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FLAVESCENZA DORATA: INCONTRO POSITIVO AL MASAF PER CITTÀ DEL VINO
Il professor Carlo Duso ha illustrato il progetto triennale realizzato nell’area della denominazione Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG
“Incontro positivo, in cui è emerso interesse e che pone le basi per una collaborazione futura, su un tema quanto mai centrale come la Flavescenza dorata”.
A sottolinearlo è Benedetto De Pizzol, coordinatore regionale delle Città del Vino del Veneto, dopo l’incontro avuto al Ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, che ha visto la presenza per il Masaf, del responsabile Segreteria tecnica ministro, Sergio Marchi; con Alberto Bertucci, vicepresidente Città del Vino e sindaco di Nemi, oltre a Stefano Crosariol, Vicecoordinatore regionale Città del Vino del Veneto; Floriano Zambon, ex presidente Città del Vino e il professor Carlo Duso, Università di Padova.
Proprio il professor Duso ha illustrato il progetto triennale di ricerche nell’area della denominazione Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg, dedicato alla Flavescenza dorata e alla gestione dei vettori.
“Il progetto – ha spiegato Duso - è iniziato nel 2021 in seguito alle sollecitazioni di un gruppo di aziende vitivinicole del Comune di San Pietro di Feletto (Treviso), preoccupate per la recente recrudescenza di Flavescenza dorata nel territorio della denominazione Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG. L’attività progettuale è stata finanziata dal Consorzio di Tutela, da Banca Prealpi San Biagio, dal Comune di San Pietro di Feletto e, in parte, dalle aziende proponenti ed è arrivata alla fine del terzo anno di attività”.
Fra i risultati ottenuti e illustrati al Masaf, le tecniche di monitoraggio, le relazioni tra vegetazione boschiva e vigneti, gli effetti principali e collaterali degli insetticidi; i rapporti tra acari fitofagi e acari predatori e lo studio sui ceppi di fitoplasmi.
“L’incontro al Ministero è stato interessante, il dirigente Masaf ha apprezzato i risultati ottenuti dal progetto e intende promuovere un tavolo di discussione per avviare una collaborazione più ampia, con il mondo della ricerca, le istituzioni, le aziende” commenta il professor Duso.
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