), al mercatino dell’artigianato, l’isola dei bambini con le favole valdorciane e il teatro animazione con i Circusbandando, alla zona gourmand con performance sul libro “A cena con Babette” di Giovanni Pellicci e Lorenzo Bianciardi, il braciere di carni locali, gli assaggi di crostini tipici toscani, le chiocciole di Campiglia d’Orcia, la lezione di pici e gli show cooking nei ristoranti… le vespe d’epoca per i wine tour ….
<L’orgoglio di appartenere alla campagna più bella del mondo è il filo conduttore di Calici di Stelle 2015 a Castiglione d’Orcia>> ha detto il Sindaco Claudio Galletti che, insieme all’Assessore Alice Rossi, ha coinvolto persino i ristoranti che proporranno un piatto di antica tradizione locale con un calice di vino Orcia Doc. <<E’ la notte delle stelle cadenti e degli assaggi che qui in Val d’Orcia ha il sapore del “vino più bello del mondo” l’Orcia>> aggiunge Donatella Cinelli Colombini, Presidente del Consorzio, facendo riferimento al progetto, cofinanziato da Toscana Promozione, che promuove le cantine nel loro territorio di produzione con depliant e mappe. Che come spiega Luchino Grappi, Presidente della Strada del Vino Orcia, <<da questa estate saranno in distribuzione con totem dedicati nei parcheggi e negli uffici turistici principali del territorio dell’Orcia Doc>>.
Clou e grande attrazione della serata il concerto (ore 22,30) dei “Leggera Electric Folk Band”, una formazione musicale unica nel suo genere in Toscana, che unisce la potenza del rock alla poesia del canto popolare. Lo spettacolo avrà inizio con la presentazione ufficiale del nuovo disco (ore 22:00), frutto del lavoro di ricerca durato quasi due anni. Grazie alla preziosa collaborazione di Riccardo Corso, produttore artistico del disco e noto chitarrista, che collabora attualmente con alcune delle più celebri figure del panorama musicale italiano, è stato possibile vestire i vecchi canti tradizionali con abiti moderni, avvicinando così fasce di pubblico sempre più ampie, senza perdere la genuinità del passato. In questo disco i Leggera sono andati alla scoperta di antichi mestieri delle nostre zone: dal minatore, al carbonaio, dal mulaio allo spazzacamino. Il desiderio è riportare alla luce quelle che sono le radici del nostro territorio e della nostra cultura, affinché le giovani generazioni possano apprezzare e non dimenticare il ricco patrimonio culturale che caratterizzano le nostre radici. A evidenziare l'ottimo lavoro svolto, la partecipazione straordinaria del cantautore romano Simone Cristicchi che arricchisce il lavoro con un commovente monologo.
La loro musica è un esempio di quella congiunzione fra passato e presente che nella magica notte del 10 agosto i visitatori troveranno nei cibi, nelle produzioni artigiane, nei vini e soprattutto nella gente di Castiglione d’Orcia.
Castiglione d’Orcia - cenni storici
Nel 714 Castiglione d’Orcia era un castello della nobile famiglia senese degli Aldobrandeschi. Per un breve periodo fu uno stato indipendente per poi, nel Trecento, essere incluso fra i possedimenti di Siena. La sua posizione alta sulla Val d‘Orcia ne fece una sorta di sentinella sulla via Cassia e poi sulla Francigena. Una sorte che, soprattutto per Rocca di Tentennano, sul lato opposto e più alto dello sperone roccioso, determinò assedi e contese per impossessarsi di questa roccaforte strategica. Molto belle la Chiesa di Santa Maria Maddalena e la Pieve dei Santi Stefano e Degna, i cui principali dipinti sono ora esposti nella Sala d’Arte nel centro di Castiglione. Nel comprensorio comunale vanno inoltre ricordati il castello della Ripa, il campanile di Campiglia e gli enormi pozzi di cui, quello di Rocca d’Orcia, è il più grande della Provincia di Siena. Rocca di Tentennano ospitò Santa Caterina da Siena che proprio lì, nel 1367, imparò a scrivere. La zona è ricca di sorgenti la più importante delle quali è Vivo d’Orcia che per decenni ha dissetato la città di Siena.
