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IL RELAIS & CHÂTEAUX CON RISTORANTE BISTELLATO
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BRESAOLA DELLA VALTELLINA IGP IN RIPRESA: AUMENTANO PRODUZIONE (+6,5%) ED EXPORT (+4,6%)
Con una produzione complessiva di 12.600 tonnellate e un valore al consumo di 480 milioni di euro, il 2024 si conferma un anno positivo per il comparto. Tuttavia, il calo della disponibilità della materia prima europea e le barriere doganali preoccupano il settore. Il Presidente Mario Francesco Moro del Consorzio di Tutela Bresaola della Valtellina: “I dati sono incoraggianti, ma non possiamo non aprire una riflessione comune sui rischi a cui il settore è esposto”. Con una produzione che supera le 12.600 tonnellate (+6,52% sul 2023), il comparto della Bresaola della Valtellina IGP - che fa riferimento alle 14 aziende certificate dall’Organismo di controllo CSQA - chiude un 2024 in positivo, tornando a riscontrare i numeri pre-pandemici. Il settore ha inoltre segnato 480 milioni di euro (+6,52%) di valore al consumo e un aumento dell’impatto occupazionale sul territorio – diretto e indotto – del +4%.
Lato distribuzione, la GDO si conferma il principale canale di vendita della Bresaola della Valtellina IGP (77% della produzione totale). In crescita anche i numeri legati all’esportazione che rappresenta il 5% della produzione, con un valore di 14 milioni di euro (+4,64%). Nel 2024, sono state esportate infatti 632 tonnellate di Bresaola della Valtellina IGP, nei Paesi UE (72% del totale in aumento del +3,2% rispetto al 2023) ed extra UE (28% del totale in aumento del +8,5% rispetto al 2023), dove spiccano diversi paesi del Medio Oriente, soprattutto nei paesi di religione islamica. Nonostante i dati attuali mostrino una netta ripresa del comparto, le preoccupazioni tra i produttori restano elevate. Si registra una marcata contrazione della disponibilità di materia prima di origine europea, conseguenza diretta della riduzione dei volumi produttivi negli allevamenti. Tale calo ha determinato un impatto significativo sull’approvvigionamento del settore: se infatti nel 2023 la quota di carne bovina proveniente dai Paesi dell’Unione aveva raggiunto il 30%, nel 2024 si è ridotta al 22% e si prevede il proseguimento di questo trend negativo anche nel 2025.
La crescente difficoltà nel reperire questo prodotto all’interno dell’UE sta dunque costringendo i produttori a fare sempre più affidamento sulle importazioni extraeuropee, soggette a gravose barriere tariffarie. Infatti, le licenze GATT (General Agreement on Tariffs and Trade), che consentono l’importazione di carne con un dazio agevolato del 20%, sono vincolate a volumi fissi e non modificabili. A causa dell’attuale carenza di materia prima, queste licenze non vengono più utilizzate esclusivamente per l’importazione di tagli pregiati — come la fesa destinata alla produzione di bresaola — ma anche per una gamma più ampia di parti destinate, per esempio, alla produzione di hamburger. Di conseguenza, il ricorso al regime extra-GATT è ormai quasi inevitabile, con un impatto economico significativo, dal momento che in questo caso l’aumento complessivo del costo della materia prima può raggiungere il 50% rispetto al suo prezzo iniziale. Un peso economico che mette seriamente a rischio un comparto cruciale per l’economia valtellinese.
È quindi indispensabile adottare misure mirate per garantire l'approvvigionamento delle oltre 34.000 tonnellate di fesa bovina necessarie a sostenere la produzione del distretto. “I dati positivi sono incoraggianti e confermano l’interesse sempre crescente nei confronti di un prodotto d’eccellenza, caratterizzato da un elevato standard di qualità e da importanti valenze nutrizionali che è soprattutto simbolo di storia e tradizione - commenta Mario Francesco Moro, presidente del Consorzio di Tutela Bresaola della Valtellina – Tuttavia, i dati legati al costante rincaro della materia prima, il cui costo continua ad aumentare anche per effetto delle barriere tariffarie in ingresso, non possono non indurci a una riflessione comune sui rischi a cui il comparto è esposto. Malgrado gli sforzi profusi ormai da alcuni anni, l’innalzamento complessivo degli oneri di produzione non può più essere metabolizzato dai soli produttori. Come Consorzio ci stiamo muovendo per cercare di arginare questo squilibrio”.
