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TORNANO LE GIORNATE DEL PINOT NERO
A Egna e Montagna dal 16 al 18 maggio in degustazione le migliori etichette 10 regioni vinicole, 116 vini:un’edizione record! Tanti gli appuntamenti collaterali pensati per il pubblico. Saranno premiati i cinque migliori Pinot Nero d’Italia e le regioni vincitrici dell’annata 2022. Aprile 2025_ In scena la 27esima edizione dell’evento nazionale dedicato allo straordinario vitigno e aperta a operatori del settore ed appassionati. Le date da segnare in agenda sono dal 16 al 18 maggio. In quei giorni, in Alto Adige, si attendono winelovers, esperti del settore, ristoratori, enotecari e giornalisti alla scoperta del Pinot Nero e delle sue tante sfaccettature. Da oltre vent’anni, le Giornate altoatesine del Pinot Nero vengono organizzate - con passione e impegno - da un team di volontari e l’evento gode di grande apprezzamento nel mondo enologico e attira numerosi produttori e visitatori.
Come da tradizione, anche la 27esima edizione si svolgerà nei villaggi vinicoli di Egna e Montagna e avrà come protagonisti tutti i vini del Concorso Nazionale del Pinot Nero, che va in scena – a porte chiuse – a inizio maggio. Il focus di questa edizione è l’annata 2022, con 116 vini provenienti da: Trentino, Valle d’Aosta, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Piemonte, Lombardia, Toscana, Umbria, Sicilia e, naturalmente, dalla regione ospitante, l'Alto Adige. "Grazie a questa ampia diffusione geografica, possiamo dare al nostro pubblico un'idea di quanto possa essere diverso il Pinot Nero a seconda del terroir, della tradizione e dello stile; sono certa che non mancheranno belle sorprese e quest’anno abbiamo raggiunto inoltre il record di vini in degustazione, siamo molto soddisfatti", afferma Ines Giovanett, presidente del Comitato Organizzatore delle Giornate del Pinot Nero dell'Alto Adige. Venerdì 16 maggio le Giornate si apriranno con la cerimonia di premiazione dei vini vincitori del Concorso al Castello di Enna a Montagna.
"Il concorso rappresenta un appuntamento per celebrare non solo la storicità di un vitigno che ha segnato la tradizione vinicola del nostro paese, ma anche la straordinaria qualità dei giurati coinvolti. La loro esperienza e competenza sono garanzia di una selezione attenta e rigorosa", sottolinea Marc Pfitscher, vicepresidente del Comitato Organizzatore e responsabile del Concorso Dopo la cerimonia di apertura, tutti i Pinot Nero del Concorso saranno disponibili per la degustazione al Klösterle di Laghetti a Egna dalle 16 alle 18. Per partecipare è necessario prenotarsi tramite il sito web delle Giornate del Pinot Nero (www.blauburgunder.it). Vi saranno interessanti appuntamenti collaterali per tutti gli amanti e gli intenditori del Pinot Nero. Sabato 17 maggio due masterclass: una sulla coltivazione del Pinot Nero italiano con il sommelier Roberto Anesi e la seconda - una degustazione verticale della Tenuta Castelfeder che attraverserà quattro decenni con otto etichette in edizione limitata e non presentate al Concorso - con l'enologo Ivan Giovanett dell’omonima Cantina.
Il programma delle masterclass si concluderà domenica con il maestro di cantina Hans Terzer, che presenterà l'evento "Top of Pinot Nero Alto Adige". Tante anche le escursioni guidate della Pinot Noir Experience a Glen e Mazon; novità di quest’anno saranno inoltre gli eventi "Pinot Noir & Bike" di domenica e lunedì e una interessante degustazione di spumanti prevista in diversi slot. Per informazioni, costi e dettagli di tutte le iniziative in programma – in continuo aggiornamento - si può fare riferimento al sito web www.blauburgunder.it dove è possibile anche registrarsi ai vari momenti delle Giornate.
