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Confagricoltura: "Danni per circa 20 milioni di euro alla produzione di vino toscano"
Caldo e mancanza d'acqua anticipano la maturazione delle uve che, pur rischiando di perdere aromi, sono ad oggi qualitativamente ottime. Ma la siccità crea conseguenze indirette come quella di rendere più "intrepidi" caprioli e cinghiali che aumentano di numero nelle campagne toscane e che, assetati, già da settimane attaccano i grappoli ancora non maturi. Secondo una stima diConfagricoltura Toscana il danno per la produzione di vino in Toscana si aggirerà intorno ai 20 milioni di euro.
"La situazione è disastrosa perché anche i sistemi di recinzione che gli agricoltori hanno predisposto intorno alle vigne, oltre ad avere un impatto notevole sul paesaggio, funzionano in maniera molto marginale – spiega Francesco Colpizzi, presidente della Federazione Vitivinicola di Confagricoltura Toscana - Il numero degli ungulati cresce in modo esponenziale e in mancanza d'acqua affrontano anche le barriere che dovrebbero tenerli lontani per andare a prendere i frutti. Anche l'impiego di repellenti, in queste condizioni, rappresentano una forma di prevenzione dissuasiva con modesti risultati".
In attesa di provvedimenti per riportare la popolazione degli ungulati entro i limiti di densità sostenibili, nelle campagne gli agricoltori stanno mettendo in atto quelle lavorazioni del terreno per limitare i danni dati dalla siccità: "Bisogna sperare che dopo questa ondata di caldo le piante possano avere un po' di ristoro. In alcune zone il processo di maturazione è in anticipo di almeno 20 giorni, ma l'arrivo della pioggia sarebbe essenziale per conseguire una maturazione equilibrata", conclude Colpizzi.
Lorenzo Galli Torrini
Vino e innovazione: viti "resistenti" alle malattie, per vini di qualità e più sostenibili
Il Consorzio Vino Chianti: “La Toscana autorizzi la coltivazione”
Viti resistenti, capaci di difendersi dalle malattie, grazie al loro dna migliorato che mantiene però tutte le caratteristiche di aroma, profumo e gusto dei propri “genitori” merlot, chardonnay, cabernet-sauvignon e anche sangiovese, la discendenza “forte” di quest’ultimo è in via di sperimentazione in Toscana dove però il nuovo vitigno è ancora in attesa di autorizzazione. Se ne è parlato durante il seminario di aggiornamento organizzato dal Consorzio Vino Chianti alle Cantine Leonardo a Vinci (Firenze), durante il quale si è tenuta una degustazione dei vini perlopiù friulani derivanti dalle viti resistenti, guidata dal presidente della sezione toscana dell'Associazione Enologi Enotecnici, Ivan Giorgio Tarzariol che commenta: “Si tratta di vini interessanti dal punto di vista qualitativo, dal gusto pulito, che rimanda alla loro origine.
Attendiamo ora di vedere se le stesse caratteristiche varranno per i vini prodotti in Toscana”.Le viti resistenti sono il risultato di un lavoro che è iniziato nel 1998 in collaborazione dell’Università di Udine, dell’Istituto di Genomica Applicata con Vivai Cooperativi Rauscedo.
Il programma di miglioramento genetico ha portato a una nuova serie di vitigni ibridi, che hanno una maggiore resistenza a malattie crittogamiche come peronospora e oidio e permettono una coltivazione più sostenibile, sia dal punto di vista ambientale che da quello economico: con l’utilizzo dei vitigni resistenti si risparmia in prodotti fitosanitari, è stato calcolato che ne servono circa l’80% in meno per un risparmio di mille euro circa per anno/per ettaro.
Il viticoltore può coltivare solo se il vitigno è autorizzato e le autorizzazioni alla coltivazione sono arrivate per il momento solo in Veneto e in Friuli. Il Consorzio Vino Chianti chiede alla Regione Toscana di inserire la vite resistente tra le piante coltivabili per dare il via alla produzione in campo: “Il Consorzio è aperto all'innovazione, alla ricerca e alla sperimentazione – spiega il direttore del Consorzio Vino Chianti Marco Alessandro Bani – in queste tre parole rientra anche l'esperienza del vitigno resistente alle malattie che va provato in pieno campo, solo così avremo risposte certe sulla idoneità della produzione. Per fare questo serve l'autorizzazione che hanno dato Veneto e Friuli”.
Bani spiega che questa sperimentazione dimostra di avere molti vantaggi, “vengono utilizzati per questi vitigni meno prodotti di quanti ne servono nella viticoltura biologica” e tiene a precisare il direttore del Consorzio: “Qui si parla di incroci di vitigni, “ibridi interspecifici”, per la precisione, niente a che vedere con gli ogm”.
