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COMUNITÀ SAN BENEDETTO AL PORTO DI DON GALLO
La Città di Don Gallo e’ rinviata per solidarietà e vicinanza alle comunità della Romagna
Il prossimo 22 maggio stavamo organizzando una giornata di festa, #VivaDonGallo per commemorare il decimo anniversario della sua scomparsa a #Genova .
iLunedi 22 maggio alle ore 17.00 sarà celebrata una messa da Don Gianni Grondona , Don Claudio Ghiglione e Don Armando Zappolini
con musiche e brani degli Ostinati e Contrari Zena per tutti gli amici che vorranno passare a salutarci
Era un'occasione per riunire le persone , le comunità in piazze animate da musica, pensieri e visioni, al fine di preservare la sua memoria e ravvivare progetti e idee che hanno continuato a progredire nel corso degli anni. In questi giorni e’ arrivata la tragica alluvione che colpisce l’Emilia Romagna e che ci fa riflettere sulla necessità di spostare a questa estate il nostro appuntamento di festa per senso civico e umano nei confronti di chi si trova a vivere una condizione tristemente nota anche alla nostra città.
Questa decisione è prima di tutto un gesto di rispetto e condivisione del dolore per l'Emilia Romagna, gravemente colpita dalle inondazioni, con nove vittime e oltre diecimila sfollati. A Genova, conosciamo bene questo dolore e questa paura che hanno accompagnato la nostra città per quasi mezzo secolo. I nostri cuori sono con loro.
Questo evento, però, mette sempre più in evidenza la necessità di richiedere azioni concrete per un futuro climatico equo per tutti. Crediamo che quanto sta accadendo in questi giorni in Emilia Romagna, infatti, sia la diretta conseguenza di decenni di disinteresse da parte delle istituzioni e, purtroppo, anche da parte di molti, nei confronti della crescente fragilità del nostro territorio e di uno sviluppo che ha trascurato le questioni ambientali.
L'assenza di limiti e l'indifferenza verso questa situazione, anche a causa dei cambiamenti climatici che rappresentano oggi una minaccia sempre più grave per le città italiane, compresa Genova, che deve vederci tutti, giovani inclusi particolarmente coinvolti. Una volta di più, ci troviamo di fronte a un'emergenza che è la conseguenza della mancanza di politiche sulle questioni ambientali di precauzioni e prevenzione, di manutenzione dei territori e dei legami sociali. Invitiamo a riflettere su questo punto.
Abbiamo bisogno di un piano nazionale di recupero e riqualificazione idrogeologica, che affronti il dissesto delle aree interne e contrasti la speculazione edilizia. È necessaria una nuova mobilitazione ecologica integrale, rivolta sia alla terra che alle persone. Non possiamo più limitarci a intervenire dopo le emergenze, dobbiamo iniziare ad agire prima, sviluppando una nuova consapevolezza di convivenza.
Per queste ragioni, abbiamo deciso di rinviare la giornata di festa e memoria. Non vogliamo rimanere indifferenti. Ciò che accade intorno a noi ci riguarda sempre, anche se sembra distante.
Comunità San Benedetto al Porto
ASSOCIAZIONE ITALIANA SOMMELIER, INVESTIRE SU CULTURA E QUALITÀ
Il Ministro Lollobrigida: “Rendere più solido il nostro sistema Paese e accrescere opportunità occupazionali”
Novità di quest’anno la borsa di studio rivolta agli studenti delle scuole del secondo ciclo
“Divulgare il patrimonio del vino e dell’olio, investire sulla cultura e valorizzare la qualità delle eccellenze italiane. Con questi obiettivi siamo sempre più coinvolti e impegnati nel progetto con i tre Ministeri che hanno firmato il protocollo d’intesa e abbiamo constatato con soddisfazione il rinnovato entusiasmo da parte delle istituzioni”. Così il Presidente nazionale dell’Associazione Italiana Sommelier, Sandro Camilli, ha inaugurato la XIII edizione della Giornata Nazionale della Cultura del Vino e dell’Olio, promossa dalla stessa AIS in collaborazione con il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, il Ministero della Cultura e il Ministero dell’Istruzione e del Merito. La giornata ha preso il via con un convegno a Roma (sala Cavour, ministero dell’Agricoltura) dal titolo “Tratti rurali e identità enogastronomiche del patrimonio paesaggistico e culturale italiano” al quale ha partecipato il Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida, che ha sottolineato: “La sicurezza alimentare vede due scenari possibili: ‘cibo per tutti’ e ‘buon cibo per tutti’. Diventa fondamentale difendere la qualità e promuoverla. Continuare a garantire prodotti di qualità significa aumentare il nostro export, creare ricchezza, rendere più solido il nostro sistema Paese e accrescere opportunità occupazionali”.
