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Formaggi
FONTINA: 9° FORMAGGIO DOP IN ITALIA
Secondo l’ultimo Rapporto Ismea-Qualivita 2024, la cosiddetta “Dop Economy italiana” continua a crescere arrivando a valere oggi oltre 20 miliardi di euro.
La categoria dei formaggi, con 57 denominazioni nazionali, pesa più del 60% sul valore della produzione (pari a 5,5 miliardi di euro a valore) e 59% su quello dell’export (2,7 miliardi di euro) nell’intero comparto cibo IG a livello nazionale.
Si tratta dei dati più alti degli ultimi cinque anni raggiunti grazie al contributo delle principali Dop casearie. Tra queste la Fontina Dop si posiziona al 9° posto con poco più di 3000 tonnellate prodotte nel 2023 per un valore al consumo di 55 milioni di euro (+1% sul 2022) e un valore alle esportazioni di 7,5 milioni di euro (+0,9%).
Analizzando il dato regionale, grazie alla Fontina DOP la Valle d’Aosta si posiziona al 13° posto come valore alla produzione per il solo settore Cibo certificato (per un totale di 45 milioni di euro a valore) e al 16° per il settore complessivo Food&Wine (60 milioni di euro a valore, +3,2% suno 2022), arrivando ad incidere per il 29% sul valore agroalimentare totale valdostano.
Manuela Adinolfi
PARMIGIANO REGGIANO: A MILANO UN NATALE TRA MUSICA E GUSTO
Il Consorzio è presente fino al 22 dicembre in Piazza Tre Torri nel quartiere CityLife con “Sinfonie di Gusto”: concerti quotidiani e degustazioni delle biodiversità della Dop, in un contesto natalizio corredato da un’installazione ispirata all’iconica forma di Parmigiano Reggiano
Il Parmigiano Reggiano festeggia il Natale con l’evento musicale “Sinfonie di Gusto” in Piazza Tre Torri, cuore del complesso CityLife a Milano fino al 22 dicembre 2024. La piazza si trasforma in un enorme “calendario dell’Avvento”, con un crescendo di concerti, degustazioni e attività legate alla Dop icona dell’eccellenza italiana nel mondo. Al centro sono collocati 25 podi numerati a forma di pacchi natalizi. Ogni sera dalle 18:00 un musicista delle più importanti orchestre milanesi (pianisti, sassofonisti, flautisti e tanti altri) sale sul pacco col numero corrispondente a quello della giornata e si esibisce con il proprio strumento in un concerto della durata di mezz’ora in cui si alternano i grandi classici natalizi: da Jingle Bells a We Wish You a Merry Christmas, da All I Want for Christmas Is You di Mariah Carey a Last Christmas degli Wham!. Come brano conclusivo, suona 7 battiti, l’identità sonora del Parmigiano Reggiano, realizzata dall’agenzia italiana di audio branding BrandMozart ed eseguita in anteprima lo scorso 16 ottobre durante la serata celebrativa dei 90 anni dalla fondazione del Consorzio alla presenza del Presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella.
Per tutta la durata dell’evento, che ha il patrocinio del Comune di Milano, il Consorzio è inoltre presente con uno stand natalizio in cui si svolgono degustazioni delle biodiversità del Parmigiano Reggiano (dalle razze bovine quali la vacca bruna e la rossa reggiana, alle varie stagionature fino ai prodotti “certificati” come il prodotto di Montagna e il Biologico), incluse le spettacolari aperture delle forme. È stata inoltre collocata un’installazione di due metri che riproduce una mezza forma della Dop. Il Parmigiano Reggiano intende ricordare a tutti i suoi consumatori come sia non solo un prodotto perfetto per qualunque ricetta natalizia, grazie alla sua capacità di conferire un tocco di carattere unico a tutti i piatti e di abbinarsi con disinvoltura a vini, distillati, dolci e pesce; ma anche un simbolo di convivialità e condivisione, in grado di mettere d’accordo e avvicinare consumatori di tutte le età, le provenienze e i gusti.
«Non ci può essere Natale senza Parmigiano Reggiano», ha dichiarato Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano. «Siamo convinti che i valori della nostra Dop non siano solo la biodiversità, la naturalità, la versatilità di utilizzi: ma anche la condivisione e la celebrazione dei momenti con la famiglia e gli amici, come quelli natalizi. Il 2024 è stato un anno speciale per il Consorzio, quello in cui abbiamo celebrato i 90 anni dalla fondazione nei luoghi simbolo della nostra storia e dei mercati più importanti: dall’Ambasciata italiana a Parigi a Palazzo Piacentini a Roma, sede del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, con il ministro Adolfo Urso; dal Summer Fancy Food Show di New York presso il Rockefeller Center, a Parma con un evento speciale presso il Teatro Regio in cui ci ha onorato della sua presenza il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Siamo felici di poter estendere ora i festeggiamenti a tutti coloro che passano a trovarci a CityLife, luogo simbolo di Milano nel mondo, grazie anche al patrocinio del Comune. Perché il Parmigiano Reggiano non è solo un pezzo di formaggio: è parte delle nostre vite e un’icona internazionale del Made in Italy».
«Quest’anno abbiamo voluto portare il sapore unico del Parmigiano Reggiano direttamente nel cuore di Milano, allestendo un’iniziativa speciale in uno dei luoghi più iconici dello shopping meneghino», ha aggiunto Carmine Forbuso, direttore marketing del Consorzio. «Il Parmigiano Reggiano non è solo un prodotto d’eccellenza, ma anche un simbolo di tradizione, qualità e gusto italiano. Quale momento migliore per celebrarlo se non durante le festività natalizie? Ci auguriamo che la nostra iniziativa, supportata da un robusto piano di comunicazione locale e nazionale, sia un’occasione per vivere un’esperienza coinvolgente, ricca di gusto e convivialità, e di scoprire la straordinaria biodiversità e versatilità della nostra Dop, che le permettono di essere l’ingrediente perfetto e irrinunciabile di tutte le tavole natalizie, in Italia e nel mondo».
Fabrizio Raimondi
“FONTINAMI 2025”
TORNA L’EVENTO CHE PORTA LA FONTINA DOP NELL’ALTA RISTORAZIONE MILANESE
E’ stata presentata a Milano la 4° edizione dell’evento promosso dal Consorzio DOP Fontina
12 i ristoranti che parteciperanno alla manifestazione in programma dal 10 al 23 febbraio 2025
Bottega Lucia, Bu:r, Ciz Cantina&Cucina, Daniel Canzian, Il Liberty, Innocenti Evasioni, Locanda alla Scala, Osteria Brunello, Ratanà, Raw Restaurant, Stendhal Milano, Testina
Sono stati presentati oggi, alla Terrazza Palestro a Milano, i protagonisti della quarta edizione di “FontinaMI”, l’evento diffuso, promosso dal Consorzio Produttori e Tutela della DOP Fontina, che si svolgerà da lunedì 10 a domenica 23 febbraio 2025. Anche quest’anno saranno 12 i ristoranti milanesi coinvolti, tra new entry e veterani della manifestazione, ma con una novità: gli chef saranno chiamati a cimentarsi con una delle tre nuove tipologie di Fontina DOP.
