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LIONS CLUB GENOVA SAMPIERDARENA: SOLIDARIETA' E CUCINA GENOVESE

 

Di Virgilio Pronzati

 

Encomiabile l’attività dei Lions a favore di persone colpite da gravi patologie.  Un’opera meritoria diffusa a livello internazione. Infatti, il Lions Club International è l’organizzazione più grande del mondo, con oltre un milione di soci raggruppati in ben 45.000 club, distribuiti in 206 Paesi e aree geografiche.  Fu fondato nel 1917 da Melvin Jones. In Italia il primo Lions Club fu costituito a Milano nel 1951, presieduto da Mario Boneschi. Oggi i Lions Club sono presenti in tutte le Regioni con attività prevalente finalizzata ad aiutare enti e associazioni preposte a curare persone indigenti e malate con l’acquisto di apparecchiature diagnostiche, ambulanze e campagne di prevenzione, alternate a serate culturali.  Di quest’ultime, restando in ambito ligure, se n’è tenuta una recentemente al Circolo Culturale Sarda Tellus di Genova Sampierdarena (in quanto la loro sede presso il Novotel non era disponibile) promossa dal Lions Genova Sampierdarena presieduto dal dr Pierluigi Levrero e organizzata dal proprio gruppo del comitato signore.

 

 

 

Da sinistra: Antonietta e Emilio Fontana, Pierluigi Levrero, Virgilio Pronzati, Luigi e Saveria Barile

 

Il tema della serata: L’autentica Cucina Genovese, in particolare della Valpolcevera. Ossia priva di barocchismi e orpelli. Un mangiare sano e molto gradevole fatto di pane, pasta fresca e secca condita con salse prevalentemente vegetali con al vertice il pesto, tanti ortaggi, prodotti ittici, olio extravergine di oliva, con la quasi assenza di spezie che, con il lungo rapporto della Superba con i vari Paesi del Mediterraneo e dell’Asia Minore, si sono aggiunti piatti diversi. Come in tutte le parti del mondo, la cucina di qualità nacque nei casati dei nobili e dei ricchi, poiché potevano permettersi uno o più cuochi. Quest’ultimo poteva contare su aiutanti e disporre di tutti gli attrezzi necessari.  La cucina dei meno abbienti era al limite del sostentamento. Solo quando qualcuno di questi era al servizio di nobili e ricchi, scopiazzandone i piatti, questi ultimi arrivarono sul desco del popolo.  Per merito anche dei cuochi francesi fuggiti dalla Francia e arrivati a Genova, resi disoccupati dalla Rivoluzione Francese, contribuirono a migliorare la cucina genovese nella presentazione.   

 

 

 

 

                    

 Corzetti polceveraschi col tocco

 

 

Oggi il pesto ha conquistato il palato di gourmet e non, di gran parte dei paesi del mondo. L’antica e aurea farinata, verdure ripiene, mandilli de saea co-o pesto (fazzolettini sottili di pasta col pesto), cappon magro, lattughe ripiene in brodo, stoccafisso accomodato, orata al sale, torta pasqualina, ravioli e corzetti stampati e polceveraschi col tocco, coniglio con olive taggiasche e pinoli, pandolce, frutti canditi e tanti altri, sono diventati popolari non solo ai turisti ma a chef di altri Paesi, che copiandoli li hanno inseriti nei propri menu.  Il cibo non è solo mangiare. E’ una lingua universale.  Racconta le origini, tradizioni, storia e cultura di un popolo.  Infatti, la cultura di un popolo passa attraverso la tavola. Proprio dalla Valpolcevera, col ritrovamento della Tavola bronzea nel 1506 a Serra Riccò, si ebbero importanti informazioni sull’intero territorio. Un documento risalente al 117 a.C, redatto dai magistrati romani, fratelli Minucii, che sanciva la fine delle ostilità tra i Viturii e i Genuates, per il possesso e sfruttamento del territorio. Oltre che una sentenza, uno strumento che ha portato a conoscenza di quanto era la popolazione, i prodotti derivati dalla terra e quindi cosa mangiavano.  

