Notizie dall' Italia
CinqueSensi
Nel libro
Pinchiorri a due voci
in libreria dal 15 maggio
Leonardo Castellucci
traccia con mano biografica il "romanzo" di una bellissima avventura
o, meglio, di due storie
quella di Annie Féolde e quella di Giorgio Pinchiorri
che si incontrano per diventare
la Storia dell'Enoteca Pinchiorri.
224 pagine che raccontano la nascita e la crescita di una passione
espressa attraverso eccezionali intuizioni culinarie, un'altissima
lezione di arte dell'accoglienza, un'esemplare enoteca.
Nel libro, i "momenti di gloria" sono testimoniati da molte voci.
Oggi vi proponiamo quelle di alcuni giornalisti che nel corso di quattro decenni
hanno raccontato l'Enoteca e i suoi due protagonisti.
buona lettura
Sara Vitali Anni Ottanta
LUIGI VERONELLI
(I ristoranti di Veronelli, 1979 prima edizione, Rizzoli)
Il locale è nato "per" il vino; il cibo, peraltro curatissimo,
è come se gli nascesse sopra; Giorgio Pinchiorri ti propone,
per ogni vino, il giusto bicchiere scelto nella prestigiosa serie Riedel.
DAILY NEWS RECORD
11 marzo 1980
“The Italians have grapes of gold and wines of silver, while the French
have grapes of bronze and wine of gold” declares Pinchiorri, sommelier
and proprietor of the Enoteca Restaurant in Florence.
“It shouldn’t be this way, but it is. Italians have taken their viniculture for
granted while the French respect controls and traditions,” continue the
oenophile who keeps 3.500 different high quality labels in the Enoteca
wine cellar. Pinchiorri feels Italian wines are superb, but he is by no means
nationalistic in his pursuit of fine vintages. He searches through the French
countryside as well as in small Italiana vineyards to come up with unexcelled
wines not available elsewhere.
GIANNI MURA
(La repubblica, 16/17 maggio 1982)
Ma torniamo ai ristoranti di casa nostra con Annie Feolde, che con il marito
Girogio Pinchiorri è l’anima dell’Enoteca a Firenze.
La Nouvelle Cuisine ha segnato un alleggerimento dei piatti
e di conseguenza un ringiovanimento della cantina.
È una cucina inserita nel suo tempo, che impone la filosofia del frigo vuoto,
tutto preparato al momento, rivaluta la figura del cuoco che esce dalla cucina,
e firma il piatto.
Anni Novanta
LUIGI VERONELLI
(Veronelli Editore, 1995)
Ogni volta che siedo qui penso a Borges che, in un racconto, fa sostenere da
Paracelso che il paradiso esiste ed è questa terra. Ma esiste anche l'inferno
ed è non accorgersi che questa terra in cui siamo è il paradiso.
DAVIDE PAOLINI
(Il Sole 24 ore, 3 marzo 1996)
Sono rari i luoghi dove ogni visita si trasforma in sorpresa.
C’è un locale o meglio un ristoratore, straordinario cultore di vino,
che fa eccezione: Giorgio Pinchiorri, oggi assieme ad Annie Féolde,
patron dell’Enoteca Pinchiorri, ma già negli anni ’70 oste del locale
dove si gustavano piatti freddi, frittate, salumi e formaggi abbinati
ad un calice di vino. Già allora Giorgio mi sorprendeva
con vini sconosciuti. Sono passati gli anni ma la scoperta è sempre in tavola,
assieme ai piatti di Annie e, soprattutto sono gli accostamenti che, a prima
vista, lasciano di stucco come vino rosso e pesce.
WINE SPECTATOR MAGAZINE
31 agosto 1999
No one would mistake the seventh floor of a department store in Tokyo for a
Tuscan palazzo, but once inside Enoteca Pinchiorri’s Japanese incarnation,
diners are transported to Italy by the restaurant’s authentic cuisine and vast
wine list. Every bottle has come directly under strict temperature-controlled
conditions from the Pinchiorri cellars in Florence, Italy. The list is not quite as
extensive as in the original restaurant – Sassicaia goes back only to 1976,
for example, instead of 1968, and there are only five Montrachets instead of
50. But it has great vintages from great producers al lover the world, and the
comprehensive Italian feel right at home.
PAOLO PELLEGRINI
(La Nazione, 12 novembre 1999)
Annata d’oro, nel palazzo cinquecentesco di via Ghibellina.
Finale addirittura trionfale, anzi: se ce n’era bisogno, del resto;
perché i riconoscimenti della Guida Touring prima e di Gault&Millau
— in attesa della mitica Michelin e del Gambero Rosso — dopo,
non sono che una decorazione in più, sul petto di
Giorgio Pinchiorri & Annie Feolde.
Petto già stracolmo, di croci e medaglie: anche se, intendiamoci,
tenere sempre posizioni di vertice significa come minimo
che la classe non è acqua. Ma intanto Giorgio & Annie la medaglia
più bella se l’erano già scambiata. Le nozze d’argento. Un quarto di secolo
di un sodalizio che non si incrina. Nella vita, e tra i fornelli, nelle sale,
in cantina.
La Qualità che il mondo intero è pronto a testimoniare, schiere di vip
sono passate ai tavoli dell’Enoteca, magari c’è chi conosce Firenze
solo per quelli; oddio, non è che gli faccia onore, però qualcosa vuol dire.
Anni Duemila
WINE SPECTATOR
15 maggio 2000
L’Enoteca Pinchiorri is the best – and grandest – restaurant in Tuscany.
