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LE TAVOLE DEL MANGIARBENE: ANTICA OSTERIA REATIN
di Virgilio Pronzati
Foto di Marina Marcenaro e Mara Musante
L’arrivo all’Antica Osteria Reatin
Genova nel campo della ristorazione e botteghe artigiane vanta un primato nazionale. Infatti nelle prime posizioni degli esercizi storici italiani ancora attivi ci sono ditte genovesi. Qualche nome? Romanengo 1780, Bruxaboschi 1862, Viganotti 1866, Sa pesta 1889 e almeno altre cinque. Di queste, più della metà dolciarie, e il resto locali di ristoro.
Adriano e Ilaria
Nel corso del tempo, tra il 1800 e il 1900, in tutti i settori, avvengono naturali cambiamenti. Crescono trattorie e ristoranti nel centro cittadino-per l’aumento demografico e, anche nelle aree agricole collinari, sorgono osterie con cucina dai piatti realizzati perlopiù con prodotti del territorio. E’ il momento della cucina genovese per tutti.
L’accogliente sala
Piatti saporosi di semplice o raffinata matrice, senza barocchismi ed orpelli come il carattere dei liguri. Dai pregiati ortaggi dalle fasce collinari e dagli orti del Bisagno, squisite torte di verdure di cui la pasqualina è regina, polpettone di fagiolini (sciattamaio), minestrone, col scucuzzù, condiggiun, verdure ripiene, lattughe ripiene in brodo.
Un diploma di merito con medaglia d’argento conferito nel 1912
Dai pastai e cucine di casa, le paste fresche e ghiotti ravioli col tuccu e pansotti con salsa di noci. Da Prà l’esclusivo e regale basilico, base del Pesto genovese per condire al meglio mandilli de saea, trofie e trenette. Dal mare il mitico cappon magro, capponadda, acciughe al verde e ripiene e fritte, bughe a scabeccio, ciuppin, sgombri con piselli, stoccafisso con i bacilli e accomodato.
Gli antipasti assortiti
Dai macellai, fegato all’agliata, pollo alla cacciatora, agnello in fricassea con carciofi, tomaxelle. Da Sant’Olcese salami, testa in cassetta e mostardella. Dai forni l’aurea farinata e focaccia con l’olio e con cipolle. Dulcis in fundo, l’irrinunciabile pandolce genovese classico (quello alto), cobelletti, quaresimali, canestrelli e latte dolce fritto.
Taglierini paglia e fieno freschi col tuccu
Un’ invitante sequenza delle ghiottonerie nostrane che ancor oggi si possono gustare all’Antica Osteria Reatin. Un locale storico dalle radici ottocentesche, gestito dal lontano 1911 da Battistina Dellacasa in Marcenaro antenata dell’attuale proprietaria, situato a qualche decina di metri dall’imponente santuario della Madonna del Monte, da dove si può ammirare un ampio panorama spaziante dal levante genovese al centro cittadino e sulla val Bisagno.
Minestrone con scucuzzù e pesto
Saliti alcuni gradini in pietra di una breve scaletta e varcato l’ingresso, vi troverete in una raccolta ed accogliente sala apparecchiata per una trentina di presone. In fondo, una credenza-cristalliera e un piccolo bancone, sei diversi tavoli al centro e ai lati, pareti ornate con quadri raffiguranti foto, attestati e diplomi, il tutto illuminato da due grandi finestre.
Roast beef, carne con piselli e patate al forno
L’aria che vi si respira è quella famigliare e allegra dei bei tempi passati. Ad accogliervi al meglio, la giovane e graziosa Ilaria, patronne del locale che, con il cuoco Adriano compagno di vita e di lavoro, gestisce l’Antica Osteria Reatin.
Strudel di pasta frolla alle mele
Una storia al femminile fatta dalla famiglia Marcenaro, iniziata con Battistina, proseguita con Marina nel 1997 e, nel 2008 ad oggi, da Ilaria. Doverose, alcune considerazioni sul locale. Menù fisso ma ricco, con rotazione stagionale dei piatti, dal costo di non comune onestà. Lo stesso per il vino sia al calice che in bottiglia.
Lavagna con l’elenco dei vini ed altre bevande
Per i vari antipasti, due primi, un secondo con contorno e il dolce solo ventisette euro! Con qualche calice di vino, acqua minerale e caffè, spenderete 6-7 euro im più. Aperto solo nel week end, sabato e domenica a pranzo e cena. Nella bella stagione, il piacere di mangiare all’aperto nell’ampia terrazza. Prenotazione obbligatoria al n° 3281919849. Parcheggio nell’area Bosco dei Frati, attiguo al santuario, distante dal locale 4-5 minuti a piedi.