 

La serata, come da rituale Lions, è stata aperta dal Presidente del Lions Club Genova Sampierdarena Pierluigi Levrero che, dopo i doverosi saluti, ha illustrato l’attività lionistica e presentato il giornalista enogastronomo Virgilio Pronzati, che, tra un piatto e l’altro, ha raccontato origini, etimo, storia dei vari piatti tradizionali polceveraschi e genovesi, abbinati giustamente ai ligustici vini.  Il menu come da tema, comprendeva autentiche golosità della cucina genovese, realizzate al meglio dagli chef e coniugi Sabina e Orio Sciutto, della Trattoria Il Pioppo di Senarega in Valbrevenna.  Mentre i vini abbinati erano della Cantina Enoteca Bruzzone di Genova. Antipasto: Golosi testa in cassetta e salame della Valpolcevera e polenta con mostardella esaltati da Janua, primo Valpolcevera Doc Spumante Metodo Classico Brut del Genovesato. Primi piatti: Irrinunciabili signorine col pesto abbinate al meglio dal Riviera Ligure di Ponente Pigato 2015. Storici corzetti della Valpolcevera col tocco sposati con il Valpolcevera Doc Rosso Tre Paexi. Secondo piatto: Saporoso stoccafisso accomodato accompagnato bene dal precedente vino. Dolce: Equilibrata e godibile crema caffè, simile alla storica Panera, l’unico semifreddo genovese.

 

 

 

 

 

Stoccafisso accomodato

 

 

Gran finale con le grappe d’autore di Luigi Barile. Premiate in due concorsi internazionali, rispettivamente di Londra e Bruxelles, e da anni ai vertici nazionali, le grappe Barile sono un preciso riferimento per il competente assaggiatore di distillati. La bianca e giovane affinata 4 anni in acciaio, si presenta cristallina, dai profumi floreali e fruttati e, in bocca, seppur secca, di equilibrata morbidezza, salda, di buona persistenza e personalità.  L’invecchiata di otto anni in barrique, si presenta limpida, di color topazio chiaro, con un ampio e composito bouquet fruttato e speziato, di buona armonia. In bocca è secca ma morbida, gradevolmente calda, di equilibrata struttura, molto persistente, con ritorno dei netti aromi sentiti all0olfatto.  A proposito di Luigi Barile, presto sarà in televisione. Telegenova trasmetterà entro quest’anno cinquanta puntate della fiction “Le Donne di Genova”, dove Luigi Barile sarà il protagonista di cinque puntate.  Doverosi ringrazianti per la collaborazione alla riuscita della serata: Francesco Minaglia titolare col fratello Paolo del Pastificio Artigianale Alta Valle Scrivia di Montoggio, Cantina Bruzzone di Bolzaneto, il dr Emilio Fontana, i giovanissimi Andrea Giulia, Enea e Ettore (figli dei Sciutto) e Guido Buzzi.

 

I soci presenti: Francesco Amedeo, Bruno Boleri, Alessio Bonomi, Eugenio Bottaro, Guido Buzzi, Claudio Canepa, Luca Carruba. Carmela Catalbiano, Francesco Celentano, Vincenzo Crocco, Giorgio Facchini, Paolo Fioretti, Emilio Fontana, Guglielmo Gazzo, Bruno Giacchetti, Pierluigi Levrero, Roberto Levrero, Pietro Mangione. Armando Marsano, Fiorentino Mattarazzo, Luciano Passerini, Elio Pittaluga, Franco Più, Vittorio Porcile, Riccardo Rasia Dal Polo, Alessio Rebora, Riccardo Repetto, Felice Rutigliano, Vittoria Secchi, Luciana Scotto, Maurizio Segàla Di Sangallo, Alberto Vanni, più trentotto ospiti.

 

Lions Club Genova Sampierdarena - Novotel Genova City – Via Antonio Cantore 8 – 16149 Genova – Tel. 010/64841

Presidente: Pierluigi Levrero; Vice Presidente: Vittorio Porcile; Segretario: Roberto Levrero; Cerimoniere: Bruno Boieri; Tesoriere: Eugenio Bottaro; Consiglieri: Francesco Amedeo, Guido Buzzi, Francesco Celentano, Giorgio Facchini, Armando Marsano, Franco Piu, Alessio Rebora, Riccardo Repetto, Nino Rinaldi.

 

 

 

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