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Formaggi

AL VIA “INTELVI CASEUS”, LA MANIFESTAZIONE DEDICATA AI FORMAGGI DELLA VALLE INTELVI

 

 

Una rassegna gastronomica e un concorso per decretare i formaggi più buoni!

 

Dal 7 al 15 ottobre, la Valle Intelvi si prepara a celebrare “Intelvi Caseus”, straordinaria rassegna gastronomica dedicata all'arte dei formaggi. Durante questa settimana, il pubblico avrà l’occasione di scoprire i tesori caseari del territorio.

Più di 30 ristoranti locali apriranno le porte a chi vorrà degustare una cena a base di pietanze preparate con formaggi tipici della Valle Intelvi, dal famoso “Zincarlin” al “semigrasso” “Casoretta”. 

I cuochi locali proporranno nei loro menù uno o più piatti a base di formaggio dando vita a un'esperienza culinaria senza paragoni.

La settimana della rassegna gastronomica terminerà con un concorso, sabato 14 ottobre: esperti assaggiatori dell’Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Formaggi (Onaf) avranno il compito di degustare e valutare una vasta gamma di formaggi, suddivisi in differenti categorie e scegliere i formaggi migliori e di più alta qualità.

Domenica 15 ottobre, il gran finale si svolgerà al Palalanzo, in Alta Valle Intelvi. Alle ore 10 prenderà il via una conferenza dedicata alla ricca tradizione casearia della Valle Intelvi: gli esperti condivideranno le loro conoscenze sul mondo del formaggio locale, offrendo l’opportunità di approfondire la comprensione di questo patrimonio gastronomico.

Subito dopo l’incontro, il pubblico sarà invitato a partecipare a una degustazione sensoriale unica. Saranno presentate sei diverse tipologie di formaggi e gli ospiti - per un massimo di 60 persone - avranno l'opportunità di assaporarle e scoprire i segreti dei loro aromi e sapori unici. Questa degustazione gratuita permetterà di immergersi completamente nel mondo affascinante dei formaggi della Valle Intelvi.

“Intelvi Caseus” è un evento straordinario che celebra la passione e la dedizione della comunità locale nei confronti del formaggio. Un'occasione unica per scoprire tesori caseari nascosti e per degustare i sapori autentici che la Valle Intelvi ha da offrire!

 

Alessandra Agostini 

TORNA L’APPUNTAMENTO AUTUNNALE PER SCOPRIRE LA PRODUZIONE DEL PARMIGIANO REGGIANO

 

CASEIFICI APERTI: SABATO 7 E DOMENICA 8 OTTOBRE 

 

 

Dopo il grande successo riscosso ad aprile con oltre 13.000 partecipanti, i caseifici della Dop riaprono le porte al pubblico. Torna anche il Festival dei Caseifici Aperti presso l’Iren Green Park di Reggio Emilia, due giorni di masterclass, cooking show, food truck, performance artistiche, giochi e spettacoli per i più piccoli, sport, dj set e tanto altro.

 

Assistere alla nascita e all’apertura di una forma di Parmigiano Reggiano, passeggiare attraverso le “cattedrali di formaggio” dei magazzini di stagionatura, acquistare la Dop direttamente dalle mani dell’artigiano che l’ha creata: tutte esperienze uniche che gli appassionati potranno vivere in prima persona. Dopo il grande successo riscosso ad aprile con oltre 13.000 partecipanti, infatti, i caseifici del Parmigiano Reggiano riaprono le porte al pubblico: sabato 7 e domenica 8 ottobre torna Caseifici Aperti, l’appuntamento promosso dal Consorzio che darà a tutti – dai foodies ai curiosi, grandi e piccini - la possibilità di partecipare e immergersi nella produzione della Dop. L’iniziativa coinvolge 49 caseifici in tutte le province della zona di origine, ovvero Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna alla sinistra del fiume Reno e Mantova alla destra del Po.

 

Non si tratta infatti di semplici visite guidate ai caseifici, alle stalle e ai magazzini di stagionatura, di spacci aperti, di eventi per bambini e degustazioni, ma di un autentico viaggio nel tempo alla scoperta del metodo di lavorazione artigianale della Dop, rimasto invariato da oltre nove secoli (si produce oggi con gli stessi ingredienti di mille anni fa - latte crudo, sale e caglio, con una produzione del tutto naturale, senza l’uso di additivi o conservanti): un tour nella zona d’origine ricca di storia, arte e cultura. Lo scopo di Caseifici Aperti e dell’accoglienza turistica nei caseifici è quello di contribuire a generare una relazione con i turisti che transitano nel territorio e che possa continuare anche dopo la visita, offrendo la possibilità di acquistare e ricevere il Parmigiano Reggiano direttamente a casa attraverso il portale shop.parmigianoreggiano.com/it

 

Partecipare a Caseifici Aperti è semplice: basta visitare il sito www.parmigianoreggiano.com/it/caseifici-caseifici-aperti per consultare l’elenco dei caseifici aderenti e accedere all’area dedicata, dove sono disponibili orari di apertura, attività proposte e un comodo strumento di geolocalizzazione. Inoltre, la due giorni è anche un’imperdibile occasione per tutti, dagli appassionati d’arte alle famiglie, per scoprire i capolavori storici e i luoghi d’intrattenimento della Zona di Origine: dai castelli e le chiese medievali di Parma al trekking nell’Appennino di Reggio Emilia; dai capolavori su quattro ruote del Museo Ferrari in provincia di Modena ai romantici portici di Bologna e alle rive del Po nella Bassa di Mantova.