Lorenzo Galli Torrini
LA NOTTE DEGLI AROMI: UNA SERATA DI DEGUSTAZIONI A CANTINA TRAMIN
Termeno
Sabato 12 agosto Cantina Tramin ospita la Notte degli Aromi, una serata aperta al pubblico con degustazione vini e ristorante all'aperto
Sabato 12 agosto 2017 dalle 18 alle 24, Cantina Tramin propone la Notte degli Aromi: una grande festa dei sapori sotto il cielo di Termeno (Bolzano). La Casa del Gewürztraminer aprirà le proprie porte per offrire una proposta di specialità gastronomiche e una selezione di vini abbinati ad ogni piatto con un ristorante all’aperto che proporrà un menu speciale preparato con prodotti di mare e di montagna.
Grappoli di Traminer
A ciascun piatto sarà abbinato un vino di Cantina Tramin: Moriz Pinot Bianco 2016 con insalata di pesce di mare con funghi, mela e chips di polenta; Blauburgunder Pinot Nero 2016 con tartare di vitello, mela Kanzi e pane integrale; Selida Gewürztraminer 2016 con gnocchetti di patate con gamberi, verdura e salsa piccante; Schiava Freisinger 2016 con ravioli di farro ripieni all`anatra su funghi misti; Pepi Sauvignon 2016 con salmone Alaska su crema di piselli, olio alla menta e patate croccanti; Cuvée Cabernet-Merlot Rungg 2015 con medaglione di cervo con nocciole, crema di sedano e frutti di bosco e per finire Roen Gewürztraminer vendemmia tardiva 2015 con Strudel di mela, mousse alla panna agra, cioccolato e uva secca al rum.
Ad accompagnare la serata musica Jazz/Soul con Jenni Williams & The Experince, dal tramonto a mezzanotte. Il costo di partecipazione è di 9,50 euro a piatto, compreso l'abbinamento con il vino degustato; 6 euro senza vino. Sarà inoltre possibile degustare tutti i vini della cantina al costo del singolo calice.
Info: www.cantinatramin.it
Press info:
Michele Bertuzzo
347 9698760
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Cheese 2017: a poco più di un mese dall’evento segnali molto positivi da espositori e visitatori

Scarica qui la cartella stampa di Cheese 2017: http://bit.ly/2tEtKcz
I visual di Cheese 2017: http://bit.ly/2tEntNY
Le foto dell'edizione 2015: http://bit.ly/1OG3YbX
Richiedi il tuo accredito stampa: http://bit.ly/2tLNdsu
E intanto il programma si arricchisce con le Storie di Pizza: 13 incontri con gli ambasciatori di quella bandiera tricolore in forma rotonda
Dal 15 al 18 settembre prossimi la capitale mondiale di Slow Food, Bra, tornerà a essere il centro di gravità del pianeta formaggio, come accade ogni due anni sin dal 1997.
Per celebrare i 20 anni dall’esordio, Slow Food Italia e Città di Bra vogliono fare le cose in grande, a partire dalla scelta di riservare gli spazi espositivi del Mercato esclusivamente ai formaggi a latte crudo. In realtà il latte crudo è il protagonista principale di Cheese sin dalla prima edizione, ma fino al 2015 si era sempre esercitata una certa tolleranza verso le produzioni a latte pastorizzato che in alcuni casi sono comunque prodotte da piccole realtà con interessanti storie alle spalle. Non sarà così quest’anno, con un salto di qualità che intende rafforzare e definitivamente affermare la necessità di difendere, esaltare e valorizzare quei formaggi che, proprio perché prodotti a latte crudo, rappresentano il luogo da cui provengono, la razza animale da cui si raccoglie la materia prima, il modo in cui l’animale è stato alimentato, l’arte del casaro. In poche parole, sono l’espressione più autentica di quella biodiversità la cui difesa è la prima missione di Slow Food.
E la scelta di alzare l’asticella nella selezione degli espositori (farà eccezione alla regola ferrea del latte crudo il Gorgonzola, che per disciplinare può essere prodotto solo a latte pastorizzato), ha premiato l’organizzazione anche più di quanto ci si potesse attendere: l’edizione 2017 registra infatti un incremento delle presenze estere (con la crescita più rilevante registrata dalla Spagna) e una chiusura anticipata delle adesioni da parte degli espositori.
Complessivamente gli espositori di Cheese 2017 saranno oltre 300 (in linea con le presenze del 2015, dal momento che gli spazi disponibili sono i medesimi e dunque si registra anche quest’anno il tutto esaurito). A questi si affiancheranno 36 birrifici artigianali indipendenti nella Piazza della Birra, che sarà contornata da 15 Cucine di Strada e Food truck, oltre agli spazi degli Official Partner e sponsor di Cheese 2017.
