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DATI, NOTIZIE E ASSAGGI

PER LA CHIUSURA DELL’INTERREG
SUI PESCI DI LAGO

 

Un convegno a Villa Gallia e un buffet gratuito
in centro a Como i momenti di divulgazione degli
esiti dell’Interreg per la valorizzazione delle specie
tradizionali e innovative dei laghi insubrici

Como, 19 luglio 2012. Ottima affluenza e buon livello di interesse alla giornata conclusiva dei lavori del progetto Interreg “Valorizzazione sostenibile dei prodotti ittici tradizionali e innovativi dei laghi insubrici” del quale la Provincia di Como è capofila, che ha preso inizio dal convegno di Villa Gallia per concludersi in via Bendotti con la degustazione dei prodotti ittici “Como incontra il Lago”, in collaborazione con i pescatori professionisti del Lario.

Il convegno, moderato da Ettore Grimaldi, già direttore dell'Istituto di Idrobiologia di Pallanza, si è aperto con il saluto di Giuliana Longhi, subcommissario con delega alla pesca della Provincia di Como, che ha sottolineato la strategicità del settore per l’economia comasca.  Carlo Romanò, referente del progetto per la Provincia di Como, ha illustrato le tematiche principali degli interventi, che si riassumono nell’obiettivo di “dare ai pescatori di professione delle basi più solide affinché possano inserirsi al meglio nel 21mo secolo” tramite specifiche azioni tra le quali la valorizzazione delle specie ittiche lacustri, sia quelle tradizionali che quelle non autoctone: “Il pescato dei laghi insubrici si aggira ad oggi sulle 450 tonnellate – spiega Romanò - e registra una  crescita importante delle specie esotiche come il gardon, il carassio e pesce siluro. Per esempio nel 2010 il gardon ha già superato altre specie nella quantità del pescato di tutto il Lago Maggiore. Le stesse dinamiche si registrano anche nel Ceresio e nel lago di Varese, mentre nel lago di Comabbio abbiamo ormai una  popolazione di siluri strutturata e consistente. In molti casi i pescatori vengono pagati per pescare e smaltire queste specie ritenute invasive, mentre noi crediamo che sia importante avviarle ad un utilizzo alimentare cosicché la pesca di sfoltimento si autosostenga con il mercato. Uno degli obiettivi di progetto è proprio quello di studiare delle modalità per rendere commerciabili le specie ritenute meno pregiate, affinché il mercato si ampli e si accresca così la sostenibilità delle attività economica. Ad oggi il pesce cosiddetto “poco pregiato” rappresenta il  25 per cento di tutto il pescato, pur se non  attivamente cercato ma solo “trovato” nella rete. Per ogni “specie povera” sono state individuate le migliori lavorazioni, essiccatura, affumicatura, sott'olio, in carpione, bottarga  in grado di valorizzare al meglio il gusto delle carni e renderle un prodotto interessante e sfizioso per il consumatore. In merito a questo va inoltre segnalato il buon successo dell’iniziativa dell’apertura del punto vendita del pesce di lago al mercato ittico di Milano, che ha consentito di mettere in contatto i pescatori con i consumatori, in particolare asiatici o est europei, che per cultura gradiscono e consumano ciprini e siluri”.

Studi approfonditi su come ottimizzare le modalità di lavorazione delle specie sono state condotte dall’Università degli studi di Milano, “senza stravolgere le tradizioni operative – spiega Vittorio Moretti, del dipartimento per la salute, la produzione animale e la sicurezza alimentare dell’Università di Milano – che da sempre sono fondate sull’uso del sale e sull’estrazione dell’acqua”. Il lavoro dello staff di Moretti si è anche concentrato sulle buone pratiche per un consumo consapevole e sicuro del pesce per evitare infezioni da parassiti, possibili nel caso di ingestione di pesce crudo non congelato, e la compilazione di un manuale per la buona prassi igienica destinato ai pescatori professionali. Il lavoro di Roberto Bendotti sugli interventi di riqualifica dei fondali lacustri è stato illustrato da un filmato che ne ha illustrato le varie fasi di svolgimento, mentre Cesare Puzzi ha invece relazionato in maniera puntuale sulla produttività ittica dei laghi insubrici. Infine Alba Pietromarchi e Stefano Salviati hanno esplicitato i punti salienti dell’analisi  economica della filiera del pesce d'acqua dolce, il cui punto principale, secondo gli autori, rimane la necessità strategica di aggregazione da parte dei pescatori stessi.

La dimostrazione pratica di quanto esposto al convegno la si è trovata alla degustazione libera e gratuita “Como incontra il lago” offerta dalla Provincia di Como in una via del centro storico con la collaborazione dei pescatori di professione, che hanno offerto in degustazione bottarghe, carpioni e patè di pesce di lago e soddisfatto le curiosità del pubblico su specie, prodotti e modalità di lavorazione delle specie ittiche lacustri.