Dopo un'ottima cena, il commiato
Essendo situata nel quartiere di San Fruttuoso, l’Antica Osteria Reatin è raggiungibile dal centro con circa quindici minuti d’auto. Infine due curiosità: Reatin in genovese è lo scricciolo. La ricetta del noto Amaro Santa Maria al Monte era stata elaborata alcuni secoli fa dai frati dello storico santuario.
Antica Osteria Reatin
Via del Monte 90 - Genova
Tel. +39 328 191 9849
Mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
THEFORK, TOP 100: È LA RIPADORO A RIVALTO IL MIGLIOR RISTORANTE DEL 2024
La Ripadoro a Rivalto, in provincia di Pisa, il ristorante più amato del 2024 dagli utenti di TheFork, principale piattaforma per la prenotazione online di ristoranti e leader europeo nei gestionali per la ristorazione con TheFork Manager, che oggi annuncia la Top 100 dell’anno.
La classifica è stilata tenendo conto di diversi fattori, tra cui il punteggio, le recensioni, le prenotazioni e le visite sulla scheda del ristorante, valutandone le performance sui dodici mesi appena trascorsi. "La nostra Top 100 si è affermata come uno strumento unico per aiutare i clienti nella scelta del ristorante perfetto. Che si tratti di un viaggio, di un’occasione speciale o anche di una serata in cui si è in cerca di novità, è una risorsa di facile consultazione per lasciarsi ispirare", hCarlo Carollo, Country Manager di TheFork.
Del resto, secondo una ricerca del Gruppo NPD, il 72% dei consumatori è più propenso a provare un nuovo ristorante se questo gode di una buona reputazione online. Inoltre, l'86% degli intervistati ha dichiarato che la lettura delle opinioni degli utenti sulle piattaforme di viaggio più autorevoli aiuta nella scelta e contribuisce a effettuare le prenotazioni con maggiore sicurezza. Questi dati sottolineano l'importanza delle recensioni e delle classifiche online nel processo decisionale dei consumatori, evidenziando come strumenti come la Top 100 e le recensioni verificate di TheFork possano influenzare positivamente le scelte dei clienti alla ricerca di esperienze gastronomiche di qualità.
Non è un caso che i ristoranti che sono presenti nelle classifiche Top di TheFork registrano un tasso di conversione delle visite in prenotazioni più alto di quelli che non lo sono. La Top 100 in Italia La Top 100 di quest’anno rappresenta un ampio panorama della scena gastronomica italiana, con una prevalenza di cucine regionali italiane affiancate da influenze internazionali, in particolare asiatiche. La selezione include anche opzioni vegetariane di eccellenza, come Joia a Milano (23° posto) e Ora a Firenze (80° posto).
Ben 23 ristoranti della classifica fanno parte della selezione MICHELIN, di cui 8 stellati, mentre 65 su 100 rientrano nella selezione Insider di TheFork, che valorizza gli indirizzi gastronomici premiati da guide e utenti. Geograficamente, i ristoranti si distribuiscono con 43 indirizzi nel Nord Italia, 36 al Centro e 21 tra Sud e isole. Tra le regioni, spiccano in particolare la Toscana con 17 ristoranti, il Lazio con 13, la Sicilia con 8 e la Campania con 7. Le province, le più rappresentate sono Firenze con 12 indirizzi, Roma con 13, Napoli con 6, Palermo e Venezia con 4 ciascuna, e Perugia con 3.
Per quanto riguarda i prezzi, la media è di circa 40 euro a persona, rendendo queste esperienze di alto livello accessibili a un pubblico ampio e appassionato di gastronomia. Ecco i primi 10 ristoranti della Top 100 2024, qui la classifica completa: 1. La Ripadoro - Rivalto (Toscano, punteggio 9.9) 2. Salotto Portinari Bar & Bistrot - Firenze (Italiano, punteggio 9.8) 3. PizzAut Monza - Monza (Pizzeria, punteggio 9.7) 4. Locanda Marchesani - Pomezia (Di Pesce, punteggio 9.8) 5. Kalma - Pompei (Mediterraneo, punteggio 9.8) 6. La Taverna di Fucile - Montepulciano (Toscano, punteggio 9.7) 7. Panigacci Milano Bistrot - Milano (Italiano, punteggio 9.7) 8. Etra - Genova (Italiano, punteggio 9.9) 9. Primo Urban Bistrot - Cruderia - Roma (Cucina Locale, punteggio 9.5) 10. Fuoco di Vino - Matera (Lucano, punteggio 9.6).