Il professor Claudio Cassardo, docente del Dipartimento di Fisica all’Università di Torino, nel corso dell’iniziativa ha delineato il ruolo che i cambiamenti climatici stanno avendo anche nel comparto agricolo e in particolare nella produzione del vino e dell’olio: “Questi fenomeni – ha spiegato – ci inducono a una forte riflessione sulla responsabilità di un processo che rischia di segnare il futuro delle nuove generazioni”.
Federica Spadotto, storica dell’arte di rilievo internazionale, ha osservato: “Il paesaggio fa da sfondo a episodi sacri o mitologici, ma può anche ospitare affreschi straordinari sul vino e sul suo valore simbolico nel corso dei secoli attraverso la straordinaria tradizione figurativa italiana”.
Mauro Agnoletti, Direttore della Cattedra UNESCO sui paesaggi del patrimonio agricolo, Università di Firenze, ha messo in rilievo che “è necessario descrivere le caratteristiche del paesaggio quando si parla di vino e olio, prestando sempre attenzione alla qualità dei prodotti, alla preservazione e alla gestione del territorio”.
I lavori, moderati dal giornalista Valerio Ceva Grimaldi, si sono chiusi con l’intervento di Camillo Privitera, referente nazionale AIS per gli eventi e il sociale, per presentare una nuova iniziativa, che ha come obiettivo il coinvolgimento dei più giovani sul valore culturale del paesaggio: una borsa di studio aperta agli studenti delle scuole del secondo ciclo, con particolare riguardo agli allievi del 4° e 5° anno di Istituti Tecnici Agrari, di Istituti Tecnico Economici con indirizzo Turistico e di Istituti Professionali del settore Enogastronomia e Ospitalità alberghiera. I concorrenti, guidati da un docente interno alla scuola e/o con l’ausilio di un docente AIS, saranno chiamati a elaborare un itinerario sul territorio nazionale prendendo spunto da uno dei paesaggi rurali storici iscritti al Registro nazionale o censiti da Rete Rurale Nazionale. Alle classi autrici dei 5 migliori itinerari selezionati su scala nazionale sarà assegnato un premio nel corso di una cerimonia finale, che si terrà durante l’edizione 2024 della GNCVO.
All’iniziativa sono altresì intervenuti Oreste Gerini, direttore generale per la promozione della Qualità alimentare del Ministero dell’Agricoltura, Patrizia Lusi, presidente dell’associazione nazionale Paesaggi rurali di interesse storico, Luca Tucci, dirigente ufficio terzo della direzione generale per lo studente, l’inclusione e l’orientamento scolastico del Ministero dell’Istruzione.
Ufficio Stampa Associazione Italiana Sommelier: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. / +39 3351601212
FIS GENOVA: UN'ESCLUSIVA DEGUSTAZIONE DI CHAMPAGNE
Save Water...Drink Champagne
Degustazione speciale di Champagne della Maison SALMON ore 20.00 Holiday Inn Genoa, Lunedì 12 Giugno 2023
Lunedì 12 giugno alle ore 20,00 presso l'hotel Holiday Inn Genoa.