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Simonetta Gerra
AROMATICA, QUANDO I TALENTI SI INCONTRANO, LE CENE DIVENTANO A 4 MANI
Vere e proprie esperienze, dove tecnica e fantasia si intrecciano in un’armonia sorprendente.
Erika Gotta
Nel cuore profumato della Riviera ligure, Aromatica 2025 (Diano Marina, 9-11 maggio) torna a deliziare i sensi con uno dei suoi appuntamenti più attesi e amati: le Cene a 4 mani. Non semplici cene, ma vere e proprie esperienze in cui tecnica e fantasia si intrecciano in un’armonia sorprendente. Quando due chef condividono la stessa cucina, nasce una moltiplicazione di creatività, che si traduce in piatti emozionanti, capaci di raccontare territori, storie e passioni. Le Cene a 4 mani rappresentano il culmine dell’anima di Aromatica: un festival che celebra l’eccellenza dei prodotti liguri, le contaminazioni virtuose, l’arte dell’accoglienza. Quest’anno, tre serate esclusive ospiteranno chef di talento, stelle brillanti della gastronomia italiana, che uniranno le forze con i resident chef del Golfo Dianese per dare vita a menù irripetibili.
I tre chef ospiti saranno ovviamente anche protagonisti in pubblico per alcuni dei più attesi cooking show (degli oltre quindici in totale) che si susseguiranno nell'arco delle tre giornate di Aromatica sul palco di piazza Martiri della Libertà. Venerdì 9 maggio alle ore 20.00, La Locanda del Cavaliere di San Bartolomeo al Mare ospiterà la cena “Liguria e Piemonte, eterne contaminazioni”, in occasione della quale lo Chef ospite Davide Cristaldi e la pastry Chef Giulia Mandara (De Gustibus, Chieri - TO) cucineranno fianco a fianco con i resident Federico Pinasco (Chef) e Valerio Vomero (sous chef). Una serata che unisce l’anima ligure ai profumi intensi del Piemonte, in un dialogo gastronomico fatto di sapori decisi e dolcezze equilibrate.
Sabato 10 maggio alle ore 20.30 toccherà all’Hotel La Baia di Diano Marina e al suo Chef Davide Tacca lasciarsi contaminare dallo Chef Adrien De Crignis, talento italo-francese che al La Bastide de Moustiers ha ottenuto 1 stella Michelin e 1 stella verde prima di tornare a Parigi, dove collabora strettamente con Alain Ducasse, uno dei cuochi-imprenditori più noti al mondo. “Un orto in riva al mare” è il titolo della serata ispirata all’essenza più pura della natura: prodotti dell’orto e tesori del mare si fondono in un menù green, creativo e sostenibile. Le Cene a 4 mani della dodicesima edizione di Aromatica si concluderanno domenica 11 maggio alle ore 20.30 al Ristorante Blu dell'Hotel Caravelle di Diano Marina.
“Rock botanico” è il titolo della serata in cui lo Chef Giuseppe Gentile dividerà la cucina con la giovane ma già quotata Chef Erika Gotta (La Bursch, Campiglia Cervo - BI, locale tenuto in grande considerazione dalle guide del settore), dando vita a un’esperienza audace e contemporanea, dove le erbe aromatiche diventano protagoniste di un racconto culinario fuori dagli schemi, in perfetto stile rock. Le Cene a 4 mani - i cui dettagli saranno presto disponibili sul sito e sui social ufficiali - si inseriscono all’interno del ricco programma di Aromatica, festival che coinvolge l’intero Golfo Dianese grazie alla collaborazione attiva di Comuni, Associazioni di categoria e operatori del territorio.