Le migliori pizzerie per il Pizza Day del 17 gennaio Da segnalare nella Top 100 anche 5 pizzerie che in base alle performance dell’intero anno, si sono assicurate il titolo di Top del 2024. 1. PizzAut Monza - Monza - 3° posto 2. i'Qortile - Firenze - 19° posto 3. PizzAut - Cassina De' Pecchi - 25° posto 4. Taberna - Castelnuovo Magra - 30° posto 5. Aria Pizza Ad Libitum - Pisa - 61° posto Le Top 100 in Europa Quest’anno, l’edizione del TOP 100 si è internazionalizzata, applicando la stessa metodologia in tutti i Paesi in cui TheFork è presente, uniformando i criteri e creando una classifica ancora più dinamica e rappresentativa delle migliori esperienze gastronomiche in Europa.
Francia: al primo posto si trova Cellar a Parigi, un locale raccolto e accogliente, che offre una cucina fusion di alta qualità. Spagna: il miglior ristorante è L'Antiquari Gastronòmic a Barcellona, un'esperienza culinaria unica, con un menù degustazione innovativo, servizio eccellente e un'atmosfera accogliente. Germania: il miglior ristorante è The Taste of Beef and Seafood, a Berlino, che offre un'esperienza culinaria di alto livello, specializzandosi in pregiati tagli di carne come il Kobe Wagyu Beef e frutti di mare esclusivi, il tutto in un ambiente elegante e raffinato. Austria: al vertice della classifica troviamo Yamato Kitchen Bar a Vienna, specialità giapponesi in un ambiente accogliente, con un servizio cordiale e un'ampia selezione di sushi e piatti tradizionali.
Portogallo: il miglior ristorante è Café de São Bento a Lisbona, attivo dal 1982, è rinomato per il suo ambiente accogliente e per il celebre "Bife à Marrare", una succulenta bistecca servita con una deliziosa salsa cremosa e patatine fritte croccanti, che ha mantenuto la stessa ricetta sin dalla sua apertura. Svizzera: la prima posizione è occupata da Le Bayview by Michel Roth a Ginevra, ristorante stellato Michelin che offre un’esperienza culinaria raffinata e creativa, caratterizzata da piatti di alta cucina francese e un’elegante vista sul Lago di Ginevra. A questo link tutte le immagini del ristoranti. [1] Fonte: Honoralia [2] Fonte: Forniture Alberghiere
A proposito di TheFork TheFork, brand di Tripadvisor® è la principale piattaforma per le prenotazioni online di ristoranti in Europa. In prima linea nel sostenere e promuovere la cultura della ristorazione, TheFork utilizza la tecnologia per favorire le connessioni reali tra clienti e ristoratori e per avviare questi ultimi al successo. Con una rete di circa 55.000 ristoranti partner in 11 Paesi, quasi 40 milioni di download dell'app e più di 20 milioni di recensioni verificate, TheFork è la piattaforma di riferimento per tutti gli appassionati di food che vogliono vivere esperienze indimenticabili al ristorante.
Attraverso TheFork gli utenti possono facilmente selezionare un ristorante in base alle loro preferenze, consultare le recensioni verificate, controllare la disponibilità in tempo reale, prenotare immediatamente online 24 ore su 24, 7 giorni su 7, beneficiare di offerte speciali e pagare direttamente dall'app. Per i ristoranti, TheFork fornisce un software, TheFork Manager, che consente di ottimizzare la gestione delle prenotazioni e il tasso di occupazione, aumentare le prenotazioni e la visibilità, combattere i no-show, gestire i pagamenti e semplificare le operazioni, connettendosi alla più ampia community di appassionati di ristorazione.
Rebecca Rossetti
BUON NATALE DALLA BRINCA!
Carissimi, poche righe per augurare a Voi e alle Vostre Famiglie un buon Natale e un 2025 ricco di soddisfazioni e salute.
E' stato un anno con davvero tanti di Voi ai nostri tavoli, con tanti piatti e tante bottiglie stappate, e per questo Ve ne siamo immensamente grati! Speriamo di avervi lasciato nel cuore un pezzettino della nostra Liguria...
Dopo il 6 gennaio saremo chiusi per piccoli lavori di manutenzione e riapriremo venerdì sera 24 gennaio. Ci scusiamo con Voi se le nostre serate di degustazione si sono molto rarefatte: i tanti impegni quotidiani ci impediscono di poterle progettare, per questo diamo sempre più spazio ad offrirvi tutti i giorni il nostro ampio menù nel quale inseriamo stagionalmente sempre tante novità.
Su www.labrinca.it come sempre trovate il menù aggiornato, con ingredienti e descrizioni. Se vi farà piacere, dopo aver prenotato, vi potremo inviare sempre via whatsapp la Carta dei Vini aggiornata creata da Matteo. E sempre sul sito troverete pubblicati tutti gli eventi che andremo ad organizzare.
