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Formaggi

EXPORT FORMAGGI GIAPPONE: NEL 2024 +14% A VOLUME (IL 40% È DOP) E +11% A VALORE

AFIDOP: CRESCE PASSIONE DEI GIAPPONESI PER NOSTRE DOP, FATTURATO A 53,4 MILIONI VOLANO PARMIGIANO REGGIANO E GRANA PADANO (+12%) E GRATTUGIATI (+85%)

Cresce l'export dei formaggi italiani in Giappone: nel 2024 le nostre produzioni casearie mettono a segno un +14% a volume e un + 11% a valore, a fronte di 12.700 tonnellate esportate nel 2024 – di cui il 40% è Dop - per un valore di 106,9 milioni di euro. Complessivamente l'export dei formaggi Dop e Igp nel Paese del Sol Levante totalizza 53,4 milioni di euro. A fare da traino sono Grana Padano Dop e Parmigiano Reggiano Dop che insieme registrano un +12% a volume (quasi 2000 tonnellate esportate per oltre 22 milioni di euro), e i grattugiati con un +87% (1400 tonnellate esportate). Ma anche Mozzarella di Bufala Campana Dop e Gorgonzola Dop, rispettivamente con 800 e 510 tonnellate.  Lo fa sapere AFIDOP, Associazione Formaggi Italiani Dop e Igp, in occasione della 50° edizione di Foodex Japan 2025,la più importante manifestazione fieristica agroalimentare in Giappone, in programma a Tokyo dall'11 al 14 marzo 2025. Per l'occasione l'associazione partecipa con i suoi formaggi Asiago Dop, Gorgonzola Dop, Grana Padano Dop, Pecorino Romano Dop e Piave Dop alla serata "The Italian aperitivo”, organizzata il 13 marzo presso l'ambasciata italiana da ICE e Fiere di Parma. All'evento parteciperanno, tra gli altri, il presidente AFIDOP, Antonio Auricchio, e l'ambasciatore italiano in Giappone, Gianluigi Benedetti.  Per il presidente di AFIDOP, Antonio Auricchio: "Il 2024 è stato un anno più che positivo: gli aumenti innescati dal deprezzamento dello Yen nei confronti delle valute straniere nel 2023 non hanno intaccato l'affezione dei giapponesi nei confronti dei nostri formaggi Dop. Merito della nostra varietà di stili, consistenze e gusto dei nostri prodotti, ma anche della loro versatilità in cucina e del fascino del Made in Italy, da sempre sinonimo di saperi antichi, e di una filiera che offre garanzie di qualità e autenticità. Benché il formaggio non sia parte integrante della cultura giapponese, grazie ai 5000 ristoranti italiani a Tokyo e a piatti occidentali che spopolano nel Paese come la cacio e pepe, le nostre produzioni casearie stanno vivendo una crescita significativa in Giappone. Il consumo di formaggio è più che raddoppiato dal 1990 ad oggi superando le 300mila tonnellate, con un trend crescente sui formaggi freschi. Per il futuro vediamo ampi margini di crescita”.

Chiara Natalini 340.2613245

IL CARNEVALE SI AVVICINA: 8 RICETTE DIVERTENTI CON GORGONZOLA ADATTE A GRANDI E PICCINI

Alcune caratteristiche del Gorgonzola lo rendono un formaggio adatto all’alimentazione anche dei più giovani. Innanzitutto si tratta di un formaggio prodotto con latte vaccino intero pastorizzato. Inoltre due fasi tipiche della sua lavorazione come la fermentazione, grazie alla quale vengono prodotte le sue “muffe buone”, e la stagionatura mettono in moto processi che possono rivelarsi estremamente benefici per la salute, insieme ad una dieta varia e ad uno stile di vita sano. Nel corso della fermentazione il lattosio, zucchero caratteristico del latte, viene consumato dai batteri lattici e ciò rende il formaggio Gorgonzola naturalmente privo di lattosio (<0.1 g/100g) adatto, dunque, anche a chi è intollerante.

La stagionatura, invece, induce una spiccata demolizione delle proteine del latte e la formazione di una ricca gamma di peptidi e amminoacidi liberi facilmente assimilabili che, in aggiunta a calcio e fosforo, fanno del Gorgonzola un alimento adatto alla dieta dei ragazzi e di chi pratica sport. Di seguito 8 ricette facili e divertenti per portare in tavola tutto il gusto del Gorgonzola Dop per grandi e piccini: Bagel con avocado Gorgonzola Dop pomodoro e insalata Pizza bianca con pomodori e patate arrosto, Gorgonzola Dop, olio al basilico e scorza di limone Fusilli con Gorgonzola Dop zucchine, menta e noci Pasta gratinata con Gorgonzola Dop uova, pisellini e prosciutto Cotolette di pollo alla pizzaiola con Gorgonzola Dop e basilico Patatine rustiche con salsa di Gorgonzola Dop ed erbette Tortelli dolci al Gorgonzola Dop Gelato fiordilatte con topping di Gorgonzola Dop piccante, menta e noci.

BAGEL CON AVOCADO GORGONZOLA DOP POMODORO E INSALATA

tempo di esecuzione: 10 minuti 200 gr di Gorgonzola DOP 4 bagel 2 avocado 2 pomodori ramati 4 foglie di insalata sale pepe Tagliate a metà i bagel e fateli tostare in padella a fuoco medio fino a doratura. Trasferiteli su un piatto da portata e disponete sulla base l’insalata e poi le fette di pomodoro e avocado. Adagiate il Gorgonzola DOP ed aggiustate di sale e pepe. Richiudete il bagel con la parte superiore.