 

A Reggio Emilia la festa non termina una volta varcata l’uscita del caseificio: presso l’Iren Green Park si svolgerà infatti il Festival dei Caseifici Aperti, sabato 7 e domenica 8 ottobre dalle ore 15:00. La due giorni creerà nel cuore della città un “villaggio del Parmigiano Reggiano” animato con quanto di meglio il territorio offre per celebrare il buon vivere e la comunità: dalle masterclass Parmelier (per diventare un esperto di Parmigiano Reggiano e scoprirne gli abbinamenti più ricercati, in collaborazione con Associazione Assaggiatori Parmigiano Reggiano) ai food truck, dalla cottura della forma con l’antico metodo del fuoco a legna alle performance artistiche, dagli show cooking a camminate non competitive aperte a tutti, da giochi e spettacoli per i più piccoli agli sport, dai dj set al live show del comico Baz, dagli appuntamenti dedicati agli amici a quattro zampe a tanto altro ancora in un programma pensato per tutti. Come novità del 2023, sarà inoltre possibile acquistare i Parmigiano Reggiano vincitori dei Palii, le gare in cui i caseifici competono con forme di varie stagionature. L’ingresso al Festival è gratuito e su prenotazione tramite il sito landing.parmigianoreggiano.com/it/festival-caseifici-aperti 

 

«Dopo il successo dell’edizione precedente, in cui oltre 13.000 visitatori hanno partecipato alla due giorni, siamo orgogliosi di lanciare l’edizione autunnale di Caseifici Aperti», ha dichiarato  Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio. «Quella degli appassionati che desiderano scoprire i luoghi di produzione della Dop è una domanda in costante aumento: basti pensare che nell’arco del 2022 sono stati ben 150.000 i turisti che hanno visitato i caseifici del Parmigiano Reggiano. Se consideriamo inoltre che nel 2021 un turista straniero su due ha visitato il nostro Paese in funzione dell’enogastronomia, è evidente quale peso abbiano le eccellenze dell’agroalimentare nella promozione dell’Italia nel mondo. Ai nostri casari va infine il ringraziamento del Consorzio per aver contribuito a rendere il Parmigiano Reggiano non solo un formaggio, ma un’icona del Made in Italy, un simbolo del nostro stile di vita, amato dai consumatori in Italia e all’estero. Buon Festival dei Caseifici Aperti a tutti!».

 

Fabrizio Raimondi

FONTINA, TRE VOLTE DOP!

 

Il Consorzio Produttori e Tutela della Dop Fontina annuncia un’importante novità: da oggi la Fontina si fa in tre! 

Il Consorzio Produttori e Tutela della Dop Fontina rende noto che il Ministero dell’Agricoltura della Sovranità Alimentare e delle Foreste (MASAF) ha approvato con decreto (Prot. N. 23A05237 del  14/09/2023) pubblicato sulla GURI n.224 del 25/09/2023, alcune modifiche al Disciplinare di produzione.Tra queste il riconoscimento di due nuove denominazioni ufficiali che si affiancano alla Fontina DOP: “Fontina DOP ALPEGGIO” e “Fontina DOP LUNGA STAGIONATURA”.

 

La nascita delle nuove tipologie rafforza il legame col territorio e valorizza la produzione tipicamente di montagna della Fontina Dop. Nella stessa direzione va anche la modifica al disciplinare riguardante i foraggi. Mentre il regolamento europeo (Reg UE 1151-2014) richiede un minimo di prevalenza (51%) di alimenti provenienti dalla zona di produzione, il Consorzio Fontina Dop ha previsto nel nuovo Disciplinare che almeno il 60% della razione alimentare di sostanza secca sia prodotto all’interno del territorio montano della Valle d’Aosta. Il rispetto di tale requisito consente di valorizzare le caratteristiche uniche del latte di alta montagna e di mantenere viva l’antica pratica di allevamento con la monticazione delle bovine durante il periodo estivo e l’approvvigionamento nei prati di fondovalle durante i mesi invernali, nel totale rispetto dei ritmi naturali montani.

 

La modifica al Disciplinare, predisposta dal CdA del Consorzio dopo un lungo lavoro di approfondimento e condivisione in filiera, poi approvata all’unanimità nell’Assemblea straordinaria del marzo scorso, ha ottenuto parere favorevole dalla Regione Autonoma della Valle d’Aosta ed è stata oggi recepita e resa ufficiale dal riconoscimento ministeriale. “L’intento di questa iniziativa, che il Consorzio portava avanti ormai da mesi,afferma il Presidente Andrea Barmazè quello di vedere finalmente riconosciuto e valorizzato l’eccezionale lavoro che per 100 giorni l’anno i nostri casari svolgono in alpeggio, in condizioni non proprio agevoli. La loro passione e dedizione testimoniano un’antica tradizione casearia da custodire e salvaguardare insieme alla difesa della biodiversità dell’alta montagna e alle diverse metodologie di stagionatura che rappresentano anch’esse una tipicità del nostro territorio”.