Il nostro amico Richard e la presidente Fondazione Sommelier Liguria Roberta Bonasegale ci accompagneranno in una fantastica degustazione della maison SALMON.
La Maison Salmon è una realtà vinicola di 10 ettari vitati sita a Chaumuzy, guidata dal giovane Alexandre Salmon con l'aiuto di suo padre Olivier e suo nonno Michael. L'85% dei 10 ettari aziendali è dedicata alla produzione di Pinot Meunier, di cui hanno sviluppato un Know-how importante, per la produzione di Champagne autentici e rispettosi del terroir.
7 Champagne in degustazione:
1) Montgolfière = Brut di Chardonnay 33% Pinot Noir 33% Meunier 34%
2) Rosé = Pinot Noir 25%, Chardonnay 25%, Pinot Meunier 50%
3) Prestige = Brut di Chardonnay 50%, Pinot nero 25%, Pinot meunier 25%
4) Blanc de Noirs = 100% Meunier
5) Rosé Meunier = Da Cuvèe monocèpage di Meunier 100%
6) Cuvee A.S. ( affinato in botti di legno ) Pinot Noir 50% Chardonnay 50%
7) Grèves Pas Dosè = 100% Meunier – dosaggio zero, non filtrato e non stabilizzato al gelo
Sara servito un piatto in accompagnamento.
L'ingresso è riservato sia ai SOCI che ai NON SOCI.
Costo della serata:
€ 45,00 per i SOCI
€ 50,00 per i non SOCI.
Per tutte le informazioni e le prenotazioni contattare:
Mauro 339 6936249
Roberta 349 4777080
Fabrizio 347 5200173
o inviare una mail a:
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DAGLI ALIMENTI IN VIA D’ESTINZIONE AL CIBO NELLO SPAZIO
Il giornalista BBC Dan Saladino e il primo astronauta italiano Franco Malerba tra gli ospiti di domenica 21 maggio del Food&Science Festival
Dagli alimenti in via d’estinzione alla produzione di cibo nello spazio: il programma di domani, domenica 21 maggio, del Food&Science Festival – promosso da Confagricoltura Mantova e ideato da FRAME-Divagazioni scientifiche – oltrepassa numerosi Confini geografici e temporali per concludere in bellezza questa settima edizione.
Si inizia sempre alle 9.30 in via Goito, dove i giornalisti scientifici Marco Ferrari e Roberta Villa commentano le ultime notizie del mondo della scienza durante l’attesissima Rassegna stampa. Poco dopo, alle 10, al Teatro Scientifico Bibiena, sarà la volta del divulgatore scientifico, noto volto e amico del Festival, Dario Bressanini, che presenterà il suo ultimo libro Fa bene o fa male? (Mondadori, 2023). Ispirato alla domanda che più ci poniamo di fronte al cibo sulle nostre tavole, Bressanini guida il pubblico del Festival in un viaggio tra scienza e pseudoscienza. Spostandosi in Piazza Leon Battista Alberti, alle 10.15 si terrà l’incontro in collaborazione con Regione Lombardia della nutrizionista Martina Donegani, a tema Biologico, certificazioni e buone abitudini a tavola. A seguire, alle 10.30 a Palazzo della Ragione si parlerà del Problema della resistenza agli antibiotici con Loris Alborali, direttore della sede territoriale istituto zooprofilattico sperimentale della Lombardia e Emilia-Romagna, il farmacologo Dario Cattaneo e la microbiologa Jessica Cusato, mentre in via Goito il dottorando in Ecogastronomy, Food Sciences and Cultures Andrea Devecchi interverrà a proposito della sostenibilità della Dieta mediterranea.