PIZZA BIANCA CON POMODORI E PATATE ARROSTO, GORGONZOLA DOP, OLIO AL BASILICO E SCORZA DI LIMONE

DIFFICOLTA’ 2 DOSI PER 4 PERSONE INGREDIENTI Patate e pomodori del giorno prima 1 impasto per pizza (facciamo vedere) 200 g Gorgonzola DOP Olio evo Basilico 1 limone Sale Pepe Per preparare l’olio al basilico trasferite l’olio ed il basilico in un boccale e frullate il tutto fino ad ottenere l’olio di un colore brillante. Poi filtratelo con l ‘aiuto di un colino. Adagiate l’impasto della pizza su una teglia da forno e stendetela con le mani. Trasferite i pomodori e le patate su tutta la superficie, unite 3/4 del Gorgonzola DOP e condite con l’olio al basilico. Aggiustate di sale e pepe. Una volta cotta unite il restante Gorgonzola DOP, la scorza di limone e delle foglie di basilico.

FUSILLI CON GORGONZOLA DOP ZUCCHINE, MENTA E NOCI

tempo di esecuzione: 10 minuti 200 gr di Gorgonzola DOP 320 gr di fusilli 2 zucchine menta fresca 1 spicchio d’aglio 12 noci olio evo sale pepe rosa Fate cuocere i fusilli in abbondante acqua salata per 10 minuti. Nel frattempo scaldate in una padella uno spicchio d’aglio con un filo d’olio evo, unite le zucchine tagliate a rondelle e fate cuocere a fiamma viva per 8 minuti. Aggiustate di sale e pepe. Scolate i fusilli e trasferiteli nella padella con le zucchine, unite il Gorgonzola DOP, la menta fresca ed una macinata di pepe rosa. Guarnite con le noci tritate e servite subito.

PASTA GRATINATA CON GORGONZOLA DOP UOVA, PISELLINI E PROSCIUTTO

tempo di esecuzione: 40 minuti 200 gr di Gorgonzola DOP 320 gr di tortiglioni 500 gr di passata di pomodoro 200 gr di pisellini 1 spicchio d’aglio 100 gr di prosciutto cotto a cubetti basilico olio evo sale pepe Fate cuocere i tortiglioni in abbondante acqua salata e scolateli al dente. Nel frattempo scaldate in una padella un cucchiaio di olio evo con lo spicchio d’aglio. Versale la passata di pomodoro, i pisellini, il basilico ed aggiustate di sale e pepe. Fate cuocere per 15 minuti. Scolate la pasta nella padella con il sugo e mescolate bene. Trasferite la pasta in una teglia dai bordi alti alternando con il prosciutto a cubetti ed il Gorgonzola DOP. Fate cuocere in forno preriscaldato a 200° per 20 minuti. Servitela tiepida guarnendo con del basilico fresco.

COTOLETTE DI POLLO ALLA PIZZAIOLA CON GORGONZOLA DOP DIFFICOLTA’ 1 DOSI PER 2 PERSONE INGREDIENTI

2 cotolette di pollo 100 g Gorgonzola DOP 1 pomodoro ramato Salsa pomodoro Basilico Maggiorana 1 spicchio d’aglio Olio evo Sale Pepe Tagliate i pomodori a fette. In una padella unite un filo d’olio con uno spicchio d’aglio. Unite la salsa di pomodoro e fate insaporire. Aggiungete il basilico e la maggiorana ed aggiustate di sale e pepe. Adagiate le cotolette sulla passata di pomodoro e guarnite ogni fetta con il Gorgonzola DOP ed una fetta di pomodoro. Chiudete il coperchio per 2 minuti. Servite subito guarnendo con le erbe aromatiche fresche.

PATATINE RUSTICHE CON SALSA DI GORGONZOLA DOP ED ERBETTE

tempo di esecuzione: 80 minuti 200 gr di Gorgonzola DOP 600 gr di patate 30 gr di burro 30 gr di farina 30 ml di latte erbe aromatiche 1 lt di olio di semi pepe sale Mondate le patate e tagliatele a bastoncini di 1 cm di larghezza mantenendo la buccia. Lasciatele in ammollo in acqua fredda per un’ora. Scolatele e tamponatele bene. Fatele friggere in abbondante olio di semi finché non saranno dorate. Scolatele su carta assorbente, salatele e tenete da parte. Per la salsa al Gorgonzola DOP fate sciogliere il burro in una casseruola a fuoco dolce, unite la farina setacciata ed il latte intero. Mescolate velocemente con una frusta fino ad ottenere un composto denso. Unite il Gorgonzola DOP tagliato e lasciatelo sciogliere. Aggiustate di sale, pepe ed erbe aromatiche e mescolate bene. Tenete da parte. Servite le patatine con una ciotolina di salsa al Gorgonzola DOP.

TORTELLI DOLCI AL GORGONZOLA DOSI PER 4 PERSONE

Gorgonzola dolce 40 g Ricotta fresca 200 g Miele di acacia 2 cucchiai Olio di semi quanto basta Picolit 1 dl Noci sgusciate 50 g Fecola di patate 1 punta di cucchiaino Zucchero 1 cucchiaio Farina tipo “00” 100 g Farina di riso 40 g Farina di kamut 30 g Zucchero a velo vanigliato 1 cucchiaino Acqua gassata Sale quanto basta

DIFFICOLTÁ: MEDIA PREPARAZIONE 70 min Setacciate le farine con lo zucchero a velo. Aggiungete un pizzico di sale e impastate con l’acqua gassata fino ad ottenere un composto morbido ed elastico. Lasciate riposare in frigorifero. Lavorate intanto la ricotta con il gorgonzola leggermente ammorbidito al microonde. Dolcificate con il miele e tenete a parte. Fate ridurre il Picolit con lo zucchero e legate con un pizzico di fecola. Tostate e tritate grossolanamente le noci. Tirate la pasta infarinandola spesso e farcitela a mucchietti con la crema ottenuta. Ricoprite con la seconda sfoglia e ritagliate i tortelli a triangolo. 
Friggeteli in abbondante olio bollente scolandoli su carta assorbente. Serviteli non troppo caldi glassati con la riduzione di Picolit, la granella di noci e una spolverata di zucchero a velo.

GELATO FIORDILATTE CON TOPPING DI GORGONZOLA DOP PICCANTE MENTA E NOCI

tempo di esecuzione: 10 minuti Gelato fior di latte 100 gr di Gorgonzola DOP piccante noci menta Sgusciate le noci e prelevate i gherigli. Tritateli grossolanamente e teneteli da parte. Sbriciolate il Gorgonzola DOP piccante con le mani e trasferitelo in una ciotolina. Disponete tre palline di gelato in una coppetta. Guarnite il gelato con il Gorgonzola DOP piccante, le noci tritate e delle foglioline di menta.