 

Da oggi il consumatore potrà, quindi, scegliere tra 3 diverse tipologie in base al proprio gusto, pur rimanendo invariate le caratteristiche tipiche della Fontina Dop ovvero il ciclo di produzione che avviene interamente nel  territorio della Valle d’Aosta; gli ingredienti, che sono sempre solo tre, sale, caglio e latte intero crudo delle bovine di razza valdostana autoctona; e i rigorosi controlli sul rispetto del disciplinare, con valutazione qualitativa finale e apposizione del marchio da parte del Consorzio. Tre prodotti di montagna, nati tra le alte vette della Valle d’Aosta, ma diversi per aroma, colore, consistenza e palatabilità. Scopriamoli nel dettaglio

  

FONTINA DOP

Prodotta tutto l’anno, racchiude gli aromi e i sapori di un territorio unico al mondo, l’ecosistema montano della Valle d’Aosta. Le forme si presentano con crosta marrone chiaro, pasta di colore giallo paglierino tenue, morbida e fondente, al palato risulta dolce, aromatica con prevalenti sentori lattici (latte, burro, burro fuso). 

 

FONTINA DOP LUNGA STAGIONATURA

Viene affinata in grotta per un minimo di 180 giorni durante i quali i sapori si esaltano donando alla Fontina un gusto più intenso e aromatico. Le forme si presentano con crosta marrone tendente allo scuro, pasta di colore giallo intenso, morbida e fondente, al palato risulta avere note aromatiche vegetali e lattiche più intense e persistenti.

 

FONTINA DOP ALPEGGIO

Da Giugno a Settembre, negli alpeggi della Valle d’Aosta fino a 2700 metri di altitudine, le mucche di razza valdostana pascolano libere nutrendosi di erbe fresche e fiori di montagna. Il latte appena munto viene trasformato direttamente in loco, nelle casere di alpeggio, per mantenerne inalterate le caratteristiche organolettiche uniche derivanti dalla flora di alta montagna. Questa è la “Fontina DOP Alpeggio”, frutto del duro lavoro, della maestria e della passione di chi porta avanti una tradizione casearia antica e ancora interamente artigianale. Le forme presentano una crosta marrone chiaro, la pasta ha colore giallo paglierino intenso, dovuta proprio all’alimentazione delle bovine, ed è morbida e fondente. Al palato risulta particolarmente dolce e aromatica grazie ai sentori di erba fresca e fiori di montagna che si aggiungono ai sentori lattici tipici della Fontina.

 

LA DOP FONTINA IN BREVE

Con 400mila forme prodotte nel 2022 la Fontina Dop è l’8° formaggio di latte vaccino per quantità prodotta tra i formaggi DOP italiani. 

Viene prodotta esclusivamente in Valle d’Aosta ed è sempre solo all’interno di questo territorio incontaminato che avvengono la produzione, la stagionatura e la porzionatura del formaggio. Ciò ha permesso alla Fontina di essere inserita nel 1996 nella lista dei prodotti a Denominazione di Origine Protetta dell’Unione Europea.

E’ uno dei pochi formaggi italiani ad essere prodotto esclusivamente con latte intero (da una sola mungitura) e crudo (non trattato termicamente). Il latte crudo è  particolarmente ricco di vitamine,  proteine e fermenti lattici vivi ed è in grado di fornire all’organismo ingenti quantità di calcio e potassio. Proprio per l’assenza di trattamento termico, la materia prima deve  provenire da allevamenti in cui siano assicurati elevati standard igienici e di benessere animale. Un circuito virtuoso per la salute e la natura.

 

La Fontina Dop è dolce anche con l’ambiente. Il suo ciclo di produzione, infatti, può essere considerato a basso impatto ambientale per diversi motivi, primo tra tutti l’ambiente a misura d’uomo della Regione Autonoma Valle d’Aosta: 

E’ a filiera corta perché se la lavorazione non avviene nello stesso luogo di mungitura il latte deve essere consegnato al caseificio di lavorazione entro 2 ore al massimo evitando così lunghi tragitti dei mezzi di trasporto del latte;

La coltivazione del foraggio avviene senza l’utilizzo di fertilizzanti e concimi chimici, ma rispettando i tempi della montagna attraverso la rotazione dei pascoli;

Il letame prodotto dal bestiame viene utilizzato come concime naturale e l’acqua viene il più possibile riutilizzata; 

A differenza della maggior parte delle produzioni casearie che usano fermenti commerciali, nella Fontina DOP si utilizzano batteri lattici presenti nelle microflore valdostane, selezionati e conservati presso l’Institut Agricole Régional di Aosta. Il fermento della Fontina DOP è dunque anch’esso autoctono;

La stagionatura delle forme avviene prevalentemente in grotte a temperatura e umidità naturali;

La porzionatura della Fontina Dop avviene sempre nel territorio della Valle d’Aosta.

Una forma pesa mediamente 9 chili e per realizzarla occorrono circa 100 litri di latte, prodotti da 10 bovine. Prima di diventare Fontina Dop le forme devono superare  una prima attività di controllo effettuata da un ente terzo, autorizzato dal Ministero dell’Agricoltura (MASAF), su tutta la filiera produttiva e sul rispetto del disciplinare di produzione. In seguito all’esito positivo di queste verifiche, viene rilasciata l’autorizzazione alla marchiatura da parte del Consorzio. Il marchio, con la tipica forma della vetta stilizzata, viene apposto al centro della forma insieme al numero del contrassegno corrispondente al caseificio consorziato che l’ha prodotta. Sul lato (o scalzo) viene riportato, invece, il numero identificativo da cui si ricava il giorno esatto di produzione e la provenienza del latte garantendo così la completa tracciabilità di ogni forma

Solo con la presenza di questi tre elementi si può essere certi di consumare una fetta di autentica Fontina DOP e non di generico formaggio valdostano!

