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LE TAVOLE DEL MANGIARBENE: ENOTECA CON RISTORO DEL GRAN CAFFÈ DEFILLA DI CHIAVARI
di Virgilio Pronzati
L’ingresso dell’Enoteca con ristoro del Gran Caffè Defilla di Chiavari
Ci sono locali che caratterizzano una città divenendone quasi sinonimo. Uno di questi è il Gran Caffè Defilla di Chiavari che, oltre a far parte dei Locali Storici d’Italia, è il più famoso della Liguria e tra i più noti del nostro Paese. La sua fondazione risale al 1914 quando Gaspero Defilla rilevò dalla famiglia Sanguineti la loro osteria ubicata in centro della città, per trasformarla in un elegante e prestigioso punto d'incontro.
I patrons del locale : Sergio Rossi e la moglie Rosella
Il successo fu immediato. Divenne la meta cittadina e di tutto il Tigullio del fior fiore della società, attirando l’interesse di personaggi illustri. Tra i suoi più noti frequentatori, Totò, Alberto Sordi, Rita Hayworth, Gino Paoli e gli statisti Sandro Pertini, Antonio Segni e Giulio Andreotti. Dal 1982, dopo un cambio di proprietà, la guida dello storico locale passa a Mauro Pietronave, che con sacrifici e perizia ripristina e migliora la storica struttura, elevandone il prestigio e la produttività.
Parte del locale caratterizzata da tante bottiglie di pregio
Nel 1993 viene aggiunta anche una enoteca ristorante, tra le più fornite della Liguria, che il patron Pietronave da in gestione a Sergio Rossi, attuale conduttore con la moglie Rosella, e appassionato ed espertissimo sommelier.
Classiche lasagne col pesto
Varcato l’ingresso dell’Enoteca ristorante vi troverete in un ambiente unico, dal fascino discreto di inizio secolo. Una grande sala con pareti adornate da scaffali in legno con non meno di un migliaio di pregiate bottiglie di vino e grandi distillati, un bancone per la mescita, al centro un grande tavolo conviviale dove troneggiano casse di Champagne, Barolo e Brunello di Montalcino e Chateaux bordolesi e, saliti alcuni scalini, una raccolta saletta per esclusive degustazioni di vini e di cibi. Il tutto contornato da tavolini con comode sedie e sottofondo musicale.
Spaghetti con frutti di mare
Solo per i vini merita viaggio e visita. Un Eden per enoappassionati e gourmet. Oltre mille varietà di vino di cui oltre un centinaio in magnum, frutto di alcuni decenni di ricerche di Sergio Rossi, fatte in Italia e all’estero. Non solo: oltre ai vini, distillati e liquori, troverete, selezionati con la stessa cura, ottimi e tipici prodotti alimentari.
Ghiotte lasagne al forno
Dalla cucina, create giorno per giorno da Rosella, cuoca per vocazione e abilità, golosità stagionali liguri e qualcuna di regioni limitrofe. Tra cui le agresti e squisite verdure ed acciughe ripiene, torte di verdure, lasagne col pesto da bis, spaghetti con frutti di mare, pasta e fagioli, lasagne al forno, stoccafisso accomodato, coniglio con polenta, bollito misto di carni, roast beef all’inglese, panna cotta, crostata con confettura di arancia amara.
Roast beef all’inglese
Non solo: per gli amanti di formaggi e insaccati, bresaola della Valtellina, prosciutto San Daniele tagliato a coltello, mortadella Maletti, salame di Felino, coppa piacentina, scelta di caprini, pecorini e vaccini, taleggio e altri formaggi. Il tutto abbinato al meglio - non c’era dubbio - sia con calici di ottimo vino che con scelte e prestigiose etichette.
Coniglio con polenta
Vini, formaggi e salumi sono elencati nelle rispettive lavagnette. Il costo di un buon pasto si aggira sui 50 -55 €. Qualche euro in più con un calice di vino. Con una buona bottiglia, aggiungere altri 20-25 euro, ben spesi!