Un evento diffuso e partecipato, pensato per promuovere e celebrare l’identità gastronomica della Liguria con uno sguardo aperto e contemporaneo. “Aromatica, profumi e sapori della Riviera Ligure” è la grande rassegna dedicata al basilico, alle erbe aromatiche, alle eccellenze dell’agroalimentare e dell’enogastronomia, ai prodotti tipici locali: in programma expo dei produttori, degustazioni, cooking show, laboratori, cene a 4 mani, cene a tema, conferenze, presentazioni di libri, un’area dedicata allo street food di qualità, e molto altro ancora. La 12ª edizione si svolgerà a Diano Marina (IM) venerdì 9, sabato 10 e domenica 11 maggio 2025. Venerdì 9 maggio, ore 20.00 – “Liguria e Piemonte, eterne contaminazioni”.
La Locanda del Cavaliere, via XX Settembre 26, San Bartolomeo al Mare (IM). Chef ospite: Davide Cristaldi (De Gustibus, Chieri - TO). Pastry Chef: Giulia Mandara. Resident Chef: Federico Pinasco, con Valerio Vomero (sous Chef). Sabato 10 maggio, ore 20.30 – “Un orto in riva al mare”. Hotel La Baia, via degli Orti 36, Diano Marina (IM). Chef ospite: Adrien De Crignis (La Bastide de Moustiers, 1 stella Michelin e 1 stella verde). Resident Chef: Davide Tacca. Domenica 11 maggio, ore 20.30 – “Rock botanico”. Ristorante Blu presso Hotel Caravelle, via Sausette 34, Diano Marina (IM). Chef ospite:Erika Gotta (La Bursch, Campiglia Cervo - BI). Resident Chef: Giuseppe Gentile.Erika Gotta
FEDERICO CRESPI & ASSOCIAT
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23 MAGGIO CALICI VULCANICI : I VINI DEL VESUVIO + CONSEGNA ATTESTATI MASTER
Carissimi Socie e Soci, come promesso nei giorni scorsi vi sveliamo cosa abbiamo pensato per voi: Al Vinitaly abbiamo trovato la giusta ispirazione e abbiamo deciso di condividerla con voi: una serata speciale con degustazione e cena dedicata ai vini vulcanici del Vesuvio. Vi aspettiamo il 23 maggio alle 20:30 per un’esperienza unica , insieme ai vini dell’Azienda Sorrentino. Non vediamo l’ora di brindare insieme!. Il territorio del Vesuvio è un vero scrigno di biodiversità e storia, plasmato da millenni di attività vulcanica. I terreni vulcanici, ricchi di minerali come potassio e fosforo, creano un ambiente unico per la viticoltura, conferendo ai vini caratteristiche di freschezza, sapidità e complessità aromatica.
La viticoltura vesuviana ha radici antichissime, risalenti all'Età del Ferro, e ha attraversato epoche storiche, dai Greci ai Romani, che fecero di Pompei un centro vitivinicolo di rilievo.Il Lacryma Christi ( che assaggeremo) è il vino simbolo della zona. Il nome Lacryma Christi infatti, deriva da una leggenda che narra che Lucifero, l’angelo cacciato per le sue nefandezze dal Paradiso, rubò dispettosamente proprio un pezzo del Paradiso e appena completato il furto, sprofondò poi nelle viscere dell’Inferno lasciando dietro di sé una voragine da cui sorse il Vesuvio.
Si dice che Gesù, riconoscendo nel Golfo di Napoli il Paradiso rubato, pianse lacrime copiose e dalle sue lacrime nacquero i vigneti di questo vino. Di seguito il menù della serata:
Burratina su letto di friarielli ⯑ Catalò Catalanesca del Vesuvio 2022
Ziti alla genovese ⯑Lacryma Christi superiore bianco DOC 2022 - Vigna lapillo
Polpette alla napoletana ⯑Aglianico del Vesuvio Don Paolo IGT Pompeiano 2016
Torta caprese ⯑Fior di ginestra passito IGT Pompeiano 2017
Costo della serata: €45 per i soci €50 per i non soci
Vi chiediamo gentilmente di comunicare la vostra partecipazione rispondendo alla presente mail o contattando il delegato Mattia Briganti al numero 347 8830808.
