NOTA! Questo sito utilizza i cookie e tecnologie simili.

Se non si modificano le impostazioni del browser, l'utente accetta.

Approvo

Il MOG: Mercato Orientale di Genova

 

Al taglio del nastro due madrine: l’assessore all’istruzione della Regione Liguria Liguria Ilaria Cavo, e quello al commercio del Comune di Genova, Paola Bordilli.  

 

Dalla nostra inviata  Claudia Paracchini

 

Il Mercato Orientale per i zeneixi è una vera e propria istituzione. Aperto nel lontano 1899 nella centralissima via XX Settembre, ha sede nell'antico chiostro (mai terminato), del convento annesso alla chiesa della Consolazione, costruito tra il 1684 e il 1706.  Il Comune incaricò gli architetti Veroggio, Bisagno e Cordoni per dare una sede stabile al mercato dei prodotti agricoli che arrivavano dalla val Bisagno che, fino ad allora, si era tenuto in Piazza De Ferrari. Il mercato, che deve il suo nome dalla posizione in cui si trovava allora rispetto al centro cittadino (a oriente), occupa l'area del chiostro del convento degli Agostiniani annesso alla chiesa della Consolazione. 

 

 L'Assessore al commercio del Comune di Genova, Paola Bordilli.  

Del chiostro originario, il mercato comprende i colonnati ai lati posti verso la chiesa e verso la via XX Settembre nonché il portale chiuso sulla piazzetta di accesso al mercato da via Galata, mentre gli altri due lati sono stati completati con la realizzazione del mercato. Fu il primo edificio costruito a Genova in calcestruzzo armato col sistema Hennebique ed occupa una superficie di 5500 metri quadrati. Comprende un piano sotterraneo suddiviso in 42 magazzini ed un pianterreno formato da un porticato perimetrale colonnato che si sviluppa per circa 360 metri.  

 Lo chef Daniele Rebosio con la nostra Claudia Paracchini  

Il mercato ha cinque accessi, di cui due da via XX Settembre, compreso l'ingresso principale a cinque arcate, due da via Galata e uno da via Colombo.[2] Inizialmente all'aperto, il mercato è stato successivamente coperto da lucernai per aumentare lo spazio interno disponibile. Le decorazioni interne sono in marmo bianco, mentre l'originale pavimento in pietra è oggi parzialmente coperto da cemento. L'ala dell'edificio prospettante su via XX Settembre ha ospitato per anni gli uffici finanziari, dal 1931 trasferiti nella nuova sede di via Fiume.

 

 Lo chef Daniele Rebosio ed alcuni collaboratori 

I lavori terminarono nel luglio del 1898 e il 2 giugno 1899 il mercato fu inaugurato dal sindaco Francesco Pozzo con una mostra floreale.  Nel dicembre del 2017 è stato presentato un progetto per il restauro conservativo e la valorizzazione del piano rialzato dell'edificio, dove è stato realizzato un food market con bar, postazioni per degustare prodotti tipici, scuola di cucina e uno spazio per incontri culturali ed eventi. Dopo vari rinvii, la nuova struttura all'interno del mercato è stata inaugurata il 7 maggio 2019.

 

 Un interno del locale 

Un vero mare di folla per l’inaugurazione  del piano superiore del mercato.  Da oggi clienti, appassionati, gourmet e curiosi oltre agli acquisti, potranno deliziarsi nella piazza del gusto. Undici corner gastronomici - per tutti i gusti e le tasche - dove assaporare veri piatti tipici genovesi, dal minestrone ai ravioli col tocco, trofie col pesto, pansoti con salsa di noci, ma anche farinata, pizza, panini gourmet, gelati e dolci di pregio. Per gli esperti del buon bere, una fornita enoteca, un bar e il ristorante gourmet del MOG per soli circa cinquanta clienti. Al taglio del nastro due madrine: l’assessore all’istruzione della Regione Liguria Liguria Ilaria Cavo, e quello al commercio del Comune di Genova, Paola Bordilli. 

 Lo chef Daniele Rebosio con alcuni collaboratori

Come già a Parigi, Madrid, Barcellona, Lisbona e Praga, anche Genova col MOG offre un irrinunciabile e ghiotto invito a cittadini e turisti.  Ma sul MOG c’è da dire qualcosa in più.  Al piano superiore la fa da padrone il ristorante del MOG. Un locale moderno ma sobrio e funzionale ed accogliente, dove ad attendervi troverete il maitre Andrea, che vi saprà consigliare i vini, ed il suo executive chef Daniele Rebosio che, direttamente da Parigi e dalla scuola di Alain Ducasse, è voluto tornare nella sua terra natia per questo grande gioiello. 50 posti, menù curato di carne e di pesce, con l’obbiettivo inderogabile delle materie prime, cantina regionale del territorio e nazionale di 90 etichette, e proposte dal tocco internazionale con due menù degustazione di carne e di pesce composto di cinque portate. Dopo l’inaugurazione se volete prendere posto, l’orario è dalle 12.30/14.30 e 19.30/22.00.  La domenica è di riposo ma attenzione, dal settembre sarà open 7 su 7.

 Lo chef Daniele Rebosio mentre decora un piatto

 Una delle sale del ristorante 

2024 © Enocibario P.I. 01074300094    Yandex.Metrica