Bollito misto alla piemontese con le varie salse
Enoteca con ristoro del Gran Caffè Defilla
Corso Garibaldi 4 - 16043 Chiavari (Ge)
Tel 0185 309829 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Chiuso il lunedì
Consigliata la prenotazione
LE TAVOLE DEL MANGIARBENE: TRATTORIA PINAGGIA DI CHIAVARI
di Virgilio Pronzati
Foto storica: mamma Tina con Adriano con notissimi personaggi pubblici regionali
Mangiare da Pinaggia a Chiavari non è solo una piacevole sosta gastronomica ma una estemporanea immersione nella storia stessa di Chiavari. Infatti tra le sole ventisei attività storiche commerciali ancor oggi presenti a Chiavari, c’è in ottava posizione la Trattoria .Pinaggia.. Non solo: essendo stata aperta nel lontano 1880 (144 anni fa) è la più antica esistente. Non a caso, sono molteplici i riconoscimenti che vari enti hanno conferito a questo iconico locale.
I patrons della Trattoria Pinaggia: Bruno, Paola e Adriano Remezzano
Una storia intrisa di aromi e sapori iniziata con Giuseppe Remezzano, una parentesi con Agostino che l’ereditò, e portata avanti da oltre sessant’anni da Angela Solari (conosciuta col nomignolo di Tina) col marito Giuseppe Remezzano, omonimo del fondatore.
I tre titolari con la nipote Giorgia e le collaboratrici Mirella e Jorlanda
Alla morte di quest’ultimo la gestione del locale rimase a Tina che la condivise con i figli Adriano, Bruno e Paola. Dopo la festosa ricorrenza del suo novantesimo compleanno, mancò anche lei. Oggi con la nipote Giorgia, il Pinaggia vanta quattro generazioni.
I ghiotti ravioli genovesi
La cucina creata e realizzata con amore da Tina continua con Paola. I “ravieu “ col ragù di carne, col pesce e con le erbette, sono sempre i preferiti da nuovi e vecchi clienti. Ma le golosità non finiscono qui.
Bavette con frutti di mare
Nel menu ci sono ben cinquantasei piatti tra quelli di terra e di mare che, a parte i dolci, prevalgono quelli ittici. Tra gli antipasti: salumi misti e verdure ripiene, polpo e patate, muscoli alla marinara e frisceu di baccalà.
Una ricca paella
Tra i primi: i tipici pansoti in salsa di noci, le mitiche trofie col pesto e gli irrinunciabili ravioli. Seguono i secondi con risotto e ravioli all’astice, spaghetti ai frutti di mare e alle acciughe. trenette vongole e pesto, e una ricca paella.
Gnocchi con pesto e vongole
Dolci della casa: crema catalana e tavoletta di panna con Grand Marnier, tiramisù e torta del giorno, tartufi bianchi e neri, sorbetti e frutti di bosco con gelato. Ma non solo. L’accoglienza di Adriano vi farà sentine come a casa.
Fragrante fritto di mare
Essendo un locale con due sale di cui una grande, è possibile trovar posto anche nei week end. In estate lo stesso. Un fresco e verde dehor vi invita a mangiare all’aperto. In sintesi, un locale per qualsiasi occasione.
Adriano Remezzano mentre controlla la saletta
Infine parliamo del conto. Un buon pasto completo con piatti di terra e dolce vi costerà sui quaranta euro. Con basi ittiche solo 4-7 euro im più. Al Pinaggia Oltre ad una discreta scelta di pregiati vini liguri e nazionali c’è del buon vino della Casa bianco e rosso, proposto ad un prezzo conveniente.
Il fresco dehors per pranzi e cene d’estate
Gradita la prenotazione. Parcheggio proprio e nei dintorni. Accesso ai disabili. Chiuso il lunedì e il martedì e mercoledì sera.
Trattoria Pinaggia
Via Parma 411- Chiavari
Tel +39 0185 382061
LA BRINCA: MERCOLEDI’ 10 LUGLIO 2024EVENTO VI.TE POPUP
“Vi.Te è sinonimo di vino che esprime il sapore della terra in cui nasce, che si genera nella diversità, nella consapevolezza e nella presenza. Il viticoltore, attraverso gli atti agricoli che ogni giorno adotta, crea un suo personale rapporto con il luogo, la terra e le piante. Dagli equilibri che crea in questo ambiente, nasce il suo vino…”
Questo e l’incipit del manifesto dell’associazione Vi.Te (Vignaioli e Territori) che Vi invita all’evento “zero” alla Brinca di Ne. Ogni mese i tanti vignaioli aderenti incontreranno le realtà d’eccellenza della ristorazione italiana.