Sui nostri social facebook e instagram i nostri giovani quotidianamente vi danno aggiornamenti sulla nostra piccola storia.
E per ringraziarvi per il tanto affetto che ci dedicate, ecco qui sotto la ricetta del nostro piatto di Natale, che Simone e Stefano dalla cucina dedicano a Voi!
Buon Natale da tutta la Famiglia della Brinca!
Cima di Faraona ripiena alle erbe e castagne con frutta all’agro
Ingredienti per 4 persone:
n. 1 faraona, n.5 panini all’olio, 5 uova, 2 rametti di maggiorana e rosmarino, 100 g di bietoline a costa piccola, 200 g di Parmigiano Reggiano dop grattugiato, 2 spicchi d’aglio, 3 cipolle, 2 carote, olio extravergine d’oliva Riviera Ligure dop, 50 g di pinoli, un pizzico di sale grosso, 1 bicchiere di vino bianco Portofino doc per sfumare, 50 gr. di castagne secche.
Per la frutta all’agro di guarnizione: 10 ciliegie,3 pere,3 mele,500 ml di aceto, 100 g di zucchero, cannella e chiodi di garofano a piacere.
Preparazione:
Per il ripieno: Ammollare le castagne in acqua per un giorno intero, quindi scolarle accuratamente, bagnare i panini in acqua, strizzarli bene e rosolare in olio la cipolla trita. Una volta dorata passarla con il pane in un tritatutto. Bollire a parte le carote quindi tagliarle a liste. Tagliare a crudo le bietoline. Pestare nel mortaio la maggiorana con poco aglio e sale. In un recipiente mettere le bietoline, la carota, le uova, il pane, il Parmigiano, l’olio, i pinoli, le castagne e la maggiorana pestata.
Amalgamare il tutto rimescolando a mano.
Disossare la faraona, lasciare le ossa alle sole cosce.
Inserire il ripieno nella tasca della cima e cucire. Mettere in un tegame con olio, rosmarino e poco sale. Infornare a 110° per 4 ore, aumentando gradualmente fino a 130°. Irrorare ogni tanto con vino bianco. Dopo 2 ore di cottura, rivoltare la faraona ripiena, pungendola con spilli per far defluire i liquidi in eccesso.
Lasciare quindi raffreddare con un peso sovrastante per dar forma all’arrosto.
Per la frutta in agrodolce: pulire la frutta con acqua e modellare nella pezzatura scelta, quindi cuocere in una soluzione di aceto di vino bianco e zucchero aromatizzata con cannella e chiodi di garofano; portare a bollore e imbarattolare in contenitori ermetici previa sterilizzazione. Far riposare almeno 2 mesi.
Tagliare a fette la faraona e servire calda o tiepida. Guarnire con castagne lessate intere e la frutta all’agro.
Famiglia Circella
I RISTORANTI DEL PIATTO DI “SAN VALENTINO .. INNAMORATI A CAMOGLI”
Venerdì 15, sabato 16 e domenica 17 Febbraio 2025 SAN VALENTINO … INNAMORATI A CAMOGLI, organizzato da Associazione Commercianti ed Operatori Turistici di Camogli con il patrocinio del Comune di Camogli, Camera di Commercio di Genova e Ascom Confcommercio Genova e la collaborazione di CIV Consorzio Centro Storico Camogli e Pro Loco Camogli, giunge nel 2025 alla trentottesima edizione. È l’evento che annualmente la Città di Camogli dedica alla festa degli innamorati, coinvolgendo i vari comparti economici, commerciali e turistici della città, dando vita a molteplici iniziative d’intrattenimento che attirano l’attenzione di migliaia di visitatori, artisti, poeti, letterati, scrittori, fotografi, appassionati del bello, innamorati del borgo marinaio noto come “dei mille bianchi velieri”.
Pezzo forte dell’evento è la Collezione dei Piatti ricordo di San Valentino a Camogli. Il PIATTO RICORDO nei RISTORANTI di San Valentino … innamorati a Camogli 2025 È lunghissima la collezione, e il Piatto collezione 2025 destinato già a diventare un’icona della lunghissima raccolta, porta la firma di un artista cui l’Associazione Commercianti vuole rendere omaggio: Alberto Perini. I sassi, i sassi della spiaggia di Camogli. Vedendoli, chi non la riconosce? E poi i natelli, quei due galleggianti, simboli del mare, che ci evocano le canne da pesca, le reti, i pescatori con le loro cerate colorate che tanto simboleggiano Camogli. E ancora quel cuoricino, messo lì, in basso, con delicatezza e quasi con timidezza, vicino alla sua artistica firma. Perché lui non è artista qualsiasi, è Perini, e Camogli la sua musa. La pittura è un arte che gli viene dal cuore e questo è un omaggio che fa a San Valentino a Camogli, come se volesse dirci di vivere leggeri, come quei due piccoli natelli, di affrontare la vita insieme perché in due è più bello, di ricordarsi che le cose semplici sono le più vere, e basta poco per essere felici.