Il Presidente del Consorzio Andrea Barmaz e la conduttrice radiofonica e docente Francesca Romana Barberini hanno invitato sul palco gli chef per estrarre a sorte la tipologia di Fontina DOP con cui realizzeranno il piatto inedito da inserire in menu durante le due settimane di “FontinaMI 2025”. Ecco nel dettaglio gli chef protagonisti e l’abbinamento estratto:
BOTTEGA LUCIA - Via Ravizza, 4 – NOVITA’ 2025
Riccardo Onni (maitre e socio) realizzerà un piatto inedito a base di “Fontina DOP Alpeggio”
BU:R - Via Mercalli, 22 – NOVITA’ 2025
Lo chef Eugenio Boer realizzerà un piatto inedito a base di “Fontina DOP Alpeggio”
https://www.restaurantboer.com/
CIZ CANTINA E CUCINA - Viale Premuda, 44
Lo chef Mina Nassif realizzerà un piatto inedito a base di “Fontina DOP”
https://www.cizcantinaecucina.it/
DANIEL CANZIAN - Via Castelfidardo ang. Via san Marco
Lo chef Daniel Canzian realizzerà un piatto inedito a base di “Fontina DOP”
IL LIBERTY - Viale Monte Grappa, 6
Lo chef e patron Andrea Provenzani realizzerà un piatto inedito a base di “Fontina DOP Lunga Stagionatura”
INNOCENTI EVASIONI - Via Giuseppe Candiani, 66
Lo chef Tommaso Arrigoni realizzerà un piatto inedito a base di “Fontina DOP Lunga Stagionatura”
https://innocentievasioni.com/
LOCANDA ALLA SCALA - Via dell’Orso, 1
Lo chef Francesco Iob realizzerà un piatto inedito a base di “Fontina DOP Alpeggio”
OSTERIA BRUNELLO - Corso Garibaldi, 117
Lo chef Vittorio Ronchi realizzerà un piatto inedito a base di “Fontina DOP Alpeggio”
https://www.osteriabrunello.it/
RATANA' - Via Gaetano de Castillia, 28
Lo chef Cesare Battisti realizzerà un piatto inedito a base di “Fontina DOP Lunga Stagionatura”
RAW RESTAURANT - Corso di Porta Romana, 45 – NOVITA’ 2025
Lo chef Enrico Ferrari realizzerà un piatto inedito a base di “Fontina DOP”
STENDHAL Milano – via Ancona – NOVITA’ 2025
Lo chef Alassane Diop realizzerà un piatto inedito a base di “Fontina DOP Lunga Stagionatura”
TESTINA MILANO - Via delle Abbadesse, 19
Lo chef e patron Massimo Motola realizzerà un piatto inedito a base di “Fontina Dop”
La formula della manifestazione non cambia: i dodici locali milanesi, tra ristoranti tradizionali e quelli noti anche per la proposta aperitivo, proporranno in carta un piatto creato appositamente per “FontinaMI” con una delle tre tipologie di Fontina DOP e offriranno in omaggio, ai clienti che sceglieranno quel piatto, un entrée davvero speciale: un amuse-bouche, anch’esso inedito, affiancato da un assaggio di Fontina in purezza (ndr, i piatti saranno resi noti più avanti).
“FontinaMI - ha sottolineato il Presidente Barmaz – “è un modo per portare la Fontina DOP fuori dai confini valdostani e far “toccare con mano” al pubblico internazionale di Milano la grande versatilità di questo formaggio che, al di là della classica fonduta, può essere utilizzato anche in maniera inedita e creativa come ci hanno dimostrato negli anni gli incredibili professionisti che hanno accettato il nostro invito e che ringrazio ”. La manifestazione ha coinvolto finora 41 ristoranti nelle cui cucine è arrivata quasi 1 tonn di prodotto e sono state create 86 ricette inedite per circa 9000 piatti serviti fino alla scorsa edizione.
Secondo una recente ricerca Nomisma più del 65% degli italiani dichiara di pranzare o cenare fuori casa almeno due o tre volte al mese per motivi diversi dal lavoro, ricercando per la maggior parte (32%) “felicità e soddisfazione” grazie a esperienze culinarie che prediligono materie prime di qualità. Il legame con la ristorazione è, dunque, fondamentale per i prodotti tutelati perché chef e personale di sala possono esserne i primi ambasciatori. Francesca Romana Barberini ha affrontato il tema con il Direttore del Consorzio Fontina, Fulvio Blanchet presentando la ricerca voluta da AFIDOP, l’Associazione Formaggi Italiani DOP, da cui emerge come i formaggi italiani certificati siano di casa in un ristorante italiano su 4 (25,3%), ma solo 1 su 10 li valorizza riportando correttamente la denominazione in menu.
“Lo studio – afferma Blanchet – ha rivelato come la Fontina sia presente nel 3,3% dei 21.800 ristoranti analizzati, a Nord così come a Sud del nostro Paese, ed è citata quasi sempre in maniera corretta, ma l’acronimo DOP, Denominazione d’Origine Protetta, viene spesso tralasciato eppure esso porta con sé un grande valore in termini di qualità, territorialità e sicurezza del prodotto. E’ un messaggio che vogliamo far arrivare ai nostri amici ristoratori: sfruttate questo valore evidenziando la presenza di un prodotto DOP in menu così come già accade per il vino”. L’Italia, ha proseguito Blanchet, ha inventato il sistema delle denominazioni riprese poi anni dopo dall’Unione Europea per la lista dei prodotti tutelati.
La ricerca ha dato vita alle Linee Guida, realizzate da AFIDOP in collaborazione con FIPE (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) a supporto degli operatori della ristorazione (gratuitamente disponibili su https://www.fipe.it/wp-content/uploads/2024/07/FIPE-AFIDOP_linee-guida-ristorazione.pdf)
L’evento di oggi è stato naturalmente anche l’occasione per parlare, alla stampa e agli ospiti presenti, del prodotto Fontina DOP, simbolo della Valle d’Aosta, nato 800 anni fa proprio tra le vette più alte d’Europa con le sue sorgenti naturali e i prati ricchi di mille varietà autoctone di fiori ed erbe di montagna, e che ancora oggi soltanto qui viene prodotto, stagionato e confezionato acquistando il suo sapore dolce e l’aroma delicato.