Dalle ore 19,30 sul terrazzo della Brinca, serviremo come aperitivo
assaggi dalla nostra Campagna
con 7 vini delle 6 aziende presenti:
Emiliana, Malvasia di Candia aromatica 2021, Azienda Agricola Lusenti, Martina Ferri
Zenza Barbera rifermentata, un Rosato 2022, Caccianemici, Giovanni Freddi
Malmososo, Merlot Chardonnay rifermentata in bottiglia con mosto passito 2022
Il Pellagroso, Antonio Camazzola
Regaldina Gavi 2022, Terre di Matè, Stefania Carrea
Il Bianco, vermentino (in bianco) 2023, Il Torchio, Edoardo e Gilda Musetti
e… il Sarvegu di casa: Daniele Parma, La Ricolla di Ne con
Fucking Bubbles 2022, Oua2 vermentino 2021 (macerato 5 mesi)
Alle 20,40 ci si accomoda nelle sale e serviamo
Filìa, Grechetto Gentile 2022, Caccianemici, Giovanni Freddi
con Cùniggiu Magro
Candalüa, Cabernet Rondinella 2021, Il Pellagroso, Antonio Camazzola
Cabannina sotto sale
Il Matè, Cortese 2018 (in bianco), Terre di Matè, Stefania Carrea
Gnocchetti di castagna al Pesto di mortaio, prescinseua e verdure
Bianca regina Malvasia di Candia, leggera macerazione 2013,
Azienda Agricola Lusenti, Martina Ferri
Lattughe ripiene in brodo
Solo M 2020 (merlot in magnum), Il Torchio, Edoardo e Gilda Musetti
Noce di vitellone con ortaggi e maionese persa
(piatto dell’anno 2024 La Brinca)
Oro Vermouth Rosso, Terre di Matè
Sorbetto di frutti di bosco locali
Caffè
Prezzo a persona € 75,00
Prenotazioni solo via whatsapp La Brinca
+39 3484059487
CENA SUPERBA CON MARCO RINALDI AL RISTORANTE BARISONE
Una “Cena Superba” quella che mette in tavola Marco Rinaldi giovedì 4 luglio presso il Ristorante Barisone di Via Siracusa 2 a Sestri Ponente. Un format, quello del comico genovese, che si va delineando sempre di più sulla base di “ Eroi Superbi – I grandi genovesi raccontati in zenéise” che è stato un autentico successo e in cui Rinaldi veste i panni dei più grandi personaggi della storia del capoluogo ligure.
Come dice lui stesso, “Cena Superba” è una cena con specialità che strizzano l'occhio alla genovesità. Poi ci saranno le mie gag, i miei personaggi e i miei racconti. Insomma, un modo per passare una bella serata.”
Rinaldi unisce nei suoi spettacoli le sue due grandi passioni: il cabaret e il teatro di narrazione.
L’uso del dialetto e i riferimenti storici sono frutto di una ricerca approfondita e i momenti comici, di cui sono costellati i racconti, rendono le sue performance molto divertenti e godibili per ogni tipo di pubblico. La proposta gastronomica, gestita dallo staff di Barisone 1945, proporrà piatti significativi legati alla tradizione del locale versato al pesce ma attento anche alle proposte “di terra” di cui la cucina genovese è molto ricca.
Ristorante Barisone 1945
Via Siracusa 2 Sestri Ponente
Per info e prenotazioni
3472219579
Marco Benvenuto
#SORSIEMORSI DI VINO E ACCIUGHE MARTEDÌ 18 GIUGNO DALL'AGRICUOCO
Vini e acciughe in abbinamento Martedì 18 giugno (si parte alle 19.30) presso il Ristorante Agricuoco (Via Monsignor Vattuone 105 a Sestri Levante). Si tratta del secondo appuntamento del format #sorsiemorsi che il ristorante dedica al food pairing. #sorsiemorsi è il format ideato da Emanuele Revello e Rossana Borroni dedicato al food pairing e alla scoperta di realtà artigianali, piccoli produttori e storie da raccontare. Martedì 18 giugno sarà la volta dei prodotti dell’"Anciua", laboratorio artigianale di salagione e trasformazione delle acciughe a Sestri Levante. Nel corso dell'aperitivo Michele, il titolare,racconterà la sua storia e farà una breve dimostrazione del suo lavoro artigianale. La proposta è quella di un menù degustazione di 5 portate e 5 calici in abbinamento.