Durante la serata saranno consegnati gli attestati di frequenza relativi al master dedicato ai grandi cru italiani appena concluso .
Invitiamo pertanto i partecipanti al master a non mancare
Con affetto, a presto! ⯑ Il Consiglio di Delegazione FISAR Delegazione storica di Genova Via San Lorenzo 21/2 - 16123 - Genova (GE)
GRANDI VINI ATESINI SPOSATI ALLE GOLOSITÀ DEL TERESA 1968
di Virgilio Pronzati
La sobria eleganza della sala del ristorante Teresa dal 1968 a Genova Pegli
Pegli, l’antica “Pyla Veituriorum”fondata come le altre località vicine (Pra e Voltri) dalla tribù dei Veituri, fu comune autonomo fino al 1926, poi con altri diciotto comuni venne aggregato al comune di Genova, divenendo prima delegazione e, nel 1978, circoscrizione. Già nel passaro, Pegli per le sue favorevoli condizioni climatiche e residenza di facoltosi genovesi, è stata una delle mete di soggiorno preferite da nobili e ricchi borghesi di tutta Europa, in particolare scandinavi. Ancor oggi, questa solare località, vanta il maggiore fascino del ponente cittadino.
Da six: Patrizio Gorini, Christoph Fischer, Mariella e Tina Cosenza, Thomas Scarizuola
Non solo. A Pegli c’è uno dei templi della cucina regionale: il ristorante Teresa. Un locale di sobria eleganza, dove piatti d’autore, sono realizzati da sceltissime basi e siglati con estro e concreta sostanza. Alla guida di questo rinomato posto di ristoro, la cuoca Tina Cosenza e la sua famiglia. Parlando della signora Tina, oggi come si suol dire, è figlia d’arte. Infatti il suo locale fu aperto nel lontano 1968, cinquantasette anni fa da sua madre Teresa.
Davide e Martina intraprendenti e geniali figli di Tina Cosenza
Tra i molti riconoscimenti ricevuti per le sue qualità culinarie, spiccano l’inserimento nell’Atelier Des Grands Dames, la menzione speciale della Guida Michelin e, non ultimo, il suo qualificato giudizio sugli allevi che annualmente frequentano La Scuola di Cucina di Gualtiero Marchesi. Un grande Maestro scomparso otto anni fa a ottantasette anni, considerato da tutti il più grande cuoco italiano di sempre. Un doveroso plauso ai figli di Tina Cosenza Davide e Martina, per la qualità e l’armonia dei frollini alla cannella e dei pandolcini (perfettamente equilibrata la percezione dolce); geniale il nome AMORSI e accattivante il packaging.
Ostrica con perle di yuzu
Tornando al titolo del pezzo, o meglio al motivo del binomio cibo-vino dello scorso 15 aprile 2025, il matrimonio dei piatti del ristorante Teresa con i vini della cantina atesina Erste+Neue è perfettamente riuscito. La signora Mariella (sorella di Tina) che gestisce la sala, ha risolto al meglio il non facile compito dell’abbinamento dei piatti agli otto vini di punta della cantina atesina. A precedere l’intrigante convivio, l’interessante presentazione della rinomata cantina e dei sui pregiati vini, rispettivamente dei direttori vendita Patrizio Gorini e Christoph Fischer, e del Capo enologo Thomas Scarizuola.
Gambero viola alla caralana
Ecco il goloso menù In finger: Ostriche con perle di yuzu con Spumante Brut PeakNat Puntay 2023. Gambero viola alla catalana con A.A. Pinot Bianco Puntay 2022. Bijoux, pane, burro e alici e Bijoux, pane . Burro e salmone con A.A. Sauvignon Puntay 2022. Sgombro marinato alle spezie con panzanella in bianco, cedro e speck croccante con A.A. Gewurztraminer Puntay 2022.
