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l’Atlante dei territori del vino italiano
L’opera, prima nel panorama editoriale italiano, esposto ieri a Roma da Fabio Carlesi Segretario generale di Enoteca Italiana e Nunzia De Girolamo Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali e Roberto Formigoni presidente della commissione Agricoltura del Senato Enoteca Italiana presenta l’Atlante dei territori del vino italianoComposta da due volumi e promossa dal Ministero con la collaborazione dell’ente vini introduce come novità assoluta il concetto di macroaree L’Atlante dei territori del vino italiani, prima nel panorama editoriale italiano, è stato presentato con successo ieri 29 ottobre presso la Sala Cavour del Palazzo dell’Agricoltura a Roma.Un viaggio affascinante che ricostruisce il profilo di “Enotria” attraverso un apparato cartografico di alto valore, con riferimenti storici, economici e legislativi. Tutto questo ma non solo: è diviso in macroaree, il volume, mette in evidenza le caratteristiche geografiche, geologiche e pedo-climatiche di un dato luogo che, tutte insieme, contribuiscono all'unicità di un determinato vino in un determinato luogo.A presentarlo insieme a Fabio Carlesi Segretario generale di Enoteca ItalianaNunzia De Girolamo Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali.
“Dobbiamo fare della storia recente del vino italiano una parabola per il Paese e per la politica. - ha spiegato il Ministro - Siamo partiti dallo scandalo del metanolo, che ci ha fatto toccare il punto più basso con danni gravissimi sia in termini economici che di immagine, ma siamo riusciti a ribaltare il dato, a capovolgere la situazione sino a far diventare il vino una eccellenza assoluta del Made in Italy e sono certa che questo Atlante avrà un grande successo”.
Roberto Formigoni presidente della commissione Agricoltura del Senato è intervenuto alla presentazione lodando l’iniziativa e evidenziando che è «fondamentale, interessante e completa, Si tratta di un lavoro straordinario, utile anche in vista dell’Expo 2015”» e sottolineando il fatto che bisogna «aumentare la percezione del valore culturale dei vini italiani».Dopo di lui ottimo intervento da parte del Professore Luigi Moio dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, membro del Comitato Scientifico che ha spiegato ai giornalisti e agli addetti le parti tecniche dei volumi.
“E un’opera rivoluzionaria, innovativa e coraggiosa, – spiega soddisfatto Carlesi –che consente di rappresentare l’Italia del vino sotto diversi aspetti”. L’opera, composta da due volumi e promossa dal Ministero con la collaborazione di Enoteca Italiana, rappresenta uno strumento innovativo per il mondo vitivinicolo italiano, un punto di riferimento per i produttori, gli studiosi e le Amministrazioni e anche per tutti gli appassionati, e, testimonia la complessa identità e il ricco valore di tutti i territori del vino.Composta da 20 capitoli regionali, organizzati attorno a 92 macroaree, l’opera ha un doppio ruolo: scientifico e commerciale proprio per l’utile supporto che dà alla promozione del vino, prodotto fondamentale per l’economia italiana.L’Atlante dei territori del vino italiano
Due volumi, 864 pagine (1° volume: 384 pagine - 2° volume 480 pagine)
Le aree sono 5:
a) La cartografia e le immagini dell’IGM. Duecentoventisette cartecomplessive di cui: 20 regionali prospettiche, 20 regionali introduttive, 140 per le 92 aree individuate, 47 aree a Docg. Ventinove ortofoto (foto aeree georefenziate)
b) La cartografia, le tabelle e le schede pedologiche del CRA ABP Firenze.Duecentotrentadue carte complessive di cui: 20 regionali dei distretti di terre viticole, 92 delle macroaree, 120 climatiche (6 per ciascuna regione).Centoventinove tabelle relative alle caratteristiche di alcuni suoli. Venti schede pedologiche di suoli rappresentativi regionali.+
c) Trecentodiciasette foto di paesaggi e vitigni
d) Tabelle economiche relative al sistema produttivo delle singole regioni e di 33 macroaree scelte
e) Tabelle relative alle Dop e Igp
Daniela Fabietti
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