Nella prima metà del Novecento, Castiglione d’Orcia ha raggiunto una popolazione di circa 5.000 abitanti che si è attualmente dimezzata. Le attività prevalenti sono l’agricoltura e il turismo con particolare riferimento al turismo termale le cui antiche acque calde formano il meraviglioso fosso bianco di Bagni San Filippo.
Consorzio del Vino Orcia e vini Orcia DOC
La denominazione Orcia è nata il 14 febbraio 2000 e comprende le varietà Orcia ottenuto da uve rosse con almeno il 60% di Sangiovese e Orcia Sangiovese con almeno il 90% di questo vitigno, entrambe anche nella tipologia “Riserva”. La denominazione Orcia comprende anche le tipologie Bianco, Rosato e Vin Santo.
I vini nascono in una quarantina di cantine e manifestano l’impegno e la passione dei produttori che nella stragrande maggioranza fanno tutto direttamente: dalla vigna alla vendita delle bottiglie. In un’epoca di globalizzazione, il vino Orcia è ancora un prodotto familiare, fatto da chi vive in mezzo alle vigne, nel rispetto della natura e con ottime competenze di enologia e viticultura.
Il vino Orcia è prodotto in uno dei comprensori agricoli più belli del mondo e in parte iscritto nel patrimonio dell’Umanità Unesco. 13 comuni: Buonconvento, Castiglione d’Orcia, Pienza, Radicofani, San Giovanni d’Asso, San Quirico d’Orcia, Trequanda e parte di Abbadia San Salvatore, Chianciano Terme, Montalcino, San Casciano dei Bagni, Sarteano e Torrita di Siena.
Leggera Electric Folk Band
La Leggera Electric Folk Band è uno dei gruppi più interessanti del panorama musicale toscano. Nato da un lavoro di ricerca sulla tradizione delle "canzoni da osteria" che li ha condotti a rivisitarle in chiave moderna, con un effetto di enorme energia e nuove sonorità.
Membri:
MARINA NUCCIOTTI: Voce GIANMARCO NUCCIOTTI: Voce, Chitarra acustica, Chitarra elettrica, Ukulele, Armonica. MATTEO BENEDETTELLI: Pianoforte, Tastiera e Fisarmonica IVANO ROSSI: Sax soprano, Sax baritono, Chitarra 12 corde GUIDO NUCCIOTTI: Clarinetto e Quartino FRANCESCO CENCINI: Basso DARIO ROSSI:Batteria DOMENICO GIARAMITA: Percussioni JESSICA BONELLI: Cori DANIELE BALLERINI: Cori
Per ulteriori informazioni:
Consorzio Vino Orcia
IL TIMORASSO AL MARE
Di Virgilio Pronzati
Foto di Armando Rao
Due parole sul Tortonese
I produttori di Colli Tortonesi Doc Timorasso sul pontile dei Bagni Oasis
Sino a due decenni fa, il Tortonese era considerato la Cenerentola del Piemonte vitivinicolo. Tra le cause, la mancanza di grandi e blasonate cantine, i prezzi più bassi sia delle uve che dei vini rispetto alle altre zone produttrici, la gran vendita di vini sfusi in damigiane e taniche e, la mancata citazione di questi vini sulle riviste cosiddette specializzate o un certo disinteresse da parte della stampa di settore. Oggi fortunatamente le cose sono cambiate. Il merito di ciò va in primis al viticoltore Valter Massa che, col suo Timorasso, ha richiamato l’attenzione su di se, facendo non solo parlare e scrivere del territorio, ma stimolando altri produttori a produrre vini di pregio. Oggi la qualità dei vini dei vari produttori è certamente di buon livello. Così anche il loro numero. Dai pochi produttori del passato recente, oggi sono oltre cinquanta, di cui 31 associati al Consorzio di Tutela Colli Tortonesi.