 

Manuela Adinolfi

PARMIGIANO REGGIANO MAIN SPONSOR DI IDENTITÀ GOLOSE 2025: DEGUSTAZIONI E APPUNTAMENTI CON I PROTAGONISTI DELLA RISTORAZIONE ITALIANA A “IDENTITÀ DI FORMAGGIO”

Nel 2024, a fronte di oltre 84.500 tonnellate della Dop commercializzate in Italia, il canale dell’Horeca ha rappresentato appena il 6,8% (pari a 5.700 t.), dimostrando un enorme potenziale di sviluppo. Anche per questo, il Consorzio torna al congresso milanese, un’occasione ideale per riprendere il dialogo con i più influenti protagonisti del mondo della ristorazione Reggio Emilia, 19 febbraio 2025 – Nel 2024, a fronte di oltre 84.500 tonnellate di Parmigiano Reggiano commercializzate in Italia, il canale dell’Horeca ha rappresentato appena il 6,8% (pari a 5.700 t. - fonte: NIQ): il fanalino di coda rispetto agli altri canali distributivi quali la GDO (59,5%, 50.300 t.), l’industria (16,1%, 13.600 t.) e il trading (9,8%, 8.300 t.), ma con un enorme potenziale di sviluppo nel prossimo futuro.

Anche per questo motivo, il Consorzio torna protagonista a Identità Golose, il congresso internazionale di cucina d’autore più importante d’Italia e tra i più prestigiosi al mondo, per la quinta edizione consecutiva come main sponsor. La collaborazione, nata nel 2020 e rinnovata per l’appuntamento 2025, quello del ventennale, dal titolo Identità Future, 20 anni di nuove idee in cucina (da sabato 22 a lunedì 24 febbraio all’Allianz Mico di Milano), è l’occasione ideale per riprendere le fila del dialogo con i più influenti protagonisti del mondo della ristorazione, rappresentanti del canale chiave per entrare tra i rituali di consumo, in casa e fuori, di un pubblico giovane di foodies. Il Consorzio sarà presente alla tre giorni con lo stand nella “piazza principale” dell’esposizione, in cui verranno allestiti pranzi e degustazioni guidate di varie stagionature e biodiversità della Dop.

Il Parmigiano Reggiano sarà inoltre al centro di Identità di Formaggio, la serie di sei lezioni (sabato 22 febbraio in Sala Emerald 1) tenute da chef di punta della ristorazione italiana: 11:15 - Riccardo Gaspari (ElBrite, Cortina d’Ampezzo - Belluno) 12:00 - Paolo Griffa (Paolo Griffa al Caffè Nazionale, Aosta) 12:45 - Andrea Antonini (Imàgo dell’Hotel Hassler, Roma), vincitore del premio “Carrello dei Formaggi” a Identità Golose 2023 15:15 - Anisia Cafiero e Pasquale De Biase (Ausa, Isernia) 16:00 - Fabio Abbattista (Abba, Milano) 16:45 - Massimiliano Mascia (San Domenico, Imola – Bologna) Inoltre, lo stesso giorno alle 11:40 nel Main Stage, Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio, assegnerà il premio “Miglior selezione di formaggi” al ristorante che si è distinto per il carrello dei formaggi. A seguire, per celebrare l’importante anniversario della kermesse, verrà aperta una forma di Parmigiano Reggiano di oltre 20 anni.

Identità Golose 2025 è l’occasione perfetta per confrontarsi con i più grandi chef italiani nel mondo, che con la loro creatività e passione sanno esaltare al meglio le caratteristiche del Parmigiano Reggiano proponendo piatti innovativi e sempre sorprendenti, diventando veri e propri “ambasciatori” del prodotto. Per il Consorzio è pertanto fondamentale sostenere e dialogare con il mondo del fine dining che porta in tavola l’eccellenza utilizzando il Parmigiano Reggiano per esaltare le proprie ricette, veicolando così al meglio le distintività e i valori della Dop: in primis, l’estrema versatilità, che gli consente non solo di conferire carattere ai grandi piatti, ma anche di abbinarsi con disinvoltura a vini, distillati, prodotti ittici e persino dessert. Oltre alle attività di Identità Golose e alle collaborazioni attive con realtà quali Slow Food, ALMA - La Scuola Internazionale di Cucina Italiana, IFSE – Italian Food Style Education, In Cibum, Intrecci e Unione dei Ristoranti del Buon Ricordo, con programmi di formazione e supporto agli chef, nel 2025 il Consorzio lancerà un nuovo progetto con lo storico partner JRE - Jeunes Restaurateurs che coinvolgerà i 13 caseifici vincitori dei Casello d’Oro Awards, celebratisi il 4 febbraio al British Museum di Londra.

Agli chef di 13 ristoranti in tutta Europa del circuito di JRE sarà assegnato uno dei formaggi premiati e dovranno creare una ricetta innovativa che metta in risalto e valorizzi il prodotto. Non ci saranno linee guida specifiche per i piatti, che potranno spaziare dagli antipasti ai dessert, e verranno valutati da una giuria in un evento che si terrà a Madrid, sede dell’edizione 2026 dei premi. «Da sempre la ristorazione riveste un ruolo fondamentale per fare conoscere le distintività del Parmigiano Reggiano in Italia e nel mondo», ha dichiarato Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio. «Ciononostante, nel 2024, a fronte di oltre 84.500 tonnellate di Parmigiano Reggiano commercializzate in Italia, il canale dell’Horeca ha rappresentato appena il 6,8%, pari a 5.700 tonnellate, e quindi con un enorme potenziale di sviluppo nel prossimo futuro. Siamo pertanto orgogliosi di rinnovare la collaborazione con una realtà come Identità Golose che ci permette di dialogare in modo efficace con i nostri “ambasciatori”, in grado di ideare modi sempre nuovi per valorizzare le loro creazioni con l’aggiunta della nostra Dop: un simbolo del Made in Italy d’eccellenza nel mondo, come i grandi chef che lo utilizzano».