Oltre ad apporre marcature e contrassegni, il Consorzio Produttori e Tutela della DOP Fontina, ha il compito di tutelare, promuovere e valorizzare la DOP.  Costituito ad Aosta nel 1952, conta ad oggi 162 soci produttori, di cui 52 stagionatori e confezionatori.

 

Manuela Adinolfi   +39.349.6344593   

CASEIFICI OPEN DAY 2023, LA LATTERIA PERENZIN (TV) SVELA I SUOI SEGRETI

 

In calendario sabato 23 e domenica 24 settembre visite guidate, degustazioni, analisi sensoriali, acquisti a km 0, laboratori per imparare a fare il formaggio e cheese party con dj San Pietro di Feletto, 12 settembre 2023_Latte, sale e caglio, ma non solo. In occasione di Caseifici Open Day 2023, la Latteria Perenzin svela ai suoi ospiti la ricetta per preparare un formaggio da oscar. Porte aperte sabato 23 e domenica 24 settembre al PER Bottega & Cheese Bar di San Pietro di Feletto (TV) per una due giorni interamente dedicata ai formaggi rivolta a famiglie, curiosi, appassionati, professionisti e non del settore caseario. In programma visite guidate, degustazioni, analisi sensoriali, acquisti a km 0, laboratori per adulti e bambini e cheese party con dj. Un’esperienza per scoprire, divertendosi, come nasce un formaggio, come si prepara e come si degusta.

 

Il programma dettagliato delle due giornate.

 

Tour guidato al Museo Premiata Latteria Perenzin: visita al caseificio, ai magazzini di stagionatura, al caveau dei formaggi e degustazione sensoriale di 4 formaggi con la titolare della Latteria e Maître Fromager Emanuela Perenzin. Appuntamento al PER Bottega & Cheese Bar di San Pietro di Feletto sabato 23 settembre alle ore 10.00 o 12.30 oppure 17.00 e domenica 24 settembre alle ore 10.00 o 12.30 oppure 16.00. Durata un’ora e mezza circa. Costo a persona: 20 euro con la possibilità di aggiungere 4 calici di vino al costo di 14 euro e light lunch al prezzo sempre di 14 euro.

 

Laboratorio di affinamento, master affinatori: l’analisi sensoriale di spezie e aromi avvicinerà i partecipanti all’arte dell’affinamento che potranno esprimere personalizzando una caciotta da portare a casa. A seguire degustazione di un formaggio affinato limited edition. Appuntamento al PER Bottega & Cheese Bar di San Pietro di Feletto sabato 23 settembre e domenica 24 settembre alle ore 11.30. Durata un’ora circa. Costo a persona: 18 euro.

 

Cheese making experience, casari per un giorno: immersi nel verde delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, tra segreti e basi teoriche sulla caseificazione, i partecipanti metteranno le mani in pasta o meglio nel latte. A seguire tour guidato al Museo Premiata Latteria Perenzin con degustazione sensoriale di 4 formaggi con la titolare della Latteria e Maître Fromager Emanuela Perenzin. Ritrovo al Castello di Formeniga sabato 23 settembre alle ore 15.00, la seconda parte dell’esperienza si svolgerà al PER Bottega & Cheese Bar. Durata 3 ore circa. Costo a persona: 95 euro.

 

Laboratorio per bambini, come si fa il formaggio: all’aria aperta, passaggio dopo passaggio, partendo dal latte caldo, i piccoli ospiti impareranno come si fa il formaggio. A seguire merenda del casaro. Ritrovo al Castello di Formeniga domenica 24 settembre alle ore 15.00. Durata 2 ore circa. Costo a bambino/a: 15 euro (dai 4 ai 14 anni).

 

Cheese party, la festa del formaggio: esibizione del dj Jo-Ta con spettacolo audio visivo, vino, birra, cocktail a tema, cicchetti, dress code, tutto a tema formaggio. Jo-Ta è un artista interdisciplinare e creatore multimediale con radici a La Paz, in Bolivia. Attualmente si divide tra San Pietro di Feletto (Italia) e Berlino (Germania). Attraverso le tecniche del video jockey e del video mapping, Jo-Ta crea una fusione ipnotica di immagini e suoni che trascende i confini tra reale e digitale. In questa occasione presenterà un'installazione audiovisiva in onore del formaggio. L’appuntamento è per domenica 24 settembre dalle 18.00 alle 22.00 circa al Giardino Panoramico del Castello di Formeniga. Costo ingresso (con consumazione compresa): 5 euro.

 

Eventi disponibili solo su prenotazione: https://pro.pns.sm/w21jvo3.

 

Info: 0438 34874 - PER Bottega & Cheese Bar, via Cervano 77/D, 31020 San Pietro di Feletto (TV).

 

Perenzin Latteria nasce nel 1898 da un’idea di Domenico Perenzin; dopo oltre un secolo di vita, vede oggi la quarta generazione alla guida dell’azienda con Emanuela Perenzin e la collaborazione dei figli Erika e Matteo che rappresentano la quinta generazione. Da sempre, lavora il latte di vacca, a cui si sono poi affiancati quello di capra (dal 1999) e quello di bufala (dal 2010). Produce formaggi tradizionali e biologici, pluripremiati nei concorsi sia italiani che internazionali.