Per non perdere il Piatto collezione 2025 però sarà bene prenotare con tempo nei ristoranti aderenti perché si potrà avere solo ed esclusivamente con il menù per la coppia dedicato a San Valentino … innamorati a Camogli, venerdì 14, sabato 15 e domenica 16 febbraio p.v.
Euro 200,00 tutto compreso per due persone
Ladidà Sur La Mer Restaurant Sublimis Boutique Hotel Salita Pinetto 13 – Tel. 0185 1788031
Euro 180,00 tutto compreso per due persone
Il Doge Cenobio dei Dogi via N. Cuneo n. 34 Tel. 0185 7241 – 724407
Euro 150,00 tutto compreso per due persone
Cucù Camogli via Repubblica 64 Tel. 0185 774527
Da Paolo salita S. Fortunato 14 Tel. 0185 773595
Ostaia Da O Sigù via Garibaldi 82 Tel. 0185 770689 Euro
140,00 tutto compreso per due persone
Boccondivino del Primula via Garibaldi 140 Tel. 0185 770180
Enoteca La Bossa di Mario via Repubblica 124 Tel. 0185 772505
Fermento - via della Repubblica 65 Tel. 0185 694284 – 347 3622651
Izoa via Giuseppe Garibaldi 99 – Tel. 0185 697768
La Cucina di Nonna Nina Via Molfino 126 San Rocco di Camogli Tel. 0185 773835
Mille e una notte Via Aurelia 31 Tel. 0185 770310 – cell. 349 2108329
Vento Ariel Calata del Porto 1 Tel. 0185 771080
Euro 130,00 tutto compreso per due persone
La Camogliese via Garibaldi 76 Tel. 0185 776027
La Rotonda Camogli via Garibaldi 101 Tel. 0185 774502
Euro 120,00 tutto compreso per due persone
Jack’s Camogli Braceria e Vino, Via della Repubblica 24 Tel. 0185 773907 – 339 7892414
La Trattoria del Pesce via Garibaldi 192 – Tel. 0185 771101
Osteria delle 7 Pance - via Garibaldi 133 (Lido) Tel. 0185 777961
Euro 100,00 tutto compreso per due persone
Taberna Messicana Don Ricardo via Garibaldi 202 Tel. 0185 771142 – 340 3926434
Trattoria da Egidio - SS1 220 Ruta di Camogli – Tel. 0185 1994944 - 327 8635015
Tucca e Leva via F. Molfino 150 San Rocco di Camogli Tel. 0185 776035
per San Valentino a Camogli Segreteria e comunicazione Daniela Bernini Dimensione Riviera Promozioni Recco (GE) via XXV Aprile 14 Tel.: 0185730748 - 3357274514
LE TAVOLE DEL MANGIARBENE: TRATTORIA LIGAGIN DI LUMARZO
di Virgilio Pronzati
Foto di Mara Daniela Musante
La suggestiva sala della Trattoria Ligagin di Lumarzo
Per chi vive a Genova e vuole fuggire dal caos della città, immergersi nel verde, trovare quiete e tranquillità e mangiare bene, basta raggiungere Lumarzo. Un ridente paesino di poco più di mille quattrocento anime immerso nella val Fontanabuona, raggiungibile in 40-45 minuti di auto.
Andrea Marcesini mentre presenta i suoi vini agli attenti commensali
Sebbene il nome Lumarzo deriverebbe dal latino Locus Martius, cioè "boschetto-campo di Marte dedicato al dio romano della guerra, il paese e i suoi lumarzini sono tutt’altro che bellicosi. Ad accogliervi ben nove chiese e otto posti di ristoro, tra cui spicca la Trattoria Ligagin aperta oltre sessant’anni fa nel 1959.
Gli ottimi salumi artigianali
Da quel tempo ad oggi una cosa non è cambiata: la cottura dei piatti rigorosamente ottenuta col fuoco a legna. Chi non è più giovane come chi ha scritto, ricorda con piacere e “nostalgia”, il profumo e gli aromi del pane appena sfornato, del minestrone genovese, dello stocche e le trippe accomodate, del tuccu per condire gli irrinunciabili ravieu….e tante altre golosità. Non solo.