Sgombro marinato alle spezie con panzanella in bianco, cedro e speck croccante
Piatti caldi: Crema di patate con ragù di moscardini con A.A. Chardonnay Puntay 2022. Risotto alla sardenaira con alici, capperi e olive con A.A. Kalteressee Classico Superiore Puntay 2023. In finger: Ricciola brasata con il suo fondo ai porcini con A.A. Pinot Nero Riserva Puntay 2022. Formaggio di capra, pere e cioccolato con A.A. Lagrein Riserva Puntay 2022.
Crena di patate con ragù di moscardini
Un cenno sulla cantina Erste+Neue nasce dalla fusione nel 1986 di Erste Kellerei, prima cantina sociale di Caldaro nata nel 1900 con Neue Kellerei, cantina sociale nata nel 1925. Erste+Neue rappresenta una delle realtà più storiche ed importanti del territorio altoatesino. I vigneti si estendono dai pendii terrazzati del Lago di Caldaro ad altre zone in altitudine nella provincia Altoatesina, ed i vini prodotti sono riconosciuti per carattere, coerenza stilistica e un timbro alpino di grande freschezza.
Risotto alla sardenaira con alici, capperi e olive
Due le linee di produzione: una linea classica, e una linea di eccellenza, Puntay, che enfatizza elegantemente le caratteristiche varietali dei vitigni di provenienza. Alcune personali considerazioni enologiche sull’Alto Adige e i vini degustati. L’alto Adige che conta otto Doc, con il 98% è la regione italiana con il rapporto più alto di vini Doc. La superficie vitata è di 5.400 ettari da cui derivano mediamente 325.000 ettolitri di vino, il 60% bianco e il restante 40% rosso, prodotti da dodici cantine sociali, quaranta cantine private e da oltre mille vignaioli. L’esportazione è del 35%. Gran parte della viticoltura atesina essendo di montagna è definita “eroica”.Virtù più propria dei viticoltori. Una straordinaria varietà di vini che si abbina a molti piatti della cucina italiana ed estera, che trova estimatori in tutti il mondo.
Ricciola brasata con il suo fondo ai porcini
Peak Nat Spumante di qualità Brut 2024
Categoria: Spumante Bianco. Vitigno: Pinot Bianco. Bottiglia:75 cl. Alcol: 12,0 %. Lotto: 3-307. Bottiglie prodotte: 3.500. Prezzo medio in enoteca: € 24,00 Alla vista è cristallino, di colore paglierino molto scarico con lievi riflessi verdolini con perlage abbastanza fine, fitto e continuo. Al naso è intenso, persistente, schietto, composito, con sentori fruttati di ribes bianco, mora di gelso e lieve di mela verde e umori boschivi. In bocca è secco, molto fresco e sapido, leggero ma di equilibrata struttura e sensibile persistenza. Retrogusto: vena sapida e note fruttate. Considerazioni: Buono. Ottenuto da scelte uve Pinot Bianco da vitigni con resa di 50 ettolitri per ettaro, pressate sofficemente a grappolo intero. Il mosto dopo la decantazione statica è trasferito in botte di acciaio inox, dove fermenta lentamente con lieviti selezionati. Raggiunti i 18 g/l di residuo zuccherino il mosto/vino è stato imbottigliato. Dopo la presa di spuma il Peak Nat è stato per circa sei mesi sulle fecce in bottiglia. La sboccatura è stata fatta a fine febbraio 2024. Valutazione: 87/100
Formaggio di capra, pere e cioccolato
Alto Adige Doc Pinot Bianco Bio Puntay 2022