Fabrizio Raimondi

FONTINA: 9° FORMAGGIO DOP IN ITALIA

 

 

Secondo l’ultimo Rapporto Ismea-Qualivita 2024, la cosiddetta “Dop Economy italiana” continua a crescere arrivando a valere oggi oltre 20 miliardi di euro.

La categoria dei formaggi, con 57 denominazioni nazionali, pesa più del 60% sul valore della produzione (pari a 5,5 miliardi di euro a valore) e 59% su quello dell’export (2,7 miliardi di euro) nell’intero comparto cibo IG a livello nazionale. 

Si tratta dei dati più alti degli ultimi cinque anni raggiunti grazie al contributo delle principali Dop casearie. Tra queste la Fontina Dop si posiziona al 9° posto con poco più di 3000 tonnellate prodotte nel 2023 per un valore al consumo di 55 milioni di euro (+1% sul 2022) e un valore alle esportazioni di 7,5 milioni di euro (+0,9%).

Analizzando il dato regionale, grazie alla Fontina DOP la Valle d’Aosta si posiziona al 13° posto come valore alla produzione per il solo settore Cibo certificato (per un totale di 45 milioni di euro a valore) e al 16° per il settore complessivo Food&Wine (60 milioni di euro a valore, +3,2% suno 2022), arrivando ad incidere per il 29% sul valore agroalimentare totale valdostano. 

 

Manuela Adinolfi

TORNA IN GERMANIA IL PROGETTO LOST EU

BERLINO - MONACO DI BAVIERA FEBBRAIO 2025

Dopo il successo del primo evento a Berlino del 2024, torna per il secondo anno il progetto LoST EU in Germania, con un ricco programma di eventi promozionali nel mese di Febbraio 2025 dedicati alle otto DOP del suo paniere: Murazzano, Roccaverano, Ossolano dal Piemonte, Strachitunt dalla Lombardia, Puzzone di Moena dal Trentino, Provolone del Monaco dalla Campania, e i siciliani Vastedda della Valle del Belice e Pecorino Siciliano.  Esattamente un anno fa, infatti, nel febbraio del 2024 con l’evento nella città di Berlino, all’estremo nord del paese, il progetto LoST EU dava inizio al suo percorso di costruzioni di rete, sensibilizzazione dei consumatori, dei ristoratori berlinesi e dei proprietari di retail ospiti alle masterclass e al walk around tasting. Grazie al lavoro degli Ambassador nel corso dell’annualità 2024, il gruppo di lavoro composto da professionisti tedeschi e produttori ha selezionato nella capitale tedesca quei ristoratori e proprietari di negozi maggiormente sensibili ai messaggi di filiera corta, benessere umano ed animale e tutela dei piccoli produttori italiani di qualità intrinsechi al progetto LoST EU.

E nelle settimane dal 14 al 23 febbraio darà inizio alle Restaurant Week, settimane dedicate ai formaggi Dop del paniere, grazie alle quali i clienti di alcuni dei più rinomati ristoranti berlinesi potranno assaggiare questi prodotti unici, con banchi d’assaggio gratuiti e corner dedicati sia nei ristoranti che nei retail della capitale. Tra i ristoranti di Berlino per ora confermati l’Enoteca l’Angolino, piccolo ma raffinato ristorante sulla Knesebeckstrasse di Charlottenburg, conosciuto e apprezzato in tutta la città da oltre nove anni; Bertolini Feinkost, una vera e propria istituzione tra gli amanti della cucina italiana a Charottenburg; Bocca di Bacco, uno dei migliori ristoranti italiani a Berlino; Facciola’s, wine bar molto conosciuto e frequentato specialmente dai giovani;  ‘A Muntagnola, un altro ristorante molto rinomato nella capitale tedesca che ha accolto negli anni numerose celebrities e personaggi illustri.

Ma se il progetto LoST EU vuole da un lato cogliere i frutti del lavoro capillare di sensibilizzazione e promozione fatto nell’ultimo anno sui ristoratori, i distributori e i negozi che dettano legge in fatto di Made in Italy a Berlino, dall’altro focus di questa nuova missione sarà l’estremo sud del Paese, ovvero la città di Monaco di Baviera, crocevia commerciale di tre mercati importanti quali l’Austria, la Svizzera e l’Italia, e da sempre porta della Germania attraverso la quale si estendono poi al resto del paese i gusti e le tradizioni. Proprio nell’ottica di un work in progress, che non intende concentrarsi su un’unica area della Germania, ma offrire ai produttori un bagaglio di conoscenze delle diverse aree del Paese, e al contempo lavorare su un bacino di giornalisti, importatori, distributori su scala nazionale, il momento culminante delle attività si svolgerà a Monaco di Baviera il 24 di Febbraio. Sarà infatti l’esclusiva enoteca di Eataly Munich ad ospitare una giornata perfetta per tutti gli appassionati di formaggio, in compagnia dei produttori provenienti dal Bel Paese. In questa giornata, infatti, saranno organizzate una Masterclass e a seguire un Walkaround Tasting dedicati a professionisti e giornalisti per portare all’attenzione del pubblico del Sud Germania questi gioielli caseari italiani ancora poco conosciuti all’estero e di difficile reperibilità, date le logiche concentrate sul prezzo a cui è improntata la grande distribuzione.  