Nella stessa via, alle 11, si parla invece di Economia integrale: un altro modello per un altro futuro, con Giuseppe Buffon, professore ordinario di Storia della Chiesa presso la Pontificia Università Antonianum di Roma, e Massimo Folador, professore di Business ethics e sviluppo sostenibile presso l'Università Liuc. Invece, tornando in Piazza Leon Battista Alberti alle 11.15 verrà presentata la mostra fotografica Di mamma ce n’è una sola. Ma a volte ne servono di più. 10 anni di Allattami, progetto a cura di Granarolo nato in collaborazione con l’IRCCS Policlinico di Sant’Orsola di Bologna, che dona latte umano ai neonati prematuri ricoverati in terapia intensiva neonatale. A parlarne, Gianpiero Calzolari, presidente di Granarolo, Luigi Tommaso Corvaglia, direttore della terapia intensiva neonatale dell’IRCCS Policlinico di Sant’Orsola di Bologna, e Rosina Alessandroni, vicepresidente dell’Associazione Cucciolo.
E ancora, alle 11.30 al Teatro Scientifico Bibiena, grazie al sostegno di Fondazione Banca Agricola Mantovana, il Festival ospita il giornalista BBC di fama internazionale Dan Saladino, nonché autore di Mangiare fino all’estinzione (Einaudi, 2023) che racconterà la situazione di cibi rari in via d’estinzione, evidenziando l’importanza di proteggere la biodiversità genetica per salvaguardare il futuro della Terra. Alla stessa ora a Palazzo della Ragione ci si prepara invece ad andare A pranzo su Marte con Alberto Battistelli, responsabile del progetto REBUS, Marta Del Bianco, project scientist del progetto REBUS, e Laura Di Renzo, docente dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, che dialogheranno sul futuro dell’esplorazione umana dello spazio, inevitabilmente legata alla produzione di cibo in situ, cioè nel luogo dell’insediamento. E se a Palazzo della Ragione si varcheranno confini extraterrestri, alle 11.45 in Piazza Leon Battista Alberti si tenterà di oltrepassare quelli temporali con l’egittologa Divina Centore, in un viaggio alla scoperta dell’Archeologia dell’agricoltura nella flora dell’antico Egitto, mentre in via Goito si conosceranno I tabù della zootecnia, grazie all’intervento del divulgatore scientifico Gabriele Scrofani.
Cosa mangiano gli astronauti? Perché si coltivano micro-ortaggi sulla Stazione Spaziale Internazionale? A riportare il pubblico del Festival in orbita è l’incontro Una serra sulla Luna (Palazzo della Ragione, ore 12.15), nel corso del quale il primo astronauta italiano Franco Malerba svelerà l’importanza del ruolo che l’alimentazione giocherà nelle future esplorazioni della Luna e di Marte, a partire dal proprio libro, Il cibo nello spazio (Edizioni Dedalo, 2022). Si prosegue alle 12.30 in Piazza Leon Battista Alberti, con il microbiologo Alessandro Mustazzolu e Simona Scarioni, medica specializzanda in Igiene e Medicina Preventiva, insieme per raccontare delle Contaminazioni in cucina e coinvolgere chi ascolta con qualche dimostrazione pratica dal vivo. Al contempo, in via Goito, durante l’incontro Più in alto… più sostenibili si sposterà la trattazione sui temi della sostenibilità in alta quota con il docente dell’Università degli Studi di Torino Luca Battaglini e il glaciologo e pedologo Michele Freppaz.
Si riprende alle 14.30, dopo una breve pausa, al Teatro Scientifico Bibiena, con Agricoltura digitale per sistemi agricoli sostenibili, argomento che tratterà il docente della Michigan State University Bruno Basso, spiegando quanto innovazione, tecnologia e digitalizzazione del settore agricolo siano profondamente legate a tematiche di bioeconomia circolare, benessere animale e sostenibilità ambientale. Alla stessa ora, in Piazza Leon Battista Alberti, l’appuntamento è con Camilla Silipigni e il Private Label: al confine tra prodotti e valori a cura di Esselunga, mentre a Palazzo della Ragione si discute con i ricercatori Priscilla Farina e Claudio Ioratti a proposito di strumenti in via di sviluppo per contrastare parassiti e organismi dannosi per le piante da frutto, per (Conoscerli per confonderli. Il parassita del fico e la confusione vibrazionale per vite e piante da frutto). A fare invece luce sul paradigma dell’economia integrale e il problema dell’accesso al cibo sono Marco Pirovano, direttore Centro sociale e pastorale del lavoro, Cooperativa sociale Hortus, e Bruno Bignami, direttore dell’Ufficio nazionale per i problemi sociali e il lavoro della CEI, in un dialogo dal titolo Fame nel mondo: che cosa possiamo fare? (via Goito, ore 14.30).
