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SCUOLA DI CUCINA E PIAZZA DELLA PIZZA

Scarica qui la cartella stampa di Cheese 2017: http://bit.ly/2tEtKcz
I visual di Cheese 2017: http://bit.ly/2tEntNY
Le foto dell'edizione 2015: http://bit.ly/1OG3YbX
Richiedi il tuo accredito stampa: http://bit.ly/2tLNdsu
A Cheese 2017 non si finisce mai di imparare a... mettere le mani in pasta!
Le sorprese di questa undicesima edizione di Cheese non finiscono proprio mai! Oltre ai Laboratori del Gusto e gli Appuntamenti a Tavola, il programma della manifestazione, organizzata dall'associazione Slow Food Italia e da Città di Bra (Cn) dal 15 al 18 settembre, si arricchisce di altre due occasioni per imparare dedicate alle forme del latte e prenotabili on line attraverso il sito www.slowfood.it. Si tratta dei due eventi di Scuola di Cucina, a Pollenzo nella sede dell’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche, e degli appuntamenti della Piazza della Pizza, nel Cortile delle Scuole Maschili di Bra.
Scuola di Cucina
Volete imparare ad abbinare i formaggi alle verdure secondo lo stile effervescente e di tendenza della cucina catalana? Oppure volete diventare esperti mondiali dello spaghetto cacio e pepe con formaggi d’alpeggio? Se la risposta è sì, allora non perdete l’appuntamento con le due Scuole di Cucina guidate da due chef d’eccezione.
Sergi de Meiá è lo chef stellato del ristorante omonimo di Barcellona e difensore a oltranza del prodotto locale, rispettoso della tradizione ma allo stesso tempo attento all’evoluzione delle tendenze gastronomiche. Imparare come cucinare alcuni piatti classici della cucina catalana diventa con lui una delle attività più divertenti e innovative del momento. Sergi è molto attento al tema dell’utilizzo delle verdure, tant’è che nel suo ristorante propone, tra gli altri, un menù completamente vegano. Non perdete l’occasione di scoprire un territorio così ricco ed effervescente guidati da un esperto dell’abbinamento in cucina tra verdure e formaggi. L’appuntamento è per il 16 settembre alle 12.
Salvatore Tassa è lo chef stellato del ristorante Le Colline Ciociare di Acuto, provincia di Frosinone. Salvatore ci spiega il suo concetto di cucina ecosostenibile come atto di responsabilità verso la società, l’ambiente e le persone, attraverso la preparazione di due piatti: uno spaghetto del Pastificio Di Martino cacio e pepe con formaggi d’alpeggio e un conchiglione Di Martino ripieno di fonduta preparata in diverse consistenze. Una lezione focalizzata sull’unione creativa tra la pasta e il formaggio. In abbinamento, le birre di QBA – Quality Beer Academy. L’appuntamento è per il 17 settembre alle 12.
Piazza della Pizza
I pizzaioli e le loro botteghe artigiane sono i migliori comunicatori di questa eccellenza nazionale, alleati della biodiversità alimentare e anima di quelle pizzerie in cui si può mangiare una buona pizza in ogni regione italiana, secondo le identità territoriali. Perché se è vero che l’arte dei pizzaiuoli napoletani è oggi candidata a patrimonio immateriale dell’umanità, è altrettanto vero che quell’arte, con forme differenti, è patrimonio di numerose altre tradizioni, come la pizza in teglia alla romana, la pissalandrea genovese o quella che facroc. Nella Piazza della Pizza sono racchiuse le storie che ci hanno appassionato e che hanno portato alla creazione di Pizza – Una grande tradizione italiana, pubblicato da Slow Food Editore.
A Cheese potete incontrare alcune delle voci più slow del mondo delle pizze, dal nord al sud dell’Italia, a partire dalle pizzerie stabili, quattro forni sempre aperti per gustare le diverse sfaccettature della pizza nazionale, tra cui il trapizzino romano di Stefano Callegari (Sforno e Tonda, Trapizzino, a Roma e a Firenze), il “facroc” piemontese di Massimiliano Prete(Gusto Divino, Saluzzo), la pizza fritta napoletana di Ciccio Vitiello (Casa Vitiello, Caserta) e la pizza “veneta a legna” di Federico Zordan (San Martin, Cornedo Vicentino).
