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Soave Classico Clivus

 

 

Premio Grappolo d'Oro Clivus

15 Giugno 2018

Monteforte d'Alpone - Verona

 

Soave Classico Clivus:

nuova etichetta per brindare a Donatella Scarnati

Il vino simbolo di Cantina di Monteforte sarà servito alla cena di gala dopo la consegna del riconoscimento alla giornalista sportiva Rai

Monteforte d’Alpone, Verona - E’ un ritorno al bianco e alla purezza quello che ha scelto Cantina di Monteforte per il restyling dell’etichetta del Soave Classico Clivus, vino di punta dell’azienda, unicamente destinato alla ristorazione di qualità.

L’etichetta verrà presentata ufficialmente domani sera - venerdì 15 giugno, ore 19, chiostro del Palazzo Vescovile di Monteforte d’Alpone - in occasione della consegna del premio Grappolo d’Oro Clivus a Donatella Scarnati, giornalista e commentatrice sportiva Rai.

Resta l’inconfondibile bottiglia renana, verde scuro, vestita con un’etichetta verticale, bianco antico, su cui è posto ben in evidenza il nome “Clivus”, collina, valore richiamato poi alla base della stessa etichetta da alcuni tratti stilizzati che omaggiano le colline del Soave Classico in duplice colore: oro, quello del vino Soave, e verde, per ricordare l’impegno dell’azienda sul fronte del rispetto dell’ambiente e della biodiversità.

 

Cantina di Monteforte è infatti la prima azienda del Soave ad essersi impegnata per calcolare l’impatto ambientale della produzione di vino secondo il modello LCA, Lyfe Cycle Assessment.

Attraverso questo metodo, denominato progetto Etichetta Verde, ci si propone di calcolare l’incidenza sull’ambiente di tutte le fasi lavorative all’interno della filiera vinicola, dall’impianto del vigneto fino alle ditte che producono bottiglie, dalla lavorazione in cantina alla movimentazione delle merci fino al consumatore finale. Una sorta di “curriculum” del produttore virtuoso tutto riassunto su un’etichetta, che comprende tre classi di monitoraggio: aria, acqua, suolo. Questo sistema d’analisi permette di calcolare l’impatto sull’ambiente delle bottiglie in qualsiasi luogo del mondo tali bottiglie vengano consumate.

«Ogni giorno – evidenzia Gaetano Tobin, direttore generale di Cantina di Monteforte – siamo chiamati a produrre sempre meglio e nel rispetto dell’ambiente. Da anni la nostra azienda opera per divulgare tra i propri soci un approccio consapevole alla viticoltura per produrre vini di qualità attraverso tecniche produttive a basso impatto ambientale che puntano alla salvaguardia della biodiversità e alla tutela del paesaggio. Si tratta di una visione imprenditoriale che ci caratterizza da sempre e che ci porta a sentire come nostro il territorio in cui lavoriamo».

 

Il vino 

Il Soave Classico Clivus nasce da un uvaggio di Garganega e Trebbiano di Soave.

I vigneti, tutti situati in collina, hanno origine vulcanica.

Agli occhi il Soave Classico Clivus si presenta con un giallo paglierino dai riflessi verdognoli;  al naso è delicato e rimanda ai fiori di biancospino, sambuco e violetta. In bocca è asciutto, acidulo, di buon corpo, giustamente armonico con caratteristico retrogusto di mandorla.
Perfetto come aperitivo, eccelle accanto ai primi o ai piatti di pesce.

Il Soave Classico Clivus, destinato solo alla ristorazione qualificata e ai più selezionati wine bar, si distingue per freschezza, eleganza e sapidità, tutte caratteristiche che lo fanno apprezzare non solo in Italia ma anche in Germania, Gran Bretagna e Paesi Scandinavi seguiti da Svizzera, Giappone e Stati Uniti.

 

L’Azienda

La cantina, nata nel 1952 nella zona del Soave Classico, conta oggi 600 soci viticoltori attivi su 1300 ettari. Qui si produce il 30% della produzione totale di Soave Classico, il 10% della produzione di Soave Doc, il 5% della produzione totale di Lessini Durello, l’1% della produzione di Valpolicella Doc. Numeri importanti che sono supportati dalla qualità dentro il calice e dall’integrità del paesaggio circostante.

 

Press kit

 

Elena Traverso – mob +39 338.906 17 27

 

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