Ecco il menù della serata:
Pane e acciughe Filetto in olio evo in purezza dell’Anciua accompagnato con pane di produzione dell'Agricuoco, con lievito madre.
Can -Vi Bianco Ancestrale, Macabeu e Uva Parellada, Spagna, Catalunya
Focaccia di produzione propria con farina della linea Antiqua di Molino Bongiovanni, prescinsêua Dolce Fiorita, sardenaria de L’Anciua.
Folle Blanche 2022 - Antoine Delunay Vigneron Folle Blanche da Vertou 100%, fermentazione e affinamento in acciaio.
Risotto Bagnun Riso Carnaroli 100% italiano mantecato al pomodoro giallo, acciuga ai sali bilanciati, panure croccante aromatizzata con crema di alici de L’Anciua. Basalt Queens, 2019 Sòber Wine 60% Garganega, 40% Durello. Monti Lessini, affinato in cemento, non filtrato.
Uovo poché a “U Punentin” Uovo poché, salsa alla bagna càuda, zucchine trombetta, u punentin de L’Anciua.
Brutal Bianco 2022 - La Ricolla, Daniele Parma Bianchetta, Vermentino
Gelato di cabannina, caramello salato al sentore di acciuga de L’Anciua.
Vermouth Numero Uno - Raìna Montefalco Sagrantino DOCG 75%, La Peschiera di Pacino IGT 25%, zucchero di canna, alcol, infuso naturale di erbe aromatiche e spezie.
Il prezzo della serata è di €60 a persona bevande incluse
Per info e prenotazioni 3518556126
Ristorante Agricuoco
ANDREA DI MARCO VENERDI' 28 GIUGNO A PRA'LIVE SHOW DA SAVIO
Andrea Di Marco è senza dubbio uno degli artisti più brillanti e poliedrici della scena genovese. Sarà il protagonista della serata che il Ristorante Savio di Piazza Amatore Sciea 24 r. a Pra' ha voluto organizzare venerdì 28 giugno. Un omaggio alla propria clientela visto che assistere lo spettacolo non prevede costi aggiuntivi oltre a quelli della normale cena. Con una carriera lunga e ricca di successi, Andrea Di Marco ha saputo conquistare il pubblico grazie al suo talento e alla sua ironia. La sua partecipazione a numerosi programmi televisivi e radiofonici lo ha reso un volto noto e amato dal grande pubblico.
La sua esperienza con i Cavalli Marci e il Comedy Club lo ha visto collaborare con alcuni dei nomi più importanti della comicità italiana, mostrando sempre grande versatilità e talento. La sua capacità di coinvolgere il pubblico attraverso la musica, la comicità e la satira lo rende un artista completo e apprezzato.
Il suo show presso il ristorante Savio sarà sicuramente un'occasione da non perdere per tutti coloro che vogliono trascorrere una serata all'insegna della buona cucina e dell'intrattenimento di qualità. La presenza di Andrea Di Marco garantirà momenti di divertimento e spensieratezza, regalando al pubblico un'esperienza indimenticabile.
Marco Benvenuto
4 HANDS DINNER ALLA TÉA DEL KOSMO DI LIVIGNO
È stata la celebrazione della cucina (davvero) sostenibile e i sapori della montagna, con gli chef Michele Talarico, executive di Téa del Kosmo e Mauro Siega executive chef di Atelier Moessmer Norbert Niederkofler
Proseguono gli appuntamenti a 4 mani ad alta quota. Quello di mercoledì 12 giugno, presso il ristorante Téa del Kosmo di Livigno, ha visto coinvolte la passione e le abilità di Michele Talarico, artefice di una cucina pulita, virtuosa e rispettosa dell’altro. Non solo sapori buoni e genuini: alla Téa tutto è realizzato in un’ottica no waste dove lo “scarto” scompare, perché ogni ingrediente è utilizzato nella sua interezza partendo dalla disponibilità reale e quotidiana delle eccellenze del territorio. Ad accompagnare Michele c’è stato Mauro Siega, executive chef di Atelier Moessmer Norbert Niederkofler.