Ma l’idea innovativa di questa nuova edizione è creare confronto e fare alleanza: per questo i pizzaioli si presentano sempre in coppia e, oltre alle pizzerie stabili, intervengono per portarvi le loro Storie di Pizza: dal Berberè di Matteo Aloe che racconta la sua pizza “slow” insieme alla pizza “sospesa” di Ciro Oliva direttamente dalla sua Concettina ai Tre Santi; oppure dal cuore dell'Italia le storie di Marzia Buzzanca della pizzeria Percorsi di Gusto a L'Aquila con Franco Cardelli del Don Franchino a Castelnuovo Vomano (Te); il “maestro dei forni” di Zerozero Massimiliano Crocetti si alterna a Guglielmo Vuolo, capo della pizzeria di Eccellenze Campane a Napoli e autore della prima Carta dei pomodori del mondo della pizza; Paolo De Simone e Giuseppe Vesi raccontano di come hanno messo l’impasto in valigia e hanno aperto – ciascuno per conto proprio – un locale a Milano, rispettivamente daZero e PizzaGourmet. Bastano questi incontri per soddisfare la vostra voglia di pizza? Scopritelo insieme agli altri appuntamenti in programma.
E non è tutto. La Piazza della Pizza rende accessibile a tutti, anche ai più piccoli, l’abc per una pizza a regola d’arte, grazie ai progetti educativi curati da Slow Food in cui si svelano le tecniche e i segreti per imparare a mettere le mani… in pasta! L’appuntamento è quindi con A scuola di pizza, i percorsi guidati dai nostri esperti di impasti e farine.
Infine con i Pizza Talk si favoriscono le occasioni di dialogo, perché ciò che più ci appassiona della pizza è il poterla vedere come un cibo di tutti, per tutte le classi sociali e per ogni età ed è per questo che la pizza rappresenta al meglio la tradizione italiana. Nelle talk parliamo di grani ma anche di forni, di ingredienti ricercati e, per concludere, della necessità – o meno – di rendersi mediatici.
La Piazza della Pizza è realizzata in collaborazione con Agugiaro & Figna, Ricrea – Consorzio Acciaio, Esmach, Quality Beer Academy (QBA), Birrificio Antoniano, Consorzio Alta Langa, Araldica, Batasiolo, Cocchi, Settesoli e Umani Ronchi.
L’edizione 2017 di Cheese è possibile grazie all’impegno di aziende che credono nei valori e negli obiettivi della manifestazione, tra queste gli Official Partner: Cassa di Risparmio di Bra, Egea, Lurisia, Parmigiano Reggiano, Pastificio Di Martino, Quality Beer Academy, Velier. Official Sparkling Wine: Consorzio Alta Langa.
Visita www.slowfood.it per il programma completo e la possibilità di prenotare.
Ufficio Stampa Cheese
Slow Food Italia: Valter Musso, 335 7422962 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Elisa Virgillito, 345 2598615 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Città di Bra: Elena Martini, Erica Asselle, 0172 438278 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
SULLE STRADE DEL VERMOUTH DI TORINO TRA STORIA E MIXOLOGY: INCONTRI ALLA DOUJA D'OR AD ASTI, A CHEESE A BRA E A CANELLI
SULLE STRADE DEL VERMOUTH DI TORINO TRA STORIA EMIXOLOGY IL NUOVO ISTITUTO DEL VERMOUTH DI TORINO
Incontri ad Asti durante la Douja d’Or, a Bra in occasione di Cheese e a Canelli
Un denso calendario di appuntamenti tutti piemontesi per il neonato Istituto del Vermouth di Torino che, nel mese di settembre, si presenterà al pubblico della Douja d’Or ad Asti, a quello di Cheese a Bra e in una tre giorni di eventi a Canelli.
Al centro degli incontri, tre secoli di storia e cultura del bere veicolati da un prodotto la cui creazione si concentrava, fin dall’origine, sull’asse Torino – Pessione – Asti – Canelli, zona interessata dalla felice convivenza di vigneti e coltivazioni di altro genere, necessarie alla produzione migliore, culla del savoir faire piemontese e della passione, indispensabile ingrediente necessario alla trasmissione tra le generazioni di ricette originali e metodi di produzione.
