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PILLOLE DI GENOVA - 4

 

di Alessandra Pocaterra 

 

PIAZZA CARICAMENTO E SOTTORIPA 

 

 

Se chiudo gli occhi posso ancora ricordare l'odore e  le voci che sentivo quando, con mio papà, andavo a fare un giro nei vicoli per comprare la frutta secca da Armanino o il pesce in Sottoripa.

Di solito  si passava  per via San Luca, un tripudio di colori e di negozi di tutti i generi; ricordo  il negozio “delle radio” dove mio papà comprava tutti i piccoli elettrodomestici; l'oreficeria “Donatella” in Sottoripa, la Signora Donatella era una bella signora bionda con un sorriso dolcissimo dove andavo con papà ad acquistare i regali per la mamma oppure per me e mia sorella. Armanino ancora oggi è un punto di riferimento per noi genovesi, un richiamo irresistibile con  il profumo della frutta secca, le mostarde e le cioccolate.

I portici di Sottoripa sono  tra i più antichi d’Italia e si  allineano  sulla piazza Caricamento e lungo Via Gramsci;  furono costruiti  tra il 1125 e il l133 per volere dei Consoli Genovesi.  

Popolati da alberghi, ristoranti, friggitorie e negozi di ogni tipo, erano il fulcro della vita commerciale della città.

Negli scritti che ho consultato ne ho trovato alcuni i cui nomi ricorrono spesso e sono:

il Ristorante San Giorgio che era un modesto locale con camere affittate di volta in volta  a marittimi  e commercianti ed era famoso soprattutto per la cucina,  in particolare,  per i carciofi alla Cristoforo Colombo, la cui ricetta purtroppo non è mai stata trovata anche se leggenda vuole che sia stata ceduta ad un cuoco famoso; la trattoria “A Scia Carlotta” con la famosa torta pasqualina e le lattughe ripiene in brodo.

la trattoria del “Dria” la trattoria della Pina famosi per i fritti di pesce. 

Tra gli alberghi:  l'hotel Smith che ospitava un folto numero di inglesi i quali venivano attirati dalla stimolante vista sul Porto con il traffico tipico di una operosa e vivace città di mare.

Di storia un po' più recente la friggitoria Carega con il baccalà fritto e le panissette.

La  piazza Caricamento (già Piazza banco San Giorgio), arrivò molto tempo dopo rispetto alla costruzione dei portici di Sottoripa, e più precisamente quando l’area  divenne stazione terminale del prolungamento ferroviario della Torino Genova (attorno al 1850) e quindi punto di carico e scarico delle merci. 

Nella piazza si affaccia Palazzo San Giorgio (già palazzo delle Compere), sede del primo Istituto Finanziario al mondo (“ripulito” da tutti gli ori e i denari con l’avvento di Napoleone al potere e successivamente sciolto). Il Palazzo nella metà del 1300 fu sede della Dogana e  attualmente ospita la sede dell’Autorità di Sistema Portuale del mar Ligure Occidentale. 

Palazzo San Giorgio  ospita alcune importanti collezioni di dipinti e numerose collezioni numismatiche e  si può visitare previa prenotazione. 

Vi lascio con la ricetta dei mitici “frisceu”

 

La dose è per 4 persone: 

600 gr di farina, 25 gr di lievito di birra, 2 uova, 4 dl. Di acqua tiepida, foglie verdi di lattuga, foglie di borragini o altra insalata verde,  cipolline, olio EVO, sale. 

Ponete in una terrina il lievito e stemperatelo con un po' di acqua tiepida, unite le uova e via via la farina e l’acqua rimasta; salate e amalgamate bene facendo attenzione che non si formino grumi.

Dividete il composto in tre ciotole e incorporare in ognuna una qualità diversa di verdura, farle incorporare bene all’impasto e quindi mettere in luogo caldo a lievitare.

Quando l’impasto sarà lievitato (due volte l’impasto iniziale), mettete a scaldare abbondante olio in una padella a bordi alti. Quando l’olio sarà sufficientemente caldo mettete delle cucchiaiate di impasto finché non sarà bello dorato. Salare e servire all’istante. 

Accompagnate con un buon bicchiere di Bianchetta ! Sarà un ottimo aperitivo.

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