Con circa 400 mila forme, la Fontina Dop è l’8° formaggio di latte vaccino per volumi tra i formaggi DOP italiani ed è uno dei pochi ad essere realizzato solo con latte intero crudo (non trattato termicamente). Circa il 15% della produzione va all’estero, per un valore di oltre 7 milioni di euro, prevalentemente nel mercato nordamericano che raggiunge circa 30% dell’export totale. “La nostra filiera – interviene il Presidente Barmaz - sta vivendo un momento favorevole. Abbiamo una crescita della domanda e un miglioramento della valorizzazione del prodotto che, associata ad una corretta redistribuzione del reddito in filiera, sta garantendo maggiore redditività a tutte le nostre aziende. Volendo evidenziare una criticità direi il ricambio generazionale. Per noi così come per altre filiere zootecniche e lattiero casearie ubicate nelle zone di montagna, non è facile trovare manodopera qualificata sul territorio.”
Ultimo tema affrontato è quello della sostenibilità. Il ciclo di produzione della Fontina DOP può essere considerato a basso impatto ambientale per diversi motivi, primo tra tutti l’ambiente a misura d’uomo della Valle d’Aosta. E’ a filiera corta perché quando la lavorazione non avviene nello stesso luogo di mungitura, il latte deve essere consegnato al caseificio di lavorazione entro 2 ore al massimo evitando così lunghi tragitti nel trasporto del latte; il foraggio è coltivato senza l’utilizzo di fertilizzanti e concimi chimici, rispettando i tempi della montagna attraverso la rotazione dei pascoli; Il letame viene utilizzato come concime naturale (con quello di quattro animali viene concimato circa un ettaro di terreno) e l’acqua viene riutilizzata per evitare sprechi; a differenza della maggior parte delle produzioni casearie che usano fermenti commerciali, nella Fontina DOP si utilizzano batteri lattici presenti nelle microflore valdostane, selezionati e conservati dal Consorzio DOP Fontina. Il fermento della Fontina DOP è dunque anch’esso autoctono; la stagionatura delle forme avviene prevalentemente in grotte a temperatura e umidità naturali; infine, anche porzionatura e confezionamento avvengono all’interno del territorio della Valle d’Aosta.
Sono intervenuti, inoltre, Enrico Meta, Direttore commerciale di Jambon de Bosses DOP, Nicolas Bovard, Presidente della Cooperativa Cave Mont Blanc, e Alessandro Jans, Presidente della Cooperativa Caves de Donnas, che hanno parlato del territorio della Valle d’Aosta e delle sue altre produzioni (vedi comunicati allegati).
Al termine tutti i partecipanti sono stati invitati alla degustazione delle tre tipologie di Fontina DOP, degli altri prodotti valdostani presenti oltre al buffet arricchito dal “Risotto alla Fontina DOP Lunga Stagionatura, caramello di radicchio al vino rosso e polvere di radicchio” firmato dallo chef di Terrazza Palestro Stefano Mocellin.
Sono stati presentati oggi, alla Terrazza Palestro a Milano, i protagonisti della quarta edizione di “FontinaMI”, l’evento diffuso, promosso dal Consorzio Produttori e Tutela della DOP Fontina, che si svolgerà da lunedì 10 a domenica 23 febbraio 2025. Anche quest’anno saranno 12 i ristoranti milanesi coinvolti, tra new entry e veterani della manifestazione, ma con una novità: gli chef saranno chiamati a cimentarsi con una delle tre nuove tipologie di Fontina DOP.
Il Presidente del Consorzio Andrea Barmaz e la conduttrice radiofonica e docente Francesca Romana Barberini hanno invitato sul palco gli chef per estrarre a sorte la tipologia di Fontina DOP con cui realizzeranno il piatto inedito da inserire in menu durante le due settimane di “FontinaMI 2025”. Ecco nel dettaglio gli chef protagonisti e l’abbinamento estratto:
La formula della manifestazione non cambia: i dodici locali milanesi, tra ristoranti tradizionali e quelli noti anche per la proposta aperitivo, proporranno in carta un piatto creato appositamente per “FontinaMI” con una delle tre tipologie di Fontina DOP e offriranno in omaggio, ai clienti che sceglieranno quel piatto, un entrée davvero speciale: un amuse-bouche, anch’esso inedito, affiancato da un assaggio di Fontina in purezza (ndr, i piatti saranno resi noti più avanti).
“FontinaMI - ha sottolineato il Presidente Barmaz – “è un modo per portare la Fontina DOP fuori dai confini valdostani e far “toccare con mano” al pubblico internazionale di Milano la grande versatilità di questo formaggio che, al di là della classica fonduta, può essere utilizzato anche in maniera inedita e creativa come ci hanno dimostrato negli anni gli incredibili professionisti che hanno accettato il nostro invito e che ringrazio ”. La manifestazione ha coinvolto finora 41 ristoranti nelle cui cucine è arrivata quasi 1 tonn di prodotto e sono state create 86 ricette inedite per circa 9000 piatti serviti fino alla scorsa edizione.
Secondo una recente ricerca Nomisma più del 65% degli italiani dichiara di pranzare o cenare fuori casa almeno due o tre volte al mese per motivi diversi dal lavoro, ricercando per la maggior parte (32%) “felicità e soddisfazione” grazie a esperienze culinarie che prediligono materie prime di qualità. Il legame con la ristorazione è, dunque, fondamentale per i prodotti tutelati perché chef e personale di sala possono esserne i primi ambasciatori. Francesca Romana Barberini ha affrontato il tema con il Direttore del Consorzio Fontina, Fulvio Blanchet presentando la ricerca voluta da AFIDOP, l’Associazione Formaggi Italiani DOP, da cui emerge come i formaggi italiani certificati siano di casa in un ristorante italiano su 4 (25,3%), ma solo 1 su 10 li valorizza riportando correttamente la denominazione in menu.
“Lo studio – afferma Blanchet – ha rivelato come la Fontina sia presente nel 3,3% dei 21.800 ristoranti analizzati, a Nord così come a Sud del nostro Paese, ed è citata quasi sempre in maniera corretta, ma l’acronimo DOP, Denominazione d’Origine Protetta, viene spesso tralasciato eppure esso porta con sé un grande valore in termini di qualità, territorialità e sicurezza del prodotto. E’ un messaggio che vogliamo far arrivare ai nostri amici ristoratori: sfruttate questo valore evidenziando la presenza di un prodotto DOP in menu così come già accade per il vino”. L’Italia, ha proseguito Blanchet, ha inventato il sistema delle denominazioni riprese poi anni dopo dall’Unione Europea per la lista dei prodotti tutelati.
Manuela Adinolfi
RICETTE PER LE FESTE CON GORGONZOLA DOP
Il Gorgonzola Dop è tra i pochi prodotti caseari italiani che si presta sia ad essere degustato in purezza, svelando il suo gusto inconfondibile, sia ad essere utilizzato in mille diverse preparazioni, dall’antipasto al dolce, grazie alla sua estrema versatilità.
