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CHIANTI CLASSICO COLLECTION 2024

di Virgilio Pronzati 

 

 I primi cento anni del Consorzio del Chianti Classico 

L’edizione 2024 di Chianti Classico Collection e trentunesima della serie è sicuramente da record. Ben 773 i vini in degustazione, di cui 151 Gran Selezione, 172 Riserva, 214 di sette annate diverse e 36 del 2023 prodotti da 211 aziende! Non solo: duemila operatori di settore, trecentocinquanta giornalisti italiani e stranieri e, per la prima volta, altri quattrocentosessanta  enoappassionati. A questo si aggiunge un altro importante traguardo: il centenario del Consorzio del Gallo Nero, il più antico d’Italia (1924-2024).  

 

 Il percorso storico del Consorzio illustrato da grandi pannelli 

Una due giorni svoltasi nei giorni 15 e 16 febbraio nella storica Stazione Leopolda siglata da molti visitatori professionali e enoappassionati, ricca di molteplici motivi d’interesse, spazianti dai seminari sul decennale del Chianti Classico Gran Selezione e sull’ olio DOP Chianti Classico, quest’ultimo presente col proprio banco d’assaggio con 33 oli Dop in degustazione . Lo stesso per il Vin Santo del Chianti Classico. Bella e iconica la mostra Chianti Classico Century che racconta la storia dei primi cent’anni attraverso il pensiero del sui presidenti. Un’altra gradita novità per il pubblico, l’acquisto di una bottiglia per azienda. 

 

 Tutte le bottiglie di Chianti Classico in degustazione 

Entrando nel vivo della straordinaria manifestazione, parliamo dei tanti vini (573) messi in degustazione a giornalisti e operatori. In evidenza su tutto, la qualità globale dei vini presentati.  Quest’anno i vertici qualitativi sono statti raggiunti non solo dai Gran Selezione ma anche dalle Riserve.  Ovviamente tenendo conto delle differenze tra i vini, espressi e caratterizzati dalle diverse annate. 

 

 Giornalisti al lavoro 

Giovani ma fragranti, fruttati, freschi e sapidi quelli in anteprima del 2023.  Più  articolata e composita la carrellata dei duecentoquattordici    Chianti Classico di cui sessantadue del 2022, centoquattro del 2021, trentaquattro del 2020, cinque del 2019, sei del 2018, due del 2017 e uno del 2016.  Quelli del 2022 non tutti hanno espresso una generale armonia ma presentavano un buon corredo olfattivo e gustativo.

 

In primo piano Susana Ochoa , dietro Virgilio Pronzati, Claudia Paracchini e il sommelier Carlo Guerra

Anche nei 2021, malgrado il numero, la gran parte si presentava con ottimo colore, intenso e persistente profumo floreale e fruttato e con sapore fresco, sapido e di buona struttura. Il resto, pur buono, leggermente meno continuo.  Dal medio all’ alto livello i 2020.  Ottimi i 2019. Dal discreto al buono i 2018. Decisamente sul buono i 2017 e l’unico 2016.  

    Il banco d’assaggio colmo di Vin Santo del Chianti Classico

 Gran soddisfazione dalle 172 Riserve. Non riserve perchè tenute in botte per il tempo prescritto, ma per evidenziare la scelta e l’impegno dei produttori. Classici di qualità che esprimevano al meglio le rispettive annate. Dandogli ad ognuna Riserva una posizione, al primo posto la 2019, al secondo la 2015, al terzo la 2020 di grande longevità e, a pari merito, le restanti 2022, 2021, 2016, 2018 e 2017.   

Non certo da meno i 151 Gran selezione.  Al vertice i 2019, seguiti da vicino dai 2020, 2015, 2021, 2016, 2018 e 2017. 

 

 Parte del folto pubblico ai banchi d’assaggio

A parte colori e strutture diverse, hanno evidenziato ampi e complessi bouquet, corpi pieni ma snelli di grande armonia e persistenza. Nel 2014 sono state 33 le prime etichette di Gran Selezione ad uscire sul mercato, oggi i vini certificati in questa tipologia sono ben 213. Una sostanziale e continua crescita sia qualitativa che produttiva, nata da un geniale e straordinario  progetto del proprio Consorzio di tutela.  Dallo scorso anno a consolidare l’unione di vino e territorio applicazione delle UGA, ossia Unità Geografiche Aggiuntive.    

I numeri del Chianti Classico

 

Al centro: Matteo Ascheri Presidente del Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani 

 

Superficie vitata: 10.000 ettari di cui 7.000 iscritti all’albo del Chianti Classico.

Produzione media annua: 270.000 ettolitri.

Produzione media annua in bottiglie: da 35 a 38 milioni.

Le UGA del Gallo Nero: San Casciano, Greve, Montefioralle, Lamole, Panzano, Radda, Gaiole, Castelnuovo

 

 Da sx: Massimo Rossi mitico Delegato AIS di Arezzo e Carlo Guerra professionale sommelier in servizio alla Leopolda 

Berardenga, Vagliagli, Castellina, San Donato in Poggio. 

Dei oltre 160 Paesi consumatori eccone i principali

Stati Uniti: 35%, Italia: 22%,  Canada: 10%, Inghilterra: 7%, Germania: 6%, Paesi scandinavi: 5%, Benelux: 3%, Svizzera, Giappone e Corea del Sud: 2%, Austria, Francia ,Cina e Hong Kong 1%, Altri Paesi: 3%.

 

 Il banco dell’azienda Viticcio 

Partner della manifestazione anche quest’anno importanti nomi dell’enogastronomia italiana, come alcuni dei migliori prodotti DOP e IGP: Parmigiano Reggiano DOP , Pomodoro di Pachino IGP, Aceto Balsamico di Modena IGP, Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP, Oliva La Bella Della Daunia DOP, Mozzarella di Bufala Campana DOP, Gorgonzola DOP, Arancia Rossa di Sicilia IGP e Pecorino Toscano DOP.  Tra i collaboratori e sponsor della “Collection”, ricordiamo: Firenze Parcheggi, Fieramente, Acqua di Toscana San Felice prodotto dell'Eccellenza Toscana, Pulltex Accessori da Vino, Group4 srl e Bagnoli&Baldesi tutto per l’Hospitality e MBS confezioni e imballaggi in legno. 

Infine un plauso per l’organizzazione dell’evento e l’ospitalità (hotel, pranzi e cene).

 

 

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