Studio Alessia Zacchei & Partner
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Un convegno a Villa Gallia e un buffet gratuito in centro a Como i momenti di divulgazione degli esiti dell’Interreg per la valorizzazione delle specie tradizionali e innovative dei laghi insubrici

Como, 19 luglio 2012. Ottima affluenza e buon livello di interesse alla giornata conclusiva dei lavori del progetto Interreg “Valorizzazione sostenibile dei prodotti ittici tradizionali e innovativi dei laghi insubrici” del quale la Provincia di Como è capofila, che ha preso inizio dal convegno di Villa Gallia per concludersi in via Bendotti con la degustazione dei prodotti ittici “Como incontra il Lago”, in collaborazione con i pescatori professionisti del Lario.

Il convegno, moderato da Ettore Grimaldi, già direttore dell'Istituto di Idrobiologia di Pallanza, si è aperto con il saluto di Giuliana Longhi, subcommissario con delega alla pesca della Provincia di Como, che ha sottolineato la strategicità del settore per l’economia comasca.
Carlo Romanò, referente del progetto per la Provincia di Como, ha illustrato le tematiche principali degli interventi, che si riassumono nell’obiettivo di “dare ai pescatori di professione delle basi più solide affinché possano inserirsi al meglio nel 21mo secolo” tramite specifiche azioni tra le quali la valorizzazione delle specie ittiche lacustri, sia quelle tradizionali che quelle non autoctone: “Il pescato dei laghi insubrici si aggira ad oggi sulle 450 tonnellate – spiega Romanò - e registra una  crescita importante delle specie esotiche come il gardon, il carassio e pesce siluro. Per esempio nel 2010 il gardon ha già superato altre specie nella quantità del pescato di tutto il Lago Maggiore. Le stesse dinamiche si registrano anche nel Ceresio e nel lago di Varese, mentre nel lago di Comabbio abbiamo ormai una  popolazione di siluri strutturata e consistente. In molti casi i pescatori vengono pagati per pescare e smaltire queste specie ritenute invasive, mentre noi crediamo che sia importante avviarle ad un utilizzo alimentare cosicché la pesca di sfoltimento si autosostenga con il mercato. Uno degli obiettivi di progetto è proprio quello di studiare delle modalità per rendere commerciabili le specie ritenute meno pregiate, affinché il mercato si ampli e si accresca così la sostenibilità delle attività economica. Ad oggi il pesce cosiddetto “poco pregiato” rappresenta il  25 per cento di tutto il pescato, pur se non  attivamente cercato ma solo “trovato” nella rete. Per ogni “specie povera” sono state individuate le migliori lavorazioni, essiccatura, affumicatura, sott'olio, in carpione, bottarga  in grado di valorizzare al meglio il gusto delle carni e renderle un prodotto interessante e sfizioso per il consumatore. In merito a questo va inoltre segnalato il buon successo dell’iniziativa dell’apertura del punto vendita del pesce di lago al mercato ittico di Milano, che ha consentito di mettere in contatto i pescatori con i consumatori, in particolare asiatici o est europei, che per cultura gradiscono e consumano ciprini e siluri”.

Studi approfonditi su come ottimizzare le modalità di lavorazione delle specie sono state condotte dall’Università degli studi di Milano, “senza stravolgere le tradizioni operative – spiega Vittorio Moretti, del dipartimento per la salute, la produzione animale e la sicurezza alimentare dell’Università di Milano – che da sempre sono fondate sull’uso del sale e sull’estrazione dell’acqua”. Il lavoro dello staff di Moretti si è anche concentrato sulle buone pratiche per un consumo consapevole e sicuro del pesce per evitare infezioni da parassiti, possibili nel caso di ingestione di pesce crudo non congelato, e la compilazione di un manuale per la buona prassi igienica destinato ai pescatori professionali. Il lavoro di Roberto Bendotti sugli interventi di riqualifica dei fondali lacustri è stato illustrato da un filmato che ne ha illustrato le varie fasi di svolgimento, mentre Cesare Puzzi ha invece relazionato in maniera puntuale sulla produttività ittica dei laghi insubrici. Infine Alba Pietromarchi e Stefano Salviati hanno esplicitato i punti salienti dell’analisi  economica della filiera del pesce d'acqua dolce, il cui punto principale, secondo gli autori, rimane la necessità strategica di aggregazione da parte dei pescatori stessi.

La dimostrazione pratica di quanto esposto al convegno la si è trovata alla degustazione libera e gratuita “Como incontra il lago” offerta dalla Provincia di Como in una via del centro storico con la collaborazione dei pescatori di professione, che hanno offerto in degustazione bottarghe, carpioni e patè di pesce di lago e soddisfatto le curiosità del pubblico su specie, prodotti e modalità di lavorazione delle specie ittiche lacustri.