Ecco otto piatti speciali per portare in tavola tutto il gusto del Gorgonzola Dop anche durante le feste. Abbiamo selezionato due originali antipasti che esaltano la cremosità del Gorgonzola Dop, due primi piatti raffinati e di facile realizzazione, due secondi a base di pesce che possono essere preparati e impiattati in anticipo e, infine, due originali dessert, perché il Gorgonzola Dop può riservare grandi soprese anche nelle preparazioni dolci.
- 1.TORTELLINI FRITTI CON SALSA AL GORGONZOLA DOP ED ERBA CIPOLLINA
DIFFICOLTA’ 2
RICETTA PER 4
INGREDIENTI
- 250 g tortellini cotti
- Olio di semi
Per la salsa:
- 200 g Gorgonzola DOP
- 150 g latte
- Erba cipollina
- Pepe
In un pentolino scaldate il latte e poi unite il Gorgonzola Dop. Fatelo sciogliere a fuoco basso e poi unite l’erba cipollina ed il pepe. Tenete da parte.
Scaldate l’olio di semi e quando sarà arrivato a temperatura tuffate i tortellini pochi alla volta fino a doratura. Scolateli e serviteli con la salsa di accompagnamento.
- 1.BLINIS CON CREMA AL GORGONZOLA DOP, UOVA DI PESCE E ANETO
DIFFICOLTA’ 2
DOSI PER 4 PERSONE
INGREDIENTI
- 150 g Gorgonzola DOP
- 50 g uova di pesce
- Aneto
- Pepe
Per i blinis:
- 80 g farina
- 8 g lievito istantaneo
- 50 ml panna fresca liquida
- 100 ml latte
- 1 uovo
- 1 pizzico di sale
- 1 noce di burro
Iniziate con la preparazione dei blinis. Separate il tuorlo dall’albume e sbattete il tuorlo in una ciotola con latte e panna. Unite poi la farina ed il lievito setacciati. Lasciate riposare e poi montate l’albume. Unite l’albume all’impasto ed un pizzico di sale. Mescolate dal basso verso l’alto.
Scaldate e imburrate leggermente una padella antiaderente e ponetevi 3 cucchiai d’impasto per separati. Quando il composto si sarà compattato, girate i blinis. Continuate fino ad esaurimento dell’impasto.
Lasciate raffreddare. Guarniteli con il Gorgonzola DOP, le uova di pesce, l’aneto ed un pizzico di pepe.
- 1.RISOTTO CON CREMA DI PEPERONI, MELANZANE A CUBETTI GORGONZOLA DOP, MANDORLE TOSTATE E MAGGIORANA
DIFFICOLTA’ 3
DOSI PER 4 PERSONE
INGREDIENTI
Peperoni del giorno prima
- Melanzane a cubetti
- 150 g Gorgonzola DOP
- 320 g riso carnaroli
- Mandorle a lamelle
- 1 lt brodo vegetale
- 1 bicchiere di vino bianco
- Maggiorana
- Olio evo
- 1 noce di burro
- Sale
- Pepe
Trasferite i peperoni in un mixer e frullateli fino ad ottenere un composto liscio e omogeneo. Aggiustate di sale e pepe se necessario.
Tostate le mandorle.
Preparare il risotto facendo tostare il riso con un filo d’olio evo per qualche minuto. Sfumate con un bicchiere di vino bianco e continuate la cottura irrorando con mestoli di brodo bollente. A fine cottura unite la crema di peperone, il Gorgonzola DOP e mantecate con una noce di burro.
Impiattate il risotto guarnendolo con i cubetti di melanzana, il Gorgonzola DOP, le mandorle e la maggiorana.
- 1.PACCHERI AL FORNO CON GORGONZOLA DOP
- 100 g di Gorgonzola Dop
- 400 g di paccheri,
- 200 g di salsiccia fresca,
- 200 g di funghi,
- 1 spicchio d'aglio,
- 50 g di burro sale, pepe q.b.
Pulire i funghi e tagliarli a fettine sottili. Sbucciare l’aglio, tritare finemente e rosolare a fuoco dolce in una padella con la metà del burro. Unire la salsiccia, spellata e sbriciolata, e lasciare insaporire per qualche minuto. Aggiungere i funghi, regolare di sale e continuare la cottura per 10-15 minuti. Cuocere i paccheri al dente in una casseruola con acqua bollente salata, scolare, trasferire nella padella con il condimento, mescolare bene e trasferire il tutto in una teglia unta con un po’ del burro rimasto. Distribuire sulla superficie il Gorgonzola in pezzetti e il resto del burro a fiocchetti, pepare e cuocere in forno caldo a 180° con il grill acceso per 5-10 minuti.
DIFFICOLTA’: Media
PREPARAZIONE 50 minuti COTTURA 10 minuti
VINO ABBINATO: Erbaluce di Caluso
- 1.SALMONE AFFUMICATO CON DRESSING AL MIELE E SENAPE E GORGONZOLA DOP PICCANTE
DIFFICOLTA’ FACILE
DOSI PER 4 PERSONE
- 200 g salmone affumicato
- 100 g Gorgonzola DOP Piccante
- 2 cucchiai di senape
- 2 cucchiai di miele
- 1 cucchiaino di succo di lime
- Aneto
- Germogli misti
- Pepe
Preparate la salsa unendo tutti gli ingredienti: senape, miele, lime, aneto e pepe. Mescolate bene.
Tagliate il Gorgonzola DOP piccante a cubetti.
Disponete le fette di salmone su un piatto, guarnite con la salsa, i cubetti di Gorgonzola DOP Piccante ed i germogli.
- 1.TAGLIATA DI TONNO FONDUTA DI GORGONZOLA DOP
Tempo di esecuzione: 30 minuti
- 150 gr di Gorgonzola DOP
- 300 gr di tonno abbattuto in un unico filetto
- 30 ml di latte
- noce moscata
- germogli freschi di basilico
- maggiorana
- sesamo bianco
- pepe
Per la salsa al Gorgonzola DOP, fatelo sciogliere con il latte in una casseruola a fuoco dolce. Mescolate velocemente con una frusta fino ad ottenere un composto denso. Unite una macinata di pepe, un pizzico di noce moscata e mescolate bene. Tenete da parte. Ungete con olio, sale e pepe il tonno e poi scottatelo in una padella antiaderente per un minuto per lato. Versate una cucchiaiata di salsa alla base del piatto, tagliate il filetto con lo spessore di mezzo centimetro e disponetelo sulla salsa. Guarnite con i germogli freschi di basilico, la maggiorana ed il sesamo bianco.
- 1.PERE MARTIN SEC AL GORGONZOLA DOP
DIFFICOLTA’ MEDIA
Tempo di preparazione 45 minuti
Ingredienti
100 g Gorgonzola DOP
50 g Mascarpone
bicchiere Panna fresca
8 Pere Martin Sec
1/2 l Vino Ghemme
1/2 bicchiere Acqua
150 g Zucchero
Preparazione
Sciogliete il gorgonzola scaldandolo insieme alla panna, quindi lasciatelo raffreddare. Incorporatevi il mascarpone, lo zucchero, il Marsala vergine. Mescolate bene fino ad ottenere una crema omogenea.