ùUn evento unico nel suo genere in cui non solo si potranno assaggiare i formaggi DOP di LoST, ma anche conoscere le caratteristiche dei prodotti, le loro storie e tradizioni - che riflettono la ricchezza e la varietà della cultura e della storia regionale italiana - direttamente dai produttori che saranno presenti all’evento.   I diversi consorzi delle DOP di LoST, uniti per questo evento, presenteranno una ricca selezione di formaggi pressoché sconosciuti al pubblico tedesco, dalla Sicilia al Piemonte, dalla Lombardia alla Campania e attraverso le Alpi fino al Trentino. E con i loro prodotti di nicchia, in diretta contrapposizione con la produzione industrializzata, testimonieranno il coraggio dei piccoli casari italiani che scelgono di mantenere una produzione artigianale e sostenibile nel rispetto dell'ambiente, del benessere animale e della salute umana.   La Masterclass avrà inizio alle 14,30 con una breve presentazione dei produttori, per raccontare a un pubblico selezionato di giornalisti, grossisti, importatori e ristoratori tedeschi le tecniche di produzione, le tradizioni e la sapienza millenaria da cui hanno origine questi formaggi così unici che rappresentano l’identità di alcuni territori agricoli di eccellenza in Italia.  A seguire, intorno alle 15,30, avrà inizio il Walk around tasting, durante il quale i produttori saranno a disposizione per condividere gli antichi segreti e le caratteristiche intrinseche che rendono questi formaggi unici al mondo. Ma le attività a Monaco di Baviera non si limiteranno a questi momenti istituzionali. Anche qui, come a Berlino, sono previste Restaurant Week che coinvolgeranno i ristoranti Ciccio’s Tavernetta, Bar del Giorno, L’Antipasto Nuovo, Partenopeo, Ristorante Al Pacino, Casa Italiana Feinkosten per far conoscere al pubblico dei consumatori del Sud le Dop del paniere. Sono previste altresì attività di tasting days in store presso Maybachufer, Sudstern e Arkonplatzdi Berlino e presso i celebri negozi Superissimo e Farnetani di Monaco.     ---

LOST EU È UN PROGETTO DI ASSOCIAZIONE ALTE TERRE DOP

In collaborazione con Consorzio per la Tutela del Murazzano DOP, Consorzio per la Tutela del Roccaverano DOP, Consorzio per la Tutela dell’Ossolano DOP, Consorzio Tutela Puzzone di Moena DOP, Consorzio per la Tutela dello Strachitunt DOP, Consorzio di Tutela Vastedda della Valle del Belice DOP, Consorzio di Tutela del Pecorino Siciliano DOP, Consorzio di Tutela del Provolone del Monaco DOP    

 

Veronica Sisinni

PARMIGIANO REGGIANO: A MILANO UN NATALE TRA MUSICA E GUSTO

Il Consorzio è presente fino al 22 dicembre in Piazza Tre Torri nel quartiere CityLife con “Sinfonie di Gusto”: concerti quotidiani e degustazioni delle biodiversità della Dop, in un contesto natalizio corredato da un’installazione ispirata all’iconica forma di Parmigiano Reggiano

Il Parmigiano Reggiano festeggia il Natale con l’evento musicale “Sinfonie di Gusto” in Piazza Tre Torri, cuore del complesso CityLife a Milano fino al 22 dicembre 2024. La piazza si trasforma in un enorme “calendario dell’Avvento”, con un crescendo di concerti, degustazioni e attività legate alla Dop icona dell’eccellenza italiana nel mondo. Al centro sono collocati 25 podi numerati a forma di pacchi natalizi. Ogni sera dalle 18:00 un musicista delle più importanti orchestre milanesi (pianisti, sassofonisti, flautisti e tanti altri) sale sul pacco col numero corrispondente a quello della giornata e si esibisce con il proprio strumento in un concerto della durata di mezz’ora in cui si alternano i grandi classici natalizi: da Jingle Bells a We Wish You a Merry Christmas, da All I Want for Christmas Is You di Mariah Carey a Last Christmas degli Wham!. Come brano conclusivo, suona 7 battiti, l’identità sonora del Parmigiano Reggiano, realizzata dall’agenzia italiana di audio branding BrandMozart ed eseguita in anteprima lo scorso 16 ottobre durante la serata celebrativa dei 90 anni dalla fondazione del Consorzio alla presenza del Presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella.

Per tutta la durata dell’evento, che ha il patrocinio del Comune di Milano, il Consorzio è inoltre presente con uno stand natalizio in cui si svolgono degustazioni delle biodiversità del Parmigiano Reggiano (dalle razze bovine quali la vacca bruna e la rossa reggiana, alle varie stagionature fino ai prodotti “certificati” come il prodotto di Montagna e il Biologico), incluse le spettacolari aperture delle forme. È stata inoltre collocata un’installazione di due metri che riproduce una mezza forma della Dop. Il Parmigiano Reggiano intende ricordare a tutti i suoi consumatori come sia non solo un prodotto perfetto per qualunque ricetta natalizia, grazie alla sua capacità di conferire un tocco di carattere unico a tutti i piatti e di abbinarsi con disinvoltura a vini, distillati, dolci e pesce; ma anche un simbolo di convivialità e condivisione, in grado di mettere d’accordo e avvicinare consumatori di tutte le età, le provenienze e i gusti.

«Non ci può essere Natale senza Parmigiano Reggiano», ha dichiarato Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano. «Siamo convinti che i valori della nostra Dop non siano solo la biodiversità, la naturalità, la versatilità di utilizzi: ma anche la condivisione e la celebrazione dei momenti con la famiglia e gli amici, come quelli natalizi. Il 2024 è stato un anno speciale per il Consorzio, quello in cui abbiamo celebrato i 90 anni dalla fondazione nei luoghi simbolo della nostra storia e dei mercati più importanti: dall’Ambasciata italiana a Parigi a Palazzo Piacentini a Roma, sede del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, con il ministro Adolfo Urso; dal Summer Fancy Food Show di New York presso il Rockefeller Center, a Parma con un evento speciale presso il Teatro Regio in cui ci ha onorato della sua presenza il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Siamo felici di poter estendere ora i festeggiamenti a tutti coloro che passano a trovarci a CityLife, luogo simbolo di Milano nel mondo, grazie anche al patrocinio del Comune. Perché il Parmigiano Reggiano non è solo un pezzo di formaggio: è parte delle nostre vite e un’icona internazionale del Made in Italy».