Tale situazione determina infatti forti problematiche per il settore, comprimendo fatturato e margini delle aziende certificate, nell’impossibilità di pianificare rispetto al futuro. Se i produttori, per assorbire i rincari della materia prima, aumentassero eccessivamente il prezzo di vendita della Bresaola della Valtellina IGP, si andrebbe incontro al rischio di uno spostamento dei consumi verso prodotti di fascia più bassa. “Con queste premesse, il 2025 sarà un anno decisamente complicato. È vero che il nuovo documento elaborato dal Commissario europeo all’Agricoltura esprime chiaramente l’intenzione di rilanciare l’allevamento di carne bovina nei territori dell’Unione. Tuttavia, per osservare effetti concreti sarà necessario attendere almeno due anni, il tempo richiesto dal naturale ciclo bovino. Da un lato, è fondamentale sostenere i produttori europei, incentivandoli ad aumentare i volumi di produzione per rafforzare l'autosufficienza del continente.
Dall’altro, è innegabile che, nell’attesa, le imprese di trasformazione della carne subiranno pesanti conseguenze, trovandosi a fronteggiare una carenza di materia prima che potrebbe comprometterne la stabilità” - continua il Presidente Moro – “Per questo è importante che tutti gli attori della filiera, dai produttori alla distribuzione fino alle Istituzioni e al decisore, riflettano e agiscano responsabilmente per tutelare e sostenere concretamente l’intero comparto. Solo facendo sistema sarà possibile affrontare e superare una situazione come quella attuale”. Il Consorzio di Tutela della Bresaola della Valtellina auspica una ripresa della capacità europea di autoapprovvigionamento delle materie prime, oggi in diminuzione dopo anni di crescita. Allo stesso tempo, vuole porre l’attenzione su una situazione complessa legata ai costi di importazione, che, in assenza di provvedimenti rapidi ed efficaci, rischia di mettere in serie difficoltà il distretto produttivo della Valtellina, oggi un fiore all’occhiello del nostro Paese, oltre che settore importantissimo per l’economia dell’intera provincia.
Costituitosi il 23 maggio 1998 e riconosciuto dal MIPAAF (oggi MASAF), il Consorzio di Tutela Bresaola della Valtellina ha l’obiettivo di promuovere, valorizzare e tutelare la Bresaola della Valtellina IGP in sinergia con le 13 aziende associate. A tal fine, favorisce e organizza iniziative volte a valorizzare il prodotto per accrescerne la rinomanza in Italia e all’estero, collabora, secondo le direttive ministeriali, alla vigilanza, alla tutela ed alla salvaguardia del prodotto da abusi, atti di concorrenza sleale, contraffazioni, uso improprio della denominazione tutelata e comportamenti comunque vietati dalla legge, e sostiene programmi recanti misure di carattere strutturale e di adeguamento tecnico finalizzate al miglioramento qualitativo della produzione. Ufficio stampa Consorzio di Tutela Bresaola della Valtellina
Giulia Pasquale Tel. 347 6399758 – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
MAGGIO, TRENTINO: UNA PRIMAVERA DA ASSAPORARE CON LE GEMME DI GUSTO
Immagina di scoprire proprietà e segreti delle erbe officinali tra le mura di uno splendido castello FAI, di andare alla ricerca dei più gustosi sapori trentini a bordo di una e-bike o di passeggiare lungo itinerari meno conosciuti per poi farti coccolare da un calice di vino o dalle proposte degli chef del territorio. Sono tantissime le opportunità di godersi colori, sapori e profumi della primavera, tra degustazioni e passeggiate outdoor. Le ha raccolte, anche quest’anno, la Strada del Vino e dei Sapori del Trentino all’interno della rassegna di eventi Gemme di gusto, in programma durante tutti i cinque fine settimana del mese di maggio. Si inizia nel lungo weekend del ponte del primo maggio con un ricco calendario che si ripeterà, con alcune variazioni, anche nei fine settimana successivi: da Herbarium al Castello di Avio a Tasting Spring a Vivallis di Nogaredo, con degustazione di vini e formaggi e la possibilità di lanciarsi poi alla scoperta della Destra Adige, ma anche La Valle dei Laghi a tutto tondo, che abbina una passeggiata in questo territorio costellato da specchi d’acqua a una degustazione presso il ristorante Hosteria Toblino, e In bici tra fiori e sapori lungo la ciclabile della Valle del Chiese alla scoperta dei sapori più caratteristici con Apt Madonna di Campiglio.