Pelate le pere e mettetele in una casseruola con il vino, l’acqua e lo zucchero. Cuocete a fuoco lento per 45 minuti finché la salsa sarà molto compatta.
Servite due pere in ogni piatto tagliate a ventaglio, su una base di crema al gorgonzola e versando sopra al tutto un cucchiaino di salsa al vino.
- 1.COCOTTE DI PASTA PHILLO CON UVA E CHANTILLY AL GORGONZOLA DOP
Difficoltà: difficile
Tempo di preparazione: 30 min
Ingredienti
12 confezioni Pasta phillo
1 piccolo grappolo Uva rosata
1 piccolo grappolo Uva bianca
250 g Latte
20 g Farina
40 g Gorgonzola DOP 2 Tuorli
1 stecca Vaniglia
1 pizzico Sale
- 1.Vino consigliato: Albana di Romagna
Preparazione
Ritagliate dei piccoli fazzoletti di pasta phillo, sistemateli su dei pirottini rovesciati, spennellate con burro fuso e spolverate con lo zucchero a velo, infornate ad una temperatura di 200° per qualche minuto. Lavare e denocciolate l’uva. Portate ad ebollizione il latte con la stecca di vaniglia, nel frattempo sbattete i tuorli con lo zucchero, unite la farina ed il pizzico di sale, unite il latte, stemperate bene e riportate in cottura per circa 8 minuti a fiamma dolce. Levate dal fuoco, unitevi il gorgonzola, amalgamate bene e fate raffreddare. Montate la panna a neve ferma, amalgamatela alla crema pasticcera, servite le cocotte croccanti di pasta phillo colme di acini d’uva e guarnite con una golosa cucchiaiata di crema chantilly al gorgonzola.
Manuela Adinolfi
IL PROGETTO LOST EU APPRODA IN SVEZIA 2024
TASTING DAYS STOCCOLMA E MALMO 26-30 NOVEMBRE 2024
MASTERCLASS E WALKAROUND TASTING
STOCCOLMA 27 NOVEMBRE
Sbarca per la prima volta in Svezia il progetto LoST-Eu, per una settimana fitta di eventi didattici e promozionali che toccherà diverse città di riferimento dal nord al sud del Paese, in un vero e proprio tour enogastronomico in cui il pubblico svedese potrà assaggiare e ricevere informazioni in presa diretta dalla viva voce dei produttori sugli otto formaggi del paniere, provenienti da cinque diverse regioni italiane.
Per una settimana andranno in scena in Svezia il Murazzano, il Roccaverano e l’Ossolano dal Piemonte, il Puzzone di Moena dal Trentino, lo Strachitunt dalla Lombardia, la Vastedda della Valle del Belice, il Pecorino Siciliano, e il Provolone del Monaco dalla Campania.
Grazie alla collaborazione con vere e proprie istituzioni in Svezia per i cheese lovers quali la Cheese Room di Sabis e Ica Food di Stoccolma, e la rete degli store di Italianissimo a Malmo, Lomma e Lund, i produttori potranno incontrare centinaia di consumatori appassionati di cucina italiana, che ancora non conoscono questi formaggi e non hanno spesso l’opportunità di entrare in contatto con produzioni di così alta qualità artigianale, capaci di portare con sé uno storytelling avvincente che parla di tradizioni antichissime ed espressioni regionali diverse, a dimostrazione che la cultura casearia italiana all’estero è ancora un tesoro tutto da scoprire.
TASTING DAYS
Si inizierà il 26 di novembre 2024 con i tasting days, giornate di degustazione rivolta ai consumer in ben cinque diversi negozi della Svezia, da Nord a Sud, toccando le città di Stoccolma, Lund, Lomma e Malmo.
Il calendario dei tasting days prevede promozioni programmate per l’intera settimana, con il seguente calendario: il 26 e 27 Novembre le otto DOP LoST saranno presenti presso l’importante ICA store di Stoccolma; il 28 e 29 Novembre presso uno dei più grandi negozi svedesi di riferimento per i prodotti di qualità, Sabis, sempre a Stoccolma, mentre dal 29 al 30 Novembre la promozione si estenderà anche al sud del paese, presso tre negozi di prodotti di nicchia di alta qualità della catena Italianissimo.
MASTERCLASS E WALKAROUND
Ma non finisce qui. Gli eventi in Svezia comprenderanno anche un’intera giornata didattico-promozionale inserita nel prestigioso palinsesto dell’Italian Week dell’ambasciata italiana a Stoccolma, una giornata di workshop, masterclass e degustazioni rivolta esclusivamente ai professionisti del settore: operatori, chef, importatori, distributori e giornalisti, con la partecipazione dei consorzi e dei produttori di LoST provenienti da tutta Italia.
Mercoledì 27 Novembre, alle 14.00, presso il prestigioso Wenner-Gren Centre di Sabis, dalle cui finestre si può ammirare dall’alto tutta la città di Stoccolma, si svolgerà la Masterclass dedicata ai formaggi di Lost, che sarà guidata dal celebre giornalista svedese Karsten Thurfjell, membro dell’Accademia Enogastronomica Reale.
A seguire, verso le 15.30, sempre nel Palazzo di Sabis, si svolgerà il Walkaround tasting, rivolto ad un pubblico più ampio di professionisti, giornalisti e cheese lovers, con la presenza dei produttori italiani che avranno modo di promuovere le loro realtà, raccontando le caratteristiche dei territori di provenienza, le tradizioni centenarie e i segreti che rendono questi formaggi unici al mondo.
Una grande occasione, dopo l’esperienza in Germania dello scorso febbraio, per proseguire le attività di promozione del progetto all’estero e dare spazio alle produzioni artigianali europee svantaggiate in termini di visibilità rispetto a quelle dell’industria alimentare che dispone ovviamente ci altri budget. Ed è proprio questa la strategia adottata dal progetto Lost. Quella di diffondere attraverso il passaparola, l’incontro diretto coi produttori, i piccoli eventi didattici e promozionali diffusi, la filosofia che non solo sta alla base del progetto LoST, ma del piano programmatico europeo in termini di salute e benessere dei consumatori, ovvero il recupero di antichi valori perduti attraverso prodotti di eccellenza, che sono un esempio di sostenibilità e rispetto per l’ambiente e la natura.