Gli agresti ravioli di borragine con burro e tartufo nero
A dare un tocco di concreta genovesità ai mangiari tipici genovesi e liguri la ricerca e l’utilizzo di ortaggi ed altre scelte basi alimentari del territorio. Lo stesso, nell’ambito regionale, per gli oli extravergini e vini di pregio. Se per raggiungere Lumarzo usate il navigatore satellitare, quando siete vicino al Ligagin potete spegnerlo; sarete guidati dagli effluvi emanati dalla cucina.
Manzo in oliocottura con verdure
L’accogliente e raccolto locale, dispone di una funzionale e moderna veranda dal tono rustico dotata del necessario confort e, della sala originaria degli anni sessanta, caratterizzata da un grande bancone bar di quel periodo, colmo di liquori e distillati di qualità. Dietro una parete in legno e ornata da quadri, attestati, diplomi e foto.
Il dolce di Marika
A lato, un bel caminetto e una fornita cristalliera. Tra i vari tavoli con bianche tovaglie dove trovano posto almeno 50 clienti, una rara e funzionante Berkel, la Maserati delle affettatrici. Alla guida del Ligagin tre signore, la mamma Tina che regna in cucina e, le figlie Barbara e Marika che, rispettivamente, curano con innata simpatia e professionalità la sala e la cantina, e la pasticceria fatta di golosità di ieri e di oggi.
I cinque vini degustati
Non pochi i piatti che meritano il viaggio. Squisiti salumi artigianali, focaccine, panissette e fritto misto, e fatti a mano, pansoti con salsa di noci, ravioli di borragine e genovesi col tocco, taglierini col sugo di funghi, battolli (di farina di castagne) col sugo di carne e col pesto, mandilli de saea con l’immancabile pesto.
Mamma Tina con Andrea Marcesini e le figlie Barbara e Marika
In stagione, funghi in tutti i modi, torte di verdure, carne sulla piastra, vitello tonnato alla vecchia maniera, manzo caramellato al miele di Pannesi, i dolci baci di dama, bonet, panna cotta, tiramisù ed altri creati dall’estro di Marika. Ma oltre agli immancabili comunioni e matrimoni, il Ligagin è teatro di serate enogastronomiche di rilievo dal titolo: A cena col produttore.
La locandina dell’incontro enogastronomico
Tra queste, attesa ed affollata, la recente serata del 29 Novembre con il vigneron Triple “A” Andrea Marcesini patron dell’azienda agricola La Felce di Ortonovo. Un produttore di vini biodinamici e naturali che raccontano il territorio. Vigneron, poeta e naturalista, Andrea Marcesini crea tredici vini caratterizzati da profumi, aromi e sapori decisi e persistenti. Vini varietali e accattivanti, che si possono bere sia giovani che invecchiati.
Il cantante Gino Paoli con la signora Tina patronne e cuoca del Ligagin
Ecco il menù della riuscita serata.
A Fugassa e panissette con i salumi buoni buoni (di più, ottimi)
Abbinati col fruttato e fragrante FelceRosso 2023
Ghiotti Ravioli di borragine burro e tartufo nero di Andrea
Accoppiato ai nouveau 2024 Monte dei Frati (Vermentino molto fruttato e di carattere) e In Origine.
Manzo in oliocottura e verdure (Storico piatto della Franciacorta)
Accompagnato dal rosso pieno ed affinato Io non esisto
Dolce di Marika (squisito! Soave crema su tavoletta di nocciole )
Sposato al passito bianco (passato sulle vinacce del Sciacchetrà) Io non esisto. Il tutto a solo cinquanta euro.
La signora Tina patronne e cuoca del Ligagin con la giornalista Mara Daniela Musante
Tra i tanti affezionati clienti del Ligagin il grande cantautore Gino Paoli e il popolare attore Ugo Dighero. Inserito meritatamente nelle guide Trattorie d’Italia di Slow food e il Golosario di Massobrio-Gatti.
Infine parliamo del conto: un ottimo pasto di quattro portate scelte nel ricco menù ed abbinate ad un buon vino selezionato da Barbara (vedi carta dei vini) si aggira sui 45-50 euro ben spesi. Ricordate di prenotare.
Trattoria Ligagin - Via Recroso 229 - 16024 Lumarzo Genova -Telefono: 0185 94047 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - Posteggio: a lato e di fronte al locale.
LE TAVOLE DEL MANGIARBENE: OSTERIA DELLA TRIGLIA A GENOVA
dii Virgilio Pronzati
La Val Bisagno è da sempre una delle maggiori vie di comunicazione con l’entroterra del Genovesato. In particolare la sona di Struppa fu per secoli un importante crocevia di strade che da Genova e dal levante portavano nell’entroterra. Un via vai di gente e di merci che ha fatto nascere col tempo fiorenti attività. Non solo lavoro, ma anche civiltà e cultura cristiana, testimoniati sin dall’anno mille della costruzione del borgo di San Siro, con l’omonima chiesa (ricostruita del XII secolo), allora non solo centro religioso ma anche amministrativo.