Per tutti gli appassionati di chimica e i più curiosi si prosegue alle 15.15 in Piazza Leon Battista Alberti, con il giornalista scientifico Donatello Sandroni, il segretario dei gruppi additivi e coadiuvanti per alimenti e Miaf di Aispec – Federchimica Luca Scotti e la coppia formata dai divulgatori scientifici Matteo Capone e Chiara Biagini, altresì noti come Il chimico sulla tavola, che durante l’incontro Dal campo alla tavola per sfatare luoghi comuni e fake news (in collaborazione con Aispec-Federchimica, Agrofarma-Federchimica e Assofertilizzanti-Federchimica), forniranno al pubblico del Festival l’opportunità di scoprire quale sia il ruolo essenziale che la chimica ricopre per garantire cibo sicuro per tutti. Intanto, a Palazzo della Ragione, la studiosa dell’Università di Pisa Barbara Conti e il capo esecutivo di BEF Biosystems, prima azienda ad aver inaugurato uno stabilimento pilota per l’allevamento di larve di mosca soldato, Giuseppe Tresso, si confronteranno circa L'utilità degli insetti per l’alimentazione umana e animale. In via Goito, contemporaneo a questi due eventi, c’è anche l’autore Maurizio Casiraghi che, moderato da Marco Ferrari, presenta il suo ultimo libro Sempre più soli (Il Mulino, 2023), portando a riflettere il pubblico del Festival sulla necessità di cambiare atteggiamento verso il pianeta e tutte le creature che lo abitano.
Dalla finanza climatica all’aviaria che sta colpendo sempre più volatili, sul palco del Teatro Scientifico Bibiena saranno il ricercatore dell’Università di Padova Francesco Suman e la giornalista scientifica Roberta Villa a far germogliare i Semi di una riflessione tanto a proposito della emissioni e i progetti agroforestali, quanto sulle malattie infettive e le prospettive di vaccinazione (dalle 15.45).
Piccolo spazio pubblicità. Cosa racconta il cibo? A rispondere a questa domanda pensa lo scrittore pubblicitario Paolo Iabichino. L’evento, in collaborazione con Consorzio Formaggio Parmigiano Reggiano, permetterà al pubblico del Festival di comprendere come si è evoluta la narrazione del cibo attraverso il marketing e la comunicazione pubblicitaria (Palazzo della Ragione, ore 16), mentre grazie a Giacomo Moro Mauretto, in arte Entropy for Life, autore di Se pianto un albero posso mangiare una bistecca? (Mondadori, 2023), in via Goito si rifletterà su come utilizzare al meglio risorse e tempo per migliorare le condizioni del pianeta (ore 16). Si continua alle 16.15 in Piazza Leon Battista Alberti, con il docente Andrea Formigoni e Clara Maffei, quality assurance specialist Inalca, i quali esploreranno il rapporto tra allevamenti, sostenibilità e circolarità (in collaborazione con Inalca).