Strumento creato con le finalità di fornire alle aziende vitivinicole associate, i mezzi tecnici per migliorare non solo nel vigneto ed in cantina per produrre così vini di qualità, ma anche – fattore tra i più importanti – per promuoverne l’inserimento nei vari segmenti del mercato e diffondere e valorizzare l’immagine delle tre valli, Curone, Grue ed Ossola. Da alcuni lustri i vini Doc tortonesi di vari produttori, sono inseriti sulle più importanti e seguite guide nazionali di settore. Il Tortonese è terra di confine, crocevia strategico di antichi popoli, dove la vite è coltura millenaria. Il comprensorio viticolo D.O.C. Colli Tortonesi presieduto da Stefano Bergaglio è costituita da trenta comuni, aventi tutti un denominatore comune: la predisposizione geologica e climatica ad ospitare una viticoltura di elevata qualità. La superfice vitata è di circa 300 ettari con un milione di bottiglie commercializzate, di cui 70 ettari di Timorasso da cui derivano 350 mila bottiglie dell’omonimo vino.
I Vini
La Doc Colli Tortonesi comprende 30 comuni con epicentro Tortona, in provincia di Alessandria. Undici vini che con indicazione aggiunta diventano ben 21 tipologie di vino. Quindi un ventaglio di vini per accompagnare molteplici piatti.
I vini “Colli Tortonesi” D.O.C.
“Colli Tortonesi” Bianco
“Colli Tortonesi” Bianco frizzante
“Colli Tortonesi” Cortese
“Colli Tortonesi” Cortese Frizzante
“Colli Tortonesi” Cortese Spumante
“Colli Tortonesi” Cortese Riserva
“Colli Tortonesi” Favorita
“Colli Tortonesi” Timorasso
“Colli Tortonesi” Timorasso Riserva
“Colli Tortonesi” Moscato
“Colli Tortonesi” Chiaretto
“Colli Tortonesi” Chiaretto frizzante
“Colli Tortonesi” Rosso
“Colli Tortonesi” Rosso frizzante
“Colli Tortonesi” Barbera
“Colli Tortonesi” Barbera Superiore
“Colli Tortonesi” Barbera Riserva
“Colli Tortonesi” Dolcetto
“Colli Tortonesi” Dolcetto novello
“Colli Tortonesi” Freisa
“Colli Tortonesi” Croatina
I Vitigni
La coltivazione della vite nel Tortonese risale ad oltre 2000 anni fa. Tortona, l’antica Derthona fu città dei Liguri, poi occupata dai Romani. Sin da quei tempi, arroccata in collina, la vite era presente. Quindi la sua vocazione viticola può stare alla pari di altre di maggior notorietà. I vitigni coltivati maggiormente sono il cortese e il barbera, in minor misura il dolcetto, chiamato in loco nibiò o nebiò, il riscoperto timorasso, e altri a bacca bianca e nera, raccomandati e autorizzati nella provincia di Alessandria.