 

pastedGraphic.png Lina Pison

A BERGAMO, DAL 20 AL 22 OTTOBRE, TORNA FORME

 

LA MANIFESTAZIONE DI RIFERIMENTO DEL SETTORE LATTIERO-CASEARIO 

 

Un palinsesto ricco di appuntamenti per tutti gli appassionati: non mancheranno le eccellenze casearie da assaggiare e acquistare, oltre la possibilità di degustare il meglio dell’enogastronomia delle Città Creative Unesco per la Gastronomia Bergamo, Parma e Alba.

A grande richiesta tornano e si moltiplicano anche i Cheese Labs, masterclass per scoprire formaggi e abbinamenti insoliti e diventare per un giorno un esperto assaggiatore.

 

A completare il palinsesto di FORME convegni, dibattiti e incontri con professionisti del settore, concorsi caseari, mostre, momenti didattici e molto altro. 

Bergamo, 20 settembre 2023 – FORME, la manifestazione made in Bergamo dedicata al formaggio in ogni sua sfumatura, è giunta alla sua ottava edizione con l’obiettivo di perseguire il progetto dedicato alla valorizzazione e promozione nazionale e internazionale dell’intero comparto lattiero-caseario italiano.

 

FORME CULT”, questo il concept di quest’anno per le tre giornate che si terranno a Bergamo dal 20 al 22 ottobre, intende evidenziare il valore emblematico della manifestazione che è diventata un vero e proprio “cult event” per il settore e per il pubblico di appassionati di formaggio e food. Il naming dell’ottava edizione è inoltre un omaggio a Bergamo e Brescia nominate Capitale Italiana della Cultura 2023.

 

Appassionati e intenditori sono quindi attesi ai numerosi appuntamenti dedicati alla valorizzazione e promozione del comparto lattiero-caseario, che si snoderanno in alcuni luoghi simbolo della città di Bergamo. 

 

PIAZZA MERCATO DEL FORMAGGIO

Nella cornice unica di Piazza Vecchia, ci sarà la Piazza Mercato del Formaggio, imperdibile appuntamento a ingresso libero sotto la Loggia Porticata di Palazzo della Ragione, alla scoperta dei prodotti delle Cheese Valleys Orobiche e delle DOP italiane. Inoltre, presso il Circolino di Città Alta i visitatori avranno la possibilità di degustare e acquistare il meglio dell’enogastronomia delle Città Creative Unesco per la Gastronomia: Alba, Bergamo e Parma.

 

CHEESE LABS

Quest’anno i “Cheese Labs”, le tradizionali masterclass che offrono la possibilità di scoprire il meglio della produzione lattiero-casearia, saranno caratterizzati dalla presenza dei protagonisti della manifestazione: produttori, stagionatori, affinatori e formaggiai, oltre a produttori di vino. Inoltre, sono previste incursioni straordinarie nelle produzioni europee: il Regno Unito con il Cheddar, i grandi formaggi spagnoli, francesi, svizzeri e dell’Ucraina. Le masterclass, che avranno luogo in location storiche in Bergamo Alta - come il Circolino di Città Alta, in vicolo S. Agata, 19; Da Mimmo, in via Bartolomeo Colleoni, 17; Lalimentari in Piazza Vecchia, 8; Il Sole, in via Bartolomeo Colleoni, 1 - proporranno abbinamenti preziosi e sorprendenti, tra grandi formaggi, vini, spiriti e prodotti agroalimentari d’eccellenza. I “Cheese Labs” sono eventi a pagamento, su prenotazione fino a esaurimento posti. Il programma completo è consultabile a questo link.

 

CIRCOLO DELLA GASTRONOMIA CREATIVA ITALIANA

Il Circolo delle Gastronomia Creativa Italiana è un inedito market dove degustare e acquistare una selezione dei migliori prodotti enogastronomici delle Città Creative Italiane Unesco per la Gastronomia (Alba, Bergamo e Parma), che si terrà nei giardini del Circolino di Città Alta. L’iniziativa fa parte di una serie di eventi ideati e programmati congiuntamente dalle tre città, unite dell’eccellenza dei loro prodotti nel “Distretto delle Città Creative per la Gastronomia”, nato nell’ottobre del 2021 per fare rete e proporre un'unica, grande area enogastronomica, per promuovere il turismo dedicato al cibo e al vino, e non solo. L’area delle Langhe, la “Food valley” parmense e la provincia orobica sono terre ricche di suggestioni culturali, paesaggistiche e artistiche, tutte da scoprire. Il primo passo potrebbe proprio essere l’assaggio delle specialità proposte ai giardini del Circolino, perché ogni prodotto ha in sé la storia, le persone e la vita di un intero territorio. 

 

MOSTRA MUSEALE

All'ottava edizione di FORME verrà inaugurata la mostra museale sul tema “Le grandi battaglie a sostegno dell'agroalimentare italiano” in collaborazione con Coldiretti presso l’Ex-Ateneo delle Arti e dei Mestieri, in Piazza Reginaldo Giuliani. Dando lavoro a circa 4 milioni di persone, operanti in aziende agricole, alimentari, di vendita al dettaglio o nella ristorazione, e valendo circa 538 miliardi di euro, la filiera agroalimentare è un settore vitale per l’Italia e un bene prezioso da conoscere e salvaguardare. Nata con l’obiettivo di informare e coinvolgere, la mostra è un’occasione speciale per conoscere più a fondo la realtà del settore agroalimentare italiano.