L’esterno dell'Osteria della Triglia di Struppa
Un feudo che estendeva la sua giurisdizione su tutta la zona allora chiamata “Mollicciana" (oggi Molassana). Dal XV secolo Molassana e Struppa divennero comuni, per poi essere inglobate nel comune di Genova nel 1926. Da allora, con l’incremento demografico e i crescenti viaggiatori, sorsero posti di ristoro disseminati nelle due delegazioni in particolare a Struppa.
Dar six: Andrea Lagomarsino e Francesca e Ileano Gregnanini
Tra questi e più recenti, l’Osteria della Triglia, sita in mezzo al verde, a due centinaia di metri da via Struppa e a poco più di cinque minuti di auto da Piazza Verdi con attigua la stazione Brignole. Distribuito su due piani con tre graziose salette dove trovano posto cinquanta clienti, il locale si presenta molto accogliente, ispirando subito allegria, è gestito al meglio dai giovani coniugi Ileano e Francesca Gregnanini.
Il Cappon magro di Ileano Gregnanini
Ileano, chef, governa in cucina con il suo giovanissimo aiuto Andrea Lagomarsino, mentre Francesca accoglie i clienti e dirige la sala. Sia il patron Ileano che Andrea si sono diplomati alI’Istituto Alberghiero Marco Polo di Genova, fucina di chef stellati, presieduto allora dal mitico Preside Enrico Alloero. Ileano dopo la necessaria gavetta fatta in diversi noti locati tra cui lo storico e stellato Osteria del Bai, apri nel 2014 la sua Osteria della Triglia.
Intramontabile golosità: i pansotti con salsa di noci
Mentre Andrea dopo alcuni passaggi in diverse cucine, tra cui quella del prestigioso San Giorgio, approda all’Osteria della Triglia. Dalla cucina piatti genovesi e liguri e non solo, realizzati con scelte basi stagionali e presentati con tocco raffinato. Oltre trenta i piatti proposti nel corso dell’anno: otto antipasti, dieci primi, nove secondi e sette dessert. Certamente non pochi pensando a quelli espressi. Buona scelta tra i piatti di mare e di terra.
Tenerissima Guancia brasata con riduzione al Barbera d’Alba e nocciole delle Langhe
Buono e interessante il Cappon Magro. Ghiotta ed intrigante la minuta. Antipasti: Battuta di fassone con crema di acciughe, cavolo viola marinato e uova di salmone, Battuta di fassona con uomo croccante e crudo di porcini, Galeone di mare al vapore minimo 2 persone, Cappon Magro, Baccalà brandacujun con piccola rossa mattinata, Carpaccio di polpo con stracciata di burrata pugliese e carciofi freschi, Insalata di bollito misto con salsa verde e maionese al lime. Primi Trofie di castagna al pesto con patate e fagiolini,
Dolce Bea zuccotto al cioccolato, frutti rossi e gelato
Tagliatelle alla norcina, Taglierini con porcini, galletti e ovoli. Calamarata con ragù di mare, Ravioli di boraggine e brasato con fondo bruno e salsa al parmigiano, Linguine fresche integrali allo scoglio con bottarga min x 2, Pansoti della nonna con salsa di noci, Bottoni di anatra con fondo bruno al foie gras e crema di latte di bufala, Pici con ricci di mare e bottarga.
La sala più grande
Secondi: Patata al forno con uovo pochè, fonduta taleggio e tartufo nero, Acciughe infarinate e fritte, Filetto di ricciola alla ligure, Gran zuppa di pesce, Filetto di tonno al pepe verde, Calamari alla griglia con verdure spadellate, Frittura di paranza con verdure croccanti , Entrecotè argentina con cipollotto arrostito, riduzione di vino e castagne al miele, Guancia brasata con riduzione al Barbera e nocciole delle langhe .Contorni Insalata mista e Patate fritte rustiche. Dolci Cheesecake alla frutta, Bavarese al limone su frolla al cacao, Sfoglia con chantilly allo zabaione e fragole,
La saletta con la cave du jour
Dolce Bea zuccotto al cioccolato, frutti rossi e gelato, Torta di mele, cannella e gelato alla crema, Schiuma di castagne con meringhe e cioccolato fuso, Sfera di fondente con bavarese alla nocciola e caramello salato. Non molto estesa ma di qualità la proposta dei vini. Selezione di vini liguri e nazionali con evidenza di prestigiose etichette piemontesi e toscane, francesi e blasonati champagne.