LOST EU È UN PROGETTO DI
ASSOCIAZIONE ALTE TERRE DOP
In collaborazione con
Consorzio per la Tutela del Murazzano DOP
Consorzio per la Tutela del Roccaverano DOP
Consorzio per la Tutela dell’Ossolano DOP
Consorzio Tutela Puzzone di Moena DOP
Consorzio per la Tutela dello Strachitunt DOP
Consorzio di Tutela Vastedda della Valle del Belice DOP
Consorzio di Tutela del Pecorino Siciliano DOP
Consorzio di Tutela del Provolone del Monaco DOP
Veronica Sisinni
OLTRE 45.000 PARTECIPANTI A FORME IN ITALY
LA MANIFESTAZIONE DEDICATA ALLA CULTURA E ALLA PROMOZIONE DELLE CHEESE VALLEYS OROBICHE E DELL’INTERO SETTORE LATTIERO-CASEARIO ITALIANO
Molto apprezzato il ricco palinsesto di eventi andati in scena a Bergamo per la nona edizione di FORME Cult.
Confermata la decima edizione nell’autunno 2025.
La nona edizione di FORME, la manifestazione made in Bergamo dedicata al formaggio in ogni sua sfumatura si è conclusa con oltre 45.000 partecipanti che hanno preso parte al ricco palinsesto di eventi in programma. Titolo di quest’anno “FORME IN ITALY”, per celebrare la qualità e l’unicità dei prodotti caseari italiani, sottolineando il valore che apportano al nostro patrimonio culturale, economico e gastronomico. L’obiettivo dell’edizione 2024 è stato quello di raccontare il legame profondo tra il formaggio e il territorio, creando una vera e propria identità culturale che unisca il formaggio italiano.
Nei 29 Cheese Labs, organizzati in location storiche di Bergamo come il Circolino di Città Alta, Da Mimmo, Lalimentari, Il Sole e novità 2024 anche presso il Bù Bistrot in Carrara, nei giardini dell'omonimo museo d'arte in Piazza Giacomo Carrara, hanno preso parte oltre 1.000 persone. Apprezzato anche quest’anno dai partecipanti il fatto che le masterclass siano state guidate dai più autorevoli e pluripremiati professionisti del settore: produttori, stagionatori, affinatori e formaggiai, oltre a tanti produttori di vino, grappa, birra e distillati. Le degustazioni di formaggi europei, dal Regno Unito con lo Stilton fino ai grandi formaggi svizzeri con le gruyère AOP, uno dei più antichi formaggi d’Europa, passando per produttori francesi e spagnoli, hanno reso questa nona edizione di FORME ancora più internazionale.
Grande successo anche per il “Circolo della Gastronomia Creativa Italiana” che ha visto la presenza di tantissimi visitatori e appassionati che hanno acquistato, ma anche gustato presso lo street food allestito nei giardini del Circolino i prodotti enogastronomici tipici delle Città Creative Italiane Unesco per la Gastronomia Alba, Bergamo e Parma. Quest’anno il “Circolo delle Gastronomia Creativa Italiana” raddoppia e sarà aperto anche nel weekend del 25, 26 e 27 ottobre.
La tradizionale Piazza Mercato del Formaggio in Piazza Vecchia ha ospitato gli stand di alcuni tra i più rappresentativi produttori delle Cheese Valleys Orobiche, tra cui il Consorzio di tutela dello Strachítunt, lo straordinario e unico formaggio erborinato naturale tra le DOP italiane, l’azienda gioiello Ferdy Wild, le Valli del Bitto con il prezioso Storico Ribelle, formaggio simbolo della produzione casearia di montagna, la Cooperativa di Valtorta con i suoi spettacolari Agrì, Taleggi e stracchini, la Latteria sociale casearia di Branzi, con eccezionali verticali di Branzi e Formai de Mut, che hanno permesso ai numerosissimi visitatori di scoprire e acquistare le eccellenze casearie orobiche, l’azienda agricola Bio Bezzi Andrea di Ponte di Legno, con il Silter DOP d’Alpeggio Bio, inclusa una forma di stravecchio con 15 anni di stagionatura, e il Case di Viso Bio. Grande partecipazione anche per i due laboratori di caseificazione con la Scuola casearia di Pandino rivolti ai più piccoli e le numerosissime degustazioni di formaggi DOP e vini a denominazione protetta di Regione Lombardia, guidate da Maestri Assaggiatori ONAF e sommelier AIS.
Durante la tre giorni, in Sala dei Giuristi in Piazza Vecchia sono stati ospitati cinque convegni e tavole rotonde per il palinsesto di “Incontri e racconti” con l’obiettivo di far conoscere e approfondire i temi più importanti del mondo dei formaggi e, più in generale, della filiera agroalimentare italiana.
Di valore strategico la presentazione del primo rapporto nazionale sul turismo caseario a cura della prof.ssa Roberta Garibaldi, ma non da meno i talks sul marketing territoriale, sulle neuroscienze applicate al marketing caseario, il progetto Creo Lab dell’Università di Bergamo e il talk show “C’è anima nel formaggio”, con Monsignor Dellavite.
Sold out per il “Red Party”, l’evento di Charity organizzato da ARMR a favore della ricerca del Mario Negri, con oltre 350 ospiti nell’affascinante cornice di Gres Art, l’hub dedicato all’arte e alla Cultura della Fondazione Pesenti.
Sempre molto apprezzati i momenti didattici, con il corso di disegno Natura In Segni e la proiezione di disegni dedicata agli animali principi delle Orobie, entrambi curati dal disegnatore e naturalista Stefano Torriani. Momenti dedicati anche alla Cheese Art con Andrea Gaspari che ha scolpito in due mezze forme di Grana Padano una vacca autoctona, la Bruna Alpina Originale, e lo skyline di Bergamo. Molto ammirate le magnifiche composizioni dedicate al Grana Padano e ai formaggi delle Cheese Valleys Orobiche.
Uno dei momenti clou dell’evento è stato il Concorso internazionale “Stupore ed Emozione”, organizzato in collaborazione con la Delegazione di Bergamo di ONAF giunto alla sua sesta edizione con l’obiettivo di valorizzare il ruolo fondamentale dei casari nella produzione di formaggio. Il Parmigiano Reggiano DOP del Caseificio Razionale Novese S.C.A. ha vinto per la categoria “Il Casaro d’Oro”, premio per formaggi affinati/stagionati e freschi di latte vaccino, caprino, ovino, bufalino e misto e yogurt bianco. Per la sezione “Oltre il formaggio”, premio dedicato ai migliori prodotti caseari elaborati e yogurt aromatizzati, si è aggiudicato il primo posto il Queso de oveja Artesano curado en miel y oregano dell’azienda Quesos Artesanos Villarejo S.L..
Premiato anche il miglior formaggio prodotto nei territori delle Città Creative Unesco: il Parmigiano Reggiano 36 mesi di Zanetti Spa.
L’organizzazione di FORME conferma la decima edizione della manifestazione dedicata alla valorizzazione e promozione nazionale e internazionale, sia dello straordinario territorio orobico, sia dell’intero comparto lattiero-caseario italiano per l’autunno 2025.