 

CONCORSI CASEARI

FORME sarà il palcoscenico delle premiazioni di importanti concorsi nazionali e internazionali, come la quinta edizione del concorso caseario internazionale “Stupore ed Emozione” nato per celebrare il lavoro e il ruolo dei casari nella produzione di formaggi e, ovviamente, per premiare i migliori. Le categorie in gara sono Casaro d’oro - dedicato a formaggi affinati/stagionati e freschi di latte vaccino, caprino, ovino, bufalino e misto e yogurt bianco - e Oltre il formaggio - dedicato ai migliori prodotti caseari elaborati e yogurt aromatizzati.

 

INCONTRI E RACCONTI

Si rinnova “Incontri e racconti”, il palinsesto di convegni e tavole rotonde che si svolgeranno presso la Sala Piatti Via S. Salvatore, 6, sempre a Bergamo Alta, e saranno condotti da professionisti ed esperti del settore, che si confronteranno sui grandi temi d’indirizzo. Un’occasione per ascoltare, imparare e condividere esperienze e narrazioni con i protagonisti del mondo dei formaggi, dalle questioni normative e di attualità fino agli argomenti più gustosi.

***

FORME è un progetto di rete dedicato alla valorizzazione e promozione nazionale e internazionale dell’intero comparto lattiero-caseario italiano. Nato a Bergamo nel 2015, FORME ha l’obiettivo di aumentare non solo la conoscenza, ma anche la percezione del valore del formaggio - uno dei prodotti più caratterizzanti e legati al territorio d’appartenenza, risultato di tradizioni secolari e filiere di produzione uniche - adottando un approccio qualitativo, attraverso azioni che leghino prodotti e territorio. In particolare, Bergamo vanta il primato europeo per DOP casearie: ben 9 delle 50 DOP nazionali sono prodotte sul territorio della provincia.

Per maggiori informazioni:

FORME CULT 2023 - 8a edizione

www.progettoforme.eu 

Date: venerdì 20, sabato 21 e domenica 22 ottobre 2023

Luogo: Bergamo

Orari: 9.00 – 19.00
Social: Facebook - Instagram @progettoforme - YouTube

 

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FESTIVAL DEL PUZZONE DI MOENA DOP

Dal 15 al 17 settembre a Moena, Soraga e Predazzo

In collaborazione con Consorzio Tutela Puzzone di Moena DOP

 

Proseguono le tappe del viaggio di LoST EU, progetto sostenuto dell’Unione Europea sul tema sostenibilità e promozione delle piccole denominazioni casearie, che sta portando avanti un piano di comunicazione e di eventi finalizzati alla valorizzazione di alcune eccellenze casearie italiane, che rappresentano ad oggi una delle tante ricchezze del patrimonio gastronomico italiano, oltre che un esempio di sostenibilità.

Questa volta saranno gli splendidi paesaggi del Trentino ad incorniciare un esclusivo evento B2B che vedrà LoST ospite del territorio del Puzzone di Moena DOP, per un viaggio alla scoperta del Trentino ed in particolare delle zone di produzione del Re dei formaggi a crosta lavata di questo territorio.

 

Tutto accadrà venerdì 15 settembre, prima giornata del Festival del Puzzone di Moena DOP, con un fitto calendario di visite ed eventi esclusivi rivolti a buyers specializzati. Tra i partecipanti anche professionisti stranieri di primo livello, come Fabio Esposito, titolare della ditta di importazione Vinci & Esposito e di Silver Food GmbH, azienda di commercio all'ingrosso e al dettaglio di prodotti alimentari e forniture per la ristorazione a Berlino; Jorgen Larrson, che da oltre vent’anni lavora nell’importazione di formaggi a Stoccolma, ed è attualmente Buyer della catena di negozi Sabis; Alvaro Eusepi, titolare dell’azienda Italianissimo AB, che importa prodotti food di qualità nel sud della Svezia ed è titolare di shop al dettaglio specializzati nel food italiano di qualità a Malmo e Lomma.

 

 

PROGRAMMA DELL’EVENTO – 15 settembre 2023

Dopo una visita allo storico Caseificio di Predazzo e Moena, primo produttore per storia e volumi di questa eccellenza casearia, dove si potrà assistere alla lavorazione del Puzzone di Moena DOP, seguirà una tavola rotonda dal titolo Dall’erba alla tavola: Puzzone di Moena DOP passo passo. Un evento che coinvolgerà i tre ospiti dell’Incoming LoST oltre ad un numero riservato di esperti e addetti al settore moderati da Davide Pedrolli, ambassador di prodotto per alcuni mercati di riferimento tra cui quelli scandinavi. 

Nel pomeriggio, dopo un pranzo di lavoro al nuovo Bistrot del Caseificio, si proseguirà verso Pera di Fassa, con una visita guidata alla Mèlga de Fascia, altro produttore della DOP in quesitone, e alla sezione del Museo Ladino di Fassa dedicata alla caseificazione, per poi spostarsi a Soraga

Qui si svolgerà il Cheese tasting sui formaggi d’alta quota, che avrà come protagonisti il Puzzone di Moena DOP e altre DOP di montagna come il Roccaverano DOP, il Murazzano DOP, l’Ossolano DOP dal Piemonte e lo Strachitunt DOP dalla Lombardia. Un’immersione sensoriale che passa attraverso cinque eccellenze casearie DOP facenti parte del progetto LoST. Un appuntamento rivolto ai buyer ma aperto anche a veri cheese lovers o semplici buongustai, guidati da un esperto ONAF, in abbinamento con vini del Trentino. 