Categoria: Bianco secco. Vitigno: Pinot Bianco. Bottiglia:75 cl. Alcol: 13,5 %. Lotto: 3-191. Bottiglie prodotte: 7.000. Prezzo medio in enoteca: € 18,00 Alla vista è limpido, di colore giallo paglierino con lievi riflessi verdolini. Al naso è intenso, persistente, fine e composito, varietale, con sentori floreali e fruttati di fiori d’acacia, di mela golden e pesca bianca. In bocca è secco, fresco e sapido, un pò minerale, leggermente caldo, pieno e persistente. Retrogusto: vena sapida e minerale e note floreali e fruttate. Considerazioni: Molto buono. Ottenuto da scelte uve Pinot Bianco da vitigni a conduzione biologica con resa di 60 ettolitri per ettaro, parzialmente macerate a freddo, pressate sofficemente. Il cui mosto ha fermentato spontaneamente in parte in botte di legno e, successivamente a temperature controllata. Segue la maturazione in grandi botti di rovere per sette mesi. Valutazione: 90/100
Alto Adige Doc Chardonnay Bio Puntay 2022
Categoria: Bianco secco. Vitigno: Chardonnay. Bottiglia:75 cl. Alcol: 13,5 %. Lotto: 3-191. Bottiglie prodotte: 7.500. Prezzo medio in enoteca: € 18,00 Alla vista è limpido, di colore giallo paglierino con lievi riflessi verdolini. Al naso è abbastanza intenso, persistente, fine e varietale, composito, con sentori floreali e fruttati di fiori di pesco e mandorlo, pesca bianca di vigna e lievi di banana verde e vaniglia-boisè. In bocca è secco, molto fresco e sapido, un pò minerale, piacevolmente caldo, di buona struttura e persistenza. Retrogusto: vena sapida e minerale e note floreali, fruttate e speziate. Considerazioni: Molto buono. Ottenuto da scelte uve Chardonnay da vitigni a conduzione biologica con resa di 50 ettolitri per ettaro, pressate sofficemente, il cui mosto ha fermentato e maturato per 7 mesi in botte grande di rovere francese e tonneau. Valutazione: 90/100
Gli irrinunciabili dolci di Davide e Martina
Alto Adige Doc Sauvignon Bio Puntay 2022
Categoria: Bianco secco. Vitigno: Chardonnay. Bottiglia:75 cl. Alcol: 13,5 %. Lotto: 3-192. Bottiglie prodotte: 10.500. Prezzo medio in enoteca: € 18,00 Alla vista è limpido, di colore giallo paglierino con riflessi dorati. Al naso è intenso, persistente, fine ed ampio, con sentori fruttati di pompelmo bianco, mango, e vegetali di salvia e muschio. In bocca è secco, molto fresco e sapido, piacevolmente caldo, pieno e continuo. Retrogusto: vena sapida e note fruttate e vegetali. Considerazioni: Molto buono. Ottenuto da scelte uve Sauvignon da vitigni a conduzione biologica con resa di 55 ettolitri per ettaro, fatte macerazione a freddo, pressate sofficemente, il cui mosto ha fermento in parte spontanea, in botte di legno. Segue la maturazione in botte di rovere per almeno un anno. Valutazione: 90/100
Amorsi by Davide & Martina
Alto Adige Doc Gewürztraminer Bio Puntay 2022
Categoria: Bianco secco. Vitigno: Gewürztraminer . Bottiglia:75 cl. Alcol: 15,0 %. Lotto: 3-192. Bottiglie prodotte: 5.000. Prezzo medio in enoteca: € 20,00 Alla vista è limpido, di colore giallo dorato Al naso è intenso, persistente, fine ed ampio, varietale, con sentori floreali, fruttati e speziati di rosa, miele d’acacia, gelatina di lampone, crema di nocciola e noce moscata- In bocca è secco ma morbido, discretamente fresco e sapido, piacevolmente caldo, pieno e di molta persistenza. Retrogusto: vena sapida e note floreali, fruttate e speziate. Considerazioni: Molto buono. Ottenuto da scelte uve Gewürztraminer da vitigni a coltivazione biologica con resa di 40 ettolitri per ettaro, raccolte ben mature e sottoposte ad una macerazione a freddo di otto ore. Dopo la pressatura, il mosto ottenuto è illimpidito naturalmente e fatto fermentare lentamente in botte d’acciaio inox a 18°C. Seguono la maturazione del vino per dieci mesi in acciaio, la filtrazione e l’imbottigliamento. Valutazione: 91/100