“Sulle strade del Vermouth di Torino, tra storia e mixology – Il nuovo Istituto del Vermouth di Torino” nelle sue diverse articolazioni sarà l’occasione per approfondire vari aspetti legati a uno dei temi più interessanti del momento, il Vermouth di Torino, e l’Istituto che si è costituito ufficialmente lo scorso 7 aprile per rappresentare la storica bevanda in Italia e nel mondo.
Dell’Istituto fanno parte i marchi dei principali produttori presenti oggi sul mercato: Berto, Bordiga, Del Professore, Carlo Alberto, Carpano, Chazalettes, Cinzano, Giulio Cocchi, Drapò, Gancia, La Canellese, Martini & Rossi, Giovanni Sperone, Vergnano e Tosti. Il presidente è Roberto Bava e il vice presidente è Giorgio Castagnotti.
ASTI, DOUJA D’OR, 9 SETTEMBRE 2017 – Ad Asti, in occasione dell’inaugurazione della Douja d’Or, l’Istituto del Vermouth di Torino si racconterà nel corso di un incontro in programma sabato 9 settembre alle 16 nella Sala degli Specchi di Palazzo Ottolenghi (corso Alfieri 350).
Le voci che si alterneranno nel racconto degli aneddoti legati alla lunga storia del Vermouth di Torino saranno quelle del presidente dell’Istituto del Vermouth di Torino Roberto Bava, del vice presidente Giorgio Castagnotti, di Fulvio Piccinino (sommelier e barman, docente e scrittore, socio onorario dell’Istituto e autore nel 2015 del libro “Il Vermouth di Torino”), di Giovanni Chazalettes (discendente da una storica famiglia di produttori di Vermouth e liquori tra Chambery e Torino), di Piero Miravalle (“courtier” e mediatore storico delle grandi case produttrici), di Pierstefano Berta (studioso, che dal 1985 si occupa professionalmente di aspetti tecnologici, culturali e di mercato dell’enologia) e di Carlo Vergnano (socio fondatore dell’Istituto, produttore e decano dell’Istituto).
L’incontro sarà preceduto in mattinata, alle 11 a Palazzo Gazelli, da una speciale edizione di Esperienza Vermouth, seminario tenuto da Fulvio Piccinino che unisce storia, cultura e un bel momento di pratica produttiva su questa eccellenza enologica.
BRA, CHEESE, 15/18 SETTEMBRE 2017 – Aperitivo di lunga tradizione, ingrediente chiave per la miscelazione contemporanea, ottimo fine pasto. Ma la versatilità del Vermouth di Torino gli consente di essere anche un perfetto abbinamento con diversi formaggi: anche per questo l’Istituto del Vermouth di Torino avrà un proprio spazio a Bra durante la manifestazione Cheese, dal 15 al 18 settembre.
Nell’area di piazza Spreitenbach, organizzata in collaborazione tra Regione Piemonte e Assopiemonte Dop e Igp, il container della Regione sarà infatti interamente dedicato alla degustazione del Vermouth di Torino. L’occasione giusta per assaggiare, guidati da barman esperti, i vermouth delle aziende e dei marchi che hanno fondato l’Istituto del Vermouth di Torino: Berto, Bordiga, Del Professore, Carlo Alberto, Carpano, Chazalettes, Cinzano, Giulio Cocchi, Drapò, Gancia, La Canellese, Martini & Rossi, Sperone, Vergnano e Tosti.
CANELLI 21/23 SETTEMBRE 2017 – Tre giornate dedicate al Vermouth di Torino organizzate a Canelli, storica capitale della produzione di Vermouth insieme ad Asti e Torino.
Si inizia giovedì 21 settembre alle 21 con il seminario Esperienza Vermouth che si svolgerà all’Enoteca Regionale di Canelli (massimo 35 persone su prenotazione e a pagamento: info 0141-822640).
Venerdì 22 settembre a partire dalle 21 da Gancia si terrà il concerto “Le grandi musiche del Vermouth”. Il concerto sarà eseguito dalla Banda Musicale Città di Canelli. L'ingresso è gratuito.
