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I Formaggi di Marcomini

Di Virgilio Pronzati

 

Nella foto di Pietro Bellantone - Da sinistra: Gianni Carbone, Alberto Marcomini e i casari Mario Aldo Lo Manto e signora, Rosangela e Maria Gennari e Giorgio Amedeo  

 

 

Dal latte, alimento completo, il formaggio. Un sostanzioso mangiare che nutre l’uomo da secoli.  Se la Francia vanta oltre trecento tipi di formaggio, il nostro Paese ne possiede ancora di più.  Ogni regione italiana produce chi più, chi meno, prelibati formaggi, di cui molti di notorietà mondiale.  Benché abbiamo un grande patrimonio caseario, la gran parte delle persone ne conosce una minima parte.  Non solo. Se pochi sanno dell’utilizzo del formaggio nella realizzazione dei piatti, ancor meno sono quelli che sanno abbinarli ai giusti vini.  Un mondo goloso che riserva molteplici quesiti. Quali tipi di latte sono usati per i vari tipi di formaggio ? Quali sono le più diffuse tipologie di formaggio?  Come si producono? Con quali criteri si valutano i formaggi?  Chi sono i buoni produttori italiani di formaggio? A queste e tante altre domande, ne troverete la risposta nel volume Guida essenziale all'acquisto dei formaggi italiani, ultima opera di Alberto Marcomini.   

 

L’autore è uno dei maggiori esperti internazionali di formaggi. Alberto Marcomini, padovano Doc, già estimatore di formaggio, dall’amicizia con pastori sardi conosciuti durante un viaggio in Toscana, gli è stata trasmessa la passione per i prodotti caseari.  Stimolato a migliorare la propria conoscenza in questo settore, nel 1984 inizia l’attività di ricerca sui formaggi francesi, frequentando la scuola di affinamento dei formaggi francesi, la Confrérie des Chevaliers du Taste-Fromage de France.  Dopo un lungo corso di studio e stage, nel 1990 gli fu conferito il titolo Chevalier et Maitre Fromager de France. Dal 2001 inizia a collaborare con importanti reti televisive come giornalista gastronomico. Tiene conferenze, lezioni e degustazioni guidate in tutta Italia. Collaboratore dell’Associazione Selezionatori Stagionatori Affinatori Italiani di Formaggio (ASSAI) e Presidente Onorario Istituto Nazionale Arti Casearie. Sino a oggi, Marcomini ha dato alle stampe sette importanti opere sull’argomento.

Da sin. Gianni Carbone, Pietro Bellantone e Albero Marcomini

 

Due parole sulla guida. Un utile strumento per orientarsi con consapevolezza nell'acquisto di ben 379 formaggi italiani di 199 produttori, frutto di quasi due anni di lavoro d’esperti degustatori riuniti per assaggiare e giudicare alcune centinaia di formaggi provenienti da tutte le regioni d'Italia. Il criterio di raggruppamento dei formaggi è in primo luogo geografico: ciascuna regione è introdotta da una scheda che descrive il territorio, le tradizioni lattiero-casearie e quanto è più utile al consumatore. Per ciascuna regione, un profilo essenziale dei produttori presentati in ordine alfabetico a seconda della località in cui si trova l'azienda. Per ogni formaggio, una simbologia con la tipologia di latte (caprino, ovino, bovino e bufalino), un giudizio qualitativo, espresso da una a quattro forme, e le indicazioni per una degustazione ottimale secondo il periodo ideale di consumo. Come informazione aggiuntiva, la segnalazione dello spaccio aziendale con la possibilità di degustare i prodotti.  Tutto in 272 pagine al prezzo di € 20,00

 

L’anteprima del volume “Guida essenziale all’acquisto dei formaggi italiani”, si è tenuta la sera del 20 novembre scorso al Manuelina di Recco, un tempio della gastronomia ligure, conosciuto in Italia e all’estero.  Nella riuscita e affollata serata, aperta da Gloria Carbone (figlia del grande Gianni Carbone patron del Manuelina), Alberto Marcomini in presenza di tre produttori, ha dato un saggio della sua bravura, prima descrivendo minuziosamente l’origine, il territorio, le fasi di produzione di vari formaggi, e dopo, la degustazione guidata degli stessi abbinati magistralmente a dei vini friulani Doc.  Nel corso della cena di cui alcuni piatti creati con i formaggi degustati, Alberto Marcomini ha presentato nell’ordine, i produttori Giorgio Amedeo per il Castelmagno di montagna e d’alpeggio stagionati per alcuni anni, Rosangela e Maria Gennari per il Parmigiano Reggiano di 36, 72 e 101 mesi, Mario Aldo Lo Manto per le tome di pecore brigasche, i quali    hanno raccontato agli attenti ospiti, la storia e i prodotti della propria azienda. 

 

Ecco il goloso menu abbinato ai grandi bianchi del Collio Friulano dell’Azienda Agricola Tenuta Stella

Banchi d’assaggio dei produttori di formaggi freschi d’eccellenza

La focaccia col formaggio Manuelina con Collio Ribolla Brut

Risotto al Castelmagno in cialda di parmigiano con Collio Malvasia 2013

Degustazione guidata dei migliori formaggi stagionati abbinati al Collio Malvasia  2012 e 2011 

Sorbetto pere e zenzero, caffè. Il tutto a soli trentacinque euro. 

 

 

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