«Quest’anno abbiamo voluto portare il sapore unico del Parmigiano Reggiano direttamente nel cuore di Milano, allestendo un’iniziativa speciale in uno dei luoghi più iconici dello shopping meneghino», ha aggiunto Carmine Forbuso, direttore marketing del Consorzio. «Il Parmigiano Reggiano non è solo un prodotto d’eccellenza, ma anche un simbolo di tradizione, qualità e gusto italiano. Quale momento migliore per celebrarlo se non durante le festività natalizie? Ci auguriamo che la nostra iniziativa, supportata da un robusto piano di comunicazione locale e nazionale, sia un’occasione per vivere un’esperienza coinvolgente, ricca di gusto e convivialità, e di scoprire la straordinaria biodiversità e versatilità della nostra Dop, che le permettono di essere l’ingrediente perfetto e irrinunciabile di tutte le tavole natalizie, in Italia e nel mondo».

Fabrizio Raimondi

IL CONSORZIO DEL PARMIGIANO REGGIANO VOLA A SIRHA LYON E MADRID FUSIÓN.

ANNUNCIATI I DATI POSITIVI DEL SELL-IN ESTERO 2024: +13,7% USA e Francia si riconfermano i primi due mercati esteri della Dop, rispettivamente con +13% e +9%.

Grande interesse anche per la Spagna, con un aumento del +11,5% Il Parmigiano Reggiano è un prodotto sempre più internazionale: lo testimoniano i dati positivi del sell-in estero 2024 (fonte: NIQ), che ha segnato un +13,7% rispetto all’anno precedente. L’occasione per fare il punto è stata la prima giornata di Sirha Lyon, l’evento di riferimento mondiale per il food service e l’ospitalità a cui il Consorzio partecipa con lo stand 6E81 padiglione 6, spazio nel quale gli chef della scuola internazionale di cucina Institut Lyfe esalteranno la Dop con degustazioni in abbinamento con il Prosciutto di Parma. Un appuntamento particolarmente importante, considerato che la Francia si riconferma il secondo mercato estero per il Parmigiano Reggiano, con un +9% rispetto al 2023.

Al primo posto, con un aumento del +11,5%, sono ancora gli Stati Uniti d’America, dove il Consorzio ha recentemente incontrato operatori e importatori al Winter Fancy Food Show di Las Vegas. Paese di grande interesse è la Spagna, che ha chiuso il 2024 con un +11,5%. Proprio per supportare la crescita nel mercato iberico, il Consorzio parteciperà a Madrid Fusión Alimentos de España 2025 (27-29 gennaio), l’evento gastronomico spagnolo per eccellenza, con lo stand 0C015 - padiglione 14, in cui si susseguiranno degustazioni guidate, aperture di forme e la presentazione di sei finger food con Parmigiano Reggiano realizzati dallo chef Gianni Pinto del Ristorante Noi.  Il Consorzio riconferma l’approccio strategico di consolidamento e accompagnamento di sviluppo dell’awareness nei mercati esteri, che rappresentano il futuro della Dop.

Con prospettive positive anche per il 2025, i pilastri della strategia del Parmigiano Reggiano restano, innanzitutto, la formazione e educazione sul prodotto per permettere ai consumatori stranieri di saper riconoscere l’unicità del Parmigiano Reggiano in mercati estremamente vasti, ricchi di prodotti d’imitazione e caratterizzati da una marcata confusione al momento dell’acquisto. Verranno inoltre potenziate le azioni di marketing e comunicazione con investimenti su tutti e tre i mercati, con l’obiettivo di aumentare la riconoscibilità del brand e renderlo parte delle culture locali. Infine, il Consorzio lavorerà con catene italiane ed estere, importatori e caseifici per garantire la disponibilità del prodotto e l’eccellenza del modo in cui viene proposto nella GDO, nell’Horeca e in tutti i canali distributivi.

Benedetto Colli

“FONTINAMI 2025”

 

TORNA L’EVENTO CHE PORTA LA FONTINA DOP NELL’ALTA RISTORAZIONE MILANESE

 

E’ stata presentata a Milano la 4° edizione dell’evento promosso dal Consorzio DOP Fontina 

12 i ristoranti che parteciperanno alla manifestazione in programma dal 10 al 23 febbraio 2025

Bottega Lucia, Bu:r, Ciz Cantina&Cucina, Daniel Canzian, Il Liberty,  Innocenti Evasioni, Locanda alla Scala, Osteria Brunello, Ratanà, Raw Restaurant, Stendhal Milano, Testina

Sono stati presentati oggi, alla Terrazza Palestro a Milano, i protagonisti della quarta edizione di “FontinaMI”, l’evento diffuso, promosso dal Consorzio Produttori e Tutela della DOP Fontina, che si svolgerà da lunedì 10 a domenica 23 febbraio 2025. Anche quest’anno saranno 12 i ristoranti milanesi coinvolti, tra new entry e veterani della manifestazione, ma con una novità: gli chef saranno chiamati a cimentarsi con una delle tre nuove tipologie di Fontina DOP. 

 

Il Presidente del Consorzio Andrea Barmaz e la conduttrice radiofonica e docente Francesca Romana Barberini hanno invitato sul palco gli chef per estrarre a sorte la tipologia di Fontina DOP con cui realizzeranno il piatto inedito da inserire in menu durante le due settimane di “FontinaMI 2025”. Ecco nel dettaglio gli chef protagonisti e l’abbinamento estratto:

 

BOTTEGA LUCIA - Via Ravizza, 4  – NOVITA’ 2025

Riccardo Onni (maitre e socio) realizzerà un piatto inedito a base di “Fontina DOP Alpeggio”

https://www.bottegalucia.eu/

 

BU:R - Via Mercalli, 22 – NOVITA’ 2025

Lo chef Eugenio Boer realizzerà un piatto inedito a base di “Fontina DOP Alpeggio”

https://www.restaurantboer.com/

 

CIZ CANTINA E CUCINA - Viale Premuda, 44

Lo chef Mina Nassif realizzerà un piatto inedito a base di “Fontina DOP”

https://www.cizcantinaecucina.it/

 

DANIEL CANZIAN - Via Castelfidardo ang. Via san Marco 

Lo chef Daniel Canzian realizzerà un piatto inedito a base di “Fontina DOP”

https://danielcanzian.com/

 