Nel corso della serata saranno consegnati i premi “Vino e Territorio” a cura dell'OICCE (Organizzazione Interprofessionale per la Comunicazione delle Conoscenze in Enologia).
Sabato 23 sempre a casa Gancia (sala cinema), dalle 15, si terrà il convegno “Vermouth di Torino e comunicazione”: un viaggio alla scoperta del Vermouth e del modo di promuoverlo da parte di alcune delle case storiche.
Nei bar di Canelli, dalle 18,30 ci sarà “La Notte del Vermouth”, un’occasione per assaporare i migliori cocktail a base Vermouth accompagnati da concerti e piatti della tradizione
A partire dalle 21, all’Enoteca Regionale di Canelli, si svolgerà l’incontro “Il Vermouth di Torino tra storia e magia delle erbe” e la degustazione dei vermouth delle case canellesi (massimo 50 persone, 10 euro l’ingresso, info 0141-822640) a cura di Fulvio Piccinino. È gradita la prenotazione
Per tutta la settimana “Vermouth e Gastronomia”: nei ristoranti canellesi che saranno indicati si potranno scegliere menu che includono il Vermouth di Torino nelle preparazioni.
Dichiara il presidente Roberto Bava: “Con le feste di settembre l’Istituto del Vermouth di Torino riporta il Vermouth nelle terre di produzione, a chi lo possiede nella sua genetica culturale ma ha dimenticato che gusto ha. Invito tutti alla Douja d’Or, a Cheese e a Canelli sulle strade del Vermouth di Torino”.
Informazioni:
Ufficio stampa iShock
Istituto del Vermouth di Torino
Fiammetta Mussio
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MALTESE AGRICOLA - c/da Tabaccaro 41 - 91025 Marsala (TP) - Tel 320/2932202 - Fax: 0923/745489 - www.maltese.com - az.maltese@mail.com
IGP Terre Siciliane Grecanico Favorotta 2016
Categoria: Bianco secco. Vitigno: Grecanico. Bottiglia: 75 cl. Alcol: 12%. Lotto: 171.79.2. Prezzo medio in enoteca € 13,50. Conservazione: in cantina, in posizione coricata sui ripiani adibiti ai vini bianchi secchi, a una temperatura tra i 12 e i 14°C. Tempo di consumo: ancora 1-2 anni. Evoluzione: quasi pronto. Servizio: mescere a 10°C in calici con stelo alto. Abbinamento: pizza alla siciliana, pasta con alici, sgombro al verde, polpo con patate.
Esame organolettico
Aspetto: limpido. Colore: paglierino scarico con riflessi verdolini. Profumo: abbastanza intenso, persistente e fine, con sentori di fiori di narciso, mora di gelso e mela quasi mature, e lieve di note iodate e minerali. Sapore: secco, fresco e sapido, delicatamente caldo, di equilibrata struttura e persistenza, con fondo sapido-amarognolo. Retrogusto: vena fresca e sapida, e note floreali, fruttate e minerali.
Considerazioni: Discreto. Ottenuto da scelte uve Grecanico a conduzione biologica, pigiadiraspate, il cui mosto ha fermentato in tini d’acciaio inox a temperatura controllata.
Punteggio totale: 48/60
ASPETTO - Limpidezza 4. Colore: 4. PROFUMO - Intensità 4. Persistenza 4. Finezza 4. Armonia 4. SAPORE - Persistenza 4. Pienezza 4. Sapidità 4. Acidità/morbidezza 4. Armonia 4. GRADIMENTO: Ottimo 4.