Cambio di scenario alle 16.45 a Palazzo della Ragione, con l’incontro In principio era l’acqua tenuto dall’astrochimica Cecilia Ceccarelli e dal chimico Piero Ugliengo, nel corso del quale sarà possibile compiere un viaggio a ritroso nella storia, alla scoperta delle peculiarità della molecola d’acqua. Poco dopo, in Piazza Leon Battista Alberti, alle 17, si percorre invece La via della seta italiana con Silvia Cappellozza, responsabile della sede di Padova del CREA-API Unità di ricerca api-bachicoltura, che racconterà come il progetto ARACNE cerchi di ricostituire e salvaguardare le antiche varietà di gelso e di baco da seta, allo scopo di rilanciare una coltivazione di nicchia, tipica di ogni paese europeo. Segue, e conclude il calendario di appuntamenti di questa settima edizione, l’intervento del professor Renato Bruni dal titolo Noi e le piante: un fotoromanzo, che guiderà il pubblico del Festival alla scoperta delle trasformazioni del nostro rapporto con le piante sfogliando un fotoromanzo fatto di disegni, stampe, erbari e illustrazioni, fino ad arrivare alla qualità d’immagine fornita dai più recenti strumenti tecnologici (ore 17.45).
E INOLTRE…
Il Food&Science Festival si espande anche dei dintorni mantovani grazie alle attività all’aria aperta realizzate dal Parco del Mincio. La prima, inclusa nell’evento diffuso di scienza partecipata Bioblitz Lombardia, avrà luogo nella riserva naturale Vallazza, dove guide ambientali condurranno grandi e piccoli all’osservazione e al riconoscimento della biodiversità (ore 9.30 e 12.30). La seconda, invece, si svolgerà al Parco Bertone, “casa” di numerose cicogne che hanno costruito i loro nidi in cima agli alberi secolari del parco, e dove le Guardie Ecologiche Volontarie del Parco del Mincio effettueranno visite guidate gratuite alle 11 e alle 16. Inoltre, in occasione della giornata internazionale della biodiversità, sarà possibile visitare anche la riserva naturale statale di Bosco della Fontana, la RiservAmica 2023, grazie alle visite guidate a cura del Centro Nazionale Carabinieri Biodiversità di Bosco Fontana (dalle ore 15.30 alle 17.30 e dalle 15 alle 18).
Non mancheranno poi gli ultimi laboratori, che vedono in Piazza Concordia il Consorzio Tutela Grana Padano con Paolo Parisse e l’agronoma Alessandra Biondi Bartolini, pronti ad affrontare La sfida dei sensi per interpretare i piaceri dell’abbinamento costituito da Grana Padano e vino (ore 11 e ore 17), mentre in Piazza Marconi, grazie al Consorzio Formaggio Parmigiano Reggiano, si visiterà Il museo dei formaggi con la divulgatrice scientifica Antonella Losa e il maestro assaggiatore Cornelio Marini (ore 12 e 18). Infine, in Piazza Leon Battista Alberti, nella Sala delle Capriate, durante il laboratorio Spice on the Beach a cura del professor Renato Bruni si potrà intraprendere un vero e proprio viaggio alla scoperta dei sapori delle spezie nei cocktail, in compagnia del bartender Yuri Gelmini, nominato Bartender dell’Anno ai Barawards 2020 (ore 12 e 13).
Il Festival è promosso da Confagricoltura Mantova, ideato da FRAME – Divagazioni scientifiche e organizzato da Mantova Agricola. Si avvale di Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, MASE – Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica, Regione Lombardia, Provincia di Mantova, Comune di Mantova, Cnr – Consiglio Nazionale delle Ricerche, SIGA – Società Italiana di Genetica Agraria, Camera di Commercio di Mantova, Confcommercio Mantova, Confesercenti della Lombardia Orientale (che supporta il Festival attraverso convenzioni ad hoc), Fondazione Banca Agricola Mantovana e Fondazione BPA Poggio Rusco come partner istituzionali. Main partner sono Syngenta, Gruppo Tea, Esselunga, Consorzio Formaggio Parmigiano Reggiano e Consorzio Tutela Grana Padano; sponsor sono UniCredit, Granarolo, Assofertilizzanti – Federchimica, Agrofarma – Federchimica e Inalca; supporter Aispec - Federchimica e Progetto LIFE C-FARMs. Sponsor tecnici De Simoni, Arche 3D, Gruppo Bossoni. Media partner Rai Radio 3, Gruppo editoriale Athesis e Radio Pico.