IL LIBERTY - Viale Monte Grappa, 6 

Lo chef e patron Andrea Provenzani realizzerà un piatto inedito a base di “Fontina DOP Lunga Stagionatura”

https://www.il-liberty.it/

 

INNOCENTI EVASIONI - Via Giuseppe Candiani, 66 

Lo chef Tommaso Arrigoni realizzerà un piatto inedito a base di “Fontina DOP Lunga Stagionatura”

https://innocentievasioni.com/

 

LOCANDA ALLA SCALA - Via dell’Orso, 1 

Lo chef Francesco Iob realizzerà un piatto inedito a base di “Fontina DOP Alpeggio”

https://locandaallascala.it/

 

OSTERIA BRUNELLO - Corso Garibaldi, 117 

Lo chef Vittorio Ronchi realizzerà un piatto inedito a base di “Fontina DOP Alpeggio”

https://www.osteriabrunello.it/

 

RATANA' - Via Gaetano de Castillia, 28 

Lo chef Cesare Battisti realizzerà un piatto inedito a base di “Fontina DOP Lunga Stagionatura”

https://www.ratana.it/

 

RAW RESTAURANT - Corso di Porta Romana, 45 – NOVITA’ 2025

Lo chef Enrico Ferrari realizzerà un piatto inedito a base di “Fontina DOP”

https://raw-restaurant.it/

 

STENDHAL Milano – via Ancona  – NOVITA’ 2025

Lo chef Alassane Diop   realizzerà un piatto inedito a base di “Fontina DOP Lunga Stagionatura”

https://stendhalmilano.it/

 

TESTINA MILANO - Via delle Abbadesse, 19 

Lo chef e patron Massimo Motola realizzerà un piatto inedito a base di “Fontina Dop”

https://www.testina.eu/

 

La formula della manifestazione non cambia: i dodici locali milanesi, tra ristoranti tradizionali e quelli noti anche per la proposta aperitivo, proporranno in carta un piatto creato appositamente per “FontinaMI” con una delle tre tipologie di Fontina DOP e offriranno in omaggio, ai clienti che sceglieranno quel piatto, un entrée davvero speciale: un amuse-bouche, anch’esso inedito, affiancato da un assaggio di Fontina in purezza (ndr, i piatti saranno resi noti più avanti).

 

FontinaMI  - ha sottolineato il Presidente Barmaz – “è un modo per portare la Fontina DOP fuori dai confini valdostani e far “toccare con mano” al pubblico internazionale di Milano la grande versatilità di questo formaggio che, al di là della classica fonduta, può essere utilizzato anche in maniera inedita e creativa come ci hanno dimostrato negli anni gli incredibili professionisti che hanno accettato il nostro invito e che ringrazio ”. La manifestazione ha coinvolto finora 41 ristoranti nelle cui cucine è arrivata quasi 1 tonn di prodotto e sono state create 86 ricette inedite per circa 9000 piatti serviti fino alla scorsa edizione.

 

Secondo una recente ricerca Nomisma più del 65% degli italiani dichiara di pranzare o cenare fuori casa almeno due o tre volte al mese per motivi diversi dal lavoro, ricercando per la maggior parte (32%) “felicità e soddisfazione” grazie a esperienze culinarie che prediligono materie prime di qualità. Il legame con la ristorazione è, dunque, fondamentale per i prodotti tutelati perché chef e personale di sala possono esserne i primi ambasciatori. Francesca Romana Barberini ha affrontato il tema con il Direttore del Consorzio Fontina, Fulvio Blanchet presentando la ricerca voluta da AFIDOP, l’Associazione Formaggi Italiani DOP, da cui emerge come i formaggi italiani certificati siano di casa in un ristorante italiano su 4 (25,3%), ma solo 1 su 10 li valorizza riportando correttamente la denominazione in menu. 

 

Lo studio afferma Blanchet – ha rivelato come la Fontina sia presente nel 3,3% dei 21.800 ristoranti analizzati, a Nord così come a Sud del nostro Paese, ed è citata quasi sempre in maniera corretta, ma l’acronimo DOP, Denominazione d’Origine Protetta, viene spesso tralasciato eppure esso porta con sé un grande valore in termini di qualità, territorialità e sicurezza del prodotto. E’ un messaggio che vogliamo far arrivare ai nostri amici ristoratori: sfruttate questo valore evidenziando la presenza di un prodotto DOP in menu così come già accade per il vino”. L’Italia, ha proseguito Blanchet, ha inventato il sistema delle denominazioni riprese poi anni dopo dall’Unione Europea per la lista dei prodotti tutelati. 

 

La ricerca ha dato vita alle Linee Guida, realizzate da AFIDOP in collaborazione con FIPE (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) a supporto degli operatori della ristorazione (gratuitamente disponibili su https://www.fipe.it/wp-content/uploads/2024/07/FIPE-AFIDOP_linee-guida-ristorazione.pdf)

 

L’evento di oggi è stato naturalmente anche l’occasione per parlare, alla stampa e agli ospiti presenti, del prodotto Fontina DOP, simbolo della Valle d’Aosta, nato 800 anni fa proprio tra le vette più alte d’Europa con le sue sorgenti naturali e i prati ricchi di mille varietà autoctone di fiori ed erbe di montagna, e che ancora oggi soltanto qui viene prodotto, stagionato e confezionato acquistando il suo sapore dolce e l’aroma delicato. 

 

Con circa 400 mila forme, la Fontina Dop è l’8° formaggio di latte vaccino per volumi tra i formaggi DOP italiani ed è uno dei pochi ad essere realizzato solo con latte intero crudo (non trattato termicamente). Circa il 15% della produzione va all’estero, per un valore di oltre 7 milioni di euro, prevalentemente nel mercato nordamericano che raggiunge circa 30% dell’export totale. “La nostra filiera – interviene il Presidente Barmaz - sta vivendo un momento favorevole. Abbiamo una crescita della domanda e un miglioramento della valorizzazione del prodotto che, associata ad una corretta redistribuzione del reddito in filiera, sta garantendo maggiore redditività a tutte le nostre aziende. Volendo evidenziare una criticità direi il ricambio generazionale. Per noi così come per altre filiere zootecniche e lattiero casearie ubicate nelle zone di montagna, non è facile trovare manodopera qualificata sul territorio.” 