“Per noi, FORME è un evento culturale di grande rilievo, perché è proprio dalla consapevolezza della qualità che nasce la promozione e lo sviluppo di un’eccellenza come quella dei formaggi. Bergamo ha un ruolo centrale in questo contesto: la sua storia casearia è profondamente radicata, con i bergamini e le Orobie che hanno segnato l’intero settore lattiero-caseario italiano”, dichiara Francesco Maroni, Presidente Progetto FORME. “Sentiamo quindi una grande responsabilità nel portare avanti questi valori, non solo legati al territorio di Bergamo, ma coinvolgendo tutti gli stakeholder nazionali e internazionali in una sinergia unica, resa possibile anche grazie al supporto delle nostre istituzioni. Quest’anno, abbiamo raggiunto un traguardo importante coinvolgendo le Camere di Commercio delle Cheese Valleys di Como - Lecco e di Brescia, un passo fondamentale per far comprendere il valore straordinario del patrimonio che condividiamo. Grazie ai formaggi, queste aree interne non solo possono rafforzare la loro identità, ma anche trovare nuove opportunità di sviluppo turistico ed economico. È un percorso che va oltre la montagna e che coinvolge anche la pianura, fondamentale per la produzione”.
“Ogni edizione, il programma di Forme si arricchisce e siamo orgogliosi del supporto che riceviamo da istituzioni e associazioni di categoria per il nostro progetto. Desideriamo quindi esprimere un sentito ringraziamento a Regione Lombardia, Comune e Provincia di Bergamo, Camera di Commercio, Ascovilo e Consorzio Tutela Grana Padano, nonché ai consorzi e agli enti territoriali che da sempre sostengono l'iniziativa. - afferma Alberto Gottardi, Vicepresidente Progetto FORME - Quest’anno, merita una menzione particolare il primo Rapporto Nazionale sul Turismo Caseario, curato dalla Prof.ssa Roberta Garibaldi, presentato proprio in occasione del convegno di apertura di Forme 2024. Questo rapporto rappresenta uno strumento innovativo per analizzare un fenomeno in continua evoluzione, offrendo linee di sviluppo per l'offerta turistica legata al mondo del formaggio e contribuendo al benessere delle comunità locali e dei territori. L'analisi mette in evidenza l'attrattività del turismo caseario, rivelando un trend di crescita recente: il 32,7% dei turisti italiani afferma di aver partecipato ad almeno un'esperienza a tema formaggio negli ultimi tre anni, che comprende visite ai caseifici, eventi, festival, itinerari tematici ed esperienze nei ristoranti. Negli ultimi tre anni, i numeri hanno mostrato un incremento significativo, con un aumento del 7,3% rispetto al 2021. Siamo lieti di contribuire, attraverso l'organizzazione di eventi come Forme, alla promozione del turismo caseario come leva di sviluppo territoriale, collegando i produttori locali ai circuiti turistici e valorizzando esperienze autentiche legate alla produzione di formaggi. Il legame tra prodotto e territorio è da considerarsi una chiave per una crescita economica sostenibile, capace di attrarre un turismo esperienziale e di qualità”.
FORME è un progetto di rete dedicato alla valorizzazione e promozione nazionale e internazionale dell’intero comparto lattiero-caseario italiano. Nato a Bergamo nel 2015, FORME ha l’obiettivo di aumentare non solo la conoscenza, ma anche la percezione del valore del formaggio - uno dei prodotti più caratterizzanti e legati al territorio d’appartenenza, risultato di tradizioni secolari e filiere di produzione uniche - adottando un approccio qualitativo, attraverso azioni che leghino prodotti e territorio. In particolare, Bergamo vanta il primato europeo per DOP casearie: ben 9 delle 54 DOP nazionali sono prodotte sul territorio della provincia.
Laura Ceresoli | |Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. | 348 6597052
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IL CONSORZIO DEL PARMIGIANO REGGIANO LANCIA NEGLI USA LA CAMPAGNA “PRONUNCIATION CHALLENGE”
TRA I PRIMI PARTECIPANTI, LA STAR DEL CINEMA WHOOPI GOLDBERG
Il concorso, condotto dallo chef e personaggio televisivo David Rocco, consiste nell’invitare i consumatori americani a tentare di pronunciare correttamente il nome “Parmigiano Reggiano”. La campagna ha immediatamente trovato una sostenitrice d’eccezione nell’attrice premio Oscar, che sulla tv ABC ha mostrato una forma serigrafata con il suo volto, esibendosi in una (quasi) perfetta pronuncia del nome della Dop.
Il Consorzio del Parmigiano Reggiano ha lanciato negli USA la campagna “Pronunciation Challenge” volta a informare e aiutare i consumatori statunitensi, da sempre innamorati del prodotto, a distinguere l’originale Dop italiana dai formaggi similari presenti sul mercato. Condotta dallo chef e personaggio televisivo canadese David Rocco, la sfida, che si protrarrà fino al 25 novembre, consiste nell’invitare i passanti fermati per strada a tentare di pronunciare correttamente il nome “Parmigiano Reggiano” (non facile per gli anglofoni) davanti a una telecamera, distribuendo scaglie di formaggio come premio di consolazione, con l’obiettivo di esortarli ad astenersi dall’utilizzare termini fuorvianti come “parmesan” o “parm”.
La campagna ha immediatamente trovato una sostenitrice d’eccezione: Whoopi Goldberg, l’attrice premio Oscar star di film storici quali Il colore viola, Ghost – Fantasma e Sister Act, da sempre innamorata del Parmigiano Reggiano. Durante la rubrica Whoopi’s Favorite Things nel programma The View sulla tv ABC, che nel 2024 sta registrando una media di due milioni e mezzo di spettatori a puntata, Goldberg ha infatti mostrato una forma di Parmigiano Reggiano serigrafata con il suo volto e con l’hashtag della campagna #sayparmigianoreggiano, esibendosi in una (quasi) perfetta pronuncia del nome della Dop. La campagna, che punta ad attirare l’attenzione dei consumatori e a rafforzare l’identità del vero Parmigiano Reggiano negli Stati Uniti, prevede infatti anche un concorso a premi sui social media che incoraggia il pubblico statunitense a registrare e condividere i propri tentativi utilizzando questo hashtag sui propri canali: il primo classificato riceverà una forma intera di Parmigiano Reggiano, il secondo una mezza forma di formaggio, il terzo tre spicchi.