IGP Terre Siciliane Frappato Atlaraggio 2016
Categoria: Rosso secco. Vitigno: Frappato. Bottiglia: 75 cl. Alcol: 12,5%. Lotto: 17174. Prezzo medio in enoteca € 20,00. Conservazione: in cantina, in posizione coricata sui ripiani adibiti ai vini rossi secchi, a una temperatura tra i 12 e i 14°C. Tempo di consumo: ancora 1-2 anni. Evoluzione: quasi pronto. Servizio: mescere a 16°C in ampi calici con stelo medio. Abbinamento: arancini di riso, pasta alla Norma, melanzane alla parmigiana, pollo con peperoni in casseruola
Esame organolettico
Aspetto: limpido. Colore: rubino con orlo porpora. Profumo: abbastanza intenso, persistente e fine, con netti sentori di bocche di leone, mora di rovo e corbezzolo maturi, anguria, carruba e pepe bianco. Sapore: secco, poco fresco ma sapido, leggermente caldo, appena tannico, di equilibrata struttura e persistenza, con fondo fruttato-amarognolo. Retrogusto: vena sapida e tannica, e note floreali, fruttate e speziate
Considerazioni: Buono. Ottenuto da scelte uve Frappato a conduzione biologica. Lo stesso per le pratiche enologiche in cantina.
Punteggio totale: 50/60
ASPETTO - Limpidezza 4. Colore: 5. PROFUMO - Intensità 4. Persistenza 4. Finezza 4. Armonia 4. SAPORE - Persistenza 4. Pienezza 4. Sapidità 5. Acidità/morbidezza 4. Armonia 4. GRADIMENTO: Ottimo 4.
IGP Terre Siciliane Perricone 2014
Categoria: Rosso secco. Vitigno: Perricone. Bottiglia: 75 cl. Alcol: 14%. Lotto: 15113. Bottiglia n° 0319 di 1.000. Prezzo medio in enoteca € 22,00. Conservazione: in cantina, in posizione coricata sui ripiani adibiti ai vini rossi secchi, a una temperatura tra i 12 e i 14°C. Tempo di consumo: ancora 2-3 anni. Evoluzione: giovane ma già di buon equilibrio. Servizio: mescere a 16-17°C in ampi calici con stelo medio. Abbinamento: coniglio alla messinese, farsumagro, agnello alla griglia, pecorino siciliano di 4-5 mesi.
Esame organolettico
Aspetto: limpido. Colore: rubino tendente al porpora. Profumo: intenso e persistente, ampio, abbastanza fine, composito, con netti sentori di mora e corbezzolo maturi, carruba, e lieve di tamarindo e umori vegetali balsamici. Sapore: secco, fresco e sapido, caldo, appena tannico, di buona struttura e persistenza, con gradevole fondo sapido-amarognolo. Retrogusto: vena sapida e tannica, e note fruttate, vegetali balsamiche e speziate
Considerazioni: Buono. Ottenuto da scelte uve Perricone a conduzione biologica. Lo stesso per le pratiche enologiche in cantina.
Punteggio totale: 52/60
ASPETTO - Limpidezza 4. Colore: 5. PROFUMO - Intensità 5. Persistenza 5. Finezza 4. Armonia 4. SAPORE - Persistenza 4. Pienezza 4. Sapidità 5. Acidità/morbidezza 4. Armonia 4. GRADIMENTO: Ottimo 4.
Anima IGP Terre Siciliane Zibibbo Liquoroso 2015
Categoria: Vino dolce. Vitigno: Zibibbo. Bottiglia: 75 cl. Alcol: 16,5%. Prezzo medio in enoteca € 35,00. Conservazione: in cantina, in posizione coricata sui ripiani adibiti ai vini bianchi dolci passiti, a una temperatura tra i 12 e i 14°C. Tempo di consumo: ancora 3-4 anni. Evoluzione: giovane ma già discretamente equilibrato. Servizio: mescere a 8-9°C in calici a tulipano con stelo alto. Abbinamento: cannolo alla siciliana, torta Elena, petit four di mandorle, pastiera, buccellato.
Esame organolettico
Aspetto: limpido. Colore: paglierino intenso con riflessi ramati. Profumo: molto intenso, persistente e fine, con netti sentori di confettura di pesca bianca, albicocca un po’ essiccata, vaniglia, mandorla secca e buccia d’arancia candita. Sapore: dolce, molto caldo, sufficientemente sapido, di gran corpo, di buona persistenza aromatica. Retrogusto: netta percezione dolce e calda, e note fruttate e speziate.
Considerazioni: Buono. Ottenuto da scelte uve Zibibbo a conduzione biologica, lasciate appassire e pigiate. Dopo la parziale fermentazione del denso mosto, l’aggiunta di alcol buongusto.