Tina Cosenza mentre risponde alle domande degli ospiti
Alto Adige Doc Kalterersee Classico Superiore Bio Puntay 2023
Categoria: Rosso secco. Vitigno: Schiava. Bottiglia:75 cl. Alcol: 12,5 %. Lotto: 4-156. Bottiglie prodotte: 4.500. Prezzo medio in enoteca: € 14,50 Alla vista è limpido, di colore rosso rubino scarico Al naso è intenso, persistente, fine, ampio, con sentori fruttati e speziati di mora di rovo, corbezzolo e ciliegia mature, pepe bianco e macis. In bocca è secco, fresco e sapido, delicatamente caldo, giustamente tannico, di buon corpo, persistenza e armonia. Retrogusto: vena sapida e tannica, e note fruttate e speziate. Considerazioni: Ottimo. Ottenuto da scelte uve Schiava da vitigni a coltivazione biologica con resa di 65 ettolitri per ettaro, raccolte mature, pigiadiraspate e fatte fermentare e macerare per dodici giorni. Seguono la fermentazione malolattica, svinatura e la maturazione di nove mesi in botte d’acciaio inox. Valutazione: 91/100
Il grande staff di Teresa dal 1968
Alto Adige Doc Pinot Nero Riserva Puntay 2022
Categoria: Rosso secco. Vitigno: Pinot Nero. Bottiglia:75 cl. Alcol: 13,5 %. Lotto: 4-156. Bottiglie prodotte: 13.000. Prezzo medio in enoteca: € 23,20 Alla vista è limpido, di colore rosso rubino scarico con riflessi granati. Al naso è intenso, persistente, fine, ampio, con netti sentori fruttati e speziati di ciliegia e mirtillo maturi, e lievi di nappa, pepe nero, cioccolato amaro, liquirizia e boisè. In bocca è secco, fresco e sapido, delicatamente caldo, giustamente tannico, pieno ma snello, di buona persistenza e sufficiente armonia. Retrogusto: vena sapida e tannica, e note fruttate e speziate. Considerazioni: Ottimo. Ottenuto da scelte uve Pinot Nero da vitigni a coltivazione biologica con resa di 45 ettolitri per ettaro, raccolte mature, pigiadiraspate e fatte fermentare e macerare in botte d’acciaio per dodici giorni con parte delle uve ancora intere. Seguono la fermentazione malolattica, svinatura e la maturazione di dodici mesi in barrique. Valutazione: 92/100
Suggestivi ed irti vigneti in Alto Adige
Alto Adige Doc Lagrein Riserva Puntay 2022
Categoria: Rosso secco. Vitigno: Lagrein. Bottiglia:75 cl. Alcol: 13 %. Lotto: 4-157. Bottiglie prodotte: 18.000. Prezzo medio in enoteca: € 23,20 Alla vista è limpido, di colore rosso rubino scuro tendente al violaceo. Al naso è discretamente intenso, persistente, fine, ampio, con sentori floreali, fruttati e speziati di violetta, prugna e corbezzolo maturi, cacao amaro e radice di liquirizia. In bocca è secco, fresco e sapido, delicatamente caldo, piacevolmente tannico, di buona struttura e persistenza. Retrogusto: vena sapida e tannica, e note floreale, fruttate e speziate. Considerazioni: Ottimo. Ottenuto da scelte uve Lagrein da vitigni a coltivazione biologica con resa di 60 ettolitri per ettaro, raccolte mature, pigiadiraspate e fatte fermentare e macerare in grandi tini di rovere con un lungo tempo di contatto tra il mosto e il vino, per estrarre il colore e gli aromi fruttati. Segue la maturazione del vino per dodici mesi in barrique. Valutazione: 90/100
La splendida cantina di affinamento di Erst+Neue
Ristorante Teresa dal 1968 - Piazza Lido, 5-6 rosso - Genova Pegli. Tel 0106973774 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - Chiuso il martedì
