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VIS AMORIS

E IL SUO SOGNO 2011 TRA LE ECCELLENZE

DELLA GUIDA DEI VINI DE L’ESPRESSO

Il Pigato Vis Amoris Sogno 2011 è uno dei "vini di eccellenza" della prestigiosa guida I Vini d'Italia 2014, firmata dai curatori Ernesto Gentili e Fabio Rizzari che viene ufficialmente presentata oggi 17 ottobre 2013 alla Stazione Leopolda a Firenze e che è da qualche giorno in vendita in libreria e in edicola.

 

Un Pigato DOC considerato dalla Guida dei Vini dell'Espresso - una fotografia, puntuale e ricca di dettagli, della realtà vinicola italiana - uno dei cinque migliori vini liguri, annoverato nella sezione degli "outsider", suddivisi regione per regione. Fra gli oltre 25mila vini della Guida 2014 sono 272 i vini 'premiati' da questa dodicesima edizione come "vini di eccellenza" con il simbolo delle "5 bottiglie", corrispondenti a un punteggio di almeno 18/20, che li identifica come prodotti di grandissima qualità.

Il Pigato Sogno 2011, nasce da uve provenienti da una sola fascia, caratterizzata da un terreno roccioso (lo ‘sgrutto’ ligure), vinificate per esaltarne le caratteristiche con una lunga macerazione sulle bucce, una fermentazione in acciaio e parzialmente in legno e con affinamento di almeno un anno in bottiglia.

Sogno 2011 è prodotto a Imperia, nella Riviera Ligure di Ponente, dall’azienda agricola Vis Amoris che nasce dall’amore di Rossana Zappa e Roberto Tozzi per un vitigno, il Pigato, che sono arrivati a declinare oggi in sei modi diversi incluso il primo Metodo Classico Millesimato e per una terra aspra, ma generosa, la Liguria. Da un sogno che sembrava una sfida: produrre un vino speciale da una terra speciale che ne sapesse coniugare i colori, i sapori, i profumi e le emozioni.

Nella Guida, oltre ad una menzione per un altro vino Pigato, il VerumVis Amoris riceve una STELLA BIANCA che segnala le aziende che si sono particolarmente distinte con le ultime annate proposte e che sono apparse in netta crescita qualitativa: l’azienda agricola viene definita un “prezioso patrimonio viticolo, gestito in biologico…” dove colpisce “nei vini, la purezza espressiva e la ‘leggerezza’ del tocco”.

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