Sulla stessa onda anche gli appuntamenti in prevendita, dalle degustazioni guidate da casari ed esperti alle cene con i grandi chef ospitate dal ristorante dell’Albergo dell’Agenzia di Pollenzo: 18 dei 43 eventi messi in vendita a fine giugno sono già andati esauriti, facendo registrare un incremento delle adesioni sia in termini percentuali che in termini assoluti. Molto positivi anche i dati sulla provenienza degli iscritti: il 44% è italiano(praticamente da ogni angolo dello Stivale) mentre ben il 56% proviene da 24 Paesi, dagli Stati Uniti, con la presenza più numerosa, fino all’Australia, passando per la vecchia Europa e nuove presenze come l’Iran.
Visti questi numeri, per chi non avesse ancora scelto un evento dal programma ufficiale di Cheese, gli organizzatori hanno deciso di aumentare i posti a disposizione in alcuni dei Laboratori del Gusto che avevano già registrato il “sold out” e negli Appuntamenti a Tavola. Inoltre, da oggi ci sono 13 nuovi eventi che si vanno ad aggiungere ai 25 ancora in vendita. Si tratta delle Storie di Pizza per celebrare un’eccellenza nazionale in compagnia degli alleati della biodiversità alimentare e anima di quelle pizzerie in cui si può mangiare una buona pizza in ogni regione italiana, secondo le identità territoriali. E non finisce qui: la Piazza della Pizza è sempre aperta per gustare le diverse sfaccettature della pizza nazionale a qualsiasi ora.
Sempre in questi ultimi giorni sono stati messi in vendita online anche i biglietti per lo spettacolo di Luca Mercalli e Banda Osiris Non ci sono più le quattro stagioni, dedicato al cambiamento climatico. L'evento, che si terrà domenica 17 settembre alle 21 al Teatro Politeama di Bra, mostra come letteratura, arte e musica possono anche aiutare a comprendere i cambiamenti climatici: i pittori fiamminghi e Le quattro stagioni di Antonio Vivaldi, ad esempio, ci raccontano la piccola età glaciale fra Seicento e Settecento, che fu un capriccio naturale. Il ricavato della vendita dei biglietti di ingresso (5 euro posto unico) sarà devoluto alla campagna internazionale di Slow Food sul cambiamento climatico, che verrà lanciata proprio in occasione di Cheese 2017.
In ogni caso e come sempre, al di là degli appuntamenti a pagamento ricordiamo che Cheese è una manifestazione a ingresso libero che, oltre al Mercato italiano e internazionale, alla Via degli affineurs e dei selezionatori e ai Presìdi Slow Food, presenta decine di occasioni per conoscere tutti gli aspetti (e non solo quello gustativo) dei latticini e di tutto ciò che gli gira intorno: la Gran Sala dei Formaggi e l’Enoteca, la Piazza della Birra, le Cucine di Strada e i Food truck e, tra le novità di quest’anno, la Piazza del Gelato con Alberto Marchetti e lo Spazio Libero (con formaggi a latte crudo liberi da fermenti industriali, salumi liberi da nitrati e nitriti e ancora pane e pizza con lievito madre e birra Lambic a fermentazione spontanea). E poi ancora le Conferenze (il programma 2017 è di grandissimo spessore per contenuti e autorevolezza dei relatori) e le novità proposte da Slow Food Editore, gli aperitivi della Casa della Biodiversità, gli appuntamenti organizzati in Casa Slow Food per i soci, le scolaresche, i bambini in visita con la famiglia e dagli Official Partner.
A proposito, volete farvi venire l’acquolina in bocca con alcuni tra i formaggi più curiosi di questo Cheese? Ecco la nostra guida teorico-pratica agli 8 formaggi di cui non potrete più fare a meno!
L’edizione 2017 di Cheese è possibile grazie all’impegno di aziende che credono nei valori e negli obiettivi della manifestazione, tra queste gli Official Partner: Cassa di Risparmio di Bra, Egea, Lurisia, Parmigiano Reggiano, Pastificio Di Martino, Quality Beer Academy, Velier. Official Sparkling Wine: Consorzio Alta Langa.
Visita www.slowfood.it per il programma completo e la possibilità di prenotare.
Ufficio Stampa Cheese
Slow Food Italia: Valter Musso, 335 7422962 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Elisa Virgillito, 345 2598615 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Città di Bra: Elena Martini, Erica Asselle, 0172 438278 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
www.slowfood.it - www.comune.bra.cn.it
Gianluca Bisol nel libro Impavidi Veneti: una storia di impresa, di vini e di coraggio
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