L’ Angolo della Qualità
AQUA DE MÂ: PUBBLICATO IL REPORT DI QUALITÀ DELLE ACQUE DELL’IMPIANTO DI LAVAGNA CONFERMATA LA CERTIFICAZIONE ANTIBIOTIC-FREE
Aqua De Mâ, che dal 2000 si occupa di allevamento di branzini e orate al largo di Lavagna e nel Golfo di Orosei in Sardegna, presenta il nuovo report di monitoraggio delle acque di Lavagna e introduce la certificazione antibiotic-free, che certifica il mancato utilizzo di antibiotici in allevamento.
Da sempre le scelte produttive dell’azienda sono state impostate per garantire la massima qualità possibile sul mercato: dalla scelta del tipo di allevamento off-shore, al sito in cui allevare il pesce fino al costante monitoraggio della qualità delle acque circostanti svolto in collaborazione con enti locali accreditati, caratteristiche che permettono di certificare un prodotto che si distingue per qualità organolettica e nutrizionale, sicurezza alimentare e igienico sanitaria. Aqua è l’unica azienda italiana di acquacoltura parte del progetto europeo EcoeFISHent che promuove un’economia circolare a zero impatto climatico.
Enti regionali come la Regione Liguria e ARPAL attestano come l’attività dell’impianto sia perfettamente in linea con la tutela degli habitat marini e con la salvaguardia della qualità delle acque circostanti. Parere confermato dai monitoraggi delle acque e dei fondali marini svolte con organi competenti ogni tre mesi.
Dall’ultimo monitoraggio della colonna d’acqua effettuato dall’Osservatorio ligure Pesca Ambiente ad aprile 2023 emerge come la qualità delle acque sia elevata dalla superficie al fondo, determinando un’assenza di stratificazione e ottime condizione di scambio. Questo comporta un buono stato di ossigenazione delle acque ad ogni profondità, con parametri in perfettamente in linea per la posizione delle vasche in mare aperto.
L’impegno di Aqua De Mâ nel promuovere una produzione sostenibile e sicura continua con l'attività svolta nell'ambito del progetto europeo EcoeFISHent. Da novembre 2021 Aqua è l’unica azienda italiana specializzata in acquacoltura parte del progetto europeo di economia circolare per l’upcycling degli scarti del pesce e del materiale da pesca. Il progetto EcoeFISHent ha l’obiettivo di recuperare e riutilizzare gli scarti del pesce e del materiale da pesca per ridurre gli sprechi alimentari e salvaguardare gli ecosistemi marini grazie all’innovazione tecnologica.
A quasi due anni dall’avvio del progetto Aqua De Mâ fornisce mensilmente gli scarti della lavorazione del prodotto, che viene lavorato in modo trasformare lo scarto in risorsa per nuovi impieghi. Dalle polveri ottenute i partner estrattori ottengono principi bioattivi e gelatine riutilizzabili nel settori di cosmesi, nutraceutica e bioplastiche.
L’azienda fornisce parti di reti delle proprie vasche off-shore dismesse ai partner del settore delle materie plastiche. Attraverso la separazione dei polimeri le reti vengono riciclate e lavorate per dargli nuova vita. L’obiettivo principale del progetto è mettere a punto un sistema di produzione replicabile, sistemico e sostenibile volto alla diffusione territoriale di un’economia circolare a impatto climatico zero. Il progetto avrà la durata complessiva di cinque anni e coinvolge 34 partner da 7 Paesi – di cui 5 Stati membri UE (Italia, Spagna, Norvegia, Bulgaria e Francia), un Paese associato al programma Horizon 2020 (Israele) e un paese extra-UE (Kenya – con l’obiettivo di sperimentare comportamenti e tecnologie in una logica di Blue Economy.
Aqua De Mâ si occupa dal 2000 di allevamento di branzini e orate al largo di Lavagna, nel golfo del Tigullio, tra Sestri Levante e Portofino e nel Golfo di Orosei in Sardegna. È la prima società del Nord Italia a svolgere integralmente il proprio ciclo di produzione in mare aperto per poter offrire pesci cresciuti in un ambiente naturale e con un ciclo di sviluppo e alimentazione del tutto simile a quello dei pesci selvatici. Ad oggi la società è presente al largo di Lavagna con un allevamento che comprende 16 vasche e 8 vasche in Sardegna che garantiscono ai branzini e alle orate spazi di vita ottimali e il rispetto del loro ciclo vitale in un ambiente estremamente naturale. Per raggiungere un peso di 400 g le orate impiegano oltre 18 mesi di tempo. L’accrescimento non forzato rispetta il metabolismo naturale dei pesci, seguendo il naturale svolgersi delle stagioni, senza forzature esterne
Serena Campione