A chiudere la giornata, una serata di Gala al Teatro Navalge con cena dedicata al Puzzone dio Moena DOP a cura del Caseificio di Predazzo e Moena in collaborazione con l’Istituto professionale ENAIP di Tesero e un divertente spettacolo teatrale a tema caseario.

“Siamo onorati di poter aprire le porte del Festival anche al settore b2b con un programma dedicato che speriamo possa far apprezzare ai nostri ospiti che operano nel mercato tedesco e svedese la peculiarità del nostro Puzzone di Moena DOP che vede oramai 7 caseifici produttori di cui 4 realtà sociali aderenti al nostro Consorzio” – dichiara Franco Morandini, presidente del Consorzio di Tutela del Puzzone di Moena DOP. “Il progetto LoST e la sinergia con le altre DOP italiane che ne fanno parte rappresenta un’importante occasione per allacciare nuovi contatti trade e rafforzare quelli esistenti, aprendo le porte dei nostri caseifici e dando la possibilità di toccare con mano la passione e l’orgoglio dei nostri casari e allevatori di essere parte di questo prodotto, respirando l’atmosfera di festa del Festival che è anche il momento che segna il ritorno dall’alpeggio di mucche e allevatori” – prosegue Morandini – “Da sempre il Trentino è terra di cooperazione e siamo certi che questa collaborazione poterà a distanza di qualche anno ottimi frutti aggiungendo nuovi canali a quelli già avviati grazie all’ottimo lavoro del Gruppo Formaggi del Trentino, anch’esso invitato al questo importante momento.” 

 

L’appuntamento a Moena rappresenta infatti una tappa molto importante del percorso di LoST, in quanto ospiterà il primo incoming di ospiti da Svezia e Germania. Un modo per gettare le basi che porteranno all’organizzazione dei prossimi appuntamenti all’estero, dove i formaggi di LoST viaggeranno in Europa per farsi conoscere al pubblico e al mercato svedese e tedesco.

 

Veronica Sisinni

IL CILE RICONOSCE LA DOP GORGONZOLA: E’ UN FORMAGGIO  100% ITALIANO!

 

 

Dopo un iter durato quattro anni, con forti opposizioni USA, il Cile riconosce la denominazione di origine del formaggio Gorgonzola come 100% italiano. Il traguardo è stato celebrato presso l'Ambasciata d'Italia con una cerimonia ufficiale in cui il direttore dell'Istituto Nazionale di Proprietà Industriale (Inapi), Loreto Bresky, ha consegnato il titolo ufficiale di riconoscimento all’Ambasciatrice d’Italia in Cile, Valeria Biagiotti, alla presenza del Consorzio per la tutela del formaggio Gorgonzola, rappresentato dai suoi legali in Cile (Studio Villaseca Abogados).

 

L'Ambasciatrice Biagiotti ha sottolineato: "Il riconoscimento della denominazione di origine del formaggio Gorgonzola come 100% italiano rappresenta un ulteriore passo nell'enorme sforzo che le autorità e le aziende italiane compiono ogni giorno in tutto il mondo contro l'Italian Sounding" e per la tutela delle denominazioni tipiche italiane".

 

La direttrice nazionale dell'INAPI, Loreto Bresky, si è detta soddisfatta del riconoscimento e ha voluto sottolineare il lavoro del Consorzio per la tutela del formaggio Gorgonzola “che ha ottenuto la tanto attesa tutela dopo aver seguito la procedura prevista dall'INAPI. Ciò significa che ogni volta che un consumatore locale vedrà questo prodotto sullo scaffale di un supermercato, potrà essere certo della sua origine italiana”.

 

Dall’Italia Antonio Auricchio, Presidente del Consorzio per la Tutela del Formaggio Gorgonzola, ha salutato con favore l’importante riconoscimento che porta a 95 i Paesi in cui la Dop Gorgonzola ha ottenuto riconoscimento legale: “Da sempre sostengo che non dobbiamo arretrare di un millimetro dalla nostra qualità che ci ha resi un’eccellenza e che è il nostro migliore biglietto da visita, ma il ruolo del Consorzio deve essere anche quello di supportare le nostre aziende all’estero dove subiamo la concorrenza sleale dei similari. Questo riconoscimento in Cile è una vittoria importante contro i produttori lattiero-caseari statunitensi ed è un risultato che può aprire ulteriormente la strada alle nostre aziende in un mercato molto interessante. Stiamo crescendo in tutto il Sud America, Brasile in testa, ma anche Colombia e appunto in Cile, dove la grande tradizione vitivinicola non può che sposarsi alla perfezione con un prodotto caseario unico come il Gorgonzola. Identità, appartenenza, territorio, ma anche persone e manualità costituiscono l'identità di tutti nostri prodotti italiani. La registrazione non è quindi solo un titolo legale, ma è il giusto riconoscimento e la difesa, in qualsiasi Paese del mondo, della tradizione e della storia del nostro italianissimo Gorgonzola”.

