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IL MOSCATO DI SCANZO,

PERLA VINICOLA  DEL BERGAMASCO

Di Luciano Scarzello

Il territorio collinare situato tra il bergamasco e il bresciano è sicuramente da annoverare tra le zone più importanti della viticoltura del nord Italia. Ed è una storia abbastanza recente se si tratta del Franciacorta, oggi uno degli spumanti italiani più famosi e tra i più venduti nel mondo, e del Moscato di Scanzo se si parla del periodo più recente durante il quale è decollato alla grande verso vette sempre più alte della notorietà. A differenza del Franciacorta il cui miracolo è iniziato alcune decine di anni fa quando noti imprenditori  di altri settori decisero di investire nella viticoltura, il Moscato di Scanzo era già conosciuto oltre due secoli fa (anche se le prime testimonianze risalgono addirittura da documenti datati 1347) quando arrivò addirittura alla corte di Caterina di Russia e venne apprezzato dalla stessa  famosa zarina. Però anche nel caso del Moscato furono altri imprenditori e professionisti della zona che decisero  già molti anni fa di investire in questo settore.

E' con successo.  Il vino nasce da uve a bacca rossa e possiede la docg più piccola d'Italia. I vigneti hanno complessivamente una superficie di 31 ettari ed è quindi da considerarsi  quindi un prodotto di nicchia. La vendemmia avviene tra la fine di settembre e la metà di ottobre e le uve meticolosamente selezionate  vengono poste su graticci per un certo periodo di tempo prima di essere pigiate. Il disciplinare di produzione prevede che per almeno 2 anni il prodotto rimanga in vasche di acciaio per affinare le sue qualità e conservato poi in bottiglia anche per diversi anni. L'invecchiamento minimo è quindi di due anni.  “Siamo molto fieri di questo vino che è una sorta di ciliegina sulla torta del nostro territorio che ha acquisito proprio grazie al moscato anche un'importanza turistica – spiega la presidente del Consorzio di Tutela, Angela Cuni “abbiamo realizzato obbiettivi sempre più importanti in questi anni e continuiamo a lavorare per migliorare sempre di più”.

 

A inizio settembre  si è svolta per 3 giorni l'annuale Festa dedicata al Moscato di Scanzo giunta alla 10.ma edizione.  Molti gli ospiti illustri tra cui personaggi dello sport ed Edoardo Raspelli, noto gastronomo e conduttore della tramissione “Melaverde”. Migliaia i visitatori e molti gli stand gastronomici presenti, oltre a quelli delle aziende vinicole che nel territorio sono una ventina, tutte di piccole dimensioni. Tra i prodotti locali presenti alla Festa merita citare formaggi, miele e olio. La produzione del moscato – precisa il vicepresidente del Consorzio, Manuele Biava - e' arrivata a 60mila bottiglie e, al momento, non si  prevedono aumenti.  Il mercato è soprattutto italiano. Le bottiglie, tutte di mezzo litro, hanno un prezzo in cantina che oscilla tra i 25 e i  35 euro.

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