Studio Alessia Zacchei & Partner
DATI, NOTIZIE E ASSAGGI PER LA CHIUSURA DELL’INTERREG SUI PESCI DI LAGO

Un convegno a Villa Gallia e un buffet gratuito in centro a Como i momenti di divulgazione degli esiti dell’Interreg per la valorizzazione delle specie tradizionali e innovative dei laghi insubrici

Como, 19 luglio 2012. Ottima affluenza e buon livello di interesse alla giornata conclusiva dei lavori del progetto Interreg “Valorizzazione sostenibile dei prodotti ittici tradizionali e innovativi dei laghi insubrici” del quale la Provincia di Como è capofila, che ha preso inizio dal convegno di Villa Gallia per concludersi in via Bendotti con la degustazione dei prodotti ittici “Como incontra il Lago”, in collaborazione con i pescatori professionisti del Lario.

Il convegno, moderato da Ettore Grimaldi, già direttore dell'Istituto di Idrobiologia di Pallanza, si è aperto con il saluto di Giuliana Longhi, subcommissario con delega alla pesca della Provincia di Como, che ha sottolineato la strategicità del settore per l’economia comasca.  Carlo Romanò, referente del progetto per la Provincia di Como, ha illustrato le tematiche principali degli interventi, che si riassumono nell’obiettivo di “dare ai pescatori di professione delle basi più solide affinché possano inserirsi al meglio nel 21mo secolo” tramite specifiche azioni tra le quali la valorizzazione delle specie ittiche lacustri, sia quelle tradizionali che quelle non autoctone: “Il pescato dei laghi insubrici si aggira ad oggi sulle 450 tonnellate – spiega Romanò - e registra una  crescita importante delle specie esotiche come il gardon, il carassio e pesce siluro. Per esempio nel 2010 il gardon ha già superato altre specie nella quantità del pescato di tutto il Lago Maggiore. Le stesse dinamiche si registrano anche nel Ceresio e nel lago di Varese, mentre nel lago di Comabbio abbiamo ormai una  popolazione di siluri strutturata e consistente. In molti casi i pescatori vengono pagati per pescare e smaltire queste specie ritenute invasive, mentre noi crediamo che sia importante avviarle ad un utilizzo alimentare cosicché la pesca di sfoltimento si autosostenga con il mercato. Uno degli obiettivi di progetto è proprio quello di studiare delle modalità per rendere commerciabili le specie ritenute meno pregiate, affinché il mercato si ampli e si accresca così la sostenibilità delle attività economica. Ad oggi il pesce cosiddetto “poco pregiato” rappresenta il  25 per cento di tutto il pescato, pur se non  attivamente cercato ma solo “trovato” nella rete. Per ogni “specie povera” sono state individuate le migliori lavorazioni, essiccatura, affumicatura, sott'olio, in carpione, bottarga  in grado di valorizzare al meglio il gusto delle carni e renderle un prodotto interessante e sfizioso per il consumatore. In merito a questo va inoltre segnalato il buon successo dell’iniziativa dell’apertura del punto vendita del pesce di lago al mercato ittico di Milano, che ha consentito di mettere in contatto i pescatori con i consumatori, in particolare asiatici o est europei, che per cultura gradiscono e consumano ciprini e siluri”.

Studi approfonditi su come ottimizzare le modalità di lavorazione delle specie sono state condotte dall’Università degli studi di Milano, “senza stravolgere le tradizioni operative – spiega Vittorio Moretti, del dipartimento per la salute, la produzione animale e la sicurezza alimentare dell’Università di Milano – che da sempre sono fondate sull’uso del sale e sull’estrazione dell’acqua”. Il lavoro dello staff di Moretti si è anche concentrato sulle buone pratiche per un consumo consapevole e sicuro del pesce per evitare infezioni da parassiti, possibili nel caso di ingestione di pesce crudo non congelato, e la compilazione di un manuale per la buona prassi igienica destinato ai pescatori professionali. Il lavoro di Roberto Bendotti sugli interventi di riqualifica dei fondali lacustri è stato illustrato da un filmato che ne ha illustrato le varie fasi di svolgimento, mentre Cesare Puzzi ha invece relazionato in maniera puntuale sulla produttività ittica dei laghi insubrici. Infine Alba Pietromarchi e Stefano Salviati hanno esplicitato i punti salienti dell’analisi  economica della filiera del pesce d'acqua dolce, il cui punto principale, secondo gli autori, rimane la necessità strategica di aggregazione da parte dei pescatori stessi.

La dimostrazione pratica di quanto esposto al convegno la si è trovata alla degustazione libera e gratuita “Como incontra il lago” offerta dalla Provincia di Como in una via del centro storico con la collaborazione dei pescatori di professione, che hanno offerto in degustazione bottarghe, carpioni e patè di pesce di lago e soddisfatto le curiosità del pubblico su specie, prodotti e modalità di lavorazione delle specie ittiche lacustri.


Studio Alessia Zacchei & Partner
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