 

Ultimo tema affrontato è quello della sostenibilità. Il ciclo di produzione della Fontina DOP può essere considerato a basso impatto ambientale per diversi motivi, primo tra tutti l’ambiente a misura d’uomo della Valle d’Aosta. E’ a filiera corta perché quando la lavorazione non avviene nello stesso luogo di mungitura, il latte deve essere consegnato al caseificio di lavorazione entro 2 ore al massimo evitando così lunghi tragitti nel trasporto del latte; il foraggio è coltivato senza l’utilizzo di fertilizzanti e concimi chimici, rispettando i tempi della montagna attraverso la rotazione dei pascoli; Il letame viene utilizzato come concime naturale (con quello di quattro animali viene concimato circa un ettaro di terreno) e l’acqua viene riutilizzata per evitare sprechi; a differenza della maggior parte delle produzioni casearie che usano fermenti commerciali, nella Fontina DOP si utilizzano batteri lattici presenti nelle microflore valdostane, selezionati e conservati dal Consorzio DOP Fontina. Il fermento della Fontina DOP è dunque anch’esso autoctono; la stagionatura delle forme avviene prevalentemente in grotte a temperatura e umidità naturali; infine, anche porzionatura e confezionamento avvengono all’interno del territorio della Valle d’Aosta.

 

Sono intervenuti, inoltre, Enrico Meta, Direttore commerciale di Jambon de Bosses DOP, Nicolas Bovard, Presidente della Cooperativa Cave Mont Blanc, e Alessandro Jans, Presidente della Cooperativa Caves de Donnas, che hanno parlato del territorio della Valle d’Aosta e delle sue altre produzioni (vedi comunicati allegati).

Al termine tutti i partecipanti sono stati invitati alla degustazione delle tre tipologie di Fontina DOP, degli altri prodotti valdostani presenti oltre al buffet arricchito dal “Risotto alla Fontina DOP Lunga Stagionatura, caramello di radicchio al vino rosso e polvere di radicchio” firmato dallo chef di Terrazza Palestro Stefano Mocellin.

 

Sono stati presentati oggi, alla Terrazza Palestro a Milano, i protagonisti della quarta edizione di “FontinaMI”, l’evento diffuso, promosso dal Consorzio Produttori e Tutela della DOP Fontina, che si svolgerà da lunedì 10 a domenica 23 febbraio 2025. Anche quest’anno saranno 12 i ristoranti milanesi coinvolti, tra new entry e veterani della manifestazione, ma con una novità: gli chef saranno chiamati a cimentarsi con una delle tre nuove tipologie di Fontina DOP. 

 

Il Presidente del Consorzio Andrea Barmaz e la conduttrice radiofonica e docente Francesca Romana Barberini hanno invitato sul palco gli chef per estrarre a sorte la tipologia di Fontina DOP con cui realizzeranno il piatto inedito da inserire in menu durante le due settimane di “FontinaMI 2025”. Ecco nel dettaglio gli chef protagonisti e l’abbinamento estratto:

 

La formula della manifestazione non cambia: i dodici locali milanesi, tra ristoranti tradizionali e quelli noti anche per la proposta aperitivo, proporranno in carta un piatto creato appositamente per “FontinaMI” con una delle tre tipologie di Fontina DOP e offriranno in omaggio, ai clienti che sceglieranno quel piatto, un entrée davvero speciale: un amuse-bouche, anch’esso inedito, affiancato da un assaggio di Fontina in purezza (ndr, i piatti saranno resi noti più avanti).

 

FontinaMI  - ha sottolineato il Presidente Barmaz – “è un modo per portare la Fontina DOP fuori dai confini valdostani e far “toccare con mano” al pubblico internazionale di Milano la grande versatilità di questo formaggio che, al di là della classica fonduta, può essere utilizzato anche in maniera inedita e creativa come ci hanno dimostrato negli anni gli incredibili professionisti che hanno accettato il nostro invito e che ringrazio ”. La manifestazione ha coinvolto finora 41 ristoranti nelle cui cucine è arrivata quasi 1 tonn di prodotto e sono state create 86 ricette inedite per circa 9000 piatti serviti fino alla scorsa edizione.

 

Secondo una recente ricerca Nomisma più del 65% degli italiani dichiara di pranzare o cenare fuori casa almeno due o tre volte al mese per motivi diversi dal lavoro, ricercando per la maggior parte (32%) “felicità e soddisfazione” grazie a esperienze culinarie che prediligono materie prime di qualità. Il legame con la ristorazione è, dunque, fondamentale per i prodotti tutelati perché chef e personale di sala possono esserne i primi ambasciatori. Francesca Romana Barberini ha affrontato il tema con il Direttore del Consorzio Fontina, Fulvio Blanchet presentando la ricerca voluta da AFIDOP, l’Associazione Formaggi Italiani DOP, da cui emerge come i formaggi italiani certificati siano di casa in un ristorante italiano su 4 (25,3%), ma solo 1 su 10 li valorizza riportando correttamente la denominazione in menu. 

 

Lo studio afferma Blanchet – ha rivelato come la Fontina sia presente nel 3,3% dei 21.800 ristoranti analizzati, a Nord così come a Sud del nostro Paese, ed è citata quasi sempre in maniera corretta, ma l’acronimo DOP, Denominazione d’Origine Protetta, viene spesso tralasciato eppure esso porta con sé un grande valore in termini di qualità, territorialità e sicurezza del prodotto. E’ un messaggio che vogliamo far arrivare ai nostri amici ristoratori: sfruttate questo valore evidenziando la presenza di un prodotto DOP in menu così come già accade per il vino”. L’Italia, ha proseguito Blanchet, ha inventato il sistema delle denominazioni riprese poi anni dopo dall’Unione Europea per la lista dei prodotti tutelati. 

 

 

Manuela Adinolfi

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