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Chianti Lovers 2016

Di Virgilio Pronzati

Sei dei 183 Chianti in degustazione

Anche se l’anteprima del Chianti è oggi seconda, rimane sempre l’unica concomitante con il giorno di San Valentino. Forever Chianti Lovers. La Toscana del vino oltre a vantare un ineguagliabile bagaglio storico, possiede creatività e dinamismo non comuni. Bella e indovinata la pubblicità sui tram di Firenze. Per tutto il periodo delle Anteprime Toscane il logo di Chianti Lovers ha sfrecciato di giorno e di notte per le vie fiorentine. Un’immagine moderna che non stona certo con quella del passato. Prima e dopo il periodo bellico, il Chianti era ed è il vino rosso italiano più conosciuto nel mondo. Tra i tanti personaggi che contribuirono a creargli fama, il nobile Bettino Ricasoli detto il Barone di ferro. Uomo di cultura, imprenditore agricolo e dal forte senso per la Patria che, dopo l’unità d’Italia, ricoprì l’incarico di primo ministro. Ma il fatto più importante è che il vino è sinonimo della zona in cui è nato. Dalla prima delimitazione della zona di produzione col decreto ministeriale del 1932, il Chianti passa con la Doc del 1967 tra i vini italiani di maggior pregio. Altro salto di qualità nel 1984 con l’ottenimento della Docg. Attualmente il Chianti rappresenta il 48% del vino Doc e Docg della Toscana.

L’ex Manifattura Tabacchi sede ideale di Chianti Lovers

Tornando all’anteprima svoltasi per la seconda volta nella sede dell’ex Manifattura Tabacchi alle Cascine di Firenze, ha ottenuto un meritato successo, sia per la qualità dei vini che per la grande affluenza di pubblico. In degustazione sia per la stampa specializzata che per il pubblico, 183 Chianti Docg delle annate 2015, 2014 e 2013 così suddivisi: novantasei 2015 di cui dodici Colli Senesi, due Colli Aretini e un Montalbano; ventinove 2014 di cui undici Rùfina, sette Colli Fiorentini, tre Montespertoli e otto Superiore; cinquantotto Riserva 2013, di cui otto Rùfina, sette Colli Fiorentini, cinque Colli Senesi, quattro Montespertoli e due Montalbano.

 

I Chianti dell’ottima vendemmia 2015 sono ovviamente giovani ma globalmente di buon livello. Più caratterizzati quelli delle sottozone. Sui vini della vendemmia 2014 c’è da fare un chiarimento. Che non sia da annoverare tra le migliori è assodato, ma non è stata così negativa com’è stato scritto (anche prima della vendemmia). Basti pensare che la Toscana ha prodotto nel 2014 ben 2.770.594 ettolitri, settecentomila più del 2012 e quattrocentomila più del 2013. Se un terzo dei vini della penultima annata è stato un po’ magro e corto, con un fruttato semplice, il resto in generale era schietto e di gradevole scorrevolezza. Vorrà dire che ci sarà un consumo più diffuso, in particolare nella GDO, per il buon rapporto qualità-prezzo. Per le Sottozone un discorso diverso. Sia per caratteristiche che per annata.

Chianti Lovers viaggia anche sui tram di Firenze

Su tutte il Rùfina. Ancora giovane ma già godibile il 2015, meno pieno ma molto fresco e tannico il 2014, più composito e complesso il Riserva 2013. Subito dopo con le stesse annate, i Montespertoli e i Colli Fiorentini. Entrambi con similari caratteristiche dei precedenti. Pieni e persistenti i primi, più freschi e fruttati i secondi in particolare i 2015. I Riserva in generale si sono presentati fruttati, compositi e di buon equilibrio. I due Montalbano hanno espresso una buona struttura. Gli otto Rùfina hanno spiccato per finezza e freschezza. Pieni e caldi i quattro Montespertoli. Fruttati e freschi i sette Colli Fiorentini. Invitanti e armonici i cinque Colli Senesi. Lo stesso ma con leggere differenze i trentadue Chianti Riserva per le naturali e differenti condizioni pedoclimatiche.

 

Due parole sull’ente consortile: Il Consorzio del Chianti (una volta col Putto), è il più vecchio essendo stato istituito nel lontano 1927, e anche il più grande del Classico, Rùfina, Colli Fiorentini ecc., contando oltre 2.500 produttori che operano su 14.645 ettari di vigneto. Di rilievo anche la produzione che si attesta sui 769.000 ettolitri (questo la stessa denominazione può essere integrata con le menzioni aggiuntive Colli Aretini, colli Fiorentini, Colli Senesi, Colline Pisane, Montalbano, Rùfina e Montespertoli, ovviamente con diverse regole produttive: 90 quintali per il Chianti, 80 quintali per le sottozone e 75 quintali per il Chianti Superiore.

Vigneti del Chianti

Una delle tante virtù del Chianti, è il piacere di berlo giovane, per coglierne la fragranza dei profumi, e godere della sua fresca e sapida beva. Affinato e Riserva, regala sensazioni uniche ed esalta secondi piatti di carne e formaggi ovini stagionati. Un vino che racconta il territorio, e che si sposa a innumerevoli piatti della cucina nostrana e straniera. Non a caso, per rimarcare queste sue invitanti caratteristiche, il Consorzio del Chianti ha proposto un’importante e seria modifica del disciplinare senza sminuirne la qualità. Ossia la possibilità di anticipare l’immissione sul mercato del vino Chianti Docg nelle sue varie articolazioni territoriali e tipologie.

 

1° gennaio 2014 per Chianti, Chianti Colli Aretini, Chianti Colli Senesi, Chianti Colline Pisane e Chianti Montalbano.

1° aprile 2014 per Chianti Montespertoli

1° luglio 2014 per Chianti Colli Fiorentini, Chianti Rufina e Chianti Superiore

 

Le aziende presenti

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