E poi ancora Vini e territorio, passeggiata con degustazione tra i suggestivi vigneti di Tenuta Gottardi in Val di Cembra, e Tra boschi e muretti a secco, nella incontaminata Valle di Terragnolo: territori autentici e arditi, lontani dal turismo di massa e assolutamente da scoprire. Interessante anche la verticale di Trento Doc di cantina Pelz a titolo La relatività del tempo, con degustazione delle annate dal 2016 al 2024, e Soltanto d’estate, in collaborazione con Trento Film Festival, che prevede una passeggiata con l’autore tra i vigneti di Mezzocorona e degustazione finale in cantina. Un fine settimana davvero ricco, che eccezionalmente sfocia in lunedì 5 maggio da Innesti Restaurant di Pergine Valsugana con Erbe aromatiche dal mondo alla tavola, percorso sensoriale tra piatti creativi e profumi inaspettati nato dalla passione di chef Daniele Tomasi per il foraging. Proposta speciale nel weekend della Festa della Mamma con Di madre in figliə, anche in questo caso presso Innesti Restaurant, dedicato a tre aziende vinicole trentine che interpretano alla perfezione il legame tra madri e figli, una grande valorizzazione di vitigni autoctoni e una particolare attenzione alla sostenibilità. Si torna inoltre a Terragnolo per una esperienza di pittura all’aria aperta per Acquerelli Vino e Sapori, sotto la guida di un’esperta acquerellista e operatrice esperienziale.
Gran finale all’Osteria 33 per un aperitivo a base del caratteristico fanzelto in abbinata a salumi e, ovviamente, a un buon calice di vino. Nel weekend del 16-18 maggio, i riflettori si accendono sul principe dei vini trentini con la Mostra del Teroldego di Mezzocorona, tre giorni tra degustazioni, incontri, masterclass e gastronomia. Appuntamento speciale anche all’Agraria di Riva del Garda con Brezza in cantina: viaggio tra vini fermi e bollicine di montagna durante il quale verranno svelati in anteprima i nuovi spazi della cantina, ancora in costruzione. Il 23 maggio, a Mezzolombardo, torna invece Di vini e d’amicizia, storico evento di beneficenza che prevede una cena a base di prodotti locali seguita da degustazioni guidate di vini e grappe, con una vendita all’asta di etichette pregiate. Il weekend continua poi alla grande con la 33° edizione di Cantine Aperte, che coinvolge grandi e piccoli produttori su tutto il territorio provinciale. Il mese si chiude infine con una nuova proposta di In bici tra fiori e sapori ma, questa volta, alla scoperta della Val Rendena. Info e dettagli su www.tastetrentino.it/gemmedigusto Ufficio stampa Strada del Vino e dei Sapori del Trentino
Stefania Casagranda
RIEDEL FATTO A MANO BLACK TIE
Un connubio perfetto di artigianalità e tecnologia Allegato di posta elettronica La nuova collezione RIEDEL Fatto a Mano unisce la maestria artigianale alle più avanzate tecnologie di lavorazione meccanica del vetro. Il risultato è una serie di calici specifici per vitigno, capaci di offrire prestazioni all’altezza dei migliori bicchieri realizzati a mano, con una base nera che ne valorizza con eleganza l’impatto visivo. Lanciata a inizio anno, questa linea, disponibile in sei diverse forme, si distingue per una lavorazione esclusiva: le coppe, soffiate a macchina, vengono completate a mano con uno stelo trasparente e una base in cristallo nero, applicati nella storica vetreria di Kufstein, rendendo quindi unico ogni singolo pezzo.
Un connubio perfetto tra innovazione e maestria artigianale, che dà vita a calici dallo stile inconfondibile, tra i più leggeri e sottili mai realizzati dall’azienda austriaca, che uniscono performance tecniche d’eccellenza a un’estetica distintiva. Il contrasto tra lo stelo trasparente e la base in cristallo nero aggiunge un tocco di raffinatezza, mentre l’aderenza al principio aziendale secondo cui “la forma segue la funzione” assicura un’esperienza di degustazione straordinaria, pensata per soddisfare i wine lover più esigenti.
RIEDEL Fatto a Mano Black Tie è una collezione che rappresenta un vertice di eleganza. Il nome dice tutto: pensata per chi desidera distinguersi nelle occasioni speciali. Scarica QUI le immagini Per maggiori informazioni sui prodotti Riedel, visita il sito www.riedel.com Vuoi scoprire qual è il calice più adatto al tuo vino preferito? Scarica l’app di Riedel e scopri grazie alla Wine Glass Guide il bicchiere che fa per te! Riedel - The Wine Glass Company PR & ufficio stampa Italia
Valentina Fraccascia
ORCIA WINE FESTIVAL: AL VIA OGGI DAGLI HORTI LEONINI LA QUATTORDICESIMA EDIZIONE
Taglio del nastro (ore 17) con una inedita passeggiata nel parco cinquecentesco. In quattro giorni trekking, giochi per bambini, appuntamenti in città, masterlcass e chef del territorio. Sabato 26 aprile la Cena a Palazzo con i vini che sposeranno la cucina del territorio San Quirico d’Orcia, 24 aprile 2025 – Dopo l’anteprima di oggi agli Horti Leonini, saranno tre giorni di Orcia Wine Festival da non perdere. Scatta alle 17 di questo pomeriggio, giovedì 24 aprile, a San Quirico d’Orcia, la quattordicesima edizione di Orcia Wine Festival, la mostra mercato del vino Orcia Doc. Il taglio del nastro è in programma in uno dei luoghi simbolo del capoluogo valdorciano, gli Horti Leonini, a seguire l’apertura dei banchi d’assaggio delle aziende partecipanti al festival.