Un altro irrinunciabile piatto dell’Osteria della Triglia
A questo c’è da aggiungere la pasta fresca rigorosamente fatta a mano dal papà di Francesca e, non meno importanti, la citazione dei vari allergeni nel menù e il proprio e comodo posteggio. In estate c’è il piacere di mangiare all’aperto. Infine parliamo del conto: un buon pasto composto da quattro portate si aggira sui cinquanta euro ben spesi. Con un buon vino aggiungere altri quindici euro.
Osteria della Triglia - Passo Renato 1R (Struppa) Tel 01’0 4045847-340 390 6120 Mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
osteriadellatrigliagenova.eatbu.com Orari di apertura Lunedì e Martedì chiuso · Mercoledì 19:30 - 22:30 · Giovedì 19:30 - 22:30 · Venerdì 19:30 - 22:30 · Sabato e Domenica 12:00 - 15:00 19:30 - 22:30 Consigliata la prenotazione
ALESSANDRO RINALDI È IL NUOVO EXECUTIVE CHEF DEL RISTORANTE SOTTOVOCE DI VISTA LAGO DI COMO
Lo chef Alessandro Rinaldi prende le redini del Ristorante Sottovoce di Vista Lago di Como inaugurando una nuova visione di eccellenza culinaria a 360°, grazie a una cucina precisa e autentica, ispirata alla qualità, alla tradizione e al territorio.
Il Ristorante Sottovoce, situato nella splendida cornice del Vista Lago di Como e parte del Gruppo LarioHotels, annuncia con entusiasmo l’arrivo di Alessandro Rinaldi come nuovo Executive Chef. Con il suo ingresso, lo chef Rinaldi curerà con passione e dedizione ogni aspetto dell’offerta Food & Beverage della prestigiosa struttura, arricchendo ogni momento del soggiorno degli ospiti con la sua visione culinaria unica, dal benvenuto in camera alla proposta fine dining, dalle colazioni fino al room service.
Con un bagaglio di esperienze che include collaborazioni con oltre 100 chef di fama mondiale, Rinaldi arriva a Vista Lago di Como con una visione chiara e autentica. Il suo stile in cucina celebra la bellezza della semplicità, arricchita da sapienti tecniche contemporanee che esaltano ogni ingrediente, rendendo ogni piatto un’esperienza sensoriale unica.
Nato ad Avellino nel 1989, Alessandro Rinaldi ha coltivato sin da giovane la passione per la cucina, muovendo i primi passi accanto alla nonna, custode delle antiche ricette di famiglia. Dopo aver iniziato la sua formazione nelle cucine di rinomati ristoranti italiani, ha trovato una svolta decisiva nella sua carriera grazie all’incontro con Chef Agostino Iacobucci, che lo ha ispirato a fondere la gastronomia d’autore con l’autenticità delle tradizioni familiari.
La filosofia di Rinaldi si esprime attraverso una cucina “pulita, nitida e decisa", centrata sull’esaltazione dei sapori autentici e sul rispetto degli ingredienti, sempre freschi e rigorosamente di stagione. Al cuore della sua visione c’è il valore della famiglia, che emerge in ogni piatto e accoglie l’ospite con il calore delle case italiane. Questo legame con la tradizione è profondo e tangibile: il lievito madre che utilizza nelle panificazioni è lo stesso tramandato da quattro generazioni, dalla bisnonna a lui, diventando un simbolo prezioso delle sue radici e protagonista nella cucina del Ristorante Sottovoce.
Per Rinaldi, la scelta delle materie prime è una forma di rispetto verso la cucina delle origini: ogni ingrediente deve essere riconoscibile e perfettamente bilanciato, un approccio che combina sapienti tecniche contemporanee con la volontà di preservare i sapori, gli odori e le consistenze “di una volta.” Ogni dettaglio è pensato per esaltare il piatto, trasformandolo in un’esperienza in cui la tradizione si evolve pur rimanendo fedele a se stessa, offrendo agli ospiti un autentico viaggio nel gusto e nella cultura gastronomica italiana.
Vista Lago di Como, parte del brand Vista, è una destinazione di lusso intimo che celebra l’arte dell’accoglienza italiana e il rispetto per il territorio. Qui, ogni dettaglio dagli arredi alle esperienze – è concepito per offrire un soggiorno unico, immerso nel design italiano e nei panorami mozzafiato del lago. Questa filosofia si riflette nel Ristorante Sottovoce, che situato al piano alto della struttura, accoglie i commensali in un ambiente elegante e riservato, dove ogni piatto è concepito per esaltare i sapori del territorio e la bellezza della cucina italiana. Dalla terrazza panoramica con vista sul lago al calore della sala, ogni angolo del Sottovoce è pensato per regalare un’esperienza culinaria indimenticabile, dove eleganza e autenticità si incontrano silenziosamente.
Giacomo Tinti