The food is outstanding: the wine list is one of the best in the world;
the service is professional and superbly efficient, and the ambience
is sophisticated and elegant. No other restaurant on Earth has the selection
of Italian wines that owners Giorgio Pinchiorri and his wife Annie Feolde,
have amassed in their underground cellar. The wine list – or shall
I say “lists” because there’s an Italian list and a foreign list – offers
more than 4.700 selections. Combine this with a small army of sommeliers
and an abundance of Riedel glassware, and you have an amazing wine experience.
GIANLUCA TENTI
(Il Giornale, 21 novembre 2001)
Grande festa ieri sera a Roma dove l’Enoteca Pinchiorri
è stata premiata come miglior ristorante d’Italia. Lo dice la Guida Bmw,
lo sottolineano le altre “commissioni”. Ieri sera la festa, insomma. La consacrazione ufficiale del tempio della cucina di Via Ghibellina 87.
Non è stato, però, il primo premio dell’anno. “Lunedì sera – spiega con
un sorriso di felicità la signora Annie – a Milano è stato premiato
il nostro Alessandro Tomberli come miglior Sommelier d’Italia.
Poi abbiamo ricevuto un Premio alla Carriera dall’Unione
Cuochi Pisani...”.
[…] Qual è il risultato che considerate più importante a livello internazionale?
“Il Grand Award della rivista Wine Spectator che ci ha invitati a New York
per una doppia festa: il 25° anno di attività del magazine e il 20° anniversario
della premiazione per le migliori carta dei vini. Nel mondo sono stati invitati
solo poche decine di ristoranti”.
MARISA FUMAGALLI
(Il Corriere della Sera, 28 novembre 2003)
È felice Annie Feolde e non lo nasconde. “Siamo onorati di aver riacquistato
la terza stella” dice con la sua ‘erre’ francese, che non ha perso nonostante
i quarant’anni trascorsi in Italia. Il giudizio sintetico della Michelin
sull’Enoteca Pinchiorri di Firenze recita: “Impeccabile la raffinata eleganza dell’ambiente e della tavola, nonché il servizio che d’estate è svolto anche all’aperto: cucina eccelsa, cantina celebre e ineguagliabile”.
LA NAZIONE
7 aprile 2006
L’ambasciatore di Francia in Italia Yves Aubin de La Messuzière
conferirà l’alta onorificenza di Chavalier dans l’Ordre National
du Mèrite ad Annie Féolde, co-fondatrice e chef della celebre Enoteca Pinchiorri. […] Madame Féolde è stata nominata, per decreto del Presidente della Repubblica francese Jacques Chirac, “per il contributo rimarchevole
dato dalla chef francese alla promozione della gastronomia francese in Toscana”.
IL SOLE 24 ORE
28 novembre 2007
È andato all’italiana (d’adozione) Annie Féolde dell’Enoteca Pinchiorri
il Women Trophy 2007 dei Relais&Chateaux, l’associazione che raggruppa
470 Hotel di Charme in tutto il mondo. Il riconoscimento è stato assegnato
ieri a Washington nel corso dell’assemblea annuale della catena di cui fanno
parte anche 155 tra le migliori tavole internazionali, talmente eccellenti
da assommare più di 330 stelle Michelin. Annie Féolde, è stata premiata
per la “passione, l’impegno e il talento nell’accoglienza”.
FRANCESCO ARRIGONI
(Il Corriere Fiorentino, 3 maggio 2008)
Molti non ci crederanno, ma tanti turisti stranieri conoscono Firenze
come la città dell’Enoteca Pinchiorri. Francesi, americani e, soprattutto, giapponesi vengono qui solo per avere il privilegio di cenare una volta
nelle ormai quasi leggendarie stanze di via Ghibellina numero 87 e dire
a figli e nipoti: io ci sono stato. Giorgio Pinchiorri, il titolare, adesso
ha i capelli bianchi, ma è rimasto quello di sempre: fisico asciutto,
tratti del viso ben marcati, sguardo mai fermo. Si mantiene così perché sostanzialmente non mangia, ma assaggia: assaggia i suoi amati vini
e di tanto in tanto pilucca qualcosa. [...] Migliaia e migliaia di vini sono
passati per la cantina di via Ghibellina, ma molti di essi sono stati lanciati proprio da Pinchiorri che è stato un vero talent scout del settore. [...]
E ricordi speciali sui clienti? “Sono moltissimi, legati a personaggi famosi
e non. Su tutti, ricordo l’ex presidente della Camera, Fausto Bertinotti.
In compagnia di Carlo Petrini, presidente di Arcigola Slow Food, fece visita
in Borgogna alla Romanée Conti e non gli fecero sentire il vino prestigioso.
Così quanto venne all’Enoteca glielo feci assaggiare io, fu bellissimo vedere
la sua soddisfazione”. Altri tempi...
LICIA GRANELLO
(Il Gusto delle Donne, Rizzoli, 2012)
Il vero regno di Annie è il ristorante, presenza inossidabile nella
hall of fame dell'alta cucina. Le tre stelle Michelin che da anni timbrano
i fornelli di via Ghibellina si devono a lei, alla sua maestria, al garbo
con cui ha saputo costruire una piccola, gioiosa macchina da guerra.
Un gioiello dell'enogastronomia che il mondo intero ci invidia.
Annie lo gestisce con sorrisi luminosi e tempra d'acciaio. PINCHIORRI, A DUE VOCI
USCITA: 15 maggio
La Cucina di Annie Féolde
La Cantina di Giorgio Pinchiorri
Un libro, due storie, due copertine
che confluiscono in una grande e comune avventura.
Autore: Leonardo Castellucci
Editore: Cinquesensi
Due edizioni: italiano e inglese
Formato: 24x29,5 cm
Pagine: 224
ISBN: 978-88-97202-13-4
Enoteca Pinchiorri
Via Ghibellina 87 . Firenze
UFFICIO STAMPA ESTERO
Veronica Triolo - t. +39.055.242757 +39.055.242777Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
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