ERSTE+ NEUE - Via delle Cantine 12 - 39052 Caldaro. Tel +390471963149- www.erste-neue.it Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
ENOTECA - Via delle Cantine 12 - 390052 Caldaro (BZ). Alto Adige, Italia. Tel. +39 0471 966 973. Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. Orario:LU – VE: 9:00 – 19:00 SA: 9:00 – 18:00. DO giorno di riposo
WINICENTER Via Stazione 7- 39052 Caldaro (BZ) . Alto Adige, Italia. Tel +39 0471 966 067 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Orario:feriali: 9:00 – 19:00 festivi: 10:00 – 18:00
LA MADAME MARTIS BATTE IL DOM PÉRIGNON
RISULTATO STORICO PER LA MAISON TRENTINA CHE SI PIAZZA QUARTA ALLA “SENTENZA DI VERONA“ DEL GAMBERO ROSSO
La famiglia Stelzer
Prima del blasonato Dom Pérignon e al quarto posto della classifica dopo mostri sacri come Egly Ouriet, Krug e Annamaria Clementi di Ca’ del Bosco. È questo l’ottimo piazzamento messo a segno dalla Madame Martis 2013. Ma non solo, perché il Trentodoc di punta di Maso Martis, la boutique winery trentina da anni al vertice della produzione spumantistica italiana, ha staccato di misura altri mostri sacri della spumantistica italiana come il Trendodoc Giulio Ferrari Riserva del Fondatore 2015, l’Alta Langa Pas Dosé 140 Mesi Zero ’11 di Enrico Serafino e il Franciacorta Bagnadore Riserva ’16 di Barone Pizzini. Un risultato che riempie di orgoglio l’enologo di Maso Martis, Matteo Ferrari, e la famiglia Stelzer, che oggi vede impegnati in azienda non solo i fondatori, Antonio e Roberta, ma anche le figlie Alessandra e Maddalena, a cui i genitori hanno passato il testimone un paio di anni fa. «Probabilmente Antonio e Roberta Stelzer saranno soddisfatti a leggere il nome della propria azienda che campeggia tra due mostri sacri della spumantistica, addirittura precedendo il Dom.
Il Madame Martis Riserva ’13 è molto complesso aromaticamente, tra pietra focaia e agrumi, un lieve tocco affumicato ed erbe aromatiche. In bocca sfoggia un’eleganza e una freschezza che abbiamo ritrovato solo nelle Cuvée migliori, accompagnate da una solida struttura fatta di sapore e sapidità». Questa la recensione del Gambero Rosso, che ha decretato la Madame Martis Riserva 2013 il secondo miglior Metodo Classico italiano. Il verdetto è stato decretato lunedì 7 aprile a Verona, durante il Vinitaly, dove nello stand del Gambero Rosso è andata in scena la “Sentenza di Verona”. «Il titolo scelto per questa degustazione è volutamente altisonante, ma l’intento, ovviamente, non voleva essere quello di porre un sigillo definitivo sulla vexata quaestio: quali sono gli spumanti migliori del mondo
– spiegano dal Gambero Rosso –. Ponendoci a metà tra gioco e spunto di riflessione, abbiamo messo insieme una quindicina di etichette ben rappresentative dei propri mondi: Champagne, Trentodoc, Franciacorta, Alta Langa, Oltrepò Pavese, ma anche Cava e bollicine inglesi. Il panel ospitato è stato piuttosto eterogeneo, tra giornalisti, comunicatori ed enologi specializzati in Metodo Classico. Per ogni vino abbiamo scelto le ultime annate in commercio, la degustazione è avvenuta alla cieca e con una sola bottiglia, cosicché tutti hanno assaggiato lo stesso identico vino. Abbiamo pensato a questa degustazione cercando non tanto di stabilire quale fosse il prodotto migliore, quanto piuttosto di scegliere quello più piacevole, dando un punteggio da 1 a 10».
Michela Pesenti
Qui di seguito la classifica completa:
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