Enoappassionati mentre degustano il Timorasso
DOC del 1973 con modifica del disciplinare nel 7 ottobre 2011 (G.U. n°253 del 29 ottobre 2011) - Dati del 2013: produzione uve 19.715 quintali; produzione vino 3.697 ettolitri
Il Tasting
Dopo il vino scritto e raccontato, il vino bevuto. Luca Arrigo presidente del Circolo enogastronomico l’Elefante, che da alcuni anni promuove a Genova iniziative di carattere enogastronomico, lo scorso 29 giugno ha organizzato ai Bagni Oasis di Corso Italia, una interessante degustazione di Colli Tortonesi Doc Timorasso di varie annate. In assaggio ben 55 vini prodotti da tredici aziende, con prevalenza di Timorasso. Un vino un po’ fuori dagli schemi, di molta personalità, con sentori vegetali-fruttati, di netta e piacevole mineralità, pieno ma snello e, per un bianco, di non comune longevità. Caratteristiche organolettiche riscontrate con percezioni variabili in tutti i Timorasso. Ovvio, che quelli più giovani marcavano sentori fruttato-vegetali, sapidità, freschezza e mineralità. Quelli di 3-4 anni, hanno evidenziato sentori più compositi, struttura equilibrata e buona persistenza. Di più anni, hanno espresso sentori più complessi (fiori d’acacia appassiti, frutti bianchi e agrumi quasi maturi e un po’ piacevolmente avvizziti, mentre in bocca erano secchi ma discretamente morbidi, sapidi e minerali, caldi, pieni e continui, con fondo minerale-amarognolo. Alcuni presentavano note boisè e lievi di vaniglia. Un filo conduttore che unisce terroir e produttori. Segno distintivo della vocazione del Tortonese. Non solo. Piacevoli, invitanti ma non semplici, i Barbera Superiore e Riserva e i Croatina. Un compendio di vini quanto mai apprezzato dal numeroso pubblico sia degustandolo, che abbinato ai golosi finger food, realizzati nell’occasione da quattro valenti chef.
Produttori e vini presenti a Genova
AZ. AGR. FIORDALISO
Silvester 2013 - Barbera
Derthona 2013
AZ. AGR. LA MORELLA
I Tre Venti 2013, 2012, 2011 - Timorasso
Morella 2013 - Barbera
AZ. AGR. PAOLO POGGIO
Ronchetto CT Timorasso DOC vendemmia 2013
Prosone CT Rosso DOC (da uve croatina) vendemmia 2012
BOVERI LUIGI
Filari di Timorasso
Derthona
Rosato
Poggio delle Amarene – Barbera
CASCINA I CARPINI
I Carpini 2012 - Timorasso
Rugiada del Mattino 2012 - Timorasso
Brezza d'Estate 2010 -Timorasso
Chiaror sul Masso 2011 - Timorasso Spumante
LA COLOMBERA
Il Montino 2013 -Timorasso
Derthona 2013
MARIOTTO CLAUDIO
Pitasso 2012 – Timorasso
Cavallina 2013 – Timorasso
Derthona 2013 – Timorasso
Braghè 2013 – Freisa
Montemirano 2012 – Croatina
Vho 2012 – Barbera
POGGIO AZ. VINICOLA
Archetipo 2012 -Timorasso
Lusarein 2013 -Timorasso Spumante
POMODOLCE
Grue 2008 - Timorasso
Diletto 2010 - Timorasso
Grue 2011 - Timorasso
RICCI CARLO DANIELE
Terre del Timorasso 2012
Rispetto 2012
Giallo di costa 2009
San Leto 2011
San Leto 2009
San Leto Riserva 2006
San Leto Riserva 2004
Elso Croatina 2007
San martino 2010
VIGNAIOLI DEL TORTONESE
Colli Tortonesi Cortese Frizzante Doc 2014
Colli Tortonesi Cortese Doc 2014
Colli Tortonesi Timorasso Derthona Doc 2013
Colli Tortonesi Barbera Superiore 2013
Colli Tortonesi Croatina Doc 2013
VIGNE MARINA COPPI
Sant'Andrea Barbera 2013
Favorita Marine 2012
Timorasso Fausto 2012
VIGNETI BOVERI GIACOMO
"Lacrime del Bricco" Colli Tortonesi Doc Timorasso 2013
"Derthona" Colli Tortonesi Doc Timorasso 2012
"Firangiuli" Colli Tortonesi Doc Croatina 2013
“Languria” - bianco 2014
VIGNETI MASSA
Derthona 2013
Sterpi 2012
Costa del Lugato 2012
Montecitorio 2011
Sentieri 2014
Monleale 2008
Bigolla 2004
Consorzio di Tutela Colli Tortonesi: Palazzo Guidobono - Piazza Arzano - 15057 Tortona (AL) - Tel e Fax: 0131 868940 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.