Gli Stati Uniti rappresentano il più grande mercato estero della Dop, con oltre 14.000 tonnellate esportate nel solo 2023 (+7,7% rispetto al 2022), pari al 22,5% della quota export. Inoltre, nel primo semestre 2024, le esportazioni hanno segnato un +21,7% sullo stesso periodo del 2023 (7.736 tonnellate vs 6.359). Proprio per tutelare il grande amore che i consumatori americani dimostrano per il Parmigiano Reggiano, il Consorzio sta portando avanti una battaglia contro la possibilità che prenda piede un contesto di misure restrittive al commercio dei latticini. Negli USA, infatti, il Parmigiano Reggiano copre meno del 5% del mercato dei formaggi duri e viene venduto a un prezzo doppio di quello dei parmesan locali. Inoltre, la Dop viene venduta a 20 dollari a libbra, a differenza dei 10 dollari a libbra del parmesan. Negli Stati Uniti chi compra il Parmigiano Reggiano fa una scelta consapevole: ha infatti un 95% di mercato di alternative che costano la metà. Il Consorzio ritiene che imporre dazi sulla Dop sarebbe una scelta che danneggerebbe tutti: aumenterebbe solo il prezzo per i consumatori americani, senza proteggere realmente i produttori locali. Proprio per sostenere la crescita in questo Paese, oltre a consolidare un forte investimento per attività di digital e influencer marketing, un’intensa attività di pubbliche relazioni e media relations, partecipazione a fiere ed eventi, attivazione e presidio dei punti vendita e supporto agli operatori, il Consorzio ha ufficializzato lo scorso 27 luglio (anniversario dei 90 anni dalla fondazione) l’apertura di un ufficio operativo (corporation) per avere una maggiore efficacia nelle operazioni di promozione e di tutela.
Fabrizio Raimondi - Consorzio Parmigiano Reggiano – Ufficio Stampa e Relazioni Esterne mobile +39 335 389848;
AL VIA FORME IN ITALY DAL 18 AL 20 OTTOBRE A BERGAMO:
INAUGURATA LA MANIFESTAZIONE DEDICATA AL SETTORE LATTIERO-CASEARIO
La 9a edizione persegue l’obiettivo di valorizzazione e promozione del formaggio in ogni sua sfumatura. In programma masterclass, mostre, incontri, convegni, concorsi caseari, momenti didattici e molto altro.
Al via la nona edizione di FORME, la manifestazione made in Bergamo dedicata al formaggio in ogni sua sfumatura, con una cerimonia di inaugurazione alla presenza delle autorità e aperta al grande pubblico, tenutasi nel pomeriggio di venerdì 18 ottobre in Piazza Vecchia. Gli appuntamenti di FORME IN ITALY avranno luogo in Città Alta a Bergamo fino a domenica 20 ottobre con un’escursione al weekend successivo per il programma del Circolo della Gastronomia Creativa.
Presenti al taglio del nastro: Elena Carnevali, Sindaca Comune di Bergamo; Giovanni Zambonelli, Vicepresidente Camera di Commercio Bergamo; Roberta Garibaldi, Presidente Associazione Italiana Turismo Enogastronomico; Gabriele Borella, Presidente di Coldiretti Bergamo; Roberto Amaddeo, Consigliere Provinciale; Francesco Maroni, Presidente Progetto FORME e Alberto Gottardi, Vicepresidente Progetto FORME.
Ha portato i suoi saluti Alessandro Beduschi, Assessore all’Agricoltura, alla Sovranità Alimentare e alle Foreste.
Il concept dell’edizione 2024 è FORME IN ITALY per celebrare la qualità e l’unicità dei prodotti caseari italiani, sottolineando il valore che apportano al nostro patrimonio culturale, economico e gastronomico. L’obiettivo dell’edizione 2024 è infatti quello di raccontare il legame profondo tra il formaggio e il territorio, creando una vera e propria identità culturale che unisca il formaggio italiano.
“FORME è un evento che, anno dopo anno, dimostra continuità e progresso nel contribuire alla generazione di un movimento lattiero-caseario di rilevanza nazionale e internazionale”, afferma Francesco Maroni, Presidente Progetto FORME. “Le attività di B2Cheese e il progetto FORME, insieme al lavoro svolto dall’associazione The Cheese Valleys per ottenere il riconoscimento come Città Creativa UNESCO per la Gastronomia, hanno, in questi dieci anni, posizionato Bergamo in una posizione privilegiata nello sviluppo enogastronomico del nostro territorio, sia in città che nelle aree interne. Quest’anno FORME presenta un palinsesto didattico, culturale e convegnistico di altissimo livello, coinvolgendo stakeholder provenienti da diverse nazionalità, con l’obiettivo di accrescere ulteriormente la percezione di valore delle produzioni lattiero-casearie. Questo è un aspetto per noi di grande importanza e che ci vedrà fortemente impegnati nei prossimi anni”.
Aggiunge il vicepresidente Alberto Gottardi: "FORME è molto più di una semplice manifestazione dedicata al mondo dei formaggi: lo spirito che la anima è quello di unire tradizione e innovazione, facendo del formaggio un simbolo di eccellenza enogastronomica, ma anche un elemento di coesione culturale e territoriale. La sua missione è duplice: da un lato preservare e promuovere il sapere artigianale che si tramanda da secoli nella filiera lattiero-casearia, dall’altro essere un motore di innovazione, capace di affrontare le sfide del mercato globale, garantendo la sostenibilità e l’autenticità dei prodotti, sostenendo i produttori locali, ma anche educando il pubblico e i consumatori rispetto alla qualità e alla varietà del patrimonio caseario italiano. Come ulteriore elemento di grande importanza, FORME vuole promuovere il turismo caseario come leva di sviluppo territoriale, collegando i produttori locali ai circuiti turistici e valorizzando le esperienze autentiche legate alla produzione di formaggi. Il legame tra prodotto e territorio va visto come una chiave per la crescita economica sostenibile, capace di attrarre un turismo esperienziale e di qualità. In questa direzione va vista la scelta di dedicare il convegno di apertura dell’edizione 2024 alla presentazione del primo Rapporto Nazionale sul Turismo Caseario a cura della Prof.ssa Roberta Garibaldi".
FORME è un progetto di rete dedicato alla valorizzazione e promozione nazionale e internazionale dell’intero comparto lattiero-caseario italiano. Nato a Bergamo nel 2015, FORME ha l’obiettivo di aumentare non solo la conoscenza, ma anche la percezione del valore del formaggio - uno dei prodotti più caratterizzanti e legati al territorio d’appartenenza, risultato di tradizioni secolari e filiere di produzione uniche - adottando un approccio qualitativo, attraverso azioni che leghino prodotti e territorio. In particolare, Bergamo vanta il primato europeo per DOP casearie: ben 9 delle 54 DOP nazionali sono prodotte sul territorio della provincia.
TUTTI GLI APPUNTAMENTI DI FORME IN ITALY 2024 SONO DISPONIBILI A QUESTO LINK
FORME IN ITALY 2024
Date: venerdì 18, sabato 19 e domenica 20 ottobre 2024
Luogo: Bergamo
Orari: 9.00 – 19.00
Evento gratuito ad eccezione dei Cheese Labs
Laura Ceresoli |- 348 6597052