Un’occasione per intraprendere un viaggio sensoriale connettendosi con la natura circostante, imparando a conoscerla e rispettandone la ciclicità. Ad intrattenere gli ospiti, un menù degustazione creativo e saldamente ancorato ai valori della montagna, coerente ai principi cardine dei due ristoranti protagonisti. Le grandi cose nascono dagli incontri, tra uomo e natura ma anche tra menti “affini”, e lo sanno bene Michele Talarico e Siria Fedrigucci, direttrice della Téa del Kosmo.
«Da questa cena è emersa ancora più nitidamente la differenza tra la filosofia di Téa e quella del ristorante Kosmo» dichiara Talarico, sottolineando il grande lavoro che si cela dietro a un progetto tanto ambizioso. Quella di Téa, infatti, si propone come un’esperienza gastronomica unica che abbraccia la filosofia del “no waste” in modo ancora più radicale ed essenziale, attraverso piatti fedeli alla nuova filosofia dell’ingrediente intero: secondo questo nuovo approccio, ogni prodotto (vegetale o animale) viene utilizzato nella sua interezza, così che non ne vada perduta nemmeno una parte. Perché lo spreco è solo un fallimento dell’immaginazione. Si tratta di un tipo di lavoro portato avanti da persone che non si arrendono alle difficoltà ma cercano di rendere “semplici” dinamiche (come quella del rispetto per l’ambiente) naturalmente molto complesse.
«Ciò che ha reso ancora più speciale l’esperienza è stata l’atmosfera autentica, combinata a una proposta gastronomica caratteristica dove ad essere protagonista è stato l’amore che
mettiamo ogni giorno nel nostro lavoro» continua lo chef Talarico, sottolineando anche l’importanza di riportare alla luce antiche usanze e tradizioni di montagna che purtroppo vanno, via via, scomparendo. Dimostrando così una volontà di contribuire, per mezzo della cucina, alla tutela della diversità agricola in montagna. Riscoprire, valorizzare e mostrare al pubblico varietà quasi abbandonate significa dare voce a tutti quei contadini e agricoltori che, custodi di pratiche secolari, mantengono in vita anche tratti del paesaggio.
Dal canto suo Siega si augura «un’unione ancora più affinata tra Atelier Moessmer Norbert Niederkofler e Téa, due progetti connessi al paesaggio montano che in occasioni come questa si uniscono assemblando diverse tipologie di prodotti, pensieri e dunque piatti, basati sempre su una filosofia di rispetto di persone, natura e territorio». I punti in comune tra le due cucine sono tangibili: non solo il rispetto del prodotto e di chi ci sta dietro ovvero contadini, caseari, allevatori ma anche la ricerca costante per lo sviluppo di tecniche che consentano di portare in tavola qualcosa di diverso e memorabile.
Un continuum della filosofia sostenibile Cook the Mountain di Norbert Niederkofler e Paolo Ferretti di cui Atelier Moessmer Norbert Niederkofler è la casa. Questo approccio, diventato negli anni un vero e proprio stile di vita, si fonda su una relazione trasparente e diretta con produttori locali, la riduzione degli scarti e la stagionalità come mantra assoluto. Ospite speciale della serata è stato proprio lui, lo chef 3 stelle Michelin e stella verde per la sostenibilità e il proprietario del Ristorante che porta il suo nome, che ha tenuto a battesimo Tèa del Kosmo: uno dei primissimi ristoranti fine dining di Livigno nato a completamento dell’esperienza Kosmo Taste the Mountain.
Ecco perché il ritorno dello chef altoatesino segna un momento importante per la ristorazione locale, un ponte tra due eccellenze - Téa del Kosmo, e Atelier Moessmer Norbert Niederkofler - l’affinità tra “due team”, un’unione di saperi, tecniche e conoscenza del territorio e dei suoi prodotti, in un progetto che porta a Livigno la cucina di montagna nella sua
più alta forma di valorizzazione.
Sara Degl’Innocenti