Burro di semi di papavero
I semi di papavero utilizzati per il burro carinziano vengono macinati e raffinati con uva sultanina, cannella, rum, vaniglia e miele e poi spalmati su uno strato di burro steso sottile. Lo strato di burro viene poi arrotolato e raffreddato in frigorifero. Prima di servirlo, si tagliano delle fette dal rotolo in modo che il burro di semi di papavero riveli all’interno il suo invitante disegno a spirale.
Il rafano
Il rafano fresco grattugiato è un must della tavola di Pasqua. Con la sua piccantezza, completa la combinazione unica di sapori con il pane bianco dolce e la carne affumicata.
Uova al rafano
Le uova sode vengono mescolate con rafano, panna acida e una mela finemente grattugiata per ottenere una crema che aggiunge una nota dolce e salata al pranzo pasquale.
Lingua di manzo
La preparazione delle parti meno nobili dell'animale era un tempo diffusa nella cucina contadina. Ecco perché la lingua di manzo bollita, tagliata a fettine sottilissime, non può mancare in ogni autentico pranzo pasquale carinziano.
Uova di Pasqua colorate
Il classico pranzo di Pasqua carinziano comprende anche le uova sode colorate, che però, prima di essere servite, secondo la tradizione, devono essere sbucciate.
La “Potitze”
La Potica o “Potitze” prende il nome dalla parola slovena "poviti", che significa "avvolgere". Le radici di questo dolce affondano probabilmente nel Medioevo. Molto simile al Reindling carinziano, la potica si prepara con una pasta lievitata stesa sottile, che viene spalmata con un ripieno umido di semi di papavero o di noci e arrotolata con molti giri. Quando viene tagliata, la potica assume una sottile forma a spirale.
La potica è oggi diffusa in tutta l'area compresa tra il Veneto giuliano, il Carso, la Stiria e la Carinzia.
Dolci alternativi: pinze di Pasqua, corona di Pasqua e agnello di Pasqua
In alternativa al Reindling, in Carinzia a Pasqua si servono anche altri dolci. Ad esempio, le Osterpinze, un dolce sferico a base di pasta lievitata, dalla caratteristica forma, che si ottiene tagliando l’impasto con le forbici prima della cottura.
Anche la corona pasquale è molto popolare; si tratta di una pasta lievitata a forma di corona intrecciata con un uovo di Pasqua colorato posto al centro. La corona intrecciata simboleggia la vita eterna e l'intreccio tra Dio e l'uomo.
L'agnello dolce di Pasqua è uno di quei dolci che si preparano e si gustano solo una volta all'anno. La pecorella di pasta di spugna simboleggia Gesù Cristo e, insieme all'uovo di Pasqua e al coniglietto pasquale, fa parte della triade iconica delle celebrazioni pasquali in Carinzia.
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