Ex Libris Comunicazione
IL PIATTO DI NETTUNO ALL’ATELIER DEL MAESTRO TINTERI
di Virgilio Pronzati
Guglielmina Costi Monaci col maestro Odo Tinteri e il consigliere comunale Claudio Villa
Tra tutte le forme d’arte occupa un posto di rilievo la pittura. Da Botticelli a Tiziano, da Monet a Renoir (e molti altri) sono nati capolavori unici che sfidano l’usura del tempo e delle mode. In molti casi il pittore è stato ed è un cronista che racconta e descrive al meglio persone, località, fauna, flora e mangiari, ossia tutto quanto fa parte della vita di ognuno di noi.
Guglielmina Costi Monaci mentre presenta l’amico e maestro Odo Tinteri
Tutto questo reso esclusivo e immortale dall’estro e abilità del pittore nell’usare i colori. Il colore esprime solarità, carattere, sentimento, piacere o sofferenza di chi lo usa. Gli artisti - spesso genio e sregolatezza - nel campo della pittura hanno sempre attirato la curiosità e l’interesse di nobili, abbienti, donne e mercanti.
Le signore del Piatto di Nettuno “rapite” dall’intervento di Odo Tinteri
Non solo. Quadri di pittori famosi sono venduti all’asta per alcuni milioni di dollari o euri, prendendo i primi posti nelle copertine di riviste, quotidiani e tv. Per questi motivi e all’amicizia col maestro Odo Tinteri, che Guglielmina Costi Monaci presidente dell’Associazione Piatto di Nettuno,
Le signore Tixi , Conte e Costi Monaci con Odo Tinteri
ha condotto parte delle socie a visitare l’atelier del noto pittore, situato al terzo piano di un antico e prestigioso palazzo di via Pollaioli, nel suggestivo centro storico genovese. Ad accoglierci col consueto entusiasmo il maestro Odo Tinteri, sardo di nascita ma genovese di adozione che, malgrado le 84 primavere, dimostra la verve di un sessantenne.
Odo Tinteri al suo tavolo di lavoro
Dopo i saluti di rito e fatto accomodare gli ospiti in un’ampia sala colma di grandi quadri, Tinteri e Guglielmina Costi Monaci danno inizio ad un simpatico ed intrigante mini talk show, coinvolgendo le signore presenti che, messe a loro agio, hanno ripetutamente chiesto all’artista domande sulle sue opere e i suoi prossimi impegni.
Guglielmina Costi Monaci con gli immancabili cadeau per le socie presenti
Stimolato dai quesiti ricevuti, Tinteri dopo ad avere raccontato diversi episodi della sua vita, ha illustrato le varie tappe di un tour professionale che lo vedrà impegnato ad esporre e creare opere a Dubai, San Pietroburgo e New York.
Guglielmina Costi Monaci con il consigliere comunale Claudio Villa
Odo Tinteri oltre che profeta in patria, ha esposto le sue opere in tutt’Italia e diverse capitali europee. Oggi molte delle sue opere sono presenti in prestigiose gallerie d’arte e collezioni private. Ma c’è ancora di più: Odo Tinteri è un’artista in tutti i sensi: oltre la pittura, crea sculture in ceramica, ha scritto una quarantina di libri e numerose poesie.
Alcune delle tante opere scritte da Odo Tinteri
Un riuscito incontro da ripetere tra qualche anno, grazie alla lunga amicizia e stima che lega Guglielmina Costi Monaci a Odo Tinteri. E anche un’occasione per scambiarsi gli auguri pasquali, assaporando una soffice colomba accompagnata da un fresco spumante, e gli immancabili cadeau di Guglielmina alle socie presenti. Graditissima come sempre, la presenza del consigliere comunale e amico del Piatto di Nettuno, Claudio Villa.