Poi tre visite guidate che accompagneranno i visitatori a scoprire la bellezza dei giardini degli Horti Leonini. Parte così l’evento che, con il prologo del 24 aprile, fino a domenica 27, a San Quirico d’Orcia mette in vetrina i vini dell’Orcia Doc. Una iniziativa del Comune di San Quirico d’Orcia, in collaborazione con il Consorzio del Vino Orcia, allestita nelle suggestive sale di Palazzo Chigi dove per quattro giorni troveranno spazio degustazioni tecniche guidate e banchi di assaggio. “Tutto è pronto per una grande edizione dell’Orcia Wine Festival – commenta il sindaco di San Quirico d’Orcia, Marco Bartoli -, tanti eventi dedicati al vino Orcia, molte le aziende vitivinicole presenti, appuntamenti collaterali e spettacoli, per un appuntamento atteso dai molti turisti che in questo periodo soggiornano a San Quirico, dai winelovers che raggiungono appositamente il nostro centro storico e dalla popolazione”.
“Ci piace definirlo un evento immersivo – commenta la presidente del Consorzio del Vino Orcia, Giulitta Zamperini – capace di coinvolgere dai più piccoli ai più grandi, dagli appassionati di trekking a quelli di vino, mettendo tutti insieme grazie alle eccellenze del nostro territorio”. Il programma di venerdì 25 e sabato 26 aprile. L’Orcia Wine Festival, l’evento promosso dal Comune di San Quirico d’Orcia, in collaborazione con il Consorzio del Vino Orcia, continuerà nelle sale di Palazzo Chigi Zondadari, oltre che nel territorio. Venerdì 25 aprile con l’apertura dei banchi d’assaggio delle aziende dell’Orcia Doc a Palazzo Chigi Zondadari (dalle 12 alle 19). Dalle 9 e per tutto il giorno a Porta Nuova un mercatino dei prodotti tipici e artigianali. Alle 9.30 partirà il primo trekking del festival, mentre dalle 15 alle 18 Orcia Wine for kids con giochi per i più piccoli (questa attività si ripeterà tutti i giorni). Alle 18.30 per Orcia Wine Music l’esibizione degli artisti della Siena Jazz – Accademia Nazionale del Jazz.
Sabato 26 aprile il programma prenderà il via alle 12 con l’apertura dei banchi d’assaggio. Alle 15.30 degustazione guidata dei vini Orcia Doc in abbinamento ai formaggi Pecorini del territorio. Alle 18 sarà invece la volta dei The Bland che suoneranno per Orcia Wine Music. Alle 21.15 torna l’appuntamento con la Cena a Palazzo. Il programma proseguirà poi fino a domenica, nel portale www.orciawinefestival.wordpress.com tutte le informazioni e le modalità per prenotare. La Cena a Palazzo, il 26 aprile, per celebrare la cucina e i vini del territorio. La tradizionale cena del sabato dell’Orcia Wine Festival sarà per la prima volta nella storia preparata a più mani dai cuochi del territorio. Appuntamento sabato 26 aprile, a partire dalle 20.15, a Palazzo Chigi, dove cinque professionisti dei ristoranti del territorio, sotto l’egida dell’Alleanza dei Cuochi di Slow Food, daranno vita ad altrettante portate che andranno ad abbinarsi ai vini delle ventuno aziende che parteciperanno all’Orcia Wine Festival.
La cena, aperta a tutti su prenotazione obbligatoria e fino a esaurimento posti, vedrà all’opera Massimo Rossi, per l’Alleanza dei cuochi di Slow Food, con i finger food dalla Cassetta di Cottura di Slow Food; poi Gianluca Monaci dell’Ombelico del Mondo; il primo piatto sarà cucinato da Matteo Antoniello del ristorante dell’Hotel La Posta, mentre il secondo piatto da Luca Vagnoli di La Bottega delle Carni - Sapore di Val d’Orcia. Il dessert sarà composto con il gelato di Lorenzo Senesi della gelateria Golosi di Gelato ed elaborato da Matteo Antoniello.
Informazioni - Ufficio Turistico San Quirico d’Orcia T 0577.899728 – 3791294369 – www.visitsanquirico.it - www.orciawinefestival.wordpress.com Mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. Tel. + 39 577 392256 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. www.agenziaimpress.it