Punteggio totale: 52/60
ASPETTO - Limpidezza 4. Colore: 4. PROFUMO - Intensità 5. Persistenza 4. Finezza 4. Armonia 4. SAPORE - Persistenza 5. Pienezza 5. Sapidità 5. Acidità/morbidezza 4. Armonia 4. GRADIMENTO: Ottimo 4.
SODDISFAZIONE PER LA SCORRIBANDA GASTRONOMICA A RECCO
Organizzata dal Consorzio dei Ristoratori recchesi con il patrocino Regione Liguria, Comune di Recco, Camera di Commercio di Genova, Consorzio Focaccia di Recco col formaggio e la partecipazione Pro Loco Recco, ASCOM e CIV Recco.
Grande soddisfazione da parte dei ristoratori del Consorzio Recco Gastronomica per il successo della decima edizione della Scorribanda Gastronomica.
Un evento che rimane inimitabile nel panorama delle proposte gastronomiche dell’estate in Riviera, coglie l’obiettivo originario di far conoscere al vasto pubblico i ristoranti recchesi, invitando gli ospiti a comporre un menù frequentando, entrando e conoscendo differenti locali che propongono una sola portata di alta qualità.
Dopo dieci anni la clientela “abituale” della Scorribanda è composta in gran parte da turisti che provengono non solo dalla Liguria e altre regioni italiane ma anche da un buon numero di stranieri:
Quest’anno per celebrare il decennale la straordinaria (e graditissima) presenza della Filarmonica Rossini da cui la denominazione “La Scorribanda con la Banda” in una esibizione che l’ha vista sostare di fronte alle entrate dei vari ristoranti allietando i numerosi ospiti in attesa di potersi accomodare ai tavoli per gustare il piatto della Scorribanda.
Molto gradita la Scorribanda Shopping Card nata dalla collaborazione tra Consorzio e commercianti che prevede uno sconto dal 10 al 15% per coloro che faranno acquisti sino al 30 settembre presso una selezione di negozi di abbigliamento e calzature della Città.
“La Scorribanda si è confermata come un evento innovativo ed unico nonostante sia arrivato al decimo anno, un successo che non è stato fermato nemmeno dalle sfavorevoli condizioni meteo.” dice Giambattista Squarzati presidente del Consorzio Recco Gastronomica.
“Gustare due o tre piatti in differenti ristoranti è occasione per apprezzare la qualità della gastronomia, giudicare il livello del servizio e valutare la professionalità del ristoratore. La Scorribanda si rivela un ottimo “passepartout” per conoscere i ristoranti di quella che tutti definiscono –a ragione - la capitale gastronomica della Liguria.” affermano Lucio Bernini coordinatore dell’evento.
Veramente soddisfatto il Vice Sindaco Gianluca Buccilli “I ristoratori di Recco ancora una volta sono stati in grado di attirare centinaia e centinaia di persone in città con soli pochi semplici piatti, espressione della loro capacità e professionalità. Tante le persone arrivate da fuori regione, ai tavoli dei ristoranti si sono trovati insieme piemontesi, lombardi, stranieri, liguri ma anche molti recchesi. La forza della ristorazione recchese, che ha dato alla nostra città la fama di Capitale Gastronomica della Liguria, si è dimostrata ancora una volta vincente in occasione di questa decima edizione della Scorribanda, costruita a suo tempo quasi come un abito su misura per Recco tenendo conto delle sue caratteristiche. È importante per il tessuto economico cittadino avere componenti così attive che quest’anno si sono unite anche al comparto commerciale con la “Scorribanda Shopping Card” che so essere stata moto gradita. Sono queste le sinergie da perseguire e l’Amministrazione Comunale non può che sostenerle”.
Dall’organizzazione un grazie sincero a tutti i media e mezzi di stampa che apprezzando la validità dell’evento hanno ritenuto di diffonderne al grande pubblico il messaggio consentendone, nel caso, di parteciparvi.
Daniela Bernini
Dimensione Riviera Promozioni
Recco (GE) via XXV Aprile 14
Tel.: 0185730748 - 3357274514
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