 

L’iter legale era partito nel 2018 quando il Consorzio aveva richiesto riconoscimento della denominazione di origine “Gorgonzola” in Cile. Lo U.S. Diary Export Council, l'organizzazione che riunisce i produttori lattiero-caseari statunitensi, si era opposta alla richiesta sostenendo che il nome “Gorgonzola” fosse solo un'indicazione generica per distinguere un tipo di formaggio blu. Tuttavia l'analisi effettuata dal Ministero dell'Agricoltura cileno sul mercato del formaggio Gorgonzola in Cile, ha evidenziato come solo un volume molto ridotto di formaggio blu proveniente dagli Stati Uniti entrava in Cile e, inoltre, non c'erano informazioni sulla produzione o sull'esportazione nazionale cilena di quel formaggio dimostrando pertanto che “Gorgonzola” non potesse essere considerato un nome generico. All'inizio di quest'anno l'Istituto Nazionale per la Proprietà Intellettuale (Inapi) ha, quindi, stabilito che solo il rinomato formaggio prodotto nelle zone indicate dal disciplinare di produzione nelle regioni Lombardia e Piemonte in Italia può essere venduto con il nome di Gorgonzola in Cile.

 

Oltre all'Ambasciatore d'Italia, Valeria Biagiotti e al Capo dell’Ufficio Marchi, Loreto Bresky, la cerimonia ha visto anche la partecipazione di un rappresentante del Sottosegretario per le Relazioni Economiche Internazionali, del Presidente della Camera di Commercio Italiana in Cile, Luciano Marocchino, del suo Segretario Generale, Olivier Lunghini e di alcuni commercianti membri della Camera di Commercio.

 

Manuela Adinolfi

OPEN DAY, QUANDO I CASARI SI RACCONTANO

 

Un’esperienza per scoprire come nasce un formaggio, come si conserva e come si degusta.

 

Il 23 e 24 Settembre ’23 i caseifici agricoli e artigianali italiani aprono le porte a famiglie, appassionati, esperti e curiosi per raccontare, far degustare e conoscere le storie dei formaggi.

L' OPEN DAY 2023 è l'unica iniziativa che riunisce caseifici di tutta Italia. Tutti insieme, tutti aperti nello stesso week end! Il filo conduttore è il formaggio, presente in diverse forme e colori.  Per i Caseifici è un’opportunità per far conoscere la propria attività ed i propri prodotti. Per i visitatori l’occasione per scoprire nel luogo di produzione i sapori del formaggio attraverso visite guidate, degustazioni, assaggi, laboratori per bambini e molto altro. Partecipare è vivere il “viaggio” del formaggio. Dalla rottura della cagliata al momento della degustazione. Passando dal caseificio alle sale di stagionatura.

Ogni caseificio che partecipa all'Open Day offre un programma di degustazioni guidate con diverse varietà di formaggio, spesso accompagnate da salumi e pane artigianale, dove conoscere i segreti della lavorazione del latte, la trasformazione della cagliata e la stagionatura.

Visitare un caseificio nel week end dedicato all'Open Day è l’occasione per conoscere le storie del formaggio raccontate da chi lo fa. Assaggiarlo nelle diverse varietà ed acquistarlo direttamente sul posto.

Maggiori informazioni sul programma dei caseifici aderenti, in continuo aggiornamento, sono disponibili sul sito caseificipenday.it  che ti consente di scoprire l'azienda più vicina da visitare.

 

Le testimonianze dei caseifici che hanno partecipato alle scorse edizioni.

“L'esperienza dell'OPEN DAY è stata bellissima perché abbiamo scoperto insieme quanta voglia di conoscenza c’è nelle persone che vengono a trovarci in azienda."   Eros Scarafoni – Az. Agr. Fontegranne  Marche

 

“È un’esperienza che mi dà grandissima soddisfazione: poter aprire le porte e far vedere realmente cosa vuol dire la nostra vita.”   Laura Lovera -  Az. Agr. I Ciabre   Piemonte

 

“Ogni volta è l'occasione speciale per accogliere nella nostra azienda agricola tutti gli ospiti che vogliono conoscere il mondo rurale in cui viviamo e poter condividere con loro le emozioni che ci guidano nel nostro lavoro.”    Liliana De Nato – Soc. Agr. De Nato  Veneto

“In questo week end i visitatori, pochi o tanti, hanno interesse e piacere trascorre una giornata in un'azienda agricola, ascoltare le mie parole, capire il mio lavoro, apprezzare i miei formaggi, comprarli e poi restare clienti affezionati.”  Marco Tabarrini  -  La Redola Verde    Umbria

 

“Grazie a questa iniziativa abbiamo potuto conoscere anche tantissime altre realtà di tutta Italia e poterci confrontare ed imparare cose nuove.”  Jessica Bettoni - Soc. Agr. Prestello  Malga Prato  Lombardia

 

Il 23 e 24 Settembre ’23 i Caseifici Agricoli e Artigianali italiani aprono le porte a famiglie, appassionati, esperti e curiosi per raccontare, far degustare e conoscere le storie dei formaggi.

Il filo conduttore è il formaggio del caseificio, presente in diverse forme e colori.

Un fine settimana dedicato alla natura, all’aria buona, agli animali, al latte e allo stare insieme. Perché il formaggio è condivisione, esperienza e soprattutto territorio. Un momento importante in cui i caseifici aprono, o meglio, si aprono letteralmente nel raccontarsi e confrontarsi con chi vorrà calarsi empaticamente in queste realtà colme di vissuto e cagliate, sgorganti di racconti e siero, che profumano di vita piena e fieno.

 

L' OPEN DAY 2023 è l'unica iniziativa che riunisce caseifici di tutta Italia. Tutti insieme, tutti APERTI nello stesso week end! 

Maggiori informazione ed il programma, in continuo aggiornamento, dei caseifici aderenti su  caseificipenday.it 

 

Caseifici OPEN DAY è evento organizzato da Guru Comunicazione srl Guru 

 

Luca Olivan 348 260 8607

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